Monthly Archives: Ottobre 2017

Nissan: la GT-R telecomandata

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Credits: World-first PlayStation®-controlled Nissan GT-R achieves 130+mph run around Silverstone

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Credits: World-first PlayStation®-controlled Nissan GT-R achieves 130+mph run around Silverstone

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Credits: World-first PlayStation®-controlled Nissan GT-R achieves 130+mph run around Silverstone

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Credits: World-first PlayStation®-controlled Nissan GT-R achieves 130+mph run around Silverstone

 

L’attesissimo Gran Turismo Sport, l’ultimo capitolo della popolare saga del simulatore di guida di Sony e Polyphony Digital Inc., arriverà il prossimo 18 ottobre. Per celebrare questo evento Nissan ha creato l’auto telecomandata definitiva: una Nissan GT-R che si pilota con il telecomando della Play Station. E non si risparmia, visto che è veloce tanto quanto il modello originale di produzione, in grado cioè di raggiungere i 315 km/h di velocità massima.

Con questa Nissan GT-R telecomandata a dimensioni reali, oltre a celebrare l’arrivo del settimo capitolo del videogioco, Nissan celebra anche i 20 anni di collaborazione con i creatori del popolare videogame, che ha avuto, tra l’altro, il suo peso importante nel rendere così famosa la Nissan GT-R.

Jann Mardenborough, pilota della GT Academy, ha guidato la GT-R telecomandata sul circuito di Silverstone lanciandola a 209 km/h, il tutto mentre seguiva la gran turismo di Yokohama da vicino, a bordo di un elicottero Robinson R44 Raven II.

Anteprime

Nissan GT-R 2017: tutti i dettagli del restyling

La supercar di Yokohama si rinnova con il restyling più profondo dal 2007. Ecco svelati tutti i dettagli…

L’articolo Nissan: la GT-R telecomandata proviene da Panoramauto.

Fonte:

Nissan: la GT-R telecomandata

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Credits: World-first PlayStation®-controlled Nissan GT-R achieves 130+mph run around Silverstone

 

L’attesissimo Gran Turismo Sport, l’ultimo capitolo della popolare saga del simulatore di guida di Sony e Polyphony Digital Inc., arriverà il prossimo 18 ottobre. Per celebrare questo evento Nissan ha creato l’auto telecomandata definitiva: una Nissan GT-R che si pilota con il telecomando della Play Station. E non si risparmia, visto che è veloce tanto quanto il modello originale di produzione, in grado cioè di raggiungere i 315 km/h di velocità massima.

Con questa Nissan GT-R telecomandata a dimensioni reali, oltre a celebrare l’arrivo del settimo capitolo del videogioco, Nissan celebra anche i 20 anni di collaborazione con i creatori del popolare videogame, che ha avuto, tra l’altro, il suo peso importante nel rendere così famosa la Nissan GT-R.

Jann Mardenborough, pilota della GT Academy, ha guidato la GT-R telecomandata sul circuito di Silverstone lanciandola a 209 km/h, il tutto mentre seguiva la gran turismo di Yokohama da vicino, a bordo di un elicottero Robinson R44 Raven II.

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Nissan GT-R 2017: tutti i dettagli del restyling

La supercar di Yokohama si rinnova con il restyling più profondo dal 2007. Ecco svelati tutti i dettagli…

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Porsche Passport: un’auto diversa al giorno

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Porsche presenta Passport, il nuovo servizio – realizzato in collaborazione con Clutch Technologies – che darà la possibilità ai clienti della Casa di Stoccarda di guidare tutte le vetture della gamma pagando una quota mensile di noleggio.

Inizialmente Porsche Passport sarà proposto unicamente nella città di Atlanta, Georgia (Stati Uniti), ed avrà un costo di attivazione di 500 dollari ai quali si aggiunge una rata mensile di 2.000 dollari.

Con questo pacchetto di noleggio denominato Launch e utilizzando un’apposita app, i clienti potranno scegliere – volendo anche ogni giorno – la vettura più adatta alle loro esigenze tra 8 modelli, tra cui 718 Boxster, 718 Cayman S, Cayenne e Macan S.

Aggiungendo 1.000 dollari in più al mese (per una rata fissa di 3mila dollari) si avrà accesso anche alle 911 Carrera S, Panamera 4S, Cayenne S E-Hybrid e Macan GTS.

Francoforte 2017: le foto

Porsche a Francoforte 2017

La terza generazione della Cayenne e la 911 GT3 Touring Package sono le principali novità Porsche del Salone di Francoforte 2017

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DS DS7 Crossback: le versioni, i prezzi e le rivali

DS DS7 CrossbackDS DS7 Crossback

DS DS7 Crossback cofanoDS DS7 Crossback cofano

DS DS7 Crossback vista dall'altoDS DS7 Crossback vista dall'alto

DS DS7 Crossback faro posterioreDS DS7 Crossback faro posteriore

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DS DS7 Crossback tre quarti posterioreDS DS7 Crossback tre quarti posteriore

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Credits: HyperFocal: 0

DS DS7 Crossback frontaleDS DS7 Crossback frontale

DS DS7 Crossback interniDS DS7 Crossback interni

DS DS7 Crossback faro anterioreDS DS7 Crossback faro anteriore

DS DS7 Crossback logo OperaDS DS7 Crossback logo Opera

DS DS7 Crossback pannello portaDS DS7 Crossback pannello porta

 

La DS7 Crossback – prima SUV del marchio DS venduta in Europa – è una crossover “premium” a trazione anteriore che sarà commercializzata ufficialmente a partire dal 2018.

La raffinata Sport Utility compatta (4,57 metri di lunghezza) del Gruppo PSA sarà disponibile con tre allestimenti (So Chic, Business e Grand Chic) e avrà una gamma motori composta da quattro unità sovralimentate: due 1.6 PureTech a benzina da 180 e 225 CV e due diesel BlueHDi (1.5 da 130 CV e 2.0 da 180 CV). Nel 2019 sarà la volta di una variante ibrida plug-in (ossia ricaricabile con una presa di corrente) benzina a trazione integrale con una potenza complessiva di 300 CV.

Di seguito troverete una guida completa alla DS DS7 Crossback: versioni, prezzi, rivali e chi più ne ha più ne metta.

DS DS7 Crossback tre quarti posterioreDS DS7 Crossback tre quarti posteriore

DS DS7 Crossback: le versioni

DS DS7 Crossback So Chic

La DS DS7 Crossback So Chic offre: cerchi in lega da 18”, fari allo xeno con accensione automatica, Pack Comfort Seats (appoggiagomito posteriore centrale con passaggio sci, sedile conducente con sostegno lombare elettrico su due punti, sedili anteriori regolabili in altezza), Keyless Start, Pack Comfort Auto (climatizzatore automatico bizona, sensore pioggia), cruise control, retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, sensori di parcheggio posteriori, Mirror Screen (Android Auto, Apple CarPlay e MirrorLink), frenata automatica, airbag frontali, laterali e a tendina, attacchi Isofix, Driver Attention Warning, Lane Departure Warning, riconoscimento segnaletica limiti di velocità e DS Active Scan Suspension (non disponibile su BlueHDi 130, rileva le imperfezioni della strada davanti alla vettura fino a 5 metri e regola costantemente e in maniera indipendente gli ammortizzatori).

DS DS7 Crossback Business

La DS DS7 Crossback Business costa 1.500 euro più della So Chic a parità di motore e aggiunge: certificazione AGR (solo con l’Ispirazione DS Bastille), Pack Modularity (due piani di carico, modanatura cromata della soglia vano bagagli, presa 12V nel vano bagagli e scompartimenti laterali nel vano bagagli), sedile conducente con regolazione longitudinale elettrica, sostegno lombare elettrico in quattro punti, doppia presa USB posteriore, DS Connect Nav (navigazione 3D connessa con riconoscimento vocale), touchscreen da 12” HD, caricatore wireless smartphone, DS Connect Box e ruotino di scorta.

DS DS7 Crossback Grand Chic

La DS DS7 Crossback Grand Chic costa 3.500 euro più della So Chic a parità di motore e aggiunge: cerchi in lega da 19”, DS Sensorial Drive (animazione colori schermi, modalità Sport, regolazione massaggio se presenti sedili con funzione massaggio, regolazione sospensioni se presente DS Active Scan Suspension e sonda qualità dell’aria AQS con ricircolo automatico), illuminazione interna a LED estesa, Pack Modularity, Pack Easy Access (apertura e chiusura automatica del vano bagagli con funzione “handsfree” e “Keyless Access & Start”), sensori di parcheggio anteriori, telecamera di retromarcia, doppia presa USB posteriore e Pack Advanced Safety che comprende ASBD (Active Blind Spot Detection, sistema di sorveglianza dell’angolo morto), DAA (Driver Attention Alert, sistema di allerta dell’attenzione del conducente), ETSR (Extended Traffic Sign Recognition, riconoscimento esteso della segnaletica stradale) e LKA (Lane Keeping Assist, avviso attivo di superamento involontario linee di carreggiata).

DS DS7 Crossback interniDS DS7 Crossback interni

DS DS7 Crossback: i prezzi e le rivali

BENZINA

DS DS7 Crossback PureTech 180 So Chic 35.600 euro
Peugeot 3008 THP 165 31.850 euro

DS DS7 Crossback PureTech 180 Grand Chic 39.100 euro

DS DS7 Crossback PureTech 225 So Chic 38.050 euro
DS DS7 Crossback PureTech 225 Grand Chic 41.550 euro

DIESEL

DS DS7 Crossback BlueHDi 130 So Chic 31.100 euro
Hyundai Tucson 1.7 CRDi Sound Edition 29.900 euro
Nissan Qashqai 1.6 dCi 2WD N-Connecta 30.520 euro
Opel Mokka X 1.6 CDTi 136 CV 4×2 Ultimate 30.350 euro
Volkswagen Tiguan 1.6 TDI Business 30.100 euro

DS DS7 Crossback BlueHDi 130 Business 32.600 euro
Hyundai Tucson 1.7 CRDi Sound Edition 29.900 euro
Nissan Qashqai 1.6 dCi 2WD Tekna 32.160 euro
Opel Mokka X 1.6 CDTi 136 CV 4×2 Ultimate 30.350 euro
Volkswagen Tiguan 1.6 TDI Business 30.100 euro

DS DS7 Crossback BlueHDi 130 Grand Chic 34.600 euro
Ford Kuga 2.0 TDCi 150 CV 2WD Vignale 37.050 euro
Nissan Qashqai 1.6 dCi 2WD Tekna+ 35.150 euro
Peugeot 3008 BlueHDi 120 GT Line 32.500 euro
Volkswagen Tiguan 2.0 TDI Business 34.000 euro

DS DS7 Crossback BlueHDi Drive Efficiency 32.900 euro
Hyundai Tucson 1.7 CRDi Sound Edition 29.900 euro
Nissan Qashqai 1.6 dCi 2WD Tekna 32.160 euro
Opel Mokka X 1.6 CDTi 136 CV 4×2 Ultimate 30.350 euro
Volkswagen Tiguan 1.6 TDI Business 30.100 euro

DS DS7 Crossback BlueHDi 180 So Chic 37.450 euro
Mercedes GLA 220 d Executive 39.490 euro
Mini Countryman Cooper SD Boost 37.300 euro
Nissan X-Trail 2.0 dCi 2WD Tekna 38.640 euro
Peugeot 3008 BlueHDi 180 38.500 euro

DS DS7 Crossback BlueHDi 180 Business 38.950 euro
Mercedes GLA 220 d Executive 39.490 euro
Mini Countryman Cooper SD Hype 39.700 euro
Nissan X-Trail 2.0 dCi 2WD Tekna 38.640 euro
Peugeot 3008 BlueHDi 180 38.500 euro

DS DS7 Crossback BlueHDi 180 Grand Chic 40.950 euro
Mercedes GLA 220 d Business 41.247 euro
Mini Countryman Cooper SD Jungle 39.850 euro
Nissan X-Trail 2.0 dCi 2WD Tekna 38.640 euro
Peugeot 3008 BlueHDi 180 38.500 euro

Auto francesi

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WRC7, la nostra recensione

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WRC7 gioco 4WRC7 gioco 4

WRC7 gioco 5WRC7 gioco 5

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WRC7 gioco 7WRC7 gioco 7

WRC7 gioco 8WRC7 gioco 8

WRC7 gioco3WRC7 gioco3

 

WRC7 gioco 7WRC7 gioco 7

Ed eccoci al momento della verità. Ci aspettavamo tanto da WRC7, un po’ perché i titoli precedenti erano troppo arcade e troppo “vecchi” come impostazione, ma anche perché non vedevamo l’ora di guidare i nuovi mostri a 4 ruote della stagione 2016-2017. Già, per chi non lo sapesse, questo è un grande anno per il Mondiale Rally, caratterizzato da vetture potentissime (hanno 380 CV contro i 340 CV delle vecchie WRC), un’aerodinamica molto più esasperata e i differenziali attivi.
Per guidarle al meglio però ci vuole un modello di guida all’altezza, e su questo pare che ci siamo, o quasi. Ma vediamo prima le novità di questo WRC7.

WRC7 gioco 7WRC7 gioco 7

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PROVE SPECIALI E ROMBO DI MOTORI

Con la quantità ci siamo: anche nel capitolo di quest’anno sono presenti i campionati WRC, WRC 2 e Junior WRC, le tredici tappe del mondiale cinquantadue prove speciali. Bene, ma nulla di nuovo. Anche la modalità carriera – da sempre il fulcro di WRC – non presenta grandi novità (il menù addirittura è lo stesso del capitolo precedente); forse i mini obbiettivi che vengono fissati dal proprio team (come evitare di danneggiare l’auto, piazzarvi in una posizione migliore rispetto a un rivale e altre sfide interne al rally) rappresentano un “variazione” o sono un piccolo stimolo extra. Ma c’è poco da girarci attorno: chi compra WRC vuole solo pestare sull’acceleratore.
Naturalmente c’è anche il comparto multiplayer, ben fatto ma non mastodontico, che offre sia la possibilità di sfidare gli avversari online, sia una modalità split-screen, un po’ retrò ma sempre ben accetta.

WRC7 gioco 6WRC7 gioco 6

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GUIDARE È QUEL CHE CONTA

Pad alla mano il gioco sembra migliorato non poco. Finalmente le vetture si comportano in modo realistico, con trasferimenti di carico, grip e reazioni che fanno pendere l’ago della bilancia più verso la simulazione. Siamo ancora lontani dai livelli di Dirt Rally, sia chiaro, ma il modello di guida adesso, seppur semplificato, è in grado di accontentare anche i più critici ed è anni luci avanti rispetto al WRC6. Se proprio voglio essere pignolo, la riproduzione del grip sui cambi di terreno è un po’ trascurata, e certi rametti a bordo strada che dovrebbero spezzarsi come grissini sembrano muri distruggono la macchina come se fossero muri di cemento armato. Tolte queste piccole (o grandi, scegliete voi) imprecisioni, il gioco è appagante, divertente e soprattutto ben realizzato. Insomma, qualche gradino sopra al predecessore.
Lo abbiamo provato anche con il volante (un Thrustmaster 458) e abbiamo notato un comportamento veritiero dell’auto anche in questo caso, anche se emerge un po’ di più la sua

WRC7 gioco 5WRC7 gioco 5

WRC7 gioco3WRC7 gioco3

GRAFICA E TECNICA

Le vetture di WRC7 sono davvero molto belle da vedere: lucide, brillanti, dettagliate, soprattutto negli interni. Le prove speciali a colpo d’occhio fanno la loro figura e, anche in questo caso, WRC7 eclissa il vecchio capitolo. Purtroppo alla lunga ci si accorge che la quantità poligonale non grida al miracolo, gli effetti particellari sono un po’ grezzi e che si sente la mancanza dei 60 FPS (frame per secondo) che renderebbero il gioco più fluido e più…next gen. Ma nel complesso il titolo è bello da vedere e comunque “nella media” delle produzioni contemporanee.

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CONCLUSIONI

7.5
/10

WRC7 non porta con se enormi novità, ma si presenta finalmente come un titolo degno della licenza ufficiale del Mondiale Rally. Ci sono tutte le auto e 60 stage con cui divertirsi, e finalmente con un modello di guida che può accontentare anche gli amanti della simulazione.
Peccato per qualche pecca grafica e tecnica che lo rendono ancora lontano dall’essere perfetto, ma la direzione finalmente è quella giusta e WRC7, tutto sommato, ne esce a testa alta.

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Range Rover 2018, il restyling

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Una settimana fa Land Rover presentava la nuova Range Rover Sport 2018. Oggi la marca d’Oltremanica introduce il restyling 2018 della Range Rover. Laa SUV ammiraglia di Coventry riceve una serie di novità estetiche che la rendono più attraente, novità tecnologiche e una nuova meccanica ibrida plug-in.

Novità estetiche

Esteticamente la nuova Range Rover 2018 si distingue dalla versione uscente per i gruppi ottici ridisegnati e più elaborati, per i paraurti anteriore e posteriore, la griglia frontale e i fari posteriori rinnovati. Novità anche per i cerchi ora disponibili in sei nuovi design, così come anche per le tinte carrozzeria, la cui  scelta si amplia con due nuove colorazioni Rossello Red e Byron Blue, oltre a nuovi pacchetti design disponibili.

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Arriva il Touch Pro Duo

L’abitacolo della nuova Range Rover 2018 riceve il nuovo sistema di infotainment Touch Pro Duo già presente sulla Range Rover Velar e dotato di due grandi schermi touch da 10 pollici ognuno. Arrivano anche i nuovi sedili anteriori regolabili elettricamente in 24 diverse posizioni e i sedili posteriori reclinabili fino a 40° e con 25 diversi programmi di massaggio. Anche i pannelli delle portiere sono nuovi e ora sarà possibile richiedere nell’equipaggiamento la Activity Key.

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Range Rover P400e: l’ibrida plug-in

A livello meccanico la nuova gamma Range Rover 2018 inaugura la nuova motorizzazione ibrida plug-in Range Rover P400e equipaggiata co il 2.0 a benzina da 300 CV di potenza, abbinato a un motore elettrico da 85 kW (114 CV) per una potenza complessiva di 400 CV e una coppia massima di 640 Nm. Con questo powertrain la nuova Range Rover scatta da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi e raggiunge i 220 km/h di velocità massima, oltre a poter percorrere fino a 51 km in modalità elettrica, grazie alle batterie da 13,1 kWh di capacità.

Range Rover SVAutobiography Dynamic

Al top della gamma troviamo la rinnovata Range Rover SVAutobiography Dynamic che per l’occsasione aumenta la potenza del V8 5.0 a 565 CV e 700 Nm di coppia. Questa versione sprinta da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi, come una vera sportiva.

Anteprime

Nuova Range Rover Sport 2018: il restyling

La SUV di lusso inglese si aggiorna con novità estetiche, meccaniche e con il sistema di infotainment della Velar

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Nissan Navara al Rebelle Rally: l’off-road tutto al femminile

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Credits: Nissan Navara heads to America for 2,000 km ‘tough and smart’ women-only rally

 

Questo mese, il pluripremiato Nissan Navara partirà per un viaggio che lo porterà oltreoceano, nella patria dei pick-up per partecipare ad una competizione off-road. L’evento in questione è il Rebelle Rally, gara annuale che si snoda per ben 2.000 km negli incredibili deserti della California e del Nevada (Stati Uniti), dove per una settimana gli equipaggi metteranno alla prova le proprie doti di guida e di navigazione.

Nata per i veicoli di serie più che per i piloti di rally professionisti, la manifestazione è aperta a team di due persone composti da sole donne, provenienti da ogni parte del mondo. Per trovare i checkpoint è consentito il solo uso di carte topografiche e di una bussola. Il Rebelle Rally parte domani e si svolgerà dal 12 al 21 ottobre. I percorsi verranno tra l’altro svelati giorno per giorno, soltanto poche ore prima della partenza.

Giunto alla seconda edizione, questo Rebelle Rally vede la partecipazione di 40 equipaggi provenienti da 12 paesi, a bordo di veicoli prodotti dalle più svariate case automobilistiche. Il team di Navara è composto da due dipendenti di Nissan France: Karen Rayrolles e Florence Pham, impiegate rispettivamente nei reparti Communications e Marketing.

Il Navara Double Cab è l’unico pick-up dotato di sospensioni posteriori a 5 link e l’alimentazione è affidata a un motore diesel Twin-Turbo 2,3 litri da 190 CV, che assicura fino a 450 Nm a 1.500-2.500 giri/min. Insieme alla trasmissione manuale a sei rapporti, il ciclo combinato ufficiale e le emissioni di CO2 si attestano a 6,3 l/100 km e 167 g/km, per prestazioni ai vertici della categoria.

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Derriereitalia, il nuovo zaino per la moto e il tempo libero

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La nuova collezione di accessori firmata Derriereitalia prevede un nuovo zaino porta laptop, porta iPad e pochette, pensato per le due ruote ma anche per il tempo libero. Si tratta di prodotti realizzati in neoprene, un tessuto tecnico morbido al tatto e con caratteristiche di elasticità, capacità isolante, grande resistenza all’acqua, al calore e agli agenti reattivi, abbinato alla simil-pelle in cui sono stampate le sedici esclusive grafiche della linea DL (Derriere Luxury).

Lo zaino è corredato da una tasca in grado di accogliere e proteggere un notebook di 15,6”. All’interno dello zaino sono presenti inoltre, due pratiche cinghiette in pelle con un anello metallico utile per inserire la pochette o il porta iPad. La chiusura è invece affidata a due magneti. In particolare il porta iPad è disponibile in due misure per i modelli 9.7” e 7.9” e ha un costo che va dai 37 ai 46 euro, mentre la pochette viene proposta a 32 euro. Lo zaino invece costa 150 euro.

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SURUS: la piattaforma a idrogeno e autonoma di GM

A rendering of the Silent Utility Rover Universal SuperstructureA rendering of the Silent Utility Rover Universal Superstructure

A rendering of the Silent Utility Rover Universal SuperstructureA rendering of the Silent Utility Rover Universal Superstructure

Credits: panels and power generators to show the potential of flexible fuel cell solutions. SURUS was designed to form a foundation for a family of commercial vehicle solutions that leverages a single propulsion system integrated into a common chassis.

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Credits: The Silent Utility Rover Universal Superstructure (SURUS) platform is a flexible fuel cell electric platform with autonomous capabilities. SURUS was designed to form a foundation for a family of commercial vehicle solutions that leverages a single propulsion system integrated into a common chassis.

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Credits: The Silent Utility Rover Universal Superstructure (SURUS) platform is a flexible fuel cell electric platform with autonomous capabilities. SURUS was designed to form a foundation for a family of commercial vehicle solutions that leverages a single propulsion system integrated into a common chassis.

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Credits: platform with autonomous capabilities. The water hose and bottle demonstrate potential water creation capability from water vapor exhaust.

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Credits: Silent Utility Rover Universal Superstructure (SURUS) platform is a flexible fuel cell electric platform with autonomous capabilities. The Exportable Power Takeoff (EPTO) feature demonstrates how high-voltage DC from the fuel cell stack could be converted to both high- and low-voltage AC to power tools or equipment.

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Credits: Silent Utility Rover Universal Superstructure (SURUS) platform is a flexible fuel cell electric platform with autonomous capabilities. The hydrogen refueling port demonstrates the potential for rapid refueling with long-range capability.

 

In occasione della riunione autunnale dell’Association of the United States Army, General Motors ha presentato un’inedita piattaforma elettrica flessibile a celle di combustibile e a guida autonoma, denominata SURUS (Silent Utility Rover Universal Superstructure).

L’idea è quella di utilizzare questa piattaforma a scopi militari, soprattutto per affrontare le sfide di trasporto in caso di disastri naturali. SURUS sfrutta il nuovo sistema di celle a combustibile Hydrotec di GM, possiede capacità di guida autonoma e componenti del telaio in grado di garantire alte prestazioni e zero emissioni.

Tra i vantaggi di questa piattaforma GM elenca la silenziosità, l’assenza di odori, le alte doti in off-road, la disponibilità di una coppia elevata in qualsiasi circostanza, la capacità di produrre acqua e tempi di rifornimento rapidi.

Inoltre questa architettura è completamente configurabile e può essere usata per il trasporto di container o strutture mediche, come anche di passeggeri.

Per quanto riguarda il powertrain, che è un’evoluzione del Fuel Cell 2.0 di GM, conta su serbatoi di idrogeno posizionati al centro del pianale e che alimentano i due motori elettrici – uno per asse – che a loro volta danno impulso alle 4 ruote sterzanti. Il tutto per un’autonomia di 640 km.

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Fonte:

Citroen C3 è Auto Europa 2018

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L’associazione dei giornalisti italiani dell’automotive ha decretato la nuova Citroen C3 Auto Europa 2018. La compatta del marchio francese ha avuto la meglio sulle 20 rivali selezionate per la fase finale del prestigioso riconoscimento: ha infatti raccolto 293 preferenze, 92 più della seconda classificata Alfa Romeo Stelvio, terza con 81 voti Peugeot 5008. Il premio assegnato alla nuova C3 è stato consegnato dal presidente della U.I.G.A., Marina Terpolilli, a Carlo Leoni, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Groupe PSA Italia e ad Elena Fumagalli, Responsabile Comunicazione di Citroen Italia.

Una C3 vinse anche nel 2003

Non è mica la prima volta che una vettura del marchio Citroen si aggiudica questo prestigioso premio. Si contano infatti ben 8 “incoronazioni”: la vittoria era andata a C4 nel 2005, a C3 nel 2003, a C5 nel 2002, a Xsara Picasso nel 2001, a Xantia nel 1994, a ZX nel 1992 e ad XM nel 1990. Oggi la C3 si distingue soprattutto nel segmento B per la sua capacità di interpretare forse come nessun altro competitor il design moderno. È una vettura apprezzata per il suo essere fuori dai canoni tradizionali, e combina innovazione, comfort e praticità. È riuscita in pochi mesi a conquistare 30.000 clienti sul mercato italiano e punta a conquistare un ruolo importante nella sua categoria. Noi l’abbiamo provata nell’allestimento Shine con il motore 1.6 diesel da 100 CV: qui il nostro test.

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