Monthly Archives: Luglio 2014
Volkswagen Golf by Caractere
Nel loro ultimo progetto Caractere e JMS, due dei migliori preparatori specializzati in tuning del Gruppo Volkswagen, si sono uniti per presentare una proposta comune che offre miglioramenti aerodinamici a due delle più potenti varianti della gamma Golf di Volkswagen, la GTI e la GTD.Paraurti anteriore e splitter frontaleTra le modifiche più interessanti di questo lavoro sulla compatta di Wolfsburg troviamo un nuovo paraurti anteriore dotato di splitter frontale così come inedite prese d’aria laterali. Queste appendici richiedono un semplice lavoro di applicazione visto che si montano sopra il paraurti originale, ad un costo di 589 euro.Minigonne, diffusore e silenziatoriIl profilo della Golf viene poi rimarcato da minigonne laterali del costo di 420 euro, mentre il posteriore mostra i muscoli con un nuovo diffusore, acquistabile per 303 euro. Se poi si è disposti ad aggiungere ulteriori 1.184 euro c e JMS offrono un kit dotato di paraurti posteriore, diffusore e nuovi terminali di scarico integrati.Per completare il quadro c’è anche a disposizione uno spoiler posteriore integrato nel tetto – 303 euro – una nuova calandra anteriore – 232 euro – e cerchi in lega da 19 pollici gommati con pneumatici da 225/35 R19.
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Porsche 964 RS by DP Motorsport
Circa un anno fa gli specialisti di DP Motorsport avevano svelato il loro pacchetto per la Porsche 964 RS, la classica di Stuttgart ora riceve un nuovo tuning ancora più spettacolare e rivisitato in chiave moderna.I veri amanti dei motori conoscono bene l’emozione di guidare un classico come questo, perciò, a chi possiede una Porsche 964 RS verrà data la possibilità di aggiornarla con tutta la tecnologia moderna possibile e rivivere il sogno di un classico senza rinunciare alle comodità dei giorni d’oggi.In questo caso la coupé sportiva tedesca viene dotata di ABS, servofreno, nuova trasmissione, telaio aggiornato e sistema di aria condizionata.Esteriormente il pacchetto aerodinamico offerto è realizzato in fibra di vetro mentre la livrea sfoggia una accesa tonalità verde con capote in nero opaco e adesivi in stile racing. Inedito anche il set di cerchi in lega forgiati Fuchs da 17 pollici.L’abitacolo viene, infine, rinnovato con sedili classici sportivi, cinture di sicurezza a quattro punti di ancoraggio, volante sportivo Momo e strumentazione a tono in verde.In quanto a meccanica DP Motorsport offre diversi step di potenza per la Porsche 964 che partono da 290 CV per il 3,6 litri fino ai 330 CV con cilindrata aumentata a 3,8 litri.
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Promozioni auto luglio 2014: le occasioni del mese
C’è molta Italia nelle promozioni auto di luglio 2014: le offerte più succose di questo mese riguardano infatti vetture del nostro Paese, oltretutto quelle più amate.Le categorie più presenti tra le proposte più interessanti dell’estate sono quelle delle citycar e delle piccole, anche se non mancano vetture di altri segmenti. Scopriamole insieme.Abarth 500Bastano 17.800 euro (anziché 19.400) per acquistare la Abarth 500 con il cambio Competizione. L’offerta, valida in caso di permuta o rottamazione, è abbinabile alla formula Abarth 50+GO (TAN fisso 0%, TAEG 1,73%): anticipo di 8.584,33 euro e dopo 24 mesi una maxirata finale da 9.215,67 euro.Alfa Romeo Giulietta GPLGrazie alle promozioni Alfa Romeo la Giulietta GPL “base” – la Progression – costa 19.450 euro invece di 24.450 euro. Il finanziamento ad anticipo zero (TAN fisso 2,95%, TAEG 4,28%) comprende 60 rate mensili da 435 euro.Fiat Panda Natural PowerSulle Panda Natural Power Easy disponibili in rete la Fiat offre uno sconto di oltre 2.500 euro: dai 15.160 euro previsti dal listino si passa infatti a 12.610 euro.Hyundai i101.650 euro: è questo lo sconto previsto (da 10.600 a 8.950 euro) per chi intende comprare una Hyundai i10 “entry-level”, la 1.0 Classic con il climatizzatore. La formula Hyundai i-plus (TAN fisso 5,97%, TAEG 8,76%) comprende un anticipo di 3.130 euro, 35 rate mensili da 95 euro e una quota finale di 3.546 euro.Lancia YpsilonLa Ypsilon meno cara in commercio – la 1.2 Elefantino – costa ufficialmente 13.880 euro se dotata di autoradio ed ESP ma con le promozioni Lancia si porta a casa con 10.600 euro. Il finanziamento (TAN fisso 0%, TAEG 3,82%) ad anticipo zero prevede 36 rate mensili da 325,07 euro.Mazda Mazda2Sono sufficienti 10.900 euro per acquistare la Mazda Mazda2 1.3 Energy, il cui listino recita 13.650 euro. L’offerta è valida solo per vetture in stock anche senza usato in permuta.Renault ClioLa Renault Clio è la straniera più amata dagli italiani ma questo non ha impedito alla Casa francese di lanciare promozioni davvero interessanti su questo modello. Fino al 14 luglio – in caso di ritiro di un usato con immatricolazione antecedente al 31 dicembre 2004 o da rottamare e di proprietà del cliente da almeno sei mesi – la versione “base” 1.2 Wave costa infatti 9.950 euro invece di 13.600. Il finanziamento (TAN fisso 5,99%, TAEG 8,30%) prevede un anticipo di 350 euro e 60 rate da 198,93 euro comprensive, in caso di adesione, di tre anni di assicurazione furto incendio.Ssangyong KorandoGrazie ai 2.000 euro di sconto – su vetture disponibili in rete – la variante più economica della Ssangyong Korando (la 2.0 a benzina) costa 17.990 euro invece di 19.990. La promozione è abbinabile ad un finanziamento (TAN fisso 5,90%, TAEG 7,82%) con anticipo di 7.120 euro, 47 rate mensili da 199 euro e una quota finale di 3.598,20 euro.Subaru BRZAnche le sportive sono scontate: fino al 20 settembre gli esemplari in stock della Subaru BRZ costano 2.500 euro in meno (27.650 anziché 30.150) rispetto al prezzo di listino.Volkswagen GolfRicche promozioni anche per la Volkswagen Golf, la compatta più venduta nel nostro Paese: chi è intenzionato ad acquistare una 1.2 TSI 85 CV Trendline 5p. può farlo spendendo 16.900 euro invece di 18.300 euro. Ma non è tutto: chi sceglie il finanziamento (TAN fisso 3,99%, TAEG 5,37%, 300 euro di anticipo e 60 rate da 311,16 euro) riceverà in omaggio l’assicurazione RCA per un anno.
Dodge Challenger SRT Hellcat
La nuova Dodge Challenger SRT Hellcat batte diversi record. Primo tra tutti è il titolo di muscle car più potente al mondo e monta, sotto al cofano, il motore V8 più poderoso mai realizzato da Dodge.Tutto il merito va a questa meccanica da 6,2 litri HEMI che il costruttore nordamericano ha realizzato applicando la sua nuova tecnologia “sovralimentata”.Chiave rossa (707 CV) o chiave nera (500 CV)Inoltre, per la prima volta nella storia Chrysler, un modello viene equipaggiato con due chiavi. Cosa significa? Semplice, la nuova Dodge Challenger SRT Hellcat viene consegnata con due chiavi, una rossa e una nera.Con la prima si “accendono” tutti e 707 i CV a disposizione (e 880 Nm), con la seconda la potenza rimane limitata a “soli” 500 CV. In ogni caso il potere di accelerazione di questa muscle car è brutale e viene ripartito attraverso una trasmissione automatica ad otto rapporti (TorqueFlite).All’interno l’abitacolo mostra chiare influenze provenienti dalla Challenger del 1971, mentre fuori è stata ridisegnata con l’obiettivo di ricercare una silouhette più poderosa.La Dodge Challenger SRT Hellcat verrà costruita negli stabilimenti di Ontario (Canada) e entrerà in commercio, negli Stati Uniti, a partire da dopo l’estate.
Audi A3 Sportback e-tron
L’Audi A3 Sportback e-tron, la prima A3 ibrida, arriva sul mercato. Le prevendite iniziano a partire dalla metà di luglio con consegne previste per novembre. Il prezzo di partenza? Dovrebbe essere inferiore ai 40.000 euro.Motore ibridoAudi A3 Sportback e-tron è spinta da un motore 1.4 TFSI abbinato a un’unità elettrica da 75 kW e a un nuovo cambio S tronic a sei rapporti. La potenza del sistema è pari a 204 CV (150 kW), con una coppia massima di 350 Nm.La batteria ha invece una capacità di 8,8 kWh e si ricarica in poco più di due ore se collegata a una presa di corrente industriale.PrestazioniLa Audi A3 Sportback e-tron è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi, la velocità massima è di 222 km/h. Con la trazione puramente elettrica la velocità massima è limitata a 130 km/h e l’autonomia è di 50 km.In base alla norma ECE per i veicoli ibridi plug-in, il consumo non supera gli 1,5 litri di carburante ogni 100 chilometri e le emissioni si attestano a 35 grammi di CO2 al chilometro.L’equipaggiamento di serie è piuttosto ricco e comprende tra le altre cose un pratico sistema di ricarica. Una specifica app per smartphone consente di gestire comodamente la ricarica e la climatizzazione, permettendo di impartire i comandi dall’esterno.
Nuove immatricolazioni: giugno +3,81%
Durante lo scorso mese di giugno le immatricolazioni di veicoli nuovi in Italia hanno fatto registrare un incremento del 3,81% rispetto allo stesso mese dell’anno passato, raggiungendo un volume totale di 127.489 unità vendute.I Diesel si confermano ancora una volta i più ricercati con una quota del 55,4% e un totale di 71.017 unità. 37.407 sono state, invece, le auto vendute a benzina, 11.565 a GPL, 6.209 a metano, 1.930 ibride e 142 elettriche.Di tutte queste, il 57,4% è stato acquistato da privati, mentre, per segmento, quello delle crossover continua ad essere il più in crescita rispetto agli altri, con un +32% di vendite.I marchi che più si sono messi in evidenza questo mese sono stati Renault (+20%), Dacia (+44%), Suzuki (+76,9%), Seat (+95,1%), Jeep (+42,9%), Porsche (+44%), Mitsubishi (+58,3%), Maserati (+460%), Lexus (+61,8%), Infiniti (+160%) e Great Wall (+108,3%).Rispetto, invece, alle firme che hanno chiuso in negativo il mese di giugno 2014 troviamo Citroen (-14,9%), Smart (-25,2%), Nissan (-13,1%), Chevrolet (-86,6%), Subaru (-28,5%), DR Motor (-61,5%), Ferrari (-22%).Classifica Marche Giugno
Fiat 26.818
VW 10.179
Ford 8.902
Renault 8.893
Opel 8.018
Peugeot 6.781
Toyota 5.334
Citroën 4.906
Audi 4.707
Lancia/Chrysler 4.655
Mercedes 4.472
BMW 4.317
Nissan 4.046
Dacia 3.897
Hyundai 3.567
Kia 2.652
Alfa Romeo 2.414
MINI 1.886
SEAT 1.624
Suzuki 1.10
Smart 1.356
Volvo 1.180
Land Rover 1.068
Skoda 995
Jeep/Dodge 683
Mazda 515
Honda 376
Porsche 350
Mitsubishi 342
Chevrolet 339
Subaru 196
Lexus 157
SsangYong 115
Maserati 112
Jaguar 95
Great Wall 25
Ferrari 17
DR Motor 15
Lamborghini 14
Infiniti 13
Mahindra 13
Isuzu 9
TATA 5
Tesla 3
Aston Martin 2
Lada 2
Otros 14
I 20 modelli più venduti a giugno 2014
Fiat Panda 8.654
Fiat 500 5.813
Fiat 500L 5.047
Fiat Punto 4.915
Renault Clio 4.508
Lancia Ypsilon 4.142
VW Golf 3.702
Ford Fiesta 3.420
Toyota Yaris 2.567
Opel Corsa 2.437
Nissan Qashqai 2.227
Peugeot 208 2.217
VW Polo 2.157
Renault Captur 1.830
Peugeot 2008 1.754
Dacia Duster 1.649
Alfa Romeo Giulietta 1.633
Ford C-Max 1.547
VW Up! 1.538
Citroën C3 1.483
Nuova Nissan Juke 2014: via alla commercializzazione
La pioniera del segmento delle crossover compatte, la Nissan Juke, arriva con il restyling di metà carriera, a quattro anni dal suo esordio. In Italia entra in commercio a partire da oggi con prezzi di listino da 16.650 euro.Le novità principaliIl rinnovamento della baby SUV di Yokohama si basa su un design rivisto, all’anteriore e al posteriore, un nuovo programma di personalizzazione a 360 gradi (Nissan Studio Design), nuovi motori turbocompressi (i 1.2 e 1.6 DUG-T), nuovo sistema di infotainment NissanConnect, sistemi di sicurezza inediti come il Nissan Safety Shiel e Around View Monitor, bagagliaio con capacità di carico incrementata del 40% e nuovo tetto panoramico apribile in vetro.Allestimenti e motoriTre gli allestimenti a disposizione, come sulla vecchia generazione: Visia, Acenta e Tekna, più, oltre alle motorizzazioni già citate anche la possibilità di optare per il Diesel 1.5 dCi. Disponibili anche, per la motorizzazione 1.6 DIG-T il cambio automatico CVT e la trazione integrale Xtronic.I prezzi della nuova Nissan Juke 2014:Nissan Juke Visia1.6 5MT: 16.650 euro1.5 dCi 6MT: 18.550 euroNissan Juke Acenta1.2 DIG-T: 18.800 euro1.6 CVT: 19.950 euro1.6 DIG-T: 22.350 euro1.6 DIG-T Xtronic (4WD): 25.850 euro1.5 dCi 6MT: 19.950 euroNissan Juke Tekna1.2 DIG-T: 21.300 euro1.6 DIG-T: 24.950 euro1.6 DIG-T Xtronic (4WD): 28.450 euro1.5 dCi 6MT: 22.450 euro
Volkswagen Golf: guida all’acquisto
La Volkswagen Golf non è solo la compatta più amata dagli italiani ma anche l’auto più venduta in Europa. Questo modello – arrivato alla settima generazione e disponibile berlina (a tre o a cinque porte) o Variant (station wagon) – è diventato in breve tempo il punto di riferimento del segmento.In queste due guide all’acquisto (una relativa alla berlina, l’altra alla familiare) vi mostreremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.Volkswagen Golf: guida all’acquistoLa Volkswagen Golf è una vettura di sostanza adatta però anche a chi non può rinunciare all’immagine. Non è molto ingombrante per essere una compatta (meno di 4,30 metri di lunghezza) ma nonostante questo ha un bagagliaio molto capiente.Realizzata con cura (anche se un occhio attento potrebbe notare qualche leggerissima imperfezione negli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria), non offre molti centimetri alle gambe e alla testa dei passeggeri posteriori. La garanzia, oltretutto, potrebbe essere più lunga visto che è di soli due anni a chilometraggio illimitato.Gli allestimenti della Volkswagen GolfScegliere l’allestimento giusto per la Volkswagen Golf non è semplice: le versioni disponibili, infatti, o sono troppo povere o eccessivamente costose.L’allestimento “entry-level” Trendline, ad esempio, fa parte della prima categoria visto che comprende solo gli airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia, l’autoradio, il climatizzatore manuale, il differenziale autobloccante XDS e il sistema start/stop.La variante Tech&Sound della Volkswagen Golf – 550 euro in più della Trendline con il motore 1.2 TSI da 85 CV, 250 euro in meno se presa con il propulsore 1.6 TDI da 90 CV – è un po’ più ricca: fendinebbia, lettore CD/MP3, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e volante multifunzione.La Comfortline (2.250 euro più della Trendline a parità di propulsore) è a nostro avviso un po’ troppo cara per quello che offre – cerchi in lega da 16”, cruise control, lettore CD/MP3 – mentre la Highline è a nostro avviso la scelta migliore: assetto sportivo, cerchi in lega da 17”, climatizzatore automatico, fendinebbia, sedili in Alcantara/tessuto e volante multifunzione.Le versioni sportive della Volkswagen Golf non sono molto abbordabili. La GTI (che potrebbe avere una dotazione più completa) e la GTD offrono l’assetto ribassato di 1,5 cm, i cerchi in lega da 18”, il climatizzatore automatico bizona, il doppio scarico cromato, i fendinebbia a LED, le pinze freno rosse e lo spoiler posteriore. La R, molto ricca, risponde con l’assetto ribassato di 2 cm, i fari bixeno, il navigatore satellitare, i quattro terminali di scarico cromati, la regolazione adattiva dell’assetto, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la trazione integrale.Volkswagen Golf: tutti i modelli a listinoDi seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Golf. La gamma motori della compatta tedesca è composta da dodici unità, tutte sovralimentate: sei a benzina (1.2 da 85 e 105 CV, 1.4 da 122 e 150 CV e 2.0 da 230 e 300 CV), un 1.4 a metano da 110 CV e cinque TDI a gasolio (1.6 da 90, 105 e 110 CV e 2.0 da 150 e 184 CV).Volkswagen Golf 1.2 TSI 85 CV (da 17.400 euro)La variante 1.2 TSI 85 CV (prezzi fino a 18.850 euro) è la più accessibile per chi intende entrare nel magico mondo della Volkswagen Golf: il motore non è molto potente ma in compenso offre consumi davvero contenuti (20,4 km/l).Volkswagen Golf 1.2 TSI 105 CV (da 20.450 euro)La Volkswagen Golf 1.2 TSI 105 CV (prezzi fino a 21.350 euro) è perfetta per chi vuole consumare poco (20,4 km/l) ma non può rinunciare ad un pizzico di vivacità: “0-100” in 10,2 secondi. Agile nelle curve, può vantare un propulsore particolarmente elastico.Volkswagen Golf 1.4 TSI 122 CV (da 21.150 euro)Prestazioni interessanti (9,3 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h), consumi contenuti (18,9 km/l) e un comfort elevato: è questa in sintesi la Volkswagen Golf 1.4 TSI 122 CV (prezzi fino a 23.600 euro). Questa versione della “segmento C” di Wolfsburg conserva i pregi della 1.2 TSI da 105 CV ma aggiunge una maggiore silenziosità.Volkswagen Golf 1.4 TSI ACT 150 CV (da 24.550 euro)La 1.4 TSI ACT 150 CV – disponibile esclusivamente nel ricco allestimento Highline – è, secondo noi, la scelta migliore per chi vuole una Volkswagen Golf a benzina: consigliamo la versione a cinque porte, che costa 25.450 euro. Grazie ad un sistema che – a velocità fino a 130 km/h e durante la marcia a regimi compresi tra 1.400 e 4.000 giri – può disattivare due cilindri, questo motore, molto elastico, garantisce consumi bassissimi: 21,3 km/l.Volkswagen Golf GTi (da 31.750 euro)La Volkswagen Golf GTI – disponibile anche a cinque porte (32.650 euro) – monta un motore 2.0 Euro 6 da 230 CV che ha come unico difetto la cilindrata elevata (molte rivali offrono potenze leggermente più basse con cubature più “umane”). Pronta ai bassi regimi, grintosa (6,4 secondi sullo “0-100”), relativamente comoda nei lunghi viaggi e anche poco assetata: 16,7 km/l.Volkswagen Golf R (da 41.350 euro)Semplicemente mostruosa: la Volkswagen Golf R, grazie al suo possente motore 2.0 da 300 CV, regala prestazioni paragonabili a quelle di una supercar di qualche anno fa (5,1 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari). Ovviamente i consumi ne risentono, anche per via della trazione integrale: 14,1 km/l.Volkswagen Golf 1.4 TGI (da 21.300 euro)Difficile trovare un’auto a metano più riuscita della Volkswagen Golf 1.4 TGI: il motore ha una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto e grazie alla sovralimentazione offre un brio interessante già ai bassi regimi. Non aspettatevi però il divertimento. È disponibile solo a cinque porte e il nostro consiglio è quello di acquistare la versione più costosa (24.800 euro) ma anche meglio accessoriata Highline.Volkswagen Golf 1.6 TDI 90 CV (da 19.950 euro)Non fatevi ingannare dalla potenza a sole due cifre: la Volkswagen Golf 1.6 TDI 90 CV (prezzi fino a 21.100 euro) è una compatta molto vivace (da 0 a 100 km/h in 11,9 secondi). Il merito va soprattutto al propulsore, particolarmente elastico. Le note dolenti? La cubatura elevata (molte rivali offrono la stessa cavalleria con unità 1.3 o 1.4) e il cambio a sole cinque marce.Volkswagen Golf 1.6 TDI 105 CV (da 23.250 euro)Anche la Volkswagen Golf 1.6 TDI 105 CV è penalizzata dal cambio a cinque marce. Per avere un rapporto in più con questo motore bisogna necessariamente acquistare la superflua – nonché cara (27.200 euro) – variante a trazione integrale. Ottima, come nel caso del 90 CV, l’elasticità.Volkswagen Golf 1.6 TDI 110 CV (da 23.850 euro)La Volkswagen Golf 1.6 TDI 110 CV è, a nostro avviso, la soluzione migliore per chi vuole un mezzo a gasolio. Il propulsore è ancora (purtroppo) abbinato al cambio a cinque marce ma rispetta già le normative antiinquinamento Euro 6 ed è capace di regalare un brio inaspettato: 10,5 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.Volkswagen Golf 2.0 TDI 150 CV (da 27.100 euro)Gli amanti del piacere di guida non saranno delusi al volante della Volkswagen Golf 2.0 TDI 150 CV, disponibile anche a trazione integrale (30.100 euro): nelle curve sa come divertire, anche se va detto che al motore servirebbe un po’ di coppia in più (320 Nm). Consumi dichiarati eccellenti nel ciclo medio (24,4 km/l per la versione a trazione anteriore), un po’ meno convincenti in quello urbano.Volkswagen Golf GTD (da 32.100 euro)La Volkswagen Golf GTD non brilla per le prestazioni – nella media del “segmento” – ma per il comportamento su strada, agile e intuitivo. Il motore 2.0 TDI da 184 CV, poi, beve poco nell’uso di tutti i giorni.Volkswagen Golf: gli optionalGli accessori irrinunciabili per gli acquirenti della “base” Volkswagen Golf Trendline sono, a nostro avviso, i fendinebbia (270 euro) e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, utili anche se un po’ cari (645 euro). La Tech&Sound non ha praticamente optional mentre per quanto riguarda la Comfortline segnaliamo ancora i fendinebbia e i pratici specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente (225 euro). La lussuosa versione Highline – quella da noi consigliata – può essere integrata – oltre che con i retrovisori ripiegabili – con il navigatore satellitare (833 euro).Passiamo alle versioni sportive: su GTI e GTD il navigatore e i sensori di parcheggio sono fondamentali mentre sulla più ricca R segnaliamo i cerchi in lega da 19” a 5 razze a V (1.001 euro) e il sedile del guidatore regolabile elettricamente (684 euro). Da non dimenticare, infine, l’eccellente cambio automatico a doppia frizione DSG, non disponibile esclusivamente sui motori 1.2 TSI e 1.6 TDI da 90 CV.Volkswagen Golf Variant: guida all’acquistoNonostante le dimensioni esterne ingombranti (4,56 metri di lunghezza) la Volkswagen Golf Variant non offre molti centimetri alle gambe dei passeggeri posteriori. Meglio puntare quindi su altri pregi come l’enorme bagagliaio (605 litri che diventano 1.620 quando si abbattono i sedili posteriori), l’elevata qualità percepita nell’abitacolo e il discreto spazio per la testa di chi si accomoda dietro.Gli allestimenti della Volkswagen Golf VariantTrendline, Comfortline e Highline: sono solo tre gli allestimenti della station wagon compatta di Wolfsburg, tendenzialmente più cara e meno dotata delle rivali dirette. La versione “entry-level” offre, tra le altre cose, gli airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia, l’autoradio, il climatizzatore manuale, il differenziale autobloccante XDS e il sistema start/stop.La Volkswagen Golf Variant Comfortline aggiunge i cerchi in lega da 16”, il cruise control, il lettore CD/MP3 e il sedile del guidatore e del passeggero regolabili in altezza mentre la Highline sfodera l’assetto sportivo, i cerchi in lega da 17”, il climatizzatore automatico, i fendinebbia e i sedili anteriori sportivi in Alcantara/tessuto.Volkswagen Golf Variant: tutti i modelli a listinoDi seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Golf Variant. La gamma motori della familiare compatta tedesca è composta da nove unità, tutte sovralimentate: quattro TSI a benzina (1.2 da 85 e 105 CV e 1.4 da 122 CV e 140 CV), un 1.4 TGI a metano da 110 CV e quattro turbodiesel TDI (1.6 da 90, 105 e 110 CV e 2.0 da 150 CV).Volkswagen Golf Variant 1.2 TSI 85 CV (18.900 euro)La Volkswagen Golf Variant 1.2 TSI 85 CV non ha molti puledri sotto il cofano ed è oltretutto parecchio pesante: un insieme di elementi che incide sulle prestazioni (“0-100” in 12,6 secondi) ma non sui consumi, decisamente bassi (20 km/l).Volkswagen Golf Variant 1.2 TSI 105 CV (21.950 euro)Se avete bisogno di spazio e non percorrete molti chilometri la Volkswagen Golf Variant 1.2 TSI 105 CV è l’auto che fa per voi: comoda e silenziosa nei lunghi viaggi, è decisamente più briosa della sorella minore visto che impiega solo 10,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.Volkswagen Golf Variant 1.4 TSI 122 CV (da 22.650 euro)La Volkswagen Golf Variant 1.4 TSI 122 CV (prezzi fino a 24.200 euro) è ancora più vivace della 1.2 TSI da 105 CV – da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi – ma secondo noi chi si accontenta gode di più.Volkswagen Golf Variant 1.4 TSI 140 CV (27.150 euro)La Volkswagen Golf Variant 1.4 TSI 140 CV è acquistabile solo con l’ottimo cambio automatico DSG a doppia frizione. Resta però una versione di nicchia, che sta per essere rimpiazzata dalla variante ACT da 150 CV.Volkswagen Golf Variant 1.4 TGI (da 21.900 euro)La Volkswagen Golf Variant 1.4 TGI (prezzi fino a 25.400 euro) a metano è, per il momento, priva di rivali. Permette di risparmiare come la berlina senza pregiudicare il piacere di guida.Volkswagen Golf Variant 1.6 TDI 90 CV (21.700 euro)Il motore 1.6 TDI 90 CV montato dalla Volkswagen Golf Variant – penalizzato dalla cilindrata elevata – ricorda i propulsori turbodiesel di Wolfsburg di qualche anno fa: elastico e dotato di un ottimo allungo. Nonostante il peso elevato del corpo vettura riesce oltretutto a regalare prestazioni adeguate: 12 secondi per passare da 0 a 100 km/h.Volkswagen Golf Variant 1.6 TDI 105 CV (da 24.750 euro)Con il propulsore 1.6 TDI 105 CV la Volkswagen Golf Variant (prezzi fino a 26.300 euro) è ancora più convincente alla voce “prestazioni” (“0-100” in 11,2 secondi). Meno dotata in allungo ma più pronta ai bassi regimi, si rivela silenziosa nei lunghi viaggi anche se il cambio a cinque marce non è il massimo in autostrada.Volkswagen Golf Variant 1.6 TDI 110 CV (da 25.350 euro)La Volkswagen Golf Variant 1.6 TDI 110 CV (prezzi fino a 26.900 euro) è la compagna ideale dei macinatori di chilometri e secondo noi è la scelta migliore tra quelle a gasolio (va bene la versione “base” Comfortline). Il propulsore è carente di coppia (250 Nm) ed è abbinato al cambio a cinque marce ma è silenzioso ed elastico come pochi altri.Volkswagen Golf Variant 2.0 TDI 150 CV (28.600 euro)La Volkswagen Golf Variant 2.0 TDI 150 CV va bene solo per chi non si accontenta dei validissimi 1.6 a gasolio. Non aspettatevi una familiare sportiva: è una station in grado di offrire una spinta vigorosa (anche se non brutale) ai regimi più bassi.Volkswagen Golf Variant: gli optionalChi punta sulla Volkswagen Golf Variant “base” Trendline e sull’intermedia Comfortline farebbe meglio ad arricchire la dotazione di serie con i fendinebbia (270 euro) e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori (645 euro). Questi ultimi andrebbero acquistati anche sulla ricca Highline, insieme al navigatore satellitare (833 euro).Come per la berlina, anche il cambio automatico DSG a doppia frizione – disponibile sul 1.4 TSI da 140 CV, sulla versione a metano e su tutti i diesel TDI tranne il 1.6 da 90 CV – può rivelarsi un accessorio fondamentale per valorizzare la vettura.
Fonte:
LuAZ Volin 969 (1979): la piccola 4×4 sovietica
La LuAZ Volin 969 del 1979 può essere considerata una piccola SUV “ante litteram”. Realizzata in Unione Sovietica e contraddistinta da un design tutt’altro che seducente, può vantare dimensioni esterne estremamente compatte e un eccellente comportamento in fuoristrada. Trovarla è difficile ma non impossibile e le sue quotazioni si aggirano intorno ai 1.000 euro.LuAZ Volin 969 (1979): le caratteristiche principaliNata nel 1979 per rimpiazzare la 969-A, la LuAZ Volin 969 si differenzia dall’antenata per un frontale più moderno e per un propulsore più potente.Prodotta fino al 1994 e lunga solo 3,39 metri, è il mezzo ideale per chi affronta spesso percorsi estremi in “off-road” e necessita di parecchia agilità.La tecnicaIl 1986 è l’anno in cui la LuAZ Volin 969 inizia ad essere ufficialmente importata in Italia con un motore 1.2 V4 da 34 CV in grado di spingere la piccola fuoristrada sovietica fino ad una velocità massima di 88 km/h. Meglio puntare sulle versioni vendute dal 1988 in poi, dotate di un più moderno e robusto propulsore 1.1 a quattro cilindri in linea da 48 CV (95 km/h di velocità massima) derivato da quello della Ford Fiesta.Le quotazioniTrovare un esemplare sano è difficile (l’affidabilità di questo veicolo non è il massimo) ma cercando con attenzione lo si può rintracciare. Le quotazioni ufficiali recitano 1.000 euro.
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Mondiali di calcio: la storia in 20 auto
I Mondiali di calcio sono entrati nel vivo e per questa ragione abbiamo deciso di raccontare la storia di questa manifestazione attraverso 20 automobili (una per ogni edizione) che in un modo o nell’altro sono state legate ad uno dei più importanti eventi sportivi del pianeta. Di seguito troverete l’elenco di queste vetture e i motivi della nostra scelta.Uruguay 1930 – Peugeot 201Il primo gol della storia dei Mondiali di calcio viene realizzato dal transalpino Lucien Laurent al 19’ del primo tempo dell’incontro tra Francia e Messico. Questo ragazzo di 22 anni gioca a pallone come semiprofessionista ma il suo lavoro principale è quello di operaio alla Peugeot: la 201 è il modello più venduto di quel periodo della Casa del Leone.Italia 1934 – Fiat 509Grazie all’oriundo Raimundo Orsi – che segna il gol del pareggio all’80’ della finale iridata tra Italia e Cecoslovacchia gli azzurri riescono ad andare ai supplementari e a portare a casa il loro primo titolo. L’attaccante argentino di origine italiana – soprannominato “Mumo” – possiede una Fiat 509, ricevuta due anni prima in occasione del trasferimento dall’Independiente alla Juventus.Francia 1938 – Delahaye 135CSIl 19 giugno 1938 si disputa la finale dei Mondiali tra l’Italia e l’Ungheria. La Francia, Paese ospitante, si è già consolata del campionato deludente il giorno prima, quando alla 24 Ore di Le Mans la vettura locale Delahaye 135CS guidata da Eugène Chaboud e Jean Trémoulet si aggiudica la prestigiosa corsa di durata (terminata con ben cinque auto transalpine guidate rigorosamente da equipaggi francesi nelle prime cinque posizioni).Brasile 1950 – Seat 1400La Spagna – unica nazione ad uscire imbattuta dal confronto con i campioni del mondo dell’Uruguay – vive un momento automobilisticamente importante nel 1950 con la fondazione della Seat: la prima vettura creata da questo brand (l’unico ancora attivo proveniente dalla penisola iberica) è la 1400, presentata tre anni più tardi.Svizzera 1954 – Mercedes W194Il 4 luglio 1954 in Svizzera la Germania Ovest conquista il suo primo Mondiale di calcio surclassando l’Ungheria. Un mese più tardi, sempre nel Paese elvetico, i tedeschi dominano anche in F1 con la Mercedes W196 che si aggiudica matematicamente il titolo iridato Piloti (il primo della sua storia) con Juan Manuel Fangio.Svezia 1958 – Volvo AmazonIn Svezia, nel 1958, il Brasile vince il primo Mondiale della sua storia. Nello stesso anno e nella stessa nazione Nils Bohlin inventa la prima cintura di sicurezza a tre punti (quella che montano tutte le vetture moderne), che viene introdotta l’anno successivo sulle Volvo Amazon e PV 544 destinate ai mercati scandinavi.Cile 1962 – Honda T360I Mondiali di calcio del 1962 vedono il dominio di nazioni poco sviluppate dal punto di vista automobilistico (quelle del Sud America e dell’Europa dell’Est). Nel frattempo in uno stato poco sviluppato dal punto di vista motoristico – il Giappone – vede la luce la prima auto firmata Honda: la T360.Inghilterra 1966 – Austin Morris 1100In un Mondiale inglese vinto dall’Inghilterra è impossibile non citare come protagonista a quattro ruote una vettura proveniente dal Regno Unito: la Austin Morris 1100, il modello più venduto oltremanica nel 1966.Messico 1970 – Ford EscortPer celebrare i Mondiali di calcio in Messico nel 1970 viene organizzato – prima della manifestazione “pallonara” – un rally della durata di un mese e mezzo (dal 19 aprile al 27 maggio) con partenza da Londra e arrivo a Città del Messico. La vettura vincitrice è la Ford Escort 1850GT guidata dal finlandese Hannu Mikkola.Germania Ovest 1974 – Volkswagen Maggiolino World Cup 1974I giocatori della nazionale di calcio della Germania Ovest, vincitori del Mondiale 1974 in casa, ricevono in omaggio una versione personalizzata della Volkswagen Maggiolino Cabrio. La stessa “customizzazione” viene effettuata su 300 esemplari “chiusi” venduti al pubblico.Argentina 1978 – Renault 12È un’Argentina a due facce quella che ospita i Mondiali di calcio del 1978: alla gioia dovuta al successo della squadra di casa si contrappone il dolore dovuto alla dittatura in atto in quel Paese. L’auto più amata da quelle parti in quegli anni – la Renault 12 – è guidata dalle vittime e dai carnefici, da chi festeggia e da chi soffre.Spagna 1982 – Maserati BiturboCon la vittoria iridata dell’Italia iniziano a vedersi per le strade del Bel Paese caroselli di automobili guidate da tifosi in festa. L’auto più acquistata nel 1982 è la Fiat 127 ma l’oggetto del desiderio di molti è la Maserati Biturbo, presentata l’anno prima.Messico 1986 – Porsche 959In occasione del centenario dell’automobile i tedeschi (che hanno inventato questo mezzo di locomozione) mostrano la loro superiorità presentando quella che all’epoca è la vettura più evoluta di sempre: la Porsche 959. La Germania Ovest di calcio non riesce, invece, a prevalere in campo mondiale visto che perde in finale contro l’Argentina.Italia 1990 – Fiat Panda Italia ’90Difficile trovare un’auto più legata ai Mondiali di calcio della Fiat Panda Italia ’90: questa particolare versione della citycar torinese realizzata per celebrare l’evento è caratterizzata dalla vernice bianca e dai copricerchioni a forma di pallone.USA 1994 – Williams FW16L’1 maggio 1994 Ayrton Senna perde la vita sul circuito di Imola al volante della sua Williams FW16. Due mesi dopo la nazionale brasiliana di calcio torna a vincere un mondiale dopo 24 anni di digiuno e dedica il successo al pilota sudamericano.Francia 1998 – Peugeot 206La Francia ospita i Mondiali di calcio e li domina. Nello stesso anno vede la luce un’auto francese destinata a conquistare il mondo: la Peugeot 206, leader nelle immatricolazioni e nel motorsport (cinque Mondiali rally WRC – due Piloti e tre Costruttori – tra il 2000 e il 2002).Giappone/Corea del Sud 2002 – Honda JazzI Mondiali del 2002 sono legatissimi al mondo dell’automobile. La finale viene disputata al Nissan Stadium di Yokohama, nello stadio nipponico di Saitama giocano gli Urawa Red Diamonds (di proprietà della Mitsubishi) mentre l’impianto coreano di Jeonju è la casa del team Jeonbuk Hyundai Motors. In quell’anno il mondo delle quattro ruote nipponico subisce uno choc quando la Honda Jazz diventa l’auto più venduta mettendo fine al dominio ultratrentennale della Toyota Corolla.Germania 2006 – Audi A5Nel 2006 l’Italia conquista il Mondiale superando in semifinale i padroni di casa della Germania e l’anno successivo un designer italiano – Walter de’ Silva – conquista i tedeschi diventando responsabile del Centro Stile del Gruppo Volkswagen. Uno dei modelli più noti realizzati sotto la sua gestione è l’Audi A5.Sudafrica 2010 – Hyundai ix35La Hyundai – sponsor della FIFA (il massimo organismo calcistico internazionale) dal 1999 e partner dei Mondiali di calcio – realizza nel 2010 una delle sue vetture più riuscite: la SUV compatta ix35.Brasile 2014 – Kia SoulOltre alla Hyundai l’altro sponsor a quattro ruote dei Mondiali è la Kia (dal 2006): la novità più rilevante di quest’anno è l’originale seconda generazione della Soul.
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