Monthly Archives: Agosto 2017
Honda Civic: a ottobre arriva il nuovo diesel da 120 CV
Credits: Upgraded diesel engine joins Honda Civic line-up
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La decima generazione della Honda Civic riceverà, a partire da marzo 2018, una nuova motorizzazione diesel che si aggiungerà ai due benzina attualmente disponibili a listino. Il nuovo i-DETC da 1.6 litri e 120 CV di potenza verrà presentato al Salone di Francoforte 2017 (14-24 settembre) e sarà disponibile esclusivamente per il mercato europeo.
Consumi e prestazioni
L’efficienza, d’altronde, è stata una delle scommesse su cui la Casa giapponese ha deciso di puntare con la nuova Civic. E così il nuovo propulsore a gasolio promette consumi di 3,7l/100 kmed emissioni di CO2 di 99g/km. Il 1.6 i-DETC genera 88kW (120 CV) a 4.000 giri e 300 Nm di coppia a 2.000 giri, il che permette alla Civic di scattare da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi.
Anche con l’automatico a nove rapporti
Oltre alla riduzione del peso e all’aumento della rigidità del motore, il nuovo design ha permesso di ridurre anche la rumorosità e le vibrazioni. La nuova unità iDETC, che sarà assemblata presso lo stabilimento di Swindon (Regno Unito), sarà disponibile sia con la versione a quattro che cinque porte e potrà essere abbinata, come optional, anche alla trasmissione automatica a nove rapporti.
Honda Civic 2017
Arriva la decima generazione della hatchback giapponese
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BMW Z4 Concept: prime fotografie e informazioni ufficiali
La BMW Z4 Concept è il prototipo che la firma tedesca svelerà questo fine settimana al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach 2017, uno degli eventi che si celebrerà all’interno della Monterey Car Week in California.
La nuova BMW Z4 Concept è uno studio di design che anticipa le linee che caratterizzeranno la nuova generazione della BMW Z4 (la quale a sua volta condividerà molto con la futura Toyota Supra).
Esteticamente la Z4 Concept sfoggia un lungo cofano che termina in quella che i designer definiscono come forma a naso di squalo, un gruppo ottico anteriore ispirato alla BMW Z8 con una disposizione più verticale che orizzontale, una doppia griglia molto più grande e un paraurti marcatamente sportivo con prese d’aria e uno spoiler nero lucido con una placca identificativa.
La vista laterale presenta sbalzi corti, una linea di cintura ben definita, prese d’aria laterali, specchietti retrovisori tipici da concept car e due grandi gobbe che si estendono dalla parte posteriore dell’abitacolo e ricoprono la funzione di protezione in caso di ribaltamento.
Il posteriore della Z4 Concept è forse la parte più convenzionale di questo prototipo con fari orizzontali a LED, un paraurti muscoloso e un diffusore integrato con doppi terminali di scarico. La carrozzeria sfoggia una tinta appariscente arancione e poggia su cerchi in lega leggera da 20 pollici dalla colorazione bicolore.
L’abitacolo riprende in gran parte il colore esterno delal carrozzeria. Il sedile del guidatore, i pannelli delle portiere, il quadro strumenti e il montante centrale che circonda il guidatore sono rifiniti in nero a contrasto con il resto degli interni della BMW Z4 Concept.
Il pannello degli strumenti e lo schermo centrale formano un’interfaccia di alta qualità che si integra perfettamente nell’abitacolo. Il volante sportivo e l’Head-Up display completano il quadro degli interni.
BMW Z4: la roadster bavarese va in pensione
Prodotto l’ultimo esemplare della due posti cabrio di Monaco. Ma nel 2018 dovrebbe arrivare la Z5
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Seat Mii FR Line: arriva a settembre
La piccola city car di Casa Seat si lancia su un nuovo segmento con l’inedita declinazione sportiva riconoscibile per la nota sigla FR. La nuova Seat Mii FR Line arriverà nelle concessionarie a settembre e si affiancherà, al top della gamma, alla glamour e femminile Mii by Cosmopolitan come alternativa sportiva e dinamica.
Seat Mii by Cosmopolitan
Creata insieme alle lettrici della rivista femminile
La Mii FR Line sarà disponibile con la motorizzazione benzina 1.0 MPI da 60 CV e con la variante a metano 1.0 Ecofuel da 68 CV. I prezzi partono da 12.600 euro per la benzina e da 15.150 per la versione a metano.
Segni di riconoscimento
La nuova Seat Mii FR si riconosce esteticamente per le tonalità della carrozzeria Bianco o Rosso Tomado con il tetto a contrasto in Nero Assoluto. I cerchi in lega sono da 16 pollici Designed Machined Grey, i vetri posteriori oscurati, gli specchietti esterni in Grigio Atomo e poi ci sono gli stickers laterali e posteriori FR Line Black.
All’interno dell’abitacolo spiccano il volante sportivo e il pomello del cambio rivestiti in pelle con cuciture a contrasto rosse, sedili con logo FR Line, la console centrale in nero lucido e il battitacco personalizzato FR Line.
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Marco Melandri, l’intervista: “Corro per divertirmi e vivo alla giornata”
Credits: Ducati
Il biennio di pausa non ha arrugginito Marco Melandri: il pilota del team Aruba.it Ducati Racing è quarto in classifica, alle spalle dei rider che hanno dominato le ultime stagioni. Il risultato ha stupito tanti, ma non lui, “Macio”, 35 anni appena compiuti:
“Certo, prima del round d’esordio qualche dubbio c’era, però ero convinto di essere a un buon livello e poter lottare con i migliori”
Dalle ultime gare nel 2014 il ravennate non ha cambiato solo il team (correva con l’Aprilia), gli è proprio cambiata la vita: a rivoluzionarla è stata Martina, la sua prima figlia (avuta dalla compagna Manuela Raffaetà), che ora ha 3 anni.
Dice il campione del mondo 2002 della 250:
“La priorità è lei, insieme a Manuela, il resto passa in secondo piano. Nel 2015 mi ero fermato controvoglia, però non avevo scelta: sulla RSV4 e con la squadra non mi ero a mio agio. Se avessi continuato, avrei fatto violenza a me stesso. Adesso il lavoro ha un peso diverso: in sella do l’anima e corro per vincere, ma prima di tutto voglio divertirmi. Quando le gare non mi daranno più energia positiva, smetterò. Nel frattempo, mi godo il momento: ho smesso di fare progetti a lungo termine, in passato non ce n’è stato uno che andasse come speravo”
Marco Melandri in Superbike 2017 con Ducati, al fianco di Davies
Il pilota ravennate torna nel mondo delle corse e lo farà con il team Aruba.it Racing-Ducati
Marco Melandri: l’intervista
Che effetto ti ha fatto tornare in un box Ducati, dopo la difficile esperienza nella MotoGp del 2008?
“Mi sono trovato subito bene, anche grazie alla moto, che mi ha trasmesso buone sensazioni appena salito, e ai tecnici: sono davvero in gamba. In un attimo ho avuto la conferma di aver preso la decisione giusta: avevo ricevuto altre offerte, ma ho aspettato e sono stato ripagato. A questo punto della carriera posso permettermi di valutare senza fretta, ormai ho dimostrato il mio valore e non sento pressioni”.
Giri per circuiti da quando hai 15 anni: cos’hai imparato dal mondo delle moto?
“L’esperienza mi ha insegnato a essere un po’ diffidente: tante persone diventano amiche nel momento in cui vai forte e spariscono appena hai qualche problema, l’ho provato sulla mia pelle. È una lezione che spiegherò a Martina”.
Da lei hai imparato qualcosa?
“Sì, a non prendermela più di tanto, con enorme sollievo del fegato. Quando mia figlia si arrabbia, si inventa un gioco e le passa dopo 5 minuti. Io cerco di imitarla; purtroppo non sempre trovo il modo per lasciare perdere”.
Essere padre è più complicato di quanto pensassi?
“Per ora no, non ho incontrato difficoltà. Merito della piccola: è una bambina facile da gestire. Però, come ogni genitore, mi viene sempre il dubbio di sbagliare”.
Trascorri molto tempo con tua figlia?
“Tutto quello a mia disposizione. La mattina la sveglio, a fatica, è una dormigliona come la mamma, poi l’accompagno all’asilo. Se non sono impegnato con gli allenamenti, passo a prenderla all’uscita. Giochiamo molto, anche perché preferisce le macchine e i trenini alle bambole”.
Saresti contento se seguisse le tue orme?
“A dire la verità, preferirei che si appassionasse a uno sport più femminile, ma sarà libera di fare ciò che vorrà”.
Ti alleni, ti occupi di Martina e poi com’è la tua routine?
“Vado in ufficio: nei mesi in cui ero disoccupato ho avuto l’idea di aprire con mia sorella un negozio online per tenere la mente lontano dai motori. Si chiama motowide.com e vende abbigliamento, accessori e ricambi”.
Un’ultima curiosità: sei scaramantico?
“Di natura no, però credo che tutti gli sportivi lo diventino un briciolo. Io so il momento preciso in cui è è capitato a me: classe 125, 1999, ho perso il Mondiale per 1 punto, alle spalle di Emilio Alzamora. Forse perché avevo colorato i capelli di viola e sul cupolino portavo il numero 13?”.
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Aston Martin Vanquish: due nuove Zagato a Pebble Beach
Dopo le Vanquish Zagato Coupé e Vanquish Zagato Volante svelate lo scorso anno, la Casa britannica svela a Pebble Beach due nuove varianti della gamma: l’Aston Martin Vanquish Zagato Speedster e l’Aston Martin Zagato Shooting Brake. Due new entry con cui la firma d’Oltremanica conclude la collaborazione con l’atelier milanese Zagato.
Della nuova Aston Martin Zagato Speedster ne verranno prodotte un totale di 28 unità, già tutte vendute. La Shooting Brake avrà invece una produzione di 99 esemplari, come la Coupé e la Volante.
Aston Martin Zagato Vanquish Coupé
La serie limitata a 99 esemplari in collaborazione con il prestigioso carrozziere milanese
Aston Martin Vanquish Zagato Speedster
In questo modo la cifra totale di unità derivate dalla Aston martin Vanquish Zagato raggiungerà i 325 pezzi. La più esclusiva e radicale di tutte sarà la Speedster, un modello che fa a meno del tetto per offrire un’esperienza di guida pura e che sfoggia una carrozzeria fabbricata completamente in carbonio. Come le altre quattro monta un motore V12 da 6,0 litri che raggiunge i 600 CV di potenza e 630 Nm di coppia.
Aston Martin Zagato Shooting Brake
All’estremo opposto, votata più al comfort, c’è invece la Shooting Brake in grado di offrire molta più versatilità. Per ora i dettagli disponibili su questa quarta versione della Vanquish Zagato sono scarsi ma possiamo anticipare che questa due posti include elementi specifici come un set di bagagli fatti su misura. La sua produzione, come per la Speedster, inizierà nel 2018.
Aston Martin Vanquish Zagato Volante
La fuoriserie creata in collaborazione con il carrozziere italiano in versione open air
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Prima foto dell’erede della BMW Z4
Per presentare una nuova rodaster Probabilmente non esiste un’occasione e un luogo migliore della penisola di Pebble Beach, in California, e in pieno mese di Agosto.
BMW ha scelto questo luogo per presentare la nuova BMW Z4 Concept e questa è la prima immagine ufficiale del prototipo che vedremo nelle prossime ore.
La terza generazione della piccola sportiva scoperta bavarese, dopo l’apparizione californiana, potrebbe poi essere presente in versione definitiva, a settembre, al Salone di Francoforte 2017.
Per il momento la prima immagine ufficiale lascia intravedere il tre quarti anteriore di una rodaster i cui reni anteriori caratteristici di BMW sono più marcati che mai. I gruppi ottici sfoggiano uno stile molto affilato, lontano dai modelli attuali della marca, ma con lo stesso tocco di personalità che da sempre ha caratterizzato la gamma “Z” di BMW. La linea di cintura si alza molto ben marcata dall’anteriore fino al posteriore, particolarmente allargato e muscoloso.
Una possibilità, vista sui primi muletti apparsi al Nürburgring, è che la nuova BMW Z4 abbandonerà il tetto duro a favore di una capote in tela, una soluzione esteticamente più attraente, semplice e leggera.
Di fatto negli ultimi anni BMW ci ha abituati a concept car molto vicine ai modelli definitivi e quella che vedremo questo fine settimana al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach ci darà quindi un’idea molto realistica su come sarà la nuova Z4.
BMW: a Pebble Beach una nuova roadster
La Casa bavarese annuncia che il 17 agosto svelerà un nuovo modello. Un anticipo della futura z5?
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Audi RS5 by ABT
Grazie ai meccanici di ABT Sportsline l’Audi S5 aveva già ricevuto un’iniezione di potenza per un totale di 430 CV – contro i 353 di serie. In quel caso il tuning tedesco si era avvicinato al livello della sorella maggiore della gamma, la RS5, il cui V6 eroga 450 CV.
Hans Jürgen, di ABT, si è mostrato ottimista al momento di aumentare, con un pacchetto meccanico, le prestazioni anche della top di gamma RS5: “Attraverso la nostra unità di controllo ABT Power il motore V6 biturbo può generare 517 CV”. E utilizza una metafora grafica: “La coppia massima di 680 NM si sente come un martello nella parte inferiore della schiena”…
Nella sua versione di base da 450 CV, l’attuale Audi RS5 non ha più cavalli della versione precedente dotata del V8, ma il nuovo propulsore biturbo V6 è chiaramente superiore in termini di coppia: 600 Nm a fronte dei 430 Nm della generazione anteriore. Oltre all’aumento di potenza di 67 CV ABT ha ottenuto, tra l’altro, anche 80 Nm in più di coppia.
Il contatto con l’asfalto avviene attraverso inediti cerchi in lega da 20 pollici che, a seconda del modello, sono disponibili con diverse tonalità di nero. Inoltre ABT offre pneumatici Dunlop o Continental e, in optional, anche il proiettore del logo ABT sull’asfalto.
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WRC 2017 – Rally Germania: gli orari TV su Fox Sports
Credits: epa06061850 Thierry Neuville of Belgium celebrates during the awarding ceremony after winning the Rally Poland 2017 as part of the World Rally Championship (WRC), in Mikolajki, Poland, 02 July 2017. EPA/NIKOS MITSOURAS
Credits: epa06054931 Sebastien Ogier of France walks through the service park before the Rally of Poland as part of the World Rally Championship (WRC) in Mikolajki, Poland, 28 July 2017. EPA/TOMASZ WASZCZUK POLAND OUT
Credits: epa06017637 Daniel Sordo of Italy in action during the shakedown of Rally Sardegna in Alghero, Sardegna, 08 June 2017. EPA/Nikos Mitsouras
Credits: epa06017635 Elfyn Evans of Britain in action during the shakedown of Rally Sardegna in Alghero, Sardegna, 08 June 2017. EPA/Nikos Mitsouras
Credits: epa06116977 Thierry Neuville of Belgium drives his HYUNDAI i20 COUPE WRC during day three of the Rally Finland 2017, part of the World Rally Championship (WRC), near Jyvaskyla, Finland, 29 July 2017. EPA/REPORTER IMAGES
Il Rally di Germania – decima tappa del WRC 2017 che sarà trasmessa in diretta su Fox Sports (di seguito troverete gli orari TV) – è un appuntamento da non perdere per gli appassionati di motorsport.
Con sole quattro gare ancora da disputare ci sono due piloti in testa al Mondiale a pari punti: il belga Thierry Neuville con la Hyundai i20 Coupé e il campione del mondo in carica – il francese Sébastien Ogier – al volante della Ford Fiesta. Di seguito troverete l’elenco dei piloti più importanti e dei loro numeri di gara e il programma con gli orari TV delle prove speciali dell’ultima corsa iridata disputata interamente su asfalto. In fondo all’articolo c’è invece il nostro pronostico.
WRC 2017 – Rally Germania: i piloti più importanti
1 Ogier-Ingrassia (FRA-FRA) (Ford Fiesta) – WRC
2 Tanak-Jarveoja (EST-EST) (Ford Fiesta) – WRC
3 Evans-Barritt (GBR-GBR) (Ford Fiesta) – WRC
4 Paddon-Marshall (NZL-GBR) (Hyundai i20 Coupé) – WRC
5 Neuville-Gilsoul (BEL-BEL) (Hyundai i20 Coupé) – WRC
6 Sordo-Marti (ESP-ESP) (Hyundai i20 Coupé) – WRC
7 Meeke-Nagle (GBR-IRL) (Citroën C3) – WRC
8 Breen-Martin (IRL-GBR) (Citroën C3) – WRC
9 Mikkelsen-Jaeger (NOR-NOR) (Citroën C3) – WRC
10 Latvala-Anttila (FIN-FIN) (Toyota Yaris) – WRC
11 Hänninen-Lindström (FIN-FIN) (Toyota Yaris) – WRC
12 Lappi-Ferm (FIN-FIN) (Toyota Yaris) – WRC
14 Kremer-Winklhofer (DEU-DEU) (Ford Fiesta) – WRC
22 Raoux-Magat (FRA-FRA) (DS DS3) – WRC
23 Serderidis-Miclotte (GRC-BEL) (DS DS3) – WRC
31 Tidemand-Andersson (SWE-SWE) (Skoda Fabia) – R5
32 Suninen-Markkula (FIN-FIN) (Ford Fiesta) – R5
33 Camilli-Veillas (FRA-FRA) (Ford Fiesta) – R5
37 Tempestini-Bernacchini (ITA-ITA) (DS DS3) – R5
61 Astier-Vauclare (FRA-FRA) (Peugeot 208) – R2
62 Brazzoli-Barone (ITA-ITA) (Peugeot 208) – R2
63 Solans Baldo-Ibañez Sotos (ESP-ESP) (Ford Fiesta) – R2
75 Gassner-Thannäuser (DEU-DEU) (Mitsubishi Evo X) – NR4
78 Gassner Jr.-Kramer (DEU-DEU) (Toyota GT86) – R3
82 Schwinn-Griebel (DEU-DEU) (Mitsubishi Evo X) – NR4
83 Dr. Klein-Grimberg (DEU-DEU) (Mitsubishi Evo X) – NR4
88 Gropp-Ostlender (DEU-DEU) (DS DS3 R3T) – R3
90 Molinaro-Mayrhofer (ITA-AUT) (Opel Adam) – R2
91 Lauer-Brack (DEU-DEU) (DS DS3 R3T) – R3
95 Hohlheimer-Sanesi (DEU-ITA) (Renault Twingo RS) – R1
96 Bächle-Brack (DEU-DEU) (DS DS3) – R1
WRC 2017 – Rally Germania: il programma e gli orari TV su Fox Sports
Giovedì 17 agosto 2017
19:10 SS1 Super Special Stage Saarbrücken (2,05 km)
Venerdì 18 agosto 2017
09:23 SS2 Super Special Stage Wadern-Weiskirchen (9,27 km)
10:46 SS3 Mittelmosel (22,00 km)
11:31 SS4 Grafschaft (18,35 km)
13:09 SS5 Super Special Stage Wadern-Weiskirchen 2
16:17 SS6 Mittelmosel 2
17:02 SS7 Grafschaft 2
18:40 SS8 Super Special Stage Wadern-Weiskirchen 3
Sabato 19 agosto 2017
09:11 SS9 Super Special Stage Arena Panzerplatte (2,87 km)
09:31 SS10 Panzerplatte (41,97 km)
11:10 SS11 Freisen (14,78 km)
12:08 SS12 Römerstraße (12,28 km) (diretta TV su Fox Sports)
15:16 SS13 Super Special Stage Arena Panzerplatte 2
15:29 SS14 Super Special Stage Arena Panzerplatte 3
15:49 SS15 Panzerplatte 2
17:28 SS16 Freisen 2
18:26 SS17 Römerstraße 2
Domenica 20 agosto 2017
07:25 SS18 Losheim am See (13,02 km)
08:46 SS19 St. Wendeier Land (12,95 km)
10:28 SS20 Losheim am See 2
12:18 SS21 St. Wendeier Land 2 (Power Stage) (diretta TV su Fox Sports)
WRC 2017 – Rally Germania: il pronostico
1° Thierry Neuville (Hyundai)
Thierry Neuville ha tutte le carte in regola per ritrovarsi al termine del Rally di Germania con più punti del rivale Ogier nella classifica del WRC 2017.
Il pilota belga ha conquistato qui la sua prima vittoria iridata in carriera e può vantare tre podi complessivi sull’asfalto tedesco.
2° Sébastien Ogier (Ford)
Sébastien Ogier deve riscattare il passo falso della Finlandia ma secondo noi potrà fare poco contro un Neuville (e una Hyundai) così in forma.
Il palmarès del driver francese nel Rally di Germania è però davvero notevole: tre successi di cui due nelle ultime due edizioni.
3° Dani Sordo (Hyundai)
Dani Sordo è uno specialista dell’asfalto e può approfittare del Rally di Germania per tornare sul podio dopo un digiuno di tre mesi.
Il driver spagnolo ama molto la gara teutonica: è qui, infatti, che ha conquistato il primo (e fino a questo momento unico) successo iridato in carriera.
Da tenere d’occhio: Elfyn Evans (Ford)
Elfyn Evans non ha mai terminato in “top 3” il Rally di Germania e a nostro avviso neanche questa volta ce la farà.
Nulla vieta però al driver gallese – in un eccellente stato di forma, come dimostrano i due secondi posti ottenuti nelle ultime cinque gare del WRC 2017 – di portare a casa un buon piazzamento.
L’auto da seguire: Hyundai i20 Coupé
La Hyundai i20 Coupé è senza dubbio l’auto più veloce del WRC 2017: la piccola coreana, inoltre, ha mostrato le cose migliori nel corso della stagione sull’asfalto.
Impossibile, quindi, non aspettarsi una vittoria nel Rally di Germania (già conquistato nel 2014) dalla Casa asiatica, reduce da una gara deludente in Finlandia.
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Abarth OT 1300 Prototipo (1965): leggerezza e potenza
La Abarth OT 1300 Prototipo – prodotta dal 1965 al 1968 – è una delle sportive più esclusive realizzate dalla Casa dello Scorpione. Caratterizzata dall’eccellente rapporto tra peso (inferiore a 700 kg) e potenza (fino a 157 CV), ha quotazioni che recitano 100.000 euro. Peccato che sia introvabile…
Abarth OT 1300 Prototipo: le caratteristiche principali
La Abarth OT 1300 Prototipo nasce nel 1965 per rimpiazzare la 1300 GT su base Simca (azienda passata dalle mani di Fiat a quelle di Chrysler due anni prima).
Realizzata per gareggiare nel Gruppo 4, inizia a correre come prototipo Gruppo 9 il 5 settembre 1965 (il tedesco Gerhard Mitter secondo alla 500 km del Nürburgring), conquista la prima vittoria assoluta a Trier grazie al driver teutonico Hans-Dieter Dechent e ottiene l’attesa omologazione solo l’1 maggio 1966 dopo la produzione dei 50 esemplari richiesti dalla Federazione.
Il 4 settembre 1966 la Abarth OT 1300 Prototipo trionfa al Nürburgring con il tedesco Ernst Furtmayr e l’anno seguente beneficia di alcune modifiche: lunotto posteriore in plexiglas e nuove prese d’aria per migliorare ulteriormente l’aerodinamica. Il 9 luglio 1967 l’olandese Toine Hezemans vince a Hockenheim mentre l’ultimo successo importante per la coupé dello Scorpione risale al 2 luglio 1972 con il tedesco Günter Lehmann alla Trento-Bondone.
Abarth OT 1300 Prototipo: la tecnica
Sono due i punti di forza della Abarth OT 1300 Prototipo del 1965: il rapporto peso/potenza e l’aerodinamica. Realizzata sulla stessa base della Fiat 850, monta una carrozzeria in vetroresina e un motore 1.3 bialbero da 147 CV con lubrificazione a carter secco montato in posizione posteriore longitudinale abbinato ad un cambio manuale a 5 marce.
Dotata di quattro freni a disco e del differenziale autobloccante, può raggiungere una velocità massima di ben 245 km/h: 5 più della più potente (ma meno aerodinamica) OT 1600 Spider.
La seconda serie della Abarth OT 1300 Prototipo lanciata nel 1967 si differenzia dalla prima – oltre che per le modifiche aerodinamiche citate in precedenza – per il motore più potente: 157 CV.
Abarth OT 1300 Prototipo (1965): le quotazioni
La Abarth OT 1300 Prototipo del 1965 non è solo una delle auto più interessanti dello Scorpione ma anche una delle più costose (quotazioni pari a 100.000 euro) e rare: trovarla è semplicemente impossibile.
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Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde (2012): pregi e difetti della compatta sportiva del Biscione
L’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde – variante sportiva della compatta del Biscione – è piacevole da guidare ma non “brutale”. Gli esemplari del 2012 della vettura che in quel periodo era la più potente della gamma della Casa lombarda – 235 CV – hanno uno stile sobrio e si trovano facilmente a meno di 14.000 euro. Scopriamo insieme i pregi e i difetti della non molto affidabile “segmento C” tricolore.
I pregi dell’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde del 2012
Abitabilità
Nella media della categoria.
Dotazione di serie
Molto ricca: autoradio CD MP3, cerchi in lega, climatizzatore automatico bizona, cruise control, differenziale Q2, fendinebbia, manettino DNA e sensori di parcheggio posteriori.
Capacità bagagliaio
Senza infamia e senza lode: 350 litri che diventano 1.150 quando si abbattono i sedili posteriori.
Posto guida
Posizione di seduta sportiva ma sedili poco contenitivi.
Climatizzazione
L’impianto bizona dell’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde se la cava bene. Solo le bocchette d’aerazione potrebbero essere più grandi…
Cambio
La trasmissione manuale a sei marce se la cava bene nella guida tranquilla ma la leva tende ad impuntarsi un po’ troppo spesso quando si cerca il brio.
Sterzo
Sensibile (pure troppo, a volte) e preciso: promosso.
Dotazione di sicurezza
L’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde è una compatta sicura: airbag frontali, laterali e a tendina, assistente per le partenze in salita e controlli di stabilità e trazione.
Visibilità
Penalizzata leggermente dai voluminosi montanti posteriori. Niente di preoccupante, comunque…
Freni
Impianto potentissimo, tra i migliori del segmento.
Tenuta di strada
Difficile trovare una compatta più divertente dell’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde nel misto stretto. Ci vorrebbe solo un motore più grintoso…
Prezzo
Da nuova nel 2012 l’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde costava 30.200 euro, oggi si trova facilmente a 13.900 euro. Poco più di una Renault Clio 1.2 75 CV Life appena uscita dal concessionario.
Tenuta del valore
L’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde è abbastanza richiesta sul mercato dell’usato e ha un futuro assicurato come auto d’epoca.
I difetti dell’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde del 2012
Finitura
Qualche imprecisione di troppo nella verniciatura e negli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria.
Sospensioni
Da una compatta più simile ad una Gran Turismo che ad una sportiva dura e pura ci saremmo aspettati una taratura leggermente più soffice degli ammortizzatori.
Rumorosità
Il sound dell’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde non è molto cattivo.
Motore
Il propulsore 1.750 turbo benzina Euro 5 dell’Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde del 2012 ha una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto ma non è molto dotato alle voci “cavalli” (235) e coppia (340 Nm). Peccato: l’ottimo telaio potrebbe reggere senza problemi una maggiore quantità di puledri.
Prestazioni
242 km/h di velocità massima e 6,8 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. Per qualcosa di più gratificante consigliamo di puntare sulle restyling – introdotte nel 2014 – con 240 CV e il cambio automatico a doppia frizione TCT.
Consumo
13,2 km/l dichiarati. Molto alto il valore nel ciclo urbano: 9,3 km/l.
Garanzie
La copertura globale è terminata nel 2014 mentre quella sulla verniciatura nel 2015. Ancora valida, fino al 2020, la protezione sulla corrosione.
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