Monthly Archives: Giugno 2016
Jeep e Garage Italia Customs: un omaggio a Harley
In occasione dell’European H.O.G Rallydi Harley Davidson che si sta svolgendo in questi giorni in Slovenia, il marchio Jeep (sponsor ufficiale dell’evento per il terzo anno consecutivo), ha mostrato una Show Car realizzata su richiesta da Garage Italia Customs e basata sulla Renegade.La Renegade Hell’s Revenge,si chiama così, è un tributo ai proprietari di Harley e rappresenta una nuova tappa nella collaborazione tra il marchio Jeep e Garage Italia Customs iniziata lo scorso anno.Le fiamme della Hell’s Revenge sono evidentemente il simbolo chiave di questo lavoro, realizzate con l’applicazione di una verniciatura a 4 strati con base opaca e fiamme in colori fluorescenti, protetta da un trasparente specifico per vernice fluo.Le fiamme sono state riprodotte anche all’interno dell’abitacolo, grazie a una speciale verniciatura del cruscotto della vettura.I sedili sono stati invece rivestiti in pelle Nappa Foglizzo e Denim nero. L’allestimento della Renegade Hell’s Revenge prevede inoltre una piastra sottoscocca personalizzata, kit rialzo sospensioni e cerchi in lega dal design specifico abbinati a pneumatici maggiorati BF Goodrich.Completano il look i due faretti a led montanti sul parabrezza, con supporti creati ad hoc dagli esperti artigiani di Garage Italia Customs.
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Citroen C4 Cactus Just Black
Da oggi la crossover Citroen C4 Cactus sarà disponibile anche nella variante “Just Black”, caratterizzata dall’esclusivo effetto tono su tono delle superfici lucide e opache della carrozzeria e degli Airbump®.Citroen C4 Cactus “Just Black”Citroen C4 Cactus “Just Black” prevede la carrozzeria Night Black e gli Airbump® Black. Neri però sono anche le calotte dei retrovisori, le barre al tetto e i cerchi in lega da 17” Cross Black.La dotazione di serie è piuttosto ricca e comprende, tra le altre cose, climatizzatore automatico, navigatore, sensori di parcheggio, vetri posteriori oscurati e fendinebbia con funzione Cornering Light.Motori diesel e benzinaCitroen C4 Cactus “Just Black” può essere equipaggiata con i motori benzina tre cilindri PureTech da 82 cavalli, a 18.800 euro, e Turbo da 110 cavalli con Stop&Start, eletto per la seconda volta motore dell’anno nella sua categoria, a 20.300 euro. E con il motore diesel BlueHDi da 100 cavalli, a 21.650 euro.
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Nuovo Fiat Qubo: foto e informazioni
Il nuovo Fiat Qubo arriva nelle concessionarie italiane in tre allestimenti e quattro motorizzazioni (un benzina, un metano e due diesel) con prezzi a partire da 13.950 euro. Estetica e abitacoloDal punto di vista estetico il nuovo Fiat Qubo ringiovanisce il suo look con piccoli e mirati ritocchi soprattutto nella parte anteriore.Debuttano due nuove tinte per la carrozzeria – Bronzo Magnetico e Azzurro Libertà – e nuovi cerchi in lega diamantati da 15-16’’. Sono ben 16 le diverse configurazioni dei sedili, per una gestione dello spazio estremamente variabile.La capacità del bagagliaio è di 330 litri (250 per la versione a metano), che diventano 2.500 con i sedili posteriori rimossi. La lunghezza totale della vettura è di 3,9 metri.L’abitacolo è stato rimodellato, impreziosito da nuovi rivestimenti e dotato di tutte le più recenti tecnologie, come il sistema di infotainment con schermo touchscreen da 5’’. Gamma motoriLa gamma motori del nuovo Fiat Qubo comprende un 1.4 benzina Fire aspirato da 77 CV, un 1.4 Natural Power da 70 CV a doppia alimentazione benzina/metano, e due turbodiesel 1.3 MultiJet II da 95 e 80 CV, quest’ultimo disponibile anche con cambio robotizzato a 5 marce DualogicTM, per moltiplicare il piacere di guida ottimizzando consumi ed emissioni.AllestimentiIl nuovo Qubo offre di serie sin dall’allestimento Easy tutte le dotazioni irrinunciabili per la sicurezza e il comfort: ABS con EBD, ESC completo di ASR, HBA, sistema Hill Holder, e airbag anteriori e laterali, clima, radio cd/mp3.Non mancano la chiave con telecomando, gli alzacristalli elettrici anteriori e i paraurti in tinta carrozzeria. La versione Lounge si arricchisce del nuovo sistema di infotainment con autoradio MP3 5″ touchscreen a colori, il Cruise Control e non solo.Mentre il Trekking prevede elementi che accentuano il look off-road oltre a optional di rilievo come i cerchi in lega diamantati da 15’’, volante in pelle e il sistema Tracion+ (che aiuta nelle situazioni di bassa aderenza).
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Renault Captur e Kadjar Hypnotic: una nuova versione lussuosa per le SUV della Régie
La nuova versione Hypnotic disponibile su Renault Captur e Kadjar rende ancora più lussuose ed eleganti le SUV della Régie e non comporta un sovrapprezzo esagerato. Scopriamo insieme i nuovi allestimenti “top di gamma” delle Sport Utility francesi.Renault Captur HypnoticLa Renault Captur Hypnotic costa solo 150 euro più della Intens a parità di motore (prezzi a partire da 19.400 euro per la TCe 90 CV) ma offre una dotazione di serie molto più completa: cerchi in lega diamantati Black da 17”, esterni color Black (profili della calandra, delle portiere, dei fendinebbia e del bagagliaio), interni color Red (profili aeratori e profilo plancia) e cassetto Easy Life Red, retrovisori ripiegabili elettricamente, sellerie Fix con impunture rosse, ski anteriori e posteriori, telecamera posteriore e vetri privacy.Renault Kadjar HypnoticLa Renault Kadjar Hypnotic costa 200 euro più della Bose a parità di motore (prezzi a partire da 25.950 euro per la TCe 130 CV) e rispetto alla Intens offre in più i cerchi in lega da 19” Extreme Black, i fari full LED, i retrovisori Shiny Black, i sedili anteriori riscaldati (con quello del conducente a regolazione elettrica), le sellerie in pelle Carbone scuro (con impunture rosse per il volante e le rifiniture interne), gli ski anteriori e posteriori neri opachi e la telecamera posteriore.
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Delahaye Type 112 (1927): dalla crisi alla grandeur
La Delahaye Type 112 – prodotta dal 1927 al 1929 – è una delle auto meno rappresentative della gloriosa Casa francese. I momenti migliori di questo storico brand, infatti, sono arrivati più tardi con il trionfo alla 24 Ore di Le Mans del 1938 e le tre vittorie al Rally di Monte Carlo (1937, 1939 e 1951). Un’auto d’epoca con questo marchio sul cofano, però, secondo noi non può mancare in una collezione esclusiva: meglio quindi puntare su un modello poco conosciuto (ma anche difficile da trovare) con quotazioni relativamente basse (35.000 euro).Delahaye Type 112 (1927): le caratteristiche principaliLa Type 112 nasce ufficialmente nel 1927, anno in cui la Delahaye – per superare la crisi che penalizza le Case automobilistiche medio-piccole in un mercato che preferisce puntare su brand grandi e conosciuti – sigla un accordo con la Chenard-Walcker per realizzare modelli in comune riconoscibili solo dallo stemma sul cofano.La vettura è robusta e affidabile come le sue antenate (in Francia viene usata spesso come camion dei pompieri o come ambulanza) ma non viene apprezzata dai fedeli clienti del marchio, delusi dalla mancanza di soluzioni tecniche ed estetiche originali.Delahaye Type 112 (1927): la tecnicaIl motore della Delahaye Type 112 del 1927 – un 2.9 a sei cilindri in linea a benzina abbinato ad un cambio manuale a quattro marce – permette alla vettura transalpina di raggiungere una velocità massima di 100 km/h.Delahaye Type 112 (1927): le quotazioniLa Type 112 – a causa dello scarso interesse storico – è una delle Delahaye più accessibili visto che le quotazioni recitano 35.000 euro (i modelli più interessanti superano abbondantemente quota 100.000). È molto difficile da trovare e gli unici esemplari sani ancora circolanti si trovano in Francia.
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Fiat Topolino: grande festa per gli 80 anni a Torino
La Fiat Topolino compie 80 anni e per celebrare il compleanno della prima auto italiana “accessibile” (prodotta dal 1936 al 1955) la città di Torino ospiterà numerosi eventi – dal 16 al 19 giugno 2016 – organizzati dal comitato “Ling80”.Giovedì 16 giugno 2016, ad esempio, oltre 200 esemplari saliranno lungo la famosa rampa ellittica del Lingotto e sosteranno sulla pista di collaudo posta sul tetto della storica fabbrica dove iniziò la produzione della vettura. Sempre giovedì una carovana di citycar piemontesi – guidata da un esemplare appartenuto al suo progettista Dante Giacosa ora in mostra al Centro Storico Fiat – sfileranno dal Lingotto al Castello di Pralormo.Nelle altre giornate le Fiat Topolino si metteranno in mostra alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, al Castello di Racconigi, a Moncalieri e in tanti luoghi simbolo di Torino come Piazza Vittorio Veneto, lo Juventus Stadium, il Mirafiori Motor Village e il Museo dell’Automobile. Proprio al MAUTO, giovedì 16 giugno 2016 alle 18:30, si terrà un incontro sul patrimonio delle auto storiche dal titolo “Back to the future” a cura di Roberto Giolito, Head of Heritage FCA Italy.
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Fiat Punto, arriva il 1.3 multijet Euro6
Fiat Punto arriva sul mercato con il motore turbodiesel 1.3 multijet da 95 CV Euro6, abbinato al cambio manuale a cinque marce. È disponibile in due allestimenti – Street e Lounge – con prezzi a partire da 17.500 euro.1.3 multijet da 95 CVFiore all’occhiello dell’ingegneria motoristica firmata FCA, la nuova motorizzazione assicura grande autonomia e bassi costi di gestione senza tralasciare comfort e piacere di guida. Inoltre, l’adozione di un turbocompressore a geometria variabile permette al propulsore di esprimere una coppia massima di 200 Nm, a ulteriore beneficio di elasticità di marcia e piacevolezza di guida.Cuore del motore è il sistema d’iniezione Common Rail di terza generazione che rappresenta la soluzione tecnologicamente più evoluta al fine di controllare le elevate pressioni di iniezione (1.600 bar), svincolandosi dal regime di rotazione motore e dalle quantità di combustibile iniettate.Pack TechnoNelle prossime settimane sarà inoltre disponibile su tutta la gamma Punto il nuovo Pack Techno, che prevede radio-navigatore, comandi al volante, cruise control e presa di corrente da 12V nel vano baule. Ha un prezzo di 450 euro per la Street e 350 euro per la Lounge (con un vantaggio per il cliente del 49%).
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Fiat 500L, arriva il “Dog kit” di Frontline
Da oggi tutti i possessori di Fiat 500L potranno optare per il “Dog kit” di Frontline, un pacchetto accessori pensato per rendere più pratico e agevole il trasporto del proprio cane. Il Dog kitSono disponibili, infatti, la pratica copertura a protezione del vano bagagli, asportabile e lavabile; il telo di protezione per il paraurti posteriore; l’indispensabile rete divisoria rigida; i pannelli parasole per i finestrini posteriori e il comodo alloggiamento per il sedile posteriore.Quest’ultimo si aggancia tra i poggiatesta anteriori e posteriori, creando uno spazio specifico che si può rimuovere e lavare con estrema facilità.Il kit è concepito per 500L, dove i passeggeri hanno a disposizione ben 3,17 metri cubi di spazio interno, oltre a un vano bagagli ampio e versatile, 500L Trekking, la versione che coniuga anima off-road e attitudine metropolitana, e 500L Living, la Magic Purpose Wagon di Fiat che racchiude la simpatia della 500, l’agilità di un’auto media, i contenuti di una station wagon di segmento C e lo spazio di un MPV in soli 435 centimetri.
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Tesla, la storia della Casa statunitense
La Tesla non ha inventato l’auto elettrica ma l’ha resa una realtà: prima dell’arrivo dei modelli della Casa statunitense – Roadster, Model S, Model X e Model 3 – consideravamo le vetture a batterie scomode e troppo soggette a compromessi, dopo abbiamo iniziato a ritenerle serie alternative ecologiche. Scopriamo insieme la storia del marchio che ha cambiato per sempre la nostra percezione dei veicoli ad emissioni zero.Tesla, la storiaTesla (nome scelto per omaggiare il noto fisico serbo Nikola Tesla) nasce nel 2003 in California grazie agli ingegneri Martin Eberhard e Marc Tarpenning. L’obiettivo dei due è quello di creare la prima Casa automobilistica della Silicon Valley e di realizzare vetture innovative dotate di un motore elettrico.Nel 2004 Elon Musk (cofondatore di PayPal) finanzia la società con 7,5 milioni di dollari e diventa amministratore delegato dell’azienda, occupandosi principalmente del design di quella che sarà la Roadster e della strategia commerciale. L’anno seguente Musk inietta nelle casse della società altri 13 milioni di dollari e sigla un accordo con la Lotus che porta il marchio britannico ad assemblare 2.500 Roadster – spider volutamente simile alla Elise nello stile – nello stabilimento di Hethel.La RoadsterLa Roadster – la prima Tesla di sempre – viene presentata ufficialmente nel 2006 ma per la commercializzazione bisogna aspettare il 2008 (anno in cui Musk diventa presidente della Casa “yankee”). La sportiva elettrica americana monta un motore da 251 CV che le consente di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3,9 secondi e un pacchetto di innovative batterie agli ioni di litio (una tecnologia avanzatissima per l’epoca) in grado di garantire un’autonomia superiore a 300 km.L’accordo con Daimler del 2009 porta nelle casse della società 50 milioni di dollari (in seguito all’acquisto del 10% delle azioni della Casa californiana da parte del colosso tedesco) e nello stesso anno arriva un prestito di ben 465 milioni (completamente restituito nel 2013) dal Dipartimento per l’energia statunitense.EvoluzioneNel 2010 viene aperta la prima vera fabbrica americana di Tesla a Fremont, in California: uno stabilimento precedentemente appartenuto ad una joint-venture tra Toyota e General Motors. La Roadster, intanto, beneficia di alcune modifiche (lievi cambiamenti allo stile esterno, interni più curati, climatizzatore più potente), sbarca ufficialmente nei listini italiani e porta al debutto la più cattiva variante Sport: 292 CV e 3,7 secondi sullo “0-100”. La produzione della prima sportiva elettrica “credibile” di sempre termina nel gennaio 2012: circa 2.450 gli esemplari venduti.La Model SLa Model S – ammiraglia elettrica a cinque porte disponibile a trazione posteriore o integrale con un’autonomia di oltre 400 km – contribuisce ad incrementare considerevolmente le vendite della Tesla e a togliere dalla nicchia questo brand.La berlinona ad emissioni zero californiana arriva nei listini italiani nel 2013 (anno in cui la Roadster smette di essere commercializzata ufficialmente nel nostro Paese) in tre varianti di potenza: 306, 367 e 421 CV. L’anno seguente la versione “base” sale a 307 CV, quella da 367 sale fino a 378 puledri, la “421” viene rimpiazzata da un modello da 380 CV e debutta la sportivissima configurazione da 700 CV che – grazie al pacchetto Ludicrous Mode (“velocità smodata”, citazione del film “Balle spaziali”) – impiega solo 2,8 secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Sempre nel 2014 la Tesla rende open source la propria tecnologia e nello stesso anno vende ai proprietari di Roadster il pacchetto 3.0: batterie più potenti, pneumatici con basso coefficiente di rotolamento e un nuovo kit aerodinamico.La Model XRisale al 2015 l’inizio delle consegne della Tesla Model X: questa SUV elettrica realizzata sullo stesso pianale della Model S può vantare originali porte posteriori con apertura ad ali di gabbiano e dichiara un’autonomia superiore a 400 km. Contemporaneamente sulla Model S debutta il sistema di assistenza alla guida Autopilot, spariscono le versioni da 307, 378 e 380 CV (rimpiazzate da due varianti da 320 e 322 CV) e arriva una nuova configurazione da 422 CV.La Model 3Il 2016 è l’anno del restyling della Model S e della presentazione della Model 3: la prima Tesla destinata al grande pubblico è una berlina elettrica con un’autonomia di 346 km che sarà venduta ad un prezzo di 35.000 dollari. Per le prime consegne della vettura bisognerà attendere la seconda metà del 2017.
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Rover 220 TD (1997): una diesel quasi sportiva
La Rover 220 TD, presentata nel 1995 e sbarcata in Italia nel 1997 – è stata una delle compatte diesel più vivaci della fine del XX secolo (specialmente nella versione SDi dotata di intercooler). Oggi è però più facile trovare le meno potenti SD a 1.000 euro: quotazioni molto basse dovute al fatto che stiamo parlando di un mezzo Euro 2 a gasolio impossibilitato a circolare in molte città per via delle norme anti inquinamento.Rover 220 TD (1997): le caratteristiche principaliLa Rover 220 TD – variante diesel della terza generazione della compatta 200 – debutta nel 1995 e arriva nei nostri listini due anni più tardi. Il pianale ha molti elementi in comune con quello della serie precedente mentre il design – più tondeggiante e ancora oggi gradevole – è decisamente più moderno.Lunga meno di quattro metri (3,98 per la precisione) e disponibile a tre (solo la versione più potente SDi) e a cinque porte, presenta alcuni difetti da non sottovalutare: poco coinvolgente su strada e con freni non molto potenti, è un po’ rumorosetta a freddo e per quanto riguarda gli interni (realizzati con buoni materiali male assemblati) segnaliamo il sedile del guidatore scomodo nei lunghi viaggi.Rover 220 TD (1997): la tecnicaIl punto di forza della Rover 220 TD – commercializzata dal 1997 al 2000 – è senza dubbio il motore: un eccellente 2.0 turbodiesel ad iniezione diretta disponibile in due configurazioni di potenza. La variante SD ha 86 CV mentre la SDi, grazie anche alla presenza dell’intercooler, può vantare ben 105 CV.Un’unità elastica, molto vivace e – cosa che non guasta – poco assetata di gasolio: in quasi tutte le condizioni di guida si resta facilmente sopra i 15 km/l. Peccato che sia Euro 2…Rover 220 TD (1997): le quotazioniLa migliore Rover 220 TD – la SDi – è anche quella più difficile da trovare in Italia. Più semplice rintracciare le meno cattive (ma anche meno interessanti dal punto di vista storico) SD a 1.000 euro.
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