Monthly Archives: Luglio 2014
F1 – I GP più costosi da seguire dal vivo
Quanto costa seguire un GP di F1 dal vivo? Tanto, spesso troppo. Il sito di viaggi TripAdvisor ha provato a dare una risposta più dettagliata analizzando tutte le tappe del Mondiale 2014 (esclusa la Russia, i cui dati non sono ancora stati comunicati) e stilando una classifica in base al prezzo medio dei biglietti per la gara della domenica, di una notte in un hotel nelle vicinanze del circuito, di un hamburger, di una birra e di una bibita gassata.Il posto più costoso? Abu Dhabi, soprattutto per colpa dei ticket. Monte Carlo si è rivelata invece la più cara per quanto riguarda gli alberghi e le bevande analcoliche, Singapore il luogo in cui bisogna sborsare di più per avere una birra mentre Monza è il circuito con i panini meno abbordabili.Chi cerca il “low-cost” in un GP di F1 può invece puntare su Kuala Lumpur (contraddistinta da biglietti molto economici), Shanghai (per gli alberghi) e Suzuka per gli hamburger. Rimanendo in Europa Budapest è risultata invece molto accessibile per quanto riguarda qualsiasi bevanda.I GP di F1 più costosi da seguire dal vivo: la classifica
1° Abu Dhabi (Emirati Arabi) 750,48 euro
2° Silverstone (Gran Bretagna) 462,41 euro
3° Monte Carlo (Monaco) 443,62 euro
4° Austin (USA) 424,29 euro
5° Barcellona (Spagna) 359,28 euro
6° Singapore (Singapore) 354,22 euro
7° Sakhir (Bahrein) 334,79 euro
8° Hockenheim (Germania) 330,74 euro
9° Monza (Italia) 314,09 euro
10° Montreal (Canada) 304,40 euro
11° San Paolo (Brasile) 303,26 euro
12° Spa Francorchamps (Belgio) 296,37 euro
13° Melbourne (Australia) 277,23 euro
14° Spielberg (Austria) 222,76 euro
15° Budapest (Ungheria) 200,08 euro
16° Suzuka (Giappone) 181,34 euro
17° Shanghai (Cina) 140,96 euro18° Kuala Lumpur (Malesia) 117,68 euro
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Mondiale F1 2014 – Il punto dopo il GP di Spagna: sempre più Hamilton
Ancora Lewis Hamilton, ancora Mercedes: il GP di Spagna è stato monopolizzato dal pilota britannico e della scuderia tedesca, entrambi sempre più vicini alla conquista del Mondiale F1 2014. Ancora una volta Nico Rosberg – non più leader della classifica iridata – si è invece dovuto accontentare della piazza d’onore.La gara di Barcellona è stata vivace nel finale: non solo per le lotte interne tra i piloti della Stella e della Ferrari ma anche, e soprattutto, per la grandissima prestazione di Sebastian Vettel. Il campione del mondo in carica, partito 15°, è stato capace – a suon di sorpassi – di conquistare il quarto posto e di conservare così il ruolo di prima guida Red Bull. E pensare che c’è ancora chi considera il driver tedesco veloce solo quando si trova in testa…La gara in cinque punti1) Lewis Hamilton non aveva mai vinto il GP di Spagna e oggi ci è riuscito con una prova magistrale. Nella parte finale della gara – affrontata con le gomme hard – è stato addirittura capace di tenersi dietro il compagno Rosberg, che guidava la stessa vettura e poteva vantare coperture (medie) più prestazionali.2) Nico Rosberg ha perso l’ennesima battaglia ma non la guerra. I punti che lo separano dalla vetta del Mondiale sono solo tre e fra due settimane potrà riscattarsi su un circuito da lui amatissimo che lo ha visto trionfare lo scorso anno: Monte Carlo.3) Due eventi storici per Daniel Ricciardo: oltre ad aver ottenuto il primo podio in carriera (3°) ha terminato per la terza volta consecutiva davanti a Vettel. Nessun coéquipier del tedesco era mai riuscito in questa impresa.4) Una gara da dimenticare per Fernando Alonso: sesto al traguardo (per la prima volta dal 2008 fuori dalla “top 5” nel GP di casa), mai incisivo e “aiutato” dal muretto Ferrari (nonostante fosse dietro a Räikkönen nella prima sosta ai box ha cambiato le gomme per primo).5) Il dominio della Mercedes si vede (anche) dai dettagli: la scuderia della Stella non aveva mai vinto il GP di Spagna e non saliva sul podio di questa corsa dal 1954. Oggi ha portato a casa una doppietta rifilando distacchi abissali agli avversari.I risultati del GP di Spagna 2014Prove libere 1
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:27.023
2 Jenson Button (McLaren) 1:27.891
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:27.973
4 Fernando Alonso (Ferrari) 1:28.1285 Nico Rosberg (Mercedes) 1:28.168Prove libere 2
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:25.524
2 Nico Rosberg (Mercedes) 1:25.973
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:26.509
4 Fernando Alonso (Ferrari) 1:27.1215 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:27.296Prove libere 3
1 Nico Rosberg (Mercedes) 1:25.887
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:26.756
3 Fernando Alonso (Ferrari) 1:27.188
4 Felipe Massa (Williams) 1:27.2235 Romain Grosjean (Lotus) 1:27.682Qualifiche
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:25.232
2 Nico Rosberg (Mercedes) 1:25.400
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:26.285
4 Valtteri Bottas (Williams) 1:26.6325 Romain Grosjean (Lotus) 1:26.960Gara
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1h41:05.155
2 Nico Rosberg (Mercedes) + 0,6 sec
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) + 49,0 sec
4 Sebastian Vettel (Red Bull) + 76,7 sec5 Valtteri Bottas (Williams) + 79,2 secLe classifiche dopo il GP di Spagna 2014Classifica Mondiale Piloti
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 100 punti
2 Nico Rosberg (Mercedes) 97 punti
3 Fernando Alonso (Ferrari) 49 punti
4 Sebastian Vettel (Red Bull) 45 punti 5 Daniel Ricciardo (Red Bull) 39 puntiClassifica Mondiale Costruttori
1 Mercedes 197 punti
2 Red Bull-Renault 84 punti
3 Ferrari 66 punti
4 Force India-Mercedes 57 punti5 Williams-Mercedes 46 punti
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Mondiale F1 2014 – GP Spagna: gli orari TV
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×Leggi QUI i risultati e le classifiche della garaFernando Alonso e la Ferrari vincitori del GP di Spagna, quinta prova del Mondiale F1 2014 e prima tappa europea del Circus? Probabile, contrariamente a quanto dicono gli scommettitori.Il driver iberico, infatti, ha già vinto a Barcellona lo scorso anno e a nostro avviso sul tracciato catalano può mettere fine al dominio delle Mercedes, più potenti ma anche meno adatte alle caratteristiche di questa pista.GP Spagna: cosa aspettarsiIl circuito di Barcellona ha molti elementi in comune con quello di Shanghai e le sue curve veloci potrebbero favorire le Ferrari. La brutta notizia per i tifosi della Rossa potrebbe invece arrivare dall’elevato carico aerodinamico richiesto nelle curve lente, più adatte alla Red Bull.Partire in pole position sarà fondamentale: dal 2001 ad oggi solo due piloti (Vettel nel 2011 e Alonso nel 2013) sono stati in grado di tagliare per primi il traguardo partendo dietro. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio con gli orari TV su Sky e sulla Rai mentre più avanti sarà la volta del nostro pronostico sulla gara della Spagna.F1 2014, Barcellona, il calendario e gli orari in TVVenerdì 9 maggio 2014
10:00-11:30 Prove libere 1 (diretta Sky Sport F1, differita su Rai Sport 1 alle 14:30)14:00-15:30 Prove libere 2 (diretta Sky Sport F1, differita su Rai Sport 1 alle 22:00)Sabato 10 maggio 2014
11:00-12:00 Prove libere 3 (diretta Sky Sport F1)14:00 Qualifiche (diretta Sky Sport F1, differita su Rai 2 alle 17:50)Domenica 11 maggio 201414:00 Gara (diretta Sky Sport F1, differita su Rai 2 alle 21:00)I numeri del GP di Spagna 2014
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,655 km
GIRI: 66
RECORD IN PROVA: Rubens Barrichello (Brawn GP BGP001) – 1’19”954 – 2009
RECORD IN GARA: Kimi Räikkönen (Ferrari F2008) – 1’21”670 – 2008RECORD DISTANZA: Felipe Massa (Ferrari F2007) – 1h31’36”230 – 2007GP Spagna 2014: il nostro pronostico1° Fernando Alonso (Ferrari)Fernando Alonso non è il favorito ma secondo noi può approfittare di un circuito da lui molto amato (due vittorie, di cui l’ultima lo scorso anno) e apparentemente adatto alle caratteristiche della Rossa per fare il colpaccio.La Ferrari non è ancora veloce come la Mercedes ma tre settimane fa in Cina il driver spagnolo ha dimostrato di poter fare la differenza. Podio sicuro?2° Sebastian Vettel (Red Bull)Mai una pole position a Barcellona e una sola vittoria nel 2011: il palmarès di Sebastian Vettel in Spagna non è dei migliori.Nonostante questo ci aspettiamo grandi cose da lui questo weekend. Si trova davanti in classifica al compagno Ricciardo ma ha bisogno di ribadire all’interno della Red Bull chi è la prima guida. Secondo noi riuscirà a raggiungere già domenica questo traguardo.3° Nico Rosberg (Mercedes)Se si esclude la pole position dello scorso anno Nico Rosberg ha sempre deluso in Spagna ottenendo come miglior piazzamento un misero sesto posto in due occasioni.Stavolta, però, ha tutte le carte in regola per chiudere nelle prime tre posizioni: guida la monoposto più veloce del momento e, a nostro avviso, riuscirà a conservare la vetta del Mondiale anche dopo questo GP.Da tenere d’occhio: Lewis Hamilton (Mercedes)Difficile pronosticare l’esito della gara di Lewis Hamilton: il pilota britannico è il favorito assoluto ma sul tracciato iberico sembra vittima di una maledizione. Mai una pole e due secondi posti.Secondo i bookmaker vincerà a mani basse, noi invece nutriamo più dubbi su un suo successo. Non è detto che riesca a fare meglio del compagno Rosberg su un tracciato che non ama particolarmente.La squadra da seguire: MercedesTutti si aspettano una vittoria della Mercedes in Spagna: la Casa della Stella non ha mai vinto in terra iberica e l’unico podio risale addirittura al lontano 1954 con Juan Manuel Fangio.Un ulteriore successo delle frecce d’argento chiuderebbe definitivamente i conti per il titolo Costruttori: secondo noi questo weekend si accontenteranno di piazzamenti di rilievo.
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Mondiale F1 2014 – GP Cina: gli orari TV
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×Leggi QUI i risultati e le classifiche della garaIl GP di Cina sarà molto importante per Lewis Hamilton: il pilota britannico cercherà sul tracciato di Shanghai di vincere la terza gara consecutiva (evento mai avvenuto in carriera) e di avvicinarsi al leader del Mondiale F1 2014 – nonché compagno di scuderia – Nico Rosberg.Si preannuncia una corsa sottotono per la Ferrari – reduce dall’addio di Domenicali – mentre la Red Bull ha voglia di riscatto, dopo che martedì scorso è stata confermata in appello la squalifica di Daniel Ricciardo in Australia.GP Cina: cosa aspettarsiIl circuito di Shanghai – simile a quello della Malesia – presenta curve veloci che favoriscono le monoposto con elevato carico aerodinamico (come la Red Bull) e lunghi rettilinei che invece privilegiano le vetture dotate di motori Mercedes. Vincere su questo tracciato non porta molta fortuna: nelle ultime cinque edizioni chi è salito sul gradino più alto del podio non ha conquistato il titolo iridato.La pioggia dovrebbe disturbare solo le qualifiche del sabato e le temperature non troppo elevate non dovrebbero causare particolari problemi. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio con gli orari TV su Sky e sulla Rai mentre più avanti sarà la volta del nostro pronostico sulla gara della Cina.F1 2014, Shanghai, il calendario e gli orari in TVVenerdì 18 aprile 2014
04:00-05:30 Prove libere 1 (diretta Sky Sport F1 e RaiSport 2)08:00-09:30 Prove libere 2 (diretta Sky Sport F1 e RaiSport 2)Sabato 19 aprile 2014
05:00-06:00 Prove libere 3 (diretta Sky Sport F1 e RaiSport 2)08:00 Qualifiche (diretta Sky Sport F1 e Rai 2)Domenica 20 aprile 201409:00 Gara (diretta Sky Sport F1 e Rai 2)I numeri del GP della Cina 2014
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5,451 km
GIRI: 56
RECORD IN PROVA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1’33”185 – 2004
RECORD IN GARA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1’32”238 – 2004RECORD DISTANZA: Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1h29’12”420 – 2004GP Cina 2014: il nostro pronostico1° Lewis Hamilton (Mercedes)Lewis Hamilton ama Shanghai: due vittorie, tre pole position e mai fuori dal podio in questo decennio. Oltretutto guida una monoposto imbattibile.Solo Rosberg può mettergli i bastoni tra le ruote ma secondo noi il driver tedesco si accontenterà di salire sul podio e di conservare la vetta del Mondiale approfittando di circuiti più favorevoli per puntare nuovamente al primo posto.2° Sebastian Vettel (Red Bull)Sebastien Vettel può, a nostro avviso, sfruttare l’elevato carico aerodinamico della sua Red Bull per conquistare un podio – ampliamente alla sua portata – in Cina.Qui non vince dal lontano 2009 ma su questo circuito può vantare ben tre pole position: oltretutto è affamato di risultati. Prepariamoci a vederlo nelle prime posizioni.3° Nico Rosberg (Mercedes)In Cina Nico Rosberg, due anni fa, vinse il primo GP della sua carriera ma oltre a questo exploit non ha mai combinato grandi cose nel Paese asiatico.Il pilota tedesco è in vetta al Mondiale e secondo noi ci resterà anche al termine di questa gara: userà il cervello, la parte del corpo che servirà di più quest’anno per diventare campioni iridati.Da tenere d’occhio: Jenson Button (McLaren)Jenson Button ha dichiarato che questo tracciato non è adatto alle caratteristiche della McLaren (vettura che ha sofferto molto a fine marzo in un circuito simile, quello della Malesia).Difficilmente riuscirà a salire sul podio, facilmente potrà dare vita ad una corsa interessante (già vinta nel 2010): nonostante la carenza di carico aerodinamico la sua monoposto monta il motore migliore del lotto (il Mercedes) e potrà quindi approfittare dei rettilinei per sbarazzarsi dei rivali meno cavallati.La squadra da seguire: MercedesStando alle dichiarazioni dei responsabili dei team rivali la Mercedes ha già vinto il Mondiale Costruttori: troppa la superiorità mostrata nelle prime tre gare della stagione e troppo deboli le modifiche proposte dalle altre scuderie per cercare di ridurre il divario.Ancora non sappiamo se la Stella conquisterà davvero l’iride: quello che è certo è che ha grosse possibilità di riuscirci. Aspettiamoci un dominio delle frecce d’argento anche a Shanghai.
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Mondiale F1 2014 – GP Bahrein: gli orari TV
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×Leggi QUI i risultati e le classifiche della garaIl GP del Bahrein – terza prova del Mondiale F1 2014 – è un appuntamento da non perdere per gli appassionati del Circus. Oltre ad essere la prima corsa stagionale trasmessa in chiaro sulla Rai sarà anche la prima prova dell’anno a disputarsi in notturna.Secondo gli scommettitori la gara sarà dominata – come la settimana scorsa in Malesia – dalle Mercedes guidate da Nico Rosberg e Lewis Hamilton – ma Sebastian Vettel ha avuto modo di dimostrare che lui e la Red Bull sono degli ossi duri.GP Bahrein: cosa aspettarsiIl circuito di Sakhir è particolarmente duro per le monoposto: i lunghi rettilinei premiano le auto veloci come quelle della Stella ma contribuiscono ad innalzare i consumi di carburante. Le brusche frenate incidono sull’usura dei freni e degli pneumatici e dovrebbero aiutare la Red Bull (la più rapida in uscita dalle curve). Il cambio sarà messo a dura prova: sul tracciato mediorientale la trasmissione è molto sollecitata.Per la prima volta si correrà di notte su questa pista (lo start è previsto tre minuti dopo il tramonto): una buona notizia per i piloti, costretti gli scorsi anni a dover gestire temperature elevate. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio con gli orari TV su Sky e sulla Rai mentre più avanti sarà la volta del nostro pronostico sulla gara del Bahrein.F1 2014, Sakhir, il calendario e gli orari in TVVenerdì 4 aprile 2014
13:00-14:30 Prove libere 1 (diretta Sky Sport F1 e RaiSport 2)17:00-18:30 Prove libere 2 (diretta Sky Sport F1 e RaiSport 2)Sabato 5 aprile 2014
14:00-15:00 Prove libere 3 (diretta Sky Sport F1 e RaiSport 2)17:00-18:00 Qualifiche (diretta Sky Sport F1 e Rai 2)Domenica 6 aprile 201417:00 Gara (diretta Sky Sport F1 e Rai 1)I numeri del GP del Bahrein 2014
LUNGHEZZA: 5,412 km
GIRI: 49
RECORD IN PROVA: Fernando Alonso (Renault R25) – 1’29”848 – 2005
RECORD IN GARA: Pedro de la Rosa (McLaren MP4-20) – 1’31”447 – 2005RECORD DISTANZA: Fernando Alonso (Renault R25) – 1h29’18”531 – 2005GP Bahrein 2014: il nostro pronostico1° Sebastian Vettel (Red Bull)Sebastian Vettel ha dimostrato in Malesia di essere rinato e in Bahrein può tentare il colpaccio. Ha vinto le ultime due edizioni del GP mediorientale e da quando corre per la Red Bull non ha mai terminato le qualifiche sotto la “top 3”.La Mercedes sembra imbattibile ma tutto può succedere su un tracciato in cui l’affidabilità conterà tantissimo. Specialmente con una Red Bull imbattibile alla voce "trazione".2° Fernando Alonso (Ferrari)La Ferrari non è ancora competitiva come la Mercedes ma Fernando Alonso vuole dimostrare per l’ennesima volta che il suo talento alla guida può compensare le carenze prestazionali.Il driver spagnolo non sale sul podio dalla scorsa stagione ma quest’anno ha già portato a casa due quarti posti al volante di una vettura che per il momento non può ambire a niente di meglio. Scommettiamo che stavolta lo vedremo nelle prime tre posizioni?3° Nico Rosberg (Mercedes)Nico Rosberg è stato letteralmente surclassato dal compagno Hamilton in Malesia e ha tanta voglia di riscatto su una pista dove ha ottenuto la pole position lo scorso anno. Oggettivamente il driver tedesco è più lento del campione del mondo 2008 ma si tratta di un fattore che conta poco in una F1 che premia la guida pulita.L’attuale leader del Mondiale conserverà quasi sicuramente la vetta del campionato dopo questa gara (impossibile ipotizzare per lui un piazzamento diverso dalla “top 3”) ma secondo noi riuscirà addirittura ad incrementare il vantaggio in classifica su Lewis.Da tenere d’occhio: Lewis Hamilton (Mercedes)Come abbiamo visto una settimana fa quando Lewis Hamilton è in forma non ce n’è per nessuno. Non sempre, però, il pilota britannico è al massimo della condizione, così come non è detto che la sua Mercedes riesca a terminare la gara senza noie come in Malesia.Non ha mai vinto in Bahrein e non sale sul podio in questa corsa da ben quattro anni. E se fosse lui la sorpresa negativa di questo weekend?La squadra da seguire: MercedesApprofittare della superiorità mostrata nelle prime gare della stagione per vivere di rendita più avanti, quando le rivali (chi ha detto Red Bull?) si faranno più pericolose. Questo è l’obiettivo primaverile della Mercedes e nulla sembra fermare il team tedesco.Il circuito di Sakhir, tuttavia, sembra meno adatto di quello di Sepang a mettere in risalto le doti della monoposto teutonica: i lunghi rettilinei consentiranno a Rosberg e Hamilton di rifilare distacchi abissali ai rivali ma le componenti meccaniche – che saranno particolarmente sollecitate – non sembrano così solide e l’aerodinamica è meno curata di quella della Red Bull.
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Mondiale F1 2014 – Il punto dopo il GP della Cina: Hamiton tris
Come previsto Lewis Hamilton ha ottenuto per la prima volta in carriera tre vittorie di seguito. Il successo nel GP della Cina ha permesso al pilota britannico di avvicinarsi ancora di più alla vetta del Mondiale F1 2014, ancora occupata dall’altro driver Mercedes Nico Rosberg, nuovamente secondo.La tappa di Shanghai è stata caratterizzata anche dalla risurrezione della Ferrari con il terzo posto di Fernando Alonso e dall’ennesima prova deludente di Sebastian Vettel: il quattro volte Campione del Mondo ha terminato la gara nuovamente dietro al coéquipier Daniel Ricciardo. Era dal 2010 che – con entrambe le vetture a punti – il driver tedesco non passava sotto la bandiera a scacchi per due volte consecutive in una posizione peggiore rispetto a quella del compagno di scuderia.La classifica del GP della Cina – quarta tappa del Mondiale F1 2014 – è stata stilata al termine del 54° giro e non del 56°. Questo perché la bandiera a scacchi è stata sventolata per errore un giro prima e secondo il regolamento fa fede la graduatoria relativa a quello precedente. Per questo motivo il sorpasso di Kamui Kobayashi ai danni di Jules Bianchi nell’ultima tornata non è stato ufficializzato e il driver francese ha conservato così il 17° posto.La gara in cinque punti1) Pole position sul bagnato e vittoria sull’asciutto restando in testa per tutta la gara. Lewis Hamilton ha dominato ancora una volta consumando oltretutto poca benzina e ha mancato solo il giro veloce. Il compagno Rosberg è sempre più vicino ma sarà difficile superarlo fra tre settimane in Spagna, su un tracciato non molto amato dal driver inglese.2) Nico Rosberg ha compromesso la sua corsa il sabato, guadagnandosi solo la seconda fila. Ha ottenuto un ottimo secondo posto gareggiando senza l’aiuto della telemetria e ha conservato così la testa del Mondiale. Secondo la maggioranza degli addetti ai lavori sarà costretto a cederla a Hamilton già a Barcellona, secondo noi no.3) Dopo una qualifica eccezionale (2°) Daniel Ricciardo è stato impressionante anche in gara, al punto da costringere gli uomini del muretto Red Bull ad ordinare al coéquipier Vettel di lasciarlo passare. Dopo due quarti posti consecutivi al pilota australiano manca solo il primo podio in carriera: ha grosse possibilità di conquistarlo entro metà stagione.4) Il ritorno sul podio di Fernando Alonso ha ridato speranza a milioni di ferraristi delusi. Il pilota spagnolo ha dato vita ad una prova convincente tenendosi dietro entrambe le Red Bull (evento che non si verificava da Spagna 2013) e a nostro avviso può puntare a gradini più alti del podio già fra tre settimane a Barcellona.5) Erano dieci anni (Ferrari 2004: Europa, Canada e USA) che una scuderia non realizzava tre doppiette consecutive: la Red Bull non ci è mai riuscita, la Mercedes ce l’ha fatta oggi. Hamilton e Rosberg hanno rifilato nuovamente distacchi considerevoli agli avversari ma il dominio non è stato così netto come in Bahrein. Le altre scuderie si stanno svegliando e le vedremo ancora più in forma nelle prime gare europee.I risultati del GP della Cina 2014Prove libere 1
1 Fernando Alonso (Ferrari) 1:39.783
2 Nico Rosberg (Mercedes) 1:40.181
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:40.772
4 Jenson Button (McLaren) 1:40.9705 Nico Hülkenberg (Force India) 1:41.175Prove libere 2
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:38.315
2 Fernando Alonso (Ferrari) 1:38.456
3 Nico Rosberg (Mercedes) 1:38.726
4 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:38.8115 Sebastian Vettel (Red Bull) 1:39.015Prove libere 3
1 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:53.958
2 Felipe Massa (Williams) 1:54.492
3 Romain Grosjean (Lotus) 1:54.514
4 Nico Hülkenberg (Force India) 1:55.0325 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:55.062Qualifiche
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:53.860
2 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:54.455
3 Sebastian Vettel (Red Bull) 1:54.960
4 Nico Rosberg (Mercedes) 1:55.1435 Fernando Alonso (Ferrari) 1:55.637Gara
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1h33:28.338
2 Nico Rosberg (Mercedes) + 18.0 s
3 Fernando Alonso (Ferrari) + 23.6 s
4 Daniel Ricciardo (Red Bull) + 27.1 s5 Sebastian Vettel (Red Bull) + 47.8 sLe classifiche dopo il GP della Cina 2014Classifica Mondiale Piloti
1 Nico Rosberg (Mercedes) 79 punti
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 75 punti
3 Fernando Alonso (Ferrari) 41 punti
4 Nico Hülkenberg (Force India) 36 punti5 Sebastian Vettel (Red Bull) 33 puntiClassifica Mondiale Costruttori
1 Mercedes 154 punti
2 Red Bull-Renault 57 punti
3 Force India-Mercedes 54 punti
4 Ferrari 52 punti5 McLaren-Mercedes 43 punti
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Marcus Ericsson: la F1 parla svedese
Lo sbarco di Marcus Ericsson in F1 rappresenta il ritorno della Svezia nel Circus dopo un’assenza di ben tredici anni. Il talentuoso driver scandinavo avrà due obiettivi stagionali difficili da raggiungere: portare a punti la peggiore scuderia del Mondiale – la Caterham – e dimostrare di essere più veloce del bravo compagno di squadra Kamui Kobayashi. Scopriamo insieme la sua storia.Marcus Ericsson: la biografiaMarcus Ericsson nasce il 2 settembre 1990 a Kumla (Svezia). Debutta con i kart a nove anni ma l’assenza di sostegno economico da parte della famiglia gli apre tardi le porte del mondo delle monoposto.La Formula BMWMarcus trova un supporto nel 2006, quando viene notato dal connazionale Kenny Bräck (vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 1999) e segnalato al team britannico Fortec: Ericsson debutta in Formula BMW nel 2007 e si aggiudica al primo colpo la serie inglese (in un’edizione povera di talenti).La F3Nel 2008 Marcus Ericsson passa in F3: nella prima stagione si cimenta – senza brillare particolarmente – nel campionato britannico e nel GP di Macao. Le vere soddisfazioni arrivano l’anno seguente: conquista la serie giapponese e ha modo di effettuare alcuni test in F1 con la Brawn GP.La GP2Nel campionato GP2 il driver svedese fatica a mettersi in mostra: nella stagione 2009/2010 partecipa alla serie asiatica mentre dal 2010 al 2013 prende parte al campionato del mondo portando a casa tre vittorie e numerosi piazzamenti.La F1Marcus Ericsson debutta in F1 con la Caterham nella stagione 2014: dopo tre GP disputati può vantare come miglior piazzamento un 14° posto in Malesia. Il più esperto compagno di scuderia Kamui Kobayashi ha già fatto meglio (13°) ma la stagione è ancora lunga per riscattarsi.
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F1: Stefano Domenicali lascia la Ferrari
Da oggi Stefano Domenicali non è più il Direttore della Gestione Sportiva Ferrari. Lo storico dirigente del Cavallino (da 23 anni a Maranello e da sei erede di Jean Todt) ha dato le dimissioni dall’azienda in seguito alla crisi di risultati nel Mondiale F1 2014 (5° posto nel Mondiale Costruttori dopo tre gare e zero podi).Il suo posto è stato preso da Marco Mattiacci: il 42enne manager di origini umbre, entrato in Ferrari nel 1999 e fino a ieri presidente e amministratore delegato di Ferrari North America, debutterà nel mondo del motorsport già questo weekend, in occasione del GP di Cina.Le dimissioni di Stefano Domenicali sono state accettate dal presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, che ha dichiarato: “Ringrazio Stefano Domenicali non solo per il suo costante contributo e impegno, ma per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio. Ho stima e affetto per Domenicali, che ho visto crescere professionalmente in questi ventitré anni di lavoro insieme e per questo gli auguro ogni successo per il suo futuro. Voglio anche augurare buon lavoro a Marco Mattiacci, un manager di valore che conosce bene l’azienda e che ha accettato con entusiasmo questa sfida”.Stefano Domenicali – nato l’11 maggio 1965 a Imola (Bologna) – entra in Ferrari nel 1991 dopo la laurea in Economia e Commercio conseguita all’Università di Bologna. Dopo essersi occupato all’inizio della carriera dei rapporti con la Fiat passa alla Squadra Corse: nel 1995 diventa capo del personale della Gestione Sportiva e nel 1996 viene promosso a Team Manager.Tra il 2002 e il 2007 – periodo in cui la Rossa conquista otto Mondiali (quattro Piloti – tre con Michael Schumacher e uno con Kimi Räikkönen – e quattro Costruttori) – Domenicali è Direttore Sportivo del Cavallino. Promosso nel 2008 a Direttore della Gestione Sportiva, ottiene un solo Mondiale: quello Costruttori nel suo primo anno da capo.
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Haas, un nuovo team in F1 nel 2015
Il team statunitense Haas è stato ammesso dalla FIA a prendere parte al Mondiale F1 2015. La squadra “yankee” (la prima nel Circus dal 1980, anno in cui la Shadow abbandonò ufficialmente le scene) monterà probabilmente motori Ferrari e farà forse correre una donna.Gene Haas – proprietario della scuderia nonché imprenditore attivo nel settore delle macchine utensili – ha già avuto modo di mostrare le sue capacità dirigenziali nel motorsport nella NASCAR. Con il suo team Stewart-Haas, nato nel 2003, ha conquistato il titolo nel 2011 con Tony Stewart (già campione nel 2002 e nel 2005) e questa stagione può vantare altri driver del calibro di Kurt Busch (leader nel 2004) e Kevin Harvick (3° nel 2010, 2011 e 2013).L’ingresso della Haas in F1 nel 2015 potrebbe però garantire un sedile nel Circus alla pilota meno talentuosa della squadra “born in the USA”: Danica Patrick (5° nella IndyCar Series 2009). Il ritorno di una donna nella massima serie automobilistica garantirebbe un importante ritorno di immagine ad un Mondiale che mai come in questo periodo ha bisogno di ritrovare spettatori: sugli spalti e in TV.
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Kamui Kobayashi: un gradito ritorno
Il ritorno nel Circus di Kamui Kobayashi ha incrementato il numero di piloti talentuosi presenti nel Mondiale F1 2014. Dopo un anno di assenza dalla massima serie automobilistica il driver giapponese avrà un obiettivo difficile (ma non impossibile) da realizzare: portare a punti la Caterham, la scuderia peggiore in circolazione. Scopriamo insieme la sua storia.Kamui Kobayashi: la biografiaKamui Kobayashi nasce il 13 settembre 1986 ad Amagasaki (Giappone). Dopo numerose vittorie con i kart, passa alle monoposto: chiude in seconda posizione la stagione di debutto in Formula Toyota nel 2003 e l’anno seguente entra nel programma giovani piloti della Casa nipponica.La Formula RenaultNel 2004 Kamui si cimenta con la Formula Renault prendendo parte a ben quattro campionati (Asia, Germania, Italia e Paesi Bassi) ma la svolta arriva l’anno seguente, quando porta a casa il titolo europeo (in un’edizione, a dire il vero, povera di talenti) e quello italiano.La F3 e la GP2In F3 Kamui Kobayashi non brilla come in Formula Renault: nel 2006 e nel 2007 – anno in cui viene nominato test driver della Toyota in F1 – partecipa alla serie europea e gareggia nel GP di Macao e nei Masters. Porta a casa qualche risultato importante che gli consente di ottenere il quarto posto assoluto nella seconda stagione del campionato continentaleIl pilota giapponese torna a prendersi qualche soddisfazione in GP2: gareggia nel mondiale e vince il campionato asiatico 2008/2009 davanti al belga Jérôme d’Ambrosio.Il debutto in F1Kamui Kobayashi debutta in F1 nel 2009 con la Toyota: affronta le due ultime gare della stagione per rimpiazzare l’infortunato Timo Glock e sorprende tutti ottenendo un 6° posto ad Abu Dhabi e risultando più veloce del più esperto compagno di scuderia Jarno Trulli.La SauberL’anno seguente la Casa giapponese si ritira dalla F1 e Kamui trova un sedile da titolare alla BMW Sauber: surclassa nuovamente i colleghi (lo spagnolo Pedro de la Rosa e il tedesco Nick Heidfeld) e ottiene come miglior piazzamento un sesto posto in Gran Bretagna.Nel 2011 – quando la scuderia svizzera torna ad avere la denominazione Sauber – Kamui Kobayashi conquista un quinto posto a Monte Carlo. Le prestazioni del driver nipponico sono ancora una volta migliori di quelle dei coèquipier: de la Rosa e il messicano Sergio Pérez.La situazione peggiora nel 2012: arriva il primo (e finora unico) podio in carriera in Giappone ma anche la prima sconfitta contro un compagno di squadra visto che Pérez si rivela più rapido.La parentesi EnduranceKamui Kobayashi viene licenziato dalla Sauber e in assenza di posti liberi in F1 accetta l’offerta della Ferrari di correre nel 2013 nelle gare endurance: partecipa al Mondiale LMGTE Pro con la 458 Italia e alla 24 Ore di Le Mans ma non riesce mai a salire sul gradino più alto del podio.Il ritorno in F1Grazie ad una colletta organizzata dai propri tifosi (circa due milioni di euro) Kamui riesce a “pagarsi” un sedile alla Caterham: nei primi tre GP della stagione 2014 dimostra di essere più rapido del compagno svedese Marcus Ericsson e ottiene come miglior piazzamento un 13° posto in Malesia. Punta ad essere il primo pilota a portare a punti la scuderia asiatica: secondo noi entro la fine della stagione ci riuscirà.
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