Monthly Archives: Luglio 2016
Opel GT Concept, il premio del German Design Council
Il German Design Council (organizzatore del noto Automotive Brand Contest) ha assegnato il premio “Best of Best” nella categoria “concepts” alla sportiva futuristica Opel GT Concept, stella del Salone di Ginevra 2016. Anche l’evento per i concessionari “Mission Astra” ha ricevuto il premio “Best of Best”, mentre Opel OnStar, il servizio di connettività e assistenza personale, e il nuovo configuratore per dispositivi mobili hanno ottenuto il primo posto nelle categorie “Future Mobility & Parts” e “Digital”. Opel GT Concept, la dream car…“La GT Concept è una dream car che introduce la fase successiva della filosofia stilistica Opel ‘l’arte scultorea incontra la precisione tedesca’. Il riscontro è stato travolgente. Io e i miei collaboratori siamo orgogliosi che la nostra sportiva riceva l’Automotive Brand Award come migliore concept car del 2016”, ha dichiarato Mark Adams, che ritirerà il premio in occasione della cerimonia che si svolgerà il 29 settembre al Salone di Parigi 2016. Presentata al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra a marzo, la GT Concept rende omaggio all’icona delle coupé sportive, la prima Opel GT, e indica le future linee di sviluppo del marchio.Questa vettura atletica e mozzafiato presenta il linguaggio stilistico Opel del futuro: grintoso, emozionale e sportivo. Questo studio dalle dimensioni compatte è all’avanguardia e allo stesso tempo purissimo.
Fonte:
Absolute Drive Tour: Renault presenta la gamma EDC
Absolute Drive Tour è l’evento organizzato da Renault per permettere al pubblico italiano di conoscere e provare il cambio automatico a doppia frizione EDC, disponibile ora su tutta la gamma auto: dalla Twingo alla Espace.II tour, legato all’RDS Play on Tour del quale Renault Itala è main sponsor, prende il via domani dal litorale laziale di Fregene e toccherà 6 località turistiche da qui al 14 agosto: 9/10 luglio, La Nave–Fregene; 16/17 Luglio, Beach Village–Lignano Sabbiadoro; 23/24 Luglio, Lido di Camaiore; 30/31 Luglio, Papeete Beach–Milano Marittima; 6/7 Agosto, Porto San Giorgio; 13/14 Agosto, San Vito lo Capo.La preferenza per l’EDCIl primo cambio a doppia frizione EDC è stato montato sulla Megane nel 2010 – con una storia fatta di convertitore di coppia (1965), cambio robotizzato (1996) e cambio CVT (2008) – e da allora ha registrato un consenso sempre crescente.Attualmente la Clio è quella su cui si riscontra la percentuale di vendita più bassa dell’EDC ( 7%), ma sul resto della gamma la preferenza per l’automatico – che crescerà inevitabilmente con il passare dei mesi – fa segnare già numeri importanti: Twingo (21%), Captur (21%), Megane (34%), Kadjar (37%), Talisman (80%) ed Espace (93%).Stilando una media, dunque, circa il 42% dei clienti Renault preferisce l’automatico EDC al tradizionale cambio manuale. Conoscere il cambio automaticoEd è alta la probabilità che di quel restante 58%, una buona parte non abbia mai guidato un’auto con cambio automatico e non ne conosce i vantaggi, fisici e mentali.Perché se è vero che mediamente bisogna spendere più di 1.400 euro per avere l’EDC è vero anche che i benefici dal punto di vista del maggior comfort e del minore stress alla guida sono notevoli, per non parlare poi dell’aspetto legato ai consumi e all’efficienza.Insomma, se il gioco può valere la candela sarà solo l’automobilista a poterlo valutare: ma dopo aver avuto la possibilità di toccare personalmente con mano ciò di cui stiamo parlando.Ed è questo l’obiettivo dell’Absolute Drive Tour: dare la possibilità a tutti di conoscere il cambio automatico EDC.Quattro tipi di EDC, per tutta la gamma RenaultSono quattro i tipi di cambio EDC che equipaggiano la gamma Renault: due a doppia frizione a secco (DC0-6 e DC4-6) e due a doppia frizione in bagno d’olio (DW6-6 e DC5-7).Il DC0-6 è montato solo sul TCe 90 della Twingo. Il DC4-6 è previsto sul TCe 120 e sui dCi 90 e 110. Il DC6-6, invece, per il dCi 160 e il DW5-7 per i benzina più potenti TCe 130, TCe 150 e TCe 200.The Scénic ExperienceInoltre, durante tutte le tappe del tour, attraverso l’APP ‘The SCENIC EXPERIENCE’ sarà possibile vivere esperienze “immersive” a 360°: dalla scoperta di Nuova Scénic in uno Showroom Renault alla prova di guida virtuale attraverso due test drive in città e fuori città.Come? Grazie ai Visori di Virtual Reality, che permetteranno a chiunque di vivere virtualmente all’interno dell’abitacolo della nuova Scènic, attesa sul mercato il primo weekend di ottobre.
Fonte:
Fernando Alonso con la NSX all’Estoril
Nel 1989 toccò ad Ayrton Senna presentare la prima generazione della Honda NSX. Allora, Fernando Alonso aveva solo 8 anni e probabilmente non avrebbe mai immaginato che, a distanza di quasi 30 anni, sarebbe stato proprio lui a fare da testimonial alla seconda generazione, quella dei tempi moderni, della supercar giapponese.Anche se i risultati della Formula 1 non stanno compiendo le aspettative della Casa nipponica, Honda vuole comunque dimostrare le sue capacità con questa super sportiva da 581 CV alimentata da tre motori elettrici, un propulsore V6 da 3,5 litri e un arsenale tecnologico da far invidia a tutta la concorrenza.Dopo qualche giro al volante della nuova NSX sul circuito dell’Estoril, in Portogallo, il pilota asturiano ha elogiato le qualità di questa supercar e ha ammesso di essersi divertito di più con lei che con la sua McLaren MP4-31: “La Formula 1 è come un disegno tecnico, mentre la NSX è un disegno artistico, non c’è bisogno di ricercare il millimetro come facciamo in competizione”.La nuova Honda NSX, che è ormai prossima al debutto commerciale, dovrà vedersela con sportive del calibro di McLaren 570S, Ferrari 488 GTB e Porsche 911 Turbo S. La trazione integrale, un look esclusivo e il suo powertrain ibrido saranno le armi che userà per dissuadere i potenziali clienti dalla concorrenza…
Fonte:
Audi Q3, la gamma motori si aggiorna
La gamma propulsori di Audi Q3 si aggiorna con l’arrivo di nuove motorizzazioni: il 1.4 TFSI da 125 CV e il 2.0 TDI da 120 e 150 CV con trazione anteriore e trasmissione S tronic. Sia il nuovo 1.4 TFSI che i 2.0 TDI 120 e 150 CV S tronic a trazione anteriore saranno disponibili sulle versioni base, Sport, Design e Business. 1.4 TFSI da 125 CVFa il suo debutto nel mondo dei SUV Audi il quattro cilindri 1.4 TFSI (già disponibile su A1 e A3) da 125 CV a 5.000 giri/min e 220 Nm tra i 1.500 e i 4.000 giri. I consumi si attestano sui 5,8 l/100km con emissioni CO2 pari a 134 g/km. Ideale sia per l’uso cittadino sia per quello autostradale, il propulsore a iniezione diretta di benzina si distingue per fluidità di funzionamento e una disponibilità di coppia costante.2.0 TDI da 120 e 150 CV S tronicI motori 2.0 TDI da 120 e 150 CV sono inoltre disponibili con la trazione anteriore e in abbinamento alla trasmissione automatica S tronic a 7 rapporti (che fino a oggi era disponibile solo sulle varianti a quattro ruote motrici). Dal punto di vista prestazionale l’adozione della trasmissione S tronic oltre a garantire un comportamento confortevole e sportivo, permette, sulla versione 2.0 TDI 150 CV, anche un miglioramento dell’accelerazione da 0 a 100 km/h di ben 0,3 secondi, attestandosi così sui 9,3 secondi.
Fonte:
Lancia Ypsilon, l’evoluzione del design
La Lancia Ypsilon non è solo la piccola più amata dagli italiani ma anche una delle auto più acquistate dal pubblico femminile, sempre attento allo stile e al design. Le tre generazioni dell’elegante “segmento B” torinese in oltre vent’anni di carriera non hanno mai perso la capacità di sedurre.Di seguito vi racconteremo l’evoluzione del design della vettura più chic del listino e di come alcuni elementi di stile, nonostante il passare del tempo, siano stati conservati.Lancia Y (1995)La Lancia Y, nata nel 1995, impiega pochissimo tempo a conquistare il pubblico: merito del design “unisex” di Enrico Fumia – caratterizzato dalla presenza di forme ad arco – capace (a differenza delle Ypsilon che verranno dopo) di conquistare sia gli uomini che le donne.Tanti gli elementi di stile che colpiscono: i gruppi ottici e la calandra incorniciati all’interno di due archi (soluzione ripetuta anche al posteriore con l’alloggiamento della targa che prende il posto della mascherina), il cofano appoggiato sui parafanghi, le maniglie integrate nei montanti che contribuiscono a “pulire” la fiancata e l’originale fascia paracolpi che gira tutta intorno all’auto. Tantissime le possibilità di personalizzazione: dodici tinte disponibili più altre …100 da poter scegliere attraverso il programma Kaleidos.Nell’abitacolo della Lancia Y spicca la strumentazione centrale: una soluzione adottata per aumentare la distanza dagli occhi del guidatore facilitando in questo modo la lettura.In occasione del restyling del 2000 la piccola torinese si presenta con una calandra più grande e verticale e con stemmi più grandi per accentuare la presenza del marchio Lancia. Da non sottovalutare, inoltre, i gruppi ottici leggermente ritoccati, i paraurti più grandi e la fascia paracolpi non più nera ma verniciata nello stesso colore della carrozzeria. Dentro si segnala invece l’introduzione di un volante più elegante che ricorda quello della berlina Lybra.Lancia Ypsilon prima generazione (2003)Nel 2003 la Lancia Ypsilon cambia nome (per facilitare la pronuncia ai clienti stranieri), contenuti e design: forme più femminili, baricentro più alto che riduce l’aggressività e una linea sulla fiancata che tende verso il basso per far sembrare la vettura più “piantata a terra”.La parte più convincente è senza dubbio la coda, ispirata alla Ardea degli anni ’30 e contraddistinta da un portellone bombato e da gruppi ottici sviluppati in verticale. La presenza di numerose versioni bicolore contribuisce a rendere la piccola piemontese – che presenta una plancia sempre caratterizzata dalla strumentazione centrale – ancora più raffinata.La prima generazione della Lancia Ypsilon viene sottoposta ad un restyling nel 2006 (leggere modifiche al frontale e alla coda) e ad un lieve lifting nel 2010 (gruppi ottici più scuri e specchietti retrovisori più grandi).Lancia Ypsilon seconda generazione (2011)La seconda generazione della Ypsilon – svelata nel 2011 – rappresenta una rivoluzione in Casa Lancia: prodotta per la prima volta fuori dall’Italia (per la precisione in Polonia), è per la prima volta dotata di cinque porte. Le maniglie di quelle posteriori integrate nel montante riprendono l’idea adottata negli anni ’90 dalla Y.La zona posteriore è sempre ispirata alla Ardea ma non mancano alcuni elementi che strizzano l’occhio alla compatta Delta: nel profilo (separazione del padiglione dal montante posteriore) e nella coda (portellone “svuotato” centralmente). Restano le versioni bicolore (ma stavolta sul cofano e non più sul retro) mentre la mascherina viene modificata all’ultimo momento in seguito all’accordo tra Fiat e Chrysler: la scelta di adottare lamelle orizzontali consente di vendere la piccola torinese su altri mercati con il brand statunitense sul cofano senza apportare grossi cambiamenti.In occasione del restyling del 2015 la seconda generazione della Lancia Ypsilon si presenta con una nuova griglia anteriore con struttura a nido d’ape e un profilo superiore che riprende il colore della carrozzeria. Il frontale ridisegnato fa apparire la vettura più larga mentre la scelta di verniciare l’inserto nella parte inferiore del paraurti posteriore contribuisce ad incrementare notevolmente l’eleganza.
Fonte
Renault Clio R.S. 2016
Con l’arrivo della nuova Clio sul mercato, Renault non poteva non aggiornare la gamma più estrema R.S. Viene proposta in abbinamento a tre tipi di telaio e a due motorizzazioni benzina. Motori e telaiLa nuova Gamma Clio R.S. è disponibile con due motorizzazioni benzina 200 e 220 cv sulla versione Trophy, associate a una trasmissione a doppia frizione EDC sei rapporti con levette al volante.Tre, invece, i tipi di telaio: Sport, associato a cerchi da 17 pollici, che privilegia la versatilità e l’uso quotidiano; Cup, irrigidito, associato a cerchi da 18 pollici, che propone un buon compromesso tra guida su strada e su circuito; Trophy, associato a cerchi da 18 pollici – decisamente orientato ad una guida ancora più sportiva – ribassato di 20 mm anteriormente e 10 mm al posteriore.Il motore da 200 CV è disponibile esclusivamente sui telai Sport e Cup, mentre il propulsore da 220 CV è abbinato alla più estrema Trophy, che vanta prestazioni ai vertici della categoria: 6,6 sec. per accelerare da 0 a 100 km/h e una velocità massima di 235 km/h.Dotazione e designLa dotazione di serie della Renault Clio R.S. prevede, tra le altre cose, il Launch Control, il sistema R.S. Drive, che propone tre modalità di guida (Normal, Sport o Race), l’applicazione R.S. Monitor e gli arresti di finecorsa idraulici sviluppati per i rally da Renault Sport.Dal punto di vista estetico la Clio R.S sfoggia un nuovo paraurti, impreziosito dalla nuova tecnologia d’illuminazione LED multi riflettente a forma di bandierina a scacchi (presentata sulla concept-car Clio R.S.16), battezzato R.S. VISION; consente di raggruppare le funzioni fendinebbia con cornering, luci di posizione e di profondità, per un miglioramento della visione notturna.Completano il quadro nuovi cerchi da 18’’, modanature laterali, spoiler posteriore, loghi R.S. e doppio terminale di scarico.
Fonte:
Transformers 5: ecco la Mercedes AMG GT R ‘Drift’
Le indiscrezioni sul quinto episodio di Transformers, “The Last Knight”, continuano ad arrivare con il contagocce.Dopo le prime foto della Camaro Bumblebee che vedremo il prossimo anno nel quinto capitolo della saga fantascientifica, Michael Bay, il regista, svela sul suo account twitter la prima immagine di un’altra delle protagoniste a quattro ruote del film. Questa volta la fotografia in anteprima è quella di Drift, l’Autobot Samurai che nell’ultimo episodio vestiva i panni di una Bugatti Veyron blu.Questa volta Drift cambia ‘pelle’ e passa a Mercedes. La scelta è ricaduta sulla nuova supercar della Stella, la AMG GT R, la top di gamma recentemente svelata al Festival of Speed di Goodwood e spinta dal V8 biturbo da 4.0 litri con 580 CV di potenza e 700 Nm di coppia.L’anteprima di Trasformers 5, che sarà interpretato da Mark Wahlberg (Cade Yeager), Josh Duhamel (Teniente Coronel Lennox), Tyrese Gibson (Robert Epps) e Isabela Moner (Izabella), è prevista per il 23 giugno 2017.
Fonte:
Promozioni auto luglio 2016: le occasioni del mese
Le promozioni auto più succose di luglio 2016 riguardano anche modelli molto apprezzati in Italia.Le proposte più interessanti del mese coinvolgono soprattutto vetture appartenenti al segmento delle SUV e veicoli giapponesi anche se non mancano offerte su mezzi di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamole insieme.Abarth 595Per tutto il mese di luglio 2016 tutti quelli che acquisteranno una Abarth 595 riceveranno in omaggio lo scarico dual mode Record Monza. Il finanziamento abbinato (TAN 0,00%, TAEG 1,63%) prevede anticipo zero e 48 rate mensili da 447,83 euro.BMW serie 3 TouringGrandi promozioni in casa BMW a luglio 2016. Fino a fine mese la 316d Touring Business Advantage costa 29.900 euro invece di 35.000.Honda JazzFino a fine mese la Honda Jazz “entry-level” – la 1.3 Trend – è offerta con un’estensione di garanzia di due anni in omaggio. Il finanziamento abbinato (TAN 3,95%, TAEG 5,68%) prevede un anticipo di 4.500 euro, 48 rate mensili da 139 euro e una maxirata finale da 5.350 euro.Hyundai TucsonI 2.000 euro di sconto previsti a luglio 2016 per chi acquista la Hyundai Tucson più economica in commercio (la 1.6 GDI Classic) consentono di comprare la SUV coreana con 19.800 euro invece di 21.800. Offerta valida in caso di permuta o rottamazione di veicolo usato.Jaguar XEGrazie alle promozioni Jaguar di luglio 2016 sono sufficienti 35.485 euro (anziché 38.050) per acquistare la XE 2.0 D Turbo 180 CV Pure. L’offerta è valida solo in caso di adesione al finanziamento Easy Jaguar (TAN fisso 0%, TAEG 1,03%): anticipo di 17.742,50 euro e una rata finale residua di 17.742,50 da pagare dopo 24 mesi.Lexus NXFino al 31 agosto 2016 la Lexus NX 4WD Executive è offerta con uno sconto particolarmente sostanzioso: 6.500 euro (da 45.000 euro a 38.500). Una promozione valida in caso di permuta o rottamazione abbinabile ad un finanziamento (TAN fisso 3,90%, TAEG 4,62%): 10.550 euro di anticipo, 47 rate da 350 euro e una maxirata finale da 17.325 euro.Opel MokkaLa Opel Mokka è sempre più scontata: a luglio 2016 (in caso di rottamazione di auto immatricolata entro il 31 dicembre 2006 posseduta da almeno sei mesi) la variante 1.6 Ego costa 16.900 euro anziché 21.800. Per beneficiare dell’offerta bisogna aderire ad un finanziamento (TAN fisso 5,95%, TAEG 7,46%): anticipo zero, 35 rate mensili da 340,13 euro e una maxiquota finale di 7.943 euro.Smart fortwoLa Smart fortwo 70 twinamic Passion con pacchetto sportivo (che comprende, tra le altre cose, i cerchi in lega da 16”) e LED e sensor pack (fendinebbia, luci diurne con fibre ottiche e LED e sensore luci/pioggia) costa ufficialmente 16.460 euro ma con le promozioni di luglio 2016 della Casa tedesca bastano 15.020 euro per portarsela a casa. L’offerta, valida per contratti sottoscritti entro il 30 luglio e immatricolazioni entro il 31 agosto 2016, è abbinata ad un finanziamento (TAN fisso 5,95%, TAEG 7,75%): anticipo di 3.290 euro, 35 rate da 142,37 euro e una maxirata finale da 9.048 euro.Subaru XVEstensione di garanzia di due anni a chilometraggio illimitato in aggiunta ai primi tre anni di copertura standard: è questa l’offerta (che scadrà il 30 settembre) rivolta a tutti quelli che acquisteranno una Subaru XV. La promozione è valida anche per Forester e Outback (ad esclusione delle flotte).Suzuki VitaraScadrà il 18 luglio 2016 la promozione che consente di comprare la Suzuki Vitara diesel più accessibile (la 1.6 DDiS V-Cool) con 2.500 euro di sconto: da 22.400 a 19.900 euro. Un’offerta valida solo in caso di rottamazione.
Fonte:
Dieselgate: in Europa no al risarcimento per i clienti
Per i clienti europei non ci sarà un risarcimento economico. A pochi giorni dall’annuncio ufficiale dell’indennizzo di 15 mld di dollari che Wolfsburg pagherà ai clienti statunitensi per il riacquisto delle auto coinvolte nel dieselgate, Il CEO di Volkswagen scarta la possibilità di liquidare allo stesso modo, anche in Europa, lo scandalo delle emissioni.La scora settimana il Commissario europeo all’Industria, Elzbieta Bienkowska, aveva inoltrato a Volkswagen una richiesta di indennizzo economico anche per i clienti europei, sostenendo che sarebbe ingiusto un trattamento diverso solo a causa di un sistema giuridico differente.La risposta di Matthias Müller -arrivata attraverso il giornale tedesco Welt am Sonntag- è stata chiara: “in Europa la situazione è diversa e qui da noi questa soluzione sarebbe inadeguata e insostenibile, non ci vuole un matematico per comprenderlo”. Tra l’altro negli Stati Uniti i limiti sulle emissioni sono più severi, “il che avrebbe reso difficile la correzione delle irregolarità ” ha detto Müller.Intanto la reazione delle borse a queste dichiarazioni è stata repentina con il titolo Volkswagen che questa mattina a Francoforte segna un calo di oltre 3 punti percentuali, scambiando a 121,75 euro.
Fonte:
Hans Herrmann, una vita per la Porsche
Hans Herrmann ha scritto pagine importanti della storia della Porsche e, tra le altre cose, ha regalato alla Casa di Zuffenhausen il primo successo alla 24 Ore di Le Mans. Scopriamo insieme la carriera del pilota tedesco, uno specialista dell’endurance.Hans Herrmann: la storiaHans Herrmann nasce il 23 febbraio 1928 a Stoccarda (Germania). Appassionato di motori fin da ragazzo, debutta nel mondo del motorsport nel 1952 sul circuito del Nürburgring al volante di una Porsche 356.L’anno seguente termina in seconda posizione il campionato tedesco di F2 davanti al teutonico Wolfgang Seidel, trionfa in altre due occasioni al Nürburgring con due modelli del marchio di Zuffenhausen (356 e 550), debutta alla 24 Ore di Le Mans in coppia con il connazionale Helmut Glöckler (16° assoluto con una 550) ed esordisce in F1 disputando il GP di Germania con una Veritas piazzandosi in nona posizione.La parentesi MercedesNel 1954 Hans Herrmann viene chiamato dalla Mercedes per correre in F1 e disputa una buona stagione impreziosita dal primo podio nel Circus (terzo in Svizzera) ma risulta complessivamente più lento dei due compagni di scuderia: l’argentino Juan Manuel Fangio e il tedesco Karl Kling.Con le Sport – e più precisamente con la Porsche 550 – si prende parecchie soddisfazioni: campione tedesco, primo al Nürburgring e terzo alla Carrera Panamericana (primo podio nel Mondiale Sportprototipi). Entra inoltre nella storia della Mille Miglia quando supera un passaggio a livello chiuso transitando sotto le sbarre poco prima dell’arrivo del treno.Nel 1955 Hans Herrmann arriva quarto nel GP d’Argentina con la Mercedes in una gara che vede trionfare il suo compagno di team Fangio.Bene con le Sport, male in F1Dopo alcune vittorie minori con la Porsche 550 nel 1956 Herrmann torna in F1 nel 1957: non riesce a qualificarsi nel GP di Monaco con la Maserati (la stessa auto guidata dal vincitore Fangio) e si ritira nel GP di Germania con una monoposto del Tridente della Scuderia Centro Sud (il coéquipier statunitense Masten Gregory termina in ottava posizione). Da segnalare, in quella stagione, anche altri trionfi con le sport al volante di una Borgward.Nel 1958 arriva il primo podio alla 24 Ore di Le Mans per Hans Herrmann (3° con una Porsche 718 RSK in coppia con il francese Jean Behra). Non così brillante, invece, l’annata in F1 con la Maserati: si ritira in Germania con la Scuderia Centro Sud e disputa le ultime due gare stagionali in Italia e Marocco con il team del pilota svedese Joakim Bonnier.Anche il Mondiale F1 1959 regala poche soddisfazioni ad Hans: corre il GP di Gran Bretagna con una Cooper della Scuderia Centro Sud e quello di Germania al volante di una BRM.Porsche a tempo pienoHans Herrmann inizia gli anni ’60 impegnandosi a tempo pieno con la Porsche: nel 1960 con la 718 RS 60 conquista la prima vittoria nel Mondiale Sportprototipi alla 12 Ore di Sebring con il belga Olivier Gendebien e si ripete alla Targa Florio con Bonnier.In F1, sempre con il marchio di Zuffenhausen, conquista l’ultimo punto in carriera arrivando sesto nel GP d’Italia e risultando più veloce del compagno tedesco Edgar Barth.Nel 1961 Hans Herrmann arriva terzo alla Targa Florio con Barth e la 718 RS 61 mentre in F1 disputa due GP (Monaco e Germania) con la Porsche ufficiale ottenendo risultati migliori di Bonnier ma peggiori di quelli conquistati dallo statunitense Dan Gurney e affronta il GP d’Olanda con una monoposto della scuderia Maasbergen facendo peggio del compagno, il driver locale Carel Godin de Beaufort. L’anno seguente è la volta del terzo posto alla 1.000 km del Nürburgring con una Porsche 718 WRS in coppia con il britannico Graham Hill.Abarth e ritornoDopo alcuni successi minori con l’Abarth tra il 1963 e il 1965 Herrmann viene richiamato dalla Porsche nel 1966 e torna alla vittoria nel Mondiale sportprototipi salendo sul gradino più alto del podio della 500 km di Zeltweg insieme al connazionale Gerhard Mitter. Nello stesso anno corre un GP di F1 (quello di Germania) con una Brabham e taglia per l’ultima volta in carriera il traguardo nel Circus (11°) a differenza del coéquipier britannico Alan Rees.Nel 1967 Hans Herrmann arriva secondo alla 1000 km di Spa con la Porsche 910 in coppia con lo svizzero Jo Siffert mentre l’anno seguente vince con la 907 la 24 Ore di Daytona insieme ai connazionali Jochen Neerpasch e Rolf Stommelen, al britannico Vic Elford e a Siffert. Con la stessa vettura conquista la 12 Ore di Sebring con Siffert e arriva secondo alla 1000 km del Nürburgring insieme a Stommelen. Con la 908 porta a casa una seconda piazza alla 500 km di Zeltweg con il connazionale Kurt Ahrens, Jr. e un terzo posto alla 1000 km di Spa con Stommelen.Il 1969 è l’anno in cui Hans porta a casa con la 908 un secondo posto alla 1000 km di Monza con Ahrens e, con Stommelen, una seconda piazza alla 1000 km del Nürburgring e una terza alla Targa Florio. Senza dimenticare il secondo posto a Le Mans con il francese Gérard Larrousse. In F1 corre il GP di Germania con una Brabham e si ritira, a differenza del coéquipier Stommelen.Le Mans e l’addio alle corseNei primi mesi del 1970 Hans Herrmann in coppia con il britannico Richard Attwood ottiene un paio di risultati interessanti con la Porsche 917: terzo alla 1000 km di Brands Hatch e secondo alla 1000 km del Nürburgring.La soddisfazione più grande per i due piloti arriva però a giugno quando regalano alla Casa di Zuffenhausen la prima vittoria in assoluto alla 24 Ore di Le Mans. Herrmann – che aveva promesso alla moglie che si sarebbe ritirato dal mondo delle corse in caso di trionfo nella più famosa corsa endurance del mondo – abbandona immediatamente il mondo del motorsport.
Fonte