Category Archives: Auto Classiche
MotoGP 2018: al Sachserning domina ancora Marquez, Rossi secondo
Al Sachsenring, è risaputo, c’è poco da fare. Anche quest’anno Marc Marquez interpretato il ruolo del padrone del circuito, facendo in lungo e in largo quello che voleva e portando a cinque le vittorie stagionali. Lo spagnolo consolida così il primato nella classifica piloti e deve guardarsi le spalle (senza nemmeno troppa ansia) da un Valentino Rossi – secondo – in grandissimo spolvero, bravo (come sempre) a tirare fuori il massimo in gara, colmando con il suo talento le lacune di una Yamaha non ancora al top. Che però in Germania ritrova anche Maverick Vinales, che sale sul terzo gradino del podio dopo aver sorpassato un ottimo Petrucci a fine gara.Chiude sesto Lorenzo (davanti a Dovizioso) dopo aver condotto la gara (come spesso accade) nella prima parte di gara.
MotoGP 2018, Sachsenring: i risultati
1 93 M. MARQUEZ 41:05.019
2 46 V. ROSSI +2.196
3 25 M. VIÑALES +2.776
4 9 D. PETRUCCI +3.376
5 19 A. BAUTISTA +5.183
6 99 J. LORENZO +5.780
7 4 A. DOVIZIOSO +7.941
8 26 D. PEDROSA +12.711
MotoGP 2018, Classifica piloti
1 Marquez 165
2 Rossi 119
3 Vinales 109
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Auto sportive usate – Porsche Carrera 911 996
Credits: Vertical, rear 3/4 tracking shot of a Blue Porsche 996 Carrera 4 driving on a country road. Shot outside in natural light.
Credits: Horizontal, rear 3/4 shot of a silver 200 Porsche 996 GT3. Shot outside in a mix of natural and artificial lighting.
La Porsche Carrera 911 996 divide molto i pareri. È la prima raffreddata a liquido e la prima dotata di un motore a 4 valvole per cilindro (e ai porschisti non sono mai piaciuti i cambiamenti), ma soprattutto è l’unica ad avere quei fari anteriori a “uovo fritto” che si discostano dai classici occhioni tondi delle 911. Ma, come accade puntualmente, arriva quel momento in cui ogni modello di Porsche, anche il meno interessante, diventa estremamente appetibile.
Ed è il turno della Porsche 911 996.
LA 996
Nata nel 1997 e prodotta fino al 2005, la Porsche911 996 sostituisce la leggendaria 993, da molti considerata l’ultima vera Porsche. Ma in realtà la 996 ha tanti lati positivi: è molto più agile e moderna della 993, e il suo motore sei cilindri boxer da 3,4 litri eroga 300 CV, mentre la versione restyling del 2001 monta un 3,6 litri da 320 CV. Quest’ultima è stata rivista anche nel design, dove i famigerati fari anteriori sono stati ridotti e privati delle frecce rosse.
È anche la prima 911 ad essere davvero utilizzabile tutti i giorni: gli interni sono assemblati con cura maniacale e, sebbene abbiano un aspetto molto anni ’90 (ma dai), fanno ancora la loro figura. E poi il comfort è di un livello nettamente superiore a quello della 993, e ancora oggi si potrebbe utilizzare tutti i giorni sentendo solo la mancanza di una porta USB.
MA COME SI GUIDA?
Anche in questo caso, la Porsche 911 996 è un gradino sopra alla 993 per quanto riguarda prestazioni e facilità di guida, ma bisogna ammettere che è anche lontana dalla 997 e lontanissima dalla 991. Il peso del posteriore durante i trasferimenti di carico si sente ancora parecchio e il muso pare impennarsi ogni volta che uscite di curva. Grazie all’elettronica e ad un telaio – abbastanza – moderno risulta comunque facile e adatta a tutti, ma trasmette ancora quelle sensazioni delle vecchie 911, nel bene e nel male.
PREZZI
La Porsche 911 996 si trova a prezzi che partono dai 20.000 e arrivano fino ai 40.000 euro, e cominciano ad essere molto richiesta. I modelli con più di 120.000-150.000 km non devono affatto spaventare: la 996 è molto affidabile. Se poi cercate le versioni cabrio, Turbo, targa o GT3 (ci sono anche rarissime GT2), preparatevi a sborsare anche il doppio. Ma un “Carrera 2” oggi è un grande affare.
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Toyota Supra: nuove foto da Goowdwood
Aveva promesso una sua apparizione dinamica al Festival of Speed di Goodwood e così è stato. Anche se attorno alla nuova Toyota Supra c’è ancora un alone di mistero che resta segreto. La coupé sportiva giapponese, che condivide il DNA con la futura BMW Z4, è infatti apparsa in Inghilterra con la carrozzeria ancora camuffata e, per il momento, non sono stati svelati dati ufficiali.
La sua apparizione Oltremanica ha comunque confermato proporzioni da coupé sportiva di razza, con l’abitacolo arretrato, un lungo cofano, un posteriore caratterizzato da un’ala di tipo ducktail, passaruota larghi e minigonne laterali. Il frontale sfoggia linee aggressive e affilate con un taglio sportivo soprattutto nella parte inferiore. Gli interni restano la grande incognita con nessuna immagine ancora rilasciata e nessun dettaglio sull’equipaggiamento svelato.
La nuova Toyota Supra condividerà la piattaforma con la nuova BMW Z4 e, per il powertrain le anticipazioni parlano di un 6 cilindri da 335 CV come candidato, affiancato da una versione di accesso da 4 cilindri e 250 CV. Anche una versione ibrida rientra nelle possibili alternative meccaniche.
Le nuove BMW Z4 e Toyota Supra saranno prodotte in Austria da Magna
Secondo la testata AutomotiveNews le due coupé sportive condivideranno anche il luogo di produzione
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MotoGP: intervista a Hafizh Syahrin, calciatore mancato
Credits: Stefano Biondini
Arrivato nel team Monster Yamaha Tech 3 a un mese circa dall’inizio del campionato per sostituire al volo Jonas Folger, colpito a fine stagione scorsa dalla sindrome di Gilbert (una patologia del fegato), Hafizh Syahrin ha conquistato il paddock per il sorriso e i modi garbati.
“Come potrebbe essere diversamente? Sto vivendo un sogno. Che non finisce tra qualche mese: Hervé Poncharal (team principal della squadra, ndr) mi ha confermato per il 2019. Dividerò il box con Miguel Oliveira e sarà un’altra sfida: dalla Yamaha passerò alla KTM” spiega il rookie malese, 24 anni.
Che effetto fa essere il primo pilota musulmano della storia della MotoGP?
“Bellissimo, è una soddisfazione enorme e ringrazio Dio per l’opportunità meravigliosa che mi ha regalato. Prego e pratico il Ramadan: non quando mi aspetta una gara, però, perché ho bisogno di cibo che mi assicuri l’energia necessaria durante la prova e di acqua”.
Qual è il tuo punto forte in sella?
“Ho uno stile che si adatta a ogni moto e me la cavo bene sulle piste bagnate, non a caso mi chiamano ‘El pescao’ (il pesce, ndr)”.
Il tuo punto debole, invece?
“Devo capire meglio come funzionano l’elettronica e gli pneumatici: avrò i prossimi mesi per riuscirci e tutto l’anno prossimo”.
Com’è nata la tua passione per le due ruote?
“Dall’ambiente in cui sono cresciuto: mio padre era un meccanico abilissimo, capace di sistemare qualsiasi problema alle moto, possedeva un’officina e un team. Io lo seguivo ovunque e mi sono innamorato di questo sport piano piano. A 8 anni, però, avevo già deciso il mio futuro, dopo essere andato a vedere una gara di minimoto”.
Se non fossi un rider?
“Chissà, forse sarei un calciatore: me la cavo bene in ogni angolo del campo perché mi piace correre. Il calcio rientra nel mio allenamento, tra l’altro: rubare il pallone migliora i riflessi e gli scatti servono a potenziare i muscoli”.
Giochi spesso?
“Quando torno a casa, appena posso. Con i miei amici nella squadra a 6 che sponsorizzo. E spendo un patrimonio in scarpette”.
A poche ore dalla finale dei Mondiali per chi tifi?
“Nessuno, la mia squadra del cuore è il Brasile, patria dei migliori giocatori di sempre, da Pelé a Neymar. Segue l’Argentina, perché Messi è un altro mio idolo”.
Chi è il tuo idolo in moto?
“Valentino Rossi: speravo di trovarmi sulla griglia di partenza con lui e ci sono riuscito. La prima volta l’emozione mi toglieva il fiato”.
Un momento particolare che ricordi di questo anno di debutto nella classe regina?
“Il Mugello: avvicinarsi ai 350 km è una sensazione strana, bella e spaventosa al tempo stesso”.
Traccia il tuo identikit in poche parole.
“Sono positivo, iperattivo e allegro. Mi piace divertirmi e divertire anche nel paddock. Nei momenti di relax, ovviamente: quando si avvicina l’ora di entrare in pista, sono concentratissimo”.
Fai mai qualche scherzo?
“Certo, ai ragazzi che lavorano insieme a me, di continuo. Johann (Zarco, suo compagno di squadra, ndr) mi ha insegnato un modo di dire simpatico in francese e, appena entro nel box la mattina chiamo tutti così, per stemperare la tensione e sorridere. A dire la verità è stato lui a chiamarmi così e io l’ho esteso al gruppo”.
Così come?
“‘Ma couille’, che sarebbe una parolaccia, ma viene usata in senso ironico: significa “amico mio’”.
Kevin Schwantz, intervista al cowboy di Suzuki diventato leggenda del MotoGP
Tra i campioni più amati della storia, il “Texas cowboy” della Suzuki, ora global ambassador del marchio, parla della MotoGp, dei suoi protagonisti e apre il cassetto della memoria
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MotoGP 2018, Sachsenring: gli orari diretta TV di Sky e Tv8
Il weekend del Sachsenring, nona tappa della MotoGP 2018, è già entrato nel vivo con la prima giornata di prove libere il giorno dopo l’annuncio dell’addio a fine stagione del campione spagnolo Daniel Pedrosa. Si preannuncia un fine settimana interessante ed entusiasmante, anche se forse meno, anzi sicuramente meno, di quello di Assen, almeno sulla carta. La Honda di Marquez è nettamente favorita sul circuito tedesco e sembrerebbe non avere rivali anche quest’anno. Tuttavia non è da escludere che le Yamaha – sempre più a posto, ma non ancora al top – possano insidiare il campione del mondo in carica, così come vanno tenute presenti anche le Ducati, nonostante soffrano sempre un po’ questo circuito. Come di consueto l’ottava tappa della MotoGP 2018 sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport MotoGP e in differita su TV8. Di seguito gli orari TV per seguire l’evento.
MotoGP 2018, Sachsenring (Germania): gli orari TV in diretta su Sky Sport MotoGP e in differita su TV8
Sabato
08:55 FP3 Moto3
09:50 FP3 MotoGP
10:50 FP3 Moto2
12:30 QP Moto3
13:30 FP4 MotoGP
14:05 QP MotoGP (ore 19.45 TV8)
15:00 QP Moto2
Domenica
08:40 WUP Moto3, Moto2 e MotoGP
11:00 Gara Moto3 (19.00 su TV8)
12:20 Gara Moto2 (20.20 su TV8)
14:00 Gara MotoGP (21.30 su TV8)
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Mini: i primi bozzetti dell’elettrica
In attesa del debutto ufficiale che avverrà nel 2019, Mini anticipa nuovi dettagli e bozzetti della prima elettrica della gamma. Oliver Heimler, Direttore del Design MINI ha dichiarato che questi teaser mostrano la visione della firma inglese sul futuro elettrico:
“Questi bozzetti iniziali riflettono l nostra visione del design autentico, con cui intendiamo costruire un ponte tra la storia Mini e ili uo futuro elettrico. Mini è una marca urbana e, per tanto, un’auto completamente elettrica è il passo più logico vostro il nostro futuro”.
Nelle due immagini viene svelato un dettaglio del frontale, la griglia (chiusa ovviamente) con il distintivo E che ricorda la natura a zero emissioni dell’auto. La seconda immagine fa riferimento alla concept car vista all’ultimo Salone di Francoforte, nello specifico ai cerchi da 19 pollici che riprendono il design della griglia frontale.
La futura Mini elettrica avrà un’autonomia di circa 350 km e sarà capace di coprire lo sprint 0-100 km/h in meno di 7 secondi, con 160 km/h di velocità massima.
Il powertrain elettrico sarà fabbricato in Germania, presso gli stabilimenti di BMW di Dingolfing e Landshut, mentre la Mini elettrica sarà assemblata nella catena di montaggio di Oxford (Regno Unito).
Mini Electric Concept
Al Salone di Francoforte debutterà il prototipo che anticipa la prima Mini elettrica che arriverà nel 2019
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Peugeot 208 Black Line
Peugeot estende la gamma 208 con una nuova Limited Edition denominata Black Line. Sarà proposta sul mercato italiano in tiratura limitata con 1.200 esemplari.
Peugeot 208 Black Line, la nuova serie limitata
La nuova Limited Edition della piccola del Leone
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Maserati, a Goodwood l’anteprima mondiale della Levante GTS
In occasione della 25esima edizione del Goodwood Festival of Speed Maserati presenta in anteprima mondiale la nuova Levante GTS e in anteprima europea la Levante Trofeo, due versioni accomunate dal poderoso V8 a V di 90° da 3.8 litri, costruito nello stabilimento Ferrari di Maranello, capace di sviluppare una potenza di 550 CV e 730 Nm di coppia. Numeri che si traducono in prestazioni importanti, che hanno richiesto anche una ricalibrazione della scocca: 4,2 sec. per passare da 0 a 100 km/h e una velocità massima di 292 km/h.
La versione Trofeo della Maserati Levante impreziosisce il proprio design con un tocco di sportività in più, che ritroviamo anche sul GTS. La fascia anteriore del frontale e del paraurti posteriore esibisce un nuovo look, così come l’abitacolo presenta elementi come rivestimenti in pelle pieno fiore, pedaliera sportiva e impianto audio Harman Kardon con 14 altoparlanti. Ma si fanno notare anche contenuti come i proiettori Full Led adattivi a matrice opzionali e il sistema di controllo integrato del veicolo di serie.
Novità per tutta la gamma my 2019
Non solo Levante. Gli aggiornamenti per il 2019 riguardano anche Ghibli e Quattroporte. Dalla presenza della nuova leva del cambio (ZF a otto rapporti) a corsa corta della Trofeo al sistema di infotainment ulteriormente migliorato. Ma anche interni in pelle pieno fiore con cuciture a contrasto, nuove finiture laccate interne e nuovi colori della carrozzeria. Infine, per la Quattroporte, il Centro Stile Maserati ha ridisegnato la calandra e le minigonne, mentre spiccano cinque nuovi disegni per i cerchi in lega di tutti i modelli.
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Peugeot 3008 e 5008: ora con il cambio automatico EAT8
Peugeot festeggia i suoi successi nel segmento dei SUV con un semestre da record: +8% rispetto al 2017 e 70.000 auto vendute, con una quota di mercato del 5,8%; trenta di queste settantamila unità sono SUV. Ed è quindi giusto festeggiare “ragalando” il cambio automatico EAT8 alle SUV medie di Casa, Peugeot 3008 e Peugeot 5008.
La Peugeot 3008 vanta già una lunga scia di successi: primo SUV eletto auto dell’anno, 40 premi internazionali, una lista d’attesa (in Italia) che ha raggiunto anche gli otto mesi, e 40.000 vetture vendute fino ad ora dal 2016. La cosa interessante è che più dell’80% delle 3008 vanta allestimenti alti di gamma, il 91% sono diesel e il 56% hanno il cambio automatico.
Numeri positivi anche per la Peugeot 5008 che, sebbene sia orientata verso una target più di nicchia (è disponibile anche con i 7 posti), è già la SUV più venduta nel suo sotto-segmento.
Oltre al cambio EAT8 arrivano anche nuove motorizzazioni: il diesel 1.5 BlueHDi da 130 CV e il 1.2 PureTech benzina da 130 CV.
PIÙ MARCE, MANO PESO
Il cambio automatico EAT8 non è semplicemente un EAT6 aggiornato, ma un cambio tutto nuovo.
È più leggero di 2 kg, è più reattivo e compatto, e grazie ai due rapporti in più riesce a sfruttare meglio il motore; il che significa una risposta più pronta e consumi ridotti (la Casa dichiara una riduzione fino al 7% rispetto all’EAT6). Ma non solo: Peugeot dichiara che grazie alle nuove logiche di cambiata migliora anche la fluidità di marcia.
E infine c’è anche un sistema Start&Stop “furbo” che spegne la vettura già 20 km/h, in modo da risparmiare il più possibile ogni volta che ci si ferma. Sulla carta il nuovo cambio EAT8 sembra un bel passo avanti, sarà lo stesso su strada?
EAT8 e 5008
Abbiamo provato il cambio automatico EAT8 sulla Peugeot 5008 con la nuova motorizzazione 1.5 BlueHDi 130 CV. Il nuovo motore vanta 100 cc in meno del precedente 1,6 litri, ma grazie alle 16 valvole ha un miglior allungo e ha una coppia più spalmata per tutto l’arco di giri. È davvero brillante, più che sufficiente per spostare la Peugeot 5008 con agilità. Anche perché il nuovo cambio risulta subito più rapido e svelto, ed è sempre nel regime giusto.
Nonostante sia un convertitore di coppia, ha quasi la stessa rapidità di un cambio a doppia frizione nel salire e scendere di marcia, ma è più morbido in partenza e dolce alle basse velocità.
Anche in modalità manuale (che si può attivare momentaneamente toccando i paddle quando si utilizza la modalità automatica, o definitivamente se si preme sul pulsante “M” sulla console) l’EAT8 risulta sempre puntuale e reattivo.
Per quanto riguarda la guida, ritroviamo la “solita” morbidezza dei comandi della 5008 (e della 3008). Lo sterzo è leggero e diretto (grazie al diametro ridotto del volante) e l’assetto è morbido sulle buche ma non sprofondo in un tremendo rollio in curva. Trasmette un grande senso di agilità, tanto che sembra di guidare un’auto estremamente più piccola.
L’abbinamento motore-cambio dunque aumenta sensibilmente il piacere di guida delle due SUV Peugeot, migliorando anche qualcosa in termini di consumi, che non fa mai male.
PREZZO
Il cambio EAT8 è disponibile ad un sovrapprezzo di 1.950 euro, mentre è di serie sulle motorizzazioni top di gamma.
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Ducati, con Audi il test di comunicazione tra auto e moto
Credits: Neuburg, 03.07.2018: xxx. Foto: Lukas Barth
Il marchio Ducati tiene sempre a cuore il tema della sicurezza, per questo motivo partecipa con Audi alla prima dimostrazione in Europa del sistema di comunicazione tra moto e auto. Come già annunciato in aprile, l’Azienda bolognese ha delineato una linea strategica, chiamata “Safety Road Map 2025”, destinata allo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie di sicurezza. I primi passi di questa strategia sono l’estensione a tutta la gamma dell’ABS Cornering e l’introduzione sul mercato, nel 2020, di una moto dotata di radar anteriore e posteriore. Inoltre la Casa di Borgo Panigale sta sperimentando, assieme a diversi partner, alcune nuove tecnologie che potranno equipaggiare le proprie moto nel medio e lungo termine.
Il test dell’interazione tra moto e auto
Una di queste, denominata C-V2X (Cellular Vehicle to Everything), consente la comunicazione wireless tra automobili, motociclette, pedoni, biciclette e infrastrutture, ed è un passo fondamentale verso il 5G per le applicazioni automobilistiche con comunicazione diretta tra i veicoli e l’ambiente circostante. La dimostrazione della funzionalità si è tenuta in Germania e ha visto interagire tra di loro una Ducati Multistrada 1200 Enduro, una Audi Q7 e una Audi A4, tutte equipaggiate con processori Qualcomm® 9150 C-V2X.
Situazioni di vita reale
Durante la prova sono state simulate situazioni che si presentano comunemente durante la guida, situazioni nelle quali gli automobilisti non si accorgono del sopraggiungere o di manovre fatte da una moto. Lo scopo è stato quello di dimostrare come la tecnologia C-V2X può essere applicata per migliorare la sicurezza stradale. I tre principali scenari testati con successo dai veicoli equipaggiati con la tecnologia C-V2X sono stati: avviso di possibile collisione ad un incrocio in cui un’auto si accorge in anticipo dell’arrivo di una moto da destra, avviso di collisione tra un’auto in svolta a sinistra e una moto in arrivo dalla direzione opposta, infine, avviso di frenata improvvisa del veicolo a due ruote che precede.
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