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F1 2020, gli sponsor

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Credits: Marco Canoniero/LightRocket via Getty Images

Gli sponsor sono fondamentali in F1: le aziende che investono nel Circus portano alle scuderie i soldi necessari per andare avanti e grazie agli adesivi dei loro marchi regalano un look personale alle monoposto.

Il contributo economico degli sponsor è ancora più decisivo in questo Mondiale F1 2020 bersagliato dal coronavirus e – per il momento – privo di GP.

Di seguito troverete gli sponsor più importanti per ognuno dei dieci team del campionato del mondo 2020 di Formula 1 con una breve spiegazione relativa a cosa producono le aziende (spesso sconosciute al grande pubblico) che investono nella classe regina del motorsport.

Valtteri Bottas driving the (77) Mercedes AMG Petronas F1

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Charles Leclerc of Monaco driving the (16) Scuderia Ferrari

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Max Verstappen of the Netherlands driving the (33) Aston

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F1 Pre Season Testing 2020 In Barcelona

Credits: Xavier Bonilla/NurPhoto via Getty Images

F1 Pre Season Testing 2020 In Barcelona

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F1 Pre Season Testing 2020 In Barcelona

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Romain Grosjean of France driving the (8) Haas F1 Team VF-20

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Nicholas Latifi of Rokit Williams Racing on track during day

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Daniil Kvyat driving the (26) Scuderia AlphaTauri AT01

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Mercedes (Germania)

  • Bose – Azienda statunitense specializzata in apparecchi audio
  • Epson – Compagnia elettronica giapponese
  • Hewlett Packard Enterprise – Azienda informatica statunitense
  • Ineos – Azienda chimica britannica
  • IWC – Azienda svizzera specializzata in orologi
  • Marriott Bonvoy – Programma fedeltà della catena statunitense di hotel Marriott
  • Monster Energy – Energy drink statunitense
  • Petronas – Compagnia petrolifera malese
  • Tommy Hilfiger – Casa di moda statunitense
  • UBS – Banca svizzera

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Ferrari (Italia)

  • Hublot – Azienda svizzera specializzata in orologi
  • Kaspersky – Società russa specializzata in sicurezza informatica
  • Mahle – Compagnia tedesca specializzata in componentistica automotive
  • Mission Winnow – Iniziativa della Philip Morris finalizzata a mostrare al mondo gli sviluppi del colosso del tabacco statunitense
  • OMR – Azienda lombarda specializzata in componentistica automotive
  • Pirelli – Azienda lombarda specializzata in pneumatici
  • Ray-Ban – Compagnia statunitense specializzata in occhiali
  • Shell – Compagnia petrolifera anglo-olandese
  • UPS – Azienda statunitense specializzata in spedizioni internazionali
  • Weichai – Compagnia statale cinese specializzata nella produzione di motori a gasolio

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Red Bull (Austria)

  • Aston Martin – Casa automobilistica britannica
  • Citrix – Azienda informatica statunitense
  • Esso – Compagnia petrolifera statunitense
  • Honda – Casa automobilistica e motociclistica giapponese
  • Iris – Azienda britannica specializzata in prodotti audio
  • Mobil 1 – Marchio di lubrificanti di proprietà del colosso petrolifero statunitense ExxonMobil
  • PayVoo – Società finanziaria lituana
  • Puma – Azienda tedesca di articoli sportivi
  • Rauch – Compagnia austriaca specializzata in bevande
  • TAG Heuer – Azienda svizzera specializzata in orologi

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McLaren (Regno Unito)

  • A Better Tomorrow – Iniziativa della BAT (British American Tobacco) finalizzata a mostrare al mondo gli sviluppi del colosso britannico del tabacco
  • Arrow – Compagnia elettronica statunitense
  • Automation Anywhere – Società informatica statunitense
  • Darktrace – Società britannica specializzata in sicurezza informatica
  • Dell Technologies – Compagnia informatica statunitense
  • Estrella Galicia 0,0 – Birra analcolica spagnola
  • Hilton – Catena alberghiera statunitense
  • Huski Chocolate – Azienda dolciaria svedese
  • Richard Mille – Azienda svizzera specializzata in orologi
  • Splunk – Società informatica statunitense

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Renault (Francia)

  • Bell & Ross – Azienda francese specializzata in orologi
  • BP – Azienda petrolifera britannica
  • Castrol – Azienda britannica specializzata in lubrificanti
  • DP World – Società logistica emiratina
  • DuPont – Azienda chimica statunitense
  • Eurodatacar – Azienda francese specializzata nell’identificazione auto come deterrente al furto
  • Infiniti – Casa automobilistica giapponese
  • Mapfre – Compagnia di assicurazioni spagnola
  • Microsoft – Azienda informatica statunitense
  • RCI Bank and Services – Società finanziaria francese

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Racing Point (Regno Unito)

  • Acronis – Società informatica svizzera
  • Aqua Mondo – Prodotto dell’azienda austriaca BWT specializzata nei sistemi di trattamento dell’acqua
  • Bombardier – Società canadese specializzata nei settori aerospaziale e ferroviario
  • BWT – Società austriaca specializzata nei sistemi di trattamento dell’acqua
  • Canada Life – Compagnia di assicurazioni canadese
  • Claro – Compagnia telefonica brasiliana
  • Infinitum – Servizio di Internet a banda larga in Messico
  • JCB – Società britannica specializzata in macchine edili e agricole
  • Pirelli – Azienda lombarda specializzata in pneumatici
  • Telcel – Azienda messicana di telecomunicazioni

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Alfa Romeo (Svizzera)

  • Additive Industries – Società olandese specializzata in macchine utensili
  • Adler Pelzer Group – Azienda tedesca specializzata in componentistica automotive
  • Built for Athletes – Società britannica specializzata in zaini
  • Carrera – Marchio austriaco di occhiali da sole di proprietà del gruppo veneto Safilo
  • GlobeAir – Azienda austriaca specializzata nel noleggio di jet privati
  • Huski Chocolate – Azienda dolciaria svedese
  • Ivy Oxford – Marchio lombardo di abbigliamento
  • Orlen – Compagnia petrolifera statale polacca
  • Richard Mille – Azienda svizzera specializzata in orologi
  • Singha – Birra thailandese

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Haas (USA)

  • Alpinestars – Società veneta specializzata in abbigliamento tecnico per piloti di auto e moto
  • Blue DEF – Marchio di AdBlue di proprietà dell’azienda chimica statunitense Peak
  • Jack & Jones – Marchio di abbigliamento danese
  • Nominet Cyber – Società britannica specializzata in sicurezza informatica
  • Peak – Azienda chimica statunitense
  • Pirelli – Azienda lombarda specializzata in pneumatici
  • Richard Mille – Azienda svizzera specializzata in orologi
  • stichd – società olandese produttrice di intimo, calze e swimwear di proprietà dell’azienda tedesca Puma

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Williams (Regno Unito)

  • ABK – Birra tedesca di proprietà del gruppo statunitense ROKiT
  • Acronis – Società informatica svizzera
  • Bandero – Tequila messicana di proprietà del gruppo statunitense ROKiT
  • Bogart’s – Marchio di alcolici creato dal gruppo statunitense ROKiT
  • Financial Times – Quotidiano finanziario britannico
  • Lavazza – Azienda piemontese produttrice di caffè
  • NetJets – Consociata del gruppo statunitense Berkshire Hathaway specializzata in jet privati a proprietà frazionata
  • RBC – Royal Bank of Canada, società finanziaria canadese
  • ROKiT – Azienda statunitense specializzata in telecomunicazioni
  • Sofina – Azienda alimentare canadese

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AlphaTauri (Italia)

  • Casio Edifice – Marchio di orologi dell’azienda giapponese Casio
  • Honda – Casa automobilistica e motociclistica giapponese
  • Moose – Sidro thailandese
  • MyWorld – Azienda austriaca specializzata in multi-level marketing
  • Piloti – Azienda di scarpe statunitense
  • Pirelli – Azienda lombarda specializzata in pneumatici
  • Randstad – Agenzia per il lavoro olandese
  • RDS – Società giapponese specializzata in tecnologia e design
  • Riedel – Azienda tedesca specializzata in sistemi di comunicazione per video e audio network real-time

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Igienizzare e sanificare tappezzeria auto: come fare

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La sanificazione degli interni dell’auto è fondamentale per igienizzare il proprio veicolo, si tratta di una pratica di lavaggio molto profonda e importante quanto la pulizia della carrozzeria e degli esterni. È importante infatti trovarsi in un ambiente accogliente, sia per una questione di igiene che di salute. La pulizia e la sanificazione non sono semplici, richiedono una certa cura, i giusti prodotti e le tecniche esatte.

A volte capita di mangiare in auto per la fretta o di rovesciare una bibita su un sedile, o ancora di portare con sé il proprio amico a 4 zampe. Tutte queste opzioni chiaramente costituiscono il pericolo di sporcare l’interno del veicolo, che siano i residui di un liquido, le briciole di un panino o i peli del cane, un ambiente in queste condizioni non è di sicuro sano e necessita di una pulizia approfondita. Lo sporco e la polvere si annidano in ogni auto, anche quella tenuta meglio, per questo è bene pulire l’abitacolo abitualmente e non solo facendola brillare all’esterno, ma anche all’interno. Per procedere alla pulizia e sanificazione della vettura ci sono differenti metodi, si possono usare prodotti specifici, rivolgersi ad un professionista, oppure provare con un metodo fai da te.

Come pulire e igienizzare gli interni dell’auto autonomamente

Oltre ai prodotti specifici venduti dai negozi specializzati, esistono anche differenti soluzioni fai da te. Vediamo quella più efficace, che vede come protagonista il bicarbonato di sodio. È necessario procurarsi:

  • due cucchiai di bicarbonato;
  • due tazze di acqua calda;
  • due cucchiai di detersivo liquido per i piatti;
  • una spazzola morbida, per non danneggiare i tessuti degli interni;
  • un asciugamano soffice;
  • un contenitore che serve per mescolare gli ingredienti.

La prima cosa da fare è mischiare bicarbonato e sapone per i piatti, aggiungere l’acqua calda e mescolare tutto, creando quindi una formula vincente in grado di smacchiare e eliminare i cattivi odori. Si potrà poi intingere la spazzola nella soluzione ottenuta e passarla sul rivestimento con continui movimenti circolari. È importante che la spazzola sia bagnata ma non al punto di gocciolare, i tessuti dell’abitacolo dell’auto infatti non devono assorbire troppa acqua, altrimenti rischiano di rovinarsi. Alla fine di questa prima operazione, potete tamponare con l’asciugamano, abbassare i finestrini e lasciare ventilare per un’asciugatura perfetta.

I prodotti in commercio per la sanificazione dell’auto

I rivenditori specializzati offrono una vasta gamma di detergenti per la pulizia della tappezzeria e l’igienizzazione degli interni dell’auto. Si trovano soluzioni a differenti prezzi, l’importante è acquistare prodotti di qualità, per non danneggiare la propria macchina. I tessuti degli interni infatti sono delicati e non bisogna rischiare di andare a creare delle macchie permanenti o rovinare e consumare le stoffe con prodotti troppo aggressivi.

Prima di utilizzare qualsiasi detergente è importante leggere le indicazioni riportate sulla confezione e provare anche il prodotto su un angolino nascosto dell’abitacolo, per vederne la reazione. L’applicazione, anche in questo caso, deve essere effettuata con una spazzola morbida e, una volta eseguito il lavaggio, è necessario lavare via il detergente con cura e asciugare.

Ultima cosa molto importante da tenere presente è che non tutti i tessuti sono uguali e quindi, prima di procedere in autonomia, è necessario conoscerne le caratteristiche. Per fare un esempio, è ovvio che gli interni in pelle necessitano di trattamenti completamente differenti da quelli in Alcantara e che i prodotti utilizzati non possono essere i medesimi, se non si vuole rovinare la macchina. Spesso accade che con i metodi fai da te non si ottengano risultati ottimali, soprattutto nel caso in cui si debbano togliere dai sedili macchie secche e datate, ormai impresse nel tessuto. Per questo raccomandiamo di intervenire tempestivamente quando si sporca la macchina all’interno.

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Autovelox, quali sono gli errori di rilevamento

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Gli autovelox sono sistemi che servono a rilevare la velocità di percorrenza delle auto, vengono installati in differenti punti delle strade di tutta Italia e servono per controllare che gli autisti rispettino i limiti di velocità imposti dalla Legge e per punire invece chi li oltrepassa, i trasgressori. C’è una cosa però da sapere, che gli autovelox purtroppo potrebbero anche sbagliare, vediamo cosa si intende per errori di rilevamento.

Quando l’autovelox può sbagliare il rilevamento

Uno dei casi più comuni in cui si può presentare un errore di rilevamento dell’autovelox è quello in cui due o più veicoli si trovano contemporaneamente nella stessa porzione di strada, ma con velocità differenti. L’operatore o il dispositivo automatico in funzione captano il primo mezzo in arrivo, che viaggia a velocità regolamentare; durante la misurazione però, la lettura viene falsata a causa di un altro veicolo che sopraggiunge più velocemente e che fa scattare la foto all’autovelox. In questo caso quindi la multa viene data alla prima auto su cui era puntato il sistema, ingiustamente.

Lo stesso può avvenire con l’apparato radar, la lettura viene influenzata da una delle due auto, però viene fotografata solo la targa della prima in corsia. Anche l’autovelox a fotocellule può purtroppo fare lo stesso errore, può avvenire infatti che la prima fotocellula venga fatta scattare da un veicolo in prima corsia e la seconda, appena dopo, da un’auto che viaggia in sorpasso sulla seconda corsia.

Autovelox telelaser, quando può sbagliare il rilevamento

Anche il sistema che funziona con telelaser potrebbe sbagliare a captare il giusto veicolo, nonostante permetta all’operatore di mirare proprio l’auto che prosegue più velocemente su quel determinato tratto di strada. Nella pratica però l’operazione non sempre è facile, infatti il fascio di rilevamento del dispositivo si allarga man mano che aumenta la distanza, fino a circa 3 metri di misurazione massima. Se una corsia stradale è larga 2.75 metri, un puntamento fatto sulla prima corsia può ovviamente essere condizionato dal passaggio di un’auto sulla seconda. Pensiamo anche al dispositivo stesso, si tratta di uno strumento che pesa alcuni kg e che non è sempre facile da tenere ben puntato su un mezzo che si sposta rapidamente, mentre la mano trema e quindi anche il puntino rosso del laser oscilla. Oltretutto, mancando la prova fotografica, le multe in questo caso sono le più dubbie. È difficile dimostrare all’automobilista che la velocità che si vede sul display è effettivamente quella della sua vettura e non di un’altra passata vicina.

Il collaudo e la taratura dell’autovelox

Secondo quanto stabilito dalla Legge, la funzionalità regolare dell’autovelox deve essere attestata da due documenti, il certificato di collaudo e quello di taratura. Il collaudo viene fatto una volta sola, al primo utilizzo dell’apparecchio e attesta che il dispositivo rispetti i parametri di Legge. La taratura invece è una verifica di funzionamento che deve essere effettuata almeno una volta all’anno. Se mancano gli attestati, la multa con autovelox è nulla.

Altra cosa da sapere è che quando la Polizia compila la multa, deve riportare la data in cui è stata effettuata l’ultima taratura, questo per non costringere l’automobilista ad effettuare ricerche e verifiche che potrebbero rivelarsi troppo difficoltose. In ogni caso, l’automobilista può diffidare di ciò e chiedere comunque di prendere visione dei documenti, o prima di intentare l’opposizione al giudice di pace o nello stesso giudizio, contestando il non corretto funzionamento dell’autovelox con il proprio atto di ricorso.

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Tutte le sigle automobilistiche internazionali

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Le sigle automobilistiche internazionali sono composte da un massimo di tre lettere e permettono di capire da quale Paese arriva una vettura. Alcune – quelle che compaiono su auto di turisti in visita in Italia – sono più famose mentre altre sono state viste solo da alcuni fortunati che hanno avuto modo di attraversare nazioni sconosciute ai più.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le sigle automobilistiche internazionali del mondo.

Sigle automobilistiche internazionali: l’elenco completo

  • A – Austria
  • AFG – Afghanistan
  • AG – Antigua e Barbuda
  • AL – Albania
  • AM – Armenia
  • AND – Andorra
  • ANG – Angola
  • AUS – Australia
  • AZ – Azerbaigian
  • B – Belgio
  • BD – Bangladesh
  • BDS – Barbados
  • BF – Burkina Faso
  • BG – Bulgaria
  • BH – Belize
  • BHT – Bhutan
  • BIH – Bosnia ed Erzegovina
  • BOL – Bolivia
  • BR – Brasile
  • BRN – Bahrein
  • BRU – Brunei
  • BS – Bahamas
  • BW – Botswana
  • BY – Bielorussia
  • C – Cuba
  • CAM – Camerun
  • CDN – Canada
  • CGO – Repubblica Democratica del Congo
  • CH – Svizzera
  • CHN – Cina
  • CI – Costa d’Avorio
  • CL – Sri Lanka
  • CO – Colombia
  • COM – Comore
  • CR – Costa Rica
  • CV – Capo Verde
  • CY – Cipro
  • CZ – Repubblica Ceca
  • D – Germania
  • DJI – Gibuti
  • DK – Danimarca
  • DOM – Repubblica Dominicana
  • DY – Benin
  • DZ – Algeria
  • E – Spagna
  • EAK – Kenya
  • EAT – Tanzania
  • EAU – Uganda
  • EC – Ecuador
  • ER – Eritrea
  • ES – El Salvador
  • EST – Estonia
  • ET – Egitto
  • ETH – Etiopia
  • F – Francia
  • FIN – Finlandia
  • FJI – Figi
  • FL – Liechtenstein
  • FSM – Micronesia
  • G – Gabon
  • GB – Regno Unito
  • GCA – Guatemala
  • GE – Georgia
  • GH – Ghana
  • GQ – Guinea Equatoriale
  • GR – Grecia
  • GUY – Guyana
  • H – Ungheria
  • HKJ – Giordania
  • HN – Honduras
  • HR – Croazia
  • I – Italia
  • IL – Israele
  • IND – India
  • IR – Iran
  • IRL – Irlanda
  • IRQ – Iraq
  • IS – Islanda
  • J – Giappone
  • JA – Giamaica
  • K – Cambogia
  • KIR – Kiribati
  • KP – Corea del Nord
  • KS – Kirghizistan
  • KSA – Arabia Saudita
  • KWT – Kuwait
  • KZ – Kazakistan
  • L – Lussemburgo
  • LAO – Laos
  • LAR – Libia
  • LB – Liberia
  • LS – Lesotho
  • LT – Lituania
  • LV – Lettonia
  • M – Malta
  • MA – Marocco
  • MAL – Malaysia
  • MC – Monaco
  • MD – Moldavia
  • MEX – Messico
  • MGL – Mongolia
  • MH – Isole Marshall
  • MNE – Montenegro
  • MOC – Mozambico
  • MS – Mauritius
  • MV – Maldive
  • MW – Malawi
  • MYA – Birmania
  • N – Norvegia
  • NAM – Namibia
  • NAU – Nauru
  • NC – Nuova Caledonia
  • NEP – Nepal
  • NIC – Nicaragua
  • NL – Paesi Bassi
  • NMK – Macedonia del Nord
  • NZ – Nuova Zelanda
  • OM – Oman
  • P – Portogallo
  • PA – Panama
  • PAL – Palau
  • PE – Perù
  • PK – Pakistan
  • PL – Polonia
  • PNG – Papua Nuova Guinea
  • PS – Palestina
  • PY – Paraguay
  • Q – Qatar
  • RA – Argentina
  • RC – Taiwan
  • RCA – Repubblica Centrafricana
  • RCB – Repubblica del Congo
  • RCH – Cile
  • RE – Riunione
  • RG – Guinea
  • RGB – Guinea-Bissau
  • RH – Haiti
  • RI – Indonesia
  • RIM – Mauritania
  • RKS – Kosovo
  • RL – Libano
  • RM – Madagascar
  • RMM – Mali
  • RN – Niger
  • RO – Romania
  • ROK – Corea del Sud
  • RP – Filippine
  • RSM – San Marino
  • RU – Burundi
  • RUS – Russia
  • RWA – Ruanda
  • S – Svezia
  • SCN – Saint Kitts e Nevis
  • SD – Eswatini
  • SGP – Singapore
  • SK – Slovacchia
  • SLO – Slovenia
  • SME – Suriname
  • SN – Senegal
  • SO – Somalia
  • SOL – Isole Salomone
  • SRB – Serbia
  • SSD – Sudan del Sud
  • STP – São Tomé e Príncipe
  • SUD – Sudan
  • SY – Seychelles
  • SYR – Siria
  • T – Thailandia
  • TCH – Ciad
  • TG – Togo
  • TJ – Tagikistan
  • TL – Timor Est
  • TM – Turkmenistan
  • TN – Tunisia
  • TO – Tonga
  • TR – Turchia
  • TT – Trinidad e Tobago
  • TUV – Tuvalu
  • UA – Ucraina
  • UAE – Emirati Arabi Uniti
  • USA – Stati Uniti
  • UY – Uruguay
  • UZ – Uzbekistan
  • V – Città del Vaticano
  • VN – Vietnam
  • VU – Vanuatu
  • WAG – Gambia
  • WAL – Sierra Leone
  • WAN – Nigeria
  • WD – Dominica
  • WG – Grenada
  • WL – Saint Lucia
  • WS – Samoa
  • WV – Saint Vincent e Grenadine
  • YAR – Yemen
  • YV – Venezuela
  • Z – Zambia
  • ZA – Sudafrica
  • ZW – Zimbabwe

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Top Tether: cos’è e a cosa serve

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Il Top Tether è un elemento chiave di molti seggiolini Isofix.

Di seguito troverete una guida completa al Top Tether: tutto quello che c’è da sapere sul terzo aggancio presente su molti seggiolini Isofix moderni.

Cos’è il Top Tether?

Il Top Tether è una cinghia di stabilizzazione presente sul seggiolino Isofix universale – chiamato così perché compatibile con tutte le auto prodotte dal 2013, anno in cui l’attacco Top Tether è diventato obbligatorio – che va agganciata al punto di ancoraggio.

A cosa serve il Top Tether?

Il Top Tether non è altro che il terzo punto di aggancio dei seggiolini Isofix universali (in aggiunta ai due ganci tradizionali montati tra lo schienale e l’area di seduta collegati alla scocca obbligatori dal 2006 su tutte le auto) che ha il compito di impedire il ribaltamento del sistema di ritenuta. Sui seggiolini semi-universali il Top Tether è rimpiazzato dal piede di supporto (anche noto come staffa).

Dove si aggancia la cinghia Top Tether?

Dipende dall’auto: solitamente l’aggancio Top Tether (indicato dal simbolo di un’ancora) si trova dietro il sedile posteriore.

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Auto a 7 posti economiche: quale scegliere

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Non è facile trovare auto a 7 posti economiche nuove (specialmente se non si considerano le multispazio, in quanto derivate da veicoli commerciali): il listino offre poche proposte sotto i 30.000 euro rivolte alle famiglie numerose dotate di un budget ridotto.

Di seguito troverete dieci vetture con sette posti di serie a meno di 40.000 euro: l’elenco comprende monovolume e SUV medie benzina, diesel o ibride provenienti soprattutto da Germania, Giappone e Francia, anche se non mancano proposte di altre nazioni. Scopriamole insieme nel dettaglio.

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BMW 216i Gran Tourer – 28.900 euro

La BMW 216i Gran Tourer è la versione “base” della monovolume a 7 posti bavarese.

Il motore regala una spinta corposa ai bassi regimi.

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Citroën Grand C4 SpaceTourer PureTech Feel – 29.200 euro

La Citroën Grand C4 SpaceTourer PureTech Feel è, secondo noi, la migliore auto economica a 7 posti tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.

Una monovolume francese equilibrata spinta da un motore 1.2 turbo PureTech tre cilindri benzina da 131 CV.

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Dacia Lodgy 1.5 Blue dCi 95 CV 7p. Essential – 13.900 euro

La Dacia Lodgy 1.5 Blue dCi 95 CV 7p. Essential è l’auto a 7 posti meno cara del listino. La monovolume “low-cost” rumena (guidabile dai neopatentati) monta un motore poco potente che regala consumi bassissimi ed è anche piacevole da guidare.

Relativamente compatta fuori (solo 4,50 metri di lunghezza), presenta un abitacolo più stretto e meno curato delle – ben più costose – rivali.

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Mahindra XUV500 FWD W6 – 21.250 euro

La Mahindra XUV500 FWD W6 è una SUV media indiana a 7 posti rivolta a chi ha bisogno di spazio: i passeggeri posteriori hanno molti centimetri a disposizione delle spalle e della testa. Migliorabile la dotazione di serie: accessori utili come il cruise control adattivo e i sensori di parcheggio anteriori non sono disponibili neanche come optional.

Il motore 2.2 ha una cilindrata elevata che non aiuta a risparmiare sull’assicurazione RC Auto e non è un campione di consumi (colpa anche del peso elevato del corpo vettura, che incide negativamente sul comportamento stradale) ma si riscatta con una coppia corposa (330 Nm).

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Mitsubishi Outlander 2.0 4WD Insport 7 posti – 36.350 euro

La Mitsubishi Outlander 2.0 4WD Insport 7 posti è l’unica auto a trazione integrale presente in questa guida all’acquisto e monta un cambio automatico CVT particolarmente fluido.

La proposta più costosa di questo elenco non offre molto spazio alle gambe dei passeggeri della seconda e della terza fila e il motore – non particolarmente brioso (13,3 secondi sullo “0-100”) e poco pronto ai bassi regimi – beve parecchia benzina.

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Peugeot 5008 PureTech Turbo Active – 29.830 euro

La Peugeot 5008 PureTech Turbo Active è la versione “base” della SUV media a 7 posti francese.

Il motore 1.2 PureTech Turbo tre cilindri benzina da 131 CV è lo stesso della Citroën Grand C4 SpaceTourer.

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Renault Grand Scénic TCe 115 CV – 23.950 euro

La Renault Grand Scénic TCe 115 CV è la variante “entry level” della monovolume a 7 posti francese.

Sotto il cofano si trova un motore 1.3 turbo benzina TCe da 115 CV.

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Skoda Kodiaq 1.5 TSI S-Tech – 31.690 euro

La Skoda Kodiaq 1.5 TSI S-Tech è una SUV media ceca a 7 posti rivolta a chi vuole una dotazione di serie ricca.

Qualche esempio? Cruise control adattivo, fari full LED adattivi e sensori di parcheggio anteriori e posteriori.

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Toyota Prius+ Active – 33.050 euro

La Toyota Prius+ Active è una monovolume ibrida benzina giapponese a 7 posti costruita con cura e particolarmente parca nei consumi (soprattutto in città).

Il motore – povero di coppia (142 Nm) ma pronto ai bassi regimi – è rumoroso agli alti regimi a causa dell’effetto scooter dovuto alla trasmissione e i passeggeri posteriori più alti non hanno molto spazio nella zona della testa.

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Volkswagen Touran 1.5 TSI Business – 33.500 euro

La Volkswagen Touran 1.5 TSI Business è una monovolume tedesca a 7 posti rivolta alle famiglie che cercano un mezzo confortevole ma che al tempo stesso non possono rinunciare al brio.

Una MPV silenziosissima e comoda con prestazioni quasi da sportiva.

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Ferrari FF (2013): pregi e difetti della supercar del Cavallino

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La Ferrari FF – la prima auto a trazione integrale della storia del Cavallino – ha un futuro assicurato come auto d’epoca. Oggi “bastano” 125.000 euro per acquistare un esemplare del 2013 della supercar di Maranello, scopriamo insieme i pregi e difetti della versatile coupé emiliana.

I pregi della Ferrari FF del 2013

Abitabilità

La FF è una delle Ferrari più spaziose di sempre: quattro posti, tutti comodi.

Finitura

Una supercar curata (non in ogni dettaglio ma si può chiudere un occhio).

Dotazione di serie

Completa: autoradio CD MP3, cambio automatico, cerchi in lega, climatizzatore, differenziale elettronico, fari bixeno, freni carboceramici, navigatore, sensori di parcheggio posteriori e sospensioni attive.

Capacità bagagliaio

Il vano è ampio: 450 litri.

Posto guida

Posizione di seduta bassa e sportiva, sedile comodo e comandi abbastanza ergonomici. Promossa.

Climatizzazione

Impianto potente ed efficace, pulsanti posizionati un po’ troppo in basso.

Sospensioni

Adatte a qualsiasi situazione.

Rumorosità

La sinfonia dei 12 cilindri è evidente ma mai eccessiva.

Motore

Il 6.3 V12 Euro 5 aspirato a benzina della Ferrari FF genera una potenza di 660 CV e una coppia di 683 Nm. Un gioiello della tecnica che regala le cose migliori intorno alla zona rossa del contagiri.

Cambio

La trasmissione automatica (doppia frizione) a sette rapporti rasenta la perfezione offrendo passaggi marcia rapidissimi e fluidi.

Sterzo

Preciso e sensibile come pochi altri: l’ideale per divertirsi.

Prestazioni

Eccellenti: 335 km/h di velocità massima e 3,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Dotazione di sicurezza

C’è tutto quello che serve: airbag frontali e a tendina e controlli di stabilità e trazione.

Visibilità

La Ferrari FF sfiora i cinque metri di lunghezza ma è abbastanza facile da parcheggiare: merito della coda corta e dei sensori di serie.

Freni

Un impianto potentissimo penalizzato da un pedale poco sensibile.

Tenuta di strada

La trazione integrale rende la Ferrari FF una supercar incollata all’asfalto e relativamente rassicurante. Va però portata al limite solo da guidatori esperti.

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I difetti della Ferrari FF del 2013

Prezzo

Da nuova nel 2013 la Ferrari FF costava molto (264.334 euro). Oggi si trova abbastanza facilmente a 125.000 euro: poco più di una Porsche 911 Cabriolet “base” appena uscita dal concessionario.

Tenuta del valore

La FF non è tra le Ferrari più richieste sul mercato dell’usato ma ha un futuro assicurato come auto d’epoca in quanto prima vettura 4×4 della storia del Cavallino.

Consumo

Molto alto: 6,5 km/l dichiarati. Immaginate il valore reale…

Garanzie

La copertura globale e quella sulla verniciatura sono scadute nel 2016.

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RCA auto elettriche: cosa cambia e come risparmiare

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Le auto elettriche oggi si diffondo sempre più, grazie alle zero emissioni, molto apprezzate soprattutto per gli spostamenti in città e ovviamente per ridurre l’inquinamento atmosferico. Ci sono però ancora dei limiti da risolvere nel settore, come ad esempio la mancanza di una rete ben diffusa e completa di colonnine di ricarica, ma pian piano anche questo problema sarà superato. Affrontiamo il tema della Rc Auto e vediamo se l’assicurazione per i modelli elettrici costa meno e perché.

Rc Auto elettriche, perché costa meno

L’assicurazione per le auto a zero emissioni costa meno rispetto a quella che viene stipulata per le auto tradizionali. Un’auto elettrica offre un risparmio tra il 5% e il 30% rispetto alle soluzioni tradizionali, alcune compagnie scelgono di incentivare l’acquisto di auto con motorizzazioni ecosostenibili proponendo delle promozioni e premiando quindi chi sceglie auto elettriche (o ibride) con uno sconto fino al 20% sulla RC Auto. Chiaramente però la domanda sorge spontanea, qual è il motivo di questa differenza di prezzi delle polizze? Ci sono alcune ragioni differenti:

  • i motori tradizionali, quelli a cui siamo abituati e che monta ancora la maggior parte delle nostre auto, alimentati principalmente a benzina e gasolio, oppure a metano e gpl, a causa del combustibile infiammabile che usano per muoversi, rischiano maggiormente di incorrere in incidenti. Le auto elettriche ovviamente eliminano del tutto questo problema, non essendo alimentate da alcuna sostanza infiammabile e quindi pericolosa, ma solo da energia elettrica, ricaricata alla presa di corrente di casa o alle note colonnine di ricarica che troviamo sulle strade;
  • un altro dato che viene considerato importante da alcuni per la riduzione dei prezzi dell’Rc Auto per le vetture elettriche è il fatto che, avendo meno autonomia, percorrono meno km per ogni viaggio (prima di fermarsi per la ricarica) e quindi il guidatore, anche in questo caso, corre un rischio minore di incorrere in un sinistro stradale. Meno incidenti significa premio assicurativo più basso;
  • la minore percentuale di incidenti riscontrata tra gli assicurati alla guida di un’auto ecologica può essere inoltre ricondotta al fatto che l’alimentazione elettrica (o ibrida) attira soprattutto guidatori tra i 30 e i 60 anni, in una fascia d’età quindi di guida esperta, che usano la macchina per spostamenti brevi. Questo si traduce in un minore rischio e garantisce quindi un ribasso del prezzo della polizza.

Auto elettriche: sconti, esenzioni e altri vantaggi

Diverse compagnie assicurative oggi sperimentano delle soluzioni ad hoc per le auto elettriche, l’obiettivo è ovviamente quello di riuscire a proporre prezzi più convenienti rispetto ai concorrenti. Nei prossimi anni sicuramente, vista l’espansione dei modelli a zero emissioni, ci saranno nuovi vantaggi e sconti per i possessori di questa tipologia di vetture ecosostenibili.

Vi sono altri punti di forza per i possessori di auto elettriche, gli incentivi di cui possono beneficiare. Un esempio è l’esenzione del bollo auto per i primi 5 anni dal momento dell’immatricolazione. La tassa di possesso si inizia a pagare infatti dal sesto anno in poi e in misura pari al 75%, la situazione non è comune a tutte le Regioni, alcune mantengono l’esenzione del bollo permanente e per la somma intera. Chiaramente uno dei vantaggi maggiori sta nel minor costo per ogni km percorso, visti i prezzi della benzina e del gasolio, l’elettricità è sicuramente sempre più conveniente rispetto al carburante. Ultima cosa da ricordare è che chi acquista auto elettriche o ibride può usufruire degli incentivi previsti dall’Ecobonus 2019-2021.

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Auto italiane: l’elenco completo

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Le auto italiane non “tirano” più come un tempo ma rappresentano ancora oggi una fetta importante del mercato nazionale.

Nel 2019 quasi il 20% dei nostri connazionali ha acquistato una vettura del Bel Paese e la Fiat Panda è ancora oggi l’auto più amata dalle nostre parti. Ma non è tutto: lo scorso anno tre modelli italiani hanno conquistato i primi quattro posti nella classifica delle immatricolazioni (Panda prima, Lancia Ypsilon seconda e Fiat 500X quarta).

Le auto italiane, però, non sono solo modelli di massa: come non dimenticare, infatti, Case esclusive come Ferrari, Lamborghini e Maserati

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto italiane in commercio. Non abbiamo preso in considerazione i pick-up in quanto veicoli commerciali e quindi immatricolabili esclusivamente come autocarro.

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Abarth

  • 595 da 20.900 euro
  • 595 C da 28.400 euro
  • 695 34.600 euro

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Alfa Romeo

  • Giulietta da 24.600 euro
  • Giulia da 40.000 euro
  • Stelvio da 47.500 euro

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Dallara

  • Stradale 189.100 euro

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DR

  • dr3 da 14.900 euro
  • dr4 da 16.900 euro
  • dr Evo da 14.900 euro
  • dr6 da 19.900 euro

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Ferrari

  • Portofino 198.061 euro
  • 488 Pista 296.000 euro
  • 488 Pista Spider 326.400 euro
  • F8 Tributo 236.000 euro
  • F8 Spider 262.000 euro
  • GTC4 Lusso da 236.525 euro
  • 812 Superfast 303.727 euro
  • 812 GTS 336.000 euro

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Fiat

  • 500 da 16.050 euro
  • 500 C da 18.750 euro
  • Panda da 11.600 euro
  • Panda Cross 19.100 euro
  • Tipo 4p. da 15.800 euro
  • Tipo 5p. da 17.050 euro
  • Tipo SW da 18.300 euro
  • 500L da 18.650 euro
  • 500L Wagon da 19.550 euro
  • 500X da 20.500 euro

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Lamborghini

  • Huracán 226.521 euro
  • Huracán Spyder 248.973 euro
  • Aventador da 345.701 euro
  • Aventador Roadster da 384.510 euro
  • Urus 214.766 euro

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Lancia

  • Ypsilon da 13.950 euro

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Maserati

  • Ghibli da 72.200 euro
  • Quattroporte da 105.000 euro
  • Levante da 77.200 euro

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Rollio, beccheggio e imbardata, cosa sono?

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Il rollio, il beccheggio e l’imbardata sono i tre movimenti della scocca più importanti in un’automobile. Tre moti rotazionali rispetto agli assi di rotazione longitudinale, trasversale e verticale più evidenti in caso di vetture con baricentro alto. Di seguito troverete una breve spiegazione.

Cos’è il rollio?

Il rollio è l’oscillazione dell’automobile intorno al proprio asse longitudinale ed esprime la tendenza della vettura a coricarsi lateralmente in curva (inclinazione verso destra nelle curve a sinistra e inclinazione a sinistra nelle curve a destra)

Cos’è il beccheggio?

Il beccheggio è l’oscillazione dell’automobile intorno al proprio asse trasversale. In poche parole si tratta dell’inclinazione in avanti durante la frenata e dell’inclinazione all’indietro durante le accelerazioni. Il fenomeno può essere ridotto con sospensioni più rigide, con un passo più corto, con una lunghezza del veicolo più contenuta e con sbalzi ridotti.

Cos’è l’imbardata?

L’imbardata è l’oscillazione dell’automobile intorno al proprio asse verticale. Un fenomeno che dipende dell’angolo di sterzo dato alle ruote anteriori, dall’aderenza degli pneumatici, dalle condizioni dell’asfalto, dal passo e dalla carreggiata.

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