Monthly Archives: Ottobre 2017
Honda GL1800 Gold Wing 2018
Credits: 2018 GL1800 Goldwing
Credits: 2018 GL1800 Goldwing Tour
Credits: 2018 GL1800 Goldwing Tour
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La leggendaria Honda Gold Wing si rinnova per il 2018, compiendo un passo importante verso il futuro senza dimenticare le origini. Conserva la vocazione al Gran Turismo del primo modello che debuttò nel 1975, ma diventa più pratica, leggera, maneggevole e versatile. Mette nel mirino un pubblico più eterogeneo (magari anche più giovane) e monta tecnologie che la rendono molto vicina alle auto. A partire dal sistema di infotainment con schermo da 7’’ con connettività Apple CarPlay e Bluetooth. Ma ci sono anche nuovi luci Full-LED che impreziosiscono l’abito elegante e contemporaneo allo stesso tempo.
C’è inoltre una carenatura che offre oggi una migliore protezione aerodinamica, con il parabrezza regolabile elettricamente. La nuova GL1800 Gold Wing sarà disponibile sul mercato italiano in 3 versioni. Il modello base è dotato di valigie laterali, parabrezza standard e prevede il cambio manuale a 6 rapporti con retromarcia elettrica. La versione denominata “Tour” prevede il top box e il parabrezza alto ed è offerta in due versioni: con cambio manuale a 6 rapporti e retromarcia elettrica oppure con cambio a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission) a 7 rapporti e funzionalità ‘Walking Mode’ avanti/indietro. A seconda della versione, la riduzione di peso rispetto al modello uscente arriva fino a 48kg in meno (365 kg con il pieno).
Motore 6 cilindri rivisto e tanta tecnologia
Il nuovo motore boxer a 6 cilindri da 126 CV e 170 Nm è abbinato al comando del gas Throttle By Wire con 4 Riding Mode: Tour, Sport, Econ e Rain. Il controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) mantiene sempre stabile la ruota posteriore e, come la regolazione delle sospensioni e l’azione dell’impianto frenante combinato (D-CBS) con ABS, varia in base al Riding Mode selezionato. L’assistenza per le partenze in salita HSA (Hill Start Assist) e il sistema Start&Stop, enfatizzano ulteriormente l’esperienza di guida e migliorano l’efficienza dei consumi: nel ciclo misto 5,6l/100km.
“Desideravamo che la nostra nuova Gold Wing mantenesse il lusso che la contraddistingue, diventando però una moto più versatile, capace di soddisfare le esigenze dei clienti sia in città sia in viaggio, e più entusiasmante da guidare che mai. Siamo ripartiti da zero e abbiamo reso la nuova Gold Wing più compatta e più leggera, aggiungendo tutti i componenti e le opzioni elettroniche che desiderano i motociclisti contemporanei. Oggi, come nel 1975, è una delle bandiere tecnologiche di Honda, e siamo davvero orgogliosi di iniziare un nuovo capitolo di una storia così appassionante”, ha dichiarato Mr Yutaka Nakanishi, Large Project Leader (LPL) GL1800 Gold Wing 2018.
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Kawasaki Z900RS, la modern-classic giapponese
Eccola, finalmente, la nuova Kawasaki Z900RS. In attesa di portarla ad Eicma 2017, la Casa giapponese ha diffuso immagini e informazioni ufficiali dopo averla presentata al Salone di Tokyo 2017. La Kawasaki Z900RS è una moto moderna dallo stile classico che omaggia nel 2018 l’inconfondibile stile della Z1 Super Four 900 del 1972. Contrassegnata dall’acronimo RS “Retro Sport”, la nuova Z900RS è stata concepita fin nei minimi dettagli da designer ed ingegneri come un modello tutto nuovo, molto distante dall’ultima supernaked Z900.
Della Z900 ha solo il motore…
Sebbene riprenda in parte il 4 cilindri raffreddato a liquido montato sulla Z900 , la Z900RS attrarrà una tipologia completamente diversa di appassionati, favorendo l’interesse di chi ha intenzione di guidare una moto dallo stile evocativo e dal grande fascino risvegliando il desiderio dei motociclisti che decideranno di tornare in sella ad una moto per provare solo emozioni vere. Sarà interessante capire se manterrà la potenza di 125 CV o sarà addolcito, vista la destinazione d’uso e il target (appunto) diverso.
Moto moderna
Richiami al passato a parte, la nuova Z900RS è una moto iper moderna con un nuovo telaio, con fari ed indicatori full LED, cerchi dal design classico ma distintivo, un sound emozionante frutto di uno studio approfondito sulle frequenze sonore e altri numerosi dettagli. Dallo schema colori che richiama la mitica Z1 al font del badge applicato sui pannelli laterali ed al suo speciale trattamento, la Z900RS fonde passato, presente e futuro sino nei minimi dettagli come i coperchi valvole lucidati e le alette del cilindro in evidenza esattamente come sull’originale Z1. A proposito di colori, la Z900RS debutterà in tre diverse combinazioni: un evocativo omaggio alla Z1, un classico nero con dettagli dorati e argentati ed un più moderno ma intramontabile verde impreziosito da loghi “900” sui pannelli laterali. I prezzi saranno svelati a Eicma 2017.
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Mondiale F1 2017 – GP Messico: gli orari TV su Rai e Sky
Credits: epa06281173 British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP walks out of team garage after the third practice session at the Circuit of the Americas, in Austin, Texas, USA, 21 October 2017. The United States Formula One Grand Prix takes place on 22 October 2017. EPA/SRDJAN SUKI
Credits: epa06279104 Australian Formula One driver Daniel Ricciardo of Red Bull Racing during the first practice session at the Circuit of the Americas, in Austin, Texas, USA, 20 October 2017. The United States Formula One Grand Prix takes place on 22 October 2017. EPA/SRDJAN SUKI
Credits: epa06281190 Finnish Formula One driver Valtteri Bottas of Mercedes AMG GP shakes hands with the team member as he arrived for the third practice session at the Circuit of the Americas, in Austin, Texas, USA, 21 October 2017. The United States Formula One Grand Prix takes place on 22 October 2017. EPA/SRDJAN SUKI
Credits: epa06281194 Dutch Formula One driver Max Verstappen of Red Bull Racing during the third practice session at the Circuit of the Americas, in Austin, Texas, USA, 21 October 2017. The United States Formula One Grand Prix takes place on 22 October 2017. EPA/SRDJAN SUKI
Credits: epaselect epa06283286 British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP comes through the turns at the Circuit of the Americas, in Austin, Texas, USA, 22 October 2017. EPA/LARRY W. SMITH
Il GP del Messico – terzultima tappa del Mondiale F1 2017 che sarà trasmessa in diretta sulla Rai e su Sky (di seguito troverete gli orari TV) – assegnerà molto probabilmente a Lewis Hamilton il quarto titolo iridato.
A Città del Messico rivedremo nuovamente al volante della Toro Rosso Pierre Gasly: il pilota francese prenderà il posto di Daniil Kvyat e affiancherà Brendon Hartley.
F1 2017 – GP Messico: cosa aspettarsi
Il circuito di Città del Messico – sede della terzultima prova del Mondiale F1 2017 – è un tracciato veloce e “gentile” nei confronti degli pneumatici.
Le qualifiche saranno fondamentali (nelle precedenti due edizioni disputate ha sempre vinto chi è scattato dalla pole position) in una gara che ha visto due successi Mercedes negli ultimi due anni. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Formula 1, gli orari TV su Rai e Sky e il nostro pronostico.
F1 2017 – Messico, il calendario e gli orari TV su Rai e Sky
Venerdì 27 ottobre 2017
17:00-18:30 Prove libere 1 (diretta su Rai Sport e Sky Sport F1)
21:00-22:30 Prove libere 2 (diretta su Rai Sport e Sky Sport F1)
Sabato 28 ottobre 2017
17:00-18:00 Prove libere 3 (diretta su Rai Sport e Sky Sport F1)
20:00-21:00 Qualifiche (diretta su Rai 2 e Sky Sport F1)
Domenica 29 ottobre 2017
20:00 Gara (diretta su Rai 1 e Sky Sport F1)
F1 – I numeri del GP del Messico 2017
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.304 m
GIRI: 71
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W07 Hybrid) – 1’18”704 – 2016
RECORD IN GARA: Nico Rosberg (Mercedes F1 W06) – 1’20”521 – 2015
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W07 Hybrid) – 1h40’31”402 – 2016
F1 – Il pronostico del GP del Messico 2017
1° Lewis Hamilton (Mercedes)
A Lewis Hamilton basterà arrivare quinto nel GP del Messico per festeggiare in anticipo la vittoria nel Mondiale F1 2017.
Un risultato a nostro avviso facilmente ottenibile da un pilota reduce da cinque successi negli ultimi sei Gran Premi e capace di ottenere sul tracciato centroamericano una vittoria e un secondo posto.
2° Daniel Ricciardo (Red Bull)
Daniel Ricciardo è in un ottimo stato di forma (tre podi negli ultimi quattro GP).
Il pilota australiano della Red Bull ha secondo noi tutte le carte in regola per terminare la corsa in “top 3” come lo scorso anno (3°).
3° Valtteri Bottas (Mercedes)
Valtteri Bottas vuole soffiare a Vettel il secondo posto nel Mondiale F1 2017 e può approfittare di un circuito poco amato dalla Ferrari come quello di Città del Messico per avvicinarsi in classifica al driver tedesco.
I precedenti del pilota finlandese – reduce da ben dodici GP consecutivi in “top 5” – nel Paese centroamericano? Un terzo posto come miglior piazzamento.
Da tenere d’occhio: Max Verstappen (Red Bull)
Max Verstappen non è mai salito sul podio del GP del Messico (4° posto il miglior piazzamento) e anche stavolta sarà difficile per il pilota olandese piazzarsi nelle prime tre posizioni con una concorrenza così agguerrita.
Questo non significa, però, che il giovane talento della Red Bull – mai così continuo come in questo periodo (tre piazzamenti in “top 5” nelle ultime tre corse iridate) – non possa disputare un’ottima corsa.
La squadra da seguire: Mercedes
La Mercedes ha già vinto il Mondiale F1 2017 Costruttori ma non ha alcuna intenzione di rilassarsi, specialmente in un Gran Premio nel quale le frecce d’argento hanno portato a casa due successi negli ultimi due anni.
Un anno memorabile per la scuderia tedesca, capace di portare almeno una monoposto sul podio negli ultimi undici Gran Premi.
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Nissan Qashqai 1.6 dCi 2WD Xtronic, la prova della SUV compatta giapponese
pagella |
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Città
7
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Fuori città
8
/10
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Autostrada
7
/10
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Vita a bordo
6
/10
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Prezzo e costi
7
/10
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Sicurezza
7
/10
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La Nissan Qashqai è una delle migliori SUV nella fascia di prezzo compresa tra i 20.000 e i 30.000 euro ma quando si superano i 35.000 euro – come nel caso della versione oggetto della nostra prova su strada – emergono rivali più spaziose.
Da dieci anni la Nissan Qashqai occupa costantemente i primi posti nella classifica delle SUV più amate dagli italiani. Un successo meritato per la crossover giapponese, una delle più equilibrate in commercio.
Le versioni a nostro avviso più riuscite sono quelle dotate dei motori 1.2 a benzina e 1.5 diesel, ottime alternative alle più piccole B-SUV. Nella nostra prova su strada abbiamo cercato invece di capire come se la cavano le varianti più potenti e costose della Sport Utility nipponica, come la 1.6 dCi 2WD a trazione anteriore nel ricchissimo allestimento Tekna+ abbinata al cambio automatico CVT Xtronic (in vendita al prezzo di 36.650 euro). Scopriamo insieme i pregi e i difetti di una delle Qashqai più “premium” in circolazione.
Città
Parcheggiare una Nissan Qashqai è una passeggiata: non solo per via delle dimensioni esterne contenute (solo 4,38 metri di lunghezza) ma anche per una dotazione di serie che comprende i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la telecamera posteriore e l’Intelligent Around View Monitor (un sistema che attraverso quattro telecamere simula la visione dall’alto della vettura).
La SUV del Sol Levante – contraddistinta da utili protezioni in plastica grezza nella parte bassa della carrozzeria e da un motore 1.6 turbodiesel dCi da 131 CV e 320 Nm di coppia in grado di offrire un buono scatto (“0-100” in 11,1 secondi) – presenta però sospensioni che rispondono in maniera un po’ troppo secca sul pavé.
Fuori città
Il comportamento stradale della Nissan Qashqai punta più sul piacere di guida che sul comfort ed è ben assecondato da uno sterzo sensibile al punto giusto.
Il cambio automatico a variazione continua Xtronic è uno dei migliori CVT sul mercato. Non offre la stessa rapidità di risposta di un doppia frizione o di un buon convertitore di coppia ma almeno l’”effetto scooter” che eravamo abituati a vedere su questa tipologia di trasmissioni emerge molto raramente.
Autostrada
In autostrada la Nissan Qashqai oggetto della nostra prova su strada si rivela una Sport Utility silenziosa con un abitacolo ben insonorizzato. Buono anche l’impianto frenante e ottima la sensazione di sicurezza percepita nei cambi di direzione alle alte velocità (il rollio è più contenuto rispetto a quello di altre crossover dal baricentro più alto).
La risposta delle sospensioni – tanto brusca, come abbiamo visto, sulle buche – è adeguata sugli avvallamenti leggeri mentre per quanto riguarda l’autonomia la Casa nipponica dichiara una percorrenza di 1.172 km ma in realtà anche adottando uno stile di guida morigerato è impossibile stare sopra quota 1.000.
Vita a bordo
La Nissan Qashqai è una SUV piuttosto spaziosa (ed è anche per questo che molti automobilisti l’hanno scelta al posto delle più piccole B-SUV) ma quando si entra in una fascia di prezzo di oltre 35.000 euro (come la versione 1.6 dCi 2WD analizzata nella nostra prova su strada) è impossibile non notare la presenza sul mercato di concorrenti più ingombranti, meno coinvolgenti alla guida ma anche in grado di offrire più centimetri ai passeggeri posteriori e alle valigie.
Le finiture sono abbastanza curate (la parte superiore della plancia è in plastica morbida e gli assemblaggi convincono) mentre per quanto riguarda i comandi (ergonomici) il sistema di infotainment avrebbe bisogno di qualche aggiornamento (nella grafica e nei contenuti).
Prezzo e costi
La Nissan Qashqai 1.6 dCi 2WD Tekna+ Xtronic protagonista della nostra prova su strada ha un prezzo – 36.650 euro – alto ma in linea con i contenuti offerti. Molto interessante la dotazione di serie: autoradio Bose Bluetooth CD DAB MP3 USB, bracciolo centrale anteriore con vano portaoggetti, porta USB e presa 12V, cambio automatico, cerchi in lega da 19”, climatizzatore automatico bizona, cruise control, fari a LED, fendinebbia, Intelligent Around View Monitor, navigatore, sedile guida con regolazione elettrica, funzione memory e supporto lombare a 4 punti, sedili anteriori riscaldabili in pelle Nappa con impunture in rilievo, sensori luci e pioggia, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamera e tetto panoramico.
Buona la garanzia (3 anni o 100.000 km) ed eccellente la tenuta del valore (la Qashqai non è solo una delle SUV più desiderate dagli italiani ma anche una delle più richieste sul mercato dell’usato). I consumi? Simili a quelli della concorrenza e ovviamente più alti della versione con cambio manuale da noi analizzata recentemente in un primo contatto: 21,3 km/l dichiarati e quasi sempre sopra quota 15 nell’uso normale.
Sicurezza
La dotazione di sicurezza della Nissan Qashqai è ricca ma non completa. Se è vero che a bordo della crossover nipponica possiamo trovare gli airbag frontali, laterali e a tendina, gli attacchi Isofix, i controlli di stabilità e trazione, il monitoraggio pressione pneumatici e il Safety Shield (controllo automatico dei fari abbaglianti, riconoscimento segnaletica stradale, avviso cambio di corsia involontario e frenata automatica) è altrettanto vero che ci ha sorpresi scoprire che bisognerà aspettare il 2018 prima di vedere un accessorio fondamentale su un’auto che costa quasi 40.000 euro: l’utilissimo cruise control adattivo.
Per quanto riguarda il resto la Qashqai è una Sport Utility sicura (cinque stelle ottenute nei crash test Euro NCAP), stabile, con un buon impianto frenante e in grado di garantire una buona visibilità.
Tecnica |
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Motore | turbodiesel, 4 cilindri |
Cilindrata | 1.598 cc |
Potenza max/giri | 96 kW (131 CV) a 4.000 giri |
Coppia max/giri | 320 Nm a 1.750 giri |
Omologazione | Euro 6 |
Cambio | automatico CVT |
Capacità |
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Bagagliaio | 430/n.d. litri |
Serbatoio | 55 litri |
Prestazioni e consumi |
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Velocità max | 183 km/h |
Acc. 0-100 km/h | 11,1 s |
Consumo urb./extra/medio | 18,9/22,7/21,3 km/l |
Autonomia | 1.172 km |
Emissioni CO2 | 122 g/km |
Costi d’utilizzo |
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Prezzo | 36.650 euro |
Bollo | 247,68 euro |
Cambio automatico | di serie |
Cruise control adattivo | non disp. |
Fari a LED | di serie |
Frenata automatica | di serie |
Interni in pelle | di serie |
Monitoraggio angolo cieco | di serie |
Parcheggio automatico | di serie |
Telecamera posteriore | di serie |
Tetto apribile | non disp. |
Vernice metallizzata | 730 euro |
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Audi RS3, RS5 e TT RS: la prova su strada e in pista
“Audi Sport per noi è molto importante, perché rappresenta il modo in cui il marchio si impegna per generare performance ai massimi livelli. È il primo anello di collegamento tra pista e strada. Ha ottenuto negli anni ottimi risultati, arrivati dopo investimenti importanti in ricerca e sviluppo, dove ci si è concentrati nella realizzazione tecnologie da sfruttare poi su tutti i prodotti”, ha dichiarato Massimo Faraò, direttore Marketing di Audi Italia. Per chi non lo sapesse, Audi Sport è la divisione responsabile dello sviluppo della gamma ad alte prestazioni R ed RS dei Quattro Anelli, che negli ultimi cinque anni ha visto il volume di vendite complessive raddoppiarsi a quota 20.000 unità.
Le ultime nate sotto la stella RS sono la RS3 Sportback e Sedan, la RS5 e la TT RS, vetture introdotte sul mercato a giugno 2017 (esclusa la TT RS, arrivata nelle concessionarie a settembre) e pensate per generare emozioni nella guida sportiva pur adottando soluzioni perfette per la vita di tutti i giorni. A Francoforte sono state presentate anche la nuova Audi RS4 Avant e la R8 V10 RWS, che debutteranno sui mercati nei prossimi mesi, con la gamma che andrà a completarsi nel 2020 con ben 16 modelli. 1250 CV è la cifra che racchiude la potenza complessiva delle ultime tre purosangue Audi Sport, che abbiamo avuto modo di provare prima sui passi dell’appennino tosco emiliano (Muraglione, Futa e Raticosa) e successivamente tra i cordoli del celebre circuito internazionale Marco Simoncelli di Misano.
Audi RS3 Sportback
Partiamo dalla più “umana” delle tre: la RS3 Sportback, equipaggiata con un 5 cilindri 2.5 TFSI – vincitore del premio di Engine of the year da sette anni nella sua categoria – capace di sviluppare una potenza di 400 CV e 480 Nm di coppia massima. Rispetto al modello precedente ha guadagnato 33 CV perdendo 26 kg di peso, cifre che si traducono in performance davvero esaltanti: 280 km/h di velocità massima e 4,1 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.
Insomma sotto l’abito da auto giovanile, confortevole e sempre perfettamente rifinita, si nasconde un’anima “cattiva”, capace di regalare emozioni forti su strada e in pista. La spinta del motore è entusiasmante e trova un gran supporto nel cambio a doppia frizione S tronic a 7 rapporti abbinato alla trazione quattro con frizione a lamelle controllata elettronicamente. È la più comoda e versatile delle tre: non è un caso che sia anche la più venduta della famiglia Audi Sport. Chiaramente in pista è la meno performante del punto di vista dinamico: se portata al limite (con gomme stradali) tende al sottosterzo, soprattutto nelle curve molto lente e in quelle molto veloci, risultando comunque sempre molto divertente.
Audi RS5 Coupé
Più performante, ma anche più pesante, è la RS5 Coupé. È dotata di un motore V6 2.9 litri TFSI capace di erogare 450 CV e 600 Nm di coppia. Spinge forte, anche grazie alla presenza del doppio turbo. Raggiunge la stessa velocità massima delle “sorelle”, ma vanta un’accelerazione da 0 a 100 km/h di 3,9 secondi. E sebbene non abbiamo alcun riferimento sui tempi dei giri in pista a Misano, uscire dalle curve beneficiando di 600 Nm è un bel vantaggio.
La trazione quattro con differenziale autobloccante centrale svolge davvero un ottimo lavoro, così come è estremamente preciso e veloce il cambio tiptronic a 8 rapporti, che per l’occasione ha beneficiato di una specifica messa a punto. Sia in pista che nel guidato su strada lo sterzo dinamico è risultato preciso, veloce e dalla risposta sincera. In optional sono disponibili il differenziale sportivo, che distribuisce la forza motrice al posteriore (permettendo di derapare in sicurezza), e l’assetto sportivo RS plus con Dynamic Ride Control. In definitiva mi è piaciuta sia su strada che in pista. Paga solo un po’ il peso maggiore e una mole importante, che possono generare maggiori trasferimenti di carico se portata al limite.
Audi TT RS
Lei però, la TT RS, è quella che mi ha stregato. Se devo sceglierne una, insomma, scelgo lei. E non solo perché delle tre ha il design più sportivo, essendo una 2+2 con bassa e sportivissima, ma anche perché è quella che mi ha trasmesso le sensazioni più belle alla guida. Di sicuro è in pista che si esprime al meglio, ma anche su strada è svelta, rapida, velocissima in inserimento. Va forte e trasmette tutto al pilota. È precisa nello stretto, stabilissima sul veloce. Ha un bel sound e si lascia strapazzare senza tirarsi mai indietro. E con i nuovi gruppi ottici OLED con design 3D è anche più affascinante.
Monta lo stesso motore della RS3 (2.5 TFSI da 400 CV) e lo stesso cambio, ma pesando (1.440 kg) circa 200 kg in meno rispetto alla RS5 Coupè (1.655 kg) e 60 kg in meno alla RS3 (1.510 kg), tira fuori le performance migliori. Difatti è quella che sfoggia un’accelerazione più rapida delle tre: 3,7 secondi da 0 a 100 km/h. È vero, sono sottili differenze che però (soprattutto) in pista possono fare la differenza. Chiudiamo con i prezzi: la RS3 2.5 TFSI quattro S tronic parte da 53.500 euro (55.200 per la Sedan), la TT RS 2.5 TFSI quattro S tronic da 73.700 euro ed la RS 5 2.9 TFSI quattro tiptronic da ben 89.900 euro.
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Alcantara veste le Porsche 718 Boxster e Cayman
La storica partnership tra Alcantara® e Porsche si consolida con un le nuove 718 Boxster e Cayman in allestimento GTS, che si distinguono dalle rispettive versioni base ed S per una superiore dinamica di guida e per una dotazione di serie particolarmente completa, con un ampio utilizzo di Alcantara® per gli interni, a cui si aggiunge il sapiente uso delle doppie cuciture rosse a contrasto. Il materiale made in Italy è perfetto per definire un abitacolo che non vuole rinunciare a nulla né in termini di sportività né di esclusività. Con 290 km/h di velocità massima e uno 0-100 km/h da 4,1 secondi, la Boxster e la Cayman GTS si affacciano nell’Olimpo delle supercar, pur mantenendo una versatilità adatta all’uso quotidiano.
Alcantara® è la scelta di elezione perché offre il massimo anche in termini di resistenza all’usura, tanto che sulle 718 GTS viene applicata proprio dove il contatto e lo sfregamento sono più frequenti, ovvero il bracciolo centrale – con serigrafia Porsche – e gli appoggiabraccia delle portiere. Anche i pannelli porta sono in Alcantara®, così come il rivestimento del portaoggetti anteriore, delle alette parasole e dell’imperiale. In queste applicazioni il materiale rende al massimo quanto a qualità sensoriale percepita e impatto visivo, andando a creare un insieme coordinato e accogliente componenti rivestiti in Alcantara®, ovvero quelli più sollecitati nella guida sportiva. Oltre al sedile di chiara ispirazione racing, dove Alcantara® è abbinata alla pelle per massimizzare la traspirabilità, il materiale si trova anche sull’intera corona del volante e sul pomello della leva del cambio, per garantire il massimo grip alle azioni del pilota.
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Yamaha Niken, la moto a tre ruote pronta per Eicma 2017
Eccola la tanto discussa “Yamaha a tre ruote”. Per essere precisi, si chiama Niken ed è realizzata con tecnologia Leaning Multi-Wheeler (LMW) di cilindrata elevata ed è spinta da un motore tricilindrico frontemarcia raffreddato a liquido, 4 tempi DOCH a 4 valvole.
Yamaha Niken, la moto a tre ruote
Si preannuncia estremamente stabile in curva e rappresenta senza dubbio un oggetto rivoluzionario nel mondo delle moto (in quello degli scooter ci siamo già abituati alle tre e alle quattro ruote). Secondo quanto riporta il comunicato diffuso da Yamaha, la nuova Niken “garantisce prestazioni eccellenti ed una guida reattiva e sportiva su diversi fondi stradali, mentre le curve dei percorsi più tortuosi possono essere affrontate con una confidenza senza paragoni. Il design, invece, sfrutta al massimo una soluzione, fino ad ora, senza precedenti: una forcella rovesciata a doppio stelo esterna per le ruote anteriori che accentua, anche visivamente, le prestazioni sportive del mezzo regalando al contempo la percezione di una qualità elevata”. Ulteriori dettagli saranno svelati in occasione di Eicma 2017 tra pochissimi giorni a Milano.
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WDW 2018, svelate le date del raduno Ducati: 20, 21 e 22 luglio
È ufficiale: nel 2018 torna il World Ducati Week, il raduno Ducati più grande al mondo che, ogni due anni, richiama e coinvolge migliaia di appassionati, come testimoniano i circa 81.000 visitatori che hanno animato l’ultima edizione. Per questo decimo WDW le date sono 20, 21 e 22 luglio e, come da tradizione, l’appuntamento è al “Misano World Circuit Marco Simoncelli”. Prossimamente tutti i dettagli e le informazioni per partecipare all’evento saranno disponibili sul sito ufficiale Ducati, intanto gli appassionati possono già segnare la data sul calendario e programmare la partecipazione al WDW2018.
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Formula E: dal 2018/2019 Nissan al posto di Renault
Credits: Nissan примет участие в гонках Formula Е в сезоне 2018-2019 годов
Grandi novità in Formula E: dalla stagione 2018/2019 Nissan prenderà il posto del team Renault, dominatore delle ultime due edizioni della serie dedicata alle monoposto elettriche (senza dimenticare il successo ottenuto nel primo campionato, quello 2014/2015, con la scuderia e.dams Renault).
Una scelta di marketing adottata dal gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi finalizzata alla valorizzazione delle auto elettriche Nissan. Renault correrà ancora il campionato Formula E 2017/2018 con lo svizzero Sébastien Buemi e il francese Nico Prost prima di concentrarsi completamente sulla F1 lasciando il team ai “cugini” giapponesi.
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Mazda Kai Concept e Vision Coupé a Tokyo 2017
Mazda porta al Salone di Tokyo 2017 due nuovi prototipi, Kai Concept e Vision Coupé. La prima è una hatchback compatta svelata in anteprima mondiale che annuncia la nuova generazione di vetture del marchio.
Kai Concept
È dotata di propulsore benzina SKYACTIV-X, della nuova architettura SKYACTIV-Vehicle Architecture, e di una più matura espressione del linguaggio stilistico KODO. Kai Concept presenta un design dalle proporzioni muscolari e robuste in una forma che prende letteralmente vita grazie ai delicati riflessi di luce lungo le fiancate.
Vision Coupé
Principio stilistico che ritroviamo anche sulla Vision Coupé che esprime l’estetica minimalista giapponese, e tramite la sua semplice forma a movimento unico (“one-motion”) trasmette un senso di velocità L’interno applica il tradizionale concetto architettonico giapponese del “ma” (letteralmente “spazio”), combinando la profondità tridimensionale con uno spiccato asse longitudinale per creare uno spazio pulito e lineare pur mantenendo un senso di movimento.
Mazda CX-8, MX-5 RF e MX-5
Infine Mazda ha esposto anche l’inedito Mazda CX-8, un SUV con sedili su tre file che sarà commercializzato entro la fine di quest’anno in Giappone, e i modelli 2018 di Mazda MX-5 e Mazda MX-5 RF.
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