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Cosa serve per vendere un’automobile all’estero?

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Vendere un’automobile è una pratica che comporta sempre una tempistica variabile. A volte si riesce a trovare un acquirente al primo colpo, altre volte, invece, bisogna attendere anche diversi mesi. In molti, quando devono vendere la propria vettura, si rivolgono anche all’estero: il mercato internazionale aumenta la possibilità di trovare un acquirente. In questo caso, però, bisogna fare i conti con una burocrazia diversa rispetto alla cessione di un’automobile in Italia: scopriamo perché.

Vendere un’automobile all’estero: la legge prima del 2014

Se l’acquirente di un’auto messa in vendita è un cittadino di un altro Paese, non bisogna scoraggiarsi: anche se l’iter burocratico per vendere un’auto all’estero sia più complesso rispetto al passato, non c’è nulla di cui temere.

C’è da dire che in passato la pratica era molto più semplice: fino al 2014 il proprietario che intendeva cedere la propria vettura all’estero non doveva fare altro che consegnare il libretto di circolazione, le targhe e il certificato di proprietà all’ACI, chiedendo contestualmente la radiazione del veicolo in questione dal PRA, il Pubblico Registro Automobilistico, per esportazione.

Una volta fatto questo, il vecchio proprietario non era più responsabile di nulla. Proprio per questo è stata rivista la norma: in molti, infatti, utilizzavano tale normativa come escamotage per abbandonare l’auto da qualche parte invece che sostenere le spese di demolizione, oppure per reimmatricolarla qualche anno dopo come auto d’epoca, ottenendo così dei benefici.

Cosa fare per vendere un’automobile all’estero oggi

Oggi le cose sono cambiate: fiutati i movimenti loschi dei “furbetti”, l’ACI è corsa ai ripari. Adesso per vendere un’auto all’estero, insieme a targhe, libretto di circolazione e certificato di proprietà, all’ACI va consegnato anche il documento di trasporto (Lettera di Vettura Internazionale) che certifichi l’arrivo dell’auto in un Paese dell’Unione Europea. Da allegare, ovviamente, anche la firma di ricezione da parte dell’acquirente.

Se l’auto è già stata reimmatricolata nel nuovo Paese, al posto della Lettera di Vettura Internazionale bisognerà consegnare una copia della carta di circolazione estera. La prassi resta simile anche se l’acquirente proviene da una Nazione che non fa parte dell’Unione Europea: in questo caso invece che la Lettera di Vettura Internazionale servirà munirsi della Bolla Doganale o della carta di circolazione estera in caso di mezzo già reimmatricolato.

Vendere una vettura all’estero: i casi particolari

Pur essendo un’operazione tutt’altro che complicata, quando si deve vendere un’auto all’estero è sempre meglio rivolgersi alle agenzie di pratiche auto: c’è un costo da pagare, di solito dai 100 ai 130 euro, ma si risparmia tempo per completare l’iter burocratico. Le problematiche, infatti, sono sempre dietro l’angolo. Ci sono automobilisti italiani, per esempio, che hanno dovuto fare i conti con alcuni Paesi esteri che non effettuano la nuova immatricolazione se prima la vettura non viene cancellata dal PRA italiano. Al tempo stesso, però, l’ACI non cancella il veicolo dal PRA fino a quando non viene completata la cessione del veicolo. Questa situazione genere un impasse che può ritardare di molto la pratica di vendita.

Nel caso in cui la vettura in vendita sia soggetta a un fermo amministrativo, la cessione all’estero non può essere completata fino a quando l’attuale proprietario non salda tutte le pendenze che hanno causato il fermo amministrativo. La stessa cosa vale di fronte a pignoramenti o ipoteche, a meno che non si riceva un nulla osta da parte dei creditori.

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Auto Kia: l’elenco completo (con i prezzi)

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Non tutti sanno che Kia è la Casa coreana più amata dagli automobilisti europei: ogni mese il brand asiatico lotta (anche in Italia) con i “cugini” della Hyundai per conquistare il primato nelle immatricolazioni.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto Kia in commercio (con i prezzi): tanti modelli benzina, full hybrid, mild hybrid benzina e diesel, diesel, GPL, ibridi plug-in ed elettrici per tutti i gusti e tutte le tasche.

Auto Kia: l’elenco completo (con i prezzi)

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Kia Picanto

La Kia Picanto è una citycar arrivata alla terza generazione nata nel 2017.

La gamma motori è composta da tre unità 1.0 a tre cilindri: due a benzina (aspirata da 67 CV e turbo TGDi da 100 CV) e una a GPL da 65 CV.

Kia Picanto: i prezzi

  • Kia Picanto 1.0 City 12.350 euro
  • Kia Picanto 1.0 Urban 12.950 euro
  • Kia Picanto 1.0 Style 14.450 euro
  • Kia Picanto 1.0 GT Line 15.650 euro
  • Kia Picanto 1.0 X Line 15.650 euro
  • Kia Picanto 1.0 AMT Urban 13.950 euro
  • Kia Picanto 1.0 AMT Style 15.450 euro
  • Kia Picanto 1.0 AMT X Line 16.650 euro
  • Kia Picanto 1.0 TGDi GT Line 17.650 euro
  • Kia Picanto 1.0 TGDi X Line 17.650 euro
  • Kia Picanto EcoGPL Urban 14.500 euro
  • Kia Picanto EcoGPL Style 16.000 euro
  • Kia Picanto EcoGPL GT Line 17.200 euro
  • Kia Picanto EcoGPL X Line 17.200 euro

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Kia Rio

La Kia Rio è una piccola arrivata alla quarta generazione nata nel 2017 e sottoposta a un restyling nel 2020.

Sviluppata sullo stesso pianale della Stonic, ha una gamma motori composta da quattro unità: un 1.2 a benzina da 84 CV, un 1.2 a GPL da 82 CV e due 1.0 turbo tre cilindri mild hybrid benzina T-GDi da 100 e 120 CV.

Kia Rio: i prezzi

  • Kia Rio 1.2 16.000 euro
  • Kia Rio EcoGPL Urban 15.950 euro
  • Kia Rio EcoGPL Style 18.000 euro
  • Kia Rio 1.0 T-GDi 100 CV MHEV Style 18.000 euro
  • Kia Rio 1.0 T-GDi 100 CV MHEV GT Line 20.000 euro
  • Kia Rio 1.0 T-GDi 120 CV MHEV Style 19.750 euro
  • Kia Rio 1.0 T-GDi 120 CV MHEV GT Line 21.750 euro

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Kia Ceed

La Kia Ceed è una compatta nata nel 2018 che condivide il pianale con la ProCeed e la XCeed.

La gamma motori è composta da cinque unità turbo: un 1.6 benzina T-GDi da 204 CV, un 1.0 tre cilindri T-GDi a GPL da 95 CV, due mild hybrid benzina T-GDI (un 1.0 tre cilindri da 120 CV e un 1.5 da 160 CV) e un 1.6 mild hybrid diesel CRDi da 136 CV.

Kia Ceed: i prezzi

  • Kia Ceed 1.6 T-GDi 32.800 euro
  • Kia Ceed 1.0 T-GDi GPL 24.800 euro
  • Kia Ceed 1.0 T-GDi MHEV 25.800 euro
  • Kia Ceed 1.5 T-GDi MHEV 29.050 euro
  • Kia Ceed 1.6 CRDi MHEV Style 27.300 euro
  • Kia Ceed 1.6 CRDi MHEV GT Line 29.050 euro
  • Kia Ceed 1.6 CRDi MHEV DCT Style 27.300 euro
  • Kia Ceed 1.6 CRDi MHEV DCT GT Line 30.550 euro

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Kia Ceed SW

La Kia Ceed SW – nata nel 2018 – è la variante station wagon della compatta coreana.

La gamma motori è composta da quattro unità: un 1.0 turbo tre cilindri T-GDi a GPL da 95 CV, un 1.5 turbo mild hybrid benzina T-GDi da 160 CV, un 1.6 mild hybrid turbodiesel CRDi da 136 CV e un 1.6 ibrido plug-in benzina da 141 CV.

Kia Ceed SW: i prezzi

  • Kia Ceed SW 1.0 T-GDi GPL 25.800 euro
  • Kia Ceed SW 1.5 T-GDI MHEV 28.300 euro
  • Kia Ceed SW 1.6 CRDi MHEV Style 28.300 euro
  • Kia Ceed SW 1.6 CRDi MHEV Business Class 28.300 euro
  • Kia Ceed SW 1.6 CRDi MHEV DCT Style 29.800 euro
  • Kia Ceed SW 1.6 CRDi MHEV DCT Business Class 29.800 euro
  • Kia Ceed SW PHEV 37.250 euro

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Kia ProCeed

La Kia ProCeed è una station wagon compatta nata nel 2019.

La gamma motori è composta da due unità turbo T-GDI: un 1.6 a benzina da 204 CV e un 1.5 mild hybrid benzina da 160 CV.

Kia ProCeed: i prezzi

  • Kia ProCeed 1.6 T-GDI 35.800 euro
  • Kia ProCeed 1.5 T-GDI MHEV GT Line 31.050 euro
  • Kia ProCeed 1.5 T-GDI MHEV GT Line Plus 33.800 euro

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Kia Stonic

La Kia Stonic è una piccola SUV nata nel 2017 e sottoposta a un restyling nel 2020.

Sviluppata sullo stesso pianale della Rio, ha una gamma motori composta da quattro unità: un 1.2 a benzina da 84 CV, un 1.2 a GPL da 82 CV e due 1.0 turbo tre cilindri T-GDi mild hybrid benzina da 100 e 120 CV.

Kia Stonic: i prezzi

  • Kia Stonic 1.2 Urban 16.750 euro
  • Kia Stonic 1.2 Style 19.000 euro
  • Kia Stonic ECO GPL Urban 18.750 euro
  • Kia Stonic ECO GPL Style 21.000 euro
  • Kia Stonic 1.0 T-GDi 100 CV MHEV Style 21.000 euro
  • Kia Stonic 1.0 T-GDi 100 CV MHEV GT Line 23.000 euro
  • Kia Stonic 1.0 T-GDi 120 CV MHEV Style 22.750 euro
  • Kia Stonic 1.0 T-GDi 120 CV MHEV GT Line 24.750 euro

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Kia Niro

La Kia Niro è una SUV compatta ibrida nata nel 2016 e sottoposta a un restyling nel 2019.

La gamma motori è composta da due unità 1.6 ibride benzina da 141 CV: una full hybrid e una ibrida plug-in.

Kia Niro: i prezzi

  • Kia Niro HEV Urban 26.750 euro
  • Kia Niro HEV Style 28.750 euro
  • Kia Niro HEV Evolution 32.250 euro
  • Kia Niro PHEV Urban 36.250 euro
  • Kia Niro PHEV Style 38.250 euro
  • Kia Niro PHEV Evolution 41.500 euro

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Kia XCeed

La Kia XCeed è una SUV compatta nata nel 2019.

La gamma motori è composta da sei unità: due turbo benzina (1.0 tre cilindri TGDi da 120 CV e 1.5 T-GDi da 160 CV), un 1.0 turbo tre cilindri TGDi a GPL da 117 CV, un 1.6 turbodiesel mild hybrid CRDi da 136 CV e un 1.6 ibrido plug-in benzina da 141 CV.

Kia XCeed: i prezzi

  • Kia XCeed 1.0 TGDi Urban 23.400 euro
  • Kia XCeed 1.0 TGDI Style 24.800 euro
  • Kia XCeed GPL Urban 25.400 euro
  • Kia XCeed GPL High Tech 28.550 euro
  • Kia XCeed 1.5 T-GDi Style 26.300 euro
  • Kia XCeed 1.5 T-GDi High Tech 28.050 euro
  • Kia XCeed 1.5 T-GDi MHEV Style 27.300 euro
  • Kia XCeed 1.5 T-GDi MHEV High Tech 29.050 euro
  • Kia XCeed 1.5 T-GDi MHEV Evolution 32.800 euro
  • Kia XCeed 1.5 T-GDi MHEV DCT Style 29.050 euro
  • Kia XCeed 1.5 T-GDi MHEV DCT High Tech 30.800 euro
  • Kia XCeed 1.5 T-GDi MHEV DCT 34.550 euro
  • Kia XCeed 1.6 CRDi MHEV Business Class 28.300 euro
  • Kia XCeed 1.6 CRDi MHEV Style 28.800 euro
  • Kia XCeed 1.6 CRDi MHEV High Tech 30.550 euro
  • Kia XCeed 1.6 CRDi MHEV Evolution 34.300 euro
  • Kia XCeed 1.6 CRDi MHEV Business Class 30.050 euro
  • Kia XCeed 1.6 CRDi MHEV DCT Style 30.550 euro
  • Kia XCeed 1.6 CRDi MHEV DCT High Tech 32.300 euro
  • Kia XCeed 1.6 CRDi MHEV DCT Evolution 36.050 euro
  • Kia XCeed PHEV High Tech 37.750 euro
  • Kia XCeed PHEV Evolution 41.000 euro

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Kia Sportage

La Kia Sportage è una SUV compatta arrivata alla quarta generazione nata nel 2016 e sottoposta a un restyling nel 2018.

Disponibile a trazione anterioreintegrale, ha una gamma motori formata da quattro 1.6: un benzina da 132 CV, un GPL da 126 CV, un mild hybrid turbodiesel CRDi da 136 CV e un turbodiesel CRDi da 115 CV.

Kia Sp0rtage: i prezzi

  • Kia Sportage 1.6 Urban 25.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 Business Class 26.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 Style 28.000 euro
  • Kia Sportage ECOGPL Urban 27.500 euro
  • Kia Sportage ECOGPL Business Class 28.500 euro
  • Kia Sportage ECOGPL Style 30.000 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid Urban 29.000 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid Business Class 30.000 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid Style 31.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid Black Edition 32.250 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid GT Line 34.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid DCT Business Class 32.000 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid DCT Style 33.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid DCT Black Edition 34.250 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid DCT GT Line 36.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid DCT GT Line 30th Anniversary 39.750 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid AWD GT Line 38.250 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi 136 CV Mild Hybrid AWD GT Line 30th Anniversary 41.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi Urban 27.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi Business Class 28.500 euro
  • Kia Sportage 1.6 CRDi Style 30.000 euro

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Kia Sorento

La Kia Sorento – arrivata alla quarta generazione – è una grande SUV ibrida nata nel 2020 disponibile a trazione anteriore integrale.

La gamma motori è composta da due 1.6 turbo ibridi benzina T-GDi: un full hybrid da 230 CV e un ibrido plug-in da 265 CV.

Kia Sorento: i prezzi

  • Kia Sorento 2WD HEV Business 44.500 euro
  • Kia Sorento 2WD HEV Style 48.500 euro
  • Kia Sorento HEV Business 46.500 euro
  • Kia Sorento HEV Style 50.500 euro
  • Kia Sorento HEV Evolution 54.500 euro
  • Kia Sorento PHEV Business 53.000 euro
  • Kia Sorento PHEV Style 57.000 euro
  • Kia Sorento PHEV Evolution 61.000 euro

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Kia e-Soul

La Kia e-Soul è una piccola SUV elettrica nata nel 2020.

La gamma motori è composta da due unità a emissioni zero da 136 e 204 CV.

Kia e-Soul: i prezzi

  • Kia e-Soul 39,2 kWh 39.850 euro
  • Kia e-Soul 64 kWh 44.850 euro

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Kia e-Niro

La Kia e-Niro è la variante elettrica della SUV compatta Niro.

La gamma motori è formata da due unità a emissioni zero da 136 e 204 CV.

Kia e-Niro: i prezzi

  • Kia e-Niro 39,2 kWh 35.850 euro
  • Kia e-Niro 64 kWh Style 44.850 euro
  • Kia e-Niro 64 kWh Evolution 48.100 euro

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Kia EV6

La Kia EV6 è una SUV media elettrica nata nel 2021 disponibile a trazione posterioreintegrale.

Tre le varianti disponibili: un motore posteriore da 229 CV e due motori (uno davanti e l’altro dietro) in grado di generare 325 o 585 CV.

Kia EV6: i prezzi

  • Kia EV6 RWD 49.500 euro
  • Kia EV6 AWD 53.000 euro
  • Kia EV6 AWD GT Line 61.000 euro
  • Kia EV6 Performance AWD 69.500 euro

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Auto economiche a GPL: 10 proposte

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Le auto economiche a GPL sono molto richieste da chi cerca un veicolo poco costoso da acquistare e da gestire (il gas liquido, scelto dal 6% degli automobilisti italiani, ha un prezzo alla pompa molto basso).

In questa guida all’acquisto troverete dieci auto a GPL economiche che costano meno di 20.000 euro: un prezzo alla portata di molte tasche.

L’elenco delle dieci auto economiche a GPL più interessanti in commercio comprende soprattutto vetture italiane e modelli appartenenti al segmento delle piccole, anche se non mancano proposte di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamole insieme.

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Dacia Sandero Streetway ECO-G Essential – 11.750 euro

La Dacia Sandero Streetway ECO-G Essential – versione “base” a gas della terza generazione della piccola low-cost rumena – è l’auto a GPL più economica del listino ma anche, a nostro avviso, una delle proposte più interessanti presenti in questa guida all’acquisto.

Una “segmento B” spaziosa (i passeggeri posteriori hanno tanti centimetri a disposizione delle spalle e delle gambe) ma non molto curata alla voce “finiture” spinta da un motore 1.0 turbo tre cilindri TCe a GPL da 100 CV ricco di coppia e pronto ai bassi regimi abbinato a un eccellente cambio manuale a sei marce. Attenzione, però: il climatizzatore è optional e costa 510 euro.

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DR 3 Bi-Fuel GPL – 16.400 euro

La DR 3 Bi-Fuel GPL – variante “gassata” della piccola SUV italo-cinese – è ingombrante per essere una “baby” crossover, 4,17 metri di lunghezza, ma può vantare un bagagliaio ampio.

Costruita con cura ma poco divertente nelle curve, ospita sotto il cofano un motore 1.5 (una cilindrata elevata che non aiuta a risparmiare sull’assicurazione RC Auto) potente (117 CV) e brioso ma poco elastico ai bassi regimi.

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Fiat Panda EasyPower – 15.000 euro

La Fiat Panda EasyPower – variante “entry level” a gas della terza generazione della citycar torinese sviluppata sullo stesso pianale della 500 – monta lo stesso motore 1.2 a GPL da 69 CV della Lancia Ypsilon analizzata in questa guida all’acquisto.

La praticità non è il suo forte: i centimetri a disposizione delle gambe di chi si accomoda dietro non sono molti e il bagagliaio è piccino.

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Hyundai i10 GPL con Ecopack Advance – 14.900 euro

La Hyundai i10 GPL con Ecopack Advance è la variante “gasata” più accessibile della terza generazione della citycar coreana.

Il motore 1.0 tre cilindri a GPL da 65 CV è lo stesso montato dalla Kia Picanto analizzata in questa guida all’acquisto.

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Kia Picanto EcoGPL Urban – 14.500 euro

La Kia Picanto EcoGPL Urban – versione “base” a gas della terza generazione della citycar coreana – è una “segmento A” compatta (solo 3,60 metri di lunghezza) con un divano posteriore un po’ stretto.

Il motore 1.0 tre cilindri a GPL da 65 CV è lo stesso della Hyundai i10 presente in questa guida all’acquisto.

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Lancia Ypsilon GPL Silver – 16.800 euro

La Lancia Ypsilon GPL Silver è la variante più economica a gas della seconda generazione della piccola torinese.

Il motore 1.2 a GPL da 69 CV è lo stesso adottato dalla Fiat Panda presente in questa guida all’acquisto.

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Mahindra KUV100 M-Bifuel (GPL) K6+ – 14.200 euro

La Mahindra KUV100 M-Bifuel (GPL) K6+ è la versione “base” a gas della piccola SUV indiana.

Una baby crossover un po’ rumorosetta che offre tanto spazio nella zona della testa di chi si accomoda sui sedili posteriori.

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Mitsubishi Space Star 1.0 bi-fuel GPL Invite – 14.950 euro

La seconda generazione della Mitsubishi Space Star nella versione 1.0 bi-fuel GPL Invite è una piccola “gassata” agile nel traffico.

Il motore 1.0 tre cilindri a GPL da 71 CV – carente di verve ai bassi regimi – non è l’ideale per chi cerca la brillantezza.

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Nissan Micra GPL Visia – 17.815 euro

La Nissan Micra GPL Visia è la versione a gas più economica della quinta generazione della piccola giapponese.

Dotata di un motore 1.0 turbo IG-T tre cilindri a GPL da 90 CV, ha una dotazione di serie buona, fatta eccezione per il climatizzatore optional (600 euro in un pacchetto che comprende anche i sedili anteriori riscaldabili e gli specchietti riscaldabili).

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Renault Clio GPL Life – 17.950 euro

La Renault Clio GPL Life è la versione più economica a gas della quinta generazione della piccola francese ma anche la proposta più costosa tra quelle presenti in questa guida all’acquisto.

La “segmento B” transalpina è silenziosa e comoda nei lunghi viaggi ma non è molto spaziosa per la testa dei passeggeri posteriori più alti.

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Cupra Formentor VZ, potenza elegante

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Sul cruscotto, proprio davanti al vostro naso, se siete minimamente appassionati di motori – e non potete non esserlo se siete seduti dietro questo volante – acceso il motore e schiacciato il pedale del gas, scorrono uno sopra l’altro due numerini. Salgono e scendono alla velocità dei giri del quattro cilindri turbo benzina e indicano, in percentuale, la quantità di potenza e coppia che state utilizzando. E, sbirciando in contemporanea il contagiri, ci si rende subito conto che questa è vettura non comune.

Un dato per tutti: a 130 km/h in autostrada il computer vi dice che state usando il 15% della potenza e il 22% della coppia, ovvero stanti i 310 CV di potenza (e i 410 Nm di coppia) state viaggiando usando la cavalleria di una Panda. Ma basta un colpo di gas e i numeri sfuggono alla vista e vi trovate a velocità ben oltre i limiti di legge.

Di che cosa stiamo parlando? Della Cupra Formentor, un Suv sportivo, prodotto in quel di Barcellona, costola sportiva del marchio spagnolo Seat, diventata marchio con una sua totale autonomia. Questa con i 310 CV è la versione di punta della Formentor che può essere declinata in edizioni più tranquille e meno cavallate, ma diciamolo a noi questa appare la preferibile. Intanto per il colore blu opaco (Petrol blue) con i badge Cupra che si staccano nettamente nel loro bel colore bronzo (Cuprum in latino è per l’appunto il nome di quella lega metallica fatta di rame e stagno) e che attirano, puntuti e quasi diavoletti, l’attenzione di tanti, di molti, come era un po’ che non ci capitava.

Perché esteticamente la Formentor è un insieme riuscito di linee sportive (guardate il cofano scolpito da nervature longitudinali e il retrotreno con quattro scarichi tipo canne d’organo, ma quelle dei bassi) e di una certa eleganza spesso dimenticata quando si vuole connotare sportivamente una vettura e che invece qui circonda le dimensioni esterne con le luci che sottolineano gli sbalzi della carrozzeria.

Dentro, spazio per cinque, anche se di sicuro chi si mette al volante non avrà troppa voglia di condividere… Comunque c’è sempre la possibilità di scegliere tra vari programmi di guida anche quelli più ecologici e soft. Chi vuole se li studi, meglio sottolineare che al volante, ai lati inferiori della corona, ci sono due pulsanti: a destra si accende il propulsore, a sinistra si schiaccia per inserire il programma di guida Cupra, sportivo-sportivissimo, che si fa riconoscere subito per un sordo borbottio allo scarico, non proprio da GT otto cilindri ma quasi.

E allora torniamo ai dati: la Formentor ha un quattro cilindri turbo di 1984 cc, capace di quei cavalli, abbinato a un cambio DSG a doppia frizione a sette rapporti e con innesti rapidi come fucilate in sequenza e che arrivano a terra con una trazione integrale di grande efficacia. Quindi abbondanza di prestazioni: lo zero-cento si stacca in 4,9 secondi e la velocità massima è autolimitata a 250 km/h come per la maggioranza delle auto del gruppo Volkswagen: Cupra nasce infatti in quell’incubatore di tecnologie. Al volante la Cupra Formentor è esaltante, si può andare davvero spediti e in tutta sicurezza con frenata potente e ingressi in curva inattesi per una vettura che comunque pesa non pochissimo, 1.650 kg, perfino in salita, nei tornanti più stretti dove si infila reattiva e precisa.

Dopodiché avete spazio per tutta la famiglia compresa la disponibilità di un baule da 420 litri. Consumi nell’ambito dell’umano se non si schiaccia troppo, abbiamo fatto anche 13-14 km con un litro di carburante, ma la media ragionevole è sui dieci-undici. Ma se vi fissate su questi parametri e non sui numerini che scorrono di cui vi parlavamo all’inizio, prendete un altro modello, ci sono ibridi e turbodiesel. Prezzo: molto concorrenziale, 46.250 euro.

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Mondiale F1 2021 – GP Portogallo a Portimão: Hamilton imbattibile

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Credits: Lars Baron/Getty Images

Lewis Hamilton ha dominato con la Mercedes il GP del Portogallo: il sette volte campione del mondo ha trionfato nella terza tappa del Mondiale F1 2021 a Portimão davanti a Max Verstappen (Red Bull) e a Valtteri Bottas (Mercedes).

F1 Grand Prix of Portugal

Credits: Bryn Lennon/Getty Images

F1 Grand Prix of Portugal

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F1 Grand Prix of Portugal

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F1 Grand Prix of Portugal

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F1 Grand Prix of Portugal

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Una corsa piuttosto noiosa che ha visto una Ferrari deludente: Charles Leclerc (6°) è riuscito ad andare a punti, a differenza del compagno Carlos Sainz Jr. (11°).

Mondiale F1 2021 – GP Portogallo: le pagelle

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Valtteri Bottas (Mercedes)

Valtteri Bottas ha riscattato la delusione di Imola con la pole position e un terzo posto corredato dal punto bonus del giro veloce.

Il terzo podio negli ultimi quattro Gran Premi disputati coincide con la solita gara “media”, iniziata con un buono spunto e proseguita con due sorpassi subiti da Hamilton (al 20° giro) e Verstappen (al 37°).

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Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton a Portimão ha portato a casa il secondo successo nei primi tre GP del Mondiale F1 2021 e l’undicesimo podio consecutivo.

Una vittoria ottenuta grazie a due sorpassi: su Verstappen all’11° giro e su Bottas al 20°.

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Max Verstappen (Red Bull)

Nel GP del Portogallo Max Verstappen ha fatto quello che ha potuto contro due Mercedes velocissime in rettilineo. Partito bene, è riuscito a superare Hamilton alla settima tornata prima di farsi passare quattro giri più tardi.

Il pilota olandese – secondo e al quarto piazzamento in “top 3” consecutivo – si è fermato ai box per cercare il punto bonus con il giro veloce ma non gli è stato assegnato perché ha superato i limiti della pista.

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Sergio Pérez (Red Bull)

Oggi Sergio Pérez è stato un valido scudiero di Verstappen: il driver messicano è rimasto in pista per 52 giri con gli stessi pneumatici nel tentativo (non riuscito) di rallentare Hamilton e favorire il recupero di Max.

Un buon quarto posto finale che coincide con il secondo piazzamento in “top 5” nei primi tre appuntamenti del Mondiale F1 2021.

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Mercedes

Oggi le Mercedes sono state inarrestabili in rettilineo.

Nel GP del Portogallo la Stella ha conquistato una vittoria, un punto bonus per il giro veloce e ha portato entrambe le monoposto sul podio aumentando il vantaggio sui rivali nel Mondiale F1 2021 Piloti e in quello Costruttori. Cosa chiedere di più?

Mondiale F1 2021 – I risultati del GP del Portogallo

Prove libere 1

1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:19.648
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.673
3 Sergio Pérez (Red Bull) 1:19.846
4 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.884
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.967

Prove libere 2

1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.837
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.980
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:20.181
4 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:20.197
5 Fernando Alonso (Alpine) 1:20.220

Prove libere 3

1 Max Verstappen (Red Bull) 1:18.489
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.725
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:18.820
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:18.840
5 Esteban Ocon (Alpine) 1:18.860

Qualifiche

1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:18.348
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.355
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:18.746
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:18.890
5 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.039

Le classifiche
La classifica del GP del Portogallo 2021
Lewis Hamilton (Mercedes) 1h34:31.421
Max Verstappen (Red Bull) + 29,1 s
Valtteri Bottas (Mercedes) + 33,5 s
Sergio Pérez (Red Bull) + 39,7 s
Lando Norris (McLaren) + 51,4 s
Classifica Mondiale Piloti
Lewis Hamilton (Mercedes) 69 punti
Max Verstappen (Red Bull) 61 punti
Lando Norris (McLaren) 37 punti
Valtteri Bottas (Mercedes) 32 punti
Charles Leclerc (Ferrari) 28 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Mercedes 101 punti
Red Bull-Honda 83 punti
McLaren-Mercedes 53 punti
Ferrari 42 punti
Alpine-Renault 13 punti

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Il GP del Portogallo a Portimão – terza tappa del Mondiale F1 2021 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

La Mercedes cercherà di bissare la doppietta ottenuta lo scorso anno nella corsa lusitana con Lewis Hamilton Valtteri Bottas ma dovrà fare i conti con una Red Bull e un Max Verstappen in forma smagliante.

F1 2021 – GP Portogallo: cosa aspettarsi

Il circuito di Portimão – sede del GP del Portogallo – è un tracciato ricco di saliscendi e molto impegnativo per gli pneumatici.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio del Portogallo, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

F1 2021 – Portimão, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
12:30-13:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 1 maggio 2021
13:00-14:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 19:00 su TV8)
Domenica 2 maggio 2021
16:00 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8)

F1 – I numeri del GP del Portogallo
LUNGHEZZA CIRCUITO 4.653 m
GIRI 66
RECORD IN PROVA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’16”652 – 2020
RECORD IN GARA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’18”750 – 2020
RECORD DISTANZA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1h29’56”828 – 2020

F1 – Il pronostico del GP del Portogallo 2021

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1° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton è il favorito del GP del Portogallo secondo i bookmaker e anche secondo noi.

Il sette volte campione del mondo F1 ha trionfato a Portimão lo scorso anno e negli ultimi dieci Gran Premi disputati è sempre salito sul podio.

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2° Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen ha portato a casa tre podi negli ultimi tre Gran Premi disputati e quest’anno guida una Red Bull velocissima.

L’unico uomo che può soffiare a Hamilton il Mondiale F1 2021 è arrivato terzo lo scorso anno a Portimão.

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3° Valtteri Bottas (Mercedes)

Un inizio di Mondiale F1 2021 non eccezionale, quello di Valtteri Bottas: terzo in Bahrein e eliminato da Russell a Imola.

Il pilota finlandese ha tanta voglia di riscatto su un tracciato che lo ha visto conquistare un secondo posto lo scorso anno.

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Da tenere d’occhio: Lando Norris (McLaren)

Lando Norris è la rivelazione di questo inizio di Mondiale F1 2021: un podio in Bahrein e un quarto posto a Imola che gli hanno permesso di conquistare la terza piazza nel campionato del mondo dietro a Hamilton e Verstappen.

Il pilota britannico – solo tredicesimo lo scorso anno in Portogallo – è in uno stato di forma impressionante: quattro arrivi in “top 5” negli ultimi cinque Gran Premi disputati.

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La squadra da seguire: Mercedes

Nel 2020 la Mercedes ottenne la doppietta nel GP del Portogallo.

Quest’anno sarà più difficile dominare per la Stella: la scuderia tedesca è saldamente al comando del Mondiale F1 2021 Costruttori ma deve giocarsela con un Verstappen (ancora) più veloce e continuo del solito.

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MotoGP 2021 – GP Spagna a Jerez: doppietta Ducati con Miller e Bagnaia

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Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

Festa a sorpresa per Ducati nel GP di Spagna a Jerez: nella quarta tappa della MotoGP 2021 la Casa di Borgo Panigale ha portato a casa un’inaspettata doppietta – evento che non si verificava dal Gran Premio della Repubblica Ceca del 2018 – con Jack Miller (tornato sul gradino più alto del podio dopo cinque anni) e Francesco Bagnaia (secondo e nuovo leader del Motomondiale).

MotoGP of Spain – Qualifying

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

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MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

MOTO-PRIX-ESP

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

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Dietro di loro Franco Morbidelli, terzo con la Yamaha in un Gran Premio sfortunato per il marchio giapponese.

MotoGP 2021 – GP Spagna: le pagelle

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Fabio Quartararo (Yamaha)

Solo un problema al braccio ha impedito a Fabio Quartararo di vincere il GP di Spagna. Il centauro francese – autore della pole position e in testa fino al 15° giro dopo una brutta partenza – ha percorso gli ultimi chilometri della corsa soffrendo tantissimo ed è comunque riuscito a tagliare il traguardo in zona punti (13°).

Un episodio sfortunato dopo un inizio di stagione brillante (due vittorie e un quinto posto).

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Francesco Bagnaia (Ducati)

Francesco Bagnaia è il nuovo leader della MotoGP 2021: un primato meritato dovuto a un inizio di stagione incredibile (tre podi nelle prime quattro corse dell’anno).

Partito bene, si è fatto passare da Quartararo al terzo giro ed è rientrato in zona podio alla 15° tornata dopo un sorpasso su Morbidelli. Il secondo posto finale è stato guadagnato poco dopo ai danni di un sofferente Quartararo.

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Franco Morbidelli (Yamaha)

Nel peggior Gran Premio della MotoGP 2021 per la Yamaha è arrivata la migliore prestazione stagionale di Franco Morbidelli.

Il pilota romano si è preso molti rischi per stare dietro alle Ducati ma ne è valsa la pena.

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Jack Miller (Ducati)

Nessuno si aspettava oggi una vittoria di Jack Miller, specialmente su un tracciato come quello di Jerez apparentemente poco adatto alle caratteristiche della sua Ducati.

Il secondo successo in carriera nella classe regina del Motomondiale (il primo in Olanda nel 2016) ha risollevato il pilota australiano, reduce da un inizio di stagione deludente.

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Yamaha

Senza il problema al braccio di Quartararo quasi sicuramente la Yamaha avrebbe vinto anche il GP di Spagna a Jerez.

La Casa giapponese ha interrotto la striscia di tre successi consecutivi sulla pista più adatta alle sue caratteristiche.

MotoGP 2021 – I risultati del GP di Spagna

Prove libere 1

1 Brad Binder (KTM) 1:38.013
2 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:38.204
3 Marc Márquez (Honda) 1:38.291
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:38.301
5 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:38.344

Prove libere 2

1 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:37.209
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.387
3 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:37.646
4 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:37.704
5 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.726

Prove libere 3

1 Takaaki Nakagami (Honda) 1:36.985
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.010
3 Stefan Bradl (Honda) 1:37.026
4 Joan Mir (Suzuki) 1:37.036
5 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:37.083

Prove libere 4

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.341
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.391
3 Álex Rins (Suzuki) 1:37.772
4 Takaaki Nakagami (Honda) 1:37.917
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:38.012

Qualifiche

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:36.755
2 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:36.812
3 Jack Miller (Ducati) 1:36.860
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:36.960
5 Takaaki Nakagami (Honda) 1:37.008

Warm up

1 Johann Zarco (Ducati) 1:37.688
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.753
3 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.799
4 Brad Binder (KTM) 1:37.972
5 Joan Mir (Suzuki) 1:38.010

Le classifiche
La classifica del GP di Spagna 2021
Jack Miller (Ducati) 41:05.602
Francesco Bagnaia (Ducati) + 1,9 s
Franco Morbidelli (Yamaha) + 2,5 s
Takaaki Nakagami (Honda) + 3,2 s
Joan Mir (Suzuki) + 4,3 s
Classifica Mondiale Piloti
Francesco Bagnaia (Ducati) 66 punti
Fabio Quartararo (Yamaha) 64 punti
Maverick Viñales (Yamaha) 50 punti
Joan Mir (Suzuki) 49 punti
Johann Zarco (Ducati) 48 punti

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Il GP di SpagnaJerez – quarta tappa della MotoGP 2021 – sarà il secondo appuntamento stagionale del Motomondiale trasmesso in diretta anche in chiaro su TV8 (oltre che su SkyDAZN). Di seguito troverete gli orari TV.

La prima delle quattro corse spagnole di quest’anno vedrà il ritorno di Tito Rabat in Ducati (chiamato per sostituire l’infortunato Jorge Martín, reduce da una brutta caduta a Portimão nella quale ha riportato fratture al metacarpo del pollice destro, al malleolo destro e al piatto tibiale sinistro) e di Stefan Bradl in Honda che correrà come wild card.

MotoGP 2021 – GP Spagna: cosa aspettarsi

Il circuito di Jerez – sede del GP di Spagna – è un tracciato molto amato dai piloti che presenta molti punti in cui sorpassare. Il Gran Premio iberico è da sempre terreno di caccia delle moto giapponesi: dal 1978 a oggi solo una volta (nel 2006 Loris Capirossi con la Ducati) è riuscita a salire sul gradino più alto del podio una due ruote non nipponica.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Spagna, gli orari TV su SkyDAZNTV8 e il nostro pronostico.

MotoGP 2021 – Jerez, il calendario e gli orari TV su Sky, DAZN e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
13:15-13:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
14:10-14:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
15:10-15:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
Sabato 1 maggio 2021
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
12:35-13:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
13:30-14:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
14:10-14:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
15:10-15:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
Domenica 2 maggio 2021
08:20-08:40 Moto3 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
08:50-09:10 Moto2 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:20-09:40 MotoGP – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
11:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
12:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
14:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)

MotoGP – I numeri del GP di Spagna
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,4 km
GIRI 25
RECORD IN PROVA Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’36″705– 2020
RECORD GARA Marc Márquez (Honda) – 1’38”051 – 2019

MotoGP – Il pronostico del GP di Spagna 2021

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1° Maverick Viñales (Yamaha)

Maverick Viñales non si è mai aggiudicato il GP di Spagna in MotoGP ma ha portato a casa due podi nelle ultime due edizioni.

Il centauro spagnolo dopo il trionfo nel primo appuntamento stagionale in Qatar non ha più brillato ma secondo noi approfitterà di un circuito amato per tornare in alto.

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2° Marc Márquez (Honda)

La vita di Marc Márquez è cambiata oltre nove mesi fa nel GP di Spagna dello scorso anno proprio sul circuito di Jerez.

Il sei volte campione del mondo MotoGP ha sempre amato la gara di casa (otto partecipazioni: tre successi e sette podi totali) e a nostro avviso può tornare sul podio – l’ultimo risale a novembre 2019 – dopo l’eccellente settimo posto di due settimane fa in Portogallo.

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3° Johann Zarco (Ducati)

Johann Zarco ha iniziato alla grande la MotoGP 2021 con due secondi posti e una caduta.

Il miglior piazzamento del pilota francese nel GP di Spagna? Secondo nel 2018.

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Da tenere d’occhio: Franco Morbidelli (Yamaha)

Franco Morbidelli è ancora alla ricerca del primo podio stagionale dopo aver ottenuto meno di quanto desiderato nei primi tre appuntamenti della MotoGP 2021.

Il centauro romano – quinto lo scorso anno nel GP di SpagnaJerez – punterà alla “top 5” e a nostro avviso ha tutte le carte in regola per riuscirci.

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La moto da seguire: Yamaha

La Yamaha sta dominando la MotoGP 2021 con tre successi nelle prime tre corse stagionali.

L’obiettivo della Casa dei tre diapason a Jerez è uno solo: bissare il trionfo dello scorso anno.

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Come superare la paura di guidare dopo un incidente?

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Una delle paure più tremende che un automobilista possa provare è quella di rimettersi al volante della propria macchina dopo aver subito un trauma, in genere un incidente, più o meno grave. Questa fobia viene trattata dagli esperti e chiamata amaxofobia.

Si tratta proprio della “paura di guidare”, purtroppo è molto diffusa, anche tra chi non ha mai fatto un incidente ma dopo aver conseguito la patente non è riuscito comunque a trovare il coraggio di guidare da solo l’auto, per svariati motivi. Una fobia molto invalidante. In effetti si manifesta proprio con i sintomi tipici dell’ansia: si passa dal tremore alla sudorazione eccessiva, fino a sfociare (nei casi più gravi) in veri e propri attacchi di panico. Ci sono psicologi e terapisti specializzati in questo disturbo, in grado di far seguire delle terapie ad hoc ai pazienti che vogliono superare questo ‘terrore’.

Fobie: la paura di guidare

Le fobie possono essere davvero infinite, da quelle che conosciamo maggiormente e più diffuse, come la paura dei ragni, delle api o dei topi, a quelle meno note. Finché si tratta di queste paure, gestibili e non tanto invalidanti da condizionare la vita di tutti i giorni, allora è possibile tenerle a bada/controllarle.

Quando però le fobie possono andare a limitare la nostra vita, il nostro quotidiano, allora è necessario risolverle con l’aiuto di uno specialista. Una di queste è appunto l’amaxofobia, la paura di guidare. Una paura molto forte e purtroppo diffusa che, come sottolineano gli psicologi, può essere appresa in due modi differenti: attraverso una situazione che l’individuo vive direttamente, un’esperienza traumatica tipo un incidente, oppure tramite l’apprendimento di alcune informazioni.

Capita infatti che alcune persone sviluppino questa fobia anche solo sentendo il racconto di un incidente, di una brutta esperienza avuta da altre persone, o ancora dopo aver perso un amico o un parente caro in un sinistro.

Amaxofobia, paura di guidare: è molto diffusa?

Pare, secondo alcune ricerche, che l’amaxofobia sia più diffusa di quanto immaginiamo, colpisce infatti circa il 33% della popolazione.

Non tutti manifestano questa fobia nello stesso modo, può avere infatti diverse sfumature:

  • alcuni fobici hanno un blocco totale, non riescono nemmeno a salire in auto;
  • altri invece hanno paura solo a guidare in autostrada;
  • altri soggetti ancora sono sicuri solo se guidano sempre lungo lo stesso tragitto, ogni giorno (ad esempio quello per andare al lavoro), ma non vogliono percorrere altre strade guidando;
  • ci sono poi i soggetti con amaxofobia che non vogliono mai stare in macchina da soli, e addirittura chi invece non vuole portare nessuno con sé, per paura degli incidenti.

Purtroppo spesso chi soffre della paura di guidare rischia che si manifestino degli attacchi di panico o episodi di claustrofobia in auto. Guidare significa anche allontanarsi dai luoghi dove ci si sente al sicuro e rimanere per diverso tempo chiusi in macchina.

Come si cura la paura di guidare?

Se l’amaxofobia è solo una leggera forma d’ansia, che si riesce a superare magari guidando sempre accompagnati da qualcuno che sappia già guidare bene, allora è gestibile. Se la paura diventa invece invalidante, allora è bene chiedere l’aiuto di uno psicologo, per svolgere una terapia cognitivo-comportamentale. In genere si cerca di desensibilizzare la paura, con delle tecniche di rilassamento.

La terapia serve per disapprendere quello che mantiene viva la fobia, in alcuni casi vengono utilizzati anche degli strumenti tecnologici, come il simulatore di realtà virtuale. In genere, alla fine del percorso, lo psicoterapeuta accompagna il paziente durante la sua prima guida.

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Etichetta pneumatici 2021: tutti i dettagli

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La nuova etichettatura degli pneumatici è entrata in vigore l’1 maggio 2021: da oggi tutte le gomme prodotte e immesse sul mercato europeo saranno introdotte da un’inedita “carta di identità” ai sensi del regolamento UE 2020/74.

Di seguito troverete tutti i dettagli dell’etichetta pneumatici 2021: tutto quello che c’è da sapere sulle novità apportate e sulle differenze principali rispetto alla precedente etichettatura.

Dove va apposta l’etichetta?

Tutti gli pneumatici per autoveicoli, trasporto leggero e pesante, in mostra o visibili al consumatore devono essere accompagnati da un’etichetta adesiva direttamente applicata sul battistrada della gomma o devono averne una copia nelle loro immediate vicinanze. Deve essere inoltre disponibile su richiesta una scheda informativa del prodotto in forma cartacea.

Qualora i prodotti in vendita non siano visibili all’utente finale deve essere mostrata all’acquirente, prima della vendita, una copia dell’etichetta del prodotto o resi noti i suoi valori di classificazione.

Per gli pneumatici venduti su Internet i distributori e/o i rivenditori assicurano che l’etichetta sia visualizzata vicino all’indicazione del prezzo e deve essere possibile per l’utente accedere alla scheda informativa del prodotto.

Quali sono le differenze principali tra l’etichetta pneumatici 2021 e la vecchia etichetta?

L’etichetta pneumatici 2021 riporta un QR code individuale per identificare la tipologia di pneumatico, una marcatura aggiuntiva per le gomme che hanno superato uno specifico test omologativo su neve e una nuova marcatura per le coperture progettate per climi invernali particolarmente rigidi con presenza di ghiaccio stratificato al suolo.

Da oggi, inoltre, l’etichetta – che prevede ora cinque classi (dalla A, la più efficiente, alla E) – riguarda anche gli pneumatici per mezzi pesanti e autobus.

L’etichetta pneumatici 2021 riguarda anche le gomme prodotte e commercializzate prima dell’1 maggio 2021?

No. Per queste coperture resterà valida l’etichettatura precedente ed entro il 30 novembre 2021 si procederà all’aggiornamento delle informazioni riportate nella scheda informativa (EPREL) senza la necessità di etichettarle nuovamente.

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Come ci si deve comportare quando si viaggia in fila con altre auto?

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Guidare un’auto o un altro veicolo non significa solo rispettare il Codice della Strada, la segnaletica e ogni norma, ma anche tutti gli altri utenti che viaggiano sul tuo stesso percorso. C’è una serie di comportamenti che ogni automobilista dovrebbe tenere per vivere in maniera civile su strada; ricordiamo quali sono le regole principali, anche se alcune vi sembreranno molto banali e scontate, ogni tanto è bene sottolinearle.

Viaggiare in fila con altri veicoli: il comportamento da tenere

Quando si viaggia in fila con altri veicoli si dovrebbe tenere conto di queste regole fondamentali:

  • lasciare liberi eventuali sbocchi per entrare/uscire in e da strade laterali, per non bloccare il traffico;
  • mantenere la distanza di sicurezza dal veicolo che ci precede, senza mai avvicinarsi troppo anche se si è fermi;
  • fare attenzione anche a cosa succede in lontananza, per controllare al meglio la situazione del traffico.

Altro consiglio molto utile per la vostra e l’altrui sicurezza nel caso in cui si viaggia di notte: non tenere mai le luci abbaglianti accese quando ci si avvicina a un altro veicolo e quando lo si incrocia. Potrebbe essere molto pericoloso, perché la luce accecante può mettere a rischio la visibilità e quindi creare situazioni di pericolo e alzare le probabilità di un sinistro stradale.

Ci sono anche altre regole che dovrebbero sempre essere memorizzate e seguite quando si viaggia in fila con altri veicoli:

  • non distrarsi mai, anche quando si rallenta e ci si ferma;
  • nei centri urbani, le luci di emergenza si possono spegnere;
  • non è necessario spostarsi il più possibile a sinistra, per creare una corsia libera a destra.

Attenzione: rispettate sempre la distanza di sicurezza; in caso di frenata improvvisa, infatti, essere troppo vicini al veicolo che ci precede può causare un tamponamento. Vediamo altre regole base da tenere per una convivenza civile con gli altri mezzi che viaggiano su strada.

Altri comportamenti utili su strada

Una cosa da tenere presente è che è assolutamente vietato spostare, rimuovere o imbrattare e danneggiare la segnaletica stradale. Rendere infatti un segnale praticamente illeggibile, che faccia parte della segnaletica verticale o orizzontale, può essere molto pericoloso per chi viaggia su quella strada. Questi comportamenti sono quindi assolutamente vietati dal Codice della Strada.

Sporcare la strada e gettare dei rifiuti fuori dal finestrino dell’auto, altro atteggiamento vietato. Lanciare mozziconi di sigaretta accesi dall’auto, ad esempio, è molto pericoloso per i veicoli a due ruote che sopraggiungono e per la possibilità di causare incendi nei pressi di aree verdi. In ogni caso, qualsiasi oggetto non deve mai essere gettato fuori dal finestrino.

Altro divieto, quello di gareggiare tra veicoli. Sembra scontato, ma preferiamo ricordarlo, visto che purtroppo capita di assistere a gare di velocità tra auto o moto sulle strade delle grandi città. Questo comportamento è estremamente pericoloso per la sicurezza delle aree pubbliche, dove insieme a voi viaggiano moltissime altre persone, non solo in macchina, ma anche a piedi, in moto e in bicicletta, utenti ancora più a rischio in caso di collisione.

Come detto in precedenza, quando si viaggia in fila con altri veicoli bisogna cercare di lasciare sempre liberi gli sbocchi delle strade laterali, per non bloccare la normale circolazione. Non dimenticate che, in situazioni di traffico intenso, sarebbe bene lasciare libere tutte le immissioni stradali e quindi, i passaggi a livello, i binari del tram, gli attraversamenti ciclabili e pedonali, gli ingressi nei parcheggi, le confluenze e gli incroci.

Attenzione poi quando si guida all’interno di un centro urbano, è necessario stare ancora più attenti, prudenti e tolleranti. Un occhio di riguardo soprattutto a pedoni e ciclisti che si introducono nel traffico motorizzato. Mantenete sempre alta la concentrazione alla guida e una velocità adeguata, guardate sempre in tutte le direzioni e fate attenzione ai segnali stradali.

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Immatricolazione moto nuova, tutto quello che bisogna sapere

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La bella stagione è iniziata, e con essa cominciano anche i viaggi in moto, le vacanze on the road. Se avete intenzione di cambiare la vostra due ruote oppure non ne avete mai avuta una, ma finalmente è giunto il momento di esaudire il vostro sogno, allora la prima cosa che dovete sapere sono tutte le informazioni inerenti l’immatricolazione di una moto nuova. In Italia, si sa, la burocrazia in questi casi può essere a volte complicata, è importante però ricordare che comprare una due ruote significa mettere su strada un nuovo veicolo spesso molto potente, da guidare con attenzione e cautela, per evitare spiacevoli inconvenienti e incidenti anche gravi.

In questo articolo spieghiamo quelli che sono i passaggi fondamentali per l’immatricolazione di una moto, tutto quello che bisogna fare prima di salire finalmente a bordo della propria due ruote e partire.

Immatricolazione moto: cosa bisogna fare

Il processo di immatricolazione di una nuova moto coinvolge un certo numero di soggetti, il primo in assoluto è la Motorizzazione Civile, ufficio presso il quale bisogna presentare l’iscrizione della propria due ruote al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico (lo stesso che abbiamo visto per le auto).

Tutto l’iter viene svolto dalla concessionaria che ci vende la moto (in caso di vendita diretta) oppure autonomamente (per qualsiasi altra forma di vendita/acquisto) e si svolge in più fasi.

Quali documenti servono per l’immatricolazione di una moto?

Quando si compra una moto, come per l’auto, nel caso di modelli di nuova fabbricazione è necessario procedere con l’immatricolazione del veicolo presso l’Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, lo stesso che si occupa del rilascio del Documento Unico di Circolazione Proprietà del veicolo stesso.

Quali documenti bisogna presentare all’Ufficio per ottenere il proprio DU? Vediamoli qui di seguito:

  • dichiarazione di conformità del mezzo, rilasciata dalla Casa costruttrice e consegnata al momento della vendita;
  • fotocopia della carta d’identità;
  • codice fiscale dell’acquirente;
  • istanza unificata rivolta all’UMC;
  • iscrizione al PRA (sottoscritta in genere in fase di vendita);
  • in caso di soggetti extracomunitari o familiari, serve anche la copia del permesso di soggiorno.

Immatricolazione moto: i costi

L’immatricolazione è un processo obbligatorio che prevede ovviamente il pagamento di imposte regionali e nazionali, fissate dalla legge italiana. Si tratta di quattro imposte fisse e due imposte variabili:

  • emolumenti ACI: 27 euro;
  • iscrizione al PRA: 32 euro;
  • Diritti DT: 10,20 euro + le spese per il versamento postale;
  • imposta di bollo: 64 euro (32 euro + altri 32 euro il DU) + le spese per il versamento postale;
  • Imposta Provinciale di Trascrizione, che è variabile e gode di agevolazione per i veicoli meno inquinanti (non inferiore a 150,81 euro);
  • costo delle targhe, variabile e stabilito su base regionale (non inferiore a 80 euro).

L’immatricolazione di una moto può costare circa 300/400 euro, i costi base (fissi) sono di circa 100/150 euro.

Immatricolazione moto: i tempi

Dopo aver pagato le spese e presentato tutti i documenti per l’immatricolazione della moto, non resta che aspettare; in genere gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile completano le pratiche entro 5 giorni lavorativi al massimo. Solo in province molto popolose (come ad esempio Napoli, Roma, Milano) o in situazioni particolari di sovraccarico, è necessario aspettare di più. Una volta ottenuta la targa, potete partire in sella alla vostra nuovissima due ruote.

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