Monthly Archives: Luglio 2015
TVR Tamora (2002): non chiamatela entry level
Nel 2002 la Tamora era la TVR più economica in commercio ma considerarla una “entry level” significherebbe sminuirla. Questa spider completamente priva di controlli elettronici è infatti una delle auto più divertenti da guidare costruite negli anni Duemila: trovarla in Italia è praticamente impossibile ma nel Regno Unito è facile rintracciare esemplari ben tenuti a 25.000 euro.TVR Tamora (2002): le caratteristiche principaliLa TVR Tamora – nata nel 2002, commercializzata in Italia dal 2004 al 2005 e prodotta fino al 2006 in circa 350 esemplari – è una scoperta a due posti secchi caratterizzata da un design originale. Tra gli elementi più vistosi segnaliamo la coda (un po’ sproporzionata, a nostro avviso) e la fiancata priva di maniglie (le porte si aprono premendo un pulsante posizionato nella parte inferiore della calotta degli specchietti retrovisori).Nonostante l’assenza dell’ABS, dei controlli di stabilità e trazione e degli airbag è meno “brutale” delle altre TVR e maggiormente usabile tutti i giorni: agilissima nelle curve (merito anche delle dimensioni esterne compatte: 3,93 metri di lunghezza), può vantare freni potentissimi. Le note dolenti arrivano dal voluminoso tunnel centrale (che toglie spazio all’abitacolo), dai costi di gestione elevati (i ricambi sono carissimi) e dalla scarsa affidabilità del motore.TVR Tamora (2002): la tecnicaIl motore della TVR Tamora del 2002 è un 3.6 a sei cilindri “fatto in casa” in grado di generare una potenza di 355 CV e una coppia di 393 Nm. Grazie a questa unità la supercar britannica a trazione posteriore raggiunge una velocità massima di 280 km/h e accelera da 0 a 100 chilometri orari in 4,4 secondi.TVR Tamora (2002): le quotazioniLa TVR Tamora è introvabile nel nostro Paese (la Casa britannica è sempre stata un marchio di nicchia da noi): più semplice rintracciarne una nel Regno Unito a quotazioni vicine a quelle ufficiali (25.000 euro).
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Bugatti Type 35: la regina delle corse degli anni ’20
La Bugatti Type 35 è l’auto da corsa che ha permesso – con le sue numerose vittorie – di far entrare nel mito la Casa francese: ha dominato il motorsport negli anni ’20 del XX secolo trionfando sui circuiti e sulle strade di tutta Europa. Scopriamo insieme la sua storia.Bugatti Type 35, la storiaIl progetto della Type 35 prende vita nella prima metà degli anni Venti quando la Bugatti, reduce da parecchi trionfi nelle categorie minori, decide di creare un mezzo in grado di ottenere vittorie assolute. Viene creata quindi una spider a due posti molto leggera dotata di un motore 2.0 a otto cilindri da 100 CV abbinato ad un cambio manuale a quattro marce.1924Il debutto in gara della Bugatti Type 35 risale al 3 agosto in occasione del GP di Francia sul circuito di Lione: la vettura meglio classificata – guidata dal transalpino Jean Chassagne – taglia il traguardo in 7° posizione.1925La prima vittoria per la Bugatti Type 35 arriva il 22 febbraio al GP di Roma con il nostro Carlo Masetti e nello stesso anno è la volta del primo successo alla Targa Florio con Meo Costantini. Nel mese di maggio debutta la Type 35A, meno potente (75 CV) ma anche più economica da acquistare e da gestire.1926Nel 1926 debutta la Bugatti Type 35C dotata di compressore volumetrico ma i due successi più importanti della stagione arriano con la Type 35T: questa vettura, dotata di un motore 2.3 e progettata appositamente per la Targa Florio, si aggiudica la gara siciliana e anche il GP di Spagna con Costantini.1927La Bugatti Type 35B (nota anche come TC) svelata nel 1927 non è altro che una T dotata di compressore ed è l’ultima evoluzione – nonché quella più potente (140 CV) – della sportiva francese. Nello stesso anno arriva la terza Targa Florio con Emilio Materassi e la Type 35C.1928Il 1928 è un anno in cui i successi più importanti per la Bugatti arrivano grazie al compressore volumetrico: la Type 35B vince la Targa Florio con il pilota transalpino Albert Divo mentre la Type 35C conquista il GP di Francia con il britannico William Grover-Williams e quello di Spagna con il monegasco Louis Chiron.1929Nel 1929 la Bugatti Type 35B entra nella storia dell’automobilismo aggiudicandosi la prima edizione del GP di Monte Carlo con Grover-Williams. La stessa vettura e lo stesso pilota portano a casa anche il GP di Francia (prima vittoria in una delle Grandes Épreuves, negli anni precedenti a prevalere furono le Type 37 e Type 39, evoluzioni della “35” che analizzeremo in un altro articolo) mentre tocca a Chiron salire sul gradino più alto del podio in Spagna. La Type 35C trionfa invece in Germania con Chiron e alla Targa Florio (ultimo successo nella corsa tricolore) con Divo.1930La Bugatti Type 35C vince due Grandes Épreuves su tre (in Belgio con Chiron e in Francia con il driver locale Philippe Étancelin) mentre la Type 35B conquista il GP di Monte Carlo con il transalpino René Dreyfus – in una corsa contraddistinta dall’arrivo di sole sei auto al traguardo, tutte Bugatti – e l’ultimo successo assoluto di questa vettura (il 28 settembre) con il tedesco Hermann zu Leiningen sul circuito Masaryk di Brno (Cecoslovacchia).
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Guida al Museo storico Alfa Romeo di Arese
Il rinnovato Museo storico Alfa Romeo di Arese è stato ufficialmente inaugurato il 24 giugno 2015 per l’anteprima mondiale della nuova Giulia ma riaprirà al pubblico il 30 giugno. Il “tempio” del Biscione (indirizzo: Viale Alfa Romeo 225) sarà visitabile tutti i giorni – eccetto il martedì – dalle 10 alle 18 (il giovedì fino alle 22).Di seguito troverete una guida completa del Museo storico Alfa Romeo di Arese, nato nel 1976, visitabile su prenotazione dal 2002 (anno della chiusura dello storico stabilimento della Casa lombarda), chiuso nel 2009 e tornato a nuova vita dopo i lavori di restauro iniziati nell’estate 2014.Museo storico Alfa Romeo di Arese: la guida completaIl Museo storico Alfa Romeo di Arese – denominato “La macchina del tempo” – è dotato di bookshop, caffetteria, centro documentazione, pista prove, spazi per eventi e show-room con delivery area.L’elemento chiave del progetto è rappresentato da una struttura rossa che attraversa tutto il complesso: dalla pensilina che accoglie i visitatori passando dall’area d’ingresso fino all’inizio del percorso espositivo con il nuovo volume della scala mobile.Il Museo storico Alfa Romeo di Arese ospita i 69 modelli più importanti della Casa lombarda: dal primo in assoluto (la 24 HP) alla 6C 1750 Gran Sport di Tazio Nuvolari, dalle 8C carrozzate Touring alla 159 campionessa del mondo di F1 con Juan Manuel Fangio, dalla prima Giulietta alla 33 TT 12. Vetture esposte su tre piani in tre sezioni: Timeline, Bellezza e Velocità.Timeline19 auto che occupano l’intero primo piano e rappresentano la continuità industriale del Biscione. L’installazione “Quelli dell’Alfa Romeo” è un omaggio agli uomini e alle donne che hanno lavorato per l’azienda.BellezzaQuesta sezione del Museo storico Alfa Romeo di Arese occupa l’intero piano terra ed è suddivisa in diverse aree tematiche: “I maestri dello stile” (nove grandi esempi di design di ogni epoca), “La scuola italiana” (le auto realizzate negli anni ’30 e ’40 dalla carrozzeria Touring con il marchio Superleggera), “Alfa Romeo nel cinema”, “Il fenomeno Giulietta” e “ Giulia: disegnata dal vento”.VelocitàLe protagoniste dei grandi successi sportivi della Casa del Biscione si trovano nel piano interrato. Anche qui sono presenti numerose aree tematiche: “Nasce la leggenda” (spazio multimediale che riunisce le interpreti delle competizioni tra le due guerre fino all’esordio in F1), “Progetto 33” e “Le corse nel DNA”.
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“Dimmi chi sei”, Mondadori vuole conoscere i propri lettori
Chi sono i lettori di Panoramauto? Chi compra ogni settimana Panorama in edicola? Chi preferisce il fashion di Grazia.it?Per scoprire meglio voi numerosissimi lettori e web-utenti che popolano ogni giorno le testate del Gruppo, Arnoldo Mondadori Editore ha lanciato uno speciale concorso/censimento che ne coinvolge tutte le testate.Poche domande a cui rispondere – nome, cognome, indirizzo email, etc – a cui rispondere sul sito Dimmichisei.it, entro il prossimo 31 agosto, o utilizzando i coupon stampati all’interno delle riviste in edicola (anche sul numero di Panorama in edicola questa settimana, ad esempio).In cambio, chi parteciperà riceverà subito in regalo tre mesi di abbonamento in digitale alla propria rivista preferita, e parteciperà all’estrazione di 1 fra 6 televisori 50’’ Ultra HD di Miia o – il più fortunato – di 1 crociera MSC a bordo della nave Poesia.
Nuova Audi Q7: sorprendentemente dinamica, totalmente tecnologica
(Informazione pubblicitaria)Una carrozzeria leggera multimateriale che le permette di pesare 325Kg rispetto alla precedente generazione.La nuova Audi Q7 è la più leggera della sua categoria, o come dichiarato da Ulrick Hackenberg (membro del Board di AUDI AG per lo Sviluppo Tecnico) "la dimostrazione della nostra competenza in materia di costruzione leggera, efficienza e sistemi di assistenza".Alta qualità e carattere sportivoLa sensazione di robustezza ed eleganza della nuova Audi Q7 è rafforzata dall’isolamento acustico di alta qualità che in ogni situazione garantisce una tranquillità unica.Con i colori e i materiali utilizzati sulla Q7, Audi interpreta in chiave moderna caratteristiche quali leggerezza, carattere sportivo e classe nel segmento dei SUV Premium.Interni da primi della classeAudi Q7 è un punto di riferimento anche per quanto riguarda logica di comando, infotainment, connettività e sistemi di assistenza per il conducente.A fare da protagonista è l’Audi virtual cockpit, un display da 12.3” personalizzabile in base alle esigenze (e ai desideri) di chi guida.Prestazioni Audi, emissioni ridotteLa nuova Audi Q7 è disponibile sul mercato europeo in due potenti ed esclusive motorizzazioni V6, una versione TDI e una TFSI.Grazie all’ulteriore sviluppo cui sono stati sottoposti, le loro emissioni di CO2 sono state ridotte anche di 50 g/km; entrambi i motori soddisfano la norma sui gas di scarico Euro 6. Audi sta rapidamente potenziando il proprio portfolio di vetture con una potente trazione elettrica: nel 2015 la Audi Q7 e-tron quattro amplierà la gamma dell’offerta e sarà il primo modello ibrido plug-in al mondo con motore Diesel a 6 cilindri e trazione integrale permanente quattro.Morbido, veloce, leggero ed efficiente: nella nuova Audi Q7, un cambio tiptronic a 8 rapporti di nuova concezione trasmette la forza del motore alla trazione integrale permanente quattro.In viaggio con Audi fra comfort e maneggevolezzaLa nuova Audi Q7 è una compagna di viaggio estremamente confortevole.Sulle superstrade procede in modo tranquillo ed autorevole, offrendo ai passeggeri un elevato comfort.Sulle strade extraurbane ricche di curve risulta maneggevole, precisa ed agile procedendo anche dove l’asfalto lascia il posto a strade sterrate.Scoprite la nuova Q7 negli showroom Audi