Monthly Archives: Settembre 2017

WorldSBK, intervista ad Alex Lowes: “Il golf mi ha salvato”

Alex LowesAlex Lowes

“Mi piace molto lavorare con la Yamaha: mi fornisce il pacchetto migliore, la squadra è eccezionale, io do il massimo per sviluppare la R1 e sono sicuro che la prossima stagione saremo super competitivi. Se mi pesa la pressione di un marchio così prestigioso e vincente? No. Me ne metto così tanta da solo che il resto mi scivola addosso”

A parlare è Alex Lowes, pilota del team ufficiale Pata Yamaha di WorldSBK, che a luglio ha conquistato la (sua seconda) 8 Ore di Suzuka insieme al compagno di box Michael van der Mark (entrambi confermati sulla derivata giapponese per il 2018) e Katsuyuki Nakasuga.

Proprio questa pressione che il rider inglese, 26 anni, gemello di Sam, pilota di MotoGP per l’Aprilia Racing Team Gresini, mette su se stesso è stato un grosso problema, per Alex. Ricorda lui:

“Vivevo una lotta interna, perché sentivo la competizione a livelli assurdi, e mi bloccavo. Risultato: le prestazioni erano inferiori alle mie capacità. Adesso, però, va molto meglio”.

 

Superbike

Jonathan Rea, l’intervista: “Con due Mondiali vinti, cambio vita e mi dedico alla famiglia”

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Grazie a cosa?

“Al golf. Nel 2012 ho chiesto aiuto a uno psicologo sportivo, lo stesso del campione di tennis Andy Murray, e mi segue tuttora: è stato lui a suggerirmi di praticare questo sport.

‘Stare tre ore sul green ti servirà a calmare la mente’ mi ha detto: aveva ragione. Finalmente riesco a separare il lavoro dalla vita privata”.

Il golf è la tua terapia antistress, insomma.

“Non solo, è diventata una passione: vado a giocare 3 o 4 volte a settimana, mi diverto tantissimo e me la cavo bene. A una delle gare organizzate dal mio club sono arrivato terzo su un centinaio di iscritti e non mi perdo un torneo in tv. Se non fossi pilota, probabilmente sarei un golfista”.

Non starai pensando di cambiare carriera?

“Mai. La moto resta il mio grande amore, la mia ragione di vita: non vedo l’ora di salirci sopra, nonostante corra da piccolo. Niente mi dà le emozioni che provo in sella. Non dirlo alla mia fidanzata”.

Da quanto tempo sei fidanzato?

“Quattro anni e convivo dal 2016. Non mi ero mai impegnato così seriamente con nessuna ragazza: non dico che prima ne cambiassi una a round, ma quasi.

Corinna è la cosa più bella che mi potesse capitare: mi sta sempre vicina, quando mi sono infortunato seriamente a una gamba e a un braccio è stata un sostegno enorme e non mi chiede di appendere il casco al chiodo. Per tutti questi motivi e altri ci sposeremo a dicembre”.

Al matrimonio hai invitato qualche collega?

“Leon Haslam, mio grande amico. Poi ci saranno i ragazzi della squadra”.

E Sam, tuo gemello?

“L’ho scelto come testimone. Anche perché sono sicuro che il suo discorso sarà fantastico”.

È vero che i gemelli sentono uno il dolore fisico dell’altro?

“No, per fortuna: Sam in pista fa un sacco di incidenti”.

Però avete un legame speciale. O anche questo è falso?

“Sì, ci capiamo al volo, io anticipo Sam in una risposta o viceversa, ma non credo dipenda dall’essere gemelli: è perché condividiamo tutto dalla nascita.

“Questo non significa che siamo uguali, anzi: lui è un tipo divertente, adora far ridere, io sto più sulle mie. Sam ha le mani bucate, io sto attento alle spese. Enntrambi a scuola prendevamo buoni voti, ma a lui bastava seguire la lezione, a me toccava studiare un po”

Vi date consigli per la pista?

“Sempre. In questo periodo cerco anche di tirarlo su di morale e caricarlo di energia: la sua stagione è stata difficile”.

Vai a vederlo correre?

“Appena posso. E sono in apprensione per lui più di quanto lo sia per me”.

Vi siete mai scambiati a una gara? Siete identici.

“Un paio di volte, secoli fa, ma erano gare ufficiali”.

In moto c’è qualcosa che gli invidi?

“Abbiamo stili diversi e poi io sono più forte di lui: ci alleniamo insieme e lo batto sempre, anche in flat track e motocross. No, forse in motocross è più bravo Sam”.

Chi è salito prima in moto?

“Insieme. Nostro padre gareggiava e ha comprato a entrambi una mini moto: giravamo nel giardino del nonno”.

Hai un motto?
“Cambia ogni anno, perché riguarda il Mondiale che disputo. L’attuale è ‘meno è meglio’: se dai il 101 per cento, rischi troppo. Preferisco avere il controllo della situazione e valutare. Con metodo e disciplina, i risultati arrivano”.

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Fonte:

Computer o macchina? Il futuro (tecnologico) dell’auto secondo Qualcomm

Enrico Salvatori - QualcommEnrico Salvatori - Qualcomm

Prendete in mano il vostro cellulare: sapete quale processore ha al suo interno?

Fino a pochi anni fa, in pochi sarebbero stati in grado di rispondere. Ora, invece, sono sempre più le persone smaliziate che sanno muoversi fra marche e nomi di prodotto dei vari processori, distinguere cosa funziona da cosa non funziona, comprenderne limiti e potenzialità

Semplifico e generalizzo, ovviamente. Ma il trend è quello: esattamente come è successo con i nostri computer, siamo diventati acquirenti più esperti, e quindi più smaliziati.

Ora fermatevi un attimo e pensate alla vostra auto, a quello che c’è sotto al cofano: ne conoscete il motore, freni, componenti. Se siete davvero appassionati, sapete anche la marca delle vostre pinze. Ma con tutta l’elettronica che adesso guida le auto, sapete che processore comanda tutto il sistema?

Insomma: qual è la tecnologia (informatica) che si trova nelle nostre auto?

È una domanda che mi ossessiona da qualche tempo, da quando ho realizzato il numero elevatissimo di sensori e dati che ogni auto moderna si trova a dover gestire ed elaborare.

Le auto sono diventati dei computer su quattro ruote. Sanno quando frenare, quando accelerare, quando cambiare marcia, quanto spazio abbiamo per parcheggiare.

Eppure sappiamo pochissimo di cosa li guida.

Per questo motivo ho trovato molto interessante la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Enrico Salvatori, Senior Vice President e Presidente di Qualcomm Europe al Salone di Francoforte 2017. Per guardare al presente e al futuro dell’auto da un punto di vista diverso da quello dei brand automotive o dei consumatori.

Tutto su Francoforte 2017

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I bisogni alla guida che non sapevamo di avere

Qualcomm è sostanzialmente un’azienda di ingegneri, e in quanto ingegneri ci piace risolvere i problemi, mi ha spiegato Salvatori.

Ed è in effetti un approccio diverso, quasi da “mediatore” fra i bisogni di chi guida e i bisogni (commerciali) di chi produce auto. Un ingegnere, specie se nel campo dell’innovazione, risolve problemi che la gente spesso non sa neppure di avere.

“Quello dell’automotive è un settore in cui siamo entrati da 5 o 6 anni ormai, e che ci attrae molto perché dà la possibilità di riutilizzare tecnologia sviluppata in un altro settore d’industria, quello degli smartphone. Un settore dove c’è molta innovazione, non solo dal punto di vista puramente tecnologico ma soprattutto da quello dell’implementazione: si prendono tecnologie e le si applicano all’automobile, con usi completamente differenti”.

E noi italiani di cellulari e tecnologia ne sappiamo qualcosa. Come anche di auto. La differenza sta nella competenza del pubblico sul tema della tecnologia in auto: se su cellulari e tablet siamo preparatissimi, con l’auto ci ritroviamo rimandati a settembre.

Allora la domanda è lecita: Qualcomm ha intenzione di diventare un marchio riconoscibile presso il grande pubblico anche nell’automotive?

“Tutti vogliamo essere riconoscibili, ovviamente. Va detto però che rispetto al mondo degli smartphone – dove la percezione dell’importanza delle tecnologie di connettività ha raggiunto il 100% – nell’industria automotive ci troviamo ancora in una fase embrionale, anche se con alto tasso di crescita (nel 2020 il 60% delle auto in circolazione saranno dotate di sistemi di connettività). E questo influenza la nostra visibilità. Come azienda, noi di Qualcomm ci muoviamo più che altro in un’ottica di business-to-business, ma il mercato si evolve. Il collegamento mentale fra l’esperienza che un utente – o di chi guida – vive e ciò che tecnologicamente lo permette è sempre più forte. Siamo partiti in ritardo, ma la direzione è quella”.

Soprattutto in Italia.

“L’Italia è sempre stato un mercato curioso nei confronti delle nuove tecnologie. Ci aspettiamo un comportamento simile anche nel mercato automotive. Noi italiani amiamo essere in contatto fra di noi, è parte della nostra cultura: poterlo fare non solo dal telefono ma anche dalla macchina è una cosa che non può non farci piacere”.

Qualcomm-AutomotiveQualcomm-Automotive

L’auto del futuro: è in arrivo qualcosa di completamente nuovo

Insomma: l’auto sta per cambiare. Anzi, ci sta già cambiando davanti agli occhi (pensate alla nuova Audi A8 presentata a Francoforte, pensate a com’è cambiato il nostro rapporto con i computer di bordo e l’infotainment in auto).

E con l’arrivo della guida autonoma di livello 5 – senza volante, senza pedali, senza nessun intervento da parte dell’uomo – cambierà anche il modo in cui percepiamo e usiamo l’automobile.

È un futuro guidato dal presente, come ci dice Enrico Salvatori, che spingerà ad ancora nuove innovazioni e nuove tecnologie da usare in auto.

“Una cosa alimenta l’altra: lo sviluppo della tecnologia permette l’autonomous driving, l’autonomous driving chiederà sempre maggiore tecnologia. È un circolo virtuoso: l’industria automobilistica ci ha chiesto di più dal punto di vista tecnologico, e noi gli abbiamo dato ancora più di quanto richiesto”.

Ci troveremo presto di fronte a uno scenario in cui le auto saranno in grado di raccogliere e analizzare milioni di informazioni su di noi, il nostro modo di guidare, i nostri percorsi, le nostre necessità e le nostre abitudini. E fare per noi quello che noi siamo oggi obbligati a fare per muoverci.

Già ora le auto sono piene di sensori in grado di interpretare la realtà: radar che capiscono cosa ci circonda (anche al buio), telecamere, altimetri, GPS e così via. L’uso che al momento facciamo di questi dati per ora è limitato, in futuro invece… chissà.

Come è successo con le app per i cellulari, l’apertura al mercato potrebbe portare a nuovi sviluppi e nuove applicazioni. Oltre, ovviamente, a nuovi rischi.

“Quello che descrivi è uno scenario possibile, e noi di Qualcomm lo guardiamo con attenzione. Su questo tipo di applicazioni però abbiamo una posizione neutra: forniamo una piattaforma hardware che raccoglie e gestisce una enorme mole di dati, che in linea di principio sono disponibili a tutti. Certo, si tratta di un accesso ai dati che andrà regolamentato, così com’è successo con gli smartphone. Siamo curiosi e attenti alle evoluzioni del mercato, ma per ora vogliamo concentrarci su quello che sappiamo far meglio: la tecnologia”.

Ormai qui su Panoramauto.it lo ripetiamo in continuazione: siamo a un bivio. Il nostro rapporto con le auto, a brevissimo, non sarà più lo stesso. Sta cambiando tutto, e quello che succederà è difficile da prevedere. Finiremo per comprare degli smartphone con le ruote? O un’auto che fa da computer? L’ho chiesto a Salvatori, che mi ha illuminato:

“Sì, è una fase di transizione. Sicuramente alla fine di questo percorso ci troveremo davanti a un prodotto nuovo, diverso. Non dominerà l’uno o l’altro aspetto ma verrà preso il meglio da entrambi i settori. E sarà completamente diverso da quello che ci immaginiamo ora”.

Ancora una volta, una terza via. E se lo dice chi sta lavorando attivamente alla tecnologia del futuro, io mi fido.

Accessori

Intervista a Graeme Davison, Vice President of Technology di Qualcomm

Una collaborazione basata sul concetto di velocità sia in pista che in rete

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Alfa Romeo sfila sulla suggestiva Transfăgărășan

La Transfăgărășan, o DN7C, è la seconda strada pavimentata con la maggiore altitudine in Romania. Fu costruita come rotta militare strategica e i suoi 90 km di curve percorrono da Nord a Sud le sezioni più alte dei monti Carpazi meridionali, tra cui la cima più alta del paese, il Moldoveanu (2.544 mt). La strada collega le regioni storiche della Transilvania e della Valacchia e le città di Sibiu e Piteşti. Alfa Romeo ha sfilato su questa strada mitica con le ultime arrivate della famiglia, la Giulia e la Stelvio.

PanoramautoTV / News

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio in pista, il video ufficiale

Il racconto del collaudatore Armando Bracco

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Fonte

Porsche 911 GT2 RS: più veloce della Huracan Performante al Nürburgring

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Porsche aveva promesso che la nuova 911 GT2 RS non sarebbe stata una semplice 911 Turbo rivista. E dall’Inferno Verde è arrivata la conferma che la Casa di Stuttgart non si è fatta smentire. La più potente di sempre delle Noveunouno ha infatti ottenuto un tempo straordinario sul circuito del Nurburgring – 6 minuti, 47 secondi e 3 decimi – che mette distanza con la Lamborghini Huracan Performante e si posiziona a soli 4 secondi dal tempo della McLaren P1 LM.

PanoramautoTV

Porsche 911 GT2 RS

La “noveunouno” più potente e veloce della storia in video

Di fatto la nuova Porsche 911 GT2 RS era stata presentata sottolineando soprattutto il salto qualitativo rispetto all’anteriore GT RS e alla Turbo S da cui deriva. Tanto per farci un’idea del peso di questo passo in avanti, il tempo segnato sulla pista di Nordschleife – ed ottenuto con una media di 184,11 Km/h, ha ritagliato oltre 30 secondi al miglior risultato che era stato ottenuto dalla vecchia GT2 RS.

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Svelata la livrea della nuova Renault Z.E. 17

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Credits: 2017 – Renault Z.E.17

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Credits: 2017 – Révélation de Renault Z.E.17

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Credits: 2017 – Révélation de Renault Z.E.17

 

I rappresentanti del team di Renault e.Dams, Alain Prost e Jean-Paul Driot, hanno presentato la nuova Renault Z.E. 17 insieme ai piloti ufficiali della scuderia, Sebastian Buemi e Nicolas Prost.

Il nuovo disegno grafico per la quarta stagione da un nuovo impulso a Renault e.dams anche se, come sempre, nelle gare automobilistiche è necessario continuare a lavorare con umiltà. La rivalità con i nuovi costruttori sarà intensa ma la competitività è la forza motrice dietro alla nostra grande motivazione”, ha commentato Driot. Renault e.Dams potrà contare con i già noti soci HP, RIchared Mille e 8Js ma per la prossima stagione arriverà anche Acronis.

Sono felice di alzare i veli sui nuovi colori che useremo per difendere il nostro titolo in questa nuova stagione. Il nostro obiettivo continuerà ad essere lo stesso degli ultimi tre anni: vincere il Campionato Piloti e Costruttori”, è stata la dichiarazione di Alain Prost. “Abbiamo visto che la concorrenza sarà piaggiare visto l’arrivo di nuovi costruttori. Abbiamo un team molto buono e un socio tecnico molto solido con Renault. Abbiamo anche due piloti eccellenti che sin dall’inizio hanno lavorato molto bene insieme. Quest’anno la nostra motivazione è ancora più forte visto che sappiamo che la sfida sarà ancora più difficile”.

Per la quarta stagione della Formula E le regole rimarranno invariate prima della grande rivoluzione che riguarderà la quinta stagione. Rispetto al calendario di quest’anno Nicolas Prost si è detto entusiasta: “È sempre un piacere scoprire nuove città, sono contento di ritornare su piste come Hong Kong, Parigi, New York e Montreal”.

Da parte sua Sebastian Buemi ha detto: “Sono entusiasta delle tappe di quest’anno ma soprattutto di partecipare a un Grand Prix nel mio paese natale. Correre in Svizzera è un sogno che diventa realtà. Zurigo è la città più grande del paese e sono molto curioso di scoprire il circuito”.

Francoforte 2017: le foto

Renault: a Francoforte debuttano la Mégane R.S. e la Symbioz concept

Le foto dello stand della Casa francese dal Salone di Francoforte 2017

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Fonte:

Initiale Paris: i prezzi, la dotazione e i motori della gamma “premium” Renault

RENAULT CAPTUR (J87) - PHASE 2RENAULT CAPTUR (J87) - PHASE 2

Credits: INITIALE PARIS VERSION – 17-INCH INTIALE PARIS WHEEL RIM

RENAULT ESPACE V (JFC) - PHASE 1 - CHINA VERSIONRENAULT ESPACE V (JFC) - PHASE 1 - CHINA VERSION

Credits: E3 INTIALE PARIS VERSION – 19-INCH INTIALE PARIS WHEEL RIM

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Credits: 20-INCH BLACK DIAMOND INITIALE PARIS WHEEL RIM

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RENAULT TALISMAN (LFD) - PHASE 1 - INITIALE PARIS - MODEL YEAR 2017RENAULT TALISMAN (LFD) - PHASE 1 - INITIALE PARIS - MODEL YEAR 2017

Credits: E4 INITIALE PARIS VERSION – COLOUR SAMPLE – AMETHYST BLACK

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Initiale Paris è il nome usato da Renault per identificare le versioni più esclusive di sette modelli: Talisman, Talisman Sporter, Scénic, Grand Scénic, Espace, Captur e Koleos.

Di seguito troverete una guida completa alla gamma Renault Initiale Paris: prezzi, dotazione e motori delle versioni “premium” della Casa francese.

Renault Talisman Initiale Paris

La Renault Talisman Initiale Paris costa 6.950 euro più della Intens a parità di motore e offre i cerchi da 19” Initiale Paris, una modanatura laterale specifica sul parafango anteriore, i poggiatesta anteriori avvolgenti “relax”, il volante in pelle Nappa, il quadro strumenti rivestito con impunture, i sedili anteriori con regolazione 10 vie (di cui 8 elettriche) riscaldati, ventilati e con massaggio, i vetri laterali laminati, i retrovisori esterni a memoria con inclinazione automatica in retromarcia (verso la strada) e l’Easy Access System con card specifica Initiale Paris.

Senza dimenticare il sistema 4Control con quattro ruote sterzanti, la frenata d’emergenza attiva e il cruise control adattivo.

PREZZI

Renault Talisman TCe 200 CV Initiale Paris 42.750 euro

Renault Talisman dCi 160 CV Initiale Paris 44.450 euro

Renault Talisman Sporter Initiale Paris

La Renault Talisman Sporter Initiale Paris – variante station wagon della Talisman – offre la stessa dotazione della sorella con la coda e costa 1.000 euro in più.

PREZZI

Renault Talisman Sporter TCe 200 CV Initiale Paris 43.750 euro

Renault Talisman Sporter dCi 160 CV Initiale Paris 45.450 euro

Renault Scénic Initiale Paris

La Renault Scénic Initiale Paris costa 4.300 euro più della Bose a parità di motore e offre: cerchi in lega specifici da 20”, cruise control adattivo, assistenza al mantenimento di corsia, Easy Park Assist, sensore angolo morto, Head-Up Display e radio DAB.

PREZZI

Renault Scénic TCe 130 CV Initiale Paris 33.100 euro

Renault Scénic dCi Hybrid Assist Initiale Paris 35.100 euro

Renault Scénic dCi 130 CV Initiale Paris 35.350 euro
Renault Scénic dCi 160 CV Initiale Paris 37.950 euro

Renault Grand Scénic Initiale Paris

La Renault Grand Scénic Initiale Paris – variante a sette posti della Scénic – offre la stessa dotazione della “cugina” e costa 1.500 euro in più.

PREZZI

Renault Grand Scénic TCe 130 CV Initiale Paris 34.600 euro

Renault Grand Scénic dCi Hybrid Assist Initiale Paris 36.600 euro

Renault Grand Scénic dCi 130 CV Initiale Paris 36.850 euro
Renault Grand Scénic dCi 160 CV Initiale Paris 39.450 euro

Renault Espace Initiale Paris

La Renault Espace Initiale Paris costa 7.650 euro più della Intens a parità di motore e aggiunge alla dotazione i cerchi da 19”, il rivestimento in pelle delle controporte e dei braccioli, le impunture sul cruscotto, i sedili anteriori regolabili a 10 vie, i sedili anteriori e posteriori con poggiatesta relax, i vetri laterali stratificati e il sistema 4Control.

PREZZI

Renault Espace TCe Initiale Paris 47.100 euro

Renault Espace dCi 160 CV Initiale Paris 47.500 euro

Renault Captur Initiale Paris

La Renault Captur Initiale Paris costa 2.250 euro più della Bose a parità di motore e ha una dotazione di serie che comprende: firma Initiale Paris presente sulle modanature laterali e sulla griglia anteriore, cerchi in lega diamantati Black, indicatori di direzione dinamici a LED.

Dentro troviamo le sellerie in pelle Nappa Black, l’impianto Bose Sound System, l’R-Link Evolution compatibile con Android Auto, l’Easy Park Assist con sensori di parcheggio a 360° e il sensore angolo morto.

PREZZI

Renault Captur TCe 120 CV Initiale Paris 25.100 euro
Renault Captur TCe 120 CV EDC Initiale Paris 26.700 euro

Renault Captur dCi 90 CV EDC Initiale Paris 27.700 euro
Renault Captur dCi 110 CV Initiale Paris 27.100 euro

Renault Koleos Initiale Paris

La Renault Koleos Initiale Paris costa 4.100 euro più della Intens a parità di motore e offre: cerchi in lega da 19” specifici Initiale Paris, vetri laminati laterali, impianto Bose Sound System con 13 altoparlanti, portabagagli con apertura/chiusura mani libere, sedili anteriori riscaldabili con regolazione elettrica e ventilati e sellerie in pelle Nappa.

PREZZI

Renault Koleos dCi 175 CV Initiale Paris 40.900 euro
Renault Koleos dCi 175 CV 4×4 Initiale Paris 43.200 euro

Il mondo Renault

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Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo

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La nuova Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo si posiziona sul mercato come variante più potente della gamma Panamera Sport Turismo grazie al suo powertrain ibrido plug-in.

Una familiare da oltre 300 km/h per 3l/100 km

Con 680 CV di potenza massima e850 Nm di coppia, questa familiare è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi, raggiungere i 310 km/h di velocità massima, il tutto dichiarando consumi medi di 3l/100 km. Come la Panamera Turbo S E-Hybrid, anche la Sport Turismo plug-in monta una batteria agli ioni di litio da 14,1 kWh che si ricarica in 2 ore e 1/2 o 6 ore in base al tipo di caricatore usato e alla potenza della rete. La Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo è in grado di percorrere fino a 49 km utilizzando solo il motore elettrico e fino a una velocità massima di 140 km/h. Altra novità di questa versione è l’alettone sul tetto in grado di variare la sua posizione su tre angolazioni diverse arrivando a generare una carica aerodinamica di 50 kg al posteriore.

Dentro la Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo offre tutte le caratteristiche già viste sulle sue sorelle di gamma come il quadro strumenti digitale Porsche Advanced Cockpit, i sedili Porsche InnoDrive e l’asse posteriore sterzante (optional). Di serie offre i freni in carboceramica, il differenziale posteriore autobloccante con ripartizione vettoriale della coppia, i cerchi onda 21 pollici e le sospensioni pneumatiche.

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Yamaha XSR700 e XSR900 2018

Il video ufficiale rilasciato da Yamaha sulle nuove moto della gamma Sport Heritage che per il 2018 si aggiornano con nuove grafiche. In particolare, la Yamaha XSR700 arriva nella nuova colorazione Brilliant Red con parafanghi anteriore e posteriore Matt Silver, richiamando la carismatica XS650, mentre la sorella maggiore XSR900 celebrerà la XS850 con una grafica Racing Red.

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Volkswagen T-Roc, esauriti in 100 ore i 190 esemplari della edizione limitata

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I 190 esemplari di Volkswagen T-Roc esauriti in poco più di 100 ore (il 19 settembre si sono aperti gli ordini online) non sono solo la testimonianza del fatto che il nuovo crossover tedesco, come preannunciato, ha sùbito conquistato i tanti appassionati del marchio (e non solo), ma confermano anche quanto il segmento dei SUV di segmento B sia destinato a crescere in modo repentino nei prossimi mesi. Non è certo un caso che i protagonisti del Salone di Francoforte 2017 sono stati principalmente crossover, per cui prepariamoci ad una vera e propria “invasione”.

T-Roc Edition 190

In particolare il marchio Volkswagen ha esaurito i 190 esemplari della T-Roc Edition190, la serie limitata equipaggiata con un benzina 2.0 TSI da 190 CV (offerto solo in Italia) abbinato al cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti e alla trazione integrale 4Motion. Viene proposto nella carrozzeria bicolore in White Silver metallizzato, con montanti anteriori, specchietti retrovisori e tetto panoramico neri. Il suo carattere dinamico è esaltato da pinze freni rosse e cerchi in lega Suzuka da 19 pollici, mentre l’equipaggiamento include le più moderne tecnologie di comfort e di assistenza disponibili, oltre a una connettività avanzata.

“Inizio che ci fa ben sperare”

“Il successo dell’iniziativa conferma il nostro entusiasmo per questo modello inedito, che sembra essere stato sviluppato a misura del Cliente italiano. Design bicolore espressivo, seduta alta da terra e dimensioni compatte, pur con una grande abitabilità interna e un bagagliaio spazioso da ben 445 litri, ne fanno un’auto ideale non solo per l’utilizzo urbano, ma anche per soddisfare le esigenze di una famiglia”, ha dichiarato Andrea Alessi, Brand Manager di Volkswagen Italia. “Siamo felici dell’accoglienza calorosa ricevuta dalla Edition190, che ci fa ben sperare per l’arrivo a breve della gamma T-Roc nelle Concessionarie italiane”, ha aggiunto Alessi.

T-Roc: motori e prezzi

Ricordiamo che la Volkswagen T-Roc è disponibile in Italia con tre motori: i benzina 1.0 TSI 115 CV e 1.5 TSI ACT (Active Cylinder Technology, gestione attiva dei cilindri) 150 CV, entrambi a trazione anteriore e con cambio manuale a 6 rapporti, oltre al Turbodiesel 2.0 TDI 150 CV con trazione integrale 4MOTION. Quest’ultima unità potrà essere associata al cambio manuale a 6 rapporti o all’automatico a doppia frizione DSG a 7 rapporti. I prezzi partono dai 22.850 euro della 1.0 TSI 115 CV Style per quel che riguarda i benzina e da 30.400 euro della 2.0 TDI 150 CV 4Motion Style per quel che riguarda i diesel.

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Il 70° anniversario di Ferrari a New York

A coronamento dei festeggiamenti Ferrari in tutto il mondo, nel weekend del 7-8 ottobre, il Cavallino Rampante presenterà a New York una mostra per celebrare i suoi 70 anni. Nei luoghi più famosi di Manhattan verranno esposti modelli classici iconici e creazioni contemporanee.

I visitatori potranno scoprire la collezione Ferrari in tutti i luoghi dell’esposizione e conoscere la storia di ogni modello. Condividendo immagini e storie sui social media, ci si potrà aggiudicare una delle 70 straordinarie “esperienze Ferrari”: dai pass per il Ferrari F1 Paddock Club, alla partecipazione con il team Ferrari alla 24 ore di Daytona o a un test drive di una delle nostre ultime vetture stradali.

Per partecipare al concorso, occorre iscriversi sul sito www.ferrari70nyc.com, visitare le auto esposte, registrarsi e condividere le immagini. Saranno ammessi al concorso i concorrenti che si registreranno in tutte e quattro le località e invieranno almeno una foto da ciascuna località. L’invio di un numero maggiore di foto aumenterà le probabilità di vincita.

 

Francoforte 2017: le foto

Ferrari Portofino a Francoforte 2017

Al Salone di Francoforte 2017 la Ferrari ha presentato la Portofino: la Rossa più accessibile in commercio prende il posto della California ma è più potente e ancora più sexy

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