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Cosa si rischia se si guida con un’automobile incidentata
Non è sempre possibile circolare con una vettura incidentata, è necessario fare riferimento ad alcuni aspetti precisi, che sono indicati all’interno del Codice della Strada. Ci sono infatti degli elementi che non possono assolutamente mancare e che devono essere perfettamente funzionanti.
Quando può circolare l’auto incidentata
La prima cosa da sapere è che una vettura che ha subito un sinistro può continuare a circolare solo ed esclusivamente se i danni non comportano nessun problema per la sicurezza e per l’inquinamento acustico. Chi non rispetta questa norma indicata nel Codice della Strada rischia una multa molto cara.
Ci sono delle differenze poi che ovviamente dipendono dall’entità dell’incidente, un conto è un lieve tamponamento che non ha provocato dei danni gravi alle componenti meccaniche dell’auto, un altro discorso invece è un frontale fatto contro un altro veicolo o ostacolo, che compromette il corretto funzionamento del mezzo.
A che cosa bisogna prestare attenzione
Innanzitutto è fondamentale stare attenti all’aspetto assicurativo: in caso di attivazione della RC Auto infatti il perito viene chiamato per rilevare i danni e le dinamiche, tutto quel che serve per il calcolo del risarcimento. E poi è fondamentale non trascurare le reali condizioni del mezzo.
Auto incidentate: che cosa dice la legge in merito alla circolazione su strada
Non si può dare una risposta univoca: non sempre è possibile continuare a circolare col proprio veicolo dopo un incidente, ma in alcuni casi si. Molto dipende dalla gravità del sinistro e dai danni provocati all’auto stessa. È fondamentale fare riferimento innanzitutto alle condizioni di sicurezza, ma anche all’inquinamento acustico. È il Codice della Strada a spiegare gli aspetti importanti da prendere in considerazione in questi casi.
Più nel dettaglio infatti l’articolo 79 dice che “i veicoli a motore e i loro rimorchi durante la circolazione devono essere tenuti in condizioni di massima efficienza, comunque tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore e l’inquinamento”. Se il motore dell’auto rimane comunque efficiente in termini di prestazioni, ma emette rumori molesti e fastidiosi per la quiete urbana, allora scatta il divieto di circolazione (questo è solo un esempio, che spesso viene sottovalutato).
Altri danni – in questo caso fisici – che non consentono all’auto di circolare su strada sono, per esempio, il paraurti non ben collegato, elementi danneggiati e instabili che entrano in contatto e urtano contro la carrozzeria, provocando fastidiosi rumori. Chiaramente l’auto, per poter circolare, deve essere efficiente dal punto di vista delle sue caratteristiche funzionali e i dispositivi di equipaggiamento e sicurezza devono rispondere perfettamente ai bisogni.
Attenzione alle condizioni delle gomme, del sistema frenante, dei dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione, alla rumorosità e al livello di emissioni inquinanti.
Circolazione con auto incidentata: a quanto ammonta la multa
Come sappiamo, ogni regola dettata dal Codice della Strada chiaramente provoca una sanzione nei confronti del trasgressore. Ed è quello che avviene anche in questo caso. È sempre l’articolo 79 del Codice della Strada a prevedere che i soggetti che circolano con un’auto che presenta dei danni e delle alterazioni nelle caratteristiche costruttive e funzionali a causa di un sinistro stradale (ma non solo), rischiano una multa che va da un minimo di 84 a un massimo di 335 euro. Se la vettura viene usata in competizioni, allora l’importo della multa schizza alle stelle: da 1.174 a 11.741 euro.
L’articolo Cosa si rischia se si guida con un’automobile incidentata proviene da Icon Wheels.
Immatricolazioni auto marzo 2022: tutti i dati e le classifiche
Un altro crollo delle immatricolazioni auto in Italia: le vendite a marzo 2022 hanno fatto registrare un – 29,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (119.497 vetture nuove targate contro 169.886). Tra le “big” i migliori risultati sono arrivati da Dacia (+ 25,96%) e Audi (- 13,63%).
Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto in Italia a marzo 2022: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e dei 10 veicoli più acquistati in base al segmento, all’alimentazione e alla carrozzeria.
Immatricolazioni auto marzo 2022: i 10 modelli più venduti in Italia
La Fiat Panda è stata l’auto più venduta in Italia anche a marzo 2022: dietro di lei la Citroën C3 (che ha scalzato dal podio la Ford Puma) e la Lancia Ypsilon (seconda a febbraio).
Per quanto riguarda la top ten segnaliamo l’ingresso della Toyota Yaris e della Jeep Compass al posto delle “cugine” Fiat 500X e Jeep Renegade.
Le 10 auto più vendute in Italia a marzo 2022
Fiat Panda | 10.209 |
Citroën C3 | 4.906 |
Lancia Ypsilon | 3.608 |
Dacia Sandero | 3.019 |
Ford Puma | 2.923 |
Peugeot 208 | 2.864 |
Toyota Yaris | 2.792 |
Dacia Duster | 2.763 |
Renault Captur | 2.626 |
Jeep Compass | 2.371 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: la classifica delle Case più amate in Italia
La classifica delle immatricolazioni auto in Italia a marzo 2022 relativa alle Case vede sempre la Fiat al primo posto ma nelle altre due posizioni del podio troviamo il sorpasso di Volkswagen ai danni di Ford.
Audi è rientrata nelle prime dieci posizioni della graduatoria al posto di Jeep.
Le Case più vendute in Italia a marzo 2022
Fiat | 15.582 (- 41,03%) |
Volkswagen | 8.892 (- 35,12%) |
Ford | 7.642 (- 29,16%) |
Toyota | 7.430 (- 15,54%) |
Citroën | 7.039 (- 20,68%) |
Dacia | 6.962 (+ 25,96%) |
Peugeot | 6.593 (- 42,49%) |
Audi | 5.552 (- 13,63%) |
Renault | 5.221 (- 40,08%) |
Opel | 4.584 (- 38,05%) |
Mercedes | 4.559 (- 22,41%) |
Jeep | 4.417 (- 39,96%) |
Kia | 4.102 (- 1,72%) |
BMW | 4.100 (- 28,72%) |
Lancia | 3.608 (- 29,16%) |
Hyundai | 2.905 (- 37,49%) |
Nissan | 2.537 (- 25,45%) |
Suzuki | 2.114 (- 44,12%) |
Skoda | 1.848 (- 38,01%) |
DR | 1.504 (+ 163,40%) |
Seat | 1.412 (- 48,09%) |
Volvo | 1.226 (- 36,34%) |
Mini | 1.178 (- 45,54%) |
Tesla | 1.056 (- 22,75%) |
Mazda | 966 (- 34,02%) |
Cupra | 815 (+ 59,49%) |
Alfa Romeo | 813 (- 34,49%) |
Porsche | 738 (+ 10,98%) |
DS | 657 (+ 50,69%) |
Honda | 609 (+ 11,33%) |
MG | 542 |
Land Rover | 449 (- 74,68%) |
Lexus | 393 (- 19,96%) |
Smart | 373 (- 55,96%) |
Jaguar | 286 (- 57,31%) |
Mitsubishi | 203 (- 46,86%) |
Subaru | 156 (- 44,48%) |
Maserati | 133 (- 41,67%) |
Ferrari | 94 (+ 44,62%) |
Altre | 67 (+ 48,9%) |
Ssangyong | 58 (- 20,55%) |
Lynk & Co | 31 |
Lamborghini | 28 (+ 33,33%) |
Great Wall | 10 (- 88,24%) |
Mahindra | 8 (- 92,16%) |
Aston Martin | 5 (- 37,50%) |
Immatricolazioni auto marzo 2022: top 10 per segmento
Sono tre le novità di marzo 2022 nelle classifiche delle immatricolazioni auto in Italia riguardanti i segmenti: la Citroën C3 è diventata la nuova leader del “B” al posto della Lancia Ypsilon, la Dacia Duster ha superato la Fiat 500X ed è balzata in testa al “C” e la Tesla Model Y ha sfilato alla BMW serie 5 la corona delle “E”.
Le 10 auto più vendute in Italia a marzo 2022 per segmento
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 “segmento A” più vendute in Italia
Fiat Panda | 10.209 |
Fiat 500 | 1.657 |
Kia Picanto | 1.129 |
Hyundai i10 | 612 |
Suzuki Ignis | 608 |
Dacia Spring | 516 |
Volkswagen up! | 422 |
Renault Twingo | 316 |
Smart EQ fortwo | 314 |
Abarth 500 | 229 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 “segmento B” più vendute in Italia
Citroën C3 | 4.906 |
Lancia Ypsilon | 3.608 |
Dacia Sandero | 3.019 |
Ford Puma | 2.923 |
Peugeot 208 | 2.864 |
Toyota Yaris | 2.792 |
Renault Captur | 2.626 |
Opel Corsa | 2.001 |
Toyota Yaris Cross | 1.795 |
Citroën C3 Aircross | 1.748 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 “segmento C” più vendute in Italia
Dacia Duster | 2.763 |
Jeep Compass | 2.371 |
Volkswagen T-Roc | 2.207 |
Jeep Renegade | 2.136 |
Fiat 500X | 2.117 |
Peugeot 3008 | 1.356 |
Kia Sportage | 1.187 |
Volkswagen Golf | 1.108 |
Toyota C-HR | 1.106 |
Audi A3 | 1.044 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 “segmento D” più vendute in Italia
Ford Kuga | 1.813 |
Audi Q3 | 1.315 |
Volkswagen Tiguan | 997 |
BMW X1 | 918 |
Toyota RAV4 | 856 |
Mercedes GLA | 773 |
Alfa Romeo Stelvio | 738 |
Mercedes GLC | 592 |
Mercedes classe C | 526 |
Audi A4 | 526 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 “segmento E” più vendute in Italia
Tesla Model Y | 678 |
BMW X5 | 296 |
Audi A6 | 254 |
Mercedes classe E | 236 |
BMW X6 | 230 |
BMW serie 5 | 216 |
Audi Q8 | 214 |
Mercedes GLE | 205 |
Volvo XC90 | 169 |
Mercedes GLE Coupé | 145 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 “segmento F” più vendute in Italia
Porsche 911 | 131 |
Porsche Taycan | 46 |
Maserati Ghibli | 41 |
Mercedes classe S | 38 |
Ferrari Roma | 31 |
Porsche Panamera | 26 |
Ferrari F8 | 23 |
Mercedes GT Coupé 4 | 21 |
Ferrari 296 | 21 |
Jaguar F-Type | 15 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: top 10 per alimentazione
L’unico cambiamento nelle immatricolazioni auto in Italia di marzo 2022 relativo alle alimentazioni riguarda le elettriche: la Tesla Model Y ha tolto lo scettro alla Fiat Nuova 500.
Le 10 auto più vendute in Italia a marzo 2022 per alimentazione
Immatricolazioni auto marzo 2022: i 10 modelli a benzina più venduti in Italia
Citroën C3 | 3.465 |
Peugeot 208 | 2.125 |
Volkswagen T-Roc | 1.567 |
Opel Corsa | 1.551 |
Volkswagen T-Cross | 1.443 |
Dacia Sandero | 1.024 |
Citroën C3 Aircross | 988 |
Volkswagen Taigo | 978 |
Ford EcoSport | 977 |
Volkswagen Polo | 973 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: i 10 modelli diesel più venduti in Italia
Fiat 500X | 1.917 |
Citroën C3 | 1.441 |
Jeep Compass | 1.124 |
Jeep Renegade | 958 |
Audi Q3 | 951 |
Peugeot 3008 | 932 |
Peugeot 2008 | 840 |
Volkswagen Tiguan | 781 |
Ford Kuga | 776 |
Citroën C3 Aircross | 760 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: i 10 modelli a GPL più venduti in Italia
Dacia Duster | 2.251 |
Dacia Sandero | 1.995 |
Renault Captur | 1.513 |
Fiat Panda | 1.009 |
Renault Clio | 673 |
Dacia Jogger | 550 |
Lancia Ypsilon | 487 |
DR 5.0 | 470 |
Kia Stonic | 292 |
Kia Picanto | 245 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: i 10 modelli a metano più venduti in Italia
Skoda Kamiq | 418 |
Seat Arona | 272 |
Volkswagen Polo | 151 |
Seat Ibiza | 119 |
Volkswagen Golf | 115 |
Volkswagen up! | 79 |
Audi A3 | 51 |
Seat Leon | 35 |
Skoda Scala | 31 |
Lancia Ypsilon | 18 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 ibride più vendute in Italia
Fiat Panda | 9.131 |
Lancia Ypsilon | 3.103 |
Ford Puma | 2.568 |
Toyota Yaris | 2.452 |
Toyota Yaris Cross | 1.795 |
Kia Sportage | 1.180 |
Toyota C-HR | 1.106 |
Nissan Qashqai | 1.039 |
Fiat 500 | 1.007 |
Hyundai Tucson | 786 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 ibride plug-in più vendute in Italia
Jeep Compass | 985 |
Jeep Renegade | 626 |
BMW X1 | 321 |
Ford Kuga | 304 |
Volvo XC40 | 285 |
Peugeot 3008 | 264 |
Renault Captur | 210 |
Audi A3 | 162 |
Mini Countryman | 152 |
BMW X3 | 134 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 elettriche più vendute in Italia
Tesla Model Y | 678 |
Dacia Spring | 516 |
Fiat Nuova 500 | 495 |
Tesla Model 3 | 378 |
Smart EQ fortwo | 314 |
Mini Full Electric | 155 |
Peugeot e-208 | 141 |
Renault Zoe | 111 |
Hyundai Kona Electric | 109 |
Volkswagen ID.3 | 86 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: top 10 per carrozzeria
La Dacia Jogger – ufficialmente una station wagon ma considerata MPV dall’UNRAE (l’associazione delle Case automobilistiche estere che fornisce i dati sulle immatricolazioni) – è diventata la monovolume compatta più venduta in Italia a marzo 2022 al posto della Mercedes classe B.
Le 10 auto più vendute in Italia a marzo 2022 per carrozzeria
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 crossover più vendute in Italia
Ford Puma | 2.923 |
Dacia Duster | 2.683 |
Renault Captur | 2.626 |
Volkswagen T-Roc | 2.118 |
Fiat 500X | 2.117 |
Citroën C3 Aircross | 1.748 |
Ford Kuga | 1.718 |
Peugeot 2008 | 1.651 |
Jeep Renegade | 1.501 |
Toyota Yaris Cross | 1.452 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 berline più vendute in Italia
Fiat Panda | 10.209 |
Citroën C3 | 4.906 |
Lancia Ypsilon | 3.608 |
Dacia Sandero | 3.019 |
Peugeot 208 | 2.864 |
Toyota Yaris | 2.792 |
Opel Corsa | 2.001 |
Fiat 500 | 1.529 |
Renault Clio | 1.526 |
Kia Picanto | 1.129 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 fuoristrada più vendute in Italia
Jeep Compass | 1.130 |
Tesla Model Y | 678 |
Jeep Renegade | 635 |
Mercedes GLC | 592 |
Alfa Romeo Stelvio | 573 |
BMW X1 | 482 |
BMW X3 | 481 |
Toyota RAV4 | 466 |
Audi Q5 | 388 |
Porsche Macan | 374 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 station wagon più vendute in Italia
Audi A4 Avant | 508 |
Ford Focus SW | 450 |
Toyota Corolla Touring Sports | 385 |
Audi A6 Avant | 223 |
Volkswagen Passat Variant | 192 |
BMW serie 3 Touring | 191 |
BMW serie 5 Touring | 142 |
Opel Astra Sports Tourer | 134 |
Renault Mégane Sporter | 119 |
Mercedes classe C S.W. | 119 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 multispazio più vendute in Italia
Renault Kangoo | 271 |
Volkswagen Caddy | 254 |
Ford Tourneo Connect | 100 |
Peugeot e-Rifter | 93 |
Toyota Proace City | 88 |
Nissan Townstar | 66 |
Citroën ë-Berlingo | 57 |
Fiat Qubo | 34 |
Fiat Doblò | 29 |
Ford Tourneo Courier | 19 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 7 monovolume compatte più vendute in Italia
Dacia Jogger | 695 |
Mercedes classe B | 250 |
BMW serie 2 | 150 |
Dacia Lodgy | 32 |
Citroën C4 | 28 |
Renault Scénic | 24 |
Volkswagen Touran | 21 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: la piccola monovolume più venduta in Italia
Fiat 500L | 1.043 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 coupé più vendute in Italia
BMW serie 4 | 91 |
Porsche 911 | 65 |
BMW i4 | 51 |
Porsche Taycan | 46 |
Ferrari Roma | 31 |
BMW serie 2 | 26 |
Porsche Panamera | 26 |
Mercedes CLS | 22 |
Mercedes GT Coupé 4 | 21 |
Ferrari 296 | 21 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 cabrio e spider più vendute in Italia
Fiat 500 | 128 |
BMW Z4 | 69 |
Porsche 911 Cabriolet | 66 |
Mazda MX-5 | 42 |
Volkswagen T-Roc Cabriolet | 41 |
Mini Cabrio | 35 |
Smart EQ fortwo cabrio | 34 |
Abarth 595 C | 23 |
Porsche 718 Boxster | 17 |
BMW serie 4 Cabrio | 16 |
Immatricolazioni auto marzo 2022: le 10 monovolume grandi più vendute in Italia
Mercedes classe V | 109 |
Toyota Proace Verso | 92 |
Opel Zafira-e Life | 60 |
Citroën ë-SpaceTourer | 45 |
Peugeot e-Traveller | 31 |
Volkswagen Multivan | 26 |
Ford S-Max | 20 |
Renault Espace | 19 |
Opel Vivaro Life | 15 |
Fiat Ulysse | 9 |
L’articolo Immatricolazioni auto marzo 2022: tutti i dati e le classifiche proviene da Icon Wheels.
Alcuni trucchi per risparmiare carburante in questo periodo
Stiamo vivendo tutti con fatica questo periodo difficile, in cui il caro carburante (e non solo) ha messo a dura prova “le nostre tasche” e i nostri risparmi, soprattutto dopo due anni di pandemia. I prezzi della benzina e del diesel dall’inizio dell’anno sono saliti alle stelle, a livelli (quasi) mai visti prima. In passato avevamo già assistito ad un aumento dei prezzi a causa delle accise, oggi tutta la situazione si è aggravata anche per colpa della guerra tra Russia e Ucraina.
Vediamo alcuni consigli utili per risparmiare carburante, soprattutto in un momento in cui appunto i costi sono alle stelle.
Risparmia benzina non tirando le marce
Tirare ogni singolo rapporto e guidare a scatti è controproducente sia per quanto riguarda l’efficienza del veicolo, sia per la diminuzione del comfort di marcia. Il consiglio è quello di sfruttare la coppia motrice in basso, per raggiungere la velocità desiderata, senza sprecare carburante prezioso.
Stile di guida predittivo e utilizzo del cambio
Su molte vetture moderne è presente a bordo un indicatore di cambiata molto utile e pratico da usare: si tratta di una spia che si accende per consigliare al guidatore quando cambiare marcia, passando a quella superiore. Questo consente di sfruttare il motore e la sua coppia senza stressarlo e senza sprecare una quantità eccessiva di carburante.
Non è tutto, perché anche i sistemi di assistenza alla guida possono essere molto utili in termini di condotta di guida corretta. Per fare un esempio, parliamo del cruise control adattivo che, a seconda della distanza impostata, analizza il comportamento della macchina che precede, e adegua di conseguenza l’andatura e la frenata. Non dimentichiamo che adattare la velocità alle condizioni del traffico, senza ripetute frenate, ha un impatto positivo sui consumi.
Attenzione: anche moderare la velocità aiuta a risparmiare. Con l’aumentare della velocità infatti cresce anche il regime di rotazione del motore e quindi i consumi.
Manutenzione e gomme sono fondamentali
Un altro aspetto molto importante per l’auto è la sua totale efficienza. Quindi sono fondamentali una manutenzione ottimale, il buon funzionamento dei filtri e dei liquidi, dell’elettronica, dell’impianto frenante. Tutti elementi che contribuiscono a mantenere il motore in buona salute, a evitare dispersioni di energia inutili e quindi a risparmiare carburante.
Lo stesso vale per gli pneumatici dell’auto: il vero punto di contatto tra sospensioni e manto stradale. Le gomme devono essere gonfiate alla giusta pressione, né troppo alta né troppo bassa, in modo da non causare problemi di attrito e quindi consumi elevati.
Carichi eccessivi e finestrini
Evitare di caricare eccessivamente l’auto, che deve fare un maggior sforzo per procedere, aiuta sicuramente a risparmiare sul consumo di carburante.
Altro punto fondamentale di una vettura che si definisce efficiente è, senza alcun dubbio, l’aerodinamica. Per questo, ogni Casa automobilistica, quando progetta un nuovo veicolo, deve calcolare l’impatto e la resistenza all’aria del frontale ma anche dello scorrimento dei flussi.
A questo proposito dobbiamo dire che il finestrino aperto crea resistenza, percepibile soprattutto a velocità elevate. L’impatto di un finestrino laterale aperto può incidere fino al 15/20% sui consumi, secondo alcuni recenti studi.
Programmare il viaggio
Sapere già il percorso da seguire per raggiungere la propria meta aiuta a non sbagliare strada (allungandola) e a evitare strade inutili e tragitti tortuosi, difficili, che possono aumentare i consumi.
L’articolo Alcuni trucchi per risparmiare carburante in questo periodo proviene da Icon Wheels.
Mercedes EQB: elettrica e versatile
La Mercedes EQB è l’auto perfetta per i padri di famiglia che cercano una crossover versatile ma che al tempo stesso non possono rinunciare all’eleganza e al rispetto dell’ambiente. La SUV media elettrica “premium” tedesca – disponibile a trazione anteriore o integrale – punta principalmente a coccolare i passeggeri e può avere anche 7 posti (optional).
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Mercedes EQB più potente, più lussuosa e più costosa del listino: la 350 4Matic a quattro ruote motrici nell’allestimento Premium Plus. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Mercedes EQB 350: autonomia, batteria e ricarica
La batteria da 66,5 kWh della Mercedes EQB 350 protagonista del nostro primo contatto non è molto grande rispetto a quelle montate dalla concorrenza e questo si ripercuote sull’autonomia: la Casa teutonica dichiara percorrenze comprese tra 395 e 423 km ma nell’uso reale si oscilla tra 300 e 350 chilometri a seconda dello stile di guida. Il navigatore con Electric Intelligence calcola il percorso più veloce per arrivare a destinazione tenendo conto della massima potenza di ricarica e della durata di eventuali soste per il “pieno”.
La ricarica in corrente alternata arriva fino a 11 kW mentre quella in corrente continua raggiunge solo quota 100 kW: in poche parole ci vogliono più di 30 minuti per portare gli accumulatori dal 10 all’80%. I clienti della EQB hanno incluso per un anno Mercedes me Charge (accesso a oltre 530.000 punti di ricarica di diversi fornitori in 31 Paesi, addebito unico e immissione nella rete elettrica di corrente prodotta con fonti rinnovabili per compensare ogni rifornimento nei primi dodici mesi) e la possibilità di utilizzare le colonnine Ionity a 0,29 centesimi per kWh (offerta, quest’ultima, valida solo per le varianti 4Matic).
Mercedes EQB: i motori
La Mercedes EQB è offerta in tre versioni:
- un motore elettrico da 190 CV (250)
- due motori elettrici da 228 CV (300 4Matic)
- due motori elettrici da 292 CV (350 4Matic)
Mercedes EQB 350: prestazioni e piacere di guida
Nonostante i due motori elettrici (292 CV di potenza totale), la trazione integrale e uno “0-100” da 6,2 secondi la Mercedes EQB 350 non nasce per fare le corse. La SUV media a emissioni zero della Stella punta tutto sul comfort e sul coccolare il guidatore e i passeggeri: merito di sospensioni soffici, di un abitacolo ben insonorizzato e di una grande quantità di sistemi di assistenza alla guida. I propulsori, se sollecitati, regalano una buona spinta ma nell’uso normale erogano la cavalleria in modo “soft”.
I suoi limiti emergono nelle curve: stiamo pur sempre parlando di una Sport Utility alta, stretta e pesante rivolta alle famiglie dotata di uno sterzo poco sensibile e di un impianto frenante senza infamia e senza lode.
Mercedes EQB: spazio e finiture
La Mercedes EQB è una SUV ricca di soluzioni versatili: a cominciare dai sedili posteriori scorrevoli (14 cm) per finire con i sette posti optional (1.012,60 euro). Bisogna però specificare alcune cose: i due sedili della terza fila possono accogliere solo persone non più alte di 1,65 metri e se è vero che lo spazio a disposizione della testa è generoso è altrettanto vero che tre adulti seduti in seconda fila stanno un po’ strettini.
Per quanto riguarda le finiture il livello è lo stesso della GLB: ottimo. Materiali di eccellente qualità assemblati in modo impeccabile: il tutto in un ambiente ricco di tecnologia ergonomica e intuitiva. Difficile trovare di meglio nel segmento.
Mercedes EQB: il design
La Mercedes EQB è basata sulla GLB e condivide molti elementi di stile esterni e, soprattutto, interni con la “cugina” termica. Troviamo però alcuni segni distintivi come la mascherina Black Panel con stella centrale, la fascia luminosa anteriore e posteriore e numerosi interventi aerodinamici che hanno consentito di ottenere un Cx di 0,28 (davvero niente male per una crossover con queste forme). Senza dimenticare i dettagli blu nei fari e la targa dietro abbassata dal portellone al paraurti.
Mercedes EQB: prezzo e dotazione
La Mercedes EQB 350 Premium Plus oggetto del nostro primo contatto ha un prezzo (66.450 euro) e una dotazione di serie in linea con quanto offerto dalle rivali:
Pacchetti speciali
- Esterni ed interni AMG Line
- Pacchetto Prestige
Pacchetti
- AMG Line Pack
Esterni
- Styling AMG
- Cristalli laterali posteriori e lunotto oscurati
- Illuminazione esterna di orientamento con proiezione del logo del marchio
- Roof rails in alluminio
Assetto e sospensioni
- Assetto ribassato (l’assetto ribassato di 15 millimetri è dotato di molle e ammortizzatori di taratura particolare, molto più sportiva rispetto a un assetto standard)
Fari
- Sistema di assistenza abbaglianti adattivi
- Fari LED High Performance
Cerchi
- Cerchi in lega AMG da 18″ a 5 razze, ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, verniciati in nero lucido e torniti con finitura a specchio con pneumatici 235/55 R18 su 7,5J x 18 ET53,5
Interni
- Tappetini in velours sportivi AMG
- Soglie d’ingresso anteriori illuminate con cover intercambiabile
- Portabevande doppio
- Bracciolo posteriore estraibile con portabevande
- Touchpad
- Alette parasole con deflettore estendibile
- Vano portaoggetti nella consolle centrale con avvolgibile
- Luci soffuse “ambient” con 64 diversi colori
- Pacchetto per il vano bagagli
- Presa da 12V nel vano bagagli
- Visibility Light Pack
Telematica
- Telecamera posteriore per la retromarcia assistita
- Predisposizione per chiave digitale
- Autoradio digitale – Sono integrati tre sintonizzatori digitali per la ricezione di programmi della radio digitale terrestre (DAB, DAB+ e DMB)
Display
- Display sulla plancia con diagonale da 10,25″
- Display centrale con diagonale da 10,25″
Navigazione
- Funzioni avanzate MBUX
- Sistema di navigazione su disco fisso (il Live Traffic Information fornisce informazioni di viabilità aggiornate per gran parte della rete stradale utilizzando diverse fonti e la comunicazione Car-to-X fa comunicare i veicoli tra loro e con l’infrastruttura di viabilità. Live Traffic Information, Car-to-X e aggiornamenti cartografici online sono gratuiti per tre anni dalla prima immatricolazione e si possono rinnovare dal portale Mercedes me)
Audio
- Advanced Sound System
Sedili
- Sedili sportivi anteriori
- Sedili anteriori riscaldabili elettricamente
- Sedili posteriori regolabili longitudinalmente
- Supporto lombare regolabile su 4 parametri lato guida e passeggero
- Pacchetto Comfort per i sedili
Volante
- Comandi del cambio al volante galvanizzati con superficie cromata color argento
- Volante sportivo multifunzione in pelle nappa a tre razze, appiattito nella parte inferiore e traforato all’altezza dell’impugnatura, con pulsanti touch control, mascherina color cromo argentato e cuciture decorative rosse o nere a seconda dei rivestimenti
Inserti di finitura interna
- Inserto retroilluminato
- Inserto in look a spirale retroilluminato
Climatizzazione
- Climatizzatore automatico Comfortmatic: temperatura regolabile individualmente da guidatore e passeggero, bocchette posteriori centrali
Mercedes me connect. Servizi digitali
- Carica wireless: ricarica senza fili i telefoni cellulari che supportano lo standard Qi su una superficie di carica, Near Field Communication (NFC)
- Predisposizione per servizi con Accesso Remoto e servizi di navigazione
- Chiamata di emergenza Mercedes-Benz: sistema di chiamata di emergenza automatica in caso di incidente (non necessita di telefono cellulare)
- Modulo LTE per l’utilizzo dei servizi Mercedes me connect
Sistemi di assistenza alla guida
- Blind Spot Assist: sistema di controllo dell’angolo morto di visuale degli specchietti
- Sistema antisbandamento attivo (una vibrazione del volante avvisa il guidatore in caso di allontanamento accidentale dalla sua corsia di marcia e il sistema ESP può intervenire attivamente con un intervento frenante unilaterale a determinate condizioni
- Brake Assist attivo
- Kneebag per il guidatore
- Sistema di rilevamento automatico del limite di velocità
Sicurezza e comfort
- Pacchetto Parcheggio: include Parktronic
- Sistema di assistenza al parcheggio Parktronic
- Pacchetto retrovisori: retrovisore interno ed esterno sinistro autoanabbagliante
- Reti portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori
- Tergicristalli con sensore pioggia
- Cruise control
- Sistema di controllo della pressione pneumatici RDK
- Pacchetto retrovisori: specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente
- Giubbetto fluorescente per guidatore
- Portellone posteriore Easy-Pack con comando elettrico di apertura e chiusura
- Tirefit
- Dynamic Select: comando nella consolle centrale che permette di scegliere il programma di marcia preferito
- Mirror Package (specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, retrovisore interno ed esterno sinistro autoanabbagliante)
- Disattivazione automatica airbag lato passeggero
- Cofano motore attivo per sicurezza pedoni
EQ
- Avvisatore acustico (per proteggere i pedoni e i ciclisti, fino a 30 km/h viene emesso un suono appositamente ideato da Mercedes-Benz. Sopra i 30 km/h non è necessario perché dominano il rumore del vento e la rumorosità di rotolamento. Nell’abitacolo il rumore non è percepibile)
Ricarica
- Sistema di ricarica a corrente alternata (ricarica AC). Permette di ricaricare con corrente trifase da 11 kW
- Sistema di ricarica a corrente continua (ricarica CC). Per una velocità di ricarica ottimale a 100 kW
- Cavo di ricarica per wallbox e stazione di ricarica pubblica, 5 m, piatto. Il cavo Modo 3 consente di ricaricare la batteria dell’auto alla wallbox o alle stazioni di ricarica pubbliche con massimo 11 kW
- Cavo di ricarica per presa domestica 5 mt, piatto. Il cavo Modo 2 consente di ricaricare la batteria dell’auto alla presa di corrente domestica con 1,8 kW massimi (230 V, monofase, 8 A) ed è indicato per le prese di corrente del tipo E/F CEE 7/7
Comfort
- Pacchetto Keyless-Go
Rivestimenti in artico e dinamica
- Rivestimenti in Artico/microfibra Dinamica neri con sedili sportivi
Mercedes EQB: le novità in cinque punti
- 7 posti (optional)
- Sedili della seconda fila scorrevoli
- Mascherina chiusa
- Gruppi ottici uniti
- Navigatore con Electric Intelligence
Scheda tecnica
Lunghezza | 4,69 metri |
Larghezza | 1,83 metri |
Altezza | 1,70 metri |
Acc. 0-100 km/h | 6,2 s |
Capacità batteria | 66,5 kWh |
Caratteristiche motore | due motori elettrici, potenza massima di 292 CV |
Autonomia | 395-423 km (WLTP) |
Prezzo | 66.450 euro |
Dove l’abbiamo guidata
Tra Bologna, Cesenatico e Forlì su un percorso prevalentemente autostradale perfetto per le caratteristiche “turistiche” della Mercedes EQB ma poco adatto per tentare di avvicinarsi ai valori di autonomia dichiarati dalla Casa tedesca.
NON TUTTI SANNO CHE – Dal 1958 al 1960 il grattacielo di Cesenatico è stato l’edificio più alto d’Italia.
Dove vorremmo guidarla
Avremmo voluto guidare la Mercedes EQB per più tempo ad andature rilassate (magari su un percorso sconnesso) per apprezzare ancora di più la comodità della SUV media elettrica della Stella.
Le concorrenti
BMW iX3 Inspiring | Una SUV media premium, elettrica e tedesca come la EQB. La trazione, però, è solo posteriore. |
Ford Mustang Mach-E AWD Standard | La crossover media americana costa quasi 10.000 euro meno della EQB e può vantare, tra le altre cose, un design sexy. |
Skoda Enyaq iV 80x Founders Edition | La versione più costosa della SUV media elettrica ceca ha un prezzo interessante e monta una batteria grande che garantisce un’autonomia di quasi 500 km. Non è però pratica come una EQB. |
Tesla Model Y Performance | La rivale più agguerrita della Mercedes EQB costa parecchio e non brilla alla voce “finiture” ma è spaziosa e può essere ricaricata fino a 250 kW. Senza dimenticare le prestazioni eccezionali e l’ottimo comportamento stradale. |
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Nuova Porsche Macan: così si allarga la famiglia dei porschisti
Nell’anno dei record, il 2021, nel quale Porsche ha superato le 300 mila vetture in tutto il mondo, la Macan ha recitato una parte di rilievo, aggiudicandosi un terzo delle vendite e in Italia addirittura il 41% del totale. Un botto, anche perché una larga fetta degli acquirenti di Macan sono persone che entrano per la prima volta in contatto col mondo Porsche. E di questi l’80% sceglie la versione normale, il restante la più aggressiva GTS.
Una normale si fa per dire, perché comunque, con un motore turbo quattro cilindri 2.000 cc da 245 CV e 370 Nm di coppia: che si traducono in uno zero-cento in 6,7 secondi e una velocità dichiarata di 225 km/h (anche se nel nostro esemplare in prova, targato Germania, un adesivo rotondo bianco e rosso assai piccolino sul lato sinistro del cruscotto ricordava di non superare i 240 km/h). Quindi birra a sufficienza, accrescibile con il tasto Sport che rende l’erogazione molto più pronta e la sonorità del motore di conseguenza più cattiva e gratificante. Il gruppo motore è agganciato a un cambio automatico a doppia frizione, quindi molto dolce e preciso negli innesti, a sette rapporti.
Possiamo dire che la famiglia Macan, più ancora di Cayenne, dove le prestazioni la fanno da padrone, allarga la variegata umanità Porsche, nella direzione di padri affermati magari un po’ intimiditi dalle prestazioni più violente di altri modelli, oppure di signore che amano il brand ma vogliono un Suv più emozionale rispetto alle offerte più classiche, anche di marchi parenti o cugini.
Gli interni sono classicamente Porsche, con gli strumenti circolari, l’accensione alla sinistra del volante (per ricordare le Porsche che correvano a Le Mans) e un più di infotainment, con schermo centrale da 10 pollici e sistema compatibile con Android Auto e Aplle Car Play.
Non appartenendo a nessuna delle due categorie di cui sopra siamo entrati nella nuova Macan esattamente come se afferrassimo il volante di una Porsche qualsiasi. La strada consigliata in questo primo approccio va da Milano alla valle d’Aosta, precisamente fino a Courmayer e poi dai piedi del Monte bianco si sale lungo la statale fino a La Thuile, ancora oltre verso il Colle San Carlo e poi giù verso il fondo valle e di nuovo a Milano. Un itinerario di quelli giusti che permette di valutare molti aspetti della nuova Macan. Si parte con la normale e si ritorna con la GTS, che di cavalli ne ha ben di più, 380, oltre ad esibire un aspetto più sportivo sia fuori che dentro.
In autostrada a velocità codice la sensazione è di essere a bordo di una Suv premium o di una berlina di alta classe: ottimo il comfort e la silenziosità di marcia. Grazie ai rapporti un po’ lunghi (ne riparleremo) i consumi poi sono migliori del dichiarato, il computer di bordo segnala addirittura 13 chilometri con un litro (la media dichiarata da Porsche è 11 km/l). Certo, l’aspetto meno entusiasmante è che se si vuole sorpassare in velocità e destrezza, affondando il pedale del gas il sistema scala uno o addirittura due rapporti, in modo da far prendere i giri al quattro cilindri con una certa velocità. In tutti i casi il viaggio fila via che è un piacere. A Courmayeur poi la popolazione dei villeggianti milanesi è sempre attenta a quello che sfila per le strade e la nuova Macan, grazie al bel lavoro di ridisegno del frontale e dei gruppi ottici (LED Matrix) raccoglie gli sguardi, dovendo apparire ai più una Cayenne di stazza più compatta. Quindi family feeling accentuato e gradito, ci pare, almeno a vedere chi ci osserva.
In salita la Macan va via in souplesse, ma se si vuole sentirsi un po’ porschisti bisogna schiacciare a destra del volante il tasto sport e la musica cambia, affrontando in velocità la serie tornanti che portano a La Thuile, ravvicinati, belli stretti e che richiedono un cambio di rapporto tra l’uno e l’altro. L’agilità della Macan è davvero notevole, non dico che la percezione sia uguale a vetture ben più corte, tipo quelle inglesine rombanti, ma certamente è sorprendente, merito di telaio e sterzo precisi ma anche delle ruote posteriori sterzanti, che seguono perfettamente la traiettoria della curva e trasferiscono grande sicurezza di marcia. Dicevamo del cambio: tanto è apprezzabile in autostrada, tanto lo si vorrebbe con rapporti più ravvicinati nelle situazioni più strette e ripide. Poi certo la necessità di inquinare ed emettere sempre meno anidride carbonica qualche sacrificio in termini di prestazioni probabilmente lo richiede. E poi, lo ripetiamo, l’utente di Macan di birra ne sente anche fin troppa. E poi, poi c’è la GTS se si vuole di più, vettura che scatta da zero a cento in 4,5 secondi, grazie al sei cilindri a V turbo. Ma soprattutto appare molto più reattiva senza bisogno di settarla in Sport. E i tornanti van via che è un piacere. Ma, diciamolo, un piacere che normalmente mogli e figli non gradiscono di condividere, preferendo (ne siamo sicuri) stili di guida più soft, in modo da poter tenere gli occhi sul cellulare…
Infine i prezzi: si parte da 66.293 euro per arrivare a 92.431 euro della GTS.
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Come e perché si aggiorna la carta di circolazione
Ci sono dei casi in cui il libretto dell’auto deve essere obbligatoriamente aggiornato, forse non tutti lo sanno, ma è fondamentale perché sia sempre a norma di legge. Vediamo quindi quando bisogna aggiornare la carta di circolazione e per quali motivi.
Carta di circolazione auto: a che cosa serve
Il libretto dell’auto è un documento fondamentale per ogni vettura e mezzo. Si tratta, come detto sinora, della carta di circolazione, che comunemente chiamiamo appunto libretto. Serve necessariamente per poter circolare liberamente, il conducente deve avere il documento sempre con sé per poter viaggiare senza problemi durante eventuali controlli da parte di Polizia o Carabinieri in posto di blocco.
Chi rilascia la carta di circolazione
Il libretto viene rilasciato dall’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC). Nello specifico il documento stesso contiene tutte le caratteristiche tecniche del mezzo. La novità in vigore dal 1° gennaio 2020 (con il D. Lgs. n. 98/2017) è che la carta di circolazione viene man mano sostituita dal Documento Unico di Circolazione e di proprietà (DU), in cui è contenuto anche il Certificato di Proprietà del veicolo, cartaceo o digitale.
Quali dati e informazioni contiene il libretto
Nella carta di circolazione di un’auto vengono riportate tutte le principali informazioni che riguardano lo stesso veicolo, ma anche i dati del proprietario del mezzo. Per fare un esempio, i dati contenuti nel documento sono la località di residenza del proprietario, l’eventuale installazione del gancio traino. In ogni caso, tutte informazioni che, nel momento in cui cambiano, devono obbligatoriamente essere aggiornate direttamente sul libretto di circolazione.
Come si fa l’aggiornamento della Carta di Circolazione o DU
Come potete intuire dalle informazioni date sinora, l’aggiornamento della carta di circolazione è ovviamente importante sia per modifiche ai dati del proprietario, sia per variazioni delle caratteristiche tecniche dell’auto, come è scritto negli articoli 75 e 78 del Codice della Strada, in cui si parla anche di visita e prova presso la Motorizzazioni competente, a seconda della sede dell’officina che esegue i lavori.
Per questi motivi è fondamentale sapere come si deve aggiornare il libretto di circolazione dell’auto, qual è la procedura specifica per farlo. Se si vogliono fare delle modifiche al veicolo, prima dei lavori è generalmente necessario richiedere il nullaosta al costruttore e far redigere la relazione tecnica da parte di una figura abilitata, che quindi è un ingegnere o un tecnico con requisiti professionali specifici, che attesta la possibilità di intervenire e modificare l’auto come richiesto dal possessore.
Una volta fatte la richiesta e la relazione tecnica, è necessario andare in Motorizzazione per la visita e prova. Nel caso in cui questa procedura ha esito positivo, allora viene emessa una nuova carta di circolazione aggiornata, con la variazione o l’integrazione dei dati.
La procedura ha un costo?
Sì, la domanda deve essere accompagnata da un versamento di 25 euro sul conto corrente postale 9001, da un altro di 32 euro sul c/c 4028 e da un ultimo ancora di 12,50 euro sul c/c 551002.
Non è tutto: ci sono anche altri casi in cui, per legge, è necessario aggiornare la carta di circolazione, e non soltanto per i cambiamenti strutturali del veicolo. Parliamo di passaggio di proprietà del mezzo stesso e di cambio di residenze del proprietario. Nel primo caso se ne occupa la Motorizzazione oppure direttamente l’Agenzia, nel secondo esempio invece bisogna inoltrare la richiesta al Comune, che invia un tagliando da applicare sul libretto, oppure viene ristampato il documento aggiornato.
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Che cosa sono e a cosa servono le auto demo?
Le auto demo sono le cosiddette dimostrative, e sono quei veicoli che troviamo in tutte le concessionarie e che possono essere comprate beneficiando di importanti vantaggi. Vediamo di che cosa si tratta, quanto si risparmia e perché e a cosa fare attenzione.
Il significato di auto demo
Si tratta di macchine che vengono usate dalla concessionaria a scopo espositivo e per fare i test drive con i clienti, che possono così prendere una decisione finale sull’acquisto. In particolare, il venditore immatricola le sue auto dimostrative a proprio nome, le mette a disposizione dei clienti per la prova su strada, per l’esposizione, per salirci e visualizzare l’abitacolo e testare le funzionalità. Dopo circa 6-12 mesi decide di rivenderle, per questo spesso vengono chiamate anche vetture semestrali.
Il chilometraggio delle auto demo in genere è molto basso, non quanto le auto km 0, ma comunque non elevato. E il prezzo di vendita in genere è molto vantaggioso rispetto al nuovo, pur essendo state usate comunque pochissimo e solo a scopo dimostrativo.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi
Il primo vantaggio è il prezzo che, come abbiamo detto, è senza dubbio inferiore a quello dell’auto nuova. Di solito è più basso del 10-15% circa, ma a volte lo “sconto” rispetto al listino può essere maggiore. Solitamente si tratta di macchine che, essendo in esposizione per convincere i clienti all’acquisto, sono equipaggiate con il top di gamma.
Le auto demo godono della garanzia di fabbrica del costruttore che generalmente è di 24 mesi.
Essendo usate per prove su strada, è chiaro che alcuni componenti possono risultare usurati, come:
- le gomme;
- il motore;
- la frizione;
- i freni;
- gli ammortizzatori.
Possono presentare dei piccoli difetti all’interno oppure sulla carrozzeria, essendo state per lungo tempo esposte e anche usate per i test drive.
Un altro svantaggio da tenere presente? Essendo auto già immatricolate dal concessionario, il valore in caso di rivendita successiva ovviamente è più basso, perché hanno avuto più di un proprietario.
A cosa fare attenzione prima di comprare un’auto demo
Elenchiamo alcune raccomandazioni da considerare prima dell’acquisto. innanzitutto, prima di decidere cosa fare, è necessario controllare sempre le condizioni del veicolo e fare un giro di prova il più lungo possibile. Mentre si è alla guida, verificare che la macchina non emetta rumori strani, soprattutto in curva e nelle fasi di accelerazione e frenata. Un occhio alle luci, al climatizzatore e all’impianto audio, per accertarsi che tutti funzioni alla perfezione.
Questo è l’unico modo per essere certi di comprare una vettura per cui vale la pena e quindi per assicurarsi inoltre che i soldi che si risparmiano comprando una vettura dimostrativa non debbano poi essere spesi per sistemare danni e per altri interventi di riparazione non considerati al momento dell’acquisto. La garanzia della Casa madre è valida, ma è comunque fondamentale fare attenzione alle parti soggette a usura che potrebbero essere scoperte dalla garanzia, come il funzionamento della frizione o dell’impianto frenante.
Quando conviene comprare un’auto demo
Non possiamo dare una risposta univoca, ovviamente la convenienza è relativa. Vale sempre la pena cercare e acquistare un’auto demo perché si risparmia, chiaramente deve essere in buone condizioni e il trattamento riservato dal concessionario deve essere conveniente. Se lo sconto però non è molto alto, è meglio scegliere un’auto a km 0, che ha sicuramente un’usura minore, avendo percorso molti meno chilometri.
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Multa per chi guida senza i corretti requisiti fisici/psichici
Secondo l’articolo 115 del Codice della Strada – “Requisiti per la guida dei veicoli e la conduzione di animali – chi guida veicoli o conduce animali deve essere idoneo per requisiti fisici e psichici e aver compiuto:
- 14 anni per guidare: veicoli a trazione animale o condurre animali da tiro, da soma o da sella, ovvero armenti, greggi o altri raggruppamenti di animali. Sul territorio nazionale, veicoli cui abilita la patente di guida della categoria AM, purché non trasportino altre persone oltre al conducente;
- 16 anni per guidare: veicoli cui abilita la patente di guida della categoria AM, A1 e B1;
- 18 anni per guidare: veicoli cui abilita la patente di guida della categoria A2, B e BE, C1 e C1E;
- 20 anni per guidare: veicoli cui abilita la patente di guida della categoria A, se il conducente ha patente di guida A2 da almeno 2 anni;
- 21 anni per guidare: tricicli cui abilita la patente di guida della categoria A, veicoli cui abilita la patente di guida delle categorie C e CE, D1 e D1E, veicoli per i quali è richiesto un certificato di abilitazione professionale di tipo KA o KB e veicoli che circolano in servizio di emergenza;
- 24 anni per guidare: veicoli cui abilita la patente di guida della categoria A, D e DE.
Minori alla guida
Minori che hanno 17 anni e patente di guida di categoria A1 o B1 possono guidare – per esercitazione – autoveicoli di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t, escluso il traino di qualunque tipo di rimorchio, rispettando la potenza dettata dalla legge e solo se accompagnati da un conducente con patente B o superiore da almeno 10 anni, con rilascio di un’apposita autorizzazione.
I minori (17enni) autorizzati alla guida accompagnati da uno dei soggetti indicati, possono fare esercitazione solo dopo aver effettuato almeno dieci ore di corso pratico di guida, delle quali almeno quattro in autostrada o su strade extraurbane e due in condizione di visione notturna, presso un’autoscuola con istruttore abilitato e autorizzato.
Violazioni e multe
Chi guida veicoli a motore non può aver superato:
- 65 anni per guidare autotreni e autoarticolati con massa complessiva a pieno carico superiore a 20 t. Limite che può essere elevato, anno per anno, fino a 68 anni se il conducente consegua un attestato sui requisiti fisici e psichici a seguito di visita medica;
- 60 anni per guidare autobus, autocarri, autotreni autoarticolati, autosnodati, adibiti al trasporto di persone. Anche in questo caso si può arrivare fino a 68 anni.
Attenzione perché chiunque si metta alla guida di veicoli o conduca animali e senza essere nelle condizioni richieste dal presente articolo è soggetto al pagamento di una multa da euro 87 a euro 344. Se si tratta di veicoli per la cui guida è richiesta la carta di qualificazione del conducente, allora la sanzione va da 158 euro a 638 euro.
Chi ha la disponibilità di veicoli o di animali e li affida a persone che non sono nelle condizioni richieste dalla legge, allora rischia la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 42 a euro 173 se si tratta di veicolo o da euro 26 a euro 102 se si tratta di animali. Le violazioni commesse con veicoli a motore comportano anche il fermo amministrativo del veicolo per 30 giorni.
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Blocco camion aprile 2022: il calendario e le date
L’elenco dei giorni di aprile 2022 nei quali i camion e i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate non potranno circolare (salvo deroghe) fuori dai centri abitati è stato stabilito da un decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Conoscere le date in cui non circolano i camion e i TIR è importante, soprattutto in un mese come questo ricco di giorni festivi (Venerdì Santo, Pasqua, Pasquetta e Festa della liberazione).
Di seguito troverete il calendario completo del divieto di circolazione per i mezzi pesanti disposto dal Ministero e relativo ad aprile 2022. Come potete vedere dall’elenco questo mese i blocchi interesseranno nove date.
Aprile 2022: i giorni di divieto per i TIR
- Domenica 3 aprile 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Domenica 10 aprile 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Venerdì 15 aprile 2022 dalle 14:00 alle 22:00
- Sabato 16 aprile 2022 dalle 09:00 alle 16:00
- Domenica 17 aprile 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Lunedì 18 aprile 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Martedì 19 aprile 2022 dalle 09:00 alle 14:00
- Domenica 24 aprile 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Lunedì 25 aprile 2022 dalle 09:00 alle 22:00
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MotoGP 2022 – GP Argentina a Termas de Rio Hondo: gli orari TV su Sky e TV8
Termas de Rio Hondo torna in MotoGP dopo due anni di assenza a causa della pandemia di Covid-19: il GP dell’Argentina, terza tappa del Motomondiale 2022, sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
Nella corsa sudamericana non vedremo al via Marc Márquez: il centauro spagnolo ha accusato un nuovo episodio di diplopia dopo il brutto incidente nel warm-up del Gran Premio d’Indonesia e il suo posto in sella alla Honda verrà preso dal tedesco Stefan Bradl.
MotoGP 2022 – GP Argentina: cosa aspettarsi
Il circuito di Termas de Rio Hondo – sede del GP dell’Argentina, terzo appuntamento della MotoGP 2022 – è un tracciato molto scorrevole che non presenta particolari insidie.
Di seguito troverete il calendario del Gran Premio dell’Argentina, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
MotoGP 2022 – Termas de Rio Hondo, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Sabato 2 aprile 2022
13:45-14:25 | Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
14:40-15:20 | Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
15:35-16:20 | MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
16:35-17:15 | Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
17:30-18:10 | Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
18:25-19:10 | MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
19:35-20:15 | Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP) |
20:30-21:10 | Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP) |
21:25-21:55 | MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
22:05-22:45 | MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP) |
Domenica 3 aprile 2022
14:30-14:50 | Moto3 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP) |
15:00-15:20 | Moto2 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP) |
15:30-16:00 | MotoGP – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP) |
17:00 | Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 19:00 su TV8) |
18:20 | Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 20:30 su TV8) |
20:00 | MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 22:15 su TV8) |
MotoGP – I numeri del GP dell’Argentina
LUNGHEZZA CIRCUITO | 4,8 km |
GIRI | 25 |
RECORD IN PROVA | Marc Márquez (Honda) – 1’37”683 – 2014 |
RECORD GARA | Valentino Rossi (Yamaha) – 1’39”019 – 2015 |
MotoGP – Il pronostico del GP dell’Argentina 2022
1° Pol Espargaró (Honda)
Pol Espargaró si troverà in Argentina a dover ricoprire il ruolo di prima guida Honda a causa dell’assenza di Marc Márquez.
Il pilota iberico ha iniziato bene la MotoGP 2022 con il terzo posto in Qatar e può vantare due podi negli ultimi quattro Gran Premi disputati. Migliorabili, invece, i suoi precedenti a Termas de Rio Hondo: un sesto posto come miglior risultato ottenuto nel lontano 2016.
2° Johann Zarco (Ducati)
Johann Zarco ama molto il GP dell’Argentina: nel 2018 a Termas de Rio Hondo ha portato a casa un secondo posto.
Il centauro francese – ringalluzzito dal podio in Indonesia – farà di tutto per rimanere nelle zone alte della classifica Piloti della MotoGP 2022.
3° Jack Miller (Ducati)
Jack Miller ha iniziato male la stagione e ha bisogno di un podio a Termas de Rio Hondo per tornare ai vertici.
I precedenti del centauro australiano nel GP dell’Argentina? Due quarti posti.
Da tenere d’occhio: Andrea Dovizioso (Yamaha)
Sarebbe bello tornare a vedere Andrea Dovizioso in “top 10” (evento che non si verifica dalla fine del 2020) ma la sua Yamaha non sembra essere all’altezza.
Il romagnolo ha dimostrato in passato di trovarsi a proprio agio nel GP dell’Argentina conquistando due podi in MotoGP.
La moto da seguire: Ducati
Non tutti sanno che l’ultima vittoria di una moto non giapponese in Argentina nella classe regina del Motomondiale risale al lontano 1963 (Mike Hailwood, MV Agusta).
La Casa di Borgo Panigale – reduce da tre successi negli ultimi quattro appuntamenti iridati della MotoGP – cercherà di riportare il tricolore davanti a tutti.
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