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Mercedes classe X: foto e info del pick-up della Stella

Mercedes-Benz X-Klasse, 2017Mercedes-Benz X-Klasse, 2017

Credits: Mercedes-Benz X-Klasse – Exterieur, black-to-yellow metallic, Ausstattungslinie PROGRESSIVE // Mercedes-Benz X-Class – Exterior, black-to-yellow metallic, design and equipment line PROGRESSIVE

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Credits: Mercedes-Benz X-Klasse – Interieur, Ausstattungslinie POWER // Mercedes-Benz X-Class – Interior, design and equipment line POWER

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Credits: Mercedes-Benz X-Klasse – Exterieur, Beringweiß metallic, Ausstattungslinie POWER, Side Bar, Styling Bar und Hardcover (Mercedes-Benz Zubehör) // Mercedes-Benz X-Class – Exterior, bering white metallic, design and equipment line POWER, side bar, styling bar and hard tonneau cover (Mercedes-Benz accessories)

Mercedes-Benz X-Klasse, 2017Mercedes-Benz X-Klasse, 2017

Credits: Mercedes-Benz X-Klasse – Exterieur, Beringweiß metallic, Ausstattungslinie POWER // Mercedes-Benz X-Class – Exterior, bering white metallic, design and equipment line POWER

Mercedes-Benz X-Klasse, 2017Mercedes-Benz X-Klasse, 2017

Credits: Mercedes-Benz X-Klasse – Exterieur, Beringweiß metallic, Ausstattungslinie POWER, Side Bar, Styling Bar und Hardcover (Mercedes-Benz Zubehör) // Mercedes-Benz X-Class – Exterior, bering white metallic, design and equipment line POWER, side bar, styling bar and hard tonneau cover (Mercedes-Benz accessories)

 

Dopo mesi di attesa Mercedes ha svelato il classe X mostrando foto e svelando tutte le informazioni tecniche: il nuovo pick-up della Stella (“cugino” lussuoso del Nissan Navara e prodotto nello stesso stabilimento di Barcellona) debutterà nelle concessionarie a novembre.

Mercedes classe X: i motori

La gamma motori al lancio del Mercedes classe X – disponibile a trazione posteriore o integrale inseribile con bloccaggio del differenziale sull’asse posteriore (optional) – sarà identica a quella del Nissan Navara e sarà composta quindi da un 2.3 turbodiesel in due varianti di potenza: 163 e 190 CV.

La vera novità arriverà in listino a metà del 2018: il già noto 3.0 V6 turbodiesel Mercedes da 258 CV abbinato alla trazione integrale permanente 4MATIC e al sistema DYNAMIC SELECT (un selettore con cinque programmi di marcia: Comfort, ECO, Sport, Manuale e Offroad).

Mercedes classe X: le dimensioni

Il Mercedes classe X – lungo 5,34 metri e con un passo di 3,15 metri – ha un cassone lungo 1,59 metri e largo 1,56 metri che può ospitare trasversalmente un Europallet. Il portellone posteriore si apre a 90° (180° se si sceglie di eliminare il paraurti posteriore).

Il carico utile del pick-up tedesco è di 1.042 kg mentre il carico rimorchiabile frenato varia da 1.650 a 3.500 kg a seconda della motorizzazione e della dotazione.

Mercedes-Benz X-Klasse, 2017Mercedes-Benz X-Klasse, 2017

Credits: Mercedes-Benz X-Klasse – Exterieur, Beringweiß metallic, Ausstattungslinie POWER, Side Bar, Styling Bar und Hardcover (Mercedes-Benz Zubehör) // Mercedes-Benz X-Class – Exterior, bering white metallic, design and equipment line POWER, side bar, styling bar and hard tonneau cover (Mercedes-Benz accessories)

Mercedes classe X: in off-road

60 cm di profondità di guado, 100% di capacità di salita massima e – sulle varianti con assetto rialzato di 2 cm (optional) – altezza libera dal suolo di 22,1 cm sull’asse posteriore, angolo di scarpata anteriore di 30,1° e angolo di rampa di 22°: sono queste le caratteristiche principali del Mercedes classe X che interessano agli appassionati di fuoristrada.

Mercedes-Benz X-Klasse, 2017Mercedes-Benz X-Klasse, 2017

Credits: Mercedes-Benz X-Klasse – Exterieur, black-to-yellow metallic, Ausstattungslinie PROGRESSIVE // Mercedes-Benz X-Class – Exterior, black-to-yellow metallic, design and equipment line PROGRESSIVE

Mercedes classe X: le versioni

Saranno tre le versioni del Mercedes classe X: la Pure si riconoscerà esteticamente per i paraurti grezzi, l’intermedia Progressive per i paraurti verniciati e la più ricca Power per gli elementi cromati.

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Credits: Mercedes-Benz X-Klasse – Interieur, Ausstattungslinie POWER // Mercedes-Benz X-Class – Interior, design and equipment line POWER

Mercedes classe X: i prezzi

I prezzi del Mercedes classe X non sono ancora stati comunicati ufficialmente: si sa solo che in Germania partiranno da 37.294 euro (IVA inclusa al 19%).

Il mondo Mercedes

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Fiesta XR2i MKIII, piccola bomba

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Credits: Fiesta RS Turbo

 

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Grossi motori aspirati in macchine piccole, ormai rari come unicorni. Non negli anni 80’, però. La Ford Fiesta XR2i era parte della banda delle “piccole bombe”. Il suo 1.6 CVH 1596 cc erogava 110 CV, pochi rispetto agli oltre 200 delle compatte sportive odierne, ma “a schiena” erano molti.
Primo perché la Fiesta pesava poco (900 kg a secco), secondo perché i motori erano liberi di respirare, quindi, a parità di cavalli, andavano molto di più.

Facciamo un passo indietro. La Ford Fiesta XR2i si basa sulla Fiesta di terza generazione: le sue antenate, la MK1 da 82 CV e la MKII da 96 CV, avevano contribuito a rendere la Fiesta una delle compatte più di successo, anche grazie alle competizioni.

La Ford Fiesta XR2 costava un po’ meno delle rivali dell’epoca, ma non per questo era meno speciale. Il look è tutt’ora muscoloso e aggressivo, caratterizzato da colorazioni dedicate (e al filetto blu che circonda la carrozzeria), dallo spoiler posteriore, dalle minigonne, dal paraurti e dalle bombature sui passaruota. Il tocco di classe però era fanaleria supplementare anteriore, very rally style. Infine c’erano i cerchi da 14” con pneumatici da 185/55.

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COMPATTA HOT

Ma veniamo al pezzo forte, la guida. La potenza del 1,6 con iniezione Weber era sufficiente a garantire alla Fiesta XR2i prestazioni di tutto rispetto: 0-100 in 9,8 secondi e 190 km/h di velocità massima in rettilineo. L’iniezione elettronica rendeva tuttavia l’erogazione più pastosa e lineare, lontana dalla violenza dei carburatori. Il cambio invece era una manuale a 5 rapporti.

Se avete provato una Fiesta ST di recente, troverete molto di lei anche nella Fiesta XR2i. Nonostante l’assetto morbido, il comportamento era parecchio sovrasterzante. Questo aiutava senza dubbio i più capaci alla guida, ma metteva in difficoltà i più timidi. Lo sterzo poi era lento e poco preciso, un cattivo alleato di un telaio così talentuso, mentre i freni a disco anteriori da 240 mm (e i posteriori a tamburo) avevano un grande capacità frenante.

C’erano pure le barre antirollio anteriori e posteriori, mentre lo schema delle sospensioni prevedeva un McPherson all’anteriore e un ponte rigido al posteriore.

Insieme alla Renault 5, alla Fiat Uno Turbo e alla Peugeot 205 GTi, la Ford Fiesta XR 2 rimane una delle piccole bombe cult anni 80’ e 90’, un’auto che ancora oggi risulta divertentissima da guidare, oltre ad essere una buona scuola guida.

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DIMENSIONI

Lunghezza 3.80 m
Larghezza 1,63 m
Altezza 1,36 m
Peso 900 kg

TECNICA

Motore 4 cilindri benzina, 1598 cc
Trazione Anteriore
Trasmissione Manuale a 5 rapporti
Potenza 110 CV a 6.000 giri
Coppia 138 Nm a 2.800 giri

PRESTAZIONI

0-100 km/h 9,8 secondi
Velocità massima 190 km/h

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Toyota Yaris GRMN: da 29.900 euro

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A partire dal prossimo 27 luglio partiranno le prenotazioni della nuova sportiva di Casa Toyota, la Yaris GRMN (Gazoo Racing Meister of Nurburgring). Sarà ordinabile, esclusivamente online, in  concomitanza  con  l’inizio  del  Rally  di  Finlandia con un prezzo fissato a 29.900 euro.

Le uniche 400 unità prodotte di questa versione sportiva della piccola giap saranno sottoposte ad un processo di produzione finale separato rispetto  alle  Yaris  tradizionali,  al quale si dedicherà  un  team  specializzato  di  tecnici  per le modifiche alla meccanica e all’assetto.

212 CV e messa a punto da vera sportiva

Sotto il cofano della Yaris GRMN pulsa il motore a benzina 1.8 – sviluppato  nel  centro  di  TMUK  in  Inghilterra – con compressore volumetrico da ben 212 CV abbinato al cambio manuale a sei marce.

Tra le altre specifiche di questa meccanica troviamo anche un assetto profondamente rivisto con sospensioni abbassate di  30  millimetri, nuovi  ammortizzatori  Sachs  e  una  barra  stabilizzatrice  anteriore maggiorata. Rinforzato anche il telaio con l’introduzione di barre stabilizzatrici nella parte inferiore  del  veicolo  mentre,  per migliorare  l’handling,  si  è  intervenuto  sul  differenziale.

Sportiva fuori e dentro

Esteticamente la nuova Toyota Yaris GRMN sfoggia una griglia frontale a nido d’ape, insieme agli stickers che  racchiudono il gruppo ottico. I fendinebbia hanno un rivestimento nero come i retrovisori esterni, in linea con la colorazione del tetto, mentre sulla fiancata appare per la prima volta il logo GRMN. Lo spoiler posteriore e la lavorazione effettuata sul paraurti, ora dotato di scarico centrale, insieme ai cerchi BBS da 17 pollici concludono il quadro estetico.

All’interno dell’abitacolo spiccano il  volante  sportivo  a  tre  razze  (di  derivazione  GT86)  con  il logo GRMN,  il  nuovo  cruscotto  centrale  dotato  di  TFT,  i  pedali  sportivi  in  alluminio  e  la nuova  leva  del  cambio.  I  sedili  anteriori  sono  stati  completamente  sostituiti  da  sedute sportive avvolgenti in Alcantara con poggiatesta integrato.

Salone di Ginevra 2017

Toyota Yaris: arriva la versione da 210 CV

La piccola giapponese ispirata alla WRC debutterà al Salone di Ginevra 2017

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Ducati Summer School “Fisica in Moto” 2017, al via la settima edizione

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Al via la settima edizione della Summer School “Fisica in Moto” in programma fino al 21 luglio nella sede Ducati di Borgo Panigale. Accedono alla scuola, organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, 21 ragazzi e 4 ragazze, scelti tra 115 candidati del IV e V anno dei licei e degli istituti tecnici di tutta Italia, forti di un’eccellente preparazione, ma anche spinti dalla passione per le moto e dalla curiosità per la fisica. Per essere selezionati hanno dovuto dimostrare competenza e motivazione, come Giorgio, leccese ed exchange student a Blue Springs, Missouri, che pur di non mancare si è candidato da oltreoceano.

Divisi in gruppi

Divisi in piccoli gruppi di laboratorio, gli studenti si confronteranno sui principi fisici della meccanica. Ciascun team, assistito da un tutor didattico, proporrà un compito di realtà ed applicherà i metodi del problem solving alla ideazione e realizzazione di un esperimento, con relativa simulazione al computer. Una commissione composta da esperti aziendali nel campo dell’istruzione, quali Luca Baroni, responsabile in Ducati del progetto DESI, e professionisti della scuola, come Enzo Zecchi di Lepida Scuola, valuterà elaborati e presentazioni e premierà l’esperimento migliore per coerenza e consistenza.

Ospiti d’eccezione

Molte le novità per questa settima edizione, come la presenza, per la prima volta, di un ex-studente della Summer School 2014, fresco di laurea in Fisica presso la University of Leicester (UK), che affiancherà gli studenti come tutor. Prevista la presenza anche di esperti provenienti dal mondo motociclistico e dal giornalismo tecnico, come Massimo Clarke, giornalista e scrittore, che terrà una lezione sui motori ad alte prestazioni del passato e del futuro.

Una panoramica a 360° sul mondo Ducati è assicurata dalla presentazione di Angelo Marino, che parlerà del brand Scrambler, e dal seminario “Come nasce una moto tra Ingegneria e Design”, che sarà tenuto da Pierluigi Zampieri, responsabile innovazione, e Andrea Ferraresi, direttore Design Center. Valentina Masi, responsabile Ducati per quanto riguarda l’ambiente, incontrerà gli studenti per raccontare l’impegno aziendale in tema di sostenibilità ecologica e sociale.

A conclusione di questa settima edizione della Summer School “Fisica in Moto”, Claudio Domenicali, CEO di Ducati Motor Holding e Presidente di Fondazione Ducati, interverrà per salutare e congedare gli studenti, partecipando alla cerimonia di chiusura del corso.

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Planet Kart Cross: 130 CV, 315 kg e traversi infiniti

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Guidare di traverso è la cosa più bella che si possa fare da vestiti, diceva Miki Biasion. Oggi più che mai questa affermazione mi sembra azzeccata. Sono alla pista sterrata di Autocross di Maggiora, a due passi dal mio paese natale, in Piemonte, per provare un mezzo davvero incredibile.
Paul Lunardi, il boss di Planet Kart Cross Italia, mi farà provare due dei suoi 7 kart cross.
Cos’è un kart cross? Un incrocio tra un go-kart e un buggy con motore motociclistico 600 cc quattro cilindri. Motore e cambio sono prelevati direttamente dalle moto: Kawasaki, Suzuki, Honda e Yamaha, a seconda dei gusti e delle preferenze. La trazione naturalmente è posteriore (non c’è differenziale, come sui go-kart) e il kart pesa appena 315 kg (peso minimo da regolamento). Con una potenza di 120-130 CV e un peso così ridotto, il kart cross brucia lo 0-100 km/h in 2,5 secondi, come una Bugatti Veyron da 1001 CV. Sarà un gran bella giornata.

TERRA E PASSIONE

I ragazzi di Planet Kart Cross Italia sono dei super appassionati. Il giovanissimo boss Paul Lunardi ci accoglie sotto il tendone e ci racconta nel dettaglio i vari mezzi della loro flotta. Vicino a me ci sono due Kamikaz (uno motorizzato Yamaha e uno Kawasaki) e due auto-costruiti interamente da loro. Dal vivo sono oggetti minacciosi: sono un po’ più piccoli di una Caterham, ma parecchio più alti. Il motore è posizionato dietro, mentre la “cabina” (una cellula ovale) è al centro. Dentro poi, oltre alla lamiera, ci sono il volante, il contagiri con l’indicatore di marcia e la leva del cambio sequenziale (quello della moto). Non serve altro. Lorenzo Lunardi, il padre di Paul, ci confessa che la loro intenzione è quella di avvicinare più piloti provenienti dalla pista o dai rally, invece che i crossisti o i drogati di adrenalina. Il rally cross in effetti è uno sport che meriterebbe l’attenzione di gente automobilisticamente più acculturata. Il rapporto spesa-divertimento di questi campionati è davvero allettante: con circa 6.000 euro si riescono a coprire le spese di un intero campionato di 4 gare, di cui una del Campionato Europeo. Planet Kart Cross Italia poi nel 2016 è diventata esclusivista e uffciale di Kamikaz e gestisce la rete dei pezzi di ricambio in tutta Italia, quindi alle spalle c’è una rete efficiente e organizzata.

Paul ci racconta anche della loro scommessa sui giovani (hanno 3 kart affidati a ragazzi under 16: Bossetti, Bormolini e Tiramani), oltre ai velocissimi Maicol Giacomotti e Marcello Gallo (Campione Italiano 2016) che hanno molta più esperienza.
Inoltre progettano di realizzare un kart con dei comandi al volante per allestire una scuola guida coi kart cross per persone disabili, un bel progetto che necessita però di finanziamenti.
Insomma: il mondo dei kart cross è un mondo poco conosciuto in Italia, ma dal grande potenziale (in Francia ci sono circa 600 kart cross e svariati campionati). È ora di guidare questo famigerato mezzo volante.

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DI TRAVERSO

Prima di provare il Kamikaz, faccio qualche giro di prova con un kart cross motorizzato Honda più tranquillo e facile. Ben presto scopro che il kart cross non è fatto per gli spilungoni: non sono certo alto due metri, ma il casco tocca il tetto e il volante è così in basso che non riesco a vedere il contagiri; diciamo che questo kart non è costruito attorno a me. Almeno raggiungo bene i pedali. La cosa più difficile è partire: bisogna tenera alti (molto alti) i giri per non far spegnere il motore, dopo di che, una volta in moto, si prova la stessa intuitiva sensazione che si prova a bordo di un kart. Finché non si va su terra…

Questo affare sembra una macchinina caricata a molla! L’esplosione d’energia del 600 cc quando raggiunge la zona rossa e magnifica e vi scatena una risata sotto il casco. Da spettatore sembra che il pilota stia lottando con un leone, ma dopo tre curve alla guida scopro che il kart obbedisce ad ogni vostro imput con estrema precisione. Sullo sterrato asciutto la frenata è monumentale: ha molto più grip in frenata che trazione, e questo non solo vi permette di frenare fin dentro la curva, ma rende molto più divertente l’uscita di traverso.
La mia guida da pistaiolo però all’inizio mi frega: mentre cerco di correggere i traversi con controsterzi rapidi e veloci, vedo gli altri spendolare e guidare di traverso come dei maledetti finnici. Dopo poco comincio a guidare di traverso anch’io, ma il limite di questi aggeggi è ancora lontano per me. Saltare con le quattro ruote poi è una sensazione meravigliosa: il kart cross decolla e riatterra con la una naturalezza di un volatile, non importa se dritto o completamente di traverso.
Il cambio sequenziale poi è una vera goduria: per salire e scendere di marcia basta tirare e spingere la leva, ma la frizione va usata ad ogni cambiata come con i cambi ad H.

Conque giri finiscono in fretta.

Riprovo con il Kamikaz motorizzato Kawasaki, un mezzo molto più competitivo e prestazionale. La differenza si sente subito: il motore ne ha sempre, in basso e in alto, ma verso il limitatore è davvero cattivo. Tutta l’auto è più reattiva e precisa, quasi nervosa, e in uscita dai tornanti stretti
slitta così tanto da scavare solchi di terra. Che bestia! L’accelerazione dà assuefazione e il motore vi spinge con la stessa progressione (anche se con meno intensità) di una moto.
Era da tempo che non guidavo un mezzo così divertente. Tutto il timore che incute da fuori scompare alla prima curva, lasciando spazio al puro divertimento e al sound forsennato del motore.

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COSTI

Con 6.000 euro si riescono a fare tre gare del Campionato Italiano TRX più una dell’Europeo, comprese di benzina, assistenza e open day (dove poterli provare). Escluse però le gomme (monomarca Maxxis, 300-400 euro a treno). Questo se intendete noleggiarlo.
Se invece volete acquistarlo, sappiate che un Kamikaz costa dai 4.500-5.000 fino ai 12.000-13.000 euro. Nuovo costa 18.000, ma con le elaborazioni arriva fino a 33.000 euro; tuttavia i kart che vincono l’Europeo – ci spiega Paul – si aggirano attorno ai 23.000.

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Nissan JukeCam, la nuova camera multifunzionale a 360°

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Credits: Nissan JukeCam

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Credits: Nissan JukeCam

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Credits: Nissan JukeCam

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Credits: Nissan JukeCam

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Credits: Nissan JukeCam

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Credits: Nissan JukeCam

 

Nissan JukeCam è l’ultima innovazione del marchio, pensata per tutti coloro che amano l’avventura. Si tratta di una telecamera da cruscotto (dash cam) a 360° multifunzionale integrata, che in pochi secondi si trasforma in action cam. Installabile sia sul cruscotto della Juke che su un casco, la JukeCam produce video che possono essere usati per il tempo libero ma anche per finalità assicurative e per risolvere eventuali controversie.

Nissan JukeCam è stata sviluppata in collaborazione con 360fly, produttore di videocamere a 360°. La doppia funzionalità di JukeCam è illustrata in un nuovo video in 4K che vede protagonisti gli atleti di Xpogo, sport estremo praticato saltando con dei particolari bastoni a molla, i “pogo stick”. Nel filmato, lo stuntman Dalton Smith supera tre Nissan Juke in fila con il suo pogo stick,  stabilendo il record mondiale per il maggior numero di auto consecutive saltate con un pogo stick.

Nissan ha portato le videocamere a bordo delle auto con l’obiettivo di rendere questa tecnologia accessibile a tutti, puntando in particolare sulle riprese a 360° per migliorare la sicurezza stradale. L’Intelligent Around View Monitor è l’innovativo sistema di telecamere con visione panoramica di Nissan, che crea un’immagine aerea del veicolo per aiutare il guidatore a individuare gli ostacoli durante le manovre a bassa velocità, ad esempio in parcheggio. Una prima versione del sistema era stata introdotta nel 2012 su Qashqai.

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F1 – I più grandi piloti francesi

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Credits: epa05871009 Former Formula One driver Alain Prost (R)signs autographs before the start of the 2017 Formula One Australian Grand Prix at Albert Park GP Circuit, Melbourne, Australia, 26 March 2017. EPA/TRACEY NEARMY AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT

Enzo Ferrari insieme a Villeneuve e Pironi.Enzo Ferrari insieme a Villeneuve e Pironi.

Credits: Enzo Ferrari insieme a Villeneuve e Pironi.

François CevertFrançois Cevert

MILANO 27/4/2001 FUNERALE MICHELE ALBORETO RENE ARNOUX  ANSA CARLO FERRAROMILANO 27/4/2001 FUNERALE MICHELE ALBORETO RENE ARNOUX  ANSA CARLO FERRARO

Credits: MILANO 27/4/2001 FUNERALE MICHELE ALBORETO RENE ARNOUX ANSA CARLO FERRARO

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Per festeggiare il 14 luglio – festa nazionale francese – abbiamo voluto stilare una classifica dei cinque piloti francesi di F1 più forti di sempre.

Di seguito troverete la graduatoria completa corredata da brevi biografie e palmarès dei piloti di F1 più vincenti provenienti dalla Francia, una nazione che ha regalato al Circus quattro Mondiali Piloti con Alain Prost e tre titoli Costruttori (due con Renault e uno con Matra).

Australia Formula One Grand PrixAustralia Formula One Grand Prix

1° Alain Prost

Nato il 24 febbraio 1955 a Lorette (Francia).

13 stagioni (1980-1991, 1993)
199 GP disputati
4 costruttori (McLaren, Renault, Ferrari, Williams)

PALMARÈS: 4 Mondiali F1 (1985, 1986, 1989, 1993), 51 vittorie, 33 pole position, 41 giri veloci, 106 podi
PALMARÈS EXTRA-F1: campione francese Formula Renault (1976), campione europeo Formula Renault (1977), campione europeo F3 (1979), campione francese F3 (1979)

Australia Formula One Grand PrixAustralia Formula One Grand Prix

Enzo Ferrari insieme a Villeneuve e Pironi.Enzo Ferrari insieme a Villeneuve e Pironi.

2° Didier Pironi

Nato il 26 marzo 1952 a Villecresnes (Francia) e morto il 23 agosto 1987 al largo dell’Isola di Wight (Regno Unito).

5 stagioni (1978-1982)
70 GP disputati
3 costruttori (Tyrrell, Ligier, Ferrari)

PALMARÈS: 2° nel Mondiale F1 (1982), 3 vittorie, 4 pole position, 5 giri veloci, 13 podi
PALMARÈS EXTRA-F1: campione europeo Formula Renault (1976), 24 Ore di Le Mans (1978)

Enzo Ferrari insieme a Villeneuve e Pironi.Enzo Ferrari insieme a Villeneuve e Pironi.

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3° François Cevert

Nato il 25 febbraio 1944 a Parigi (Francia) e morto il 6 ottobre 1973 a Watkins Glen (USA).

4 stagioni (1970-1973)
46 GP disputati
2 costruttori (March, Tyrrell)

PALMARÈS: 3° nel Mondiale F1 (1971), 1 vittoria, 2 giri veloci, 13 podi
PALMARÈS EXTRA-F1: campione francese F3 (1968)

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MILANO 27/4/2001 FUNERALE MICHELE ALBORETO RENE ARNOUX  ANSA CARLO FERRAROMILANO 27/4/2001 FUNERALE MICHELE ALBORETO RENE ARNOUX  ANSA CARLO FERRARO

4° René Arnoux

Nato il 4 luglio 1948 a Pontcharra (Francia).

12 stagioni (1978-1989)
149 GP disputati
5 costruttori (Martini, Surtees, Renault, Ferrari, Ligier)

PALMARÈS: 3° nel Mondiale F1 (1983), 7 vittorie, 18 pole position, 12 giri veloci, 22 podi
PALMARÈS EXTRA-F1: campione europeo Formula Renault (1975), campione europeo F2 (1977)

MILANO 27/4/2001 FUNERALE MICHELE ALBORETO RENE ARNOUX  ANSA CARLO FERRAROMILANO 27/4/2001 FUNERALE MICHELE ALBORETO RENE ARNOUX  ANSA CARLO FERRARO

Jacques LaffiteJacques Laffite

5° Jacques Laffite

Nato il 21 novembre 1943 a Parigi (Francia).

13 stagioni (1974-1986)
176 GP disputati
3 costruttori (Iso-Marlboro, Williams, Ligier)

PALMARÈS: 3 volte 4° nel Mondiale F1 (1979-1981), 6 vittorie, 7 pole position, 6 giri veloci, 32 podi
PALMARÈS EXTRA-F1: campione francese Formula Renault (1972), campione francese F3 (1973), campione europeo F2 (1975)

Jacques LaffiteJacques Laffite

Motorsport d’epoca

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Nissan, la nuova JukeCam

Nissan ha presentato la sua ultima innovazione dedicata ai piloti che amano l’avventura. Si chiama JukeCam ed è una telecamera da cruscotto (dash cam) a 360° multifunzionale integrata, prima al mondo nel suo genere, che in pochi secondi si trasforma in action cam. Installabile su due supporti – uno integrato nel cruscotto del crossover Nissan Juke e l’altro fissato su un casco – e JukeCam è pronta a filmare ogni avventura.

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Jaguar E-Pace: la prima SUV compatta del Giaguaro

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Jaguar E-PaceJaguar E-Pace

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Ieri sera Jaguar ha svelato le prime immagini e informazioni ufficiali della nuova E-Pace, sorella minore della F-Pace. La produzione inizierà a fine anno, mentre le prime unità saranno consegnate a inizio 2018.

Dimensioni

Si tratta del primo SUV di dimensioni compatte della marca d’Oltremanica e, con i suoi 4,39 metri di lunghezza, arriverà sul mercato come concorrente diretta, tra le altre, delle BMW Serie1 e Range Rover Evoque.

Esteticamente trasmette una sensazione di sportività grazie alle linee della carrozzeria con i passaruota ben marcati e i paraurti anteriore e posteriore affilati, in stile Jaguar. La nuova Jaguar E-Pace vanta un bagagliaio con capacità variabile tra i 577 e i 1.234 litri e un passo di 2,68 metri, sarebbe a dire 19 cm in meno rispetto alla sorella maggiore F-Pace.

Anteprime

Jaguar E-Pace, testata in tutte le salse in attesa del debutto

Il SUV ad alte prestazioni sarà svelato in diretta Facebook e Youtube il 13 luglio alle 21.00

Il design

Anche il design dell’abitacolo della nuova E-Pace ricorda le sorelle di gamma. La plancia orientata al guidatore è dominata dal grande schermo touch del sistema multimediale Touch Pro che formerà parte della dotazione di serie. Ma la sport utility compatta inglese potrà avere in dotazione anche l’head-up display, il rilevatore di ostacoli e pedoni sulla carreggiata (con frenata automatica d’emergenza) e la nota Activity Key, un bracciale che permette di lasciare la chiave all’interno dell’auto.

In totale la Jaguar E-Pace arriverà con tre allestimenti differenti – S, SE e HSE – ai quali andrà aggiunta una quarta versione che corrisponderà alla tradizionale versione di lancio che come di consueto riceverà il nome di First Edition e che sfoggerà dettagli esclusivi.

Le motorizzazioni

E per finire la gamma motori della Jaguar E-Pace sarà composta da una famiglia di 4 cilindri benzina e diesel. I propulsori a gasolio verranno proposti con potenze di 150, 180 o 240 CV mentre i benzina saranno da 249 o 300 CV. Queste unità potranno essere abbinate alla trasmissione manuale o all’automatica a nove rapporti con possibilità di scegliere tra la trazione anteriore o integrale.

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BMW M5 2018, le foto spia

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In Casa BMW si lavora sulla nuova sportivissima M5, come testimonierebbero queste foto spia che ritraggono la “belva” bavarese, opportunamente camuffata, alle prese con alcuni test di collaudo tra le strade di San Francisco. Secondo le indiscrezioni circolate in rete, la futura BMW M5 dovrebbe debuttare il prossimo anno e dovrebbe utilizzare un V8 da 4.4 turbo capace di erogare una potenza di circa 600 CV.

A quanto pare sarà commercializzata esclusivamente con la trazione integrale, che tuttavia attraverso l’intervento su un semplice comando potrà trasformarsi in posteriore quando desiderato.

Non dovrebbero invece esserci novità estetiche troppo rilevanti. Dalle immagini di cui disponiamo non pare esserci in programma uno stravolgimento del design complessivo: piccoli ritocchi, insomma, per alleggerire e rendere più moderna la linea. Ma dovremo saperne di più sicuramente nei prossimi mesi. (Credits: carpix for carscoops)

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