Monthly Archives: Aprile 2017
F1 – Le foto più belle del GP di Cina 2017
Il GP di Cina a Shanghai – seconda tappa del Mondiale F1 2017 – è stato vinto (anzi, dominato) da Lewis Hamilton su Mercedes.Qui troverete una gallery con le foto più belle della gara asiatica, un Gran Premio che ha visto il pilota britannico della Stella conquistare il suo terzo Grand Chelem (pole position, vittoria, giro veloce e in testa per tutta la corsa) in carriera.
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Mondiale F1 2017 – GP Cina: Hamilton re di Shanghai
Lewis Hamilton non si è accontentato di vincere il GP di Cina (seconda tappa del Mondiale F1 2017), lo ha dominato. Il pilota britannico della Mercedes ha vinto per la quinta volta a Shanghai e ha realizzato il suo terzo Grand Chelem in carriera (vittoria, pole position, giro veloce e in testa per tutta la corsa).Sebastian Vettel (secondo al traguardo con la Ferrari) ha mantenuto la vetta della classifica iridata (insieme a Lewis) ma le emozioni più grandi sono arrivate da Max Verstappen, autore di un’eccezionale rimonta con la Red Bull che gli ha permesso di terminare la gara in terza posizione dopo essere partito dalla 16° piazza.Mondiale F1 2017 – GP Cina a Shanghai: la gara in cinque punti1) A Shanghai Lewis Hamilton ha lasciato le briciole agli avversari: ieri ha ottenuto la pole position mentre oggi ha portato a casa la vittoria, il giro veloce ed è stato al comando per tutta la corsa. Chapeau!2) Sebastian Vettel ha fatto quello che ha potuto contro un Hamilton in stato di grazia. Dopo essere partito fuori dalla propria piazzola (non ha ricevuto alcuna penalizzazione per questo) ha perso molto tempo in regime di safety-car durante i passaggi in pit-lane. Memorabile il sorpasso “gomma a gomma” ai danni di Ricciardo.3) Un GP di Cina da dimenticare per Valtteri Bottas: il pilota finlandese ha perso molto tempo a causa di un testacoda in regime di safety-car ed è riuscito a recuperare terreno tagliando il traguardo in sesta posizione.4) Ancora una prova incolore per Kimi Räikkönen. Il fatto che sia arrivato quinto senza mostrare grinta fa capire la validità della monoposto Ferrari di quest’anno.5) La Mercedes è la scuderia che ha mostrato le cose migliori nel GP di Cina a Shanghai. Grazie alla vittoria di Hamilton la Stella ha riconquistato la vetta del Mondiale F1 2017 Costruttori.Mondiale F1 2017 – I risultati del GP di Cina a ShanghaiProve libere 1
1 Max Verstappen (Red Bull) 1:50.491
2 Felipe Massa (Williams) 1:52.986
3 Lance Stroll (Williams) 1:52.507
4 Carlos Sainz Jr. (Toro Rosso) 1:52.8405 Romain Grosjean (Haas) 1:53.039Prove libere 3
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:33.336
2 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:33.389
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:33.707
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:33.8795 Felipe Massa (Williams) 1:34.773Qualifiche
1 Lewis Hamiton (Mercedes) 1:31.678
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:31.864
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:31.865
4 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:32.1405 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:33.033Gara
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1h37:36.160
2 Sebastian Vettel (Ferrari) + 6,3 s
3 Max Verstappen (Red Bull) + 45,2 s
4 Daniel Ricciardo (Red Bull) + 46,0 s5 Kimi Räikkönen (Ferrari) + 48,1 sLe classifiche del Mondiale F1 2017 dopo il GP di Cina a ShanghaiClassifica Mondiale Piloti
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 43 punti
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 43 punti
3 Max Verstappen (Red Bull) 25 punti
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 23 punti5 Kimi Räikkönen (Ferrari) 22 puntiClassifica Mondiale Costruttori
1 Mercedes 66 punti
2 Ferrari 65 punti
3 Red Bull-TAG Heuer 37 punti
4 Toro Rosso-Renault 12 punti5 Force India-Mercedes 10 punti
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Quando la Mercedes correva nei rally
Mercedes e i rally: un rapporto breve ma intenso che purtroppo non ha portato i risultati sperati. La Casa tedesca ha vinto quasi tutto quello che c’era da vincere nel motorsport e per un certo periodo ha tentato di portare a casa – senza successo – anche il Mondiale WRC. Scopriamo insieme la storia di questa avventura.Mercedes e i rally: la storiaLe prime Mercedes iniziano a correre nei rally verso la metà degli anni ’50: il primo podio importante arriva nel 1955 grazie al tedesco Hanns Gerdum (terzo a Monte Carlo con una 220) mentre per il primo successo bisogna ringraziare l’olandese Hans Tak, primo nella gara locale Tulpenrallye con la 300 SL.La sportiva della Stella conquista anche il Rally Adriatico in Jugoslavia con il tedesco Werner Engel (che si laurea nello stesso anno campione europeo) e la Liegi-Roma-Liegi con il belga Olivier Gendebien. Grandi successi per la mitica “ali di gabbiano” anche nel 1956: il teutonico Walter Schock diventa campione europeo grazie ai trionfi al Sestriere e all’Acropoli, il belga Willy Mairesse sale sul gradino più alto del podio della Liegi-Roma-Liegi e il portoghese Fernando Stock conquista il Rally Iberico. L’ultimo risultato importante per la 300 SL risale al 1959 con il portoghese José Luís Abreu Valente primo al Rally Estoril.Gli anni ’60Gli anni ’60 della Mercedes nei rally si aprono con Schock campione europeo al volante della 220 SE (merito delle vittorie a Monte Carlo, all’Acropoli e in Polonia). L’anno seguente segnaliamo i trionfi del tedesco Eugen Böhringer in Polonia e del finlandese Rauno Aaltonen al 1000 Laghi.Böhringer diventa campione europeo rally nel 1962 (primo all’Acropoli, in Polonia e alla Liegi-Roma-Liegi) e l’anno seguente sale sul gradino più alto del podio all’Acropoli con la 300 SE. Nello stesso anno il tedesco Dieter Glemser vince in Polonia con la 220 SE.Mercedes nel WRC: l’impegno ufficialeLa seconda vita della Mercedes nei rally inizia nel 1978, quando la Casa di Stoccarda decide di entrare ufficialmente nel Mondiale WRC. La vettura scelta – l’elegante coupé 450 SLC (dotata di un motore 4.5 V8 da 227 CV abbinato ad un cambio automatico a tre rapporti) – sembra apparentemente poco adatta agli sterrati ma impiegherà poco tempo a far cambiare idea agli addetti ai lavori.I primi successiNel 1979 la Mercedes 450 SLC si presenta nel Mondiale Rally con alcune modifiche: motore 5.0 V8 e peso ridotto. Il primo podio iridato di sempre arriva grazie al finlandese Hannu Mikkola (secondo al Safari) ed è sempre il driver scandinavo a regalare alla Stella la prima vittoria portando a casa il Bandama Rally in Costa d’Avorio. Una gara corredata da un’incredibile tripletta: secondo lo svedese Björn Waldegård, terzo il britannico Andrew Cowan.La 500 SLCLa Mercedes schiera nel Mondiale 1980 la più cattiva 500 SLC (motore da 329 CV e cambio automatico a quattro rapporti) ma il primo podio stagionale (il keniota Vic Preston jr. terzo al Safari) arriva ancora con la vecchia vettura.La coupé della Stella si riscatta grazie a Mikkola (secondo in Argentina e terzo in Nuova Zelanda) e regala l’ultima soddisfazione alla Stella nel WRC in Costa d’Avorio con una doppietta: primo Waldegård e secondo l’argentino Jorge Recalde.Addio improvvisoLa Mercedes – reduce nel 1980 dalla migliore stagione di sempre nel WRC (4° tra i Costruttori) – si appresta ad affrontare il Mondiale Rally 1981 con un “dream team” composto dal campione iridato in carica (il tedesco Walter Röhrl) e dal finlandese Ari Vatanen.La Casa tedesca decide però di abbandonare il campionato poco prima dell’inizio della stagione.
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BMW i3 e i8 MemphisStyle
Prendi un marchio d’auto come BMW e lo metti insieme a un’iconico movimento del design degli Anni ’80, Memphis Design. Il tutto nella cornice del Salone del Mobile di Milano.Il risultato, presentato da Garage Italia Customs, è la gamma ‘i’ della Casa bavarese come non l’avevamo mai vista. A curare il progetto ci ha pensato Michele De Lucchi, designer e architetto, nonché esponente d’eccellenza del Gruppo Memphis Design.Queste i3 e i8 MemphisStyle saranno riprodotte su richiesta ai clienti che lo richiederanno e verranno preparate nei prossimi mesi nella nuova sede dell’atelier milanese di Lapo Elkann, ridisegnato per l’occasione dallo stesso De Lucchi e nato da una riqualificazione dell’ex stazione Agip di Piazzale Accursio a Milano.Dopo l’anteprima al Salone del Mobile, la BMW i8 MemphisStyle sarà esposta negli Stati Uniti al Frieze New York 2017, fiera d’arte contemporanea in programma dal 5 al 7 maggio.
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Le 4 auto con il miglior design del 2017
Ci sono diverse organizzazioni che riconoscono, ogni anno, i migliori prodotti in ambito automobilistico, in termini di design. Ma l’ultima parola appartiene all’organizzazione Red Dot Award che ha annunciato i migliori progetti del 2017.A questa edizione dei Red Dot 2017 sono ben 4 le auto premiate, a pari merito, per il miglior design in assoluto: la Ferrari J50, la Mazda MX-5 RF, la Kia Optima Sportswagon e l’Audi Q2.Ancora non sono stati assegnati i premi per le altre categorie – la cerimonia ufficiale avverrà a luglio – ma Seat avrebbe già annunciato di esser stata premiata per la nuova Ibiza 2017. Ferrari J50 La Ferrari J50 è la serie speciale prodotta in soli dieci esemplari, realizzata per celebrare i 50 anni del marchio del Cavallino in Giappone. Disegnata dal Centro Stile di Maranello, nasce sulla base della 488 Spider ed è alimentata da una nuova versione del V8 da 3.9 litri in grado di erogare una potenza di 690 CV (contro i 670 della versione standard):Mazda MX-5 RFLa Mazda MX-5 RF è la variante con tetto rigido ad apertura automatica della spider giapponese. La sigla “RF” è l’abbreviazione di “Retractable Fastback” e proprio questo sistema la caratterizza e le permette di scoprirsi premendo l’apposito pulsante. L’operazione può essere eseguita anche in marcia, ma solo fino ad una velocità massima di 10 km/h. Piuò essere equipaggiata con il 1.5 da 131 CV o con il 2.0 da 160 CV, entrambi con tecnologia SKAYACTIV-G (benzina).Kia Optima SportswagonLa Kia Optima Sportswagon – variante station wagon della berlina coreana – è stata costruita espressamente per il mercato europeo e punta a rubare clienti a familiari come la Volkswagen Passat Variant. La gamma motori si articola su tre unità: due 2.0 a benzina (aspirato da 163 CV e turbo da 247 CV) e un 1.7 turbodiesel da 141 CV.Audi Q2L’Audi Q2 è la più piccola SUV del quattro anelli. Realizzata sullo stesso pianale adottato dalla A3 e dalla TT, punta a ripetere il successo ottenuto dalle sorelle maggiori Q3, Q5 e Q7. La gamma motori dell’Audi Q2 è per il momento composta da due unità sovralimentate: un 1.4 TFSI a benzina da 150 CV e un 1.6 diesel TDI da 116 CV.
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Mondiale F1 2017 – GP Cina a Shanghai: gli orari TV su Sky e Rai
Il GP di Cina a Shanghai – seconda tappa del Mondiale F1 2017 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita sulla Rai (di seguito troverete gli orari TV). Anche in questo Gran Premio vedremo il nostro Antonio Giovinazzi al volante della Sauber al posto di Pascal Wehrlein.Nella seconda puntata del duello tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel sembra davvero difficile trovare qualche monoposto in grado di impensierire la Ferrari e la Mercedes.F1 2017 – GP Cina a Shanghai: cosa aspettarsiIl circuito di Shanghai – sede del GP di Cina – è molto veloce ed è caratterizzato da un lungo rettilineo che permetterà di capire se è vero che nel Mondiale F1 2017 vedremo meno sorpassi rispetto allo scorso anno.Partire dalla pole position è fondamentale (quattro delle ultime cinque edizioni del Gran Premio asiatico sono state vinte da chi è scattato davanti a tutti) in una gara che sarà molto probabilmente bagnata dalla pioggia. Di seguito troverete il calendario del GP di F1, gli orari TV su Sky e Rai e il nostro pronostico.F1 2017 – Shanghai, il calendario e gli orari TV su Sky e RaiVenerdì 7 aprile 2017
04:00-05:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai Sport alle 08:30)08:00-09:30 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai Sport alle 12:30)Sabato 8 aprile 2017
06:00-07:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai Sport alle 10:15)09:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai 2 alle 14:30)Domenica 9 aprile 201708:00 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai 1 alle 14:00)F1 – I numeri del GP di Cina 2017
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.451 mGIRI: 56
RECORD IN PROVA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1’33”185 – 2004
RECORD IN GARA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1’32”238 – 2004RECORD DISTANZA: Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1h29’12”420 – 2004F1 – Il pronostico del GP di Cina 20171° Lewis Hamilton (Mercedes)Il favorito del GP di Cina? Senza dubbio Lewis Hamilton: a Shanghai il pilota britannico ha infatti ottenuto quattro vittorie, sette podi totali e cinque pole position.Reduce da sei podi consecutivi, ha tutte le carte in regola per riscattare la sconfitta dell’Australia su una pista da lui molto amata.2° Sebastian Vettel (Ferrari)Il GP di Cina non è la gara preferita di Sebastian Vettel: una sola vittoria, quattro podi complessivi e tre pole position.Il pilota tedesco della Ferrari si accontenterà a nostro avviso di salire sul podio e di conquistare punti importanti per il Mondiale F1 2017. Negli ultimi sei GP ha sempre terminato la corsa in “top 5”: un buon segnale di continuità.3° Daniel Ricciardo (Red Bull)Daniel Ricciardo non è mai salito sul podio di Shanghai ma ha un disperato bisogno di chiudere nelle prime tre posizioni il GP di Cina.Vorremmo tanto rivedere il pilota australiano bere dalla propria scarpa dopo l’esecuzione degli inni nazionali: sono quasi sei mesi che non succede.Da tenere d’occhio: Kimi Räikkönen (Ferrari)Kimi Räikkönen non ha più scuse: non sale sul podio dallo scorso luglio e quest’anno – pur avendo a disposizione una Ferrari molto veloce – nella prima gara del Mondiale F1 2017 non ha convinto quanto il compagno Vettel.Il palmarès a Shanghai del driver finlandese? Una vittoria e cinque podi totali.La squadra da seguire: MercedesLa Mercedes ha vinto quattro degli ultimi cinque GP di Cina e nelle ultime nove edizioni solo in due occasioni non ha trionfato una monoposto dotata del motore della Stella.La scuderia tedesca è indubbiamente la favorita di Shanghai: cinque pole position consecutive su questo tracciato e il podio mancato solo una volta in sette edizioni della gara asiatica.
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Ayrton Senna: una mostra al Museo Lamborghini
La mostra su Ayrton Senna in programma al Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese dal 12 aprile al 9 ottobre 2017 permetterà agli appassionati di motori di ammirare – tra le altre cose – tutte le monoposto guidate dal pilota brasiliano nel corso della sua carriera.Creata in ricordo del test di Senna del 1993 su una monoposto McLaren di F1 motorizzata Lamborghini, la mostra fotografica “Ayrton Senna. L’ultima notte” – aperta tutti i giorni dalle 09:30 alle 19:00 – si inserisce all’interno della collezione permanente del Museo del Toro. Per l’occasione, saranno esposte anche la nuova Aventador S e la Huracán Performante, detentrice del record sul circuito del Nürburgring.
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Lotus Seven S2 (1960): puro piacere di guida
La Lotus Seven S2 – prodotta in poco più di 1.300 esemplari dal 1960 al 1968 – è la seconda serie dell’essenziale spider inglese: una sportiva senza fronzoli perfetta per chi cerca un’esperienza pura di guida.In Italia questa roadster leggerissima ha raggiunto quotazioni molto (troppo) elevate (60.000 euro): per cifre più oneste – intorno a quota 30.000 – meglio rivolgersi ai più forniti mercati nordeuropei e britannici.Lotus Seven S2 (1960): le caratteristiche principaliLa seconda serie della Lotus Seven – nota come S2 – vede la luce nel 1960 (tre anni dopo il lancio della prima generazione): meno costosa da produrre rispetto all’antenata, si distingue per il telaio tubolare con meno elementi e per la presenza di numerose componenti in fibra di vetro usate per rimpiazzare quelle in alluminio.Senza dimenticare il ponte posteriore derivato da quello della Standard Ten, lo sterzo meno raffinato e i cerchi da 13” anziché da 15” (soluzione che contribuisce però ad abbassare il baricentro).Lotus Seven S2 (1960): la tecnicaLa Lotus Seven S2 – spider britannica caratterizzata da un peso estremamente contenuto (mai superiore a 500 kg) – debutta nel 1960 con due motori già visti sulla S1: un 1.2 Ford con potenze comprese tra 28 e 37 CV e un 948 BMC da 38 a 44 CV.Nel 1961 arrivano altri due propulsori: un 1.0 Ford da 40 CV e la Super Seven con un 1.3 Ford Cosworth da 86 CV. Quest’ultimo viene rimpiazzato l’anno seguente (in concomitanza con l’addio al 1.2 Ford) da un 1.5 dell’Ovale Blu (il propulsore a nostro avviso più adatto a questa vettura) con potenze comprese tra 67 e 127 CV.La gamma motori della Lotus Seven S2 vede nel 1963 l’addio all’unità BMC e l’ingresso a fine carriera – nel 1968 – di un 1.6 Ford da 85 CV.Lotus Seven S2 (1960): le quotazioniLa Lotus Super Seven S2 1.3 si trova in Italia a prezzi molto alti (60.000 euro). Meglio rivolgersi al Regno Unito o al Nord Europa: più scelta di modelli e quotazioni più contenute. Qualche esempio? Meno di 30.000 euro per le Seven “normali” e poco più di 30.000 per le Super Seven. Solo le S1 valgono di più.
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Lance Stroll, un miliardario in F1
Lance Stroll è il pilota più discusso del Mondiale F1 2017: questo 18enne canadese, figlio del miliardario Lawrence Stroll (uno degli uomini più ricchi del mondo), è stato chiamato dalla Williams per rimpiazzare Valtteri Bottas pur senza avere l’esperienza necessaria per gareggiare con quella che l’anno scorso è stata la quinta scuderia più forte del campionato. Scopriamo insieme la storia di questo driver.Lance Stroll: la biografiaLance Stroll nasce il 29 ottobre 1998 a Montréal (Canada). Figlio del miliardario Lawrence Stroll (722° uomo più ricco del mondo, proprietario del circuito di Mont-Tremblant nonché collezionista Ferrari), inizia a farsi notare con i kart conquistando il campionato nazionale Rotax Micro Max (nel 2008) e Rotax Junior (nel 2010).Salto di qualitàNel 2010 Lance entra a sorpresa – a soli 11 anni – nella Ferrari Young Driver Academy e comincia a correre con le monoposto grazie al supporto di Maranello togliendosi qualche soddisfazione.Qualche esempio? Il campionato italiano F4 nel 2014 e il trionfo nella serie neozelandese Toyota Racing Series nel 2015. Alla fine della stagione Lance Stroll lascia la Ferrari Driver Academy ed entra nell’orbita Williams.La F3 e la F1Stroll conquista nel 2016 il prestigioso campionato europeo F3 e viene chiamato dalla Williams per correre il Mondiale F1 2017 al posto di Valtteri Bottas.Il debutto di Lance Stroll nel Circus non è dei migliori: nel GP d’Australia parte ultimo in griglia ed è costretto al ritiro dopo 40 giri per problemi ai freni mentre il compagno di scuderia Felipe Massa termina la corsa in sesta posizione.
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Lexus Design Award 2017: vince Pixel di Hiroto Yoshizoe
Pixel di Hiroto Yoshizoe ha vinto i Lexus Design Award 2017: il progetto vincitore verrà esposto, accanto alle prestazioni degli altri undici finalisti, da martedì 4 aprile fino a domenica 9 aprile presso lo spazio “Lexus YET” al Salone del Mobile allestito a La Triennale di Milano ospitata all’interno del Palazzo dell’Arte di Parco Sempione.Pixel è una struttura creata per sperimentare l’esistenza della luce e dell’ombra che utilizza una combinazione tra diversi visori per creare una molteplicità di effetti ottici. Grazie alla ripetizione di riverberi interni, gli input luminosi vengono trasformati in immagini di forma quadrata.Hiroto Yoshizoe ha impostato il suo progetto tra i concetti di luce e di ombra, partendo dal presupposto che lavorando sul confine tra questi due elementi, essi avrebbero esaltato le reciproche caratteristiche.Hiroto Yoshizoe – vincitore dei Lexus Design Award 2017 con Pixel – si è diplomato alla Musashino Art University e ora lavora a Tokyo nel campo della Art Direction e Design come ingegnere spaziale. Lo scorso anno era entrato in finale ai Lexus Design Award con il progetto PLANTS-SKIN.I Lexus Design Award – guinti alla quinta edizione (1.152 iscrizioni raccolte nel 2017 da parte di designer provenienti da 63 Paesi diversi) – sono una competizione internazionale lanciata nel 2013 che si rivolge ad una nuova generazione di designer provenienti da tutto il mondo.
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