Monthly Archives: Luglio 2014

Nuccio Bertone, il talent scout del design italiano

Cento anni fa nasceva Nuccio Bertone: questo imprenditore e designer torinese ha segnato la storia del car design mondiale realizzando alcune delle auto più belle del mondo. Grazie soprattutto all’aiuto di due suoi dipendenti, destinati a diventare gli stilisti più affermati del pianeta: Giorgetto Giugiaro e Marcello Gandini. Scopriamo insieme la sua storia.Nuccio Bertone: la biografiaGiuseppe Bertone – conosciuto con il soprannome Nuccio – nasce il 4 luglio 1914 a Torino. Figlio di Giovanni, creatore – due anni prima – della società che ancora oggi porta il suo nome, prende in mano l’azienda dopo la Seconda Guerra Mondiale.Dopo aver tentato – senza molto successo – di diventare un pilota professionista al volante di vetture da lui carrozzate decide di concentrarsi, all’inizio degli anni Cinquanta, sulla produzione di modelli personalizzati destinati a facoltosi clienti stranieri, specialmente statunitensi.La svolta Alfa RomeoNuccio Bertone inizia a diventare un nome importante nel mondo dell’automobile nel 1953, quando svela al Salone di Torino il seducente prototipo BAT 5, realizzato sul pianale dell’Alfa Romeo 1900.L’anno seguente si occupa – con l’aiuto di Giovanni Michelotti e Franco Scaglione – della carrozzeria dell’Alfa Romeo Giulietta Sprint e costruisce questa sportiva nello stabilimento di Corso Peschiera arrivando ad un ritmo di 32 vetture al giorno.La crescitaNuccio Bertone si espande alla fine degli anni Cinquanta: apre una nuova fabbrica a Grugliasco, in provincia di Torino, e si occupa di assemblare altri modelli come le Fiat 850 Spider e Dino Coupé e la Simca 1200S.Nel 1959 assume un giovane designer destinato a fare grandi cose: Giorgetto Giugiaro, che abbandona l’azienda nel 1965 per passare alla Ghia dopo aver realizzato l’Alfa Romeo Giulia GT. Per rimpiazzarlo Nuccio chiama Marcello Gandini, dalla cui matita usciranno le Lamborghini Miura e Countach, l’Alfa Romeo Montreal, la Fiat X1/9  e la Lancia Stratos. Questi ultimi tre modelli vengono anche assemblati a Grugliasco.Gli anni OttantaNegli anni Ottanta Nuccio Bertone continua ad alternare l’attività di studio di design con quella di costruttore: all’inizio del decennio firma un accordo con la Volvo per la realizzazione e l’assemblaggio della coupé 780 mentre nel 1989 produce con il suo marchio la piccola fuoristrada Freeclimber, una Daihatsu Rocky riveduta e corretta dotata di motori BMW.La crisiCon gli anni Novanta inizia la crisi per la Bertone: le Case automobilistiche decidono, per ragioni di costi, di ridurre i rapporti con i carrozzieri affidando il lavoro di design ai propri centri stile e quello di assemblaggio ai propri stabilimenti. L’atelier torinese si ritrova quindi con fabbriche sottoutilizzate e con una forza lavoro superiore a quella necessaria.La morte di Nuccio Bertone – avvenuta a Torino il 26 febbraio 1997  – peggiora ulteriormente le cose: l’azienda – trovatasi senza una guida solida – si avvia lentamente verso il declino a causa di scelte manageriali errate e oggi il fallimento è sempre più vicino. Ma questa è un’altra storia.

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Maserati 150S: la piccola regina del Nürburgring

La 150S non è tra le Maserati da corsa più vincenti ma nonostante questo è uno dei modelli più rilevanti del Tridente. Scopriamo insieme la sua storia.Maserati 150S: la storiaIl progetto della Maserati 150S nasce nel 1953 quando la Casa emiliana decide di rimpiazzare la A6GCS con un modello capace di conquistare non solo i piloti italiani ma i driver di tutto il mondo. Vittorio Bellentani si occupa dello sviluppo mentre il collaudo viene affidato allo storico tester Guerino Bertocchi.Presentata nel 1955 e realizzata in poco meno di 30 esemplari, è lunga 4,40 metri e pesa solo 600 kg. Il motore 1.5 a quattro cilindri da 140 CV (potenza salita fino a 165 CV all’apice della preparazione) permette alla vettura di raggiungere una velocità massima di 230 km/h ed è abbinato ad un cambio manuale a quattro marce.La Maserati 150S – dotata di ponte posteriore De Dion e con una carrozzeria realizzata da Celestino Fiandri – vince la sua corsa più importante il 28 agosto 1955 quando il pilota francese Jean Behra conquista la 500 km del Nürburgring. L’anno seguente arrivano il cambio a cinque marce e il differenziale autobloccante mentre lo stile della carrozzeria viene affidato a Medardo Fantuzzi. Nel 1956 arriva il secondo successo rilevante – la 5 Ore di Messina – con i due driver transalpini Claude Bourillot e Henri Perroud.

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NSU Sport Coupé (1959): sportiva in miniatura

La NSU Sport Coupé – prodotta dal 1959 al 1967 in Italia e in Germania – non è altro che una Prinz senza sedili posteriori e con uno stile decisamente più riuscito (opera di Bertone, più precisamente di Franco Scaglione).La sportiva in miniatura tedesca si trova abbastanza facilmente a meno di 10.000 euro: un mezzo ideale per chi vuole entrare nel mondo delle auto d’epoca ma non vuole spendere troppi soldi.NSU Sport Coupé (1959): le caratteristiche principaliLa NSU Sport Coupé, dotata di soli due posti (molto comodi, merito del padiglione rialzato del tetto), somiglia – soprattutto nella zona posteriore – all’Alfa Romeo Giulietta SS.Caratterizzata da finiture eccellenti e da un rilevante spazio per i bagagli (che possono essere alloggiati dietro i sedili, nel vano del cofano anteriore e in un pozzetto ricavato sotto il lunotto), ha una posizione di seduta un po’ troppo bassa – unita ad un volante quasi orizzontale – che nei lunghi viaggi può risultare scomoda.La strumentazione della NSU Sport Coupé non è molto completa (mancano l’indicatore del livello carburante – c’è solo la spia della riserva che si accende quando rimangono nel serbatoio 4 litri di benzina – e il termometro dell’olio) e l’ergonomia non è il massimo: il clacson si trova sulla levetta di destra, che regola anche le luci. Posteggiarla non è semplice: nonostante le dimensioni esterne ridotte, infatti, bisogna fare i conti con un lunotto posizionato troppo in alto.Alla guida la baby sportiva teutonica convince in parte: la tenuta di strada è soddisfacente ma quando si esagera con il pedale dell’acceleratore si avverte un sensibile sovrasterzo (stiamo parlando di un’auto a trazione posteriore) e la leggerezza del corpo vettura porta parecchi problemi in caso di vento.Il comfort della NSU Sport Coupé è garantito dalla taratura abbastanza soft degli ammortizzatori anche se il propulsore ha un sound fastidioso. Lo sterzo è preciso anche se un po’ troppo leggero.La tecnicaIl motore posteriore, di derivazione motociclistica, è un bicilindrico da 0,6 litri (583 cc saliti a 598 nel 1961, anno in cui arriva il nuovo propulsore della Prinz IV dall’erogazione migliore) in grado di generare una potenza di 30 CV e di far raggiungere alla vettura una velocità massima di 130 km/h.I consumi sono il punto di forza della NSU Sport Coupé: 16,1 km/l dichiarati. Un valore facilmente raggiungibile adottando uno stile di guida rilassato.Le quotazioniUn esemplare in buono stato si trova senza problemi (soprattutto fuori dall’Italia, dove la NSU ha riscosso maggiore successo) a 8.000 euro. Per un modello da restaurare, invece, ne bastano 5.000.La Sport Coupé è tra le NSU più prestigiose, anche se va detto che quelle che manterranno maggiormente il valore in futuro saranno quelle dotate del motore rotativo Wankel.

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Hispano Suiza K6 (1934): l’ultima regina

La Hispano Suiza K6 – nata nel 1934 – fu l’ultima auto prodotta dal marchio spagnolo, un brand che prima della Seconda Guerra Mondiale era paragonato alla Rolls-Royce. La vettura iberica è uno dei massimi esempi di raffinatezza ed eleganza e anche oggi le sue quotazioni (che partono da 300.000 euro) lo dimostrano.Hispano Suiza K6 (1934): le caratteristiche principaliLa Hispano Suiza K6 nasce nel 1934 per rimpiazzare la HS26. Disponibile nelle varianti ammiraglia, coupé, cabriolet e spider e realizzata in oltre 1.000 esemplari, è considerata oggi la migliore auto mai prodotta dal brand iberico. Merito soprattutto di una serie di caratteristiche tecniche di alto livello.La tecnicaIl motore 5.2 a sei cilindri abbinato ad un cambio manuale a quattro marce genera una potenza di 120 CV ed è caratterizzato dalle bielle tubolari e dalle valvole raffreddate al sodio.La Hispano Suiza K6 può essere considerata un’auto innovativa per l’epoca: è raro, infatti, trovare in vetture costruite prima degli anni Quaranta i freni, lo sterzo e la frizione servoassistiti.Le quotazioniLe quotazioni ufficiali recitano 300.000 euro ma in realtà questo è il prezzo di partenza per un’ammiraglia in stato di conservazione non ottimale. La K6 è più facile da trovare nelle versioni scoperte ma nelle aste i suoi prezzi hanno già raggiunto (e spesso superato) il milione di euro.

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Nuova Smart 2015: se le foto sfuggono su Internet

Avete presente quando organizzate una bella festa a sorpresa per un vostro amico, e arriva qualcuno a spifferargli tutto per errore?O quando aspettate di vedere l’ultima puntata della vostra serie TV preferita, e un vostro contatto su Facebook o Twitter vi spoilera tutto?È quello che è successo oggi a Smart, che da mesi sta pianificando scrupolosamente il lancio pubblicitario delle nuove ForTwo e ForFour e si è vista spuntare online le foto dei nuovi modelli in anticipo sui tempi.Di qualche ora.Le foto della nuova Smart? Arrivano dalla CinaLa colpa è dei cinesi. Saranno contenti quelli che nella Cina vedono un grande nemico, ma poteva esser successo in qualsiasi altro paese. Stavolta è toccato a loro.Le foto della nuova Smart 2015 sono infatti spuntate online – o leakate, come si dice in gergo – sul sito cinese Autohome.com.cn, una piattaforma di forum e altre risorse per appassionati e venditori di automobili.Un vero e proprio colosso dell’informazione automotive in Cina, e il posto perfetto dove pubblicare – in anticipo sui tempi – delle foto che non sarebbero dovuto uscir fuori prima dello svelamento ufficiale della nuova Smart, in diretta questa sera alle 20.La nuova Smart? Presto, pubblichiamo subito le foto!Ovviamente in Rete – in Italia e nel resto del mondo – è cominciata la rincorsa a chi avrebbe pubblicato per primo le foto della nuova Smart.L’abbiamo già sottolineato in occasione del (presunto) lancio della Fiat 500X: il pubblico della Rete ha una gran fame di informazioni. Che vuole il prima possibile.Ed è più che naturale seguire questa predisposizione: il dovere dell’informazione, anche quella legata all’automotive, è quello di raccontare cosa succede, quando succede.Ma ha sempre senso?Il piacere della scopertaNoi qui su Panoramauto.it abbiamo deciso di no. Non in questo caso, almeno.A brevissimo – poche ore – potremo vedere la nuova Smart ForTwo 2015 in ogni dettaglio, con fotografie definite e informazioni precise. E potremo goderci anche la nuova Smart ForFour, un bel ritorno.E chi vorrà, gli appassionati del marchio e i semplici curiosi, potranno seguire in diretta streaming tutto il processo di presentazione, nel corso di un evento a cui Smart (supponiamo) lavora da mesi.Ha senso toglierci il gusto di scoprirlo – e commentarlo su Facebook, o su Twitter – insieme a tutti gli altri, soltanto per anticipare di poche ore qualche foto?Voi che risposta dareste a questa domanda?Segui la presentazione live in streaming 


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Come ti frego la Tesla (guadagnando 10.000 euro)

Nel mondo dell’informatica sono abbastanza comuni le gare tra hacker, competizioni organizzate dalle stesse case di software che mettono in questo modo alla prova i loro prodotti. Di solito le regole sono molto semplici: chi riesce ad “hackerare” un determinato programma in meno di X tempo riceve un assegno con molti zeri. Meno abituale, o meglio bizzarro, vedere questo tipo di competizioni nel mondo automotive. Fino ad ora.Alla SyScan Conference che si terrà dal 16 al 17 luglio prossimi a Benijing, i pirati informatici avranno la possibilità di mettersi in tasca 10.000 dollari se riusciranno a penetrare nel sistema di infotainment di una Tesla Model S. Stando a quanto ha spiegato BidnessETC (azienda cinese che ha indotto il concorso), e riportato sulla rivista Forbes, per riscuotere il grasso premio, l’hacker più bravo di tutti dovrà riuscire ad entrare in maniera remota nello schermo centrale da 17 pollici della Model S.L’elettrica californiana è tecnologicamente molto dotata: rimane infatti costantemente in contatto con lo smartphone del proprietario, ed è proprio qui che potrebbe celarsi un pericoloso punto debole del sistema. Auto sempre più tecnologiche con sistemi di infotainment sempre più simili ai sistemi operativi dei computer e degli smarpthone, ma soprattutto che gestiscono molte funzioni “vitali” dell’auto, occhio quindi, chissà che in futuro non bisognerà comprare l’antivirus per l’auto… 


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Aston Martin V12 Vantage S Roadster, la più potente

Aston Martin annuncia l’arrivo della nuova V12 Vantage S Roadster.La nuova vettura sportiva è attesa sui mercati di tutto il mondo entro la fine dell’anno e rappresenta la “scoperta” più potente mai realizzata dalla Casa britannica. Motore V12 da 565 CVAston Martin V12 Vantage S Roadster è spinta infatti da un V12 aspirato da 6.0 litri da 565 CV di potenza e 620 Nm coppia massima, abbinato alla trasmissione a 7 rapporti Sportshift III.Prestazioni? Da brivido. La vettura scatta da 0 a 100 km/h in appena 4,1 secondi e riesce a toccare i 323 km/h di velocità massima. Normal, Sport e TrackTre le mappature disponibili: Normal, Sport e Track, mentre l’impianto frenante è dotato di tecnologia in carboceramica. In opzione è disponibile il Carbon Pack, che prevede inserti e materiali in fibra di carbonio


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Audi A7 Sportback, informazioni e prezzi

Audi A7 Sportback arriva sul mercato italiano. La nuova segmento E del marchio del Quattro Anelli, che andrà a competere con Bmw Serie 5 GT e Mercedes Benz CLS, è disponibile in prevendita con il lancio commerciale previsto a settembre 2014. I prezzi partono da 60.910 euro. Dimensioni e motoriLunga 4,974m, larga 1,911m e alta 1,420m, Audi A7 Sportback offre un bagagliaio la cui capienza varia dai 535 ai 1.390 litri. Sarà disponibile in abbinamento al motore 3.0 TDI declinato nelle varianti da 218, 272 e 320 CV, e al 3.0 TFSI da 333 CV. Equipaggiamento di seriePiuttosto ricco l’equipaggiamento di serie che prevede tra le altre cose: cerchi in lega a 7 razze da 18’’, inserti in alluminio, sedili rivestiti in tessuto Horizont, volante in pelle multifunzionale a 4 razze, Audi drive select, Audi pre sense basic, Audi sound System, clima automatico, gruppi ottici a LED, Bluetooth e radio MMI Plus. Business e Business PlusBusiness e Business Plus sono i due pacchetti aggiuntivi. Il primo (3.070 euro) prevede: cerchi in lega a 10 razze da 19’’, proiettori in tecnologia a LED, regolatore di velocità, sistema di navigazione e sistema di ausilio al parcheggio.Il secondo (7.110 euro), invece, prevede: Audi adaptive cruise control con funzione Stop&Go e Audi pre sense front, cerchi in lega da 19’’, pacchetto luci interne ed esterne, rivestimento in pelle Milano, navigatore con MMI, sistema di ausilio al parcheggio plus e specchietto interno schermabile automaticamenteAudi A7 Sportback, i prezziAudi A7 Sportback 3.0 TFSI 333 CV quattro S tronic 68.310 euro Audi A7 Sportback 3.0 TDI 218 CV ultra S tronic 60.910 euro Audi A7 Sportback 3.0 TDI 218 CV quattro S tronic 64.060 euro Audi A7 Sportback 3.0 TDI 272 CV quattro S tronic 66.810 euro Audi A7 Sportback 3.0 TDI 320 CV quattro tiptronic 70.610 euro 


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Revisione Auto, niente più timbro: sarà tutto telematico

A partire dal 14 luglio (ieri) non sarà più necessario il timbro per certificare la revisione dell’auto.Sarà tutto informatizzato e sarà creata una procedura telematica ad hoc che consentirà di prenotare la revisione e aggiornarne lo stato una volta effettuata.Anche il pagamento avverrà in via telematica, attraverso un conto corrente che dovrà essere abbinato al circuito di prenotazione. Entro un’ora dalla revisione saranno inviate le informazioni alla motorizzazioneA spiegarlo è una circolare del Ministero dei Trasporti, secondo cui l’operatore che esegue la revisione deve entro un’ora del termine dell’operazione inserire le informazioni nel sistema informatico della motorizzazione civile e successivamente stampare un tagliando di aggiornamento della carta di circolazione che verrà consegnata al cliente. Addio tagliandino dell’assicurazione, ci sarà un microchipMa le novità non finiscono qui. A partire dal 2015 dovrebbe sparire anche il contrassegno cartaceo dell’assicurazione che viene esposto sul parabrezza. Questi sarà sostituito da un microchip.In tal modo sarà anche più semplice monitorare la quantità di autoveicoli che circolano senza assicurazione. 


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Mercedes Benz S 65 AMG Coupè

Mercedes svela foto e caratteristiche della nuova S 65 AMG Coupè, variante più estrema della sportiva a due porte di lusso della Stella. V12 biturbo 6.0l da 630 CVÈ infatti equipaggiata con la versione più potente del V12 birurbo da 6.0 litri. I cavalli a disposizione della S 65 AMG Coupè sono infatti 630 e la coppia massima è di 1.000 Nm.Il dato della velocità massima spiega poco, in quanto autolimitato come di consueto a 250 km/h. Sono invece i 4,1 secondi che la Mercedes S 65 AMG Coupè impiega per passare da 0 a 100 km/h che esprimono meglio il livello delle prestazioni di quest’auto.Nonostante la notevole cavalleria e il peso non certo da city car, i consumi e le missioni sono piuttosto contenuti: nel ciclo medio, secondo i dati dichiarati dalla Casa, la S 65 AMG Coupè consuma 11,9l/100 km, con emissioni pari a 279 g/km.Completa il quadro il cambio automatico AMG Speedshift Plus 7G-Tronic.Lusso e tecnologia senza fineRicco l’equipaggiamento di serie che prevede tra le altre cose tutti i nuovi e avanzatissimi sistemi tecnologici che equipaggiano la Mercedes Classe S Coupè.A partire dal Magic Body Control e dal Road Surface Scan. Non mancano all’appello i sistemi Pre Safe Plus, Active Lane Keeping e Distronic Plus, oltre ovviamente alla videocamera a 360 gradi.Spicca la nuova batteria agli ioni di litio che consente di risparmiare ben 20 chilogrammi di peso. A richiesta è disponibile anche l’impianto frenante carboceramico.Mercedes S 65 AMG Coupè è disponibile in Germania (con consegne a fine settembre) a partire da 244.009,50 euro. 


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