Monthly Archives: Ottobre 2014

Renault Clio 1.5 dCi 75 CV, come va la straniera più amata dagli italiani

La Renault Clio piace. Parecchio, oltretutto, visto che è l’auto straniera più amata in Italia. Merito del design ma anche di altre qualità meno evidenti che abbiamo avuto modo di scoprire durante la prova su strada della versione 1.5 dCi 75 CV.L’allestimento Costume National della vettura protagonista del nostro test è il più raffinato della gamma. Realizzato in collaborazione con il noto marchio di moda milanese, presenta numerosi dettagli grigi e altri (come le calotte degli specchietti retrovisori e il tetto) che riproducono la trama di un tessuto. Scopriamo insieme come va.

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Quanti chilometri può fare un’auto?

Quanti chilometri può fare un’auto? Difficile stabilirlo. I motori moderni sono progettati per superare tranquillamente – con una manutenzione ordinaria e regolare – i 200.000 km ma una vettura è composta da altre componenti meno longeve che, se non vengono tenute d’occhio, possono limitare la durata del mezzo.Molti automobilisti, ancora oggi, decidono di sbarazzarsi della loro compagnia di viaggio una volta superata la soglia dei 100.000 km: un limite – soprattutto psicologico – presente anche in chi si appresta ad acquistare un veicolo usato. Sono parecchie, infatti, le vetture “iperchilometrate” di seconda mano che faticano a trovare un nuovo proprietario pur essendo ancora valide.Come incrementare il numero di chilometri che può fare un’auto? Adottando alcune semplici regole: cambiare l’olio spesso, monitorare il livello del liquido di raffreddamento e di quello dei freni, sostituire le candele, il filtro dell’aria e la cinghia (o catena) di distribuzione quando necessario. Una guida rilassata (priva quindi di brusche accelerate o frenate) è particolarmente salutare per la vettura e non è una cattiva idea, inoltre, leggere approfonditamente il libretto d’uso e manutenzione.Lo statunitense Irv Gordon avrà sicuramente messo in pratica questi consigli visto che la sua Volvo P1800S acquistata nel 1966 è presente nel Guinness dei Primati nella categoria “auto con più chilometri percorsi”: lo scorso anno la coupé svedese ha superato i 3 milioni di miglia (oltre 4.800.000 km) e presto supererà quota cinque milioni di km.

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Shelby Mustang GT 350 Coupé (1965): l’alba del mito

La Shelby Mustang GT 350 Coupé del 1965 è un vero e proprio mito dell’automobilismo statunitense: si tratta infatti della prima versione elaborata in assoluto della sportiva “yankee”. Non fatevi ingannare dalle quotazioni che recitano 150.000 euro: per portarsela a casa bisogna sborsare, come minimo, 50.000 euro in più.Shelby Mustang GT 350 Coupé (1965): l’alba del mitoLa Shelby Mustang GT 350 Coupé nasce nel 1965 quando l’ex pilota e imprenditore Carroll Shelby (vincitore della 24 Ore di Le Mans del 1959 e creatore delle mitiche Cobra) decide di realizzare – con il beneplacito della Ford – una variante da corsa della sportiva statunitense.Sedili posteriori rimossi per ridurre il peso (al loro posto la ruota di scorta), freni più incisivi, motore più potente e sospensioni più rigide: queste le modifiche principali apportate alla vettura. Prodotta in soli 562 esemplari, viene venduta esclusivamente verniciata in bianco con strisce blu sulla parte bassa della fiancata (optional, invece, quelle “Le Mans” che partono dal muso e arrivano fino alla coda).La tecnicaIl motore della Shelby Mustang GT 350 Coupé del 1965 è un 4.7 V8 Ford portato da 275 a 310 CV abbinato ad un cambio manuale a quattro marce e verniciato di nero.Le quotazioniLe quotazioni ufficiali recitano 150.000 euro ma in realtà è impossibile acquistarla con meno di 200.000 euro. Trovarla in Italia è un’impresa, più semplice (ma non troppo) rintracciarla negli USA.

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Milano Auto Show 2014: si farà?

Il Milano Auto Show 2014 si farà? Poco probabile: solo due gruppi (Fiat e Audi) hanno infatti per il momento deciso di prendere parte alla rassegna dedicata alle quattro ruote che dovrebbe tenersi nel capoluogo lombardo dall’11 al 21 dicembre.Il patron Alfredo Cazzola starebbe pensando di cancellare il salone meneghino – difficile riempire con soli nove marchi automobilistici (Abarth, Alfa Romeo, Audi, Ferrari, Fiat, Jeep, Lamborghini, Lancia e Maserati) i quattro padiglioni prenotati all’interno di Fiera Milano Rho – o di rinviarlo in una data più favorevole. Magari a giugno 2015, in concomitanza con Expo.E il Motor Show 2014 di Bologna? Dovrebbe tenersi regolarmente dal 6 al 14 dicembre ma il nome (e il numero) delle Case automobilistiche che saranno presenti in veste ufficiale non è ancora molto chiaro.


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Opel Adam by Bryan Adams: la piccola del Fulmine figlia d’arte

I fan del cantante e fotografo canadese Bryan Adams hanno la possibilità di acquistare una delle ultime opere dell’artista, la Opel Adam by Brian Adams. Sette unità di questo esclusivo modello, basato sulla city car della marca tedesca, la Opel Adam, saranno messi all’asta a fini benefici fino al prossimo 21 novembre.Tutti i ricavi dell’asta saranno destinati alla fondazione Bryan Adams. Questa organizzazione senza scopo di lucro, fondata dalla pop star nel 2006, ha l’obiettivo di proteggere gli individui più vulnerabili della società, soprattutto bambini e giovani di tutto il mondo.Per chi volesse fare un’offerta per la Opel Adam by Brian Adams, l’asta è aperta nell’apposita pagina Web dove, attualmente, nel momento in cui scriviamo questo articolo, i prezzi si situano tra i 10.000 e i 18.000 euro.Uno degli aspetti più caratteristici della Opel Adam by Brian Adams è il colore della carrozzeria che sfoggia una grafica mimetica. Le sette unità sono motorizzate con il benzina 1.4 da 100 CV. Tra l’equipaggiamento risalta la tappezzeria in pelle, il climatizzatore automatico, i sedili riscaldabili e il sistema multimediale IntelliLink.La collaborazione di Bryan Adams con Opel non si è limitata unicamente al design e alla personalizzazione della city car del Fulmine. Il famoso artista ha infatti partecipato anche alla creazione del Calendario Opel 2014 presentato alla fine dello scorso anno. 


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Promozioni auto ottobre 2014: le occasioni del mese

Le promozioni auto di ottobre 2014 sono particolarmente succose: diverse vetture presenti in listino sono infatti proposte con sconti sostanziosi.Le offerte più interessanti del mese riguardano in modo particolare vetture giapponesi appartenenti ai segmenti delle compatte e delle SUV anche se non mancano veicoli di altre nazioni e di altre categorie: scopriamoli insieme.Citroën C3 Picasso12.900 euro: è questa la cifra necessaria per portarsi a casa la Citroën C3 Picasso “base”, la 1.4 Seduction (il cui listino recita ufficialmente 16.800 euro). La promozione, valida sulle vetture in pronta consegna fino ad esaurimento scorte, può essere abbinata ad un finanziamento (TAN fisso 3,99%, TAEG 6,76%) che prevede un anticipo di 2.580 euro e 48 rate mensili da 270 euro.Hyundai i10La Hyundai i10 1.0 Classic con l’aggiunta del climatizzatore costa 10.600 euro ma grazie alle promozioni della Casa coreana sono sufficienti 8.950 euro per acquistarla. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 0,00%, TAEG fisso 3,76%) comprende un anticipo di 2.740 euro, 23 rate mensili da 95 euro e una maxirata finale di 4.334 euro.Kia SportageFino a fine mese la Kia Sportage meno cara in commercio – la 1.6 GDI Active – costa 17.750 euro. Normalmente la variante “entry-level” della SUV coreana costa 20.250 euro.Lexus CTBastano 22.900 euro (anziché 27.250 euro) per portarsi a casa la Lexus CT “base”. La compatta ibrida nipponica è acquistabile inoltre con un finanziamento (TAN fisso 5,90%, TAEG 7,50%): anticipo di 9.100 euro, 35 rate da 229 euro e una maxiquota di 11.450 euro.Opel MokkaGrazie ai 4.320 euro di sconto previsti dalle promozioni Opel la Mokka 1.6 Ego costa 16.900 euro invece di 21.220.Seat LeonÈ valida fino a fine mese – ma solo fino ad esaurimento auto disponibili – l’offerta che pemette di acquistare la Seat Leon 1.6 TDI 90 CV con 17.400 euro anziché 19.900. Con questa cifra si ricevono inoltre in omaggio l’autoradio con Bluetooth, i cerchi in lega e i fendinebbia mentre con il finanziamento (TAN fisso 2,99%, TAEG 4,79%) abbinato – 5.209 euro di anticipo e 60 rate da 219 euro – si ha anche un anno di assicurazione incendio e furto gratis.Subaru ForesterSconti a non finire per la Subaru Forester: sulle versioni Exclusive e Dynamic sono previsti fino a 5.000 euro di vantaggi mentre per gli allestimenti più economici le riduzioni sono nell’ordine dei 3.900 euro a cui va aggiunto l’omaggio del navigatore (che vale 1.100 euro).Suzuki SplashTante offerte per la Suzuki Splash: chi è intenzionato ad acquistare la versione “base” – la 1.0 GL – con l’aggiunta della vernice metallizzata della piccola monovolume giapponese può comprarla con 8.990 euro (invece di 12.510) e ricevere in omaggio il programma 3PLUS (tre anni di garanzia, tre anni di assistenza stradale e tre anni di controlli) e – per i neopatentati – il corso di guida sicura Suzuki&Safe.Toyota AygoLa Toyota Aygo è sbarcata da poco in listino ma è già in offerta: fino a fine mese la versione 1.0 3p. x-play si porta a casa con 10.250 euro invece di 12.100. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 4,90%, TAEG 7,18%) prevede un anticipo di 2.860 euro, 47 rate da 100 euro e una maxiquota finale di 4.100 euro.Volvo V40La Volvo V40 D2 Kinetic costa ufficialmente 25.250 euro ma grazie alle promozioni del marchio svedese sono sufficienti 19.900 euro per portarsela a casa.


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VW Golf GTI MK7 by CAM SHAFT e PP-Performance

I preparatori Cam Shaft e PP-Performance hanno collaborato di nuovo ad un progetto comune mettendo assieme i loro know how in materie diverse: estetica e prestazioni.La “cavia” in questo caso l’ha fatta la compatta più venduta in Europa, la regina del segmento C, Volkswagen Golf, ovviamente nell’ultima generazione, la settima.Livrea azzurro mentaEsteticamente sfoggia una livrea sgargiante in un azzurro menta a contrasto con le grafiche sportive in nero. A dedicarsi a questa parte di tuning è stato lo specialista Cam Shaft che ha realizzato la colorazione speciale per la Golf GTI.Un tocco di potenza è stato dato anche alle ruote, con imponenti ed eleganti cerchi in lega a nove razze da 19 pollici.Cavalleria rinforzataSotto il cofano, invece, il cuore pulsante di questa best seller, il potente quattro cilindri da 2.0 litri che di serie eroga circa 230 CV è stato modificato da PP-Performance che ne ha innalzato la potenza fino a 280 CV.SI tratta per ora solo di un primo step di upgrade, presto infatti ne verranno proposti anche di più potenti. In questo casi il prezzo per la cavalleria rinforzata è di 800 euro.

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Rallylegend 2014: il programma, gli orari, le auto e i piloti

Rallylegend 2014, in programma a San Marino dal 9 al 12 ottobre, è un evento imperdibile per gli appassionati di rally. In questa manifestazione, giunta alla 12° edizione, sarà possibile ammirare le vetture che hanno fatto la storia di questo sport, guidate da grandi campioni.Di seguito troverete una guida completa: programma, orari, auto, piloti e prezzi dei biglietti. Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale.I piloti più importanti del Rallylegend 2014Al Rallylegend 2014 ci saranno quattro piloti campioni del mondo WRC: il finlandese Markku Alén (trionfatore nel 1978) guiderà una Lancia Rally 037 del 1983, lo svedese Stig Blomqvist (1984) sarà al volante di un’Audi S1 del 1985, il finlandese Juha Kankkunen (1986 e 1987) correrà con una Lancia Delta e il francese Didier Auriol (iridato nel 1994) prenderà parte alla manifestazione con una Citroën Xsara del 2003.Il finlandese Jari-Matti Latvala (vicecampione del mondo 2010 e attualmente al 2° posto nel Mondiale 2014) parteciperà in veste di apripista con la sua Volkswagen Polo.Le auto del Rallylegend 2014La Casa automobilistica più rappresentata al Rallylegend 2014 è la Lancia: a San Marino sarà possibile ammirare tantissime vetture della Casa torinese che hanno fatto la storia di questa disciplina. Ci sarà anche una grande presenza di vetture Ford e BMW.Rallylegend 2014, il programma completoGiovedì 9 ottobre 2014
07:30-13:30 Ricognizioni percorso regolamentate presso San Marino Sport Domus Multieventi
07:30-18:30 Apertura Centro Accrediti
09:00-21:00 Apertura Rally Village
08:00-12:00 Consegna road book
09:00  Apertura sala stampa
12:00-17:30 Verifiche sportive regolamentate per numero di gara
12:30-18:00 Verifiche tecniche regolamentate per numero di gara
19:15  “The Legend Parade” – presentazione dei Top Drivers sulla pedana del Rallylegend Village19:45-23:45 Ricognizioni percorso regolamentateVenerdì 10 ottobre 2014
07:30-18:30 Apertura Centro Accrediti
09:00-01:30 Apertura Rally Village
09:30-11:30 Shakedown San Marino (RSM) riservato conduttori prioritari
11:30-14:00 Shakedown San Marino (RSM) aperto ai conduttori iscritti allo shakedown
14:00-16:00 Ingresso obbligatorio vetture in Parco Partenza
16:00-18:00 Walkabout all’interno dello Stadio Olimpico di Serravalle (Parco Partenza)
19:30  Partenza giorno 1
19:49  PS1 San Marino (7,49 km)
20:27  PS2 I Laghi (3,90 km)
23:16  PS3 San Marino 223:54  PS4 I Laghi 2Sabato 11 ottobre 2014
00:00  Arrivo giorno 1
02:00  Pubblicazione classifica giorno 1 ed ordine partenza giorno 2
07:30-18:30 Apertura Centro Accrediti
09:00-23:30 Apertura Rally Village
09:00-12:00 Walkabout all’interno dello stadio Olimpico di Serravalle
13:00  Partenza giorno 2
13:48  PS5 Le Tane (7,49 km)
14:17  PS6 La Casa (11,01 km)
15:10  PS7 The Legend (4,62 km)
17:20  PS8 Le Tane 2
17:49  PS9 La Casa 2
18:42  PS10 The Legend 2
19:00  Arrivo giorno 2
21:00  Cena ufficiale “12° Rallylegend”21:30  Pubblicazione classifica tappa 2 ed ordine partenza tappa 3Domenica 12 ottobre 2014
08:30-12:30 Apertura Centro Accrediti
09:00-17:30 Apertura Rally Village
10:30  Partenza tappa 3
11:08  PS11 Piandavello (6,60 km)
11:47  PS12 The Legend 3
14:09  PS13 Piandavello 2
14:48  PS14 The Legend 4
15:30  Arrivo giorno 3 – Premiazioni
16:45  Pubblicazione classifica finale17:30  Chiusura manifestazione e Villaggio RallylegendI biglietti del Rallylegend 2014
Rallylegend One   15 euroIl biglietto comprende l’accesso a Rallyvillage e alle Prove Speciali venerdì, sabato o domenica ma non prevede l’accesso alle tribune su prove speciali.
Rallylegend Weekend  25 euroIl biglietto comprende l’accesso a Rallyvillage e a tutte le Prove Speciali sabato e domenica ma non prevede l’accesso alle tribune su prove speciali.
Rallylegend All   30 euroIl biglietto comprende l’accesso a Rallyvillage da venerdì a domenica, l’accesso allo Shakedown di venerdì, l’accesso a tutte le Prove Speciali da venerdì a domenica ma non prevede l’accesso alle tribune su prove speciali.
Prova speciale    10 euroIl biglietto non comprende l’accesso alle tribune su prove speciali.
Area Camper    10 euroP.S. The Legend/Serravalle. Tutti gli occupanti del camper, caravan, roulotte devono essere muniti di regolare titolo di ingresso.Tribuna su P.S. The Legend 10 euro

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Audi R18 TDI: l’ultima "non ibrida" a vincere a Le Mans

L’Audi R18 TDI è un’auto da corsa recente – il progetto risale a soli tre anni fa – eppure ha già un posto di riguardo nella storia del motorsport. Questa vettura è stata infatti l’ultima “non ibrida” ad aggiudicarsi la mitica 24 Ore di Le Mans (oltretutto in una delle edizioni più belle di sempre, quella del 2011). Scopriamo insieme la storia di questo modello.Audi R18 TDI: la storiaL’Audi R18 TDI viene presentata ufficialmente il 10 dicembre 2010. I numerosi cambiamenti imposti alle Case per prendere parte alla 24 Ore di Le Mans 2011 portano parecchie modifiche tecniche rispetto all’antenata R15 TDI plus (trionfatrice in Francia nel 2010): le più rilevanti riguardano il motore  – un 3.7 turbodiesel V6 da 550 CV (che rimpiazza il precedente 5.5 V10) – e la carrozzeria chiusa anziché aperta per migliorare l’aerodinamica (scelta tecnica che la Casa tedesca non adottava dal 1999 con la R8C).Il debutto in gara risale al 7 maggio 2011 in occasione della 6 Ore di Spa-Francorchamps: l’annata nella serie ILMC (Intercontinental Le Mans Cup) non è delle più esaltanti (il titolo viene vinto dalla Peugeot) ma l’unica vittoria stagionale arriva proprio nella gara più importante.La 24 Ore di Le Mans 2011L’Audi schiera tre R18 TDI alla 24 Ore di Le Mans 2011: la numero 1 è guidata da un equipaggio composto dai tedeschi Timo Bernhard e Mike Rockenfeller e dal francese Romain Dumas, la numero 2 dallo svizzero Marcel Fässler, dal tedesco André Lotterer e dal francese Benoît Tréluyer e l’auto numero 3 (gestita dal Team North America e non, come le altre due, dal Team Joest) dal nostro Dindo Capello, dal danese Tom Kristensen e dal britannico Allan McNish.La vettura tedesca deve lottare per la vittoria contro la Peugeot 908: la sportiva transalpina, più lenta ma meno assetata di carburante, può percorrere più giri con un pieno di gasolio e per questo motivo i piloti della Casa dei quattro anelli devono puntare sulle prestazioni per salire sul gradino più alto del podio.L’Audi R18 TDI numero 2 conquista la pole position (la prima per la Casa teutonica dopo cinque anni), seguita dalla numero 1. La 3 si deve invece accontentare della quinta posizione in griglia.Dopo soli 14 giri le cose si mettono male per il team di ingolstadt: l’auto numero 3 guidata da McNish si trova già in seconda posizione ma deve ritirarsi dopo un incidente con la Ferrari 458 Italia di Anthony Beltoise. All’ottava ora si schianta invece la numero 1 pilotata da Rockenfeller: l’urto è talmente violento che la safety-car rimane in pista per ben due ore (e si ritrova oltretutto a dover fare rifornimento di carburante).Le numerose interruzioni della gara permettono all’Audi R18 TDI di attenuare il divario con la Peugeot per quanto riguarda i consumi e la corsa si decide negli ultimi pit-stop: Lotterer taglia il traguardo per primo, la 908 arriva con un ritardo di poco meno di 14 secondi (13.854, per la precisione).Grazie a questo successo la Casa dei quattro anelli ottiene la decima vittoria alla 24 Ore di Le Mans staccando così la Ferrari ferma a nove e posizionandosi al secondo posto tra le Case più vincenti dietro alla Porsche.

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Toyota Hilux, la storia del pick-up giapponese

Il Toyota Hilux è uno dei pick-up migliori in commercio: noto per la sua robustezza e per la sua elevata affidabilità, ha conquistato – in quasi 50 anni di carriera – numerosi automobilisti in tutto il mondo.Il modello attualmente in commercio  – la settima generazione, chiamata N70 – vede la luce nel 2005 e sbarca in Italia l’anno successivo con un motore 2.5 turbodiesel D-4D da 102 CV, affiancato nel 2007 da un 3.0, sempre a gasolio, da 172 CV. Il restyling del 2008 porta alcune leggere modifiche al frontale mentre due anni dopo la potenza del tre litri scende a 171 CV. L’ultimo lifting (che coinvolge la mascherina e gli interni) risale al 2011.Scopriamo insieme le antenate del Toyota Hilux, l’indistruttibile mezzo da lavoro (e da svago) giapponese.Toyota Hilux N10 (1968)Il primo Toyota Hilux, noto anche con la sigla N10, viene presentato nel 1968: disponibile con la sola trazione posteriore e solo in configurazione a due porte, ha un solo motore al lancio (1.5 a benzina da 77 CV).L’anno seguente debuttano la variante a passo lungo e – per il mercato nordamericano – un 1.9 da 86 CV (saliti a 98 nel 1970). Nel 1971 il 1.5 viene rimpiazzato da un 1.6 e l’anno successivo il 1.9 lascia spazio ad un due litri da 110 CV.Toyota Hilux N20 (1972)Nel 1972 vede la luce il Toyota Hilux N20, evoluzione dell’N10 con uno stile più aggressivo e un comportamento stradale più confortevole. La gamma motori prevede al lancio solo un 1.6 da 83 CV, affiancato l’anno seguente da un 2.0 da 105 e 110 CV (quest’ultimo solo per il mercato nordamericano).Il 1975 è l’anno di debutto dell’N25, un profondo restyling che porta anche un considerevole incremento nelle dimensioni esterne (da 4,28 metri a 4,68 metri di lunghezza) e interne (passo di 2,80 metri anziché 2,58). In America il due litri viene sostituito da un 2.2 da 98 CV.Toyota Hilux N30/40 (1978)La terza generazione del Toyota Hilux – in commercio dal 1978 e chiamata N30/40 – porta parecchie novità: questa variante viene infatti venduta anche con la trazione integrale (a partire dal 1979) e con quattro porte.Due i motori al lancio: 1.6 da 80 CV e 2.2 da 91 CV. Nel 1981 – anno in cui debutta un propulsore diesel (un 2.2 da 63 CV) – il 2.2 viene rimpiazzato da un 2.4 da 98 CV.Toyota Hilux N40 (1983)Il Toyota Hilux N40 del 1983 (noto anche per essere il pick-up di Marty McFly nella trilogia cinematografica di Ritorno al Futuro) è il primo della famiglia ad essere prodotto anche fuori dal Giappone (più precisamente in Uruguay).La gamma motori al lancio prevede quattro propulsori a benzina (1.6, 2.0 e 2.4 da 98 CV e 106 CV) e due unità a gasolio (2.2 da 63 CV e 2.4 da 84 CV). Nel 1985 – anno in cui arriva un 2.4 sovralimentato a benzina da 137 CV – il diesel meno potente abbandona le scene (sostituito l’anno seguente da un 2.4 turbo da 94 CV). Nel 1987 il 2.4 a ciclo Otto da 98 CV cede il posto ad un più prestante 3.0 V6 da 152 CV.Toyota Hilux N50 (1988)Con la quinta generazione – chiamata N50 e mostrata nel 1988 – il Toyota Hilux diventa ancora più globale in quanto inizia ad essere prodotto in ben tre continenti (America, Asia ed Europa): la Volkswagen realizza inoltre una variante rimarchiata di questo modello e la chiama Taro.Uno solo il motore al lancio: un 1.8 a benzina da 79 CV o 83 CV. Nel 1989 la gamma si arricchisce con due unità a ciclo Otto (2.4 da 114 CV e 3.0 V6 da 152 CV) e due a gasolio (2.4 da 90 CV e 2.8 da 91 CV) mentre due anni più tardi è la volta di un restyling che porta alcune modifiche al frontale.Toyota Hilux N60 (1997)Il Toyota Hilux N60 del 1997 non è altro che un evoluzione dell’N50: in Italia viene venduto con due motori 2.5 diesel (aspirato da 79 CV e turbo da 90 CV). In occasione del restyling del 2002 arrivano un frontale più elegante e propulsori 2.5 sovralimentati a gasolio D-4D da 88 e 102 CV.

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