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MotoGP 2022 – GP Italia al Mugello: gli orari TV su Sky e TV8

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Il GP d’Italia al Mugello – ottava tappa della MotoGP 2022 – sarà trasmesso in diretta in chiaro anche su TV8 (oltre che su Sky). Di seguito troverete gli orari TV.

Fabio Quartararo cercherà di consolidare il primato nel Motomondiale con la Yamaha ma dovrà fare i conti con un’Aprilia che farà di tutto per sorprendere anche nella corsa più attesa dai fan italiani delle due ruote. Senza dimenticare la Honda di un certo Marc Márquez

MotoGP 2022 – GP Italia: cosa aspettarsi

Il circuito del Mugello – sede del GP d’Italia, ottavo appuntamento della MotoGP 2022 – è uno dei tracciati più amati dai piloti: una pista tecnica molto impegnativa per i centauri e per gli pneumatici. La pioggia prevista per sabato potrebbe incidere sulle qualifiche.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio d’Italia, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

MOTO-PRIX-FRA-MOTOGP

Credits: JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP via Getty Images

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MotoGP of France – Race

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MotoGP of France – Previews

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MotoGP 2022 – Mugello, il calendario e gli orari TV
Venerdì 27 maggio 2022
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
13:15-13:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
14:10-14:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
15:10-15:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
Sabato 28 maggio 2022
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
12:35-13:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
13:30-14:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP)
14:10-14:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
15:10-15:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
Domenica 29 maggio 2022
09:00-09:10 Moto3 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:20-09:30 Moto2 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:40-10:00 MotoGP – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
11:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
12:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
14:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)

MotoGP – I numeri del GP d’Italia
LUNGHEZZA CIRCUITO 5,2 km
GIRI 23
RECORD IN PROVA Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’45″187 – 2021
RECORD GARA Johann Zarco (Ducati) – 1’46″810 – 2021

MotoGP – Il pronostico del GP d’Italia 2022

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1° Marc Márquez (Honda)

Marc Márquez sta affrontando una stagione difficile da decifrare: il sei volte campione del mondo MotoGP è reduce da quattro piazzamenti consecutivi in “top 6” ma al tempo stesso non ha ancora centrato un podio. Il Mugello sarà la gara della svolta?

I precedenti del centauro spagnolo nel GP d’Italia sono discreti: una vittoria nel 2014 e tre podi totali.

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2° Fabio Quartararo (Yamaha)

Fabio Quartararo ha, secondo noi, tutte le carte in regola per consolidare il primo posto nella MotoGP 2022 portando a casa un buon piazzamento su un circuito che lo ha visto trionfare lo scorso anno.

L’attuale leader del campionato ha conquistato una vittoria e un secondo posto nelle ultime tre gare iridate.

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3° Aleix Espargaró (Aprilia)

Tre terzi posti consecutivi e tanta voglia di allungare questa striscia positiva: Aleix Espargaró è in splendida forma, supportato da un’Aprilia velocissima.

Il pilota spagnolo, però, non ama molto il Mugello: il suo miglior piazzamento in MotoGP nel GP d’Italia è un settimo posto.

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Da tenere d’occhio: Maverick Viñales (Aprilia)

Maverick Viñales – a differenza del compagno di squadra Aleix Espargaró – non riesce a trovare il giusto feeling con la Aprilia: quattro piazzamenti in “top 10” negli ultimi cinque appuntamenti iridati non sono sufficienti con una moto che sta lottando per il titolo mondiale nella classe regina.

I suoi precedenti al Mugello in MotoGP? Un secondo posto nel 2017.

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La moto da seguire: Aprilia

Al Mugello quasi tutti i tifosi italiani saranno concentrati sulla sfida interna in Ducati tra l’ufficiale Bagnaia e il privato Bastianini. Il nostro consiglio, però, è quello di non sottovalutare l’altro brand tricolore: la Aprilia.

La Casa di Noale non è più una sorpresa e a ogni Gran Premio sta diventando sempre più una solida realtà…

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Quali sono i dispositivi elettronici più utili per le moto

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La tecnologia e gli strumenti elettronici di ultima generazione, oltre ad aver invaso le nostre automobili, negli ultimi anni hanno anche rivoluzionato il settore del motociclismo. Sulle moto infatti è sono sempre più presenti elementi tecnologici all’avanguardia, che possono piacere o meno ai piloti, ma che possono senza dubbio essere di grande aiuto in caso di pericolo o sinistro stradale. Vediamo di che cosa si tratta.

L’ABS in moto: il sistema anti bloccaggio ruote

Il primo dispositivo tecnologico di cui vogliamo parlare è l’ABS, che garantisce la stabilità del mezzo anche in caso di frenata, evitando che le ruote si blocchino pericolosamente. In fase di produzione della moto vengono inseriti dei sensori specifici sulle ruote anteriori e posteriori, che registrano la velocità di rotazione. Nel caso di frenata brusca e intensa, oppure con particolari condizioni stradali, se una ruota della moto dovesse bloccarsi, allora l’ABS interviene per ridurre la pressione della frenata che viene applicata da parte del conducente e controlla quindi la decelerazione della moto e la velocità della ruota.

La piattaforma inerziale IMU

Noto dispositivo elettronico presente sulle moto di nuova generazione, che raggruppa tutti i sistemi elettronici di aiuto alla guida, come ad esempio l’ABS (obbligatorio), il controllo dell’impennata o quello della trazione. L’IMU usa la MicroElectronic Mechanical Systems (MEMS), una tecnologia di nuova generazione, e prende in esame accelerometri e giroscopi per usarli nella misurazione dell’accelerazione in direzione lineare e dei cambiamenti di direzione.

La piattaforma inerziale della moto è in grado di rilevare in tutto sei i possibili movimenti, tre lineari e altri tre rotazionali. Visto che le moto si inclinano, è importante anche riuscire a misurare le forze di beccheggio, ovvero quelle piccole oscillazioni che si verificano durante l’accelerazione o la frenata, ma anche l’inclinazione che assume il veicolo stesso durante i cambi di direzione o quando il pilota è in piega. Si tratta dei dati che, insieme ad altre informazioni raccolte dai sensori presenti sulla moto, vanno a definire un quadro completo sul comportamento della moto.

Il controllo di trazione della moto

Si tratta di un sistema elettronico che evita alla moto di sbandare: questo è possibile perché il TSC controlla la potenza che viene sprigionata alla ruota posteriore. Le categorie di controllo della trazione nelle moto sono:

  • predittiva, l’engine control unit (ECU) o unit di controllo del motore. Ci sono differenti sensori in grado di captare i dati in tempo reale e di apportare le modifiche prima che la ruoti giri. Il sistema lavora costantemente, valutando di continuo le condizioni e intervenendo in maniera molto rapida, per evitare che la moto sbandi;
  • reattiva: la moto dispone di differenti componenti del sistema che attendono lo slittamento della ruota per apportare le modifiche necessarie e fare in modo che il pilota non perda il controllo del mezzo.

Controllo della stabilità della moto

Parliamo del sistema MSC, che aiuta il motociclista nelle fasi di accelerazione, frenata e guida in curva o sul rettilineo. Si tratta anche in questo caso in un dispositivo elettronico di ultima generazione di cui le motociclette sono dotate e che si serve di sensori per registrare la dinamica di guida del mezzo.

È un sistema in grado di offrire differenti tipologie di controllo, anche in curva. Tutto dipende dagli angoli di inclinazione e beccheggio della moto. Quando l’MSC rileva che una ruota si sta bloccando, allora attiva il modulatore di pressione nel circuito del freno idraulico, che riduce la pressione del freno al fine di ottenere quella necessaria per evitare il blocco di ogni ruota.

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F1 2022: doppietta Red Bull in Spagna, Verstappen vince e balza in testa al Mondiale

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Credits: GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images

Festa grande in casa Red Bull nel GP di Spagna a Barcellona. Primo Max Verstappen (nuovo leader del Mondiale F1 2022) e secondo Sergio Pérez davanti a George Russell (Mercedes): una doppietta – agevolata dal ritiro al 27° giro di Charles Leclerc (problemi al turbo dopo aver dominato per tutto il weekend con la Ferrari) – che ha permesso al team austriaco di soffiare al Cavallino anche il primato iridato tra i Costruttori.

F1 Grand Prix of Spain

Credits: Eric Alonso/Getty Images

AUTO-PRIX-F1-ESP

Credits: GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images

F1 Grand Prix of Spain

Credits: Dan Istitene/Getty Images

F1 Grand Prix of Spain

Credits: Dan Istitene/Getty Images

F1 Grand Prix of Spain

Credits: Eric Alonso/Getty Images

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Carlos Sainz Jr. ha salvato in parte il weekend della Rossa con un quarto posto finale ma il pilota spagnolo – scattato terzo – ha deluso nella prima parte della corsa sbagliando la partenza e finendo nella ghiaia al 7° giro.

Mondiale F1 2022 – GP Spagna: le pagelle

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Max Verstappen (Red Bull)

Nonostante un paio di errori a inizio gara e un DRS malfunzionante Max Verstappen ha vinto il GP di SpagnaBarcellona portando a casa la terza vittoria consecutiva e la quarta negli ultimi cinque appuntamenti del Mondiale F1 2022.

Un inizio di gara non entusiasmante, quello del pilota olandese: al via non è riuscito a passare Leclerc, alla nona tornata ha perso il controllo della vettura rientrando quarto e si è ritrovato in “top 3” due giri dopo solo grazie a Pérez. Poi ha faticato a superare Russell e si è preso il secondo posto al 27° giro grazie al ritiro di Leclerc. Alla 49° tornata ha conquistato il primo posto senza soffrire più di tanto (prima il piazzamento apparteneva al suo scudiero in Red Bull).

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George Russell (Mercedes)

Ancora una gara magistrale per George Russell, terzo nel GP di Spagna e alla sesta gara su sei in “top 5”.

Il pilota britannico – partito quarto – è entrato immediatamente in zona podio approfittando dell’errore al via di Sainz Jr. ed è passato in seconda posizione al 9° giro dopo l’errore di Verstappen. Poi si è difeso in modo esemplare dagli attacchi di Max e si è ritrovato addirittura al comando della corsa dopo il ritiro di Leclerc. Al 31° giro ha ceduto a Pérez e dopo il pit-stop è finito dietro le due Red Bull; nel finale è stato brevemente fuori dal podio dopo un altro cambio gomme ma ha ripreso facilmente la terza posizione con un sorpasso su Bottas.

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Sergio Pérez (Red Bull)

Un gran lavoro da scudiero quello di Sergio Pérez in Spagna. Il driver messicano ha portato a casa il terzo podio negli ultimi quattro appuntamenti del Mondiale F1 2022 (una seconda piazza impreziosita dal punto bonus del giro veloce).

Scattato quinto dalla griglia e terzo dopo nove giri (complici gli errori di Sainz Jr. e Verstappen), ha ceduto il terzo posto a Max all’11° tornata. Rientrato in “top 3” al 27° giro in seguito al ritiro di Leclerc, è balzato in testa poco dopo con un sorpasso deciso su Russell e al 49° giro si è fatto nuovamente passare dal compagno olandese.

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Charles Leclerc (Ferrari)

Charles Leclerc sembrava avviato verso una facile vittoria nel GP di SpagnaBarcellona: miglior tempo nelle tre sessioni di prove libere, pole position, una grande partenza e saldamente al comando della corsa per 27 giri.

Poi è cambiato tutto, c’è stato un problema al turbo e il monegasco è stato costretto al ritiro mettendo fine a una striscia positiva di 12 Gran Premi consecutivi a punti. Finora era stata la Red Bull ad avere problemi di affidabilità: oggi è toccato alla Ferrari.

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Red Bull

Nel GP di SpagnaBarcellona la Red Bull ha ottenuto più di quello che si aspettava: una doppietta e il doppio primato nelle classifiche Piloti e Costruttori del Mondiale F1 2022.

Il team austriaco sembra aver definitivamente risolto i problemi di affidabilità: quattro successi negli ultimi cinque GP e quinta gara iridata di seguito con almeno una monoposto in “top 3”.

Mondiale F1 2022 – I risultati del GP di Spagna

Prove libere 1

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.828
2 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.907
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:20.164
4 George Russell (Mercedes) 1:20.590
5 Fernando Alonso (Alpine) 1:20.768

Prove libere 2

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.670
2 George Russell (Mercedes) 1:19.787
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.874
4 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.990
5 Max Verstappen (Red Bull) 1:20.006

Prove libere 3

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.772
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.844
3 George Russell (Mercedes) 1:19.920
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:20.002
5 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:20.129

Qualifiche

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:18.750
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.073
3 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.166
4 George Russell (Mercedes) 1:19.393
5 Sergio Pérez (Red Bull) 1:19.420

Le classifiche
La classifica del GP di Spagna 2022
Max Verstappen (Red Bull) 1h37:20.475
Sergio Pérez (Red Bull) + 13,1 s
George Russell (Mercedes) + 32,9 s
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) + 45,2 s
Lewis Hamilton (Mercedes) + 54,5 s
Classifica Mondiale Piloti
Max Verstappen (Red Bull) 110 punti
Charles Leclerc (Ferrari) 104 punti
Sergio Pérez (Red Bull) 85 punti
George Russell (Mercedes) 74 punti
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 65 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Red Bull 195 punti
Ferrari 169 punti
Mercedes 120 punti
McLaren-Mercedes 50 punti
Alfa Romeo-Ferrari 39 punti

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Esistono delle temperature davvero pericolose per l’auto

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La stagione estiva è alle porte e ormai in tutta Italia le temperature sono già degne delle più calde giornate di giugno, nonostante manchi ancora più di un mese all’inizio dell’estate. Ci sono degli accorgimenti utili da tenere presenti per evitare problemi in auto, causati dal forte caldo. Vediamo alcuni consigli insieme.

Auto parcheggiata al sole: cosa bisogna sapere

Quando lasciamo la nostra macchina posteggiata all’aperto durante l’estate, in un luogo privo di ripari, alberi o tettoie, sappiamo benissimo che – al nostro ritorno – la troveremo rovente. La carrozzeria, in pochissimo tempo, essendo a contatto diretto con i raggi del sole, può arrivare a raggiungere gli 80 gradi e l’abitacolo superare i 40°. Gli esperti hanno infatti misurato in maniera precisa il surriscaldamento della vettura, e bisogna fare particolare attenzione alla salute delle persone e degli animali che salgono a bordo.

Grazie a misurazioni realizzate in laboratorio, con strumenti professionali, è stato dimostrato che la superficie esterna e interna dell’auto, a causa della radiazione diretta del sole, può arrivare a sviluppare temperature potenzialmente pericolose per la salute delle persone. La carrozzeria è quella che si riscalda più rapidamente, essendo all’esterno, a stretto contatto con il sole: bastano 20 minuti per diventare bollente, e molto dipende anche dal suo colore.

In una vettura bianca infatti la temperatura può arrivare dai 25 ai 55 gradi, ma se la carrozzeria è nera, allora si arriva anche fino a 70 gradi, nello stesso tempo. Dopo i primi venti minuti, la temperatura continua a salire, ma meno rapidamente, arrivando a circa 60° per una macchina chiara e superando gli 80° per una scusa. È chiaro che le auto nere o molto scure assorbono maggiormente i raggi solari, e quindi diventano più roventi e in minor tempo. Attenzione: quando la carrozzeria è così rovente (sia bianca che nera) anche solo un semplice contatto può causare una scottatura sulla pelle.

La temperatura interna dell’auto

A prescindere dal colore della carrozzeria dell’auto, gli interni si surriscaldano invece nello stesso tempo e allo stesso modo. Il calore può arrivare a livelli molto alti, pericolosi per la salute di animali e persone. Pensiamo infatti che, dopo un’ora, come anticipato, sul cruscotto si arriva a quasi 80 gradi, mentre all’altezza del viso/della testa la temperatura arriva a superare i 40 gradi. L’unica soluzione per evitare il surriscaldamento, pericoloso per la nostra salute, è parcheggiare all’ombra o in un luogo coperto. Sappiamo bene che purtroppo questo non è sempre possibile.

La soluzione contro il riscaldamento dell’abitacolo

Per evitare che gli interni dell’auto si surriscaldino eccessivamente sotto il sole spesso si lasciano i finestrini laterali leggermente aperti. Questo però non ha un effetto molto importante, l’aria non circola abbastanza e quindi non si sente una gran differenza. L’unica cosa che aiuta a ridurre la temperatura interna della macchina è usare una pellicola di protezione solare contro il parabrezza. Dopo un’ora in questo modo si raggiungono i 35° C al massimo sul cruscotto e poco più di 30 grade nell’abitacolo.

Come evitare i rischi

Le raccomandazioni per evitare problemi e danni alla salute dovuti al surriscaldamento della macchina:

  • non rimanere mai nell’auto chiusa, sotto il sole, senza l’aria condizionata – anche in caso di brevi soste – e mai lasciare bambini e animali in macchina;
  • quando si sale in macchina, bisogna fare attenzione a toccare carrozzeria, cambio, volante, sedili e altre componenti che, essendo roventi, possono ustionare la pelle;
  • ventilare l’abitacolo prima di salire in auto;
  • tra l’abitacolo con climatizzatore acceso e l’esterno non deve mai esserci una differenza di temperatura superiore a 6° C, altrimenti si rischiano tosse e raffreddore.

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La Maison Citroën: una nuova casa a Milano per il Double Chevron

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Si chiama La Maison Citroën la nuova casa del Double Chevron a Milano: un flagship store urbano situato all’interno del COIN di Piazza V Giornate, un’esperienza fisica (in un ambiente accogliente e conviviale come la propria casa) e al tempo stesso digitale, visto che è anche possibile acquistare online il modello desiderato della Casa francese.

Uno spazio innovativo – che presto vedremo anche a Bologna e a Catania (sempre negli store COIN e più precisamente nei Lifestyle Hub) – che accoglierà a rotazione le ultime novità della gamma del brand transapino. Adiacente a esso uno spazio riservato ai test drive dell’intera gamma: da oggi nel capoluogo lombardo, ad esempio, è possibile provare la microcar elettrica Ami e la C5 X Hybrid (variante ibrida plug-in benzina della berlina a cinque porte francese).

Ma non è tutto: per i visitatori de La Maison Citroën sono previste offerte esclusive per l’acquisto online dei modelli del marchio d’oltralpe e grazie alla collaborazione con COIN gli stessi vantaggi si estendono a tutti i titolari Coincard.

Com’è fatta La Maison Citroën?

La Maison Citroën di Milano è caratterizzata da una vetrina impreziosita da un enorme schermo che invita i passanti a entrare. Dentro troviamo una parete in legno naturale – su cui spicca la scritta “La Maison Citroën” in colore bianco – che presenta alcuni prodotti della boutique online del Double Chevron. Ultimo, ma non meno importante, il Citroën Wall: un grande monitor che consente di scoprire la storia del brand, di configurare tutti i modelli della gamma, di conoscere le offerte commerciali e di procedere all’acquisto del veicolo o – più semplicemente – dei prodotti lifestyle della marca.

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Cosa fare se c’è dell’olio nella vaschetta dell’acqua

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Può succedere che dell’olio sia presente nella vaschetta dell’acqua del radiatore, e questa è una problematica legata allo spiacevole inconveniente della guarnizione della testata del motore bruciata. Si tratta tra l’altro di un guasto molto più comune di quanto possiamo pensare, sono molti gli automobilisti a richiedere aiuto in situazioni simili.

Bisogna fare attenzione a questo inconveniente: trovare la presenza di olio all’interno dell’acqua di raffreddamento del veicolo infatti non è mai buona cosa. Non basta constatare che il veicolo continui a funzionare e quindi procedere nella guidare senza farlo controllare da un professionista. L’olio non dovrebbe assolutamente mai arrivare nel radiatore, vediamo di scoprire e capire meglio il motivo.

Presenza di olio nella vaschetta dell’acqua: i motivi

Sulle auto con radiatore olio è possibile trovare la vaschetta dell’acqua del radiatore piena di olio emulsionato o denso, e questo è un problema a cui bisogna prestare molta attenzione. Se il veicolo sembra comunque funzionare a regola d’arte, allora è probabile che la presenza di olio nell’acqua sia recente. Non è comunque mai buona cosa trovare il lubrificante all’interno della vaschetta dell’acqua del radiatore, anzi. C’è da dire però che si tratta di un guasto che si può riparare e recuperare in maniera abbastanza semplice e senza spendere troppo. L’importante è, chiaramente, agire per tempo.

Ma qual è la causa della presenza di olio nel liquido di raffreddamento? È ovvio: il mescolamento dei due fluidi, che generalmente si trovano, a funzionamento corretto e in assenza di problemi all’auto, in circuiti separati. Lo scambiatore acqua-olio che si rompe (e può succedere) è senza dubbio il punto in cui acqua e olio si possono mescolare più facilmente.

La soluzione al problema è: sostituire nell’immediato lo scambiatore guasto e quindi rimuovere anche l’olio e il refrigerante, lavare e ripristinare entrambi i liquidi (refrigerante e olio motore), andando infine anche a cambiare il filtro dell’olio.

Il problema nella guarnizione della testata del motore

Una delle cause principali della presenza di olio nell’acqua del radiatore, come abbiamo detto in apertura, a prescindere dallo scambiatore, è la guarnizione della testata. Infatti, come avviene anche per lo scambiatore acqua–olio che si rompe, anche una tenuta scarsa di questo fondamentale elemento del motore può provocare l’emulsione di acqua e olio. In genere è di color marrone chiaro-nocciola e si trova sotto al tappo della vaschetta del radiatore e anche sotto a quello di rifornimento dell’olio motore. Solitamente l’olio va a finire nell’acqua di raffreddamento, a causa della pressione di esercizio più elevata, ma questo dipende anche dal punto in cui si rompe la guarnizione e dalla probabilità che ci sia anche gorgoglio di gas di scarico, oltre all’olio, nel radiatore.

Quali sono le soluzioni al problema dell’olio nell’acqua

Nei casi indicati sopra quindi abbiamo rilevato quando è possibile trovare, malauguratamente, dell’olio all’interno dell’acqua del radiatore: non è mai una buona cosa. La raccomandazione è sempre quella di rivolgersi prima possibile a un’officina, dove un meccanico specializzato può individuare il problema e capire come intervenire per la riparazione.

Il consiglio per risparmiare nei costi è quello di chiedere più di un preventivo a differenti professionisti, affidandosi sempre e comunque a un centro regolare, che rilascia fattura. Si tratta di un problema subdolo, a volte difficile da individuare. Per questo fate attenzione, perché se cercate di risparmiare e il problema non si risolve – e soprattutto non avete in mano una regolare fattura – non potrete mai rivalervi su nulla.

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Mondiale F1 2022 – GP Spagna a Barcellona: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: Jeff Robinson/Icon Sportswire

Il GP di SpagnaBarcellona – sesta tappa del Mondiale F1 2022 – sarà trasmesso in diretta in chiaro anche su TV8 (oltre che su Sky). Di seguito troverete gli orari TV.

Nella corsa iberica vedremo molti sviluppi tecnici da parte dei team: prepariamoci quindi ad alcuni cambiamenti nelle gerarchie viste finora.

F1 2022 – GP Spagna: cosa aspettarsi

Il circuito di Barcellona – sede del GP di Spagna, sesto appuntamento del Mondiale F1 2022 – è un tracciato senza segreti per i piloti e le scuderie (qui vengono svolti diversi test invernali). Una pista che premia le monoposto migliori: dal 2014 a oggi solo la Red Bull è stata capace di trionfare qui senza poi vincere il titolo Costruttori lo stesso anno.

Partire bene in terra iberica è molto importante: Fernando Alonso nel 2013 è riuscito a salire sul gradino più alto del podio senza scattare dalle prime due file della griglia (l’unico dal 1986). Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Spagna, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

Formula 1 Miami Grand Prix

Credits: Eva Marie Uzcategui Trinkl/Anadolu Agency via Getty Images

AUTO: MAY 08 F1 Crypto.com Miami Grand Prix

Credits: Jeff Robinson/Icon Sportswire

AUTO: MAY 08 F1 Crypto.com Miami Grand Prix

Credits: Jeff Robinson/Icon Sportswire

F1 Grand Prix of Miami

Credits: Jared C. Tilton/Getty Images

F1 Grand Prix of Miami

Credits: Mark Thompson/Getty Images

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F1 2022 – Barcellona, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 20 maggio 2022
14:00-15:00 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
17:00-18:00 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 21 maggio 2022
13:00-14:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1 e TV8)
Domenica 22 maggio 2022
15:00 Gara (diretta su Sky Sport F1 e TV8)

F1 – I numeri del GP di Spagna
LUNGHEZZA CIRCUITO 4.675 m
GIRI 66
RECORD IN PROVA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W12) – 1’16”741 – 2021
RECORD IN GARA Max Verstappen (Red Bull RB16B) – 1’18”149 – 2021
RECORD DISTANZA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W12) – 1h33’07”680 – 2021

F1 – Il pronostico del GP di Spagna 2022

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1° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton ama tantissimo Barcellona: sei vittorie (cinque nelle ultime cinque edizioni del GP di Spagna), dieci podi totali e sei pole position. Senza dimenticare che da quando corre con la Mercedes è sempre partito dalla prima fila su questo tracciato.

Ora le frecce d’argento stanno soffrendo – il campione britannico non centra la “top 3” da quattro gare consecutive, evento che non si verificava dal lontano 2013 – ma gli aggiornamenti portati dal team lasciano ben sperare.

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2° Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen è il favorito del GP di Spagna ma qui ha vinto solo una volta (nel 2016, primo successo in carriera in F1 all’esordio con la Red Bull) e ha centrato in una sola occasione la prima fila in qualifica senza mai portare a casa la pole.

Il campione del mondo in carica è in formissima: tre vittorie negli ultimi quattro appuntamenti della stagione 2022 e ritiri che sono dipesi dalla vettura e non da lui.

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3° Charles Leclerc (Ferrari)

In Spagna probabilmente vedremo un Charles Leclerc giocare in difesa cercando di stare il più vicino possibile a Verstappen.

Il pilota monegasco – mai sul podio a Barcellona (miglior piazzamento un quarto posto lo scorso anno) – è reduce da due successi e quattro podi totali nei primi cinque GP del Mondiale F1 2022.

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Da tenere d’occhio: Sergio Pérez (Red Bull)

Neanche Sergio Pérez è mai salito sul podio del GP di Spagna: il suo miglior piazzamento a Barcellona è stato un quarto posto nel 2017.

Dopo il ritiro in Bahrein per problemi tecnici il pilota messicano si è rivelato veloce e continuo: quattro “top 5” di seguito condite da due seconde piazze.

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La squadra da seguire: Red Bull

La Red Bull vuole approfittare di un GP di Spagna apparentemente favorevole alle sue caratteristiche per soffiare alla Ferrari il primato nel Mondiale F1 Costruttori e secondo noi ci riuscirà.

Da quattro gare consecutive il team austriaco piazza almeno una monoposto sul podio e non ha alcuna intenzione di interrompere questa striscia.

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Concorso di Villa d’Este: quest’anno si parte da Milano

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Un ritorno post pandemia alle date della tradizione: dal 20 al 22 maggio sul Lago di Como, nella cornice di livello di Villa d’Este si svolgerà il Concorso d’eleganza dedicato alle automobili più belle e iconiche del mondo. Una manifestazione che ormai è seconda sola al quella americana di Pebble Beach e che, per la gioia di tutti gli appassionati di vetture spettacolari, avrà un prologo importante e che coinvolge la città di Milano.

Delle 50 vetture ammesse al Concorso – di cui, lo ricordiamo, main sponsor è BMW – una ventina parteciperà a un Prelude Tour, il 19 maggio, con patrocinio del Comune di Milano, da Piazza della Scala fino a Cernobbio, ma, prima di far rombare i motori, offrendosi agli sguardi del pubblico dalle 9 alle 10,30 del mattino. L’arrivo a Cernobbio è previsto alle 16 e 30. A Villa d’Este BMW celebrerà anche i 50 anni di BMW M (Motorsport) presentando in anteprima la M4 CSL e la nuova ammiraglia elettrica i7. I 50 anni di BMW M sono anche un’opportunità per esporre sul Lago di Como numerose auto da collezione di BMW Group Classic che incarnano questa storia.

Le BMW storiche da collezione saranno presenti anche come veicoli di serie BMW M, ma anche come pezzi forti storici della BMW Serie 7. Per chi vuole lustrarsi ulteriormente gli occhi sarà presente pure la super Rolls Royce Boat Tail (marchio del gruppo tedesco, per chi non se lo ricordasse). Per il pubblico, nella vicina Villa Erba, domenica 22, ci sarà una manifestazione laterale, Wheels & Weisswürscht Lake Como, con la partecipazione di club motoristici italiani e internazionali: ingresso gratuito ma bisogna prenotarsi sul sito https://www.ticketone.it/artist/wheels-weisswuerscht/. Le cinquanta straordinarie auto che rappresentano quasi un secolo di storia automobilistica sono suddivise in sette classi. I nomi rispecchiano gli anniversari e le eccellenze del concorso di quest’anno.

Eccole come da dizione esatta:

  • Classe A: The golden Age of Elegance: The Art Deco Era of Motor Car Design.
  • Classe B: Kompressor! The Supercharged Mercedes-Benz.
  • Classe C: Celebrating 150 Seasons at Villa d’Este: How grand Entrances were once made.
  • Classe D: The Cavallino at 75: Eight Decades of Ferrari represented in eight Icons.
  • Classe E: Born for the Racetrack: “Win on Sunday, sell on Monday”.
  • Classe F: 50 Years of Mean Machinery: BMW’s M Cars and their Ancestors.
  • Classe G: Breaking the Speed Barrier: Pioneers that chased the magic 300 kph

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Auto Smart: l’elenco completo (con i prezzi)

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Smart è una marca tedesca/cinese – nel 2019 Mercedes ha ceduto il 50% della società a Geely – che sta vivendo un periodo di profonda trasformazione: attualmente la sua gamma è composta solo da due tipi di vetture elettriche (la EQ fortwo e la fortwo cabrio) ma presto vedremo nuovi modelli a emissioni zero in listino (a cominciare dalla piccola SUV #1).

Di seguito troverete l’elenco completo di tutti i modelli di Smart attualmente in commercio in Italia (con i prezzi): due proposte ecologiche perfette per la città.

Auto Smart: l’elenco completo

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Smart EQ fortwo

La Smart EQ fortwo è una citycar elettrica “tutto dietro” (motoretrazione posteriore) a due posti secchi. 82 CV di potenza e prezzi che partono da 25.210 euro.

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Smart fortwo cabrio

La Smart fortwo cabrio – arrivata alla terza generazione – è una “baby” spider elettrica a due posti secchi “tutto dietro” (motore trazione posteriore) in vendita a prezzi che partono da 28.577 euro. La potenza? 82 CV.

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Range Rover Sport: in scena il terzo atto

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Dopo dieci di anni di carriera la Range Rover Sport cambia radicalmente. L’evoluzione della specie si basa sulle inedite tecnologie portate alla ribalta dalla Range Rover classica, verso la quale da diverso tempo il brand (solo fuoristrada) inglese ha riversato ogni genere di soluzione per farle assumere un ruolo da vera e propria ammiraglia.

La terza serie della Sport pur essendo nuova da cima a fondo non abdica, però, a quei tratti che hanno permesso alle sue progenitrici di distinguersi dall’altra Range. Che, tra l’altro, la generazione precedente della Sport ha battuto nettamente a livello di vendite globali, tanto da diventare anche una delle Land Rover più vendute in assoluto. Insomma, la Sport è un modello strategico per la Land Rover. Il fil-rouge che lega la Sport alla consanguinea è tutto sotto alle vesti, mentre lo stile della carrozzeria eredita molti spunti dall’altro modello ma integra stilemi specifici, imprescindibili per renderla riconoscibile.

 

Molto robusta, ma atletica

Con una lunghezza che sfiora i 5 metri, una larghezza che sfonda i 2 metri e un’altezza che supera 1,80 metri, la nuova Sport si distacca dalla precedente anche per le dimensioni che, tra l’altro, accorciano anche la distanza dalla sua corporatura da quella della Range classica a passo corto. Padiglione spiovente, alta linea di cintura e family-style anteriore che ripropone, in un nuovo design e in un nuovo formato, la mascherina e la fanaleria sottili che sovrastano il robusto scudo paraurti sono i tratti distintivi a cui non abdica la Sport. La linea della nuova generazione, però, abbandona i tratti tesi raccordati da decise nervature e seguendo i dettami della più recente evoluzione del design Range Rover, basato su stilemi che si raccordano senza soluzione di continuità, genera una linea monolitica. Il più evidente punto di distacco con la Sport precedente è costituito dal disegno della coda, nella quale spicca un profilo che, però, è anche una striscia luminosa a Led che raccorda la fanaleria, sovrastando la targa ora posta sotto al lunotto. Visivamente il risultato contribuisce a esaltare la larghezza della Sport, ma anche a diluire l’impatto con la sua statura oversize.

 

Dentro è un salotto, anche eco-friendly

La robusta corporatura, propiziata anche dall’architettura Mla-Flex sviluppata dalla Land Rover per ospitare sia powertrain ibridi di ogni genere sia full-electric, si riflette all’interno della Sport generando un ambiente estremamente spazioso, grazie anche alla complicità del passo che sfiora i 3 metri. L’abitacolo offre tutto quello che ci si attende da una Range Rover a livello di presentazione e di ricercatezza. Lo stile dell’arredamento chic-minimalista propone come unico punto di distacco da quello della Range che fa la limousine solo il disegno e l’inclinazione della consolle centrale che, tra l’altro, in questo caso ospita anche il display e i comandi per gestire la climatizzazione. La digitalizzazione dell’ambiente è estesa e facilita l’interazione uomo-macchina con il display da 13,7” della strumentazione configurabile e quello leggermente orientato verso chi guida da 13,1” del sistema d’infotainment estesamente connesso Pivi Pro, oltre che con l’eventuale head up display. L’atmosfera è in un solo colpo sfiziosa, hi-tech e optando per rivestimenti naturali, di sintesi o ottenuti da processi di riciclo può soddisfare anche le esigenze degli automobilisti più eco-friendly.

 

Green e tecnologicamente avanzata

Nel pieno rispetto delle attuali esigenze la Range Rover Sport, al pari della consanguinea, è offerta con una gamma di motori estesamente elettrificata nella quale più avanti si inserirà anche una proposta full-electric. Intanto, le possibilità di scelta spaziano dalle versioni P360 e P400 a benzina e D250, D300 e D350 con motori a 6 cilindri mild-hybrid a 48V di 3 litri a benzina e turbodiesel, le cui potenze sono trasmesse dalle cifre che completano la sigla d’identificazione del modello. A queste proposte si affiancano le versioni ibride plug-in P440e e P510e, che promettono di muoversi sotto la spinta dei soli elettroni per oltre 100 chilometri. Al vertice della famiglia c’è la P530, spinta da un V8 biturbo di 4,4 litri di origine BMW. Non è un’unità elettrificata, ma è quella che nel complesso sostiene maggiormente la denominazione Sport di questa Range Rover. A prescindere dalla motorizzazione tutte queste dinamiche Range Rover offrono, di serie o a richiesta, il retrotreno sterzante, le barre antirollio attive, la trazione integrale predittiva, la release più recente il Terrain Response 2 per settare nella maniera migliore la vettura su strada e in fuoristrada e le sospensioni elettroniche pneumatiche che si settano anticipatamente in funzione della strada che si deve percorrere grazie ai dati rilevati da telecamere e dal navigatore.

La Range Rover Sport è in vendita a prezzi a partire da 95.400 euro. In rapida successione saranno disponibili le Sport negli allestimenti Core, Hse, Autobiography e Dynamic.

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Credits: ProEXR File Description

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