Monthly Archives: Marzo 2017
Ferrari: 70 anni di Cavallino Rampante
Chissà cosa frullava nella testa di Enzo Ferrari quando 70 anni fa, il 12 marzo del 1947, percorreva, attorno all’allora fabbrica di Maranello, i primi chilometri al volante della prima sportiva che portava il suo cognome sulla carrozzeria. Quell’auto era la Ferrari 125 S.Il modello fu lanciato nelle varianti Sport e da gara, con carrozzerie differenti ma con praticamente gli stessi telai tubolari in acciaio e le stesse meccaniche da dodici cilindri a V (60 gradi).Il primo motore fu il 1.5 da 120 CV di potenza, con due valvole per cilindro, tre carburatori Weber 30DCF e un cambio manuale a cinque marce.Un “fallimento promettente”Il debutto sul circuito di Piacenza della Ferrari 125 S da corsa, l’11 maggio dello stesso anno, fu un “fallimento promettente” secondo le parole dello stesso Enzo Ferrari (Franco Cortese fu costretto ad abbandonare il volante della 125 S per problemi meccanici). Qualche giorno dopo le parole del fondatore della Casa di Maranello rivelavano il loro vero senso, con i fatti. Il 20 maggio del 1947 la stessa auto si aggiudicava la prima vittoria in gara al Gran Premio di Roma stabilendo una media di 88,5 km/h (Cortese sempre al volante).Lo stesso anno la 125 S otteneva altri cinque successi, il più memorabile dei quali fu quello del Gran Premio di Parma con Tazio Nuvolari a bordo della prima Rossa di sempre. Ma la 125 S ebbe vita corta, dopo solo un anno fu infatti rimpiazzata dalla Ferrari 166 S.E così iniziava la lunga storia del Cavallino Rampante. Il resto lo conosciamo bene.
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È morto John Surtees, icona della F1 (e delle moto)
John Surtees è morto oggi a Londra. L’unico pilota capace di diventare campione del mondo in F1 e in quella che oggi è chiamata MotoGP è scomparso a 83 anni.John Surtees: la storiaNato l’11 febbraio 1934 a Tatsfield (Regno Unito), comincia a correre con le moto (grazie al padre, rivenditore di mezzi a due ruote) già in giovanissima età e dopo aver trovato lavoro a 16 anni come apprendista presso la Casa motociclistica britannica Vincent inizia a farsi notare negli anni ’50 grazie a successi ottenuti contro piloti di maggiore esperienza.Le prime vittorie in motoNel 1952 John Surtees esordisce nel Motomondiale e porta a casa subito un punto nella classe regina 500 grazie al sesto posto rimediato in Irlanda del Nord in sella ad una Norton.La prima vittoria iridata arriva nel 1955 (in classe 250 con la NSU) in Irlanda del Nord e nello stesso anno arrivano due terzi posti in 350 (Germania e Irlanda del Nord) con la Norton.Dominio MondialeIl 1956 è l’anno in cui John Surtees diventa per la prima volta campione del mondo con le moto. Il pilota britannico conquista il titolo 500 con la MV Agusta grazie a tre vittorie (il primo podio iridato nella classe regina al TT, Olanda e Belgio) e non contento sale sul gradino più alto del podio in Belgio anche in 350.Nel 1958 vince sei gare su sette (TT, Olanda, Belgio, Germania, Irlanda del Nord e GP delle Nazioni), conquista i Mondiali 350 e 500 e si ripete l’anno seguente trionfando nientepopodimeno che in tutti i GP in calendario: sette in 500 (Francia, TT, Germania, Olanda, Belgio, Irlanda del Nord e GP delle Nazioni) e sei in 350 (Francia, TT, Germania, Svezia, Irlanda del Nord e GP delle Nazioni).L’ultima stagione di John Surtees nel Motomondiale coincide con altri due titoli iridati: cinque vittorie in 500 (Francia, TT, Belgio, Germania e GP delle Nazioni) e due in 350 (Germania e Irlanda del Nord).Il debutto in F1Surtees debutta in F1 con la Lotus nel 1960: esordisce con un ritiro a Monte Carlo ma sorprende tutti con un secondo posto nella seconda gara in carriera in Gran Bretagna. Nel corso della stagione risulta più lento dell’inglese Innes Ireland ma più rapido dello scozzese Jim Clark.Dalla Lotus alla Cooper alla LolaNel 1961 John Surtees si trasferisce alla Cooper (due quinti posti in Belgio e in Germania e risultati migliori del compagno britannico Roy Salvadori) mentre l’anno successivo passa alla Lola: due secondi posti in Gran Bretagna e in Germania e piazzamenti più convincenti di quelli di Salvadori.Gli anni in FerrariSurtees viene chiamato dalla Ferrari nel 1963 e ottiene la prima vittoria in F1 in Germania. Rispetto ai compagni di squadra è più veloce del belga Willy Mairesse e del nostro Ludovico Scarfiotti ma più lento di Lorenzo Bandini.Nello stesso anno John Surtees si fa notare anche nell’endurance quando al volante della Ferrari 250P sale sul gradino più alto del podio della 12 Ore di Sebring (in coppia con Scarfiotti) e della 1.000 km del Nürburgring (con Mairesse).Campione del mondo F1Nel 1964 Surtees diventa il primo (e per il momento unico) pilota capace di diventare campione del mondo in F1 e in quella che oggi si chiama MotoGP grazie a due vittorie in Germania e in Italia e a risultati migliori dei compagni Bandini, Scarfiotti e del messicano Pedro Rodríguez.L’anno successivo John Surtees inizia la stagione con un secondo posto in Sudafrica, trionfa nell’endurance alla 1000 km del Nürburgring con Scarfiotti e la 330 P2 e in Italia è costretto al ritiro per un problema al cambio mentre il nostro Nino Vaccarella riesce a terminare la corsa. Pochi giorni dopo a causa di un terribile incidente durante il test di una Lola è costretto a saltare il resto della stagione.Addio alla FerrariSurtees disputa i primi due GP del Mondiale F1 1966 con la Ferrari: vince in Belgio ma è meno in forma di Bandini. Il driver britannico lascia il Cavallino dopo essere stato escluso (per ragioni dovute all’incidente dell’anno prima) dalla 24 Ore di Le Mans (nonostante la vittoria alla 1000 km di Monza in coppia con l’inglese Mike Parkes) e si trasferisce alla Cooper.Con la monoposto britannica esordisce in Francia con un ritiro (mentre il coéquipier neozelandese Chris Amon riesce a terminare la gara) e chiude la stagione con una vittoria in Messico (e facendo complessivamente meglio dell’austriaco Jochen Rindt) in un Gran Premio che vede il ritiro del pilota locale Moisés Solana.Sempre nel 1966 John Surtees conferma le proprie doti di pilota eclettico portando a casa – al volante di una Lola – la prima edizione del campionato nordamericano Can-Am.Gli anni alla HondaSurtees viene chiamato dalla Honda nel 1967 e ottiene l’ultimo trionfo in F1 della sua carriera a Monza regalando alla Casa giapponese il secondo dei tre successi totali nel Circus.L’anno successivo John Surtees porta a casa un secondo posto in Francia (meglio del driver locale Jo Schlesser).L’ultimo podioNel 1969 – grazie ad un terzo posto negli USA – Surtees conquista al volante della BRM l’ultimo podio in carriera in F1 in una stagione più convincente di quella del compagno britannico Jackie Oliver.Nasce il team SurteesJohn Surtees si mette in proprio e decide di affrontare il Mondiale F1 1970 come costruttore: dopo aver corso quattro GP come privato con una McLaren (6° in Olanda) a causa dei ritardi nello sviluppo della nuova monoposto ottiene con una Surtees il quinto posto in Canada. Negli USA – unico GP dell’anno corso insieme ad un coéquipier – si ritira mentre l’inglese Derek Bell va a punti.Nel 1971 esordisce con un ritiro in Sudafrica (mentre il britannico Brian Redman taglia il traguardo), in Gran Bretagna se la cava meglio di Bell mentre nell’ultima prova stagionale negli USA è più rapido del pilota locale Sam Posey. Una stagione nella quale il driver inglese risulta complessivamente più rapido del tedesco Rolf Stommelen ma più lento del britannico Mike Hailwood.John Surtees corre l’ultimo GP di F1 della sua carriera in Italia (ritirato, Hailwood secondo) nel 1972. Nello stesso anno Hailwood alla guida di una Surtees si laurea campione europeo di F2.Dopo le corseSurtees dopo aver appeso il casco al chiodo apre una concessionaria di moto e una di auto e fino al 1978 si occupa della scuderia da lui fondata.Nel 1991 nasce Henry Surtees: il figlio di John Surtees decide di intraprendere la carriera di pilota ma perde la vita nel 2009 – a soli 18 anni – colpito alla testa da un pneumatico vagante durante una gara di F2.John Surtees muore a Londra (Regno Unito) il 10 marzo 2017.
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F1 2017 – Il punto dopo gli ultimi test di Barcellona
Gli ultimi test di Barcellona prima dell’inizio del Mondiale F1 2017 hanno confermato quanto visto la settimana scorsa: una Ferrari veloce, una Mercedes che si sta nascondendo e una Red Bull che fatica a tenere il passo. Anche in questi quattro giorni la Renault ha mostrato buone cose mentre la McLaren rischia seriamente di essere la peggiore scuderia del campionato.F1 2017 – Gli ultimi test di Barcellona in cinque punti1) La Mercedes resta secondo noi la scuderia da battere nel Mondiale F1 2017: non ha cercato il tempo ma ha percorso tantissimi giri.2) Quel che è certo è che la Ferrari è molto veloce: oggi ha stabilito il record della pista di Barcellona con Kimi Räikkönen e sta mostrando ottime cose anche con pneumatici meno performanti.3) La Red Bull è il più grande mistero delle prove di Barcellona. La monoposto austriaca sembra affidabile ma le prestazioni offerte dal motore TAG Heuer (un Renault rimarchiato) non sembrano molto convincenti. Anche se si sa che i tempi in queste sessioni contano poco o nulla.4) Lewis Hamilton si è nascosto molto durante le prove di Barcellona: dopo aver realizzato il miglior tempo nella prima sessione di test della scorsa settimana non ha più cercato la prestazione assoluta limitandosi a girare molto.5) Valtteri Bottas rischia di diventare un protagonista del Mondiale F1 2017: a Barcellona ha dimostrato di essere all’altezza della Mercedes e i suoi tempi sono in linea con quelli del compagno Hamilton.F1 2017 – Test Barcellona 2 – I tempi7 marzo 2017
1 Felipe Massa (Williams) 1:19.726
2 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:19.900
3 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:19.906
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:20.4565 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:20.9248 marzo 2017
1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:19.310
2 Felipe Massa (Williams) 1:19.420
3 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:20.406
4 Max Verstappen (Red Bull) 1:20.4325 Lance Stroll (Williams) 1:20.5799 marzo 2017
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:19.024
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.352
3 Esteban Ocon (Force India) 1:20.161
4 Daniil Kvyat (Toro Rosso) 1:20.4165 Kevin Magnussen (Haas) 1:20.50410 marzo 2017
1 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:18.634
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.438
3 Carlos Sainz, Jr. (Toro Rosso) 1:19.837
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:19.8455 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.850
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Le 10 migliori SUV del Salone di Ginevra 2017
Non c’è da stupirsi che a questa edizione, l’87esima, del Salone di Ginevra, la categoria più rappresentata con un vero e proprio esercito di novità sia quella delle SUV. In uno scenario che disegna il presente e il futuro del mercato auto con tecnologie sempre più efficienti e pulite e la guida autonoma sempre più presente, il segmento delle Sport Utility si è accaparrato comunque buona parte del protagonismo della kermesse elvetica con tanti nuovi modelli interessanti. Tra questi abbiamo scelto i 10 più rappresentativi.Nissan Qashqai 2017La Casa di Yokohama ha presentato un profondo rinnovamento per il suo modello di punta in Europa, la Nissan Qashqai. Il restyling 2017 presenta diverse novità che le danno un valore aggiunto da contrapporre alla concorrenza. Oltre ai leggeri cambiamenti estetici che coinvolgono soprattutto la parte frontale della nuova Nissan Qashqai 2017, va menzionato soprattutto l’arrivo del nuovo sistema di guida semi-autonoma che, a detta della Casa giapponese, porterà notevoli miglioramenti in termini di tecnologia e sicurezza.LE FOTO DELLA NUOVA NISSAN QASHQAIVolvo XC60 2017La seconda generazione della Volvo XC60 eredita la piattaforma SPA dalla sorella maggiore XC90. Si rinnova esteticamente con linee molto equilibrate e appaganti e cresce anche in dimensioni aumentando i volumi interni, la vivibilità e il comfort dell’abitacolo. E poi una schiera praticamente infinita di sistemi tecnologici di assistenza alla guida e sicurezza la rendono uno dei SUV più sicuri sul mercato. La gamma motori sarà amplia e includerà varie opzioni con potenze comprese tra i 190 CV della D4 Diesel fino ai 408 CV della T8 ibrida plug-in.LE FOTO DELLA NUOVA VOLVO XC60DS 7 CrossbackAltra interessante novità SUV del Salone di Ginevra l’abbiamo vista allo stand DS. Il brand premium francese ha svelato la nuova DS 7 Crossback, prima Sport Utility del marchio dedicata all’Europa. Sotto un’elegante carrozzeria da 4,57 metri di lunghezza si nasconde un’auto molto curata al dettaglio e basata sulla stessa piattaforma della Peugeot 3008, proprio in questi giorni nominata Car of the Year 2017. La gamma motori che verrà proposta sotto al cofano della DS 7 Crossback comprenderà anche un’interessante proposta ibrida, la E-Tense da 300 CV.LE FOTO DELLA NUOVA DS 7 CROSSBACKOpel Crossland XLa nuova Opel Crossland X è il nuovo urban SUV che affiancherà in listino la Mokka X e sfiderà rivali come la Nissan Juke e la Renault Captur. Sarà prodotta presso gli stabilimenti spagnoli di Figueruelas (Saragozza). Per il momento non sono ancora state rivelate le motorizzazioni ufficiali ma dovrebbe essere proposta con i nuovi motori a benzina 1.0 Turbo da 105 CV e 1.4 Turbo da 125 e 150 CV. Le alternative diesel dovrebbero ricadere invece sul 1.6 CDTI da 110 e 136 CV.LE FOTO DELLA NUOVA OPEL CROSSLAND XSubaru XV 2017Nuova piattaforma e nuova generazione anche per la SUV compatta giapponese. La nuova Subaru XV 2017 arriva con novità a livello di chassis e una rigidità torsionale aumentata del 70%. Migliora anche l’equipaggiamento di sicurezza con l’arrivo dei nuovi sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione. E per finire si rinnova anche il motore boxer a iniezione diretta ora più potente, leggero ed efficiente.LE FOTO DELLA NUOVA SUBARU XV 2017Hyundai Santa Fe Fuell Cell ConceptAnche il segmento delle SUV non è esente alle ultime tecnologie in tema di elettrico. Un esempio è il prototipo della Casa coreana che presenta un anticipo del suo futuro SUV a zero emissioni alimentato da una batteria a combustibile di idrogeno molto densa e che ridurrebbe il peso del 20%.LE FOTO DELLA NUOVA HYUNDAI SANTA FE CONCEPTKia Niro PHEVLa Kia Niro PHEV è la versione ibrida plug-in della SUV coreana. Arriverà sul mercato a fine anno e il marchio asiatico ha annunciato che avrà un’autonomia in modalità elettrica di 55 km. La potenza complessiva del powertrain è di 141 CV con emissioni di CO2 inferiori ai 30g/km.LE FOTO DELLA NUOVA KIA NIRO PHEVAlfa Romeo StelvioLa nuova Stelvio è un’autentica sportiva con carrozzeria da SUV. Insieme alla Giulia rappresenta la nuova scommessa della firma del Biscione che apre una nuova tappa della sua storia. Ora bisognerà solo vedere se gli alfisti si lasceranno convincere da questa inedita proposta. Noi abbiamo avuto modo di provarla e questo è il nostro verdetto…LE FOTO DELLA NUOVA ALFA ROMEO STELVIO Range Rover VelarLa Range Rover Velar è il quarto modello della gamma Range. Questa nuova SUV di Gaydon punta tutto sulla sportività, e come sempre sull’eleganza, e arriverà sul mercato a luglio con prezzi a partire da circa 60.000 euro. Con i suoi 4,8 metri di lunghezza e tutte le ultime tecnologie del marchio, la Velar è molto di più che una Evoque XL…LE FOTO DELLA NUOVA RANGE ROVER VELARMitsubishi Eclipse CrossPer la sua nuova SUV Mitsubishi recupera una denominazione storica, Eclipse. Ma con l’aggiunta della parola Cross. La nuova Eclipse Cross si andrà a posizionare in listino tra la ASX e l’Outlander con un design compatto e spigoloso, con linee da coupé. Dovremo aspettare fino alla fine dell’anno per vederla su strada.LE FOTO DELLA MITSUBISHI ECLIPSE CROSS
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Itala Tipo 50 (1919): il simbolo della rinascita
La Itala Tipo 50 – prodotta dal 1919 al 1926 – è stata la prima vettura della Casa torinese costruita dopo la Prima Guerra Mondiale. Le sue quotazioni recitano 36.000 euro ma oramai si trova solo nei musei: un esemplare, ad esempio, è visibile presso il bellissimo Museo Nicolis di Villafranca di Verona.Itala Tipo 50 (1919): le caratteristiche principaliLa Itala Tipo 50 – nata nel 1919 e progettata da Alberto Orasi – rappresenta un simbolo della rinascita del marchio piemontese, diventato famoso agli inizi del ‘900 grazie alla conquista della prima Targa Florio nel 1906 e della Pechino-Parigi nel 1907 e impegnato durante la Prima Guerra Mondiale nella realizzazione di motori aeronautici su licenza Hispano-Suiza.Un marchio importante dalla vita breve che scomparirà ufficialmente dalle scene nel 1934.Itala Tipo 50 (1919): la tecnicaIl motore adottato dalla Itala Tipo 50 – costruita dal 1919 al 1926 – è un 2.8 a quattro cilindri che consente alla vettura torinese di raggiungere una velocità massima di 80 km/h.Itala Tipo 50 (1919): le quotazioniLe quotazioni della Itala Tipo 50 del 1919 recitano ufficialmente 36.000 euro ma in realtà stiamo parlando di un’auto d’epoca impossibile da trovare in vendita. Più facile rintracciare qualche esemplare nei musei.
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F1 – Le foto più belle dei test di Barcellona 2017
Il Mondiale F1 2017 si è ufficialmente aperto con i primi test di Barcellona: le due monoposto apparse più in forma – la Mercedes e la Ferrari – sono anche quelle che hanno ottenuto i tempi migliori sul circuito spagnolo.Di seguito troverete le foto più belle dei test F1 2017 di Barcellona.
CREDIT: Enrico Schiaviphoto: www.photo-emotion.net
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Peugeot 3008 è l’Auto dell’Anno 2017
È la Peugeot 3008 l’Auto dell’Anno 2017. La crossover francese ha ottenuto la maggioranza dei voti dei 58 giornalisti europei che compongono la giuria di Car of The Year, mettendosi alle spalle la Alfa Romeo Giulia e la Mercedes Classe E.I giurati hanno voluto premiare la grande qualità del progetto che ha portato alla nascita della seconda generazione della Peugeot 3008, che si rivolge a una clientela molto esigente che apprezza sia le tecnologie uniche, come l’i-Cockpit che porta l’ergonomia di guida a un nuovo livello, sia lo stile contemporaneo e unico dei rivestimenti firmati Alcantara®.La Casa del Leone, infatti, si è affidata ad Alcantara® per caratterizzare la versione top di gamma (GT Line) della 3008, di cui ha firmato i rivestimenti dei sedili e degli interni. Alcantara® si presenta in combinazione con la pelle, e la Peugeot 3008 sottolinea ancora una volta la versatilità di questo materiale adatto sia per applicazioni super sportive sia per quelle più confortevoli.
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Il Gruppo PSA acquista Opel, ora è ufficiale
Anche se nelle ultime settimane era stato dato per scontato l’accordo e venerdì scorso sembrava che ormai fosse chiuso, soltanto stamattina è stata resa ufficiale l’acquisizione del marchio Opel da parte del Gruppo PSA.L’annuncio è arrivato direttamente da Parigi per bocca di Carlos Tavares. L’accordo, siglato a un prezzo totale di 1,3 miliardi di euro, farà ora del Gruppo francese il secondo fabbricane in Europa per volumi di vendite, dopo Volkswagen. Con questa manovra il Gruppo PSA non solo ha acquistato una marca ma anche tutti i suoi prodotti: sei fabbriche di automobili e componenti, un centro di ingegneria a Rüsselsheim e un totale di 40.000 lavoratori. Tra l’altro General Motors permetterà che la nuova Opel, ora sotto il controllo del Gruppo francese, manterrà la tecnologia americana durante un periodo di tempo ancora non specificato. Secondo alcune clausole del contratto, General Motors continuerà a partecipare al capitale del Gruppo PSA, stringendo così un’alleanza tecnologica per il futuro, soprattutto per quel che riguarda le tecnologie sviluppate dalla Casa di Detroit nel campo delle elettriche.
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10 auto diesel automatiche
Le auto diesel automatiche continuano ad essere molto richieste (nonostante i blocchi del traffico): una dimostrazione del fatto che le vetture a gasolio sono tutt’altro che morte.In questa guida all’acquisto abbiamo analizzato dieci vetture molto diverse tra loro che si acquistano con meno di 27.000 euro.L’elenco delle dieci auto diesel automatiche analizzate in questa guida all’acquisto vede soprattutto vetture francesi e coreane e modelli appartenenti al segmento delle compatte, anche se non mancano veicoli di altre nazioni e di altre categorie. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di questi mezzi.Citroën C4 Cactus BlueHDi ETG6 Shine 22.450 euroLa Citroën C4 Cactus è, secondo noi, la scelta migliore per chi cerca un’auto diesel automatica economica. La SUV compatta francese ospita sotto il cofano un motore 1.6 a gasolio da 99 CV che consuma pochissimo (29,4 km/l dichiarati) abbinato ad un cambio robotizzato a sei rapporti.Ottima la dotazione di serie, che comprende – tra le altre cose – l’accensione automatica dei fari, il Bluetooth, i fendinebbia, il navigatore, il sensore pioggia e i sensori di parcheggio posteriori.DS DS4 BlueHDi 120 EAT6 Chic 26.100 euroLa DS DS4 BlueHDi 120 EAT6 Chic monta un motore 1.6 turbodiesel da 120 CV abbinato ad un cambio automatico a convertitore di coppia a sei rapporti.Non eccezionale la dotazione di serie: Bluetooth, navigatore e sensori di parcheggio optional e fendinebbia, sensore luci e sensore pioggia non disponibili nemmeno a pagamento.Ford Focus 1.5 TDCi Powershift ST Line 26.150 euroLa Ford Focus 1.5 TDCi Powershift ST Line non ha solo un look sportivo ma è anche molto vivace.Cara e con un divano ampio che può accogliere abbastanza comodamente tre persone sui sedili posteriori, ospita sotto il cofano un motore 1.5 turbodiesel da 120 CV e monta un cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti.Hyundai i30 Wagon 1.6 CRDi DCT 25.120 euroLa Hyundai i30 Wagon 1.6 CRDi DCT è una station wagon perfetta per chi cerca un’auto diesel automatica economica e spaziosa: il bagagliaio è infatti molto ampio. Presto verrà rimpiazzata da un nuovo modello.Poco divertente nelle curve, monta un motore 1.6 a gasolio da 110 CV e un cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti.Kia cee’d 1.6 CRDi DCT Cool 24.500 euroLa Kia cee’d 1.6 CRDi DCT Cool è una compatta coreana sviluppata sullo stesso pianale della Hyundai i30 Wagon analizzata nella nostra guida all’acquisto.Anche il cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti è identico mentre il motore 1.6 turbodiesel ha 136 CV anziché 110.Opel Astra 1.6 CDTI 4p. aut. Advance 24.600 euroLa Opel Astra 1.6 CDTI 4p. aut. Advance – variante con la coda della vecchia generazione della compatta tedesca – è l’unica auto presente nella nostra guida all’acquisto ad essere priva di portellone.Tanto ingombrante (4,66 metri di lunghezza) quanto spaziosa per le gambe di chi si accomoda dietro, presenta un abitacolo rifinito con cura e un motore 1.6 turbodiesel da 136 CV ricco di coppia (320 Nm) ma poco pronto ai bassi regimi. Il cambio è un automatico a convertitore di coppia a sei rappporti.Renault Clio dCi EDC Zen 18.950 euroLa Renault Clio dCi EDC Zen è l’auto diesel automatica più economica tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto.Il cambio è un automatico a doppia frizione a sei rapporti mentre il motore – un 1.5 turbodiesel da 90 CV – è carente di coppia e non è molto brioso.Skoda Rapid 1.4 TDI DSG 21.620 euroLa Skoda Rapid è una compatta ceca spaziosa e razionale.Sotto il cofano ospita un motore 1.4 a gasolio da 90 CV abbinato ad un cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti.Ssangyong Tivoli 1.6d 4WD Go aut. 22.400 euroLa Ssangyong Tivoli 1.6d 4WD Go aut. è una SUV coreana che presenta un paio di punti di forza da non sottovalutare: la trazione integrale e un motore 1.6 a gasolio da 115 CV pronto ai bassi regimi (ma anche rumoroso e con consumi migliorabili).La Sport Utility asiatica offre tanto spazio alla testa dei passeggeri posteriori più alti e monta un cambio automatico a convertitore di coppia a sei rapporti.Volkswagen Polo 1.4 TDI DSG Highline 21.100 euroLa Volkswagen Polo 1.4 TDI DSG Highline è l’auto più compatta tra quelle presenti nella nostra guida all’acquisto (meno di quattro metri di lunghezza) e questo incide negativamente sullo spazio a disposizione dei passeggeri (pochi centimetri per le spalle e le gambe) e delle valigie.Contraddistinta da un assetto riuscito che garantisce un buon comportamento stradale, monta un motore 1.4 a gasolio abbinato ad un cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti.
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F1 2017 – Il punto dopo i primi test di Barcellona
I primi test di Barcellona hanno permesso di capire qualcosa in più sulle monoposto che prenderanno parte al Mondiale F1 2017.Le vetture sono molto più veloci di quelle dello scorso anno ma nessuna scuderia pare aver scalfito il dominio della Mercedes: Ferrari e Red Bull dovrebbero essere anche in questa stagione le rivali più forti della Stella mentre la sorpresa potrebbe arrivare dalla Renault. La delusione di queste prime prove? Senza dubbio la McLaren.F1 2017 – I primi test di Barcellona in cinque punti1) A giudicare da quanto visto nei primi test di Barcellona la Mercedes sembra destinata a dominare anche il Mondiale F1 2017. La monoposto della Stella ha realizzato ottimi tempi ma soprattutto ha percorso tantissimi giri (segno di grande affidabilità).2) Nei primi quattro giorni di test a Barcellona la Ferrari è stata molto più convincente della Red Bull: le Rosse hanno realizzato il miglior tempo in due sessioni (anche se si sa che non conta nulla) ma quello che più conta è la solidità mostrata dalle monoposto di Maranello per tutta la settimana.3) La Red Bull è stata complessivamente più lenta della Rossa e ha mostrato alcuni difetti di gioventù nei primi test di Barcellona: vedremo un Mondiale F1 2017 con la Ferrari seconda forza del campionato davanti al team austriaco?4) Nonostante la febbre Kimi Räikkönen ha girato parecchio realizzando tempi interessanti.5) Lewis Hamilton è in formissima. Non fatevi ingannare dal miglior tempo assoluto fatto registrare dal compagno Valtteri Bottas ieri: il pilota britannico ha lavorato come un pazzo per l’intera sessione di test girando tantissimo e contribuendo in misura rilevante a sviluppare la monoposto.F1 2017 – Test Barcellona 1 – I tempiGiorno 1
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:21.765
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:21.878
3 Felipe Massa (Williams) 1:22.076
4 Kevin Magnussen (Haas) 1:22.8945 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:22.926Giorno 2
1 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:20.960
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:20.983
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:22.200
4 Kevin Magnussen (Haas) 1:22.2045 Esteban Ocon (Force India) 1:22.509Giorno 3
1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:19.705
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:19.952
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:21.153
4 Jolyon Palmer (Renault) 1:21.3965 Nico Hülkenberg (Renault) 1:21.791Giorno 4
1 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:20.872
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:21.769
3 Jolyon Palmer (Renault) 1:21.778
4 Romain Grosjean (Haas) 1:22.3095 Antonio Giovinazzi (Sauber) 1:22.401
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