Category Archives: Formula 1
Volkswagen pensa al robot autonomo che ricarica l’auto
Trovare una presa di corrente per ricaricare l’auto elettrica implica un’infrastruttura purtroppo ancora non pronta e in molti punti, soprattutto del nostro paese, la colonnina più vicina sarebbe troppo distante da raggiungere. Per risolvere il problema Volkswagen ha ideato un robot che avvicina il caricatore delle batterie all’auto, e non al contrario. Sarebbe una soluzione perfetta soprattutto nei grandi parcheggi. Mentre il proprietario dell’auto elettrica lavora o svolge le sue commissioni, il robot riceve l’ordine attraverso una App, si avvicina al veicolo e lo ricarica adeguatamente.
Mark Möller, direttore dello sviluppo dei Componenti del Gruppo Volkswagen ha detto:
“Il robot per la ricarica mobile può dare il via a una rivoluzione nei parcheggi a più piani e in quelli sotterranei. L’infrastruttura va dall’auto e non il contrario”.
L’idea si sviluppa attorno a un vero e proprio robot e a dispositivi mobili di immagazzinamento dell’energia (da circa 25 kWh) che l’’umanoide’ trasporta alla zona di ricarica dei veicoli. Il robot autonomo è equipaggiato con telecamere, scanner laser e sensori ad ultrasuoni che gli permettono di circolare nei parcheggi in sicurezza.
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Tesla consegna le sue prime auto fatte in Cina
Buone notizie per Tesla Motors e il suo proprietario, Elon Musk, arrivano dalla Cina. Lo stabilimento asiatico della compagnia californiana a Shanghai consegnerà domani, 30 dicembre, le sue prime unità di produzione della Model 3 a 15 impiegai della fabbrica. La vendita a privati, e online, inizierà a partire dal prossimo 25 gennaio, in corrispondenza dell’inizio del nuovo anno nel gigante asiatico.
Il mercato cinese si convertirà così in un nuovo trampolino per Tesla, che venderà le sue Model 3 prodotte a Shanghai a un prezzo di 45.600 euro, un 2% più economiche rispetto a quanto costerebbero se fossero importate dagli Stati Uniti, eludendo i dazi del 15% imposti dalla Repubblica Popolare all’importazione di auto statunitensi.
News
Tesla Model 3: in Italia da 59.600 euro
La nuova berlina elettrica californiana sbarca in Italia. Al lancio solo Dual Motor e Performance
La Gigafactory cinese è la prima fuori dal territorio USA, costruita in tempo record visto che il primo ‘mattone’ era stato posto a gennaio di quest’anno e a novembre scorso già aveva consegnato auto a 49 concessionarie cinesi per informare clienti e venditori sul prodotto. A ottobre Musk aveva dichiarato:
“La Cina è, con molto vantaggio il mercato più grande per le berline premium medie e crediamo che lo sarà anche per la Model 3”.
Costruita in appena 10 mesi (e secondo Musk il 65% più economica rispetto agli Stati Uniti), la fabbrica cinese di Tesla è pronta a produrre 150.000 Model 3 all’anno, alle quali si aggiungeranno altre 100.000 Model Y. Questi modelli elettrici monteranno batterie fabbricate da Panasonic, LG Chemioterapica e CATL
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Renault Captur: le versioni, i prezzi e le rivali
La seconda generazione della Renault Captur è una piccola SUV disponibile esclusivamente a trazione anteriore.
Cinque allestimenti al lancio (Life, Zen, Business, Intens e Initiale Paris) e una gamma motori composta da sei unità sovralimentate: tre TCe a benzina (1.0 tre cilindri da 101 CV e 1.3 da 131 e 154 CV), un 1.0 TCe tre cilindri a GPL da 101 CV e due 1.5 diesel Blue dCi da 95 e 116 CV.
Di seguito troverete tutti i dettagli della nuova Renault Captur: versioni, prezzi, rivali e chi più ne ha più ne metta.
Renault Captur: le versioni
Renault Captur Life
La dotazione di serie della Renault Captur Life comprende:
- 1 spot di lettura anteriore
- 3 poggiatesta posteriori regolabili in altezza
- ABS con assistenza alla frenata di emergenza e sistema elettronico di controllo della stabilità (ESP)
- Accensione automatica fari
- Active Emergency Brake (frenata di emergenza attiva con riconoscimento pedoni e ciclisti)
- Airbag frontale conducente e passeggero
- Airbag frontali, laterali testa-torace conducente e passeggero
- Airbag a tendina anteriori e posteriori
- Aletta parasole con specchio
- Alzacristalli anteriori elettrici e impulsionali
- Alzacristalli posteriori elettrici
- Assistenza alla partenza in salita
- Attacchi Isofix posteriori più passeggero anteriore
- Cerchi in acciaio da 16″ con copriruota Vilegia
- Chiusura centralizzata
- Cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza
- Controllo pressione pneumatici
- Cruise control
- Cruscotto “soft touch”
- Deflettori anteriori black
- Distance Warning (avviso distanza di sicurezza)
- Driver display a colori 4,2″
- Eco Mode
- Fari full LED anteriori e posteriori
- Fascia superiore plancia Grey con profili cromati
- Kit riparazione pneumatici
- Lane Departure Warning (avviso superamento linea)
- Lane Keep Assist (assistenza al mantenimento della corsia)
- Luci diurne a LED
- Modanature laterali black
- Maniglie e paraurti in tinta carrozzeria
- Presa anteriore 12V
- Radio Connect R&Go DAB
- Retrovisori esterni elettrici nero opaco con indicatori di direzione a LED
- Sedile conducente regolabile in altezza
- Sedile posteriore frazionabile 1/3-2/3 e scorrevole
- Sellerie Life Black&Grey
- Ski anteriore e posteriore Black
- Traffic Sign Recognition (riconoscimento segnali stradali)
- Volante regolabile in altezza e profondità
Renault Captur Zen
La Renault Captur Zen aggiunge alla dotazione della Life:
- 1 presa posteriore 12V
- 2 luci di lettura anteriori
- Cerchi Flexwheel da 17″ Nymphea
- Climatizzatore manuale
- Consolle centrale scorrevole con portaoggetti e 2 bocchette aerazione posteriori
- Inserti cromati sulle modanature laterali
- Piano di carico bagagliaio modulabile
- Retrovisori esterni shiny black richiudibili elettricamente
- Selleria Zen Black&Grey
- Sensori di parcheggio posteriori
- Sistema multimediale Easy Link da 7″ compatibile con Android Auto e Apple CarPlay
- Ski anteriore e posteriore Grey
- Volante in pelle TEP
Renault Captur Business
La Renault Captur Business costa 1.250 euro più della Zen a parità di motore e offre:
- 1 presa anteriore e 1 presa posteriore da 12V
- 2 luci di lettura anteriore
- 3 poggiatesta posteriori regolabili in altezza
- ABS con assistenza alla frenata di emergenza e sistema elettronico di controllo della stabilità
- Accensione automatica fari
- Active Emergency Brake
- Airbag frontale conducente e passeggero
- Airbag frontali, laterali testa-torace conducente e passeggero
- Airbag laterali a tendina anteriori e posteriori
- Aletta parasole con specchio
- Alzacristalli anteriori elettrici e impulsionali
- Alzacristalli posteriori elettrici
- Assistenza alla partenza in salita
- Attacchi Isofix posteriori più passeggero anteriore
- Cerchi in lega da 17″ Bahamas
- Chiusura centralizzata
- Cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza
- Climatizzatore manuale
- Console centrale scorrevole con portaoggetti e 2 bocchette aerazione posteriori
- Controllo pressione pneumatici
- Cruise control
- Cruscotto “soft touch”
- Deflettori anteriori black
- Distance Warning
- Driver display a colori 4,2″
- Eco Mode
- Fari Full LED anteriori e posteriori
- Fascia superiore plancia Grey con profili cromati
- Kit riparazione pneumatici
- Lane Departure Warning
- Lane Keep Assist
- Luci diurne a LED
- Modanatura laterale black con inserti cromati
- Maniglie e paraurti in tinta carrozzeria
- Piano di carico bagagliaio modulabile
- Retrovisori esterni elettrici shiny black con indicatori di direzione a LED richiudibili elettricamente
- Ruotino di scorta
- Sedile conducente regolabile in altezza
- Sedile posteriore frazionabile 1/3-2/3 e scorrevole
- Sellerie Zen Black&Grey
- Sensori di parcheggio posteriori
- Sistema multimediale Easy Link da 7″ con navigazione compatibile con Android Auto e Apple CarPlay
- Ski anteriore e posteriore Grey
- Traffic Sign Recognition
- Vernice metallizzata
- Volante in pelle TEP regolabile in altezza e profondità
Renault Captur Intens
La Renault Captur Intens costa 1.850 euro più della Zen a parità di motore e aggiunge:
- 2 luci di lettura a LED
- 2 USB posteriori
- Cassetto Easy Life
- Cerchi in lega da 17″ Bahamas
- Climatizzatore automatico
- Commutazione automatica degli abbaglianti/anabbaglianti
- Deflettori anteriori cromati
- Driver Display 7″
- Fari posteriori Full LED 3D con firma luminosa dinamica C-Shape
- Fascia superiore plancia in alluminio spazzolato
- Freno di stazionamento elettrico
- Luci diurne FULL LED con firma luminosa dinamica C-Shape
- Montanti laterali Shiny Black
- Paraurti posteriore con profili cromati
- Parking Camera
- Profili laterali cristalli chrome
- Retrovisori esterni in tinta carrozzeria
- Retrovisore interno fotocromatico
- Sellerie con inserti in pelle TEP Black&Light Grey con tasca posteriore
- Sensori di parcheggio anteriori
- Sensori pioggia
- Terminale di scarico cromato
- Vernice bitono Be-Style
- Volante in pelle pieno fiore
Renault Captur Initiale Paris
La Renault Captur Initiale Paris costa 4.000 euro più della Intens a parità di motore e aggiunge:
- Badge Initiale Paris sulla calandra
- Blind Spot Warning (sensore angolo morto)
- Bose sound system
- Cerchi in lega da 18″ Initiale Paris
- Easy Park Assist
- Fascia centrale in pelle TEP
- Fascia superiore plancia effetto legno
- Flying consolle
- Freno di stazionamento elettrico con funzione auto-hold
- Multi-Sense
- Over speed prevention (allerta superamento velocità)
- Privacy glass
- Retrovisore interno fotocromatico frameless (senza cornice)
- Sedile conducente e passeggero riscaldabili e regolabili elettricamente
- Sellerie in pelle Black con inserti beige Initiale Paris
- Shark antenna
- Sistema multimediale Easy Link da 9,3″ con navigazione
- Ski anteriori e posteriori Grey Erbè
- Tappetini Initiale Paris
- Volante esclusivo Initiale Paris riscaldabile
- Welcome & Bye-bye sequence
Renault Captur: i prezzi e le rivali
BENZINA
Renault Captur TCe 100 CV Life 17.700 euro
Citroën C3 Aircross PureTech 110 Live 18.500 euro
Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 100 CV Plus 19.500 euro
Opel Crossland X 1.2 18.250 euro
Volkswagen T-Cross 1.0 TSI Urban 19.000 euro
Renault Captur TCe 100 CV Zen 19.850 euro
Fiat 500X 1.0 T3 Urban 20.500 euro
Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 100 CV Plus 19.500 euro
Opel Crossland X 1.2 T 110 CV Advance 21.250 euro
Volkswagen T-Cross 1.0 TSI Style 20.300 euro
Renault Captur TCe 100 CV Business 21.100 euro
Fiat 500X 1.0 T3 Urban 20.500 euro
Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 100 CV Business 21.250 euro
Jeep Renegade 1.0 T3 Longitude 23.300 euro
Volkswagen T-Cross 1.0 TSI Style 20.300 euro
Renault Captur TCe 100 CV Intens 21.700 euro
Fiat 500X 1.0 T3 City Cross 22.000 euro
Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 100 CV Titanium 21.650 euro
Jeep Renegade 1.0 T3 Longitude 23.300 euro
Volkswagen T-Cross 1.0 TSI Style 20.300 euro
Renault Captur TCe 130 CV Zen 23.050 euro
Citroën C3 Aircross PureTech 130 23.750 euro
Fiat 500X 1.3 T4 City Cross 24.500 euro
Opel Crossland X 1.2 T 130 CV aut. Innovation 24.550 euro
Volkswagen T-Cross 1.0 TSI 115 CV DSG Style 22.950 euro
Renault Captur TCe 130 CV Business 24.300 euro
Fiat 500X 1.3 T4 City Cross 24.500 euro
Jeep Renegade 1.3 T4 Longitude 26.800 euro
Opel Crossland X 1.2 T 130 CV aut. Innovation 24.550 euro
Volkswagen T-Cross 1.0 TSI 115 CV DSG Advanced 24.550 euro
Renault Captur TCe 130 CV Intens 24.900 euro
Fiat 500X 1.3 T4 Lounge 25.000 euro
Jeep Renegade 1.3 T4 Longitude 26.800 euro
Opel Crossland X 1.2 T 130 CV aut. Innovation 24.550 euro
Volkswagen T-Cross 1.0 TSI 115 CV DSG Advanced 24.550 euro
Renault Captur TCe 130 CV Initiale Paris 28.900 euro
Fiat 500X 1.3 T4 Sport 27.000 euro
Jeep Renegade 1.3 T4 Business 29.050 euro
Opel Crossland X 1.2 T 130 CV aut. Ultimate 26.650 euro
Volkswagen T-Cross 1.5 TSI Advanced 26.800 euro
Renault Captur TCe 155 CV Intens 25.900 euro
Fiat 500X 1.3 T4 Cross 26.000 euro
Jeep Renegade 1.3 T4 Longitude 26.800 euro
Suzuki Vitara 1.4 Boosterjet A/T Starview 27.220 euro
Volkswagen T-Cross 1.5 TSI DSG Style 25.200 euro
Renault Captur TCe 155 CV Initiale Paris 29.900 euro
Audi Q2 35 TFSI S tronic 32.050 euro
Fiat 500X 1.3 T4 Sport 27.000 euro
Jeep Renegade 1.3 T4 Limited 29.300 euro
Mini Countryman Cooper Business Aut. 31.750 euro
GPL
Renault Captur TCe 100 CV GPL Life 18.500 euro
Kia Stonic 1.4 EcoGPL Urban 18.750 euro
Renault Captur TCe 100 CV GPL Zen 20.650 euro
Kia Stonic 1.4 EcoGPL Style 20.250 euro
Renault Captur TCe 100 CV GPL Intens 22.500 euro
Kia Stonic 1.4 EcoGPL Energy 22.750 euro
DIESEL
Renault Captur Blue dCi 95 CV Life 20.850 euro
Fiat 500X 1.3 MultiJet Urban 21.500 euro
Ford EcoSport 1.5 Ecoblue Plus 21.500 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 102 CV Advance 22.250 euro
Volkswagen T-Cross 1.6 TDI Urban 21.950 euro
Renault Captur Blue dCi 95 CV Zen 22.150 euro
Fiat 500X 1.3 MultiJet Urban 21.500 euro
Ford EcoSport 1.5 Ecoblue Plus 21.500 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 102 CV Advance 22.250 euro
Volkswagen T-Cross 1.6 TDI Urban 21.950 euro
Renault Captur Blue dCi 95 CV Business 23.400 euro
Fiat 500X 1.3 MultiJet Lounge 23.500 euro
Ford EcoSport 1.5 Ecoblue Business 23.250 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 102 CV Innovation 23.750 euro
Volkswagen T-Cross 1.6 TDI Style 23.250 euro
Renault Captur Blue dCi 95 CV Intens 24.000 euro
Fiat 500X 1.3 MultiJet Business 23.850 euro
Ford EcoSport 1.5 Ecoblue Titanium 23.650 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 102 CV Innovation 23.750 euro
Volkswagen T-Cross 1.6 TDI Style 23.250 euro
Renault Captur Blue dCi 115 CV Zen 23.150 euro
Citroën C3 Aircross BlueHDi 100 Origins 23.200 euro
Fiat 500X 1.6 MultiJet Urban 23.250 euro
Ford EcoSport 1.5 Ecoblue Business 23.250 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 102 CV Innovation 23.750 euro
Renault Captur Blue dCi 115 CV Business 24.400 euro
Fiat 500X 1.6 MultiJet City Cross 24.750 euro
Ford EcoSport 1.5 Ecoblue Titanium 23.650 euro
Jeep Renegade 1.6 Mjt Longitude 26.800 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 102 CV Innovation 23.750 euro
Renault Captur Blue dCi 115 CV Intens 25.000 euro
Fiat 500X 1.6 MultiJet City Cross 24.750 euro
Ford EcoSport 1.5 Ecoblue ST-Line 25.700 euro
Jeep Renegade 1.6 Mjt Longitude 26.800 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 102 CV Ultimate 25.850 euro
Renault Captur Blue dCi 115 CV EDC Zen 24.750 euro
Citroën C3 Aircross BlueHDi 120 Shine 25.000 euro
Fiat 500X 1.6 MultiJet DCT City Cross 26.250 euro
Hyundai Kona 1.6 CRDi 136 CV Xprime 26.450 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 120 CV Advance 24.250 euro
Renault Captur Blue dCi 115 CV EDC Business 26.000 euro
Citroën C3 Aircross BlueHDi 120 Origins 25.400 euro
Fiat 500X 1.6 MultiJet DCT City Cross 26.250 euro
Jeep Renegade 1.6 Mjt DDCT Longitude 28.600 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 120 CV Innovation 25.750 euro
Renault Captur Blue dCi 115 CV EDC Intens 26.600 euro
Citroën C3 Aircross BlueHDi 120 Origins 25.400 euro
Fiat 500X 1.6 MultiJet DCT Lounge 26.750 euro
Jeep Renegade 1.6 Mjt DDCT Longitude 28.600 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 120 CV Innovation 25.750 euro
Renault Captur Blue dCi 115 CV EDC Initiale Paris 30.600 euro
Audi Q2 30 TDI S tronic 30.300 euro
Fiat 500X 1.6 MultiJet DCT Sport 28.750 euro
Jeep Renegade 1.6 Mjt DDCT Business 30.850 euro
Opel Crossland X 1.5 ECOTEC D 120 CV Ultimate 27.850 euro
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Nissan 370Z Roadster
La Nissan 370Z Roadster – nata nel 2009 e sottoposta a un restyling nel 2017 – è la variante scoperta della supercar giapponese.
Nissan 370Z Roadster: gli esterni
Nonostante l’età avanzata la Nissan 370Z Roadster ha ancora uno stile moderno: la capote in tela si ripiega completamente in 20 secondi.
Nissan 370Z Roadster: gli interni
La Nissan 370Z Roadster è una spider omologata due posti caratterizzata da finiture curate e da sedili avvolgenti.
Nissan 370Z Roadster: il motore
Il motore della Nissan 370 Z Roadster è un propulsore aspirato V6 a benzina:
- un 3.7 V6 a benzina da 328 CV
Nissan 370Z Roadster: la dotazione di serie
La dotazione di serie della Nissan 370Z Roadster comprende:
Sicurezza
- ABS con EBD e sistema di assistenza alla frenata (NBA)
- 6 airbag (frontali guida e passeggero, laterali e a tendina)
- Cinture di sicurezza anteriori con limitatore di carico e pretensionatore
- Avvisatore acustico cintura di sicurezza
- Immobilizer
- Chiusura centralizzata con comando a distanza
- Nissan Intelligent Key
- Differenziale a slittamento limitato
- Poggiatesta attivi
- Controllo dinamico del veicolo – VDC disinseribile
- Kit di riparazione pneumatici
- Uphill Start Support (dispositivo di assistenza alla partenza in salita)
- Sistema monitoraggio pressione pneumatici
Comfort
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Piantone dello sterzo regolabile manualmente
- Volante in pelle con comandi illuminati
- Pulsante avviamento start/stop
- Indicatore di posizione della marcia
- Cruise control e speed limiter
- Supporto lombare guidatore
- Sedili regolabili elettricamente
- Sedili riscaldati e ventilati
- Alzacristalli elettrici con interruttore “one touch”
Interni
- Pedaliera e poggia-piede in alluminio
- Sedili sportivi in pelle nera
- Specchietto di cortesia per passeggero e conducente
- Vani portaoggetti nelle portiere e nel bracciolo anteriore
Esterni
- Capote richiudibile elettricamente in colore nero/bordeaux
- Specchietti regolabili elettricamente e riscaldabili
- Fari posteriori e stop centrale a LED
- Luci diurne a LED
- Indicatori di direzione laterali con integrato logo Z
- Cerchi in lega da 19″
Tecnologia
- Sistema audio Bose con 8 altoparlanti (6 altoparlanti e 2 subwoofer)
- Ingresso Aux/USB
- Sistema viva-voce Bluetooth
- Computer di bordo
- Navigatore satellitare Nissan Connect Premium con retro camera
- Sensore pioggia e sensore crepuscolare
Meccanica
- Cambio manuale a 6 rapporti
- Synchro Rev Control (su versioni con cambio manuale)
- Dischi dei freni ventilati (con 4 pistoni anteriori e 2 posteriori)
- Sospensioni anteriori indipendenti e posteriori multi-link
Nissan 370Z Roadster: gli optional
La dotazione di serie della Nissan 370Z Roadster andrebbe a nostro avviso arricchita con il cambio automatico (2.450 euro) e la vernice metallizata antigraffio (900 euro).
Nissan 370Z Roadster: il prezzo
Motore a benzina
- Nissan 370Z Roadster 42.510 euro
Il mondo Nissan
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Renault Scénic, la storia del design
La Renault Scénic è stata una delle prime monovolume compatte della storia e – per due generazioni (la seconda e la quarta, quella attualmente in commercio) – una delle più originali.
Scopriamo insieme la storia del design della Renault Scénic: l’evoluzione delle forme delle quattro serie della MPV francese.
Renault Scénic prima generazione (1999)
La prima generazione della Renault Scénic nasce nel 1999 ma non è altro che un restyling della Mégane Scénic svelata tre anni prima: nome cambiato e mascherina più tradizionale.
Degna di nota la variante RX4 del 2000 che strizza l’occhio alle SUV: non solo nel look (la ruota di scorta è montata sul portellone) ma anche nei contenuti (trazione integrale).
Renault Scénic seconda generazione (2003)
La seconda generazione della Renault Scénic del 2003 porta una rivoluzione nello stile delle monovolume con un design spigoloso e originale che non penalizza la praticità. L’anno seguente debutta la Grand Scénic, più grande e in grado di ospitare sette passeggeri.
Il restyling del 2006 si distingue per la mascherina più “morbida” mentre risale al 2007 la variante Conquest, sempre ispirata al mondo delle Sport Utility ma questa volta solo a trazione anteriore.
Renault Scénic terza generazione (2009)
La terza generazione della Renault Scénic nasce nel 2009 e punta su forme più tradizionali. Due le versioni: la XMod a cinque posti presenta fari posteriori integrati in parte nel portellone e un frontale più “giovanile” mentre la Scénic a sette posti ha i gruppi ottici dietro che si estendono sulla fiancata.
Questa edizione della MPV della Régie viene sottoposta a due restyling: uno lieve nel 2012 e uno più importante nel 2013 (mascherina più elegante e debutto della variante Cross derivata dalla XMod e con un look da SUV).
Renault Scénic quarta generazione (2016)
La quarta generazione della Renault Scénic – svelata nel 2016 – è una delle monovolume più sexy mai disegnate: mascherina aggressiva, profilo slanciato e ruote alte e strette.
I designer della Casa transalpina decidono volutamente di privilegiare lo stile a scapito della praticità e puntano su forme sinuose più da crossover che da MPV. Originale anche la plancia, caratterizzata da un display centrale montato in posizione verticale.
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Renault Scénic, la storia del design
La Renault Scénic è stata una delle prime monovolume compatte della storia e – per due generazioni (la seconda e la quarta, quella attualmente in commercio) – una delle più originali.
Scopriamo insieme la storia del design della Renault Scénic: l’evoluzione delle forme delle quattro serie della MPV francese.
Renault Scénic prima generazione (1999)
La prima generazione della Renault Scénic nasce nel 1999 ma non è altro che un restyling della Mégane Scénic svelata tre anni prima: nome cambiato e mascherina più tradizionale.
Degna di nota la variante RX4 del 2000 che strizza l’occhio alle SUV: non solo nel look (la ruota di scorta è montata sul portellone) ma anche nei contenuti (trazione integrale).
Renault Scénic seconda generazione (2003)
La seconda generazione della Renault Scénic del 2003 porta una rivoluzione nello stile delle monovolume con un design spigoloso e originale che non penalizza la praticità. L’anno seguente debutta la Grand Scénic, più grande e in grado di ospitare sette passeggeri.
Il restyling del 2006 si distingue per la mascherina più “morbida” mentre risale al 2007 la variante Conquest, sempre ispirata al mondo delle Sport Utility ma questa volta solo a trazione anteriore.
Renault Scénic terza generazione (2009)
La terza generazione della Renault Scénic nasce nel 2009 e punta su forme più tradizionali. Due le versioni: la XMod a cinque posti presenta fari posteriori integrati in parte nel portellone e un frontale più “giovanile” mentre la Scénic a sette posti ha i gruppi ottici dietro che si estendono sulla fiancata.
Questa edizione della MPV della Régie viene sottoposta a due restyling: uno lieve nel 2012 e uno più importante nel 2013 (mascherina più elegante e debutto della variante Cross derivata dalla XMod e con un look da SUV).
Renault Scénic quarta generazione (2016)
La quarta generazione della Renault Scénic – svelata nel 2016 – è una delle monovolume più sexy mai disegnate: mascherina aggressiva, profilo slanciato e ruote alte e strette.
I designer della Casa transalpina decidono volutamente di privilegiare lo stile a scapito della praticità e puntano su forme sinuose più da crossover che da MPV. Originale anche la plancia, caratterizzata da un display centrale montato in posizione verticale.
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Honda CB4 X Concept
Sono diverse le novità che Honda ha portato sul palco di Eicma 2019, ma una tra le più importanti – insieme al CBR 1000RR-R Fireblade – è il concept chiamato CB4 X. Rappresenta una Sport-Touring moderna e stilosa, e chissà probabilmente la vedremo in veste ufficiale il prossimo anno.
Un ibrido dal grande fascino
Si tratta di un prototipo nato dalla matita di Valerio Aiello coadiuvato da un team di giovani designers con la volontà di esplorare e mescolare due categorie motociclistiche dai contorni sempre meno definiti, quelle dello Sport/Touring e del Crossover di media cilindrata. Il design è il risultato di linee estremamente dinamiche e compatte pensate per esaltare le diverse personalità di una moto che nasce per l’utilizzo di tutti i giorni sui percorsi urbani ma con cui ci si può divertire nei weekend tra i tornanti di montagna o nei lunghi viaggi.
4 cilindri in linea
Il display aggiunto caratterizza le linee del serbatoio che risulta proteso in avanti, mentre il parabrezza è regolabile su diverse posizioni e integrato alle linee della carena. Il gruppo ottico anteriore è incastonato nella parte bassa del cupolino e prevede DRL integrati. Davanti c’è una ruota da 17”, mentre il propulsore è un 4 cilindri in linea di cui ovviamente non conosciamo valori di potenza e coppia.
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Audi e-tron Sportback: atto secondo
Al Salone di Los Angeles 2019, tra le novità della kermesse statunitense, Audi ha svelato la sua seconda elettrica della gamma, la e-tron Sportback.
Presentata come variante più sportiva e dinamica della e-tron, la nuova proposta a ruote alte di Ingolstadt sfoggia una carrozzeria con linee muscolose e un tetto spiovente, d’ispirazione coupé. Oltre ad essere esteticamente più sexy, la e-tron Sportback vanta anche un coefficiente aerodinamico di solo 0,25 Cx, a beneficio dei consumi energetici e dell’autonomia, che nel suo caso raggiunge i 446 km. Con 4.901 mm di lunghezza, 1.935 mm in larghezza e 1.616 in altezza, solo più bassa quindi rispetto alla e-tron, la Sportback possiede una silhouette più filante e sportiva, accentuata dai passauota rimarcati che, di serie, ospitano ruote con cerchi da 20 pollici sorretti da sospensioni pneumatiche.
Due versioni: 50 o 55 quattro
La nuova Audi e-tron Sportback potrebbe quasi passare per una SUV sportiva con motore termico, se non fosse per dettagli come la griglia frontale singleframe chiusa e l’assenza dei terminali di scarico al posteriore. Come la sua sorella più razionale, la e-tron Sportback potrà essere ordinata con due diverse batterie, ognuna abbinata a un powertrain elettrico diverso. La versione entry level porta la sigla 50 quattro e sfrutta una batteria da 71 kWh e un motore elettrico montato su ogni asse per un totale di 230 kW di potenza e 540 Nm di coppia. In questo caso scatta da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi e raggiunge 190 km/h di velocità massima, con un’autonomia di chiarata di 347 km (WLTP).
Più in alto in gamma c’è invece la 55 quattro, che monta una batteria più potente da 95 kWh, 120 kg più pesante rispetto alla prima. Questa alimenta due motori elettrici per una potenza complessiva di 265 kW (360 CV) e 561 Nm di coppia, con picchi di 408 CV con la funzione overboost della durata di solo 6 secondi. L’Audi e-tron Sportback 55 quattro scatta da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi, raggiunge 200 km/h di velocità massima e percorre fino a 446 km con una sola ricarica.
In arrivo in Primavera
L’Audi e-tron Sportback viene prodotta nello stabilimento di Bruxelles e il suo lancio commerciale sul mercato europeo è previsto per la primavera del 2020. Anche se per ora non conosciamo il prezzo di partenza per l’Italia, in Germania il listino partirà da 71.350 euro.
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Opel Corsa, rivoluzione tedesca
La nuova Opel Corsa punta a diventare il punto di riferimento tra le piccole. La sesta generazione dell’icona di Rüsselsheim si presenta sul mercato in una veste completamente rinnovata: nello stile (quasi sportivo) e nei contenuti, con il pianale e i motori condivisi con la Peugeot 208.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare quella che per ora è la variante termica più grintosa della “segmento B” tedesca: la 1.2 130 CV, disponibile esclusivamente nell’allestimento GS Line e solo in abbinamento al cambio automatico (un validissimo convertitore di coppia a 8 rapporti). Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Opel Corsa: la gamma motori della sesta generazione
La gamma motori al lancio della nuova Opel Corsa è composta da cinque unità: tre 1.2 benzina a tre cilindri (aspirato da 75 CV e turbo da 101 e 131 CV), un 1.5 turbodiesel da 102 CV e un’unità elettrica – quella adottata dalla Corsa-e (la “cugina” della Peugeot e-208) – da 136 CV.
Abitacolo e bagagliaio
La Opel Corsa costa molto meno della Peugeot 208 ma non offre le finiture della “cugina” transalpina. A bordo c’è qualche plastica rigida di troppo: nella parte bassa della plancia, sui pannelli porta e persino ai lati del cruscotto digitale da 7” (chiamato Info Display).
L’abitabilità è nella media del segmento mentre il bagagliaio da 309 litri potrebbe essere più capiente.
Opel Corsa 1.2 130 CV: prezzo buono, dotazione da integrare
La Opel Corsa 1.2 130 CV protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo interessante (20.750 euro) abbinato a una dotazione di serie da integrare: alzacristalli elettrici posteriori, cerchi in lega da 16”, cielo scuro, climatizzatore manuale, cruise control, Dynamic Appearance Pack (fasce sportive e scarico cromato), fari a LED, fendinebbia a LED, Info Display 7” digitale multicolor, modalità di guida Sport selezionabile, montante B nero lucido, Multimedia touch 7” a colori con radio DAB, 6 altoparlanti, Apple CarPlay, Android Auto, Bluetooth e USB anteriore, pedaliera sportiva, retrovisori regolabili elettricamente e riscaldabili, sedile guida regolabile a 6 vie e passeggero a 4 vie, sedile posteriore ripiegabile asimmetricamente 60/40, sedili sportivi in tessuto “Banda-Marvel Black” e volante in pelle.
Sorprende un po’ dover pagare a parte accessori come il climatizzatore elettronico monozona (250 euro), i sensori di parcheggio posteriori (300 euro) e il Sight Light Pack (250 euro: sensore pioggia, sensore luci e specchietto retrovisore elettrocromatico) mentre gli ottimi fari Matrix LED sono un vero affare a 600 euro.
Per quanto riguarda la sicurezza la Opel Corsa ha conquistato quattro stelle nei crash test Euro NCAP e può vantare una buona dotazione: airbag frontali, laterali e a tendina (con possibilità di disattivare il cuscino del passeggero), assistente alle partenze in salita, Lane Keep Assist, limitatore di velocità, monitoraggio pressione pneumatici (con kit di riparazione), predisposizione Isofix per i sedili posteriori, riconoscimento segnali stradali, rilevatore di stanchezza, sensore anticollisione e riconoscimento pedoni.
Nuova Opel Corsa: il design
La nuova Opel Corsa non è solo ricca di sostanza ma è anche una delle piccole più sexy in circolazione nonché una delle “segmento B” più aerodinamiche (Cx 0.29). I designer di Rüsselsheim sono riusciti a realizzare sulla stessa piattaforma della Peugeot 208 una vettura più filante con un profilo del tetto ispirato al mondo delle coupé: rispetto alla vecchia Corsa abbiamo un’altezza diminuita di 4,8 cm e una posizione di seduta più bassa di 2,8 cm.
Opel Corsa: le novità in 5 punti
- il pianale CMP
- il design completamente rivisto dentro e fuori
- i nuovi motori (benzina, diesel + uno elettrico)
- solo a cinque porte
- i fari Matrix LED (optional)
Scheda tecnica
Lunghezza | 4,06 metri |
Larghezza | 1,77 metri |
Altezza | 1,43 metri |
Acc. 0-100 km/h | 8,7 s |
Bagagliaio | 309/n.d. litri |
Caratteristiche motore | turbo benzina 3 cilindri, 1.199 cc, 131 CV e 230 Nm di coppia |
Prezzo | 20.750 euro |
Dove l’abbiamo guidata
Abbiamo guidato la sesta generazione della Opel Corsa in Croazia e più precisamente nella regione della Dalmazia tra Spalato e Sebenico. Un percorso ricco di curve tortuose che ci ha permesso di apprezzare il motore 1.2 turbo tre cilindri a benzina da 131 CV (silenzioso e pimpante: “0-100” in 8,7 secondi) e l’eccellente cambio automatico (un convertitore di coppia in grado di offrire passaggi marcia fluidi) a 8 rapporti, uno dei migliori della categoria.
Un abbinamento propulsore/trasmissione decisamente riuscito anche sotto il profilo dei consumi: impossibile, ovviamente, raggiungere i valori dichiarati nel poco realistico ciclo NEDC dalla Casa tedesca (da 21,7 a 22,2 km/l) ma si oscilla tranquillamente tra i 15 e i 20 km/l a seconda dello stile di guida.
Nonostante l’aspetto sportivo la Opel Corsa punta a offrire il massimo comfort: nelle curve è incollata all’asfalto ma sa anche essere comoda. Merito della taratura equilibrata degli ammortizzatori (non troppo rigidi, non esageratamente morbidi).
NON TUTTI SANNO CHE – Sebenico ha dato i natali a Dražen Petrović, uno dei più forti giocatori europei di basket di tutti i tempi.
Dove vorremmo guidarla
La Opel Corsa 1.2 130 CV protagonista del nostro primo contatto è una “Gran Turismo” in miniatura più sportiva nelle prestazioni che nel comportamento stradale: l’agilità in curva è in linea con quanto offerto dalla concorrenza e l’impianto frenante è potente ma ci saremmo aspettati uno sterzo più sensibile.
La piccola teutonica è rivolta a chi cerca una “segmento B” vivace con bassi costi di gestione (prezzo e consumi) e può essere tranquillamente essere usata come unica auto da una giovane coppia.
Le concorrenti
Honda Jazz 1.5 Dynamic Connect CVT | Una piccola monovolume giapponese versatile, agile e costruita con cura. Il cambio automatico a variazione continua penalizza però le prestazioni e i consumi. |
Renault Clio TCe 130 CV Intens | Più spaziosa della Corsa e con un motore più elastico (ma anche più assetato di benzina) |
Seat Ibiza 1.0 EcoTSI 115 CV DSG XCELLENCE | La cugina spagnola della Polo punta sul prezzo contenuto. |
Volkswagen Polo 1.0 TSI 115 CV DSG | Prezzi alti e un bagagliaio poco sfruttabile quando si abbattono i sedili posteriori. |
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Aston Martin DBX: la prima SUV di lusso del marchio inglese
Da oggi la sigla DBX passerà alla storia, in Casa Aston Martin, per aver dato il nome al primo SUV di lusso del brand inglese. Una vera rivoluzione dopo 106 anni di storia. Presentata in anteprima mondiale in queste ore, la nuova Aston Martin DBX rappresenta l’ingresso, piuttosto in ritardo, del marchio d’Oltremanica nel segmento delle sport utility di lusso, iniziato già da molti anni con la Range Rover e ora più che mai prolifico con praticamente tutti i marchi di lusso e sportivi a presidiarlo con le loro proposte, da Porsche a Rolls Royce.
Dimensioni extra large, performance sportive e doti da fuoristrada (leggero)
Nonostante sia una SUV dalle dimensioni considerevoli (5.039 mm X 2.220 mm X 1.680 mm e un passo di 3.060 mm) l’Aston Martin DBX dichiara prestazioni da sportiva di razza: da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e 291 km/h di velocità massima. Sotto il cofano monta il V8 biturbo da quattro litri, di origine Mercedes-AMG, già adottato dalla DB11 e dalla Vantage, con 550 CV di potenza e una coppia di 700 Nm. Ma questa proposta a ruote alte di Aston Martin, oltre alle performance su asfalto, deve saper garantire comfort di marcia anche fuoristrada. Per questo monta sospensioni pneumatiche adattive e un sistema elettrico a 48 volt, con cui è in grado di elevare l’altezza da terra di 45 mm, o ribassarla di 50 mm.
La trasmissione è affidata a un cambio con convertire di coppia a nove rapporti, abbinato a un sistema di trazione integrale con differenziale centrale attivo e differenziale posteriore che include il sistema antislittamento eDiff. Insieme allo sterzo specifico, tarato per offrire una risposta veloce e un handling sportivo, queste caratteristiche fanno della Aston Martin DBX, almeno sulla carta, un’auto sportiva e polivalente. E per mantenere contenuti i livelli di consumi ed emissioni, la DBX conta su un sistema di disconnesssione dei cilindri che, insieme a una struttura in alluminio che mantiene il peso sui 2.245 kg (con distribuzione 54%-46%), garantisce una relativa buona efficienza e una buona rigidità.
Abitacolo raffinato e spazioso
L’abitacolo, da buona Aston Martin che si rispetti, è elegante e raffinato prima di tutto. Dispone di un tetto panoramico che copre praticamente tutta la superficie, finestrini privi di cornice, poggiabbraccia individuali anteriori, una console organizzata su due livelli, un design ergonomico e tanto spazio per le due file di sedili. Degni di nota anche i materiali pregiati come tessuti in lana all’80% o il materiale derivato dal lino che sostituisce la fibra di carbonio. Al centro della console domina lo schermo da 10,25 pollici che fa da interfaccia al sistema di infotainment, mentre il quadro strumenti adotta un display digitale da 12,3 pollici.
L’Aston Martin DBX sarà fabbricata presso gli stabilimenti inglesi di St. Ahan (in Galles) e i primi 500 clienti avranno a un il pacchetto 1913 Package con loghi personalizzati e placche commemorative, oltre ad essere ispezionate e consegnate personalmente dal direttore generale di Aston Martin, Andy Palmer.
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