Category Archives: Auto Classiche

Mini JCW Clubman e Countryman 2019

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Le nuove Mini JCW Countryman e Mini JCW Clubman si presentano come i modelli più potenti della storia della marca, grazie a un motore da 2.0 litri che, dopo diversi upgrade, eleva la sua potenza a 306 CV. La sportività che evoca la sigla JCWJohn Cooper Works – ritorna quindi ad appassionare i fan del brand anglo-tedesco con l’arrivo di queste due new entry.

Kit carrozzeria bicolore, come da tradizione

Esteticamente non presentano molte sorprese, nel senso che entrambe sfoggiano un kit carrozzeria più aggressivo rispetto alle versioni convenzionali, con la livrea verniciata con una doppia colorazione che ne esalta le forme più muscolose. Le nuova Mini  JCW Countryman e Mini JCW Clubman adottano anche nuovi cerchi in lega e una griglia frontale ridisegnata.

Il design racing fa da protagonista anche all’interno delle due versioni JCW che montano entrambe un touch screen da 6,5 pollici per il sistema multimediale Radio Mini Visual Boost, con accesso a Mini Connected. Nel caso del sistema Mini Connected Navigation lo schermo è invece da 8,8 pollici.

Oltre 300 CV per il 2.0 Twin Turbo

Sotto al cofano è dove si nasconde però la caratteristica più importante delle nuove Mini JCW Countryman e Mini JCW Clubman: il 2.0 Twin Turbo aggiornato per rientrare nella normativa sulle emissioni Euro 6d-Temp. Questo però non ha impedito un notevole incremento di potenza per il quattro cilindri che raggiunge su queste versioni il tetto di 306 CV e 450 Nm di coppia massima. In entrambi i casi il propulsore è abbinato al cambio automatico Steptronic ad otto rapporti e al sistema di trazione integrale ALL4.

Prestazioni

L’upgrade meccanico consente alla Mini JCW Clubman di scattare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi, mentre la sua velocità di punta si attesta sui 250 km/h, con consumi medi dichiarati di 7,1 – 7,4l/100 km ed emissioni comprese etra i 161 e 169g di Co2 per chilometro.

Nel caso della Mini JCW Countryman lo sprint da 0 a 100 viene coperto in 5,1 secondi, mentre la velocità massima è la stessa della Clubman JCW. In questo caso i consumi sono invece leggermente migliori: 6,9 -7,3l/100 km con emissioni tra i 156 e 166g di CO2 per chilometro

Telaio modificato

Anche il telaio, infine, è stato adattato ai nuovi standard di potenza con sospensioni e ammortizzatori con una nuova taratura specifica e freni potenziati. Tra le novità risalta anche il sistema Mini Driving Modes che offre diverse modalità di guida per adattare il comportamento delle JCW alle necessità di ogni momento.

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Smart, la storia

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Credits: smart crossblade

smart crossblade

smart EQ fortwo / forfour edition nightsky

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Credits: smart EQ fortwo edition nightsky; smart EQ fortwo Cabrio edition nightsky; smart EQ forfour edition nightsky;smart EQ fortwo edition nightsky (Stromverbrauch kombiniert: 13,0 – 12,9 kWh/100 km; CO2-Emissionen kombiniert: 0 g/km), smart EQ fortwo Cabrio edition nightsky (Stromverbrauch kombiniert: 13,1 – 13,0 kWh/100 km; CO2-Emissionen kombiniert: 0 g/km), smart EQ forfour edition nightsky (Stromverbrauch kombiniert: 13,2 – 13,1 kWh/100 km; CO2-Emissionen kombiniert: 0 g/km)*

smart EQ fortwo edition nightsky; smart EQ fortwo Cabrio edition nightsky; smart EQ forfour edition nightsky;smart EQ fortwo edition nightsky (combined power consumption: 13,0 – 12,9 kWh/100 km; combined CO2-emissions: 0 g/km), smart EQ fortwo Cabrio edition nightsky (combined power consumption: 13,1 – 13,0 kWh/100 km; combined CO2-emissions: 0 g/km), smart EQ forfour edition nightsky (combined power consumption: 13,2 – 13,1 kWh/100 km; combined CO2-emissions: 0 g/km)*

La maggior parte delle persone associa il marchio Smart a un solo modello: la fortwo. Nel corso della sua breve storia la Casa tedesca ha realizzato anche altre vetture, non sempre ottenendo successi. Scopriamo insieme l’evoluzione del brand.

Smart: la storia

La storia della Smart inizia intorno alla fine degli anni ’80 quando il fondatore della Swatch Nicolas Hayek decide di riproporre in campo automobilistico la filosofia dei suoi orologi.

Pensa quindi a una piccola vettura dotata di due posti e di un motore ibrido e dopo aver siglato un accordo con la Volkswagen (non concretizzatosi) crea una joint-venture con la Mercedes nel 1994: il 51% delle azioni va ai tedeschi, il 49% agli svizzeri.

Il nome della vettura, Smart, è l’acronimo di Swatch Mercedes ART ma al momento della ricapitalizzazione della società alla SMH (l’attuale Swatch Group) resta solo il 19%.

Il lancio della prima generazione della citycar teutonica (nome ufficiale Smart city-coupé), inizialmente previsto per marzo 1998, viene rimandato a ottobre. Il motivo? Rimediare ai problemi di stabilità riscontrati in fase di test. Per ovviare a questi guai si procede all’abbassamento del baricentro, all’allargamento della carreggiata e all’irrigidimento delle sospensioni. Hayek non è convinto del design e – soprattutto – non approva l’assenza di propulsori a basso impatto ambientale e per questa ragione cede l’intero pacchetto azionario a Daimler.

La prima Smart

La prima Smart di sempre – la city-coupé – viene presentata ufficialmente al Salone di Parigi 1998: è lunga 2,50 metri, ha la trazione posteriore e monta motori a tre cilindri benzina e diesel montati posteriormente sotto il vano di carico.

Nel 2000 arriva la cabrio mentre nel 2002 – insieme alla crossblade (una versione particolare priva di tetto e parabrezza) – debutta il restyling. Il 2003 è l’anno dell’accordo con Brabus per la realizzazione di varianti sportive mentre risale al 2004 il cambio di nome: fortwo e fortwo cabrio.

Spider o coupé?

Nel 2003 arrivano in listino le Smart roadster e roadster coupé: una spider e una coupé basate sul pianale allungato della citycar tedesca. Sono lunghe quasi tre metri e mezzo, montano propulsori da 61 a 101 CV e vengono svelate durante il Salone di Parigi 2001.

Caratterizzate da un design originale terminano la loro (breve) carriera nel 2006: il pubblico non apprezza il prezzo elevato e la lentezza del cambio.

Una Smart a cinque porte

La prima Smart a cinque porte – la forfour – sbarca in listino nel 2004 e ci rimane fino al 2006. Assemblata in Olanda insieme alla Mitsubishi Colt, vettura a trazione anteriore con cui condivide lo stesso pianale, monta motori da 1,1 a 1,5 litri ed è penalizzata dal prezzo alto.

Solo fortwo

Nel 2007 la Smart decide di concentrarsi solo sulla fortwo e lancia la seconda generazione del suo modello più riuscito: più lunga di 20 cm (2,70 metri) rispetto a prima e sempre disponibile nelle varianti coupé e cabrio, monta motori a benzina (di origine Mitsubishi) e diesel.

Il primo (lieve) restyling arriva nel 2011 mentre due anni più tardi – in concomitanza con il secondo lifting – arriva la variante elettrica electric drive che avrebbe voluto Nicolas Hayek (scomparso tre anni prima).

La famiglia si allarga

La famiglia Smart si allarga nel 2014: oltre alla terza generazione della fortwo torna la forfour. La seconda serie della citycar tedesca a cinque porte è molto diversa dall’antenata: sviluppata in collaborazione con Renault (la base tecnica è identica a quella della terza evoluzione della Twingo), è una “tutto dietro” (motore e trazione) come la cugina a due posti secchi.

Attualmente i tre modelli Smart (fortwo coupé, fortwo cabrio e forfour) sono venduti con motori benzina, diesel ed elettrici ma dal 2020 saranno disponibili solo nella variante a emissioni zero EQ.

Da quest’anno, inoltre, il 50% di Smart appartiene ai cinesi di Geely e la quarta generazione della fortwo prevista per il 2022 sarà sviluppata insieme a questa azienda e prodotta in Cina.

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Yamaha, è di Garage 221 la special più bella di Roma

È la moto di Garage 221 la migliore special su base Yamaha premiata nel corso dell’evento Yamaha Faster Sons XT Tribute celebrato proprio nella Capitale. La crew del customizer è composta da Pier Francesco, Alessandro e Massimiliano Marchio e il giovanissimo designer Stanis Zamuner. La base di partenza per loro, come per tutti gli altri partecipanti, era la XSR700 e l’obiettivo era quello di creare una special di forte ispirazione off-road che facesse rivivere lo stile degli anni ’80.

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Humber Imperial (1964): lusso british

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La Humber Imperial – prodotta dal 1964 al 1967 – non era altro che una variante più lussuosa della quinta serie della Super Snipe. Oggi questa ammiraglia britannica a sei cilindri – molto comoda e poco affidabile – si trova senza problemi nel Regno Unito a prezzi interessanti.

Humber Imperial (1964): le caratteristiche principali

La Humber Imperial del 1964 si distingue dalla Super Snipe da cui deriva per le finiture più curate, per il tetto in vinile e per il cambio automatico (a tre rapporti) di serie.

Una berlinona ben insonorizzata e con sospensioni morbide poco adatta alla guida sportiva. L’affidabilità non è il suo forte e la carrozzeria, oltretutto, è soggetta alla formazione di ruggine.

Humber Imperial (1964): la tecnica

Il motore della Humber Imperial è un 3.0 a sei cilindri in linea da 128 CV.

Humber Imperial (1964): le quotazioni

Le quotazioni della Humber Imperial – prodotta dal 1964 al 1967 (anno in cui la Casa britannica entra definitivamente a far parte del gruppo Chrysler) – recitano 10.000 euro ma si trovano abbastanza facilmente esemplari ben tenuti nel Regno Unito a circa 6.000 euro.

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Nuova Opel Corsa 2019: l’ultima generazione mezza francese

La nuova generazione dell’Opel Corsa i tirare fuori il meglio di sé per mantenere alta la sua reputazione costruita da quell’ormai lontano 1983 della prima generazione. Debutterà a settembre Salone di Francoforte 2019, dopo la cugina francese 208 svelata al Salone di Ginevra 2019 e con la quale condividerà la piattaforma del Gruppo francese CMP e la gamma motori, con i PureTerch 1.2 a fare da cavallo di battaglia.

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Oltre 1 milione di km di test per la nuova Land Rover Defender

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In occasione del World Land Rover Day e esattamente nel girono del compleanno della prima versione originale del 1948, la Casa inglese ha annunciato che la nuova Defender, il modello più iconico del marchio britannico, completerà una fase finale di prove sul campo in Kenya, insieme all’organizzazione Tusk Trust.

Un prototipo Defender, caratterizzato da una speciale mimetizzazione, sperimenterà la vita del Borana Conservatory nell’ambito della quindicennale partnership con il Tusk Trust.
Nella riserva da 14.000 ettari, il fuoristrada d’Oltremanica sarà sottoposto a prove reali e severissime: trainerà carichi pesanti, guaderà fiumi, trasporterà rifornimenti.

Prima del suo debutto, previsto più avanti nell’anno, la nuova Defender avrà superato più di 45.000 test individuali in alcuni dei luoghi più estremi del pianeta. Gli ingegneri Land Rover hanno infatti guidato la flotta sperimentale a +50° nel deserto, a 40 sottozero nell’Artico, e a 3.000 metri di altezza sulle Montagne Rocciose nel Colorado, per assicurarsi che la nuova Defender sia la  compagna ideale anche per gli spiriti più avventurosi.

 

Nick Rogers, Director Group Engineering di Jaguar Land Rover ha commentato:

”Dopo le prove complete di simulazione e al banco, abbiamo guidato la nuova Defender per 1,2 milioni di chilometri su ogni tipo di terreno e in situazioni di clima estremi, con l’obiettivo che diventasse  il veicolo Land Rover più robusto e capace mai prodotto. L’incredibile opportunità di mettere la  Defender al lavoro sul campo nel Borana Conservancy in Kenya, con il Tusk, consentirà ai nostri ingegneri di verificare che stiamo effettivamente raggiungendo quest’obiettivo nella fase finale del programma di sviluppo.”

Il nuovo 4×4, che ha affinato le sue doti stradali sul circuito del Nürburgring in Germania, messo alla prova le capacità all-terrain nei fanghi di Eastnor nel Regno Unito, affrontato le piste rocciose del Moab e le dune di sabbia nel Dubai, promette di portare alla famiglia Defender una gamma di capacità senza precedenti, con nuovi livelli di comfort e guidabilità.

La nuova Defender è stata progettata e sviluppata a Gaydon nel Regno Unito, presso il Centro di classe mondiale di design, progettazione e sperimentazione Land Rover e la produzione globale della nuova generazione  avverrà nell’avanzatissimo impianto di Nitra, in Slovacchia, inaugurato di recente.

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Fiat e Abarth 124 Spider: addio Regno Unito!


La Fiat 124 Spider e la sua versione firmata dallo Scorpione, la Abarth 124 Spider, si ritirano dal Regno Unito. Con questa decisione la spider dell’ex-lingotto si aggiunge ai modelli del Gruppo FCA non più presenti Oltremanica. Ad annunciarlo è stato il numero uno di FCA in UK, Arnaud Leclerc, avendo considerato che commercializzare questi due modelli in terra britannica non sarebbe ormai più redditizio, nonostante il noto amore anglosassone per le cabriolet.

 

Per il momento in UK abbiamo deciso di non metterle più sul mercato, anche se questa decisione in futuro potrebbe cambiare”, ha commentato Leclerc. Tra gli altri tagli per la gamma Fiat in Regno Unito c’è anche la Fiat 500X, che Oltremanica perde le motorizzazioni diesel e la versione 4WD.
Sparita dal catalogo Alfa Romeo anche la Giulia entry level e la MiTo per gli inglesi ormai già non esiste più.
Rimanendo nel Gruppo FCA, la prossima a uscire dal Regno Unito sarà la Jeep Cherokee.

 

Nonostante ciò, Leclerc ha assicurato che queste perdite non stanno comunque influendo negativamente sulle vendite generali e, ha aggiunto, i numeri negativi delle quattro marche generaliste Fiat, Alfa Romeo, Abarth e Jeep dello corso anno sarebbero dovuti alla non disponibilità di motorizzazioni Euro 6d.

Per fortuna i numeri grossi sull’isola – che però ancora non soddisfano a pieno Leclerc – continuano a farli i modelli di alta gamma, come le Alfa Romeo Giulia e Stelvio. E per fidelizzare i clienti il Gruppo FCA ha pensato in UK una formula speciale 5-3-5 che prevede 5 anni di garanzia, tre anni di servizi e 5 anni di assistenza stradale. E intanto l’imminente arrivo della nuova Tonale, fa ben sperare.


Salone di Ginevra 2019

Alfa Romeo Tonale Concept

L’Alfa Romeo Tonale Concept – svelata al Salone di Ginevra 2019 – prefigura il futuro del Biscione: una SUV compatta ibrida plug-in caratterizzata da un design sportivo

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Porsche, la storia in F1

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Porsche è la regina del motorsport ma in F1 come costruttore non ha brillato come nelle altre categorie.

Di seguito troverete la storia delle sette stagioni che hanno visto una monoposto marchiata Porsche in Formula 1: una breve avventura culminata con una vittoria.

La storia della Porsche in F1

La storia della Porsche in F1 inizia ufficialmente il 26 maggio 1958 sul circuito di Zandvoort quando il pilota olandese Carel Godin de Beaufort della scuderia Maarsbergen decide di prendere parte al GP di casa con una RSK, nient’altro che una 718 (vettura dotata di un motore 1.5 a quattro cilindri contrapposti reduce dal terzo posto assoluto alla 12 Ore di Sebring e dalla seconda piazza alla Targa Florio) a ruote coperte. Il risultato? Undicesimo.

L’anno successivo la Casa di Zuffenhausen schiera una 718 ufficiale a Monte Carlo e la affida al tedesco Wolfgang von Trips (incidente al via) e bisogna aspettare il 1960 e il GP d’Italia per vedere i primi punti iridati (merito del sesto posto del teutonico Hans Herrmann).

1961: la migliore stagione di sempre

Porsche inizia a impegnarsi seriamente in F1 e disputa la migliore stagione di sempre nel Circus: terza tra i Costruttori e quarta tra i piloti con lo statunitense Dan Gurney (tre volte secondo: Francia, Italia e USA).

La 804 e la prima vittoria

Nel 1962 Porsche schiera la 804, una vettura progettata espressamente per la Formula 1: una monoposto unica, caratterizzata dalla presenza di un motore 1.5 a 8 cilindri contrapposti raffreddato ad aria.

L’8 luglio nel GP di Francia arriva la prima e unica vittoria per il marchio di Stoccarda nel Circus (merito di Gurney che approfitta dei ritiri di Clark e Graham Hill) mentre a inizio agosto in Germania il pilota americano conquista l’unica pole position e l’ultimo podio di sempre per il team teutonico (3°). Al termine della stagione Porsche lascia la F1 per motivi economici.

Gli ultimi anni

La scuderia Maarsbergen continua a correre per altre due stagioni con la Porsche 718 a 4 cilindri: nel 1963 ottiene un incredibile quarto posto in Germania con il tedesco Gerhard Mitter mentre risale al GP d’Olanda del 1964 l’ultima apparizione di una monoposto di Zuffenhausen nel Mondiale (con Godin de Beaufort alla guida).

Porsche torna in F1 come motorista per la McLaren tra il 1983 e il 1987 (come TAG Porsche: tre Mondiali Piloti e due Costruttori) e per la Footwork nel 1991 (con meno successo). Affronteremo queste storie in un altro momento…

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Ammiraglie diesel usate: trazione posteriore o anteriore?

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Le ammiraglie diesel usate – penalizzate da una forte svalutazione – possono essere un ottimo affare per chi vuole risparmiare. Nella “top five” di questo mese, vinta dalla BMW serie 5, abbiamo analizzato cinque proposte del 2014 con quotazioni inferiori a 25.000 euro per capire se in questa categoria è meglio puntare sulla trazione posteriore o su quella anteriore.

Audi A6 TFSI ultra

Credits: Static photo

Colour: Daytona Grey

La “segmento E” tedesca ha superato la connazionale Audi A6, la britannica Jaguar XF, la nostra Lancia Thema e la Volvo S80. Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli dotati di cambio automatico con potenze comprese tra 215 e 260 CV.

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7.9
/10

1° BMW 530dA

La BMW 530dA è un’ammiraglia a trazione posteriore che rasenta la perfezione: affidabile, comoda e dotata di un validissimo motore a sei cilindri in linea potente (258 CV) e scattante (“0-100” in 5,8 secondi) abbinato a un eccellente cambio automatico.

Da nuova costava tanto (54.250 euro), oggi si trova facilmente a poco meno di 25.000 euro.

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7.5
/10

2° Audi A6 3.0 TDI

L’Audi A6 3.0 TDI è un’ammiraglia tedesca a trazione anteriore che ospita sotto il cofano un motore povero di coppia (400 Nm) ma elastico e particolarmente parco nei consumi (21,3 km/l dichiarati). Buona la dotazione di serie.

La berlinona di Ingolstadt presenta qualche leggera imperfezione negli assemblaggi interni (niente di preoccupante, sia chiaro) e ci vogliono poco più di 20.000 euro per acquistarla. Peccato che sia introvabile: la maggior parte dei clienti all’epoca preferì spendere qualcosa in più per le varianti quattro a trazione integrale.

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6.1
/10

3° Jaguar XF 3.0 D V6

La Jaguar XF 3.0 D V6 è un’ammiraglia britannica a trazione posteriore perfetta per chi viaggia spesso con tante valigie (il bagagliaio è immenso).

Poco curata negli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria e dotata di un motore non molto pronto ai bassi regimi, ha quotazioni che sfiorano i 22.000 euro ma non è semplice da trovare usata (più facili da rintracciare le station wagon Sportbrake).

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5.6
/10

4° Volvo S80 D5 Momentum

La Volvo S80 D5 Momentum è un’ammiraglia svedese a trazione anteriore piacevole da guidare contraddistinta da dimensioni esterne relativamente contenute (“solo” 4,85 metri di lunghezza) che penalizzano lo spazio a disposizione delle gambe dei passeggeri posteriori.

Il motore a 5 cilindri – poco potente (218 CV), poco vivace (8,4 secondi sullo “0-100”) e con un sound non molto gratificante – ha una cilindrata non esagerata (2.4) che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto. Assemblaggi esterni migliorabili e quotazioni inferiori a 15.000 euro: stiamo però parlando di un modello difficile da trovare di seconda mano (più facili da rintracciare gli esemplari più recenti).

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5.6
/10

4° Lancia Thema

La Lancia Thema è un’ammiraglia a trazione posteriore ingombrante (5,07 metri di lunghezza) e goffa nelle curve che presenta tre punti di forza da non sottovalutare: un abitacolo spazioso (specialmente per le spalle e le gambe di chi si accomoda dietro), finiture curate e un motore ricco di coppia.

Facile da trovare a meno di 15.000 euro e con una dotazione di serie poco personalizzabile, ha un bagagliaio piccolo in rapporto agli ingombri esterni e consuma parecchio (13,9 km/l dichiarati). Cambio poco reattivo.

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Autovelox: dove sono? (29 aprile-5 maggio 2019)

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Credits: Un autovelox della Polizia Roma Capitale, Roma, 14 maggio 2014. L’autovelox sbarca a Roma per combattere l’alta velocità in città. Da lunedì i primi 7 autovelox monitoreranno, a rotazione, le strade a maggiore rischio di incidenti mortali, dove i limiti da rispettare vanno dai 30 ai 70 chilometri orari.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Tanti Autovelox saranno presenti sulle strade e sulle autostrade d’Italia tra il 29 aprile e il 5 maggio 2019.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le postazioni fisse e mobili attive nel nostro Paese. Questa settimana non sono previsti rilevatori di velocità mobili in Molise.

Autovelox mobili dal 29 aprile al 5 maggio 2019

VALLE D’AOSTA

29/04-05/05 T1 Traforo Monte Bianco AO

PIEMONTE

29/04-05/05 A4 Torino-Trieste TO
29/04-05/05 A4 Torino-Trieste NO
29/04-05/05 A26 Genova Voltri-Gravellona Toce NO
29/04-05/05 SS20 CN
29/04-05/05 SS21 del Colle della Maddalena CN
29/04-05/05 SS231 di Santa Vittoria CN
29/04-05/05 SS231 di Santa Vittoria AT
29/04-05/05 SS28 del Colle di Nava CN
29/04-05/05 SS32 Ticinese NO
29/04-05/05 SS702 CN
29/04-05/05 SS703 Tangenziale Est Novara NO
29/04-05/05 SS704 CN
29/04-05/05 SR20 del Colle di Tenda TO
29/04-05/05 SP142 NO
29/04-05/05 SP229 Lago d’Orta NO
29/04-05/05 SP299 di Alagna NO
29/04-05/05 SP3 AT
29/04-05/05 SP3 CN
29/04-05/05 SP422 di Valle Macra CN
29/04-05/05 SP59 AT
29/04-05/05 SP6 AT
29/04-05/05 SP661 delle Langhe CN
29/04-05/05 SP662 di Savigliano CN
29/04 SS33 del Sempione VB
30/04 SS34 del lago Maggiore VB
30/04 SP37 Crescentino VC
01/05 SP33 del Sempione VB
02/05-03/05 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia AL
02/05 SP166 della Val d’Ossola VB
02/05 SP500 della Collina Torinese TO
03/05 SS34 del lago Maggiore VB
03/05 SP230 di Massazza VC
03/05 SP53 di San Giorgio Canavese TO
04/05-05/05 SS33 del Sempione VB
05/05 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia AL

LIGURIA

29/04 SP1 Aurelia GE
30/04 A10 Genova-Ventimiglia SV
01/05 A15 Parma-La Spezia SP
02/05 SS28 del Colle di Nava IM
03/05 A10 Genova-Ventimiglia SV
04/05 A7 Milano-Genova GE
05/05 SP29 del Colle di Cadibona SV

LOMBARDIA

30/04 SS629 del Lago di Monate VA
02/05 A9 Lainate-Chiasso CO
02/05 SS36 del lago di Como e dello Spluga LC
02/05 SS415 Paullese CR
04/05 SS36 del lago di Como e dello Spluga LC

TRENTINO-ALTO ADIGE

30/04 SS240 di Loppo e di Val di Ledro TN
30/04 SS38 dello Stelvio BZ
30/04-01/05 SS48 delle Dolomiti TN
01/05 SS45 bis Gardesana Occidentale TN
02/05 SS235 della Val di Non TN
02/05 SS49 della Val Pusteria BZ
04/05 SS242 Val Gardena BZ
05/05 SS48 delle Dolomiti TN

VENETO

29/04-05/05 SS13 Pontebbana TV
29/04-05/05 SS47 della Valsugana BL
29/04-05/05 SR15 Cadore Mare TV
29/04-03/05 SS53 Postumia TV
29/04-02/05 SR89 Treviso Mare TV
29/04-30/04 A4 Torino-Trieste VI
29/04 A4 Torino-Trieste VE
29/04 SR348 Feltrina TV
29/04 SP64 Zermanesa TV
29/04 SP71 del Ponte della Muda TV
30/04 SS434 Transpolesana RO
30/04 SP667 di Caerano TV
30/04 SC Tangenziale Padova PD
01/05 A4 Torino-Trieste PD
01/05 A31 Vicenza-Piovene Rocchette VI
01/05 SP19 di Vedelago TV
02/05 A4 Torino-Trieste VE
02/05 A4 Torino-Trieste VR
02/05 SR348 Feltrina TV
02/05 SP71 del Ponte della Muda TV
02/05 SC Tangenziale Sud Vicenza VI
03/05-04/05 A31 Vicenza-Piovene Rocchette VI
03/05-04/05 SP68 di Istrana TV
03/05 A22 Brennero-Modena VR
04/05-05/05 A4 Torino-Trieste PD
04/05-05/05 SR89 Treviso Mare TV
04/05-05/05 SP71 del Ponte della Muda TV
04/05 SP667 di Caerano TV
05/05 SS53 Postumia TV
05/05 SR348 Feltrina TV
05/05 SC Tangenziale Sud Vicenza VI

FRIULI-VENEZIA GIULIA

29/04-03/05 A4 Torino-Trieste UD
29/04-03/05 A23 Palmanova-Tarvisio UD
29/04-30/04 SS13 Pontebbana UD
29/04 A34 GO
29/04 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
29/04 SR252 di Palmanova UD
29/04 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
30/04 SS14 della Venezia Giulia TS
30/04 SS202 Triestina TS
30/04 SS58 della Carniola TS
30/04 SR353 della Bassa Friulana UD
30/04 SP1 del Carso TS
30/04 SP95 di Madrisio UD
01/05 SS14 della Venezia Giulia UD
01/05 SS15 via Flavia TS
01/05 SS352 di Grado UD
01/05 SR252 di Palmanova UD
01/05 SP35 di Opicina TS
01/05 SC viale Miramare TS
02/05 A34 GO
02/05 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
02/05 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
02/05 SS13 Pontebbana UD
02/05 SR353 della Bassa Friulana UD
02/05 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
03/05-04/05 SS352 di Grado UD
03/05 SS14 della Venezia Giulia TS
03/05 SS14 della Venezia Giulia UD
03/05 SS202 Triestina TS
03/05 SS676 Tangenziale UD
03/05 SP35 di Opicina TS
04/05 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
04/05 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
04/05 SS56 di Gorizia UD
04/05 SC1 del Carso TS
05/05 A4 Torino-Trieste UD
05/05 A23 Palmanova-Tarvisio UD
05/05 SS13 Pontebbana UD
05/05 SS15 via Flavia TS
05/05 SS202 Triestina TS
05/05 SR353 della Bassa Friulana UD
05/05 SP14 di Muggia TS

EMILIA-ROMAGNA

29/04-04/05 RA08 Ferrara-Porto Garibaldi FE
29/04-04/05 SS16 Adriatica FE
29/04-04/05 SS309 Romea FE
29/04-30/04 SS9 via Emilia BO
29/04 SS16 Adriatica RN
29/04 SS3 Bis Tiberina FC
29/04 SS63 del Valico del Cerreto RE
29/04 SP10 R Padana Inferiore PC
29/04 SP62 R Variante Cispadana RE
30/04 SS12 Nuova Estense MO
30/04 SS16 Adriatica RA
30/04 SS9 via Emilia PR
30/04 SS9 via Emilia FC
30/04 SS9 via Emilia PC
30/04 SP Busseto PR
01/05-02/05 SS3 Bis Tiberina FC
01/05 SP258 Marecchia RN
02/05-03/05 SS9 via Emilia BO
02/05 SS63 del Valico del Cerreto RE
02/05 SS63 R Variante Cispadana RE
03/05 SS12 var. Mirandola MO
03/05 SS16 Adriatica RA
03/05 SS9 via Emilia FC
03/05 SP45 di Val di Trebbia PC
03/05 SP62 R Variante Cispadana RE
03/05 SP Gaione PR
04/05-05/05 SS67 Tosco Romagnola FC
04/05 SS16 Adriatica RN
04/05 SS63 R Variante Cispadana RE
04/05 SS9 via Emilia PR
04/05 SC Complanare Luigi Einaudi MO

TOSCANA

30/04-02/05 A1 Milano-Napoli AR
30/04-02/05 A12 Genova-Roma LI
30/04-01/05 A11 Firenze-Pisa Nord PT
30/04 A1 Milano-Napoli FI
30/04 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno PI
30/04 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno LI
01/05-04/05 RA06 Bettolle-Perugia AR
01/05 A12 Genova-Roma LU
01/05 RA03 Siena-Firenze SI
01/05 SS1 Aurelia LI
02/05-03/05 A15 Parma-La Spezia MS
02/05 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno PI
03/05-04/05 A1 Milano-Napoli FI
03/05-04/05 A11 Firenze-Pisa Nord PT
03/05 SS1 Aurelia LI
03/05 SS223 di Paganico GR
04/05 A12 Genova-Roma LI
04/05 SS1 Aurelia MS

MARCHE

03/05-05/05 SS77 della Val di Chienti MC
03/05-04/05 A14 Bologna-Taranto FM
03/05-04/05 SS16 Adriatica PU
03/05-04/05 SS3 Flaminia PU
03/05-04/05 SP30 Montelabbatese PU
03/05-04/05 SP423 Urbinate PU
03/05 SP73 Bis di Bocca Trabaria PU
04/05-05/05 A14 Bologna-Taranto PU
04/05-05/05 RA11 Ascoli-Porto d’Ascoli AP
04/05-05/05 SS16 Adriatica AN
04/05-05/05 SS73 Bis di Bocca Trabaria PU
04/05-05/05 SS76 della Valle d’Esino AN

UMBRIA

30/04 SS3 Flaminia PG
02/05 SS SS3 Bis E45 Acquasparta PG
03/05 SS3 Flaminia PG
04/05 SS SS3 Bis E45 Acquasparta PG

LAZIO

30/04 SS675 Umbro-Laziale VT
04/05 A A24 RM
05/05 A12 Genova-Roma RM

ABRUZZO

29/04-05/05 RA Raccordo Autostradale Chieti-Pescara CH
29/04-05/05 SS16 Adriatica CH
29/04-05/05 SS649 di Fondo Valle Alento CH
29/04-05/05 SS650 Fondo valle Trigno CH
29/04-05/05 SS652 di Fondo Valle Sangro CH
29/04-05/05 SS656 Val Pescara e Chieti CH
29/04-05/05 SS714 var. Francavilla al mare CH

CAMPANIA

29/04-05/05 A1 Milano-Napoli CE
29/04-05/05 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria NA
29/04-05/05 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria SA
29/04-05/05 A16 Napoli-Canosa AV
29/04-05/05 A2 del Mediterraneo SA
29/04-05/05 A30 Napoli-Salerno SA
29/04-05/05 RA02 di Avellino CE
29/04-05/05 SS268 del Vesuvio NA
29/04-05/05 SS7 Appia CE
29/04-05/05 SS7 Appia Quater via Domitiana CE
29/04-03/05 A30 Napoli-Salerno CE
29/04 SP430 SA
30/04 RA09 di Benevento BN
30/04 SR562 Omingardina SA
01/05 SS517 Variante Bussentina SA
02/05 RA09 di Benevento BN
02/05 SS18 Tirrena Inferiore SA
03/05 SP430 SA
04/05 SS18 Tirrena Inferiore SA
05/05 A30 Napoli-Salerno CE

BASILICATA

30/04 SS407 Basentana PZ
30/04 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ
01/05 SS658 Potenza-Melfi PZ
02/05 RA05 Scalo Sicignano-Potenza PZ
02/05 SS407 Basentana PZ
02/05 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ
03/05 SS658 Potenza-Melfi PZ
04/05-05/05 SS407 Basentana PZ
04/05 RA05 Scalo Sicignano-Potenza PZ

PUGLIA

29/04-03/05 SS379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne BR
01/05 SS655 Bradanica FG
03/05-04/05 SP367 Maglie-Galatina LE
04/05 SS655 Bradanica FG

CALABRIA

30/04 SS682 Jonio-Tirreno RC
01/05 SS106 Jonica RC
02/05 SS682 Jonio-Tirreno RC
03/05-05/05 SS106 Jonica RC
04/05-05/05 SS682 Jonio-Tirreno RC

SICILIA

29/04-05/05 A18 Messina-Palermo ME
29/04-05/05 A20 Messina-Catania ME
29/04 SS284 CT
30/04 SS114 Orientale Sicula CT
30/04 SS117 Bis e 4 Turistica EN
30/04 SS417 CT
01/05 SS115 RG
02/05-03/05 SS114 Orientale Sicula CT
02/05-03/05 SS417 CT
03/05-04/05 SS117 Bis e 4 Turistica EN
03/05 SS284 CT
04/05 SS115 RG

SARDEGNA

29/04-02/05 SS131 Dir. Centrale Nuorese SS
29/04-02/05 SS131 Dir. Centrale Nuorese NU
01/05 SS131 Carlo Felice NU
01/05 SS131 Carlo Felice SS
02/05 SS291 della Nurra SS
02/05 SS389 di Buddusò e del Correboi NU

Autovelox fissi in autostrada: dove sono

PIEMONTE

T4 Traforo del Frejus interno galleria (dir. Francia Italia) Bardonecchia (TO)

VENETO

A4 Torino-Trieste km 423+850 (dir. Ovest) Noventa di Piave (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+900 (dir. Ovest) Meolo (VE)
A4 Torino-Trieste km 406+950 (dir. Est) Quarto d’Altino (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+350 (dir. Est) Meolo (VE)

TOSCANA

A1 Milano-Napoli km 305+500 (dir. Nord) Bagno a Ripoli (FI)
A1 Milano-Napoli km 362+500 (dir. Sud) Civitella in Val di Chiana (AR)
A11 Firenze-Pisa Nord km 35,500 (dir. Ovest) Serravalle Pistoiese (PT)
A12 Livorno-Rosignano km 200+500 (dir. Sud) Rosignano Marittimo (LI)
A15 Parma-La Spezia km 53+000 (dir. Nord) Berceto (PR)

MARCHE

A14 Bologna-Taranto km 154+060 (dir. Sud) Pesaro (PU)
A14 Bologna-Taranto km 254+340 (dir. Nord) Potenza Picena (MC)
A14 Bologna-Taranto km 290+540 (dir. Nord) Campofilone (FM)
RA11 Ascoli-Mare km 03+800 (dir. Est) Ascoli Piceno (AP)

UMBRIA

RA6 Raccordo Autostradale Bettolle-Perugia km 57+050 (dir. Est) Perugia (PG)

CAMPANIA

RA2 Avellino-Salerno km 17+015 (dir. Sud) Montoro (AV)

PUGLIA

A14 Bologna-Taranto km 683+397 (dir. Sud) Bitritto (BA)
A14 Bologna-Taranto km 689+715 (dir. Nord) Sannicandro di Bari (BA)

Autovelox fissi sulle strade statali: dove sono

LOMBARDIA

SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 08+550 (dir. Ovest) Cardano al Campo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 17+680 (dir. Est) Lonate Pozzolo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 32+700 (dir. Ovest) Inveruno (MI)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 33+700 (dir. Est) Meseno (MI)

FRIULI VENEZIA GIULIA

SR463 km 49+300 (dir. Sx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR463 km 50+225 (dir. Dx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR464 km 13+930 (dir. Sx) Spilimbergo (PN)
SR464 km 14+837 (dir. Dx) Spilimbergo (PN)
SR251 km 79+903 (dir. Sx) Claut (PN)
SR251 km 94+596 (dir. Dx) Erto e Casso (PN)

UMBRIA

SS3 bis (Itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 72+500 (dir. Nord) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 73+500 (dir. Sud) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 39+750 (dir. Nord) Todi (PG)
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 40+800 (dir. Sud) Todi (PG)
SS675 Viterbo-Terni (SS Umbro-Laziale) km 52+120 (dir. Sud) Narni (TR)

MARCHE

SS73 Fano Grosseto km 95+150 (dir. Est) Colli al Metauro (PU)
SS73 Fano Grosseto km 102+550 (dir. Ovest) Cartoceto (PU)
SS77 Foligno-Civitanova Marche (SS della Valle del Chienti) km 88+600 (dir. Est) Corridonia (MC)
SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 294+620 (dir. Nord) Ancona

PUGLIA

SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 609+000 (dir. Nord) Chieuti (FG)

BASILICATA

SS658 Potenza-Melfi km 2+600 (dir. Nord) Potenza

CALABRIA

SS106 Reggio Calabria-Taranto (SS Jonica) km 240+900
Crotone

L’articolo Autovelox: dove sono? (29 aprile-5 maggio 2019) proviene da Icon Wheels.

Fonte