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Spie auto: tutti i simboli e i significati
L’auto è dotata di differenti spie e tutte mandano un messaggio al conducente, si suddividono per colore in spie gialle, verdi e rosse. Vediamo le principali e il loro significato.
Spie verdi auto: i significati
Le spie verdi sono innocue e indicano un funzionamento regolare della vettura, non avvisano della presenza di pericoli o dell’inattività di alcuni componenti dell’auto. Quelle maggiormente riconoscibili sono:
- gli indicatori di direzione che lampeggiano a destra o sinistra;
- le spie degli anabbaglianti, che rappresentano un faro acceso;
- quelle delle luci di posizione, che raffigurano due fari opposti accesi.
Tra le meno conosciute ci sono:
- spia cruise control, segnala il funzionamento del sistema elettronico che permette di regolare automaticamente la velocità dell’auto;
- spia Shift si accende quando l’auto consiglia di cambiare marcia per risparmiare carburante;
- spia limitatore di velocità, il simbolo è l’icona di un contachilometri con la scritta LIM.
- spia sistema Start e Stop, è una A cerchiata da una freccia in senso orario.
Spie rosse auto: i significati e cosa fare
Le spie rosse richiedono maggiore attenzione e indicano una situazione di emergenza che bisogna subito risolvere. Vediamo le più comuni:
- spia rossa dell’acqua, rappresenta un termometro immerso nell’acqua e indica che la temperatura del liquido di raffreddamento è troppo alta. È necessario fermare il motore prima possibile, rabboccare il liquido se necessario, altrimenti recarsi in officina;
- spia rossa dell’olio, raffigura un’ampolla da cui fuoriesce una goccia di olio e indica scarsa pressione dell’olio motore, serve fermare il motore prima possibile, rabboccare l’olio se necessario o portare l’auto da un meccanico;
- spia rossa batteria, rappresenta il disegno di una batteria con i simboli meno e più, indica un’anomalia nella ricarica;
- spia rossa usura freni, raffigura un cerchio con delle lineette esterne, comunica che le pastiglie dei freni sono usurate e vanno sostituite per guidare in sicurezza.
Spie gialle auto: i significati e come comportarsi
Le spie gialle danno degli avvisi, vediamo le più comuni e “banali”:
- spia della benzina;
- spia con ghiaccio che indica che la temperatura esterna è scesa sotto i 4° e quindi potrebbe ghiacciare la strada;
- retronebbia e fendinebbia.
Queste invece sono le più importanti:
- spia IMO, è l’Immobilizer. L’auto non parte perché la centralina di controllo dell’immobilizzatore antifurto non riconosce la chiave. È un problema elettronico da risolvere in officina;
- spia MIL, indica un guasto nel sistema di gestione elettronico del motore e dei gas di scarico. Si consiglia di accelerare con moderazione e arrestare il veicolo prima possibile;
- spia AdBlue, indica il livello del liquido troppo basso. È importante rabboccare appena possibile per evitare che il motore non si avvii;
- spia assistenza, raffigura una chiave inglese e significa che la macchina presenta un guasto nel sistema di gestione elettronico del motore e necessita di assistenza;
- spia ABS, comunica un malfunzionamento del controllo elettronico del sistema anti bloccaggio in frenata;
- spia avaria sterzo, rappresenta un guasto all’impianto di gestione, potrebbe infatti risultare difficile sterzare e richiede un’urgenza alta. È quindi necessario andare immediatamente da un meccanico per l’assistenza e risolvere il problema.
Non dimentichiamo che su ogni vettura c’è anche una spia di colore blu, l’unica. La vediamo sul cruscotto e rappresenta l’accensione delle luci abbaglianti.
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Auto per anziani: dieci proposte nuove
Quali caratteristiche deve avere un’auto per essere adatta ai guidatori anziani? Una posizione di seduta alta, innanzitutto, per ridurre gli sforzi quando si entra o si esce dall’abitacolo. Ma non solo…
In questa guida all’acquisto troverete dieci proposte valide per gli anziani caratterizzate da dimensioni non troppo esagerate (per agevolare le manovre di parcheggio) e dalla presenza del cambio automatico (fondamentale per avere i muscoli delle gambe meno stressati al termine del viaggio).
L’elenco delle dieci auto per anziani per tutti i gusti e tutte le tasche è composto principalmente da SUV compatte (segmento molto amato dagli “over 60”) e da modelli francesi, statunitensi, giapponesi e tedeschi, anche se non mancano proposte di altri segmenti provenienti da altre nazioni. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di queste vetture.
Citroën C5 Aircross BlueHDi 130 EAT8 Business – 30.400 euro
La Citroën C5 Aircross BlueHDi 130 EAT8 Business è, secondo noi, l’auto più adatta agli anziani tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.
Nonostante le dimensioni esterne ingombranti – 4,50 metri di lunghezza non sono pochi – la SUV compatta francese si accontenta di pochissimo gasolio.
Fiat 500L 1.3 MJT Dualogic Cross – 25.100 euro
La Fiat 500L 1.3 MJT Dualogic Cross è una monovolume torinese rivolta agli anziani che vogliono spendere poco. Migliorabili le finiture.
L’unica proposta presente in questa guida all’acquisto guidabile dai neopatentati ospita sotto il cofano un motore povero di cavalli (95), rumorosetto e tutt’altro che scattante abbinato a un cambio automatico (robotizzato) a cinque rapporti lento nei passaggi marcia.
Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 125 CV aut. ST-Line – 26.800 euro
La Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 125 CV aut. ST-Line è una piccola SUV statunitense adatta agli anziani che cercano una dotazione di serie ricca: fari automatici, interni in pelle parziale, riconoscimento segnali stradali e sensore pioggia.
Agile nelle curve grazie al peso contenuto e con un divano posteriore poco accogliente per tre persone, monta un motore carente di coppia (170 Nm) che si riscatta con un’erogazione eccellente (corposa ai bassi regimi e con un buon allungo) e con una cilindrata ridotta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto.
Jeep Wrangler 2.2 Mjt II Sport – 49.000 euro
La Jeep Wrangler 2.2 Mjt II Sport è una fuoristrada dura e pura (non chiamatela piccola SUV, potrebbe offendersi parecchio) per gli anziani che amano l’avventura: trazione integrale, un motore – poco pronto ai bassi regimi – potente (200 CV) e scattante (8,9 secondi sullo “0-100”) e un ottimo cambio automatico – convertitore di coppia – a 8 rapporti con marce ridotte per superare qualsiasi ostacolo.
La praticità non è il suo forte – solo quattro posti e un bagagliaio minuscolo, si salva solo lo spazio notevole a disposizione della testa – così come la dotazione di serie (gli interni in pelle, il riconoscimento segnali stradali e i sensori luce/pioggia non sono disponibili neanche optional). Senza dimenticare i consumi alti: 13,5 km/l dichiarati.
Mitsubishi Eclipse Cross 1.5 turbo 2WD aut. Instyle – 33.030 euro
La Mitsubishi Eclipse Cross 1.5 turbo 2WD aut. Instyle è una SUV compatta giapponese adatta agli anziani che non percorrono molti chilometri.
I consumi della crossover nipponica sono piuttosto alti…
Opel Mokka X 1.4 T 140 CV 4×2 aut. Innovation – 27.350 euro
La Opel Mokka X 1.4 T 140 CV 4×2 aut. Innovation è una piccola SUV tedesca adatta agli anziani che vogliono approfittare di sconti importanti: stiamo infatti parlando di un modello che abbandonerà presto le scene.
Il motore è un 1.4 turbo benzina da 140 CV e 200 Nm di coppia.
Renault Scénic TCe 140 CV EDC Sport Edition2 – 29.850 euro
La Renault Scénic Tce 140 CV EDC Sport Edition2 è una monovolume francese rivolta agli anziani che amano il design ricercato.
Il motore è un 1.3 turbo benzina TCe da 140 CV e 240 Nm di coppia.
Toyota Land Cruiser 3p. Lounge+ – 55.150 euro
La Toyota Land Cruiser 3p. Lounge+ è una fuoristrada (non una SUV compatta, attenzione) giapponese a trazione integrale permanente adatta agli anziani che amano l’off-road ma non possono rinunciare al comfort su asfalto: non aspettatevi una Sport Utility, nelle curve resta un veicolo goffo e pesante.
La proposta più cara tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto è spinta da un motore dalla cilindrata elevata (una cattiva notizia per chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto) in grado di offrire una spinta corposa ai bassi regimi. Poco convincente lo spazio a disposizione delle gambe di chi si accomoda dietro.
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV Business – 35.050 euro
La Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV Business è una SUV compatta tedesca adatta agli anziani che cercano un bagagliaio ampio e sfruttabile (fino a 1.655 litri).
Non eccezionale, invece, lo spazio a disposizione della testa dei passeggeri posteriori più alti.
Volvo XC40 T2 Geartronic Momentum – 33.950 euro
La Volvo XC40 T2 Geartronic Momentum è una SUV compatta svedese perfetta per gli anziani che cercano la qualità.
Difficile trovare a meno di 35.000 euro una crossover costruita con più cura.
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Patente ed emergenza sanitaria, prorogati tutti i rinnovi
Parliamo di emergenza sanitaria a causa del Coronavirus, che purtroppo dal mese di febbraio 2020 ha costretto gradualmente l’Italia a fermarsi. Gran parte delle attività commerciali sono chiuse, restano aperte solo quelle definite di prima necessità, come ad esempio le farmacie e i supermercati. Chiaramente ogni misura ha l’obiettivo di contenere l’epidemia di Covid-19. In questo clima di emergenza e di incertezza le paure per il presente e per il futuro sono tante, inoltre nascono alcuni dubbi, tra i quali anche quelli relativi al rinnovo delle patenti di guida in scadenza in questo periodo. Vediamo cos’ha deciso il Governo con il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, emanato per far fronte all’emergenza Covid-19.
Patente e revisione auto scaduta: cosa fare
Tutti coloro che hanno un veicolo la quale revisione sia scaduta al 17 marzo 2020 o che scade entro il 31 luglio 2020, possono circolare liberamente fino al 31 ottobre senza aver effettuato la revisione; entro questa data ovviamente è necessario mettersi in regola. Per quanto riguarda la patente scaduta, la legge italiana indica che tutte quelle scadute in data successiva al 31 gennaio 2020 o in scadenza fino al 31 agosto 2020 sono state prorogate al 31 agosto 2020. La disposizione si estende anche al certificato di idoneità alla guida per i ciclomotori e la proroga è applicata anche per tutte le patenti che sono state rilasciate da un altro Stato dell’Unione Europea, il cui titolare ha acquisito la cittadinanza italiana.
Anche la validità di attestati, permessi, certificati, autorizzazioni, concessioni e atti abilitativi che hanno scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 è stata prorogata sino al 15 giugno 2020. Tra questi ricordiamo:
- le autorizzazioni per il trasporto di rifiuti;
- le autorizzazioni o licenze per il trasporto di merci o persone previste da norme speciali o dal Codice della Strada;
- le autorizzazioni sanitarie per il trasporto di alimenti o di animali;
- l’attestato per guidare autobus, autotreni, autoarticolati, autosnodati adibiti al trasporto di persone, autocarri;
- l’attestato per guidare autotreni e autoarticolati con massa complessiva a pieno carico superiore a 20 tonnellate.
Emergenza sanitaria: gli altri rinnovi prorogati
Tra le varie scadenze ovviamente non rientra solo quella della patente di guida ma anche altre relative all’assicurazione auto, al bollo (ogni Regione ha prorogato la scadenza), e alla carta d’identità. Vediamo nel dettaglio le decisioni prese dal Governo.
Rc Auto, polizza in scadenza: come fare
Per chi ha un contratto assicurativo in scadenza fino al 31 luglio, il periodo entro cui l’assicurazione resta comunque operante è stato portato dai soliti 15 giorni a 30. Lo stesso vale anche per la polizza assicurativa annuale, in cui il pagamento del premio assicurativo viene rateizzato in rate periodiche o semestrali.
Carta d’identità in scadenza: posso rinnovarla ora?
Per chiunque abbia una carta d’identità scaduta dal 17 marzo 2020 in poi è necessario sapere che tali documenti rimangono validi senza necessità di rinnovo fino al 31 agosto 2020. Per quanto riguarda invece la validità ai fini dell’espatrio invece resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento.
Bollo auto in scadenza: come comportarsi
Come abbiamo accennato, ogni Regione italiana decide in merito al pagamento del bollo auto. Al momento sappiamo che in Veneto i bolli in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio potranno essere pagati entro il 30 giugno, nel Lazio il pagamento della tassa di possesso è prorogato alla stessa data, per coloro a cui scade il bollo tra il 3 marzo e il 31 maggio. Comunque, chi volesse effettuare il pagamento alla scadenza prestabilita, potrà farlo comunque. In Piemonte e Emilia-Romagna il pagamento è sospeso fino a giugno, in Lombardia fino al 31 maggio, quindi ognuno potrà procedere al versamento del tributo nel mese di giugno 2020, come anche in Toscana, in Campania e in Umbria. La Regione Marche ha deciso di posticipare il pagamento fino al 31 luglio.
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Rc Auto, tacito rinnovo: come funziona
Nella maggior parte dei casi la copertura assicurativa auto dura 12 mesi (Rc Auto annuale), anche se il contraente può decidere di dilazionare il pagamento del premio con due o più rate. Per questo motivo spesso l’automobilista dimentica quale sia l’effettiva scadenza del contratto e praticamente quasi tutti i clienti potrebbero rimanere ancorati sempre alla stessa compagnia assicurativa, nel caso fosse valido il tacito rinnovo.
Invece ogni volta che scade un contratto assicurativo, il contraente ha la libertà di scegliere se continuare a pagare la polizza alla stessa compagnia o cambiarla. Deve essere un diritto del cliente, che infatti può decidere di stipulare il contratto con una compagnia differente, più conveniente, risparmiando quindi denaro. È questo il motivo per cui il tacito rinnovo è stato abolito, e ha favorito la concorrenza e l’abbassamento dei prezzi delle polizze, che oggi sono ancora più competitive.
Rc Auto, il tacito rinnovo non è più consentito
Come abbiamo detto quindi ogni cliente deve avere la possibilità di disdire il contratto di assicurazione presso una compagnia specifica al momento della scadenza, appoggiandosi ad un’altra più conveniente, richiedendo prima dei preventivi e scegliendo quello che si avvicina maggiormente alle proprie esigenze. È vero che bisogna però fare un distinguo. Nei contratti di assicurazione Rc Auto e moto il tacito rinnovo non è più permesso, anche se è ancora consentito in altre polizze come quella vita, salute, Rc professionale e altre.
Ogni contratto però può presentare delle condizioni diverse. Un discorso a parte deve essere assolutamente fatto per le garanzie accessorie, oggetto di un’importante modifica nel DDL Concorrenza nel 2017. Vediamo cosa è successo.
L’abolizione del tacito rinnovo nelle polizze Rc Auto
Dal 2013 è stato abolito il tacito rinnovo nelle polizze Rc Auto, con efficacia retroattiva. Per questo motivo infatti il Codice delle Assicurazioni Private oggi prevede che il contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore e natanti ha durata annuale e si risolve automaticamente alla sua scadenza naturale; non può essere in alcun modo rinnovato tacitamente. Prima della scadenza della polizza annuale ogni soggetto assicurato dovrebbe stipulare una nuova polizza con la stessa compagnia oppure con qualsiasi altra, ha piena libertà nella scelta; finché non decide, non firma e non paga, l’assicurazione non si può considerare rinnovata (vige un periodo di tolleranza di 15 giorni dopo la scadenza ufficiale del contratto).
Il tacito rinnovo infatti è quello che prevede (oggi non più, ma in passato sì) il rinnovo automatico del contratto, salvo la disdetta che doveva essere richiesta da parte del cliente 30 o 60 giorni prima della scadenza. Ogni altro tipo di assicurazione oggi prevede ancora il tacito rinnovo, abolito solo per la Rc Auto. Un punto su cui porre l’attenzione è quello delle polizze poliennali, che escludono la possibilità di disdetta per almeno 5 anni; le compagnie assicurative le propongono ai clienti in cambio di uno sconto, spesso notevole. È comunque importante quanto davvero sia conveniente lo sconto, prima di scegliere l’assicurazione nella formula poliennale e rimanere vincolati per diversi anni.
Rc Auto, garanzie aggiuntive: il tacito rinnovo
Un ultimo approfondimento deve essere fatto per quanto riguarda le garanzie aggiuntive della Rc Auto, come ad esempio le famose Kasko, furto e incendio e molte altre. Per le stesse era valido il tacito rinnovo fino al DDL Concorrenza entrato in vigore nel 2017. Oggi invece rimane possibile nelle polizze accessorie stipulate insieme al finanziamento o acquisto di una nuova auto, non è più possibile invece per le polizze aggiuntive sottoscritte insieme alla Rc Auto.
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Pulire i vetri dell’auto: tutto quello che bisogna sapere
I vetri dell’auto sono chiaramente un elemento molto importante per la visibilità, non appena si appannano o sono sporchi, infatti, peggiora la visuale per l’automobilista che si trova al volante della vettura e quindi diminuisce anche la sicurezza in auto. Altri fattori che compromettono la visibilità e quindi la sicurezza sono la pioggia, la nebbia e le luci notturne che scarseggiano su alcune strade, oltre ai fari abbaglianti delle altre vetture che incrociamo sul percorso.
Una cosa molto importante comunque è mantenere i vetri dell’auto ben puliti, con poche e semplici azioni è possibile affrontare al meglio situazioni che potrebbero rivelarsi rischiose. Ovviamente, oltre alla sicurezza, tenere l’auto pulita e igienizzata, compresi i vetri, lindi e trasparenti, migliora anche l’aspetto estetico del proprio veicolo. Vediamo come pulire i vetri dell’auto in pochi semplici passaggi.
Pulire i vetri dell’auto al meglio, senza lasciare aloni
Per la pulizia dei vetri dell’auto spesso ci si affida agli stessi prodotti che vengono venduti in commercio e utilizzati per la detersione delle finestre di casa. Forse non tutti sanno però che questi detergenti spesso contengono ammoniaca e altre sostanze che potrebbero essere dannose per l’uomo, se usate in ambienti piccoli e chiusi, come l’abitacolo della propria auto. Pulire bene i vetri della macchina significa detergere al meglio sia la superficie interna che quella esterna. Meglio non usare prodotti tossici all’interno.
Ci sono altri tre modi differenti e comunque molto efficaci per pulire i cristalli dell’auto:
- usando vecchi quotidiani, invece che buttarli in spazzatura. La carta di giornale infatti è ottima per detergere qualsiasi tipo di vetro, senza spendere soldi e con estrema facilità. Nel caso di sporco ostinato o sostanze appiccicose sul cristallo, allora serve aggiungere acqua calda e aceto o alcol;
- con un panno in microfibra, in grado di pulire ogni superficie lavabile senza detergenti e soprattutto in modo facile e veloce;
- acquistando un detergente specifico per vetri in un negozio di accessori auto,è meglio non spruzzarlo direttamente sui vetri interni, per evitare di macchiare la tappezzeria o il cruscotto.
Una chicca: non pulite mai i vetri della vostra auto con uno straccio di cotone, rischiereste di lasciare aloni, oltre che fili e pelucchi. Inoltre asciugate perfettamente, soprattutto negli angoli dove si annida lo sporco.
Pulire i vetri dell’auto: cosa fare in caso di graffi
Se pulendo la macchina vi rendete conto che i vetri presentano dei graffi o dei segni di diversa entità, allora ci sono differenti modi per eliminarli, anche se ovviamente tutto dipende da quanto sia grave il danno. Se i graffi sono grossi e irreparabili, allora è necessario cambiare il vetro, altrimenti è possibile:
- usare una soluzione liquida con particelle abrasive, versandola su carta abrasiva e passandola sulla zona danneggiata, levigando bene;
- comprare e applicare sui graffi una pasta granulare lucidante a base di ossido di cerio da strofinare con un piccolo feltro o un batuffolo di cotone. La soluzione si può realizzare anche in casa, acquistando l’ossido di cerio e mescolandolo con l’acqua, oppure mischiando la pasta abrasiva per carrozzieri con della segatura fine;
- applicare dei prodotti ibridi che vendono nei migliori negozio di accessori auto, che siano quindi in parte leggermente abrasivi e in parte lucidanti. Si tratta della soluzione ottimale nel caso in cui i graffi sui vetri della vostra auto non siano irreparabili ma di lieve entità.
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Yamaha Tracer 700: disponibilità e prezzi
Arriva nelle concessionarie la tanto attesa Yamaha Tracer 700 2020, aggiornata dentro e (soprattutto) fuori per continuare a stupire il proprio pubblico con un rapporto qualità/prezzo molto accattivante.
Spinta dal già noto bicilindrico da 73 CV, che ora riceve l’omologazione Euro5, ha un manubrio più largo una forma più moderna e un cupolino regolabile manualmente. Adotta inoltre sospensioni regolabili e una sella più comoda e confortevole sia per le uscite brevi che per i lunghi viaggi. Cambia, dunque, soprattutto fuori, con uno sguardo ridisegnato e con due fari a LED ad esaltarne la personalità, ma resta sempre la moto agile, facile e maneggevole di prima.
È disponibile nelle concessionarie italiane con prezzi a partire da 8.499 euro e offre un catalogo accessori molto ampio, pensato per soddisfare le esigenze più svariate di qualsiasi motociclista: dal neofita all’esperto che intende macinare km.
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Salone di Ginevra 2020: annullato per l’emergenza Coronavirus
La 90esima edizione del Salone di Ginevra – in programma dal 3 al 15 marzo – è stata ufficialmente annullata a causa dell’emergenza sanitaria dell’influenza del Coronavirus. L’annuncio degli organizzatori della manifestazione è arrivato poche ore dopo la disposizione del Consiglio Federale svizzero che vieta manifestazioni con oltre 1.000 persone, proprio fino al 15 marzo. I biglietti saranno rimborsati attraverso la pagina web ufficiale del Salone: www.gims.swiss
“Ci dispiace per questa situazione – ha dichiarato Maurice Turrettini, Presidente del Consiglio della Fondazione – ma la salute di tutti i partecipanti è per noi e per gli espositori assolutamente prioritaria. Si tratta di un caso di forza maggiore. Per gli espositori, che hanno investito per essere presenti a Ginevra, è un duro colpo. Noi siamo, però, convinti, che tutte le persone coinvolte comprenderanno per questa decisione“.
Tutte le novità che avremmo dovuto vedere al Salone di Ginevra 2020
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Pulizia dei sedili in pelle: accorgimenti e consigli
Mantenere la propria auto sempre pulita e igienizzata non è per niente semplice, soprattutto se la usiamo tutti i giorni e per parecchio tempo per lavoro, oppure se facciamo viaggi con la famiglia e i propri bimbi, portandosi al seguito magari anche li adorati animali domestici.
Di qualsiasi materiale siano composti, i sedili dell’auto si sporcano e assorbono ogni tipo di macchia, sono la parte dell’abitacolo della vettura che ha bisogno della maggior cura e manutenzione. Solitamente ci si affida a particolari detergenti che si trovano in commercio, appositamente formulati per la pulizia dei sedili, oppure si decide di affidarsi ad un professionista del settore. Ci sono comunque delle nozioni da sapere per occuparsi della pulizia dei sedili in pelle fai da te.
La cura dei sedili e degli interni in pelle
Se all’interno della vostra auto i sedili e altri elementi sono in pelle, allora dovete sapere che questo è un materiale che necessita sicuramente di una cura e un’attenzione molto particolari. Pulire i sedili in pelle non è difficile, ma è importante sapere come fare, senza improvvisare, per evitare che il rivestimento si rovini in maniera irreversibile. Anche sul materiale di istruzioni dell’auto si possono trovare delle indicazioni per la pulizia.
Sedili auto in pelle, come pulirli evitando di danneggiarli
Il primo passaggio per quanto riguarda la pulizia dei sedili in pelle è controllare che non vi siano già delle parti danneggiate o dei graffi sulle superfici. Infatti, nel caso in cui ci fossero delle aree rovinate, allora è bene fare attenzione a non trattarle con detergenti e nemmeno con acqua, si creerebbe un danno irreparabile. Prima di procedere alla detersione quindi è necessario far riparare da un professionista le superfici rovinate, limitando quindi danni peggiori.
Dopo questo primo passaggio, si può quindi procedere con la pulizia vera e propria, basterà eliminare tutti i residui di polvere e sporco con l’attrezzo apposito oppure anche con un’aspirapolvere di casa o per auto. La cosa più importante a cui fare attenzione è non esercitare troppa pressione, in modo da non danneggiare gli interni in pelle. Nel caso in cui dovessero esserci delle macchie di liquidi caduti inavvertitamente in auto, allora è necessario usare un panno morbido e un prodotto adatto alla pulizia del cuoio. In questo modo, in poco tempo si procede alla detersione degli interni auto in pelle, con estrema semplicità. Ci sono solo dei casi in cui lo sporco è più ostinato e quindi prima di passare il panno è necessario insistere con una spazzola, spruzzando il detergente solo in un secondo momento e passando poi il panno per eliminare lo sporco. Alla fine della detersione è bene eliminare la schiuma formatasi sui sedili con un altro straccio asciutto e lasciare che gli interni asciughino, prima di entrare e sedersi in auto.
Quali sono le raccomandazioni da non dimenticare per pulire i sedili in pelle
Per la pulizia degli interni dell’auto in pelle servono prodotti di qualità e specifici, che possiamo trovare facilmente in commercio. Altrimenti si possono creare dei detergenti fai da te, un esempio è mischiare olio di semi di lino e aceto in una bottiglia con erogatore e usare il prodotto almeno una volta al mese per evitare che lo sporco si accumuli. Anche il sapone per i piatti e il bicarbonato possono essere usati per pulire la pelle, importante la diluizione in acqua.
È fondamentale anche fare la pulizia sotto i sedili davanti, da dietro. È necessario togliere i tappetini, portare avanti i sedili per avere maggiore spazio, pulire le guide degli stessi con un pennello e spazzare via detriti, briciole, peli e capelli che si accumulano in questi angoli. Un’ultima chicca, se vuoi togliere una macchia e non hai un detergente a portata di mano, allora usa un batuffolo di cotone impregnato di latte detergente per il viso, sembra strano, ma è super efficace e delicatissimo sulla pelle, smacchia e lucida, senza rovinare il rivestimento.
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Auto usate, come investire nei modelli d’epoca
Le auto d’epoca sono vetture di grande valore, spesso molto rare, con una meravigliosa storia alle spalle, e vengono considerate come dei gioielli, belle e preziose. Il Codice della Strada le distingue dalle auto storiche, anche se spesso si fa confusione tra queste due categorie simili. La distinzione comunque è importante solo ai fini della Legge. Le auto d’epoca sono quelle che sono state cancellate dal PRA, che mantengono le caratteristiche tecniche originarie della Casa produttrice. Non devono assolutamente subire alcuna modifica e non possono circolare sempre liberamente su strada, ma solo in occasione di raduni o manifestazioni.
Ci sono persone che tengono auto d’epoca per hobby, altri per business, solitamente valgono una fortuna. In ogni caso si tratta di ottimi investimenti, soprattutto per quanto riguarda i veicoli più datati, rari e prestigiosi.
Quando conviene investire nelle auto d’epoca?
Le auto usate acquistano valore con il passare del tempo, quindi ogni momento è buono per investire, calcolando che negli anni successivi il veicolo può aumentare e addirittura raddoppiare il suo valore. Negli ultimi dieci anni infatti il valore delle auto d’epoca è aumentato del 192%, questa tipologia di vetture sono diventate una forma di investimento molto remunerativa. Chi investe sulle auto d’epoca è spesso spinto da una grande passione o dall’amore incondizionato verso un particolare modello di macchina posseduto, che rievoca momenti indimenticabili del passato.
Tanti sono coloro che hanno iniziato ad appassionarsi di auto storiche e antiche proprio tenendo nel proprio garage la vettura del proprio nonno. Ovviamente anche chi non dovesse mai ricevere un veicolo in eredità può entrare in trattativa col proprietario di un mezzo storico o d’epoca, ad esempio recandosi ad una manifestazione o un raduno dedicato alle auto classiche.
Investire in auto usate e d’epoca: quali sono i migliori modelli oggi?
Oltre ai grandi classici oggi il nostro consiglio è quello di dare un occhio alle auto degli anni Ottanta e Novanta, le cosiddette youngtimer, che sono vetture che hanno fatto la storia ma che ancora non sono ritenute d’epoca e quindi non hanno un valore così elevato e non richiedono un grandissimo dispendio di denaro. Alcuni esempi di questi modelli possono essere la Fiat Barchetta che conosciamo tutti, la Bmw Z3 (uscita di produzione nel 2002), o ancora la Golf GT II. Modelli che negli anni sono diventati dei veri e propri gioiellini.
Auto d’epoca, è un investimento conveniente oggi?
Per tutti coloro che sono appassionati d’auto e che sono interessati alle auto d’epoca e storiche, è importante sapere che si tratta di un investimento che porta ottimi frutti, ma nel lungo periodo. Infatti il valore delle vetture classiche aumenta, anche in maniera vertiginosa, ma servono molti anni. Per guadagnare nella rivendita di un modello antico è necessario aspettare del tempo e avere pazienza.
Il mercato delle auto d’epoca e storiche non è sicuramente uno dei più semplici e anzi è molto di nicchia, infatti bisogna prestare attenzione alla totale originalità delle parti dei veicoli per stabilirne il valore, chiaramente se un’auto viene completamente rimessa a nuovo non può essere considerata un bene antico di valore collezionistico. In Italia i veicoli di interesse storico devono essere iscritti ad un registro ASI – Automotoclub Storico Italiano, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Inoltre devono essere in possesso del CRS, Certificato di Rilevanza Storico collezionistica. Le auto considerate d’epoca invece, come abbiamo detto, non devono subire alcuna modifica, non possono circolare liberamente, ma solo in occasione di eventi di settore e devono essere iscritti in un elenco specifico presso il Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri.
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Fiat 500L Sport
La famiglia 500L di Fiat si amplia con l’allestimento Sport che si posiziona al top della gamma della monovolume italiana.
La base di partenza è la versione Cross, il cui equipaggiamento è però arricchito con accessori extra come le luci ambientali, la regolazione lombare del sedile guida, i cerchi in lega dedicati da 17 pollici di colore nero opaco, le rifiniture in Nero Diabolik e i finestrini posteriori oscurati.
Prezzo e motorizzazioni Fiat 500L Sport
Il prezzo di partenza della Fiat 500L Sport di 22.250 euro, per la versione motorizzata con il 1.4 aspirato da 95 CV, 24.750 euro con il diesel 1.3 MultiJet, sempre da da 95 CV (26.000 euro con il cambio automatico dualogic) e 26.250 euro con il diesel 1.6 MultiJet da 120 CV.
Fiat 500L Sport: optional
Tra gli accessori extra disponibili nel catalogo della Fiat 500L Sport si possono ordinare le pinze dei freni in rosso a contrasto (200 euro), il pacchetto Kit Seat High Sport (200 euro) anche con i sedili anteriori riscattabili (300 euro), il pacchetto Bad S (250 euro) con pinze dei freni e specchietti retrovisori esterni in rosso, e i cerchi in lega Cross da 17 pollici (300 ).
Le tinte carrozzeria disponibili per la Fiat 500L sono: Rosso Passione, Bianco Gelato, Nero Cinema e Grigio Moda, con i tetti a contrasto in Nero Opaco o Nero Lucido.
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