Monthly Archives: Giugno 2015
Jeep Cherokee 2.2 Mjt: un nuovo motore per la SUV statunitense
In un mondo dell’auto dominato sempre dalla connettività e da sistemi pensanti che individuano rischi e pericoli e intervengono al posto nostro, la presentazione di un nuovo motore è ancora una notizia?Risposta affermativa, a partire dal fatto che l’auto è e resterà un oggetto che serve a viaggiare, a spostarsi e, per di più, cercando di inquinare sempre meno.Da questo mese debuttano sulla Jeep Cherokee (marchio che fa capo, lo ricordiamo, a FCA, Fiat-Chrysler) due nuovi propulsori turbodiesel, di 2.200 cc e con la potenza di 200 e 185 CV, entrambi abbinati al nuovo cambio automatico a nove rapporti.Ovviamente rispettando le nuove normative antiinquinamento Euro 6. Ci concentriamo sul 200 CV, a nostro parere il più indicato per una vettura come la Cherokee che di potenza ha sempre bisogno.Jeep Cherokee 2.2 Mjt: cosa c’è di nuovoSecondo Paolo Pallotti, direttore tecnico di FCA EMEA, il nuovo propulsore è ispirato a una nuova concezione ingegneristica, lo Smart Design, un approccio tecnico nel quale vincono le soluzioni più efficaci e non quelle più complesse. Partiamo però dai dati dichiarati per vedere poi come ci si è arrivati. Il 2.2 eroga 200 CV a 3.500 giri, con una coppia di 440 Nm a partire dai 2.500 giri; la pressione di iniezione è di 2.000 bar (quella precedente sul 185 CV di 1.700). Il consumo medio è di 5,7 litri di gasolio per 100 km, lo zero-cento si raggiunge in 8,5 secondi e le emissioni di CO2 sono di 150 g/km. Ottimi valori tenuto conto anche delle dimensioni della Cherokee e del peso della vettura che supera i 1.900 kg.L’obiettivo dei tecnici al lavoro sulla Jeep Cherokee 2.2 Mjt era di aumentare potenza ed elasticità, riducendo consumi, vibrazioni e rumore, in modo da garantire non soltanto prestazioni incrementate ma anche un comfort di viaggio maggiore.Dicevamo dello Smart Design. Nella pratica questo ha voluto dire progettare un nuovo turbo a geometria variabile (che vuol dire una risposta più pronta a bassi regimi e una ripresa più marcata), utilizzare bielle e pistoni alleggeriti, dotare il motore di contralberi di equilibratura (smorzano le vibrazioni), potenziare l’alternatore e ottimizzare la pompa dell’olio (miglior lubrificazione degli organi interni).Questo lavoro, insieme all’aumento di 200 cc di cilindrata del motore della Jeep Cherokee 2.2 Mjt, ha permesso ai tecnici, rispetto al precedente 2.0, di ottenere un 17% in più di potenza ma soprattutto un incremento del 25% dei valori di coppia, fondamentale nelle riprese e nei percorsi fuoristradistici.Parlando di una Jeep, non possiamo non ricordare che siete a bordo di una vettura nata anche per mettere le ruote fuori dall’asfalto, a quattro ruote motrici. Così a bordo trovate un selettore, il Select Terrain che offre cinque diversi sistemi di trazione: Auto (per strade normali), Snow (neve e ghiaccio), Sport (per avere una risposta più pronta), Sand-Mud (sabbia e fango) e Rock (situazioni più impervie con rocce e sassi).In più con la Jeep Cherokee 2.2 Mjt potete, in caso di salite toste e terreni drammatici, inserire la 4WD Low, e cioè una rapportatura più corta delle marce, in modo da poter sfruttare tutta la coppia subito.Jeep Cherokee 2.2 MJT: impressioni di guidaPer testare il nuovo motore abbiamo potuto fare un tragitto, non lungo per la verità, in Valle d’Aosta, dal Forte di Bard fino a Cervinia: un percorso che però ha avuto il pregio di unire l’autostrada, una strada provinciale bella e ricca di curve e una strada bianca, quest’ultima giusto per provare la risposta delle sospensioni più che le capacità fuoristradistiche.La prima cosa che si nota sulla Jeep Cherokee 2.2 Mjt è il progresso in termini di silenziosità: sensazioni certo, però quando ti accorgi di parlare piano in viaggio a 130 km/h, vuol dire che l’insonorizzazione è ottima e il sound del motore non penetra nell’abitacolo.In salita abbiamo apprezzato e per davvero la forte coppia: la Cherokee digerisce i tornanti con gran facilità, ben coadiuvata dalla nuova trasmissione a nove rapporti.Purtroppo sulla Cherokee 2.2 Mjt non ci sono i paddle al volante e in qualche situazione li avremmo desiderati per buttar dentro un rapporto più corto di quello scelto dalla Jeep. È vero che si può lavorare con la leva del cambio, ma ormai ci siamo abituati diversamente e viene meno naturale. E poi questa è un’auto dove prevale la scelta del comfort, anche perché la massa in curva si fa sentire e non è il caso, se viaggiate con la famiglia, di pensare di star guidando una sportiva.Il breve tratto sterrato ci ha infine fatto apprezzare l’ottimo assorbimento degli ammortizzatori, le ruote non rimbalzano sui fondi accidentati e si ha sempre una buona sensazione di poter padroneggiare la vettura e di venir fuori da qualunque situazione.Jeep Cherokee 2.2 Mjt: conclusioniLa nuova Jeep Cherokee si rivolge agli appassionati del marchio (che sono tanti, basta vedere l’affollamento ai raduni del Registro Jeep) ai quali offre un mezzo meno spartano che in passato senza tradire quello spirito un po’ avventuroso che Jeep ha sempre incarnato. E poi alla clientela che viene da berline di prestigio e che cerca un mezzo polivalente senza rinunciare al comfort.Il motore da 200 CV è disponibile sulle varianti Limited e Limited+, con prezzi da 50.500 e 54.000 euro. Sulla Cherokee Longitude, per chi vuol risparmiare, c’è invece il motore da 185 CV a 45.900 euro, ma cambia anche la dotazione, meno ricca. Cifre in assoluto importanti, ma adeguate alla categoria e alla classe del marchio Jeep.
Renault Talisman: l’erede della Laguna
Sarà Talisman il nome della futura berlina di segmento D di Casa Renault che sostituirà in gamma l’attuale Renault Laguna (disponibile ora solo nelle versioni coupé e station wagon).Per il momento la casa francese non ha rivelato nessun dato sulla nuova Renault Talisman, a parte il nome.Il design, anticipano da Renault, sarà “robusto e poderoso” e potrà contare su tecnologie moderne in termini di sicurezza e connettività.Reveal ufficiale fissato per lunedì 6 luglioNon è ancora stato ufficializzato ma molto probabilmente la Renault Talisman potrebbe essere la grande novità che la firma transalpina porterà a fine settembre al Salone di Francoforte 2015. Intanto l’appuntamento per il reveal ufficiale in anteprima mondiale è fissato per lunedì prossimo 6 luglio.Gli antecedenti Talisman…Di fatto non è la prima volta che Renault utilizza la denominazione Talisman, la quale apparì nel 2001(sempre in occasione del Salone di Francoforte) come riferimento per un prototipo con carrozzeria coupé e nel 2013 per il modello basato sulla coreana Samsung SM7 e venduto in Cina.
Lancia Ypsilon: guida all’acquisto
La Lancia Ypsilon non è solo una delle auto più amate dal pubblico femminile ma anche una delle piccole più vendute in Italia. La “segmento B” torinese, costruita in Polonia e realizzata sullo stesso pianale (allungato) delle Fiat 500 e Panda e della Ford Ka, è in commercio dal 2011 e nel Regno Unito e in Irlanda è venduta con il marchio Chrysler.In questa guida all’acquisto analizzeremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.Lancia Ypsilon: guida all’acquistoLa Lancia Ypsilon è un’auto perfetta per la città: le dimensioni esterne poco ingombranti (3,84 metri di lunghezza) consentono di trovare facilmente parcheggio ma penalizzano lo spazio a disposizione delle gambe dei passeggeri posteriori (che però hanno molti centimetri sfruttabili nella zona della testa) e la capienza del bagagliaio (poco sfruttabile quando si abbatte il divano).Le finiture presentano alti e bassi: la piccola piemontese si presenta molto bene ma basta dare un’occhiata alle zone più nascoste (specialmente all’esterno) per notare alcune imprecisioni negli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria.Gli allestimenti della Lancia YpsilonGli allestimenti della Lancia Ypsilon sono quattro: il “base” Elefantino (un po’ povero, a nostro avviso) è perfetto per chi vuole risparmiare e comprende gli airbag frontali, laterali e a tendina, gli alzacristalli elettrici anteriori, il climatizzatore manuale, i controlli di stabilità e trazione e il sedile posteriore sdoppiato.La più cara (800 euro in più dell’Elefantino a parità di motore) versione Gold resta poco ricca ma può essere l’ideale per chi vuole qualcosa in più (autoradio CD Mp3 e sensori di parcheggio). Più complete la costosa 30th Anniversary (sovrapprezzo di 800 euro rispetto alla Gold e una dotazione che comprende, tra le altre cose, i cerchi in lega da 15” neri con effetto diamantato) e la Elle: costa 750 euro più della 30th Anniversary e offre gli alzacristalli elettrici posteriori, il climatizzatore automatico, i comandi radio sul volante, i fendinebbia, gli interni in pelle e Alcantara, la regolazione lombare del sedile del guidatore, i retrovisori ripiegabili elettricamente e la vernice micalizzata.Lancia Ypsilon: tutti i modelli in listinoDi seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Lancia Ypsilon. La gamma motori della piccola torinese è composta da cinque unità: due a benzina (1.2 da 69 CV e 0.9 TwinAir da 85 CV), un 1.2 a GPL da 69 CV, un 0.9 TwinAir a metano da 85 CV e un 1.3 turbodiesel MJT da 95 CV.Lancia Ypsilon 1.2 (da 13.200 euro)La Lancia Ypsilon 1.2 (prezzi fino a 16.550 euro) è la più accessibile della gamma ed è oltretutto quella che ci sentiamo di consigliare. Esistono rivali con una cilindrata più contenuta (e che quindi garantiscono un risparmio maggiore al momento di stipulare una polizza RC Auto) ma poche così agili nelle curve e con una risposta così pronta ai bassi regimi.Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir (da 16.150 euro)La Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir (prezzi fino a 18.700 euro) è disponibile esclusivamente in abbinamento al cambio automatico DFN: l’accoppiata tra il propulsore bicilindrico (parecchio rumoroso ma ricco di coppia – 145 Nm – e con una cilindrata minuscola) e questa trasmissione garantisce un’eccellente risposta ai bassi regimi e consumi molto interessanti (24,4 km/l).Lancia Ypsilon 1.2 GPL (da 14.850 euro)La Lancia Ypsilon 1.2 GPL (prezzi fino a 18.200 euro) può vantare (come il resto della gamma, esclusa la 1.3 MJT) un motore Euro 6. Questo propulsore – elastico, dotato di una buona coppia (99 Nm) ma penalizzato da una cilindrata elevata per la categoria – non è molto potente (69 CV), pecca in vivacità (14,5 secondi) e potrebbe essere più silenzioso alle alte velocità. Consumi migliorabili (14,7 km/l).Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir Metano (da 16.650 euro)La Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir Metano (prezzi fino a 20.000 euro) è perfetta per chi vuole risparmiare il più possibile al momento di fare il pieno. Le bombole, posizionate sotto il pianale, tolgono un po’ di spazio al bagagliaio.Lancia Ypsilon 1.3 MJT (da 15.700 euro)La Lancia Ypsilon 1.3 MJT (prezzi fino a 19.050 euro) ospita sotto il cofano un motore (purtroppo ancora Euro 5) dalla cilindrata contenuta pronto ai bassi regimi, dotato di un buon allungo ma anche piuttosto assetato in città (21,3 km/l). Nelle curve è agile come poche altre concorrenti.Lancia Ypsilon: gli optionalLa dotazione di serie della Lancia Ypsilon “base” (la Elefantino) va a nostro avviso integrata con tre optional fondamentali: l’autoradio (470 euro), i fendinebbia (220 euro) e la vernice metallizzata (550 euro). Questi ultimi due accessori vanno acquistati anche sulla Gold e sulla 30th Anniversary (a cui aggiungeremmo il cruise control, 220 euro).Il regolatore di velocità è a pagamento anche sulla Elle: gli altri due optional irrinunciabili sulla variante più lussuosa della “segmento B” torinese sono a nostro avviso i fari allo xeno (670 euro) e il tetto apribile (920 euro).
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I 5 punti di forza della nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio
La nuova Alfa Romeo Giulia si è fatta attendere, non poco, ma ormai è una realtà. Lo stesso giorno in cui il marchio del Biscione celebrava il suo centenario è stata svelata l’erede della leggendaria berlina italiana, nonché discendente della 159 e primo modello del rilancio del marchio nell’era Marchionne.La nuova Alfa Giulia, dopo il debutto internazionale al Salone di Francoforte 2015 a settembre, dovrebbe arrivare in commercio entro la fine dell’anno. Per ora conosciamo solamente la versione top di gamma Quadrifoglio e questi sono i suoi 5 pilastri portanti:I 5 punti di forza della nuova Alfa Romeo Giulia QuadrifoglioMotoreLa nuova Alfa Giulia Quadrifoglio ha come cuore pulsante che batte sotto al cofano un V6 biturbo da 510 CV, costruito interamente in alluminio e dal sound, sembrerebbe, ruggente. Questo powertrain consente alla Giulia di scattare da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi. Nonostante la sua elevatissima potenza sarà un motore relativamente efficiente grazie alla tecnologia di disattivazione dei cilindri.Leggerezza e perfetta distribuzione dei pesiLa nuova Alfa Romeo Giulia vanta una distribuzione dei pesi equilibratissima: 50:50, con un rapporto peso potenza pari a 2,99 kg/CV.Dinamica di prima qualitàA livello di telaio l’Alfa Giulia Quadrifoglio conterà su una sospensione Alfalink e su un nuovo sistema di sterzo estremamente preciso e diretto. Secondo la stessa Alfa Romeo, il più diretto del segmento.Soluzioni tecnologiche esclusiveTra i sistemi tecnologici avanzati l’Alfa Romeo Giulia 2015 troviamo il Torque Vectoring (tecnologia che permette al differenziale di erogare la potenza su ogni ruota) che assicura aderenza perfetta in ogni tipo di situazione e da grande stabilità alla vettura, l’Integrated Brake System, l’Active Aero Splitter che gestisce attivamente il downforce e garantisce maggiore presa e il sistema Alfa DNA che consente di selezionare la modalità di guida su Dynamic, Natural, Advanced Efficient e Sport. Tutto ciò gestito dal Chassis Domain Control.Design italianoQualcuno ha detto che si sarebbe aspettato di più, esteticamente parlando dalla nuova Alfa Romeo Giulia. In realtà, si, le proporzioni e la silhouette sono quelle che si ritrovano su quasi tutte le berline a tre volumi premium del segmento, ma in realtà la nuova Alfa Giulia si distingue per pochi ma ben definiti dettagli che la rendono unica: concentrati soprattutto al frontale e al posteriore. Semplicità, eleganza e sportività, sono questi i tre elementi stilistici che rendono la nuova Giulia unica.
Audi R6 Avant by Schmidt Revolution
Per i possessori di una delle station wagon più “hot” del mercato, l’Audi RS6 Avant, da ora in poi ci sarà la possibilità di rendere ancora più bestiale la propria familiare, se così vogliamo ancora chiamarla…Upgrade da 120 CV, in totale sfiora i 700 CVSchmidt Revolution offre un nuovo kit meccanico che ne innalza la potenza di ben 120 CV facendo arrivare la potenza del V8 biturbo da 4.0 litri fino alla bellezza di 695 CV, grazie anche ad un inedito impianto di scarico.Fino a 330 km/h…Dopo questo impressionante upgrade l’Audi R6 Avant by Schmidt Revolution raggiunge la velocità di punta di 305 km/h o addirittura 330 km/h con il pacchetto Dynamic Plus. Nessun dato è stato invece rivelato sullo scatto da 0 a 100 km/h.Tocco “militare”Anche la carrozzeria della RS6 Avant riceve un tocco “militare” dato dalla speciale colorazione della livrea, viene introdotta, inoltre una sospensione KW oltre a cerchi in lega da 21 pollici gommati con pneumatici ContiSportContact SP da 295/30.I prezziPer ritoccare l’elettronica della centralina il preparatore richiede 3.499 euro, per l’impianto di scarico 4.299 euro, la verniciatura personalizzata 1.899 euro, la sospensione 799 euro e, infine, il pacchetto ruote (cerchi e pneumatici) costa 3.999 euro.
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Ferrari 458 Italia by Prior Design
Prior Design presenta una nuova preparazione per l’ormai “vecchia” Ferrari 458 Italia (sostituita dalla nuova 488 GTB).Si tratta di un tuning che sfoggia nuovi dettagli estetici, nuove appendici aerodinamiche e un extra di potenza che innalza la cavalleria della granturismo di Maranello a 615 CV.Body-kit aerodinamicoEsteticamente Prior Design aggiunge alla Ferrari 458 Italia un kit aerodinamico che comprende un nuovo splitter anteriore, un nuovo cofano anteriore, nuove minigonne laterali e un diffusore posteriore inedito. Nuovi anche i cerchi in lega da 21 pollici all’anteriore e da 22 pollici al posteriore disponibili con le firme BBS, ADV.1 HRE e Vossen.Upgrade da 615 CVMeccanicamente il V8 da 4,5 litri è stato elevato alla potenza di 615 CV, un incremento di 45 CV ottenuto con la riprogrammazione della centralina e con un nuovo impianto di scarico che la rende più potente anche della Ferrari 458 Speciale.
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Volkswagen Touareg by ABT
Per il loro aspetto imponente le SUV si prestano particolarmente al tuning. È raro, però, vedere una Volkswagen Touareg modificata aftermarket…Upgrade per il 3.0 TDIABT, il tuner specializzato in veicoli del Gruppo VW ha scelto proprio la grande SUV di Wolfsburg come base del suo ultimo lavoro. La versione scelta è quella che monta il 3.0 TDI che, dopo l’upgrade, innalza la sua potenza dai 262 CV e 580 Nm originali fino a 290 CV e 650 Nm di coppia.Un tuning meccanico, insomma, modesto ma di sostanza che prevede la riprogrammazione della centralina che, tra l’altro, sembrerebbe apportare anche vantaggi in termini di consumi.Look ritoccato per un ghigno più aggressivoMa ABT riserva alla Volkswagen Touareg anche un trattamento estetico dotandola di cerchi in lega da 20 pollici con pneumatici da 275/45 o, in alternativa, nella misura più grande da 22 pollici con pneumatici 295/30.Tra gli altri optional estetici offerti da ABT per la Touareg troviamo anche i terminali di scarico quadrupli, rifiniture per la calandra anteriore e un alettone posteriore.L’altezza dal suolo della Touareg tuneata da ABT si può ridurre grazie a molle ribassate o, nel caso della sospensione pneumatica, viene offerto un livellatore di controllo realizzato da ABT. L’abitacolo riceve pochi cambi come i tappetini specifici e le luci di accesso.
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Mercedes G 63 AMG by mcchip-dkr
Lo specialista tedesco mcchip-dkr ha svelato la sua ultima creazione basata sulla già esagerata Mercedes-Benz G 63 AMG.Aspetto imponente, più larga di 24 cmSecondo il tuner noto per i suoi lavori “estremi” la 4×4 scatenata della Stella aveva bisogno di ancora più potenza, più altezza dal suolo e, perché no, di una presenza ancora più d’impatto ottenuta grazie ai ben 24 centimetri di larghezza extra di cui gode.Altezza extraRispetto all’altezza dal suolo la Mercedes G 63 AMG di mcchip-dkr è rialzata di 15 cm grazie alla sospensione adattiva KW DCC, che permette di scegliere tra diverse tarature e grazie agli enormi pneumatici off-road da 18 pollici.Potenza estrema…Per quanto riguarda il motore, il V8 turbo da 5,5 litri riceve un upgrade micidiale che ne innalza la potenza dai 544 CV originali fino a ben 810 CV con una coppia massima di 950 Nm.Questo extra di potenza lo si deve a turbocompressori specifici, alla rimappatura della centralina e a un nuovo sistema di scarico.Dopo i ritocchi di mcchip-dkr la Mercedes G 63 AMG raggiunge la velocità massima di 229 km/h e vanta una frenata più che efficacie grazie all’impianto MO.
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Nissan Pulsar 1.5 dCi Tekna, la prova su strada
Nissan con la Pulsar mostra al mondo la sua idea di hatchback: spaziosa, pratica e razionale. La linea frontale che richiama una delle vetture più di successo della casa di Yokohama, la Qashqai, mentre il posteriore ha un’identità più sua, anche se non troppo originale.La Pulsar si guida bene e offre un ottimo comfort di marcia sia per il guidatore che per i passeggeri, lo spazio posteriore ottimo e il bagagliaio offre un’elevata capienza.Il motore 1.5 dCi da 110 cv è uno dei migliori del segmento, ed è sufficiente a garantire buone prestazioni alla Pulsar.Gli interni sono razionali, ci sarebbe piaciuto un design un po’ più ricercato, ma allo stesso tempo danno una sensazione di solidità e di buona qualità percepita. La tecnologia per quanto riguarda la sicurezza è di primo livello.Buono il comportamento della vettura su strada, molto sicura e composta, grazie soprattutto ad un passo lungo e ad un ESP piuottosto invadente.
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Mazda2 1.5 Skyactiv-G Exceed
La nuova Mazda2 ha compiuto un grande balzo in avanti rispetto alla precedente generazione, sia in termini di design sia in termini di piacere di guida. Le linea della carrozzeria ora è decisamente più sinuosa e il lungo cofano che punta verso il basso le conferisce un aspetto più sportivo e giovanile. Sotto il cofano delle vetture di segmento B di motori benzina aspirati, ormai, se ne vedono pochi, ma questo è particolarmente parco.Gli interni stupiscono per qualità dell’assemblaggio e per la scelta dei materiali; le plastiche sono morbide, il design è azzeccato e i dettagli sono molto ben curati. Insomma, ha un aspetto davvero premium.Anche la dotazione di serie è molto ricca e, nell’allestimento Exceed della vettura provata, la “due”è infarcita di tecnologia inedita per questo segmento.Il suo comportamento su strada è buono, orientato più verso il comfort che alla dinamicità, ma sulla strada è comunque in grado di far divertire.
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