Category Archives: Auto Classiche
Amazon libera il software Alexa
La tecnologia nel mondo dell’automotive avanza a ritmo frenetico, specialmente nel campo dei sistemi multimediali, di infotainment e di assistenza virtuale.
Un settore in cui Apple CarPlay e Android Auto dominano incontrastati, ma in cui sempre di più si inseriscono nuove imprese, come il caso di Google o Amazon. Precisamente questi ultimi due hanno intrapreso un gran passo per integrare nelle auto di serie un kit di sviluppo di Alexa, l’assistente virtuale.
Fino ad ora Alexa era disponibile solo nei veicoli dei costruttori che avevano stipulato un accordo con Amazon e, in alcuni casi, solo su alcuni mercati. Il software è ad esempio disponibile attualmente su alcune auto destinate al mercato americano targate BMW, Toyota o Ford, mentre la sua integrazione è molto più profonda su auto del Gruppo Volkswagen.
L’espansione di Alexa, però, ora potrebbe estendersi, visto che Amazon ha lanciato un kit di sviluppo del suo software chiamato Alexa Auto SDK, con l’obiettivo che venga adottato dai Costruttori di Auto e dagli sviluppatori di navigatori.
Il gigante del commercio elettronico aiuta così a semplificare l’integrazione di Alexa attraverso i sistemi operativi Android e QNX con il fine di trasformare il computer di bordo dell’auto in un vero e proprio assistente vocale.
Mercedes: con Google Home e Amazon Alexa la vita di bordo è iper-connessa
Negli Stati Uniti, a partire da ora, e in Europa entro la fine di quest’anno, i clienti della Stella potranno utilizzare il Google Assistant di Google Home e Amazon Alexa su tutti i modelli della gamma prodotti dal 2016
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Chevrolet Camaro aut. (2013): pregi e difetti della supercar americana
La sesta generazione della Chevrolet Camaro è una delle sportive più sexy di sempre ed è un’auto che non può mancare in una collezione di “classiche moderne”.
La rarissima versione Hot Wheels (solo 1.524 esemplari distribuiti in tutto il mondo) è stata commercializzata in Italia per pochi mesi nel 2013 e ha un futuro assicurato come auto d’epoca: da noi fu venduta esclusivamente in versione Coupé e con il motore V8 e si distingue dalle varianti “normali” per alcuni elementi estetici presi in prestito dalla ZL1 (presa d’aria frontale e spoiler posteriore), per i cerchi in lega neri da 21”, per i sedili con logo Hot Wheels e per la vernice blu impreziosita da targhette personalizzate e dal cofano bicolore.
Scopriamo insieme i pregi e i difetti della Chevrolet Camaro aut. Hot Wheels del 2013, una perla introvabile dell’automobilismo “yankee” con quotazioni che possono arrivare a superare il prezzo di listino.
I pregi della Chevrolet Camaro aut. del 2013
Dotazione di serie
Completa: autoradio Aux Bluetooth CD MP3, cambio automatico, cerchi in lega, climatizzatore, cruise control, fendinebbia, interni in pelle, sedili anteriori regolabili elettricamente, sensori di parcheggio posteriori e vernice metallizzata.
Capacità bagagliaio
Il vano della Chevrolet Camaro ha una forma poco regolare ma è ampio: 384 litri.
Posto guida
Posizione di seduta bassa e sedile avvolgente.
Climatizzazione
Impianto potentissimo.
Rumorosità
Il sound del V8 è ineguagliabile.
Motore
Il 6.2 V8 Euro 5 a benzina della Chevrolet Camaro aut. Hot Wheels genera una potenza di 405 CV e una coppia di 556 Nm. Un propulsore elastico ai bassi regimi e in grado di regalare emozioni sopra i 4.000 giri.
Cambio
La trasmissione automatica a 6 rapporti (convertitore di coppia) è tipicamente “yankee”: fluida ad andature rilassate, un po’ troppo lenta nella risposta quando si cerca la sportività.
Prestazioni
Notevoli: 250 km/h di velocità massima e 5,4 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.
Dotazione di sicurezza
Buona: airbag frontali, laterali e a tendina, attacchi Isofix, controlli di stabilità e trazione e monitoraggio pressione pneumatici.
Freni
Impianto onesto e sincero.
I difetti della Chevrolet Camaro aut. del 2013
Abitabilità
Non fatevi ingannare dalle dimensioni esterne ingombranti (4,84 metri di lunghezza): lo spazio per i passeggeri posteriori è risicatissimo.
Finitura
Materiali tutt’altro che eccelsi e assemblaggi imprecisi.
Sospensioni
Un po’ troppo morbide.
Sterzo
Poco diretto, richiede troppe correzioni.
Visibilità
Migliorabile: colpa della posizione di guida bassa, della coda sporgente e del lunotto piccolo.
Tenuta di strada
Penalizzata dal rollio e dal peso elevato. La Chevrolet Camaro nasce per divertirsi nei rettilinei.
Prezzo
Da nuova nel 2013 la Chevrolet Camaro aut. Hot Wheels costava 48.935 euro. Oggi è introvabile e chi ce l’ha se la tiene ben stretta visto che diventerà un pezzo da collezione: preparatevi quindi a prezzi più alti di quelli di listino.
Tenuta del valore
Penalizzata a breve termine dal superbollo e dagli elevati costi di gestione. Questa vettura è però destinata a diventare un’auto d’epoca.
Consumo
La Chevrolet Camaro beve tanto: 7,6 km/l dichiarati.
Garanzie
La copertura globale e quella sulla verniciatura sono scadute nel 2016. Ancora valida, fino al 2019, la protezione sulla corrosione.
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Renault Zoe ‘elettrizza’ lo stabilimento di Flins
Fiore all’occhiello della gamma elettrica di Renault, Zoe viene prodotta nello stabilimento di Flins dalla fine del 2012 sulle linee che condivide con Clio. L’industrializzazione di queste veicolo è la storia di una sfida di successo per lo stabilimento di Flins che è riuscito a mettere in produzione Zoe e Clio, due auto strategiche per l’azienda e molto diverse tra loro, nello stesso anno e nello stesso posto.
Per riuscirci gli uomini e le donne di Renault hanno dimostrato grande ingegno per ridurre al minimo le modifiche degli impianti industriali e integrare con grande fluidità le specificità elettriche di Zoe nel processo di produzione. Un visitatore poco accorto, trovandosi lungo la linea di produzione, non saprebbe fare la differenza tra i processi che si applicano a Zoe e a Clio, dato che le scocche di entrambe sono realizzate nello stesso modo.
Sponsorizzato da Renault
Renault ZOE, l’elettrica più venduta in Europa
Un motore più potente, una guida più versatile: ZOE è l’auto del futuro progettata da Renault per
unire estetica, comodità, piacere di guida e rispetto per l’ambiente. L’auto del futuro.
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Novità per la gamma Range Rover
Credits: Range Rover PHEV 18MY Global Media Drive
Credits: Range Rover PHEV 18MY Global Media Drive
Fiore all’occhiello della gamma SUV di Land Rover, la Range Rover si aggiorna con l’acquisizione di un nuovo motore e nuove tecnologie di assistenza alla guida.
Novità meccaniche
Il potente SDV6 diesel 3.0 litri twin-turbo da 249 CV, riservato ai mercati europei, offre una coppia massima di 625 Nm, con valori di CO2 pari a 202 g/km e consumi di 7,7 l/100 km nel ciclo combinato.
Sempre per quanto riguarda le novità meccaniche, inoltre, l’SDV8 diesel 4.4 litri di Land Rover è ora disponibile con una trasmissione automatica ad 8 rapporti che assicura maggiore efficienza riducendo i consumi e le emissioni di CO2.
A queste due proposte meccaniche si affianca il powertrain ibrido plug-in P400e (PHEV), presentato lo scorso anno e che consente un’autonomia WLTP di 44 km a zero emissioni, con la sola propulsione elettrica.
Adaptive Cruise Control con Stop and Go
Le prestazioni e il comfort di guida della Range Rover risultano ulteriormente migliorate grazie all’aggiunta dell’Adaptive Cruise Control con Stop and Go. Questo consente di mantenere una distanza predeterminata dal veicolo che precede, arrestandosi se questo si arresta, e ripartendo automaticamente quando la sosta non supera i tre secondi.
Questo dispositivo è disponibile unitamente all’Adaptive Cruise Control con Steering Assist. Il sistema contribuisce a mantenere il veicolo al centro della corsia applicando una lieve azione sterzante se le mani di chi guida sono sul volante Questa tecnologia si basa sulla segnaletica a terra o, in mancanza di questa, sulla posizione del veicolo che precede. Una frenata o il cambio di corsia disattivano il sistema.
Range Rover 2018, il restyling
Si rinnova la SUV di lusso inglese. Arriva la versione ibrida plug-in e adotta l’infotainment Touch Pro Duo
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Lamborghini Aventador SVJ, è già il record al Nurburgring
Sarà presentata quest’estate ma si è già resa protagonista di un giro record sul circuito del Nurburgring. Parliamo della nuova Lamborghini Aventador SVJ, che ha conquistato il record sul giro delle vetture di serie registrando un tempo di 6:44,97 minuti. L’Aventador SVJ, ancora in versione camouflage e guidata dal pilota ufficiale Lamborghini, Marco Mapelli, ha affrontato la prova sul circuito da 20,6 km. La sfida si è svolta sotto la direzione del team di Ricerca e Sviluppo Lamborghini, con la preziosa collaborazione del pilota e dei tecnici Pirelli. Telecamere interne ed esterne e un sistema di telemetria completo – sottoposti all’attenta supervisione del personale di Remak, che si è occupato della certificazione GPS e dei tempi utilizzando la strumentazione VBOX-Racelogic – hanno accompagnato questa impresa su pista della Aventador SVJ, svoltasi nel corso di una sessione in esclusiva sul Nurburgring.
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Lexus LFA Art Car
Per celebrare l’esordio del Team Lexus Racing di Emil Frey alla 24 Ore di Spa, nonché il 10mo anniversario dalla nascita della gamma ‘F’, il brand giapponese ha presentato nel weekend sul circuito belga l’esclusiva LFA Art Car progettata dall’artista portoghese Pedro Henriques. La livrea di questa vettura unica nel suo genere coniuga le proverbiali linee dalla supercar Lexus più conosciuta al mondo con una fantasia ispirata ai concetti di movimento e di costante evoluzione.
Queste le parole dell’artista:
“L’ispirazione nasce dal concetto di fluidità che pervade la vita moderna, dove gli oggetti sono in continuo movimento e diventa difficile fermare anche solo un istante. Le linee incarnano questa sensazione di poter andare ovunque senza mai fermarsi. L’intento era quello di ottenere un aspetto organico utilizzando materiali lavorati a mano e linee liquide negli elementi che compongono la vettura. In questo modo ho voluto esprimere come una vettura possa diventare una forma indefinita, che muta continuamente in base al suo movimento.”
Lexus LFA
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Lamborghini Aventador SVJ, in attesa del debutto fissa già il record al Nurburgring
Sarà presentata quest’estate ma si è già resa protagonista di un giro record sul circuito del Nurburgring. Parliamo della nuova Lamborghini Aventador SVJ, che ha conquistato il record sul giro delle vetture di serie registrando un tempo di 6:44,97 minuti. L’Aventador SVJ, ancora in versione camouflage e guidata dal pilota ufficiale Lamborghini, Marco Mapelli, ha affrontato la prova sul circuito da 20,6 km. La sfida si è svolta sotto la direzione del team di Ricerca e Sviluppo Lamborghini, con la preziosa collaborazione del pilota e dei tecnici Pirelli. Telecamere interne ed esterne e un sistema di telemetria completo – sottoposti all’attenta supervisione del personale di Remak, che si è occupato della certificazione GPS e dei tempi utilizzando la strumentazione VBOX-Racelogic – hanno accompagnato questa impresa su pista della Aventador SVJ, svoltasi nel corso di una sessione in esclusiva sul Nurburgring.
Progettata per offrire il massimo
L’Aventador SVJ è stata pensata per offrire una potenza ancora maggiore, con materiali leggeri che hanno consentito di ottenere un miglior rapporto peso-potenza: appena 1,98 kg/CV. E’ dotata del sistema di aerodinamica attiva ALA 2.0, un brevetto Lamborghini, con aero vectoring per garantire i migliori livelli di handling e downforce, oltre a nuove specifiche aerodinamiche pensate specificamente per la SVJ. Lo sviluppo di questa vettura ha richiesto importanti simulazioni CFD al fine di ottimizzare le prestazioni del sistema ALA e, visti i valori di downforce eccezionali, si è resa necessaria la completa revisione dei sistemi dinamici attivi e passivi dell’Aventador, in modo da sfruttare al meglio i limiti fisici della vettura. Già durante le attività di messa a punto delle strategie ALA per la Aventador SVJ, mediante simulazioni statiche e dinamiche, un primo test virtuale sul Nürburgring-Nordschleife aveva dimostrato un tempo sul giro migliore di quello registrato dalla Huracán Performante. La configurazione della Aventador SVJ è stata completamente rivista per migliorare la trazione integrale, il sistema delle ruote sterzanti posteriori e dell’ESC. Decisamente più rigido rispetto a quello della Aventador LP 750-4 SV, lo sterzo della SVJ è stato ricalibrato. Come pneumatici l’Aventador SVJ monta di serie nuovi Pirelli P Zero Corsa appositamente sviluppati. In occasione della prova su pista, sono stati utilizzati degli pneumatici Pirelli P Zero Trofeo R, disponibili come optional
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Hyundai i30 Fastback N: le prime foto
Dopo la i30 N e la Veloster N, Hyundai annuncia l’arrivo della terza componente della famiglia sportiva.
Con un comunicato ufficiale la Casa coreana ha confermato la variante sportiva della compatta con carrozzeria Fastback. Unica nel suo genere e priva, quindi, di concorrenza, la Hyundai i30 Fastback arriverà entro al fine dell’anno e condividerà, molto probabilmente le motorizzazioni da 250 o 275 CV della sorella a cinque porte.
Per ora la nuova sportiva di Casa Hyundai si trova nelle ultime fasi di messa a punto, nel tempio europeo della velocità: il tracciato del Nurburgring.
Anche se camuffata la nuova i30 Fastback N si lascia vedere in una prima carrellata di immagini in cui mostra un look atletico con il paraurti anteriore più aggressivo. cerchi più grandi, un diffusore da cui escono due terminali di scarico laterali e un’alettone fisso al posteriore.
Oltre al body kit aerodinamico e al powertrain più potente, la Hyundai i30 Fastback potrà contare anche su un assetto più dinamico e un sistema frenante potenziato.
Hyundai i30 Fastback, fascino coupé ma con 5 porte
La Casa coreana svela la terza variante di carrozzeria della compatta di segmento C
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La smart EQ fortwo e-cup sbarca a Milano
Questo weekend, sabato 28 e domenica 29 luglio, le 18 smart del trofeo smart EQ fortwo e-cup, il primo monomarca italiano 100% elettrico, si sfideranno in occasione del Milano Rally Show. Un contesto completamente inedito, che per la prima volta riserverà un posto anche al copilota, e permetterà di esaltare la versatilità e il piacere di guida della citycar a zero emissioni in versione race.
“smart interpreta la mobilità elettrica nella sua dimensione migliore”
Le smart in gara si contenderanno il podio gareggiando in 8 delle 9 prove speciali previste. Da Piazza Gae Aulenti a CityLife, passando per l’area dell’Expo, il velodromo Vigorelli e il tracciato di Arese, con impegnative prove anche in notturna. “smart interpreta la mobilità elettrica nella sua dimensione migliore: agilità e scatto per un piacere di guida senza compromessi ed a zero emissioni locali”, ha dichiarato Maurizio Zaccaria, smart & innovative sales Senior Manager Italia. “Portare il trofeo smart EQ fortwo e-cup all’interno dei contesti cittadini sottolinea nuovamente lo stretto legame tra la nostra citycar e città lungimiranti come Milano, in cui vogliamo costruire, insieme alle amministrazioni locali, la mobilità del futuro.”
Kit aerodinamico
Le nuove smart EQ fortwo coupé e cabrio, insieme alla versione a quattro posti forfour, sono la scelta ideale per la mobilità cittadina, grazie al propulsore con batteria agli ioni di litio da 17,6 kWh, garantita 8 anni / 100.000 km, e un’autonomia di 160 km a zero emissioni. Per renderla ancora più sportiva e conforme ai requisiti di sicurezza per le competizioni motoristiche, il team di LPD ha sottoposto la smart EQ fortwo a diversi interventi, svelati già al primo sguardo dall’inedito kit aerodinamico. Scende sensibilmente il peso complessivo della vettura che da 900 kg passa a 750, grazie anche a numerosi elementi racing in carbonio. L’introduzione del roll-cage in combinazione con la cellula tridion, rappresenta un ulteriore elemento per la sicurezza dei piloti. I due sedili lasciano il posto ad un unico sedile racing realizzato interamente in vetroresina e anche il set-up è stato adattato alle esigenze di gara con l’adozione di nuove molle e nuovi ammortizzatori.
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Renault Captur: guida all’acquisto
La Renault Captur – nata nel 2013 e sottoposta a un restyling nel 2017 – è una piccola SUV a trazione anteriore che ha conquistato molti clienti.
In questa guida all’acquisto della Renault Captur vi mostreremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.
Renault Captur: guida all’acquisto
Nonostante le dimensioni esterne contenute (solo 4,12 metri di lunghezza) la Renault Captur offre tanto spazio alle gambe dei passeggeri posteriori. Non molti, invece, i centimetri a disposizione della testa.
Agile nelle curve e piacevole da guidare, offre un utile divano posteriore scorrevole. Attenzione, però: quando è tutto indietro il bagagliaio non è molto capiente.
Gli allestimenti della Renault Captur
Gli allestimenti della Renault Captur sono quattro: Life, Sport Edition, Sport Edition 2 e Initiale Paris.
Renault Captur Life
La Renault Captur Life – la variante perfetta per chi vuole risparmiare – offre: 3 poggiatesta posteriori regolabili in altezza, ABS con assistenza alla frenata di emergenza e sistema elettronico di controllo della stabilità (ESP), airbag frontali, laterali testa-torace conducente e passeggero, aletta parasole con specchio, alzacristalli anteriori e posteriori elettrici, armonia interna Black, assistenza alla partenza in salita, attacco Isofix, cassetto Easy life Ivory senza illuminazione, cerchi in acciaio da 16” con copriruota Urban, chiusura centralizzata, cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza, computer di bordo, controllo pressione pneumatici, cruise control, cruscotto “soft touch”, Eco Mode (sistema di guida efficiente con pulsante di attivazione), Electronic Key Card (apertura/chiusura porte con scheda), fari diurni a LED C-Shape, fari posteriori a LED, interni Color Ivory (profili consolle centrale, altoparlanti, profilo interno aeratori e cambio), kit riparazione pneumatici, modanature laterali nero opaco, paraurti in tinta carrozzeria, radio R&GO 2x20W con supporto smartphone, Bluetooth, ingressi USB, AUX-IN e comandi al volante, retrovisori esterni elettrici nero opaco, sedile conducente regolabile in altezza, sedile posteriore frazionabile 1/3-2/3 e scorrevole, sellerie Fix Black, Start power (accensione motore con pulsante) e volante regolabile in altezza e profondità.
Renault Captur Sport Edition
La Renault Captur Sport Edition – caratterizzata da un prezzo interessante ma anche da una dotazione di serie non molto ricca – costa 2.750 euro più della Life a parità di motore e aggiunge: alzacristallo anteriore impulsionale lato conducente, cartografia Italia, cassetto Easy Life Ivory con illuminazione interna, cerchi in lega da 16” diamantati Black City, climatizzatore manuale, esterni Color Chrome (inserti calandra anteriore e modanature laterali cromati), fendinebbia, interni Color Chrome Satine (profili consolle centrale, altoparlanti, profilo interno aeratori e cambio escluso EDC), Parking camera, Privacy Glass, piano di carico bagagli modulabile, radio DAB, radio MP3 4x20W con Bluetooth e ingressi USB, AUX-In e comandi al volante, retrovisori esterni nero lucido ripiegabili automaticamente, sensori di parcheggio posteriori, Smart NAV Evolution e volante in pelle TEP.
Renault Captur Sport Edition 2
La Renault Captur Sport Edition 2 – caratterizzata da un prezzo competitivo – costa 1.300 euro più della Sport Edition a parità di motore e aggiunge: accensione automatica dei fari e sensore pioggia, cartografia Europa, cerchi in lega da 17” diamantati Black Emotion, Easy Access System II (apertura/chiusura porte con sistema Keyless), fari anteriori full LED, fendinebbia a LED con funzione cornering, pannello portiere “soft touch”, profilo superiore griglia cromato, retrovisori esterni in tinta tetto con indicatori di direzione a LED, R-Link Evolution compatibile con Android Auto, sellerie Fix Grey in tessuto e pelle TEP, sensori di parcheggio anteriori, ski anteriore e posteriore, tinta Be-Style opaca e volante in pelle.
Renault Captur Initiale Paris
La Renault Captur Initiale Paris è perfetta per chi vuole il massimo. Costa tanto (4.000 euro più della Sport Edition 2 a parità di motore) e aggiunge: aletta parasole con specchio e luce di cortesia, armonia interna Black/Ivory, Bose Sound System, bracciolo anteriore, cerchi in lega da 17” diamantati Black esclusivi Initiale Paris, Easy Park Assist, firma laterale Initiale, griglia esclusiva con firma Initiale, indicatori di direzione dinamici a LED, luci di lettura a LED, pannelli portiere e cruscotto in pelle TEP, pedaliera in alluminio, porta occhiali, profilo comandi climatizzatore illuminato, profilo fari fendinebbia Chrome, profilo R-Link Dark Chromium, retrovisore interno fotocromatico, sellerie in pelle Nappa Black Initiale Paris, anteriori riscaldabili, ski anteriore e posteriore esclusivi Initiale Paris, sensore angolo morto, sensori di parcheggio a 360°, tinta Be-Style opaca speciale, volante esclusivo in pelle Nappa con firma Initiale Paris.
Renault Captur: tutti i modelli in listino
Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Renault Captur. La gamma motori della SUV francese è composta da tre unità:
- 0.9 tre cilindri TCe turbo a benzina da 90 CV
- 1.5 turbodiesel dCi da 90 CV
- 1.5 turbodiesel dCi da 110 CV
Renault Captur 0.9 TCe (da 16.550 euro)
La Renault Captur 0.9 TCe (prezzi fino a 20.600 euro) è l’unica versione a benzina della SUV transalpina. Il motore ha una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto, è ricco di cavalli (90) e di coppia (140 Nm), è silenzioso ed è anche brillante (13,0 secondi sullo “0-100”. Non altrettanto convincenti i consumi: 18,5 km/l.
Renault Captur dCi 90 CV (da 18.550 euro)
La Renault Captur dCi 90 CV (prezzi fino a 28.200 euro) ospita sotto il cofano un motore dalla cilindrata contenuta (1.5) non molto potente, carente di coppia (220 Nm), rumorosetto, poco vivace e un po’ assetato di gasolio.
Renault Captur dCi 110 CV (da 21.300 euro)
La Renault Captur dCi 110 CV (prezzi fino a 26.600 euro) è la versione diesel della SUV francese che ci sentiamo di consigliare: il motore 1.5 ha una cilindrata ridotta e offre bassi consumi (27,0 km/l dichiarati).
Renault Captur: gli optional
La dotazione di serie della Renault Captur andrebbe a nostro avviso arricchita con la vernice metallizzata (700 euro). Sulla versione Life aggiungeremmo il climatizzatore (850 euro) e i fendinebbia (200 euro) mentre sulla Sport Edition il Pack Easy (850 euro: climatizzatore automatico, accensione automatica dei fari e sensori pioggia e Easy Access System II).
Sulla Sport Edition 2 ci vorrebbero gli interni in pelle (900 euro) e il Pack Style (700 euro: tetto panoramico in vetro, retrovisore interno fotocromatico, pedaliera in alluminio, luci di lettura a LED, aletta parasole con specchio e luce di cortesia e portaocchiali) mentre sulla Initiale Paris basta il tetto panoramico (450 euro).
L’articolo Renault Captur: guida all’acquisto proviene da Panoramauto.