Monthly Archives: Giugno 2017
Patente A: cosa si può guidare
Credits: 17YM CRF1000L Africa Twin
Credits: Honda NC750X Travel Edition
La patente A – licenza di guida tendenzialmente associata alle motociclette – permette in realtà di guidare anche altri mezzi.
La patente A è conseguibile solo da chi ha almeno 24 anni (20 anni per chi è titolare di patente A2 da almeno due anni): per l’esame pratico – l’unico da sostenere per chi ha già la patente B – ci vuole una moto con una cilindrata di almeno 600 cc e una potenza di almeno 40 kW.
Patente A: i veicoli ammessi
Motocicli
Con la patente A è possibile guidare tutti i motocicli.
Tricicli
La patente A consente di condurre i tricicli, anche quelli con potenza superiore a 15 kW, a tutti quelli che hanno compiuto almeno 21 anni.
Macchine agricole
Le macchine agricole che non superano i limiti di sagoma dei motoveicoli possono essere guidati dai possessori di patente A.
L’articolo Patente A: cosa si può guidare proviene da Panoramauto.
MV Agusta RVS#1, la nuova edizione limitata
Nata in perfetta sinergia con il Centro Ricerche Castiglioni, la nuova MV Agusta RVS#1 è l’ultima realizzazione della Casa di Schiranna e rappresenta un gioiello di artigianalità e design. È il primo progetto del Reparto Veicoli Speciali ed è realizzato in serie limitata sulla base della Dragster 800 RR. Il motore tre cilindri da 150 CV a 12.800 giri/min è stato rivisto ed aggiornato (nuovo tendicatena, nuovo motorino di avviamento, alberi a camme, guide valvole e non solo), guadagnando l’omologazione Euro 4. L’utilizzo di molte parti speciali ha contribuito alla diminuzione del peso complessivo della moto, che si è ridotto di 8 kg (è ora 160 kg).
Il telaio è a traliccio in tubi di acciaio con piastre laterali in lega di alluminio, la strumentazione è completamente nuovo, i tubi freno e frizione sono specifici proprio come i dischi anteriori Breaking Sunstar Batfly, i cerchi sono a raggi e e i tappi dei serbatoi sono ricavati dal pieno. Ogni particolare è stato curato nel dettaglio. Le luci a LED prevedono un’illuminazione che cambia in funzione della velocità della moto (tutto calcolato da una piattaforma inerziale), le manopole sono decorate con una fascia rossa, L’impianto di scarico fornito nel kit è realizzato da Sc-Project ed esalta il look della moto, ma ha la pecca di non essere omologato per l’uso in strada. Completano il quadro le gomme semitassellate Pirelli.
Credits: MV Agusta
Credits: MV Agusta
Credits: MV Agusta
L’articolo MV Agusta RVS#1, la nuova edizione limitata proviene da Panoramauto.
Volkswagen Polo 2017: una piccola Golf, con il top della tecnologia
Deve essere difficile essere il fratello minore. Anzi, lo è per certo: basta guardarsi in giro, chiedere ad amici, snasare le tensioni in famiglia.
La Volkswagen Polo ha sempre subito un po’ questo destino, soprattutto in Italia. Colpa della presenza ingombrante della Golf – iconica, punto di riferimento del segmento, amata e desiderata da tutti: un successo difficile da replicare – che ha messo in ombra le qualità indubbie di un modello che è invece pienamente Volkswagen.
Ora, con l’arrivo della nuova Volkswagen Polo – la sesta generazione del modello nato nel 1975, più di 40 anni fa – la storia si ripete, ma con equilibri diversi.
Perché la nuova Polo pesca a piene mani dalla tecnologia di gruppo, a partire dalla piattaforma modulare MQB, e diventa – a tutti gli effetti – molto simile a una Golf in sedicesimo. In parte nel design, di sicuro nelle ambizioni.
Volkswagen Polo, il design: spalle grosse e tanto spazio
Innanzitutto per una questione di proporzioni nel design: la nuova VW Polo 2017 è più larga della generazione precedente di 7 cm, arrivando a un totale (senza specchietti) di 1,75 metri, ma mantenendo l’altezza praticamente invariata (-0,7 cm).
Il risultato – merito del già citato pianale modulare trasversale MQB che abbiamo visto fare il suo debutto sulla nuova Seat Ibiza pochi mesi fa – è di una vettura visivamente più piantata a terra, solida, che si prende il suo spazio sulla strada.
La sensazione di larghezza è acuita dall’orizzontalità delle linee del frontale, dove i fari sottili a LED proseguono nella mascherina rettangolare allargandolo visivamente. Il muso è stato disegnato per apparire anche quanto più possibile basso, donando alla linea una maggiore dinamicità e “spingendola in avanti”.
Anche nel posteriore ritroviamo una riproposizione in chiave moderna di quanto già visto – efficacemente – sulla precedente generazione di Polo. Troviamo però una maggiore presenza di linee nette – sempre orizzontali – che danno movimento e scattosità all’insieme.
Stiamo parlando, dopotutto, sempre di una Volkswagen: non aspettatevi stravolgimenti, arzigogoli e abbellimenti, ma linee pulite e minimalismo, un design dinamico ma “quadrato”. In Volkswagen lo definisco “design senza tempo”, e in effetti la sesta generazione della Polo non rompe gli schemi, ma sembra proseguire il racconto stilistico portato avanti dalle generazioni precedenti.
È nella linea laterale che la nuova Polo 6 presenta le maggiori differenze rispetto alla generazione precedente e rispetto alla “sorella maggiore”: troviamo sì una riproposizione delle linee tese che vediamo anche nel posteriore, ma soprattutto una linea di cintura ascendente – e una linea del tetto lievemente discendente – che rivelano le ambizioni sportivo-generaliste del modello.
Dimensioni |
|
---|---|
Lunghezza | 4.053 mm |
Larghezza (senza specchietti) | 1.751 mm |
Altezza | 1.446 mm |
Passo | 2.564 mm |
Carreggiata anteriore | 1.525 mm |
Carreggiata posteriore | 1.505 mm |
Spazio per la testa (passeggeri anteriori) | 1.019 mm |
Spazio per la testa (passeggeri posteriori) | 964 mm |
Bagagliaio | 351 litri |
Gli interni: debutta il nuovo Active Info Display
All’interno il brand tedesco ha puntato tutto su spazio percepito (e non) e tecnologia.
Dal punto di vista della percezione d’insieme, gli interni della nuova Polo ripresentato una grafica lineare e orizzontale, che amplifica l’impressione di spazio. Che però è aumentato, anche nei fatti: sia lo spazio per la testa (nonostante la minore altezza del veicolo), che quello per gambe e spalle, grazie a un passo maggiorato di quasi 10 centimetri (si arriva a 2,56 metri) e alle carreggiata anteriore e posteriore che crescono anche loro.
Nella plancia – molto bella da vedere, con plastiche morbide e un inserto in plastica dura e lucida che dona un tocco di colore all’insieme, per lo meno negli allestimenti più alti – spiccano i nuovi comandi digitali sviluppati dal Gruppo Volkswagen, che sulla nuova Polo fa esordire il nuovo Active City Display: grafiche pulite e uno studio ergonomico che pone i vari elementi della plancia su un asse orizzontale posto nella parte alta della plancia, in maniera tale da rendere naturale guardare e cercare le varie informazioni.
A questo si accompagna un sistema di infotainment che ruota attorno allo schermo touchscreen, disponibile in dimensioni da 6,5 e 8 pollici in base all’allestimento.
Volkswagen Polo 2017: gli allestimenti
La nuova Volkswagen Polo sarà commercializzata nella sola carrozzeria a 5 porte (ormai questo è un trend più che definito nel segmento) con 3 diversi allestimenti: Trendline, Comfortline e Highline.
- Volskwagen Polo Trendiline – La versione di accesso nel nostro mercato, che comprenderà però le già citate 5 porte (prima optional), luci diurne a LED, cerchi da 15 pollici, il limitatore di velocità e tecnologie di assistenza alla guida come la frenata di emergenza, il riconoscimento della stanchezza del guidatore e il sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di riconoscimento dei pedoni e frenata d’emergenza.
- Volkswagen Polo Comfortline – Aggiungerà alla Trendline chicche come il volante multifunzione di serie, sedili in tessuto velour (simil-velluto, robusto ma allo stesso tempo pregiato), alzacristalli anteriori e posteriori con comando a impulso e il wireless charging per i cellulari. Presenti inoltre il sistema di infotainment Composition Media e il condizionatore Climatic. I cerchi, sempre da 15”, sono stavolta in lega leggera.
- Volkswagen Polo Highline – La dotazione italiana per questo allestimento prevederà luci d’ambiente a LED nei pannelli porta e nel cruscotto, volante multifunzione in pelle (come leva del cambio e freno a mano). I cerchi in lega leggera diventano da 16 pollici. Di serie anche il già citato Active Info Display (optional per gli altri allestimenti) e il pacchetto R-Line esterno, con paraurti anteriore sportivo, e battitacco su tutto il perimetro
A questi tre si affiancano le versioni speciali Polo GTI, per gli amanti della sportività, e Beats, dedicata agli amanti della musica in auto (che però non sarà venduta in Italia). La GTI sarà l’allestimento top di gamma della Polo, con (fra molto altro) appendici aerodinamiche, spoiler posteriore, gruppi ottici posteriori a LED e – ovviamente – assetto sportivo di serie. I cerchi in lega salgono, in questo caso, a 17 pollici di serie o 18 pollici a richiesta.
Volkswagen Polo: prezzi e commercializzazione
La nuova Volkswagen Polo arriverà sul mercato italiano – e nella maggior parte dei paesi europei – entro il 2017.
Gli acquirenti italia potranno scegliere fra otto motorizzazioni Euro 6:
- Una motorizzazione a metano, 1.0 TGI da 90 cv
- Quattro motorizzazioni a benzina, 1.0 MPI disponibile in 4 step di potenza: 65CV, 75 CV, 95CV e 115CV
- Due motorizzazioni diesel, 1.6 TDI da 80 CV e 95 CV
- Un motore 2.0 TSI da 200 CV, disponibile in esclusiva sulla Polo GTI, che andrà a sostituire il precedente da 192 CV
I prezzi italiani? Non sono ancora disponibili. Sappiamo però che, in Germania, la Polo partirà con prezzi da 12.975 euro.
L’articolo Volkswagen Polo 2017: una piccola Golf, con il top della tecnologia proviene da Panoramauto.
Lamborghini Huracan Spyder by Novitec
Il preparatore tedesco Novitec, con sede a Setten, presenta una nuova inedita elaborazione della Lamborghini Huracàn Spyder, la versione scoperta della baby supercar di Sant’Agata Bolognese.
Svelata al Salone di Francoforte nel 2015, la variante open air della Huracàn monta il V10 da 5.2 litri in grado do erogare 610 CV. Scatta da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e raggiunge i 323 km/h di velocità massima. Per ora Novitec ha deciso di ritoccare gli esterni, gli interni e l’assetto della Huracan Spyder, ma presto arriverà anche un upgrade meccanico da 860 CV e 960 Nm di coppia.
Bodykit in carbonio e assetto ribassato
Per ora il tuning firmato N-Largo si riconosce esteticamente per il bodykit tutto realizzato in fibra di carbonio e studiato nella galleria del vento composto da un nuovo paraurti che abbassa l’altezza da terra all’anteriore, flaps laterali, cofano anteriore con nuove prese d’aria e nuovi passaruota allargati.
Le ruote montano cerchi “Novitec NL2” da 9×20 davanti e da 12.5×21 dietro gommati con pneumatici da 245/30 ZR 20 e 325/25 ZR 21.
Il chassis è stato modificato con sospensioni ribassate di 35 mm abbinabili anche al sistema elettromagnetico. E per finire Novitec propone anche un impianto di scarico Inconel, disponibile con o senza il controllo del sound attraverso l’elettrovalvola.
Lamborghini Huracán Spyder, emozioni scoperte
Abbiamo provato a Miami la spider più “accessibile” del Toro
L’articolo Lamborghini Huracan Spyder by Novitec proviene da Panoramauto.
Nissan X-Trail Restyling: nuove foto
Credits: The new Nissan X-Trail: world’s best-selling SUV gets even better with higher-quality enhancements
Credits: The new Nissan X-Trail: world’s best-selling SUV gets even better with higher-quality enhancements
Credits: The new Nissan X-Trail: world’s best-selling SUV gets even better with higher-quality enhancements
Credits: The new Nissan X-Trail: world’s best-selling SUV gets even better with higher-quality enhancements
Credits: The new Nissan X-Trail: world’s best-selling SUV gets even better with higher-quality enhancements
Credits: The new Nissan X-Trail: world’s best-selling SUV gets even better with higher-quality enhancements
Credits: The new Nissan X-Trail: world’s best-selling SUV gets even better with higher-quality enhancements
Insieme alla nuova Qashqai 2017 Nissan aggiorna anche la sorella maggiore X-Trail. Un modello che gode di un enorme esito commerciale, tant’è vero che nel 2016 è stata la SUV più venduta al mondo.
Il restyling 2018 arriverà sul mercato il prossimo mese di agosto con un’immagine esteriore rinnovata che adotta il frontale rivisto della sorella minore Qashqai. Nuovi anche il paraurti, la griglia e i fari fendinebbia. Al posteriore arrivano i fari con tecnologia LED per tutte le funzioni, mentre i cerchi, da 17 o 18 pollici, sfoggiano un nuovo design. Nissan inoltre ha ampliato la lista di colori a disposizione per la carrozzeria aggiungendo a listino quattro nuove tinte: Arancione Perlato, Rosso Perlato, Blu Perlato e Marrone scuro Perlato.
L’abitacolo della nuova Nissan X-Trail 2018 migliora in qualità con materiali e rivestimenti più raffinati e un nuovo volante a D (come sulla Qashqai) che facilita la seduta del guidatore e migliora la visuale sul quadro strumenti.
Dal 2018 arriva il ProPilot
A partire dal prossimo anno, entro la prima vera del 2018, la Nissan X-Trail 2018 potrà avere in dotazione anche il nuovo sistema ProPilot con il Lane Keep Assist (che mantiene l’auto in corsia sterzando automaticamente), l’Intelligent Cruise Control (che mantiene la distanza di sicurezza con il veicolo che la precede) e il Traffic Jam Pilot (che gestisce la frenata e la ripartenza nel traffico).
Dal punto di vista meccanico l’offerta per la nuova X-Trail rimane invariata: rimarranno a listino le due motorizzazioni diesel 1.6 da 131 o 177 CV e l’opzione a benzina da 163 CV
Nissan Qashqai 2017: cambia ma non troppo
Al volante del restyling della SUV Compatta di Yokohama. Ritocchi estetici fuori e dentro, feeling di guida migliorato e arriva un nuovo allestimento Tekna+
L’articolo Nissan X-Trail Restyling: nuove foto proviene da Panoramauto.
Fiat 500X S-Design e 500L, ordinabili da questo weekend
Questo weekend Fiat ha in programma un porte aperte per presentare al grande pubblico la nuova Fiat 500L, ma sarà anche l’occasione per svelare la Fiat 500X S-Design, la serie speciale che si rivolge a chi ricerca stile e contenuti con un carattere moderno, dinamico e distintivo, proposta a partire da 19.950 euro.
Design
All’esterno, la 500X S-Design si contraddistingue per l’inedita livrea opaca Verde Alpi – disponibile a richiesta – i dettagli nell’esclusiva finitura brunita Myron come le modanature laterali, le maniglie delle porte, il baffo anteriore, la cornice dei fanali posteriori, la maniglia del vano bagagli e le calotte degli specchietti. Scuri anche i vetri posteriori, e sulla versione Off-Road Look sono di serie le barre portatutto nere. Spicca inoltre l’accento color rame delle “X” riportate sulle modanature laterali.
Di serie cerchi in lega da 17″ in Myron lucido sulla versione City Look e gli esclusivi cerchi in lega da 18″impreziositi da una caratterizzazione bicolore nera e Myron sulla versione Off Road Look. Infine, i proiettori allo Xenon, bruniti anch’essi, rendono lo sguardo della 500X immediatamente riconoscibile e accattivante. I dettagli scuri sono ripresi anche nella caratterizzazione degli interni. Sempre negli interni, la selleria specifica S-Design è caratterizzata dal tessuto Castiglio nero a fantasia Chevron con cuciture e logo “500” color rame marcato a rilievo.
Motori
La nuova Fiat 500X S-Design viene proposta in abbinamento ai motori diesel 1.3 Multijet II da 95 CV e 1.6 Multijet da 120 CV, disponibili con cambio manuale a 6 marce o con la trasmissione automatica a doppia frizione DCT. In versione 4×4 è disponibile il 2.0 Mjet 140cv 4×4 con cambio automatico a 9 rapporti. 500X S-Design è disponibile anche con il nuovo motore a doppia alimentazione benzina e GPL, 1.4 Turbo 120 CV.
L’articolo Fiat 500X S-Design e 500L, ordinabili da questo weekend proviene da Panoramauto.
Citroen C1 Pacific Edition
Citroen C1 è la city car del marchio francese proposta con carrozzeria a cinque o a tre porte nell’originale versione Airscape con tetto in tela ad apertura elettrica. Ma se non vi basta e cercate una versione ancora più esclusiva Citroen propone la nuova C1 Pacific Edition, una serie speciale, con carrozzeria cinque porte e motore VTi 68, pensata soprattutto per il target giovane dei suoi clienti, in linea con la promessa del Brand “Be different, Feel good”.
Citroen C1 Pacific Edition
La Pacific Edition evoca colori ed emozioni dell’imminente estate e favorisce la voglia di evasione. Si distingue esternamente per il “fresco” colore pastello della carrozzeria Pacific Green, per i copricerchi da 15” Comet Black con coprimozzo bianco, per le conchiglie bianche dei retrovisori esterni e per gli sticker identificativi sui montanti posteriori.
All’interno, rivestimenti in tessuto Zebra Blu Lagoon, plancia e base del cambio Nero Brillante, profili del sistema multimediale e degli aeratori Bianco Porcelaine, tappetini personalizzati. Ed ancora di serie, presa USB, radio MP3 con quattro altoparlanti, Bluetooth e comandi di regolazione al volante, climatizzatore manuale, chiusura centralizzata con telecomando, alzacristalli anteriori elettrici. Citroen C1 Pacific Edition viene proposta al prezzo di 12.500 euro.
L’articolo Citroen C1 Pacific Edition proviene da Panoramauto.
Nissan Qashqai 2017: cambia ma non troppo
Tutti i veri pionieri, con le loro imprese, diventano immortali nella memoria collettiva. A 10 anni dal suo arrivo sul mercato Nissan Qashqai gode ancora della fama di SUV compatta per eccellenza. Perché proprio lei, da brava pioniera, fu la prima a lanciare l’idea di auto rivoluzionaria, capace di mettere insieme una berlina con un fuoristrada, con tutti i vantaggi dello spazio di una monovolume e di una station wagon. Insomma l’auto, potenzialmente, per tutte le necessità, o quasi.
D’altra parte la storia di successo della Nissan Qashqai è nei suoi numeri: 2,3 milioni di vetture vendute in Europa, con una quota di mercato del 10,45% nel segmento C-SUV; 750.000 unità prodotte della seconda generazione; oltre 256.000 unità vendute in Italia in 10 anni, di cui 31.000 solo lo scorso anno. E non è stato solo un colpo di fortuna, men che meno il fatto di non avere avuto, almeno all’inizio, concorrenti. Nissan ha dimostrato di saper fare delle le Sport Utility come si deve e infatti la X-Trail, sorella maggiore della Qashqai, nel 2016 è stata la SUV più venduta al mondo. E poi la crescita della compatta alta di Yokohama continua senza sosta. Ora, però, deve vedersela con oltre 20 concorrenti e il “suo” segmento è diventato quello di riferimento a livello mondiale. E come pensa ora di mantenere la leadership su questo campo di battaglia così spietato? Con questo restyling 2017.
Fuori
La nuova Nissan Qashqai 2017 è fondamentalmente la stessa Qashqai di prima. Però migliorata. E ogni singolo intervento, assicurano in Nissan, è stato apportato in risposta alle richieste dei clienti.
Esteticamente il look è stato ritoccato per darle un aspetto più premium e più sportivo. La parte più coinvolta dal restyling è quella frontale, tutta rivista con il paraurti in tinta con plastiche nere ridotte al minimo, la griglia V-Motion più in evidenza, i nuovi fari con firma LED, le frecce integrate e i fari fendinebbia rifatti. Dietro arrivano i fari LED 3D, le ruote sfoggiano nuovi cerchi dal design rinnovato (da 17, 18 o 19 pollici) e sul tetto compare l’antenna aerodinamica a pinna di squalo. E per completare il quadro estetico arrivano a listino due nuove colorazioni per la carrozzeria: Vivid Blue e Chestnut Bronze.
Dentro
Anche a bordo la nuova Nissan Qashqai 2017 rimane molto fedele alla versione precedente. Alcuni dettagli però sono stati migliorati con lo scopo di rendere l’esperienza di guida più confortevole. Prima novità che salta subito all’occhio è il nuovo volante D-Shape, ripreso dalla Micra di ultima generazione, dal diametro più ampio, con le razze più sottili e con la parte inferiore schiacciata per agevolare l’ingresso nell’abitacolo (lascia più spazio alle ginocchia). Altre novità sono i sedili “monoform” in dotazione a partire dall’allestimento N-Connecta e le nuove rifiniture cromate che elevano la qualità percepita a bordo.
Nuovo allestimento top di gamma Tekna+
Visto che con questo restyling Nissan punta ad alzare il livello della Qashqai, arriva anche un nuovo allestimento top di gamma denominato Tekna+. A caratterizzare esteticamente questa versione ci sono le calotte degli specchietti satinate e le rifiniture laterali e posteriori cromate. Dentro fa sfoggio dei nuovi sedili in nappa dotati di supporto lombare e 2 posizioni di memoria per il guidatore. Nuovo, per questo allestimento top di gamma, anche l’impianto stereo Bose con 8 altoparlanti dal sound pulito e nitido per un esperienza musicale di alto livello.
Le motorizzazioni disponibili
Le opzioni meccaniche riservate alla nuova Nissan Qashqai non cambiano. Sul fronte Diesel si potrà sempre scegliere tra il 1.5 dCi da 110 CV e il 1.6 dCi da 130 CV. Il primo è disponibile unicamente con la trazione anteriore e il cambio manuale a sei marce mentre il secondo offre anche l’opzione del cambio automatico CVT e della trazione integrale (solo con il manuale). Sul fronte benzina la scelta può invece ricadere sul 1.2 DIG-T da 115 CV, con trasmissione manuale o automatica o sul 1.6 DIG-T disponibile solo col cambio manuale.
Feeling di Guida
Alla guida la Nissan Qashqai 2017 si riconferma un’auto impostata prima di tutto sull’aspetto comfort. Perfetta per i lunghi viaggi in autostrada, ma rimane equilibrata e trasmette sicurezza anche nei misti tra le curve. Lo sterzo è stato migliorato con l’adozione di un albero più spesso, il che la rende più maneggevole e restituisce un buon feeling di sicurezza in curva. Inoltre la tecnologia Active Return Control e il sistema di ammonizzazione dinamica fanno si che il volante torni al centro in modo più naturale, garantendo in questo modo anche più precisione. Si nota anche la revisione fatta agli ammortizzatori ora più morbidi e in grado di assorbire meglio le ondulazioni del terreno quando si è in off-road. Tra l’altro in marcia si nota anche una migliorata insonorizzazione dell’abitacolo ottenuta grazie all’aggiunta di nuovi materiali fonoassorbenti all’interno delle porte anteriori e dietro i passaruota posteriori, di nuove guarnizioni supplementari e dei cristalli posteriori dallo spessore aumentato.
Rimandato l’arrivo del ProPilot
Quella che doveva essere una delle principali innovazioni della nuova Nissan Qashqai arriverà solo più avanti, per la precisione entro al primavera del 2018. Un ritardo dovuto più che altro a questioni pratiche dettate dalla produzione in fabbrica. Ad ogni modo il sistema ProPilot renderà la Qashqai più sicura grazie a tre tecnologie: il Lane Keep Assist (che mantiene l’auto in corsia sterzando automaticamente), Intelligent Cruise Control (che mantiene la distanza di sicurezza con il veicolo che la precede) e il Traffic Jam Pilot (che gestisce la frenata e la ripartenza nel traffico). Va precisato che, per questioni tecniche, l’ultimo dei tre sistemi sarà disponibile solo con le versioni dotate di cambio automatico CVT.
Nuova Nissan Qashqai 2017: le novità estetiche
A confronto la versione del 2014 e il restyling appena presentato al Salone di Ginevra 2017
L’articolo Nissan Qashqai 2017: cambia ma non troppo proviene da Panoramauto.
Aprilia Dorsoduro 900, il test
Dopo il debutto a Eicma 2016, arriva sul mercato la nuova Aprilia Dorsoduro 900, versione aggiornata della fun bike che ha sempre fatto del divertimento e del piacere di guida le sue armi principali. Lascia pressoché invariato il suo look, che conserva un ottimo appeal nonostante l’età, e adotta oggi una base tecnica (condivisa in gran parte con la sorella Shiver) ancora più evoluta e performante. Tra le novità principali spiccano il motore Euro 4, cresciuto in cilindrata e potenza, la nuova forcella, il nuovo ride by wire e il Traction Control. È già disponibile nelle concessionarie con prezzi a partire da 9.740 euro (750 euro in più rispetto al modello uscente). L’ho provata per voi sulle strade di Madonna di Campiglio alla ricerca di pregi e difetti.
Aprilia Dorsoduro 900, com’è fatta
Come anticipato, la nuova Aprilia Dorsoduro 900 non cambia dal punto di vista estetico, se non per le nuove grafiche. Adotta inoltre una nuova strumentazione TFT a colori e nuovi cerchi a tre razze sdoppiate più leggeri di oltre 2 kg, Il telaio è quello di sempre, a traliccio stretto in tubi d’acciaio, abbinato a piastre in alluminio laterali. Il mono posteriore, regolabile in estensione e precarico con escursione da 160 mm, si fa notare nella sua posizione laterale e dialoga con il forcellone in alluminio. Davanti debutta la nuova forcella Kayaba upside-down con steli da 41 mm più leggera di 450 grammi, regolabile nell’idraulica e nel precarico con un escursione di 160 mm; prima c’era una Showa da 43mm. Il motore è un’evoluzione del bicilindrico a V di 90° da 750 cc: è cresciuto fino a 900 cc ed è omologato ora Euro 4.
Disponibile anche nella versione depotenziata a 35 kW per neopatentati, è capace ora di garantire una potenza di 95,2 CV – pari a 70 kW, limite massimo per poter ottenere la versione depotenziata – a 8.750 giri/min e una coppia di 90 Nm a 6.500 giri/min (contro i 92 CV e 82 Nm del vecchio 750 cc): tale risultato è frutto non solo della crescita della corsa di 11 mm, ma anche di un lavoro di fino effettuato per migliorare tutte le componenti interne al propulsore. L’elettronica guadagna una nuova centralina Marelli 7SM che gestisce il nuovo acceleratore ride by wire più leggero di 550 gr (con tre modalità di guida: Touring, Sport e Rain), il nuovo controllo di trazione regolabile ed escludibile e l’ABS. Infine, l’impianto frenante prevede pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini su una coppia di dischi flottanti in acciaio da 320 mm e una pinza a singolo pistoncino su un disco posteriore da 240 mm.
Aprilia Dorsoduro 900, come va
Non era facile migliorare un prodotto già estremamente performante, per questo Aprilia ha agito su piccoli dettagli senza grossi stravolgimenti. La posizione di guida resta quella di sempre: busto eretto, manubrio largo e sella alta e stretta. Per poggiare con sicurezza i piedi a terra bisogna però essere abbastanza alti: quelli che non superano il metro e settantacinque potrebbero avere qualche problema, soprattutto nelle manovre da fermo e al semaforo. Il motore è cresciuto leggermente nella potenza ma è diventato più lineare, quasi più docile. La spinta è vigorosa (ma non spaventa) sin dai bassi regimi e si esaurisce poco prima dei 9.000 giri. C’è maggiore elasticità che in passato: riprendere in sesta da velocità basse è decisamente meno problematico. Quando si spinge si è portati ad usare spesso il cambio, migliorato ma comunque più duro rispetto a quello della Shiver (a causa del leveraggio).
La leva della frizione è molto più morbida e consente una guida rilassata e meno stancante. La sella, invece, è ancora un po’ duretta – non si chiama Dorsoduro a caso, ecco – e alla lunga stanca: in optional c’è quella in gel che garantisce un comfort maggiore. Ma d’altronde la Dorsoduro non è una moto pensata per i viaggi, nonostante tra gli accessori ci siano borse morbide pratiche ed efficienti. Nasce, infatti, come fonte di pura adrenalina (nelle mani dei più esperti) in curve e tornanti, garantendo allo stesso tempo agilità e maneggevolezza nella giungla cittadina. La ciclistica resta uno dei suoi punti di forza, la nuova forcella da 41 non fa rimpiangere quella da 43 mm, anzi: è più leggera ma ugualmente performante. In curva la Dorsoduro è stabile ed estremamente precisa. La butti giù in un attimo, piega tanto ed è rapidissima nei cambi di direzione. Altro punto di forza è senza dubbio la frenata, sempre efficace e decisa: non è necessario strizzare la leva del freno anteriore, essa “morde” subito, come è giusto che sia su una moto che fa della sportività il suo biglietto da visita.
Pregi
Motore
Ciclistica
Freni
Difetti
Sella e cambio duri
Abbigliamento
Scorpion ADX-1 Anima
Alpinestars T-Jaws WP jacket
Alpinestars Cooper Out denim pants
Alpinestars GP Plus R Gloves
Alpinestars SMX-6 boots
L’articolo Aprilia Dorsoduro 900, il test proviene da Panoramauto.
Ford Kuga
Contraddistinta da un design sportivo e accattivante, la Ford Kuga si colloca tra i suv più apprezzati sul mercato. Giovanile, confortevole ma anche molto versatile.
Dimensioni
Lunga 454 cm , larga 186 e alta 169 cm, la Ford Kuga si presenta spaziosa e confortevole. La capacità di carico varia dai 456 ai 1653 litri, in relazione al tipo di utilizzo dei sedili posteriori.
Motori
Ford Kuga è disponibile in abbinamento al motore 1.5 EcoBoost a benzina da 120 e 150 CV e al 2.0 diesel da 150 e 180 CV.
Allestimenti e Prezzi
Quattro gli allestimenti: Plus e Titanium, St Line e Vignale. I prezzi variano dai 23.650 euro necessari per la versione 1.5 EcoBoost 2WD Plus equipaggiata, fino ad arrivare ai quasi 42.250 euro della top di gamma equipaggiata con il 2.0 diesel da 180 CV 4WD Vignale.
L’articolo Ford Kuga proviene da Panoramauto.