Monthly Archives: Dicembre 2017

Vespa e Saint Laurent, ecco una versione speciale

Saint Laurent x Vespa 2Saint Laurent x Vespa 2

Vespa sarà protagonista fino al 20 dicembre insieme alla casa di moda parigina Saint Laurent all’interno del prestigioso store multibrand Colette con un esemplare speciale che sarà prodotto su richiesta e sarà ordinabile direttamente in loco durante l’esposizione.

Vespa e Saint Laurent

Al primo piano della storica boutique, situata nel cuore di Parigi, in via Saint Honoré 213, sarà esposto uno speciale modello da collezione dello scooter più amato al mondo, che Vespa ha firmato assieme a Saint Laurent. Si tratta di una Vespa Primavera 125 realizzata appositamente per l’occasione in un’elegante livrea nero opaco.

Lo stile abbina la nuova colorazione opaca della carrozzeria in acciaio con dettagli nero lucido, inclusi gli specchietti, i fregi del classico “cravattino” sullo scudo anteriore, le leve dei freni e il maniglione passeggero. Raffinatezze in puro stile Saint Laurent che si estendono ai cerchi e alla cover del silenziatore di scarico, anch’essi proposti con finitura nero lucido. Un ultimo tocco è dato dall’artigianalità della sella, realizzata a mano.

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Audi RS 4 Avant, “dottor wagon e mister race”

Audi RS 4 AvantAudi RS 4 Avant

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Audi RS 4 AvantAudi RS 4 Avant

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Auri RS 4 Avant 2018 - Primo contattoAuri RS 4 Avant 2018 - Primo contatto

Audi RS 4 AvantAudi RS 4 Avant

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Da un lato ci sono un motore V6 2.9 TFSI da 450 CV e 600 Nm di coppia, l’assetto sportivo, il cambio tiptronic e la trazione quattro. Dall’altro c’è una station wagon premium, pensata per la famiglia e il tempo libero. Due estremi che si uniscono e danno vita alla quarta generazione della Audi RS 4 Avant, che nel 2017 celebra i suoi 18 anni – dal 1999 più di 27.000 esemplari di RS 4 venduti –, con un design sempre più moderno e accattivante (che non dimentica le sue origini) e un pacchetto tecnico capace di garantire performance degne del badge RS.

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Sportiva on demand

La nuova Audi RS 4 Avant è una vettura pensata per chi cerca il massimo delle prestazioni ma non vuole rinunciare al comfort e alla versatilità. Ci sono tanti elementi estetici che richiamano il mondo delle Audi 90 quattro IMSA GTO. Il carattere sportivo traspare subito ma in modo comunque sobrio. I grossi cerchi in lega da 19’’ in alluminio fucinato (in optional ci sono anche da 20’’), lo spoiler al tetto, l’impianto di scarico dedicato e i passaruota più larghi (di 30 mm rispetto alla Avant) sono i principali elementi distintivi. Che anticipano in qualche modo quello che ci si aspetta di trovare all’interno dell’abitacolo: sedili sportivi, Audi virtual cockpit con volante sportivo multifunzionale, elementi in carbonio, loghi RS e una strumentazione che riporta dati come le forze g, la pressione delle gomme, potenza e coppia. Il tutto ampiamente personalizzabile con pacchetti esclusivi dedicati (Audi Exclusive).

Audi RS 4 AvantAudi RS 4 Avant

Limbo…

Ci si trova, dunque, in un limbo… tra il tipico comfort offerto dalle vetture del marchio Audi ed elementi che sembrano presi in prestito dal reparto corse. Perché se da un lato abbiamo un’abitabilità da vettura familiare, con un bagagliaio da 505/1.510 litri, dall’altro bisogna fare i conti con un assetto tendenzialmente sportivo, ribassato, e pensato per garantire il massimo delle performance, anche un po’ a discapito della comodità, se necessario. E non solo. I 450 CV e 600 Nm erogati a del motore 2.9 TFSI V6 biturbo fanno della RS 4 Avant un cavallo da corsa che solo grazie a un pacchetto elettronico di assoluto rilievo non diventa “imbizzarrito”. È più leggera di 80 kg rispetto al modello precedente (ora pesa 1.790 kg), accelera da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi ed è in grado di raggiungere una velocità massima controllata elettronicamente di 250 km/h (che possono aumentare fino a 280 km/h con i pacchetti Dynamic e Dynamic Plus).

Audi RS 4 AvantAudi RS 4 Avant

Audi RS 4 AvantAudi RS 4 Avant

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Performance entusiasmanti

Parliamo, dunque, di una spinta notevolissima, disponibile già dai bassi regimi, capace di tirarti fuori dalle curve in un battito di ciglia regalandoti un allungo strabiliante: il tutto condito da un sound che farebbe rabbrividire anche il più cinico degli automobilisti. La trazione integrale quattro abbinata al cambio tiptronic a 8 rapporti (con tempi di cambiata rapidissimi), che in condizioni normali trasferisce un po’ più coppia al posteriore (60%), garantisce un’ottima tenuta e una sbandata controllata in accelerazione che esalta ulteriormente il divertimento di chi guida. Di serie è abbinata al differenziale centrale, ma in opzione è possibile avere un differenziale sportivo sull’assale posteriore. L’assetto rigido annulla qualsiasi forma di rollio o di trasferimento di carico, anche nei cambi di direzione più repentini e nelle staccate più profonde. Insomma: al volante ci si dimentica assolutamente di guidare un’auto (pur sempre) familiare.

Audi RS 4 AvantAudi RS 4 Avant

Prezzi a partire da 87.900 euro

Per quello che può contare (su una vettura del genere), anche sui consumi le performance sono migliorate del 17% rispetto al passato: nel ciclo medio si registrano 8,8l/100km. Insomma, la Audi RS 4 Avant è una belva nel misto stretto e veloce e una docile compagna di viaggio se si seleziona la modalità comfort (che comunque non può annullare completamente l’indole sportiva che caratterizza la vettura). E con lei ci si può divertire anche in pista, magari senza la famiglia e i bagagli al seguito. Sarà disponibile nelle concessionarie da gennaio con un prezzo di partenza di 87.900 euro, che sono destinati a crescere se si opta per i pacchetti Dynamic e Dynamic Plus che impreziosiscono ulteriormente (con ad esempio sterzo dinamico, assetto sportivo con Dynamic Ride Control, differenziale sportivo, freni in ceramica e scarico sportivo) la sua indole corsaiola.

Audi RS 4 AvantAudi RS 4 Avant

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Tyrrell P34: la F1 a sei ruote

Tyrrell P34 frontaleTyrrell P34 frontale

Tyrrell P34 profiloTyrrell P34 profilo

6 Wheel Tyrrell P346 Wheel Tyrrell P34

Credits: 6 Wheel Tyrrell P34

Tyrrell P34 tre quarti posterioreTyrrell P34 tre quarti posteriore

CarFest South 23rd - 25th August 2013CarFest South 23rd - 25th August 2013

Credits: CarFest South 23rd – 25th August 2013

CarFest South 23rd - 25th August 2013CarFest South 23rd - 25th August 2013

Credits: CarFest South 23rd – 25th August 2013

 

La Tyrrell P34 è indubbiamente la F1 più strana di sempre. La prima e unica monoposto a sei ruote nella storia del Circus non è stata solo un esperimento di stile ma una vettura tecnicamente innovativa che riuscì anche a vincere un Gran Premio. Scopriamo insieme la sua storia.

Tyrrell P34: la storia

La Tyrrell P34 viene progettata dal britannico Derek Gardner per correre nel Mondiale F1 1976.

L’idea di mettere sei ruote (quattro piccole con cerchi da 10” davanti e due normali dietro) su una monoposto nasce per esigenze aerodinamiche e più precisamente per migliorare il cX solitamente penalizzato dalle ruote scoperte riducendo le dimensioni degli pneumatici (Goodyear) anteriori in modo da “nasconderli” dietro l’alettone (e di metterne due per lato per garantire un comportamento stradale sicuro e una frenata sufficientemente potente).

Il risultato finale? Una vettura dotata di un motore tradizionale (il 3.0 V8 Ford Cosworth) caratterizzata da uno sterzo leggero e da un’agilità incredibile in curva. I difetti della Tyrrell P34? I freni poco potenti e le elevate temperature nella zona anteriore.

1976

La Tyrrell P34 debutta ufficialmente il 2 maggio 1976 nel GP di Spagna: l’unico esemplare disponibile – affidato al francese Patrick Depailler – termina le qualifiche in terza posizione ma non riesce a finire la corsa a causa di un incidente.

Il 16 maggio in Belgio un secondo esemplare viene affidato al sudafricano Jody Scheckter e due settimane più tardi a Monte Carlo arrivano i primi risultati rilevanti (2° Scheckter, 3° Depailler).

La prima e unica vittoria in F1 per la Tyrrell P34 risale al 13 giugno 1976 quando nel GP di Svezia sul circuito di Anderstorp la scuderia britannica realizza nientepopodimeno che una doppietta (l’ultima di sempre per il team inglese) con Scheckter primo e Depailler secondo.

La stagione continua con altri sei secondi posto: Depailler in Francia, in Canada e in Giappone e Scheckter in Gran Bretagna, in Germania e negli USA Est.

1977

La Tyrrell P34 schierata nel Mondiale F1 1977 è meno competitiva di quella in gara l’anno precedente: colpa del peso maggiorato e del mancato sviluppo degli innovativi pneumatici anteriori da parte di Goodyear. Scheckter (mai stato un estimatore della vettura pur essendo stato l’unico pilota ad averla portata alla vittoria) lascia il team britannico per passare alla Wolf e viene rimpiazzato dallo svedese Ronnie Peterson.

La monoposto inglese – dotata di un cambio a sei marce al posto della vecchia trasmissione a 5 rapporti montata nel 1976 – porta a casa un terzo posto in Sudafrica con Depailler e un’altra terza piazza (in Belgio) con Peterson. Patrick chiude l’annata con un secondo posto in Canada e un terzo in Giappone, nell’ultima corsa di sempre disputata dalla monoposto di F1 più originale di tutti i tempi.

F1 d’epoca

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Nuova Seat Ibiza: arrivano i Diesel

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A pochi mesi dal lancio della nuova generazione della Seat Ibiza la Casa di Martorell amplia la gamma motori, inizialmente solo benzina, introducendo in listino il 1.6 TDI, proposto in tre diversi step di potenza.

Ordinabili da subito, sono già in concessionaria le versioni del quattro cilindri da 80 e 95 CV, entrambe offerte con il cambio manuale a 5 marce.

Con l’arrivo del 2018, nei primi mesi dell’anno, arriveranno anche la versione più sportiva della gamma a gasolio, quella da 115 CV (sempre con cambio manuale) e la trasmissione automatica DSG a doppia frizione, disponibile per la variante da 95 CV.

Primo contatto

Nuova Seat Ibiza, la piccola si fa grande

Si allarga, si accorcia, ha un sacco di spazio e tecnologia in più: la nuova Seat Ibiza matura su tutti i fronti, ma non costa poco

Seat in piena forma

Introducendo le nuove meccaniche diesel della Ibiza i responsabili Seat hanno parlato dello stato del marchio. E Seat, a questo proposito, è il costruttore che vanta la maggior crescita in Europa in questo momento. Le vendite sono cresciute del 14,4% su tutti i mercati, in Italia del 9,1%. La percentuale tocca i picchi in Spagna, al 21% e in Polonia, al 22,8%. In Gran Bretagna, con il mercato in recessione, Seat cresce del 19,5%, in Austria, Germania e Francia rispettivamente del 16,1%, 13,6% e 13%. Il fatturato cresce dell’11%.

Divertimento alla guida e tanta tecnologia

Ma tornando alla nuova Seat Ibiza, la piccola di Martorell, come già detto nella prova della versione a benzina, inaugura la piattaforma MQB A0. Grazie a questa novità è ora più rigida, senza penalizzare il peso complessivo, e dispone di un’enorme quantità di elementi tecnologici che la migliorano in tutti i sensi: in sicurezza, connettività e comfort. Ad esempio uno dei nuovi passi in avanti sarà la possibilità, durante il 2018, di avere anche la strumentazione digitale, già vista sulle ultime arrivate di Volkswagen e Audi.

Seat Ibiza FR 1.6 TDI 115 CV

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Durante il primo contatto con la nuova Seat Ibiza Diesel abbiamo avuto modo di provare la versione FR con il 1.6 TDI da 115 CV, il top di gamma che soddisfa pienamente gli amanti della guida sportiva. Due sono gli aspetti che colpiscono in positivo: il primo è l’impostazione dinamica del telaio, anche esagerato per la spinta del 115 CV, il secondo riguarda l’efficienza nei consumi. Nel misto, con una guida vivace e mettendola un po’ alla corda, l’Ibiza Diesel non ha superato i 6l/100 km. Anche questa versione della FR a gasolio supera quindi a pieni voti la prova, con poco da invidiare alla sua alter ego a benzina da 150 CV.

Seat Ibiza 1.6 TDI 95 CV

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La proposta della gamma Diesel che molto probabilmente riceverà più preferenze sarà però la versione da 95 CV. Noi l’abbiamo provata con il cambio manuale a 5 marce e l’allestimento Style sulle strade catalane attorno a Barcellona. È uno di quei motori che ti fa sentire in buone mani. Elastico, dall’erogazione fluida, mette a disposizione la coppia massima di 250 Nm già dai bassi regimi (tra 1.500 e i 2.600 giri). Tra l’altro è anche poco rumoroso. In quanto ai consumi, l’abbiamo testato con il piede leggero e a fine tragitto il computer di bordo segnava 4,2l/100 km (sulla carta dichiara 3,8l/100 km).

Seat Ibiza Diesel: i prezzi

In attesa dell’arrivo del 115 CV e del DSG per la 95 CV, questi sono i prezzi delle due proposte Diesel della Seat Ibiza, già in concessionaria:

Seat Ibiza Diesel 1.6 TDI 80 CV

Reference: 16.700 euro
Style: 17.950 euro
Business: 19.050 euro
XCellence: 19.700 euro

Seat Ibiza Diesel 95 CV

Style: 18.400 euro
Business: 19.500 euro
XCellence: 20.150 euro
FR: 20.150 euro

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Alpine A110 Premiere Edition

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Credits: Ufficio stampa Renault

L’avevamo vista in veste ufficiale allo scorso Salone di Ginevra (qui la nostra fotogallery dalla Svizzera), ora finalmente si appresta a scendere sulle strade italiane ed europee.

La Alpine A110, vettura che segna a oltre vent’anni dalla sua dimissione il ritorno del brand Alpine (marchio sportivo del Gruppo Renault), si mostra infatti in nuove foto e rivela i dettagli tecnici e di commercializzazione.

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Credits: Ufficio stampa Renault

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Amarsport

Alpine A110: la prima regina dei rally

Tanti successi (tra cui il primo Mondiale della storia, nel 1973) per la coupé francese

La nuova Alpine A110, in versione Premiere Edition, sarà disponibile – in tre colori di carrozzeria: Blu Alpine, Nero Profondo e Bianco Ghiaccio Nacré – con prezzi a partire da 60.000 euro a gennaio 2018.

I primi 1955 esemplari – preordinabili attraverso un’app mobile – sono andati esauriti in appena 5 giorni. Gli altri, invece, arriveranno nelle strade a partire da marzo 2018 in undici mercati europei, in Giappone e in Australia.

I dettagli tecnici

Dimensioni

Lunghezza 4,18 metri
Larghezza 1,80 metri
Altezza 1,25 metri
Bagagliaio anteriore 100 litri
Bagagliaio posteriore 96 litri

Meccanica

Alimentazione Benzina
Motore 1.8 turbo 16V
Cilindri 4
Potenza 252CV / 320 Nm
Accelerazione 0-100 4,5 secondi
Trazione Posteriore con motore centrale
A partire da 60.000 euro

La nuova Alpine A110 – primo prodotto di una divisione indipendente all’interno del Gruppo Renault – sarà prodotta in Francia, nello stabilimento Alpine di Dieppe, in Normandia.

Uno stabilimento costruito proprio dal fondatore del marchio, Jean Rédélé, e che negli ultimi anni si era convertito alla produzione in piccola serie dei vari (e apprezzati) modelli Renault Sport.

C’è un forte legame con il passato, in questa Alpine A110: a partire dalla linea – che (come potete vedere nelle foto qui sopra) ripresenta in chiave più moderna e attuale gli stilemi del passato – per finire con l’infrastruttura meccanica che predilige leggerezza (1.080Kg di peso a vuoto, 1103Kg per la Premiere Edition) e il piacere di guida (con baricentro ribassato, trazione posteriore e uno 0-100 in 4,5 secondi).

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Auto Sportive

Legendary cars – Alpine A110

Al Salone di Ginevra è appena stata mostrata la nuova Alpine A110, vediamo insieme la leggendaria A110 degli anni ’60

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Fiat Ducato Minibus: 14 o 17 posti

Fiat Ducato MinibusFiat Ducato Minibus

Il Fiat Ducato Minibus è una versione del veicolo commerciale torinese destinata al trasporto persone. Omologato come veicolo di categoria M2 con un peso complessivo ammissibile di 4,3 tonnellate, è disponibile anche in una variante omologata N2 priva di allestimento interno dietro la cabina di guida per essere facilmente attrezzata ad esempio per il trasporto disabili. I prezzi? Da 41.750 euro Detax per la L4 a 14 posti.

Fiat Ducato Minibus: due lunghezze e un’altezza

Sono due le lunghezze disponibili per il Fiat Ducato Minibus: L4 (6 metri e 14 posti su 4 file) e L5 (6,36 metri e 17 posti su 5 file con l’ultima removibile). Il tetto è uguale per tutte (H2), così come il passo (4,04 metri).

Fiat Ducato Minibus: i motori

La gamma motori del Fiat Ducato Minibus comprende due unità: un 3.0 a metano da 140 CV e un 2.3 turbodiesel MultiJet da 150 CV.

Fiat Ducato Minibus: gli allestimenti

Negli allestimenti “Medio” e “Top” del Fiat Ducato Minibus tutti i sedili sono rivestiti con tessuto resistente marrone floccato e dotati di cinture di sicurezza a tre punti e appoggiatesta integrati. Senza dimenticare i braccioli ribaltabili nella fila lato corridoio, la luce ambiente a LED notturna e diurna, il riscaldatore Webasto, il riscaldamento supplementare per il vano passeggeri, i sensori della pressione pneumatici, la pedana laterale di salita e il climatizzatore anteriore.

In aggiunta sulla versione “Top” troviamo: sedili passeggeri con schienale reclinabile fino a 13 gradi, una cappelliera su ciascun lato con vani portaoggetti e luci a LED, altoparlanti, bocchette di aerazione individuali e due stazioni di carica USB per ogni fila di sedili. Tra gli optional segnaliamo invece il pack “SX Nav” che comprende: sistema infotainment Uconnect con touchscreen da 5”, lettore CD e navigatore, telecamera posteriore, cruise control e plancia Techno.

Il mondo Fiat

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Tom Wallisch, il Ken Block dello sci freestyle

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Quando avevo 10 anni, e i miei mi portavano in montagna in macchina, non c’erano tablet e lettori dvd a intrattenere i bambini. Sul sedile posteriore non c’erano seggiolini, cinture e ci si annoiava parecchio. Per cui, per passare il tempo, iniziavo a immaginare che i profili delle montagne fossero delle rampe e con la mano iniziavo a simulare dei salti e dei super trick.

Ora, il free skier americano Tom Wallisch e il suo sponsor North Face, hanno concretizzato quei miei viaggi in macchina – e quelli di probabilmente chiunque sia poi diventato un praticante di action sports – in un video intitolato Imagination.

Godetevi il video e, nel caso abbiate figli, il prossimo viaggio in macchina toglietegli subito il tablet dalle mani e lasciateli immaginare. Un giorno ve ne saranno grati. Le loro ginocchia probabilmente un po’ meno.


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Le auto aziendali più attese del 2018

Audi A7 SportbackAudi A7 Sportback

Citroën C4 Cactus restylingCitroën C4 Cactus restyling

Ford EcoSportFord EcoSport

Hyundai i30 FastbackHyundai i30 Fastback

Lexus LSLexus LS

Mitsubishi Eclipse CrossMitsubishi Eclipse Cross

Subaru XVSubaru XV

 

Il mondo delle auto aziendali vedrà tante novità nel 2018: una buona notizia per i fleet manager alla ricerca di nuovi mezzi per rinnovare le flotte.

Di seguito troverete le auto aziendali più attese in arrivo: modelli principalmente giapponesi appartenenti all’amatissimo segmento delle SUV anche se non mancano proposte di altre nazioni e di altre categorie.

Audi A7 SportbackAudi A7 Sportback

Audi A7 Sportback

La seconda generazione dell’Audi A7 Sportback debutterà all’inizio del 2018. La coupé a cinque porte di Ingolstadt è caratterizzata da uno stile che ricorda quello dell’ammiraglia A8 e offre più spazio alle gambe dei passeggeri posteriori rispetto a prima grazie al passo aumentato di 2 cm.

Un motore al lancio: un 3.0 V6 turbo benzina mild hybrid (con un alternatore che funge sia da motorino d’avviamento che da recupero di energia) da 340 CV. Più avanti vedremo in listino altre unità benzina e diesel a quattro e sei cilindri.

Audi A7 SportbackAudi A7 Sportback

Citroën C4 Cactus restylingCitroën C4 Cactus restyling

Citroën C4 Cactus restyling

In occasione del restyling la Citroën C4 Cactus ha guadagnato un look meno “suvveggiante”: Airbump meno vistosi (e spostati nella parte inferiore delle porte) e un frontale più simile a quello della C3. Un modo per differenziarsi maggiormente dalla SUV C3 Aircross.

La crossover francese è dotata di quattro motori al lancio – tre 1.2 tre cilindri PureTech a benzina da 82, 110 e 131 CV e un 1.6 turbodiesel BlueHDi da 99 CV (che verrà affiancato in autunno da un’unità da 120 CV abbinata al cambio automatico) – e debutterà nelle concessionarie nel primo trimestre 2018.

Citroën C4 Cactus restylingCitroën C4 Cactus restyling

Ford EcoSportFord EcoSport

Ford EcoSport restyling

La Ford EcoSport è stata sottoposta ad un restyling molto profondo: design più aggressivo, plancia completamente ridisegnata e un nuovo allestimento sportivo ST-Line.

Le novità più importanti riguardano però la tecnica: l’introduzione della trazione integrale e il debutto di un nuovo motore 1.5 turbodiesel EcoBlue da 125 CV.

Ford EcoSportFord EcoSport

Hyundai i30 FastbackHyundai i30 Fastback

Hyundai i30 Fastback

La Hyundai i30 Fastback è una variante a due volumi e mezzo (sempre a cinque porte ma con un accenno di coda) della terza generazione della compatta coreana.

Più bassa di 2,5 mm rispetto alla i30 “standard”, può vantare un design più seducente.

Hyundai i30 FastbackHyundai i30 Fastback

Lexus LSLexus LS

Lexus LS

L’ammiraglia Lexus LS – arrivata alla quinta generazione – è disponibile a trazione posteriore o integrale con passo normale o allungato.

Due i motori: un 3.5 V6 a benzina a doppia sovralimentazione da 415 CV abbinato ad un cambio automatico a dieci rapporti e un 3.5 V6 ibrido benzina abbinato a due propulsori elettrici con una potenza complessiva di 354 CV.

Lexus LSLexus LS

Mitsubishi Eclipse CrossMitsubishi Eclipse Cross

Mitsubishi Eclipse Cross

La Mitsubishi Eclipse CrossSUV erede della ASX – è già in listino con prezzi a partire da 24.950 euro.

Disponibile a trazione anteriore o integrale, ospita sotto il cofano un motore 1.5 turbo benzina da 163 CV.

Mitsubishi Eclipse CrossMitsubishi Eclipse Cross

Subaru XVSubaru XV

Subaru XV

La Subaru XV – arrivata alla seconda generazione – è una SUV a trazione integrale basata sulla Impreza.

Due i motori disponibili, entrambi boxer a benzina: un 1.6 da 114 CV e un 2.0 da 156 CV.

Subaru XVSubaru XV

Il mondo Audi

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MOIA presenta il minibus di Volkswagen

MOIA, il brand di Volkswagen dedicato ai servizi della mobilità ha svelato il suo primo veicolo proprio ad un anno dalla sua creazione. Si tratta di un minibus a propulsione elettrica in grado di trasportare fino a sei passeggeri e che rappresenta una nuova alternativa di auto condivisa.

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MINI cambia immagine: ecco il nuovo Logo

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Mini cambia la propria immagine corporativa e presenta il nuovo logo rinnovato.

Stando a quando dichiarato dalla stessa casa anglotedesca, il nuovo logo ora “combina elementi dello stile MINI classico con un’immagine orientata al futuro che punta all’essenza”.

Il minimalismo, appartenente anche al vecchio logo, rimane la nota dominante dello stemma, e si ispira allo stile del logo adottato nel 2001 con il rilancio della firma inglese, anche se sostituisce la tridimensionalità con il cosiddetto “flat design” che ritorna al 2D.

Nonostante queste novità il nuovo logo Mini rimane immediatamente riconoscibile, con il nome ben impresso al centro in lettere maiuscole, un cerchio attorno e le ali laterali.

MINI ha anche precisato che “evitando deliberatamente l’uso di ombre e di toni grigi, si crea un effetto contundente di contrasto tra il bianco e il nero che trasmette chiarezza e autenticità della nuova identità della marca”.

Allo stesso modo è stato sottolineato che il ritorno alla bidimensionalità lo rende più versatile applicabile in maniera più efficace su più superfici e materiali. Il nuovo logo MINI sarà sfoggiato dai nuovi modelli della gamma a partire dal prossimo marzo 2018 e sarà posizionato sul cofano, sul portellone posteriore, al centro del volante e sulle nuove chiavi.

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