Monthly Archives: Giugno 2017

Seat Arona: il crossover/B-SUV fratello minore della Ateca

Seat Arona - FrontaleSeat Arona - Frontale

Seat Arona - Tre quarti posterioreSeat Arona - Tre quarti posteriore

Seat AronaSeat Arona

Seat Arona - PosterioreSeat Arona - Posteriore

 

Dopo anni di magra, è veramente un bel periodo per il pubblico più giovane in cerca di un’auto.

Questo 2017 si sta rivelando ricco di nuovi modelli pensati soprattutto per loro: piccoli, ricchi di personalità, spaziosi e funzionali.

La nuova Seat Arona, che il brand spagnolo del Gruppo Volkswagen ha presentato questa sera in un evento a Barcellona, rientra esattamente in questa categoria, andando a rappresentare il primo ingresso ufficiale del gruppo in un segmento – come abbiamo visto – caldissimo e in continua crescita.

La – o dovremmo dire “il” – Seat Arona 2017 abbraccia senza nessuna remora la categoria delle crossover/B-SUV protagonista di questa esplosione, con proporzioni che strizzano l’occhio alla più grande Seat Ateca.

Dopotutto, in Seat, lo hanno chiamato più e più volte “il fratello piccolo dell’Ateca”. E come dargli torto, visto il successo del SUV medio spagnolo?

News

La Seat di Luca De Meo: siamo un marchio del Sud

Il Presidente del brand spagnolo ci ha raccontato il suo approccio al marchio, e la strategia futura per portare Seat al centro del mercato automotive

Seat Arona: il design degli esterni

A guardarla in faccia, la Nuova Seat Arona pesca in realtà a piene mani dal design del “vecchio” concept 20V20 visto al Salone di Ginevra 2015.

Il frontale, infatti, è lo stesso: la firma luminosa dei fari anteriori a triangolo, lo sviluppo orizzontale della mascherina, la forma dei fendinebbia e quella della presa d’aria anteriore.

Se non fosse per le dimensioni decisamente più compatte rispetto a quelle della 20V20 (4,65 metri quest’ultima, mentre la Arona si ferma a 4,14 metri di lunghezza), la piccola SUV di Seat sembrerebbe una diretta trasposizione in serie della 20V20. E invece, per quest’ultima, se ne riparla nel 2018.

Il resto degli elementi di design esterno posiziona la nuova Seat Arona nel campionato delle “razionali con brio”: nessuna vetratura laterale ridotta a scapito della visibilità, ma una linea di cintura che si solleva al posteriore per regalare una sensazione di “scatto in avanti”; nessun eccesso di elementi, grafismi e cromature ma comunque tocchi moderni e caratterizzanti come l’inserto in metallo cromato che accompagna tutta la linea di cintura fino ad espandersi al posteriore; protezioni di carrozzeria ben disseminate in tutti i punti strategici, ma senza perdere di vista l’attitudine prettamente urban del modello.

Insomma: la Seat Arona è destinata a piacere, soprattutto a chi si ritrova attratto dai benefici di questo nuovo segmento in crescita, ma spiazzato da linee che a volte sembrano puntare troppo oltre.

Le dimensioni

Lunghezza 4,138 metri
Larghezza 1,735 metri
Altezza 1,543 metri
Passo 2,566 metri
Bagagliaio 400 litri

Seat Arona: gli interni

La stessa razionalità – o come lo chiamano in Seat, “design funzionale” – lo ritroviamo anche negli interni della Arona.

Caratterizzati da una pulizia che balza subito all’occhio, come anche la prominenza del sistema di infotainment centrale concentrato nel grande schermo touch da 8 pollici.

In Seat sottolineano l’importanza della progettazione dell’ergonomia della consolle, ideata per dare a chi guida tutte le informazioni e gli strumenti necessari senza dover distogliere lo sguardo dalla strada.

Da notare anche l’attenzione alle possibilità di personalizzazione che Seat ha dedicato a un modello destinato soprattutto a chi in un’auto cerca maggiore personalità: la plancia è attraversata da un fascione che può essere in materiale plastico con colori a contrasto, oppure in tinta con il resto dell’abitacolo. Dopotutto, anche all’esterno la combo bicolore + fascia cromata a contrasto permettono un totale di 68 diverse combinazioni di colore.

Il bagagliaio, dalla capacità di 400 litri, ha il fondo posizionabile su due altezze, a seconda che si voglia favorire la capacità di carico o la facilità di carico (con una soglia d’accesso più bassa). Anche una volta: funzionalità senza fronzoli, pensata soprattutto sulle necessità di chi lo usa.

Seat Arona - Design MinimaleSeat Arona - Design Minimale

Seat Arona - Interni GuidatoreSeat Arona - Interni Guidatore

Seat Arona - InterniSeat Arona - Interni

Seat Arona - La consolaSeat Arona - La consola

Seat Arona - Spazio al displaySeat Arona - Spazio al display

 

Seat Arona: i motori e gli allestimenti

La nuova Seat Arona arriverà sul mercato con 4 allestimenti: Reference, Style, Xcellence e FR (per chi cerca uno spirito più sportivo).

Per quanto riguarda i motori, la Arona vede l’introduzione – a metà del 2018 – di una versione a metano, primo marchio ad offrire questa opzione nella categoria: si tratta di un 1.0 TGI da 90 CV.

Per quanto riguarda invece le scelte “tradizionali”, sono tre i motori a benzina disponibili per chi comprerà l’Arona: il 1.0 TSI nelle due varianti di potenza da 95 CV (con cambio manuale a 5 rapporti) e 115 CV (manuale a 6 rapporti o in alternativa con cambio DSG a 7 rapporti) e il 1.5 TSI da 150CV, che andrà in esclusiva all’allestimento FR.

Due infine le opzioni diesel, entrambe un 1.6 TDI: a 95CV, con cambio manuale a 5 rapporti o DSG a 7 rapporti, e a 115 CV con cambio manuale a 6 rapporti.

I prezzi? Ancora da definire, ma in Seat anticipano che dovrebbero essere in linea con quelli della concorrenza. Al Salone di Francoforte – dove la nuova Seat Arona farà il suo debutto presso il grande pubblico – ne sapremo certamente di più.

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MotoGP 2017, a Misano Suzuki accoglie i tifosi con un trattamento speciale

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In vista dell’appuntamento della MotoGp 2017 di Misano, in programma nel weekend da venerdì 8 a domenica 10 settembre, Suzuki si rivolge a tutti gli appassionati del marchio offrendo loro una interessante opportunità: assistere al Gran Premio di San Marino e della Riviera Romagnola a condizioni speciali e da una tribuna privilegiata.

Per questo ha riservato il settore H della Tribuna D, all’esterno delle Curve del Carro, mettendo a disposizione i suoi posti a prezzi molto interessanti. Questi spalti si trovano in uno dei punti più spettacolari del tracciato e da qui si possono seguire tutte le fasi della gara, anche quelle più lontane, attraverso un maxischermo.

Presso i concessionari e le officine autorizzate Suzuki che aderiscono all’iniziativa, gli appassionati possono acquistare i biglietti al prezzo di 130 Euro. Inoltre, per far vivere una giornata indimenticabile anche ai più piccoli, il biglietto ridotto per i ragazzi al di sotto dei 12 anni accompagnati da un adulto costa solo 10 Euro. Per tutti poi, c’è in regalo il Suzuki VIP Pack, composto da una T-shirt, un cappellino e una bandierina per colorare di blu la tribuna Suzuki. Nel pacchetto è inoltre compreso il pass per un parcheggio riservato, da cui sarà facile raggiungere i propri posti a sedere.

Andrea Iannone e Alex Rins contano sul sostegno di tutti i tifosi per tirare fuori il meglio dalle loro Suzuki GSX-RR, quindi il 10 settembre non mancate l’appuntamento con il “Misano World Circuit” dedicato a Marco Simoncelli.

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Salento: mare, sole e motori – In viaggio con Mazda

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Il Salento non è famoso solo per il mare, il sole e per il Barocco ma è anche una terra di motori: in provincia di Lecce si tiene ogni anno il Rally del Salento (quest’anno tappa del campionato italiano) e non è da dimenticare il circuito ad alta velocità di Nardò.

Grazie a Mazda abbiamo avuto modo di visitare l’estremità meridionale della Puglia (regione di provenienza di due degli ultimi tre piloti italiani sbarcati in F1: Vitantonio Liuzzi e Antonio Giovinazzi) al volante dell’intera gamma della Casa giapponese: Mazda2, Mazda3, Mazda6 (anche Wagon), MX-5, CX-3 e CX-5.

Alla scoperta del Salento con Mazda

Il giro del Salento con Mazda inizia all’aeroporto di Brindisi ma già dopo pochi chilometri ci si ritrova in provincia di Lecce e più precisamente nella piccola città fortificata di Acaya, costruita nel XVI secolo.

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Credits: DCIM100MEDIADJI_0013.JPG

Otranto, il gioiello del Salento

Tutti conoscono la “O di Otranto” ma pochi sanno che il comune più orientale del nostro Paese è anche uno dei soli tre luoghi del Salento (insieme a Presicce e a Specchia) presente nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Un piccolo gioiello affacciato sul mare che ha visto le 14 vetture della carovana Mazda sfilare sull’affascinante Lungomare degli Eroi.

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Storia e relax

A Uggiano La Chiesa ha sede la Fondazione “Le Costantine”, sede di un antico laboratorio di tessitura dove l’artigianalità e la cura quasi maniacale dei dettagli si fondono alla perfezione con la tradizione del passato. A pochi km di distanza – a Santa Cesarea Terme – si cambia completamente atmosfera: in questa località turistica del Salento (uno dei centri termali più importanti del Sud Italia) il relax è d’obbligo.

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Verso sud

Il giro del Salento al volante della gamma Mazda è proseguito verso sud: a 5 km da Santa Cesarea Terme si trova la grotta Zinzulusa (ricca di stalattiti e stalagmiti) mentre nell’estremità meridionale della Puglia (a Santa Maria di Leuca) le auto della Casa giapponese – parcheggiate nel piazzale esterno della Basilica santuario di Santa Maria de Finibus Terrae – hanno sedotto turisti e curiosi.

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Nardò, terra di motori

Sulla strada del ritorno – dopo una breve sosta in spiaggia a Gallipoli – la carovana Mazda è transitata per Nardò. Il comune salentino è sede di un centro prove costruito dalla Fiat nel 1975 e attualmente di proprietà della Porsche composto da un anello dedicato ai test ad alta velocità (12,566 km di circonferenza e 4 km di diametro), da un circuito handling e da un tracciato sterrato. Un luogo mitico per gli appassionati di motori in una terra che offre molto altro oltre al mare e al sole.

Il mondo Mazda

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Audi S5 Cabriolet by ABT

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Il preparatore ABT, tuner specializzato nell’elaborazione di modelli del Gruppo Volkswagen, presenta il suo ultimo lavoro realizzato sulla base della open air Audi S5 Cabriolet.

Estetica inviolata

Esteticamente la linea della decappottabile della Casa dei Quattro anelli rimane praticamente allo stato originale, eccetto solo per i cerchi in lega dedicati, proposti nelle dimensioni da 19 o 20 pollici. All’interno della cabina l’Audi S5 Cabriolet di ABT sfoggia tappetini personalizzati, illuminazione a LED e proiettore del logo ABT sull’asfalto.

Upgrade meccanico

La sostanza di questo tuning si trova sotto al cofano dell’Audi S5 Cabriolet dove il V6 da 3.0 litri è stato modificato con un kit meccanico che lo dota di una potenza extra di 65 CV e 50 Nm di coppia, raggiungendo così 420 CV e 550 Nm.

Secondo i dati dichiarati dal tuner tedesco, grazie a questo kit la S5 Cabriolet raggiunge i 280 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in appena 3,9 secondi (5,1 secondi per la versione originale).

Anteprime

Audi A5 e S5 Cabrio 2017: prime fotografie e informazioni

Svelata la versione en plain air della berlina media 

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MotoGP 2017, le Paddock Girls di Assen

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A distanza di pochi giorni dal Gran Premio di Assen, ottavo appuntamento della MotoGP 2017 che ha visto Valentino Rossi vincere davanti a Danilo Petrucci e Marc Marquez, vi mostriamo le immagini delle sexy ragazze del paddock, in attesa del nuovo round del Motomondiale in programma tra pochi giorni in Germania. (credits Motogp.com)

Come vi sembrano, qual è la vostra preferita? Diteci la vostra.

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Volvo e Autoliv insieme a NVIDIA per la guida autonoma

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Credits: Volvo XC90 Drive Me test vehicle

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Credits: Volvo XC90 Drive Me test vehicle

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Credits: Autonomous Driving Brain in Volvo’s XC90 Drive Me car

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Credits: Lidar on Volvo’s XC90 Drive Me car

 

Volvo Cars annuncia una nuova partnership destinata allo sviluppo della guida autonoma. L’obiettivo della Casa svedese è mettere in strada, entro il 2021 vetture con un livello 4 di guida autonoma. Per raggiungere questo traguardo Volvo si allea con Autoliv, leader mondiale nei sistemi di sicurezza automobilistica e NVIDIA, società specializzata in AI e visual computing.

Deep Learning: intelligenza artificiale a servizio della mobilità

La collaborazione tra i tre avverrà all’interno della jointventure Zenuity (controllata da Volvo Cars e Autoliv) e nello specifico verrà utilizzata per sviluppare sistemi in grado di utilizzare il deep learning – una forma di intelligenza artificiale – per riconoscere gli oggetti nei rispettivi contesti, prevenire i pericoli potenziali e navigare in completa sicurezza.

“Questo accordo di collaborazione con NVIDIA colloca Volvo Cars, Autoliv e Zenuity all’avanguardia di un mercato in rapidissima evoluzione per quanto riguarda lo sviluppo di funzionalità di guida autonoma di prossima generazione e contribuirà ad accelerare la realizzazione da parte di Volvo di veicoli con guida autonoma pronti per la commercializzazione,” ha commentato Hakan Samuelsson, presidente e CEO di Volvo Cars.

Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha dichiarato: “L’intelligenza artificiale è uno strumento essenziale per affrontare con successo la sfida molto impegnativa della guida autonoma. Stiamo sfruttando la nostra precedente collaborazione con Volvo Cars per realizzare veicoli pronti per la produzione che renderanno la guida più sicura, miglioreranno le condizioni ambientali dei centri urbani e ridurranno la congestione del traffico sulle nostre strade.”

Jan Carlson, CEO di Autoliv, ha aggiunto: “Con NVIDIA abbiamo ora pieno accesso alla più avanzata piattaforma informatica con intelligenza artificiale per la guida autonoma. Autoliv, Volvo Cars e NVIDIA condividono la stessa visione per quanto riguarda la guida autonoma in sicurezza. Questa cooperazione farà progredire ulteriormente le nostre offerte al mercato di soluzioni di guida autonoma e ADAS.”

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Guida autonoma, i livelli: da 0 a 5

La classificazione della SAE – Society of Automotive Engineers 

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MXGP 2017, Cairoli vola a Ottobiano ed è sempre più leader

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Non solo MotoGP. Insieme alla vittoria di Valentino Rossi in questo weekend si è celebrato un altro importante successo per i colori italiani. Antonio Cairoli ha infatti vinto tutte e due le gare a Ottobiano allungando anche nel mondiale MXGP 2017.

La pista di casa ha portato bene al campione siciliano, che ha sfoderato una delle sue migliori prestazioni della stagione. Cairoli ha dominato dalla prima all’ultima curva nella prima manche, mentre nella seconda ha duellato con il suo compagno Herlings prima di andare a vincere con un distacco di oltre trenta secondi. Adesso, a otto GP dalla fine, il talento siciliano ha un vantaggio di 67 punti su Paulin e di 70 su Desalle.

“Ho fatto del mio meglio e ho dato tutto quello che avevo. Abbiamo fatto una buona gara e sono veramente felice, è bello anche vedere tante persone che sono venute qui a vedermi. Il motocross cresce ancora. Ringrazio la squadra che ha lavorato benissimo con la moto, stiamo sviluppando diverse cose nuove e riusciamo ad essere sempre più competitivi”, ha detto Cairoli.

Motocross MXGP 2017, classifica piloti

1. Cairoli, 431 points

2. Paulin, 364

3. Desalle, 361

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Aston Martin: confermata l’elettrica per il 2019

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È già da qualche tempo che Aston Martin lo aveva annunciato, oggi arriva la conferma ufficiale: la Casa inglese avrà presto la sua prima auto elettrica al 100%. Si chiamerà RapidE ed entrerà in produzione nel 2019 inoltrato, con l’intenzione di iniziare una nuova era a zero emissioni per il marchio di Gaydon.

Un’esperimento per sondare il mercato

La RapidE sarà una berlina/coupé sportiva e lussuosa che insidierà direttamente la Tesla Model S. Degli esperimenti in Casa Aston Martin già erano stati fatti con alcune partnership come quelle con Williams Advanced Engineering e LeEco. E dopo aver presentato alcuni prototipi su base Rapid S, la firma inglese sembra aver pronta quella che sarà la sua prima elettrica a batterie, pronta a sbarcare sul mercato nel 2019.

Solo 155 esemplari

Questa Aston Martin RapidE sarà fabbricata in un’edizione limitata di 155 esemplari, il che la convertirà in un pezzo raro del marchio che avrà più che altro l’obiettivo di sondare il mercato e vedere come reagiranno i clienti. Per ora non sono state rilasciate informazioni specifiche sulla futura Aston Martin RapidE anche se sappiamo che i piani di sviluppo con Williams avrebbero preso in considerazione un powertrain che potrebbe raggiungere fino a 1.000 CV di potenza massima sfruttando più motori elettrici disposti tra il treno anteriore e posteriore.

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Nissan Sunny GTi-R, la rallysta sconosciuta

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Rally e Anni ’90, che bella unione. Certo, il gruppo B vantava “Formula Uno” da strada, bolidi esotici e incredibili, ma la realtà è che trovavo molto più fascino in quelle Subaru Impreza e Delta HF che passavano sotto la finestra dell’aula della mia scuola. Le regine del rally degli anni ’90 erano molto più vicine alle vetture stradali (ditemi quante Delta S4 stradali avete visto nella vostra vita).
Tra un Subaru, una Mitzu e una Delta – qualche volta una Celica -, ogni tanto mi sfilava sotto gli occhi una Nissan Sunny GTi-R.

LA NISSAN SUNNY GTI-R

Nata per competere con le vetture sopra citate, la Nissan Sunny GTi-R è stata prodotta per poco (1991-1994) e in pochi esemplari (1500 unità circa).
Di fatto, è una sorta del brutto anatroccolo del mondo del Rally, ma sotto quell’estetica pasticciata dall’aria tuning, nasconde una meccanica sofisticata. Sotto il cofano della Sunny c’è un quattro cilindri 2,0 litri SR20DET turbo capace di erogare da 227 CV a 6.300 giri e 267 Nm di coppia massima a 4.800 giri. Sono numeri che oggi fanno sorridere, se comparati con quelli delle hatchback dei nostri giorni, ma anche il suo peso – e le sue dimensioni – appartengono ad un’altra era. Con soli 1220 kg a secco, i 227 CV sono sufficienti a sparare la Sunny GTi-R da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi, fino alla velocità massima di 232 km/h.

Questo grazie anche al sistema di trazione integrale ATTESA Ets, lo stesso equipaggiato dall’allora avanzatissima sorella maggiore Nissan Skyline R32, abbinata ad un cambio manuale a 5 marce. La gommatura davvero modesta (195/45/14) nasconde però un impianto frenante performante, con dischi da 305 mm all’anteriore e da 278 mm al posteriore.

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LE VERSIONI SPECIALI

La Nissan Sunny GTI-R è stata costruita anche in due versioni speciali: la RB e l’immancabile Nismo. Nel primo caso si trattava di una versione più “pura”, priva di ABS, alleggerita e resa più spartana: grazie a questo il peso diminuiva di 30 kg.
Di versioni Nismo, inevece, ne furono prodotte solamente 22. In sostanza si trattava di una versione RB con più possibilità di personalizzazione. Si poteva installare il rollcage da corsa, sospensioni più sportive, i sedili da corsa e un differenziale anteriore autobloccante.

Inoltre, esisteva una versione più sportiva, denominata RB (Beta/Rally) alleggerita di 30 kg, non dotata di ABS e con degli interni più spartani.

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BMW Serie 7

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La BMW Serie 7 è l’ammiraglia di rappresentanza della Casa bavarese. L’ultima generazione è quella arrivata sul mercato nel 2016.

Dimensioni

La BMW Serie 7 misura 510 cm in lunghezza (524 cm la versione a passo lungo), 190 cm in larghezza e 148 cm in altezza (150 cm la station wagon). Il passo è di 307 cm (321 per la passo lungo) mentre il portabagagli offre una capacità di carico compresa tra i 420 e 515 litri.

Motorizzazioni

La BMW Serie 7 viene proposta con due motorizzazioni a benzina, la 750i da 450 CV la 760i (solo per la passo lungo) da 610 CV. Sul fronte diesel le proposte sono: la 730d da 265 CV, ala 740d da 320 CV), la 750d da 400 CV. E per finire c’è anche la versione ibrida plug-in 740e da 326 CV.

Allestimenti e prezzi

Gli allestimenti della BMW Serie 5 sono 3: base, Luxury ed Eccelsa. Due le carrozzerie, normale o a passo lungo “L”. I prezzi partono da 91.950 euro e arrivano fino a 180.150 euro.

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