Category Archives: Auto Classiche

Tesla: più autonomia per la Model S e la Model X

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Dopo ormai diversi anni sul mercato, le elettriche di Casa Tesla si aggiornano dal punto di vista meccanico con motorizzazioni più efficienti, in grado di offrire maggiore autonomia. Parliamo delle nuove Tesla Mosel S 2019 e Tesla Model X 2019.

Era il 2012 quando la Casa californiana di Elon Musk lanciava sul mercato la sua ammiraglia elettrica, la Model S. Una berlina dall’aspetto coupé che rappresentava un ambizioso progetto, con l’obiettivo di fare la concorrenza alle egemoniche ammiraglie tedesche nel segmento Premium. In questi 7 anni anni la Model S è diventata uno dei pilasti portanti della gamma di elettriche di Palo Alto e da essa è nata, in seguito, la versione a ruote alte Model X, il SUV a 7 posti.

 

Ora Tesla ha annunciato il lancio di un aggiornamento meccanico per entrambe le sue ammiraglie. Dal punto di vista estetico le uniche novità di questo restyling riguardano le nuove colorazioni che si aggiungono alla paletta di tinte per la carrozzeria e a nuovi cerchi dal design inedito.

Le novità tecniche riguardano invece il powertrain, ottimizzato con un nuovo sistema di raffreddamento e altre interventi che migliorerebbero l’efficienza del gruppo motore che raggiungerebbe ora un valore del 93%.

La gamma delle nuove Tesla Model S e Model X 2019 potrà contare sempre sulla stessa batteria da 100 kWh che, attraverso diverse configurazioni del software, è in grado di offrire differenti livelli di prestazioni e autonomia. Quest’ultima, secondo quanto comunicato da Tesla, sarebbe migliorata del 10% rispetto al modello precedente.

 

E così la nuova Tesla Model S 2019 sarebbe in grado di garantire 450 km di autonomia con la versione standard, che, secondo gli standard WLTP, si estenderebbero a 590 km con la versione Performance e a 610 km con la variante più efficiente. La versione entry level della Model X, invece, dovuto al peso maggiore rispetto alla berlina, sarebbe capace di percorrere 375 km con una sola ricarica, 485 km la Performance e 505 km la top di gamma in termini di efficienza.

Inoltre sia la Tesla Model S che la Model X saranno dotate del sistema di ricarica Supercharger di Tesla che consente alle batterie di ricevere la ricarica fino a 145 kW con i Supercharger V2 e fino a 200 kW con i Supercharger V3. Le ultime evoluzioni, insomma, dei sistemi di ricarica rapida della marca nordamericana.

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Bentley svela le prime immagini della nuova Flying Spur

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Da Oltremanica arrivano le prime immagini della nuova generazione della Bentley Flying Spur. La Casa di lusso britannica non ha ancora svelato la data dell’unveiling, ma con questa realase inizia ufficialmente il conto alla rovescia.

La nuova versione dell’ammiraglia inglese potrebbe quindi apparire agli imminenti Saloni di Shanghai e New York, anche se nulla ancora è ufficiale.

Nelle prime due immagini rilasciate, intanto, vengono messe in mostra la silhouette della grand tourer a quattro porte, che si ispirerà sicuramente alle linee della nuova Continental GT, e un dettaglio del frontale con il logo della B alata retrattile.

 

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Novità sotto pelle

Una delle novità più importanti che potrebbero arrivare per la nuova Bentley Flying Spur è l’elettrificazione del powertrain che potrebbe essere costituito da un sistema ibrido plug-in. Accanto alla tradizionale motorizzazione W12, inoltre, potrebbe inserirsi in gamma anche una variante diesel presa in prestito dalla SUV della famiglia, la Bentayga.


Archivio

Bentley Continental GT 2018: la Terza generazione a Francoforte

La granturismo 2+2 sotto i riflettori della kermesse tedesca

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Lexus LM: la prima monovulme premium del marchio giapponese

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I rumors sono stati confermati: Lexus avrà presto la sua prima monovolume della famiglia. La nuova Lexus LM sarà la proposta controcorrente, rispetto alla tendenza SUV del momento, del brand premium giapponese.

Un’offerta che risponderà soprattutto alla domanda asiatica per questo segmento. In anticipo sull’unveiling Lexus ha svelato il primo tesser della LM in cui si intravede la silhouette della monovolume che si baserà sulla terza generazione della Toyota Alphard, in grado di ospitare fino a 8 passeggeri adulti.

La nuova Lexus LM sarà svelata il prossimo 16 aprile, data in cui aprirà alla stampa l’edizione 2019 del Salone di Shanghai. Molto probabilmente rimarrà un esclusiva per i mercati asiatici.


Anteprime

Lexus, a Shanghai un nuovo modello

“Luxury of Space” è lo slogan che ha accompagnato il primo teaser

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Maserati Crafting Italian Experience alla Design Week di Milano

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Dopo la premiere al Salone di Ginevra, Maserati è presente alla più importante Design Week del mondo, quella di Milano, con un itinerario esclusivo che celebra la valorizzazione delle eccellenze Italiane al servizio della personalizzazione della gamma dei modelli del Tridente.

A Brera la Levante One of One

 

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Il “Maserati Crafting Italian Experiences” prende il via nell’elegante quartiere di Brera, cuore del centro storico e rinomato quartiere dedicato all’arte, dove risiede l’omonima Pinacoteca. In questa esclusiva cornice è possibile ammirare il Levante ONE OF ONE personalizzato dalla signora Allegra Antinori e presentato al Salone di Ginevra. Per questo esclusivo Levante, il Centro Stile Maserati ha accompagnato la signora Allegra Antinori nella configurazione della sua vettura, in un vero processo di creazione condivisa. Nel primo esempio di personalizzazione, ogni dettaglio definito dalla Signora Antinori, é strettamente legato ad un aspetto della sua personalità: dalla colorazione unica verde tristrato ispirata alle colline toscane agli interni dalla pelle unica “Pieno Fiore” per i sedili, tinta con anilina e oli e senza rifiniture superficiali ma impreziosita da un ricamo in 3D stile classico capitonné.

A San Babila la metal poetry di Maserati 

 

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La seconda tappa di “Maserati Crafting Italian Experiences” è il cuore di San Babila, Corso Monforte presso il Flagship Store De Castelli, azienda leader nella lavorazione e nel trattamento dei metalli per la produzione di complementi d’arredo, superfici e progetti custom. All’interno del proprio Flagship store, De Castelli racconta l’incontro tra l’eccellenza italiana nella lavorazione del metallo e l’interpretazione di Maserati nel cogliere il metal poetry: la ricercatezza della lavorazione del metallo che, applicata ai componenti interni principali della fascia plancia e delle pedaliere, nobilita l’abitacolo non solo formalmente ma aggiungendo poesia, matericità e storytelling legato alle ispirazioni cromatiche del territorio italiano.

Il legno protagonista a Porta Venezia 

 

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Il viaggio continua in una delle eleganti aree di Milano, quella di Porta Venezia in un percorso inedito nell’esclusivo Giorgetti Atelier. Giorgetti è azienda italiana di riferimento nel mondo per la lavorazione del legno per arredi e oggetti dal design unico. Qui è possibile ammirare gli inserti plancia Quattroporte. Giorgetti racconta il protagonismo del legno sui componenti Maserati, la lavorazione prima meccanica e poi manuale, fatta di intaglio, tornitura e modellazione su tre delle 12 essenze lignee Giorgetti: il Frassino, il Noce Canaletto e l’Acero.

Con Alcantara nel Quadrilatero della Moda

 

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E’ la volta della zona più esclusiva di Milano, quella del Quadrilatero della Moda dove Maserati, che ha un forte legame con lo stile, ha scelto il Concept Store Alcantara, in via Pietro Verri. Alcantara, azienda rappresentante nel mondo del Made in Italy fondata nel 1972, abbina le sue produzioni di design con un forte impegno sul fronte della sostenibilità che le ha permesso di ottenere la certificazione di Carbon Neutrality.

Capsule Collection Maserati

Infine il “Maserati Crafting Italian Experiences” arriva nella Boutique Ermenegildo Zegna in Via Montenapoleone 27/E, dove Maserati e lo storico partner Ermenegildo Zegna, leader nell’abbigliamento di lusso, hanno il piacere di esporre la nuova Capsule Collection Maserati per la Primavera-Estate 2019. Si tratta di una sofisticata selezione di pelletteria, abbigliameno da viaggio ed eleganti accessori.

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Crash test Euro NCAP aprile 2019: 5 stelle per la Land Rover Range Rover Evoque

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Nella sessione di crash test Euro NCAP di aprile 2019 la Land Rover Range Rover Evoque ha conquistato cinque stelle. La Citroën C5 Aircross si è invece dovuta accontentare di quattro stelle.

La seconda generazione della Land Rover Range Rover Evoque – l’unica vettura capace di conquistare cinque stelle in questa sessione di crash test Euro NCAP – ha raggiunto livelli di eccellenza per quanto riguarda il freno automatico di emergenza in ambito urbano e l’urto contro la barriera laterale e ha mostrato qualche criticità solo nella prova del colpo di frusta per i passeggeri posteriori e in quella della frenata automatica con il ciclista.

La Citroën C5 Aircross ha ottenuto quattro stelle nei crash test Euro NCAP di aprile 2019 nell’allestimento standard (che prevede solo la telecamera) mentre ha portato a casa cinque stelle con il safety pack (dotato del sistema di frenatura automatica e del radar). La SUV francese ha convinto nella protezione di adulti e bambini, anche se non è stata perfetta nella protezione della tibia e del torace del conducente e nella salvaguardia della testa del passeggero posteriore.

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Mercedes-Benz: 5 primizie mondiali a New York

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Quest’anno alla kermesse della Grande Mela la Casa tedesca ha riservato 5 primizie che verranno svelate in anteprima mondiale. Tra le novità di Mercedes-Benz al Salone di New York 2019 avranno i riflettori puntati addosso la nuova Mercedes-Benz GLS, la Mercedes-Benz GLC Coupé e la EQC Edition 1886. Per la prima volta di fronte al pubblico saranno esposte anche le nuove sportive della famiglia Classe A: la CLA 35 4Matic e la A 35 4Matic.

Nuova Mercedes-Benz GLS 2019

L’ammiraglia SUV della Stella si presenterà alla rassegna statunitense con un restyling che la vedrà cambiata leggermente dal punto di vista estetico e maggiore spazio a bordo, con 60 mm in poi per la seconda fila di passeggeri. Adotterà inoltre la nuova sospensione attiva E-Active Body Control, già vista sulla nuova GLE, e sarà equipaggiata con tutti i sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione.

Mercedes-GLC Coupé 2019

 

Anche la SUV media dalle linee coupé di Stoccarda si aggiorna e celebra a New York la sua anteprima mondiale con la nuova veste. Look rifatto, quindi, innovativi sistemi si assistenza alla guida, una nuova gamma motori e l’ultima generazione del sistema multimediale MBUX rafforzano la sua presenza sul mercato dif fronte alla concorrenza.

Mercedes-Benz EQC Edition 1886

 

La prima elettrica, naturalmente SUV, di Casa Mercedes, debutta al Salone di New York 2019 con questa edizione limitata farcita di accessori opzionali e accompagnata da una serie di servizi su misura per i clienti e assistenza gratuita a lungo termine

Mercedes-Benz CLA 35 4Matic

 

Si fa chiamare coupé, ma ha quattro porte. Nonostante ciò, però, la nuova Mercedes CLA è una berlina affascinante e sexy, con linee da coupé che si inspirano alla filosofia vincente che per diversi anni ha dato successo alla sorella maggiore e signorile CLS. Ora la compatta elegante della Stella, giunta alla sua seconda generazione, si declina anche nella versione sportiva Mercedes-AMG CLA 35 4Matic.

Mercedes-Benz A 35 AMG Sedan

 

Dopo la A 35 AMG Mercedes presenta la versione sportiva a tre volumi della compatta, la Sedan. Come sulla hatchback, sotto al cofano della A 35 AMG Mercedes Sedan pulsa il potente quattro cilindri da 2.0 litri e 306 CV di potenza, abbinato alla trasmissione a doppia frizione AMG Speedshift DCT 7G e alla trazione integrale 4Matic. Questo powertrain le permette di scattare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e di raggiungere i 250 km/h di velocità massima (limitata elettronicamente).

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George Russell: il pilota giusto nel posto sbagliato

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CREDITS: Photo by Mark Thompson/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: George Russell of Great Britain and Williams looks on, on the drivers parade before the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

George Russell è il debuttante più talentuoso del Mondiale F1 2019 ma – a differenza degli altri due “rookie” Lando Norris e Alexander Albon – avrà meno occasioni di farsi notare visto che corre per la scuderia peggiore del campionato: la Williams. Scopriamo insieme la sua storia.

George Russell: la biografia

George Russell nasce il 15 febbraio 1998 a King’s Lynn (Regno Unito) e inizia a correre con i kart a 8 anni.

Le prime vittorie

Nel 2009 si laurea campione britannico e nel 2011 – dopo aver dominato nel Regno Unito – va a gareggiare negli USA e si aggiudica anche lì il titolo.

L’anno seguente conquista il campionato europeo KF3, trionfa alla Winter Cup e arriva secondo nel campionato statunitense dietro al canadese Lance Stroll.

Il passaggio alle monoposto

George Russell passa alle monoposto nel 2014 e si fa subito notare con la conquista del campionato britannico F4 e con la vittoria del prestigioso premio McLaren Autosport BRDC Award destinato ai giovani piloti del Regno Unito che gli garantisce un test con la McLaren di F1 nel 2015 (anno in cui arriva secondo ai Masters F3 dietro al nostro Antonio Giovinazzi).

Nel 2016 chiude in terza posizione il campionato europeo F3 conquistato da Stroll.

Successi a ripetizione

George Russell sboccia definitivamente nel 2017: entra nel programma giovani Mercedes, diventa campione GP3 e svolge alcuni test in Formula 1 con la scuderia della Stella e con la Force India. L’anno successivo si aggiudica il campionato di F2 davanti al connazionale Lando Norris e al thailandese Alexander Albon.

Il debutto in F1

Russell debutta nel Mondiale F1 2019 con la Williams e al volante di una monoposto nettamente più lenta rispetto alle altre ha ben poche occasioni di farsi notare. Per il momento si deve accontentare di far meglio del più esperto compagno di squadra – il polacco Robert Kubica – e ci riesce: il suo miglior piazzamento finora è un 15° posto in Bahrein.

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Porsche GT2 993, la più indomabile delle 911

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La Porsche 991 993 è una generazione mitizzata. L’ultima Porsche raffreddata ad aria, l’ultima con una linea così tradizionalista, l’ultima “vera 911”, per certi versi. Ad ogni modo, la generazione 993 ha lasciato il segno nella storia, dando alla luce anche dei mostri rari.

La Porsche 911 GT2 993 è uno dei mostri più famosi delle storie di paura a quattro ruote. Chi la conosce la teme, la rispetta, ne ha paura.

Muscoli e trazione posteriore

Con quei fianchi larghi, i deltoidi gonfi e l’aerodinamica estrema, la Porsche 911 GT2 993 esprime violenza anche da ferma

Costruita sulla base della 991 Turbo, la Porsche GT2 era nata per essere omologata come auto da corsa; così gli ingegneri Porsche tolsero il pesante sistema di trazione integrale della Turbo in favore delle due sole ruote motrici posteriori. I vetri vennero sostituiti con il plexiglass, gran parte del metallo fu rimpiazzato dall’alluminio e i passaruota vennero allargati (e rivettati) per far fronte alla maggiore larghezza dell’auto.

Lo splitter anteriore e l’alettone abnorme (con tanto di prese d’aria) concludevano la trasformazione.

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Porsche 911 GT2 driven by Ahrle,howpt.1999 FIA GT Silverstone 500, 2000. (Photo by National Motor Museum/Heritage Images/Getty Images) – Credits: Porsche 911 GT2 driven by Ahrle,howpt.1999 FIA GT Silverstone 500, 2000. (Photo by National Motor Museum/Heritage Images/Getty Images)

Potenza bruta

Con 200 kg in meno rispetto alla Turbo (1280 kg a secco) e lo stesso 3,6 litri biturbo portato da 408 a 430 CV, la GT2 è un mostro anche per gli standard odierni. 0-100 km/h in 4,4 secondi e quasi 300 km/h di velocità massima.

I 550 Nm di coppia non venivano erogati con delicatezza: l’erogazione era on/off, così dosare il gas in uscita di curva diventava una manovra per abili piloti.

Il motore posteriore aiuta a schiacciare le gomme a terra e a fornire trazione, ma quando le gigantesche gomme posteriori perdono grip il gioco diventa pericoloso.
Niente controlli, niente aiuti: solo un volante, uno scorbutico cambio manuale a 6 rapporti e le capacità del driver.

Anche perché il passo corto (235 cm) e la carreggiata stretta (185 cm) rendono l’auto sì agile, ma anche nervosa quando il posteriore scarta.

Insomma, la Porsche 911 GT2 993 è una di quelle bestie selvagge da domare, rare quanto un unicorno – ce ne sono solo un cinquantina circolanti – e costose come un’attico in centro a Milano. E merita un posto nell’Olimpo delle supercar.

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Audi sQ5 TDI: in Italia da 76.250 euro

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Audi annuncia l’inizio delle prevendite per la nuova SQ5 TDI. La variante diesel high performance della sport utility media dei Quattro Anelli è ordinabile con prezzi a partire da 76.250 euro.

Segni di riconoscimento

 

Esteticamente l’Audi SQ5 TDI è immediatamente riconoscibile grazie allo spoiler al tetto S, alle ampie prese d’aria in corrispondenza del paraurti anteriore e al look alluminio dei retrovisori laterali, condiviso con l’inserto orizzontale specifico dell’estrattore e i doppi listelli della griglia single frame. Equipaggiamenti esclusivi come i battitacco illuminati, corredati del logo S, il volante multifunzione plus a 3 razze rivestito in pelle con bilancieri, la pedaliera in acciaio inox e i sedili sportivi in Alcantara/pelle con marcatura S sottolineano la sportività tipica dei modelli S di casa Audi.

Motore

 

Sotto il cofano pulsa il potente V6 da 3.0 litri, aggiornato, 347 CV e 700 Nm di coppia che le consente di scattare da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi e di raggiungere i 250 km/h di velocità massima. Grazie alla rete di bordo principale a 48 Volt l’Audi SQ5 sfrutta i vantaggi del sistema mild-hybrid con il compressore ad azionamento elettrico. Quest’ultimo supporta il turbocompressore, annullando il ritardo di risposta del propulsore alle pressioni dell’acceleratore. Il sistema MHEV, il cui cuore è un alternatore-starter azionato a cinghia (RSG) collegato all’albero motore, può ridurre i consumi nelle condizioni di marcia reali sino a un massimo di 0,7 l/100 km. La trasmissione della nuova Audi SQ5 TDI è affidata a un cambio automatico tiptronic a otto rapporti abbinato alla trazione integrale permanente quattro. In condizioni di marcia ordinarie, il differenziale centrale autobloccante ripartisce la coppia secondo il rapporto 40:60 tra avantreno e retrotreno. In caso di perdite d’aderenza, la maggior parte della spinta viene trasferita verso l’assale che garantisce una superiore trazione: fino a un massimo del 70% all’avantreno e fino all’85% al retrotreno.

Telaio

La sportività di nuova Audi SQ5 TDI è rafforzata dalla raffinata architettura delle sospensioni a cinque bracci sia all’avantreno sia al retrotreno e dalla disponibilità tanto dello sterzo dinamico che, grazie a un riduttore ad albero, varia il rapporto di trasmissione in funzione della velocità e dell’angolo di sterzata, quanto del differenziale sportivo in corrispondenza dell’assale posteriore. Gli ammortizzatori regolabili, che comportano un ribassamento dell’assetto di 30 mm rispetto a Q5 standard, sono di serie.

La taratura degli ammortizzatori regolabili è integrata nel sistema di gestione della dinamica di marcia Audi drive select (di serie). I programmi selezionabili influiscono anche sul differenziale sportivo, il motore, lo sterzo e il cambio tiptronic. A richiesta, sono disponibili le sospensioni pneumatiche adaptive air suspension con specifiche S che, oltre alla taratura di molle e ammortizzatori, adattano l’altezza da terra della vettura in funzione delle situazioni di guida.

Equipaggiamento

In quanto a equipaggiamento la nuova Audi SQ5 TDI è dotata di serie di proiettori e gruppi ottici posteriori a LED oltre che di cerchi in lega da 20 pollici (su richiesta anche da 21) con pneumatici 255/45. All’avantreno operano dischi freno in acciaio da 375 millimetri di diametro sui quali lavorano pinze a sei pistoncini nere o, a richiesta, verniciate in rosso con logo S.

A un’ampia gamma di sistemi di assistenza alla guida si accompagna il sistema MMI (di serie) con radio digitale DAB. L’infotainment top di gamma è costituito dalla navigazione plus con MMI all-in-touch e schermo da 8,3 pollici: integra i servizi Audi connect e collega SQ5 TDI a internet tramite lo standard LTE e l’hotspot WLAN per i device portatili dei passeggeri.

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Suzuki Katana protagonista alla Milano Design Week

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Ispirata al passato e caratterizzata da un design dal grande fascino, la nuova Suzuki Katana non poteva non essere protagonista della Milano Design Week. Un primo esemplare dell’iconico modello della gamma a due ruote del marchio di Hamamatsu è già esposto alla mostra “Smart City: People, Technology and Materials” nel Superstudio 13, ma una seconda Katana questa settimana è esposta presso il Material Village di via Tortona 27, nel cuore dell’area più glamour ed esclusiva della città.

Milano Design Week: scenario perfetto

D’altronde lo scenario vede i temi dell’arte, della moda, della tecnologia e della mobilità intrecciarsi ripetutamente e per Suzuki rappresenta così il contesto ideale in cui la Katana può esprimere appieno la sua personalità. La prima Katana segnò una vera rivoluzione negli Anni 80, facendo per la prima volta del design l’elemento cardine del progetto di una moto.

Rivisitazione in chiave moderna

Oggi la nuova Katana fa rivivere quel glorioso passato e cambia di nuovo gli scenari dell’universo a due ruote, rivisitando in chiave moderna quelle forme suggestive e senza tempo, abbinandole alla tecnologia più avanzata. Sospensioni regolabili, ciclistica evoluta, impianto frenante Brembo e il quattro cilindri da 150 CV, sono alcuni degli elementi distintivi della nuova Katana. Che presto metteremo alla prova per raccontarvi tutto nel dettaglio. Stay tuned.

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