Monthly Archives: Dicembre 2017
Toyota Hilux: arriva l’edizione limitata Invincible50
Si chiama Invincible50 il nuovo allestimento del Toyota Hilux creato per festeggiare i 50 anni di carriera del mitico pick-up giapponese. Cinquanta esemplari, tutti basati sulla versione Double Cab 4WD a trazione integrale e tutti – naturalmente – dotati del motore 2.4 turbodiesel da 150 CV.
Toyota Hilux Invincible50: gli esterni
Facile distinguere un Invincible50 da un Toyota Hilux “normale”: cerchi in lega da 18” lavorati bi-tone, pedane laterali tubolari cromate, protezione griglia anteriore con under-run, protezioni passaruota, protezione cassone, roll-bar cromato, badge identificativo “Invincible” e logo Heritage Toyota sulla ribaltina posteriore.
Toyota Hilux Invincible50: gli interni
Dentro troviamo invece i sedili in pelle (con funzione di riscaldamento per quelli anteriori e regolazioni elettriche al lato guida) e la leva del freno a mano con inserti in alluminio e pelle e logo Hilux.
Toyota Hilux Invincible50: il pick-up sicuro
La dotazione di serie del Toyota Hilux Invincible50 comprende – tra le altre cose – il pacchetto sicurezza Toyota Safety Sense: sistema Pre-Collisione con rilevamento pedoni, avviso superamento corsia con rilevatore di stanchezza e riconoscimento automatico della segnaletica stradale.
Toyota Hilux Invincible50: i prezzi
Il Toyota Hilux Invincible50 costa 44.000 euro nella variante con il cambio manuale e 45.800 in quella con il cambio automatico.
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Museo Porsche: restaurata la 911 più vecchia della collezione
Porsche ha svelato le fotografie della 911 più vecchia della sua collezione. Così vecchia che, quando fu prodotta nel 1964, ancora neanche esisteva la denominazione ‘Noveunouno’. Quando fu creata questa unità, la numero 57, la coupé tedesca infatti si chiamava ancora 901. E proprio quello 0 in mezzo, che rendeva il nome una replica di una denominazione già registrata da Peugeot, fu il responsabile del cambio di sigla. La storia di questo modello specifico è appassionante e, dopo tre anni di restauro si è trasformata da ammasso di ferraglia e di ruggine abbandonata in un granaio, a nuova stella del Museo Porsche. Da Stuttgart annunciano che questa 911 verrà esibita dal prossimo 14 dicembre all’8 di aprile in un’esibizione speciale tutta rivolta a questo esemplare e dal nome “911 (901 N°57) Decolla una Leggenda”.
Il ritrovamento
La troupe di una televisione Tedesca riceve un indizio di una vecchia 911 completamente abbandonata in un granaio, distrutta e senza una portiera. Incuriositi, e intuendo che si potesse trattare di un gioiello classico, i professionisti della televisione contattano Porsche per sapere di più sull’auto, attraverso il numero di serie. È così che Porsche constata l’antichità e l’importanza id questo pezzo e decide di acquistarla per restaurarla e riportarla alla sua immagine immacolata. Tre anni dopo quella Porsche 911 (nella gallery in apertura) diventa uno dei pezzi più importanti della collezione Porsche.
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I cavalli non sono più gli stessi?
Non parlo dei giovani puledri cresciuti nell’era dei social, né della qualità della carne equina; anche se entrambi gli argomenti meriterebbero un approfondimento.
Parlo degli horsepowerrrs, come direbbero gli yankee. I cavalli di oggi non più gli stessi. Sarò anche malinconico, ma non mi importa: ricordo la Citroën Saxò VTS con 120 CV, era una scheggia, così come la Porsche Carrera 964, che con soli 260 CV volava, o la Ferrari 360 Modena da 400 CV, QUATTROCENTO cavalli bastavano a farmi diventare pallido. Più pallido. Erano auto più leggere, è vero, ma non è il rapporto peso potenza a trasmettere il senso di velocità: la potenza di un’auto si sente con la pancia.
Le auto sportive, nel 2017, sono sì più pensati, ma anche più silenziose, più solide, e soprattutto hanno motori più…educati. Su carta hanno delle super prestazioni, e anche in curva sono infinitamente superiori rispetto ad auto di 10 anni fa. Prendiamo il segmento delle utilitarie sportive: hanno tutte più di 200 CV, in curva vanno fortissimo, ma il motore non è impressionante. L’erogazione dei motori turbo moderni è tonda, regolare, quasi amorfa. Per non parlare dei motori aspirati, se n’è rimasto qualcuno. La spinta dei vecchi motori a carburatori, la spinta dei motori Eurozero, con turbo-lag, con limitatori posti a 9.000 giri (Honda Integra vi dice niente?) e scarichi liberi, quella sì che era spinta. Erano cavalli selvaggi, inquinanti e cattivi.
La sensazione si amplifica con le super-berline. 500 CV su una berlina comoda e lussuosa non sembrano poi così tanti. Non lo dico per fare lo snob, ma davvero la sensazione di velocità risulta completamente distorta. Un po’ per la trazione, per le gomme che “grippano” da morire, per l’elettronica, ma il cambio valuta CV – spinta non è più lo stesso, o è solo una mia impressione?
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Crash test Euro NCAP dicembre 2017: 6 auto a 5 stelle
Credits: AOS Technologies AG,1000,407,1000,100
Credits: AOS Technologies AG,1000,300,1000,100Ä
Nella sessione di dicembre 2017 dei crash test Euro NCAP sei auto hanno conquistato cinque stelle: Kia Stinger e Stonic (con Safety Pack), Jaguar F-Pace, BMW serie 6 GT, Hyundai Kona e Toyota Yaris.
La Toyota Aygo (con Safety Pack) ha portato a casa quattro stelle mentre altre tre vetture si sono dovute accontentare di tre stelle: Ford C-Max, Dacia Duster, Alfa Romeo Giulietta, Opel Karl e DS DS3.
La sorpresa più grande di questa sessione dei crash test Euro NCAP è però arrivata dalla Fiat Punto: zero stelle…
L’auto migliore provata a dicembre 2017 è stata la Kia Stinger (caratterizzata da un’ottima dotazione di sicurezza), seguita dalla Jaguar F-Pace e dalla BMW serie 6 GT (eccellente nella protezione dei pedoni).
Euro NCAP ha approfittato di questa sessione per testare modelli sul mercato da parecchi anni: la Toyota Yaris (grazie all’ottima dotazione di sistemi di assistenza alla guida) è riuscita a conservare le cinque stelle pur essendo nata nel 2011 mentre altre vetture sono state declassate a causa della scarsità (o addirittura dell’assenza) di dispositivi ADAS.
Il nuovo sistema di rating richiede che le auto raggiungano un punteggio superiore a zero in tutte e quattro le aree di valutazione per qualificarsi con il punteggio minimo di una stella ed è questa la ragione che ha portato zero stelle alla Fiat Punto (due stelle nelle aree della protezione degli occupanti e dei pedoni ma dotata esclusivamente del sistema di allarme in caso di non utilizzo della cintura di sicurezza da parte del conducente).
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Nuova Mercedes Classe G: svelati gli interni
Per quasi 40 anni Mercedes ha venduto un fuoristrada che, come raramente succede, non è quasi cambiato nel corso della sua storia commerciale. In queste 4 decadi sono state vendute oltre 300.000 unità della Mercedes Classe G. La 4×4 pura tedesca è però ora vicina al suo primo cambio radicale, pronta a rinnovarsi davvero.
Da Stuttgart arrivano le prime immagini dei nuovi interni della Classe G e, da quanto si può apprezzare, le tecnologie di ultima generazione della marca sbarcheranno anche sulla più “dura” e tradizionale delle Mercedes. Prima di tutto, come sta avvenendo su tutta la nuova gamma, l’abitacolo sarà dominato da molteplici schermi touch.
Arriva il doppio schermo anche sulla Classe G
La Mercedes Classe G 2018 disporrà di due schermi touch da 12,3 pollici ognuno che fanno da interfaccia al sistema di infotaiment, al navigatore e al computer di bordo. Il design della plancia si mostra orizzontale, dall’aspetto classico e robusto, con dettagli, come le bocchette dell’aria, che provano a mantenere una certa coerenza con la storia del modello. Oltre ad offrire un abitacolo più spazioso, poi, la nuova Mercedes Classe G offrirà comfort come i sedili anteriori e posteriori elettrici riscaldati e con memoria di posizione, la funzione di massaggio, ventilazione e regolazione elettrica dei poggiatesta.
SI alla tecnologia ma anima sempre off-road
Nonostante ceda alla modernità e alle tecnologie, però, la nuova generazione della Mercedes Classe G rimarrà fedele ala sua anima off-road. Per mantenere intatte, se non migliorate, le sue grandi doti da fuoristrada, la nuova Classe G è stata sviluppata e testata sulle montagne di Schöckl, come le sue versioni precedenti, vicino agli impianti di Steyr-Daimler-Puch, ora Magna Steyr, dove venne prodotta la prima versione nel 1979.
Per conoscere l’aspetto definito della nuova ‘G’ di Mercedes bisognerà aspettare il debutto in anteprima mondiale previsto tra qualche settimana al Salone di Detroit 2018 (14-29 gennaio).
Mercedes Classe G 2018, la foto spia
Spiato un prototipo alle prese con test su strada
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McLaren Senna: le foto e le info ufficiali
Una leggenda come Ayrton Senna non muore mai nei cuori degli appassionati della velocità e delle corse. McLaren onora il pilota brasiliano battezzando con il suo nome l’ultima super car del marchio, una delle più estreme mai realizzate dalla firma di Woking.
Tutta in carbonio
La McLaren Senna è l’ultima delle Ultimate Series, la gamma delle più performanti ed esclusive inglesi. In sostanza si tratta di un’auto da corsa omologata per l’uso su strada, ma il suo habitat naturale è la pista. Per questo conta su alcune specifiche uniche. Il chassis e la carrozzeria, ad esempio sono costruiti integralmente in fibra di carbonio, come se si trattasse di una monoposto di Formula 1.
Il V8 McLaren più potente di sempre
Grazie a questa soluzione la McLaren Senna ferma l’ago della bilancia sui 1.198 kg. Il peso ultra light si combina a una meccanica all’altezza del nome: è spinta infatti da un potente V8 Biturbo da 4.0 litri (in posizione centrale) da 800 CV di potenza che vanta il titolo di propulsore più potente mai realizzato da McLaren. La trasmissione è affidata al cambio a doppia frizione e sette rapporti che trasmette la coppia alle ruote posteriori.
Prestazioni ancora da svelare
Per ora McLaren non ha rivelato le prestazioni della Senna, riservandole per l’anteprima mondiale che avverrà a marzo al Salone di Ginevra 2018. Basta pensare, però, che vanta una relazione peso potenza di 668 CV/litro e può contare su un’aerodinamica sofisticatissima con tanto di snorkel sul tetto, doppio diffusore posteriore, spoiler attivo all’anteriore e un enorme alettone posteriore. Anche le sospensioni della McLAren Senna non sono da meno: doppi triangoli su entrambi gli assi e ammortizzatori idraulici attivi interconnessi con le quattro ruote la rendono una vera e propria bestia da pista.
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Giannini 127 NP (1971): per gli orfani dell’Abarth
La Giannini 127 NP è una versione elaborata della Fiat 127 nata nel 1971: un anno che vede il colosso torinese acquistare l’Abarth e trasformarla nel proprio reparto corse togliendo così agli appassionati qualsiasi possibilità di vedere la nuova piccola “preparata” dallo Scorpione.
Oggi le quotazioni della “segmento B” pepata romana – capace di raggiungere una velocità massima di 150 km/h – sfiorano i 5.000 euro ma stiamo parlando di un modello introvabile.
Giannini 127 NP (1971): le caratteristiche principali
La Giannini 127 NP si distingue esteticamente dalle versioni “normali” della Fiat 127 per la mascherina con lo stemma dell’azienda laziale e per le strisce sulla fiancata. Negli interni spicca invece il nuovo volante. Era possibile personalizzare ulteriormente la vettura con cerchi in lega Cromodora e con una strumentazione più ricca completa di tachimetro, contagiri, termometro acqua, manometro olio e indicatore livello benzina.
Piuttosto rumorosa e con una scarsa visibilità posteriore, presenta però numerosi pregi: un comportamento stradale tanto agile quanto rassicurante (merito della trazione anteriore e dei freni potenti) e un abitacolo spazioso.
Giannini 127 NP (1971): la tecnica
Le modifiche tecniche presenti sulla Giannini 127 NP (ottenibili anche acquistando dei kit rivolti ai possessori di Fiat 127) riguardano l’alimentazione e lo scarico, l’asse a camme nuovo con diversa fasatura, la sostituzione della guarnizione della testa e un nuovo carburatore Weber.
Cambiamenti che consentono di aumentare la potenza (da 47 a 58 CV) e la coppia (da 62 a 68) del motore 903 cc.
Giannini 127 NP (1971): le quotazioni
Le quotazioni della Giannini 127 NP recitano 4.500 euro ma è praticamente impossibile trovare un esemplare della piccola “pepata” romana. All’inizio degli anni ’70 il fenomeno delle elaborazioni stava passando di moda.
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Auto per giovani famiglie: cinque proposte nuove sotto i 20.000 euro
Quali caratteristiche deve avere un’auto per essere adatta alle giovani famiglie? Un abitacolo spazioso, un bagagliaio ampio, gli attacchi Isofix per i seggiolini e un prezzo accessibile.
In questa guida all’acquisto troverete cinque proposte a benzina (meno a rischio di blocchi del traffico in futuro rispetto a vetture equipaggiate con motori diesel) con prezzi inferiori a 20.000 euro.
L’elenco delle cinque auto per giovani famiglie disponibili a meno di 20.000 euro comprende modelli europei e asiatici e veicoli appartenenti soprattutto al segmento delle SUV, anche se non mancano soluzioni di altre categorie. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di queste vetture.
Dacia Logan MCV 1.0 8.700 euro
La Dacia Logan MCV 1.0 è una delle auto meno care in commercio e offre tanto spazio alle gambe dei passeggeri posteriori. Nonostante le dimensioni esterne ingombranti (4,49 metri di lunghezza) sa essere persino agile nelle curve.
La station wagon compatta romena “low-cost” presenta finiture essenziali e monta un motore 1.0 tre cilindri povero di cavalli (73), poco pronto ai bassi regimi e un po’ rumorosetto.
Fiat 500L Wagon 0.9 TwinAir 19.800 euro
La Fiat 500L Wagon 0.9 TwinAir è, secondo noi, l’auto più adatta alle giovani famiglie. La piccola monovolume torinese è la proposta più cara della nostra guida all’acquisto ma offre tanti pregi da non sottovalutare.
Qualche esempio? Le sospensioni soffici perfette nei lunghi viaggi, il bagagliaio immenso, l’enorme spazio a disposizione della testa di chi si accomoda dietro e la ricca dotazione di serie (autoradio Bluetooth USB, climatizzatore e cruise control). Il motore 0.9 bicilindrico turbo TwinAir da 105 CV (l’unica unità sovralimentata presente in questa guida all’acquisto) è un po’ rumoroso ma si riscatta con una risposta eccellente ai bassi regimi unita a consumi da record (20,8 km/l).
Opel Crossland X 1.2 16.950 euro
Tra le auto per giovani famiglie analizzate nella nostra guida all’acquisto la Opel Crossland X 1.2 (dotata di un motore 1.2 tre cilindri da 81 CV) è la più corta (4,21 metri di lunghezza).
Un’ottima notizia per chi cerca una vettura agile nel traffico, un po’ meno buona per chi ha bisogno di un mezzo in grado di caricare oggetti ingombranti abbattendo i sedili posteriori (il vano non è molto sviluppato in lunghezza).
Skoda Fabia Wagon 1.0 Active 14.580 euro
La Skoda Fabia Wagon 1.0 Active è una piccola station wagon versatile ma se paragonata alle altre vetture presenti nella guida all’acquisto offre meno spazio (specialmente per quanto riguarda la testa e le gambe dei passeggeri posteriori e i bagagli).
Il motore 1.0 tre cilindri da 75 CV non ha molta coppia (95 Nm) e questo si ripercuote sulle prestazioni: 14,9 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.
Ssangyong XLV 1.6 2WD Start 16.850 euro
La Ssangyong XLV 1.6 2WD Start è una SUV coreana adatta alle giovani famiglie che cercano un mezzo comodo e spazioso (in tre sul divano si sta molto comodi) ma che non vogliono rinunciare alle prestazioni.
Il motore – un 1.6 con tanti cavalli (128) e un mare di coppia (160 Nm) – è piuttosto brioso (10,5 secondi sullo “0-100”). Peccato solo per la cilindrata elevata (poco amica di chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto), per la scarsa verve ai bassi regimi e per i consumi alti (14,1 km/l). L’agilità nelle curve, infine, non è il massimo…
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Ford EcoSport 2017: la svolta della baby SUV dell’Ovale Blu
Comfort
In quanto a spazi non è proprio un’auto per la famiglia ma con il restyling aumenta la versatilità grazie a nuovi numerosi vani portaoggetti all’interno dell’abitacolo. |
Costi
Il rapporto qualità prezzo rende la EcoSport un’interessante proposta nel segmento delle piccole SUV. Ancora da definire il costo aggiuntivo per avere la trazione integrale. |
Piacere di guida
La versione ST-Line, con le sospensioni leggermente più dure, sa offrire divertimento al volante. Dinamica e scattante con tutte le motorizzazioni. |
Ambiente
La motorizzazione TDCi 1.5 da 100CV a trazione anteriore e con cambio manuale è la più efficiente. 4,1l/100 km e 107g/km di CO2. |
A tre anni dal suo sbarco in Europa la piccola crossover dell’Ovale Blu – inizialmente nata per i mercati emergenti – si rinnova con un restyling che proverà a renderla più competitiva nel difficile segmento delle B-SUV.
E la sua trasformazione parte dalle origini. Se infatti il precedente modello, destinato all’Europa, veniva prodotto negli stabilimenti di Chennai (India), la nuova Ford EcoSport 2018 si farà in Romania, a Craiova, in un impianto industriale nel quale sono stati investiti 200 milioni di euro con 1.700 nuove assunzioni.
Ecco com’è cambiata:
Design ispirato alle SUV grandi di Ford
Tanto per cominciare, rispetto alla precedente versione la nuova Ecosport vanta 2.300 pezzi nuovi o ridisegnati, il che da un’idea del grande lavoro che è stato fatto in Ford.
Il primo grande cambio della nuova Ford EcoSport 2018 è estetico. L’ispirazione stilistica che ha guidato la matita dei disegnatori Ford nasce in Casa, nello specifico dalle sorelle maggiori Ford Kuga e Ford Edge. La grande griglia frontale dalla forma trapezoidale, i fari dalle dimensioni più grandi, le protezioni inferiori in plastica e i passaruota pronunciati le danno un’aria piuttosto robusta, che fa sempre bene a un SUV.
Il portellone posteriore è una delle caratteristiche distintive della , visto che si apre lateralmente e non verso l’alto. Una soluzione non propriamente comoda. Ha bisogno di spazio per aprirsi completamente, cosa non sempre facile in città, e si apre solo verso sinistra, non sempre il lato migliore.
La ruota di scorta sul portellone posteriore rimane un optional a richiesta, mentre le dimensioni crescono leggermente: la nuova Ford EcoSport cresce infatti di 256 mm (ora misura 4.017 mm).
Per la prima volta la EcoSport è anche ST-Line
Per la prima volta nella gamma EcoSport arriva la versione ST-Line, caratterizzata da un taglio più sportivo. Esteticamente si differenzia dagli altri allestimenti, Titanium e Trend, per i paraurti specifici, le minigonne laterali, le cornici dei fari nere e i cerchi da 17 o 18 pollici. Inoltre questo allestimenti sfoggia, di serie, la carrozzeria bitono con tetto a contrasto, personalizzabile in diverse colorazioni.
Interni: più qualità a bordo
L’abitacolo della nuova Ford EcoSport 2017 è stato ridisegnato, con l’ispirazione chiaramente rivolta all’ultima generazione della Ford Fiesta. Una scelta che da subito, appena saliti a bordo, da una sensazione di maggiore qualità. E questo è probabilmente il vero salto in avanti che ha fatto la piccola SUV dell’Ovale Blu con il restyling 2018. Materiali morbidi al tatto, una distribuzione più ergonomica dei controlli e l’introduzione del touch screen flottante del sistema di infoainment SYNC 3, sono gli ingredienti che la fanno crescere notevolmente. Il sistema multimediale viene proposto in tre versioni: una con schermo da 4,2 pollici con connettività Bluetooth e due prese USB, una con display da 6,5 pollici e la top di gamma con il touch screen da 8 pollici compatibile con Apple Car Play e Android Auto. Nuovo anche il computer di bordo da 4,2 pollici dal quale si controllano i vari sistemi di assistenza alla guida come il cruise control e la telecamera posteriore.
E poi i sedili sono anche più comodi rispetto alla precedente EcoSport, aumentano i vani portaoggetti e, volendo, come optional, si può avere anche il volante riscaldato, il cruise control con limitatore di velocità, il sistema di illuminazione ambientale con sette colori, i retrovisori elettrici ripiegatili e riscaldati, il sistema di monitoraggio dell’angolo morto e la telecamera posteriore. Sfortunatamente non sono stati aggiunti all’equipaggiamento la frenata automatica (Active City Stop) e l’allerta per il cambio involontario della corsia, presenti invece su altri modelli Ford.
Per sfruttare al massimo l’esperienza di guida, però, Ford offre come optional alcuni accessori più lussuosi come il nuovo sistema audio B&O Play con dieci altoparlanti, un subwoofer nel portabagagli, un cassa a frequenza media nella parte centrale della plancia e una potenza totale di 675W. Il sound è veramente di qualità.
Non cresce la capacità del portabagagli che rimane da 334 litri ma ora offre un piano regolabile in altezza per suddividere lo spazio in due scompartimenti.
Le motorizzazioni
La gamma meccanica è composta da motori tutti abbastanza potenti e abbinabili al cambio manuale a sei marce. L’offerta diesel parte dal 1.5 TDCi da 100 CV. Unica opzione al lancio commerciale per le varianti a gasolio. Per chi preferisce la benzina c’è invece il 1.0 EcoBoost nelle due versioni da 140 o 125 CV e, a partire da metà del 2018, da 100 CV.
La versione intermedia è l’unica che potrà essere associata al nuovo cambio automatico con convertitore di coppia a sei velocità e leve al volante.
Sempre a metà del 2018 arriverà anche il nuovo diesel 1.5 EcoBlue da 125 CV abbinabile, per la prima volta per la EcoSport, alla trazione integrale (disponibile solo con questa motorizzazione).
Ford EcoSport 1.5 EcoBlue 4×4
Questa nuova meccanica è raffinata e poco rumorosa, più che sufficiente a muovere con disinvoltura e senza affanno la piccola crossover dell’Ovale Blu, anche se non offre una guida propriamente sportiva. Piuttosto è vivace e comoda, con un buono scatto e una buona ripresa. Con l’allestimento ST-Line le sospensioni sono leggermente già rigide, il che si apprezza nella guida dinamica, ma il guidatore e i passeggeri in questo caso soffrono un po’ di più le asperità dell’asfalto, soprattutto con i cerchi da 18 pollici.
E grazie alla trazione integrale (che arriva a ripartire il 50% della coppia tra l’anteriore e il posteriore) questa versione della Ford EcoSport possiede doti off-road, anche se non conviene emozionarsi troppo cercando complicazioni. Sullo sterrato e sul fuoristrada leggero si sente a suo agio, grazie anche agli angoli favorevoli (21° di attacco, 33° di uscita e 23° laterale) e una buona altezza dal suolo (160 mm le versioni Diesel, 190 mm quelle a benzina).
Prezzi
La nuova Ford EcoSport arriva sul mercato con un prezzo di attacco di 18.750 euro per l’allestimento Plus, 22.000 euro per la versione Titanium e 24.250 euro per la top di gamma ST-Line. Grazie al programma Idea Ford la piccola crossover dell’Ovale Blu aggiornata la si potrà acquistare con rate da 149 euro al mese. Ancora da definire, invece, il prezzo della 4×4.
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Audi Sport e il più bel spot di Natale
Natale. Giornate di shopping frenetico. E come sempre succede, quando si tratta di acquistare i regali, noi uomini ci prendiamo sempre all’ultimo minuto. Tanto c’è Amazon, no?
Purtroppo, come scoprono loro malgrado i protagonisti di questo divertentissimo video girato da Audi Sport, non tutto si trova su Amazon. I nostri due papà devono recarsi al Centro Commerciale per acquistare un pupazzo che la loro figlia ha chiesto nella letterina a Babbo Natale.
Ma appunto, è Natale ed è rimasto un solo posto libero nel parcheggio. I due sono a bordo di una Audi RS3 e di una Audi RS7 e nessuno dei due ha intenzione di deludere la propria bambina. Race mode on. Godetevi la gara!
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