Category Archives: Guida Acquisto

Cinghia dei servizi, cos’è e a che cosa serve

title

La cinghia dei servizi è un elemento fondamentale dell’auto, nonostante questo purtroppo spesso passa in secondo piano, invece è necessaria per il corretto funzionamento della vettura, e per questo è importante una buona manutenzione. Vediamo di cosa si tratta e a cosa serve.

La differenza tra cinghia dei servizi e cinghia di distribuzione

Quando parliamo della cinghia dei servizi non dobbiamo confonderla con la cinghia di distribuzione, si tratta di due elementi differenti, che cooperano tra loro per il corretto funzionamento del motore dell’auto, ma che agiscono su diverse componenti. La cinghia di distribuzione infatti alimenta il sistema principale, andando ad agire sugli alberi a camme, e sincronizza le fasi di apertura e chiusura delle valvole con la posizione e il movimento dei pistoni. Invece la cinghia dei servizi ha un ruolo secondario, e va ad alimentare un circuito ausiliario, nonostante questo, non va assolutamente considerata come un elemento marginale e di minore importanza.

Perché è importante controllare il funzionamento della cinghia dei servizi

Anche se la funzione della cinghia dei servizi è semplice, è di fondamentale importanza per il funzionamento dell’auto. Essa trasforma il movimento dell’albero a motore in energia e alimenta tutto quello che è complementare al motore, quindi il compressore del climatizzatore, le pompe dell’acqua e del servofreno, l’alternatore. Il consiglio è quello di fare un controllo alla cinghia almeno una o due volte all’anno, non fare mai passare più di 12 mesi.

A cosa serve la cinghia dei servizi

L’alternatore è uno degli elementi di maggiore interesse per la cinghia dei servizi, se questo non gira correttamente, l’auto infatti non produce energia. Da questa dipendono quindi il funzionamento degli alzacristalli, dei fari e degli impianti audio e di climatizzazione e tutto ciò che viene alimentato dal suo circuito elettrico.

La cinghia garantisce una guida fluida mediante il servosterzo, il suo danneggiamento quindi potrebbe farci tornare a quello sterzo duro che caratterizzava le auto del passato. Come abbiamo già visto prima, la cinghia dei servizi permette anche il funzionamento del climatizzatore, perché si occupa di azionarne il compressore.

Altro compito della cinghia dei servizi è quello di alimentare la pompa di raffreddamento, che consente al liquido refrigerante di circolare in maniera forzata e permettere lo scambio termico. Questo è fondamentale, visto che un motore surriscaldato potrebbe subire un danneggiamento anche molto grave e irreversibile.

Come sostituire la cinghia dei servizi

La sostituzione della cinghia dei servizi è un’operazione complessa, sicuramente non può essere considerata uno degli interventi semplici da realizzare anche in autonomia, come ad esempio il gonfiaggio delle gomme, la pulizia dell’auto o il rabbocco di olio e vari liquidi. Per questo lavoro servono degli strumenti appositi e delle conoscenze approfondite del motore, che solo un professionista esperto del settore può avere, e forse pochi altri soggetti appassionati di meccanica. Se non rientrate in una di queste due categorie quindi evitate il fai da te se dovete cambiare la cinghia dei servizi e affidatevi ad un meccanico, non acquistate un prodotto di fascia bassa per risparmiare, perché ci sono dei marchi molto validi che offrono sul mercato cinghie ed elementi ottimi. Fatevi chiaramente consigliare dalla vostra officina di fiducia, per non sbagliare. La cinghia dei servizi deve essere inserita prestando attenzione alla corretta tensione da applicare e al posizionamento sulle pulegge che garantiscono il movimento al circuito. Per questo è un lavoro che deve fare un professionista.

L’articolo Cinghia dei servizi, cos’è e a che cosa serve proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Pompa dell’acqua, come capire se è malfunzionante e cosa fare

title

Credits: Car mechanic replacing water pump of modern engine

Nella grande maggioranza delle auto è presente la pompa dell’acqua. Si tratta infatti di una componente essenziale per il corretto funzionamento dei motori e concorre al mantenimento delle temperature di esercizio entro i livelli corretti. Per questo motivo chiaramente, nel caso in cui si rompe o dà segnali di malfunzionamento, tutto il sistema propulsore ne risente. La circolazione del liquido di raffreddamento infatti subisce delle variazioni e con essa anche la regolare attività di scambio del calore fra esterno e motore.

Le conseguenze del malfunzionamento della pompa dell’acqua

Quando la pompa dell’acqua non funziona, le conseguenze possono essere anche molto gravi:

  • rischio di grippaggio;
  • brucia la guarnizione della testata;
  • si usurano precocemente le parti meccaniche dell’auto.

Vediamo quindi come è necessario comportarsi nel caso in cui la pompa non funzioni e come captare il malfunzionamento.

L’importanza della pompa dell’acqua nell’auto

Partiamo con il definire l’impianto di raffreddamento nelle auto, che è di tipo “sigillato” oggi, infatti il liquido di raffreddamento, che serve per mantenere la corretta temperatura di esercizio (abbassa infatti il punto di congelamento e innalza quello di ebollizione, oltre a combattere la corrosione), cattura il calore in eccesso e lo invia all’esterno attraverso il radiatore. Il liquido refrigerante circola grazie alla pompa dell’acqua, per questo è fondamentale per il gruppo propulsore.

Somiglia molto a una turbina e si compone di una flangia, un alberino, per il trasferimento della potenza dalla flangia a una girante. Il liquido di raffreddamento arriva nella pompa dal radiatore, e viene a sua volta inviato verso il motore, tornando poi nuovamente al radiatore, a ciclo continuo.

Il giusto funzionamento della pompa dell’acqua è importantissimo per la salute del motore. La rottura o il malfunzionamento della stessa infatti può provocare gravi danni al motore e anche ad altre parti che compongono l’impianto di raffreddamento, come il radiatore, i condotti, i raccordi e il termostato.

Pompa dell’acqua: i segnali di malfunzionamento

Come ogni elemento, anche la pompa dell’acqua non si rompe improvvisamente, senza dare prima alcun segnale, l’importante è saperli riconoscere. Vediamo i principali:

  • innalzamento frequente dell’indicatore della temperatura del motore;
  • presenza di liquido di raffreddamento all’esterno della pompa;
  • suono acuto e stridulo che proviene dal vano motore, è assolutamente necessario controllare la tensione della cinghia, che può essersi allentata, e della pompa, infatti potrebbero essere usurati i cuscinetti.

Sostituzione della pompa dell’acqua: quanto costa

Nel caso in cui la pompa sia usurata, conviene immediatamente sostituirla. Quest’operazione può costare dai 300 ai 700 euro circa, a volte anche di più. Il prezzo dipende dalla marca e dal tipo di auto. La pompa stessa infatti può costare mediamente dai 50 ai 100 euro, la manodopera almeno 200 euro, in base alla semplicità di accesso alla pompa e alla complessità dell’operazione.

Il funzionamento della pompa dell’acqua nelle auto è determinato dalla cinghia o catena di distribuzione e dalla cinghia dei servizi, o cinghia dell’alternatore. Nel primo caso potrebbe essere necessario anche sostituire la cinghia stessa, a meno che non sia stata appena cambiata, sarà il meccanico a provvedervi e a capire ovviamente cosa sia indispensabile fare. Nel secondo caso invece in officina viene semplicemente sostituita la pompa e ripristinata la cinghia dei servizi. Prestate comunque sempre molta attenzione perché rompere la cinghia di distribuzione purtroppo, nella maggior parte dei casi, provoca danni anche molto gravi al motore dell’auto.

L’articolo Pompa dell’acqua, come capire se è malfunzionante e cosa fare proviene da Icon Wheels.

Fonte:

BMW 48V: guida completa alla tecnologia mild hybrid

title

La tecnologia mild hybrid 48V è l’ultima arrivata nella gamma BMW: la Casa bavarese, già presente in listino con motori benzina, diesel, ibridi plug-in ed elettrici, sta allargando la famiglia con sempre più modelli “ibridi leggeri”.

Di seguito troverete una guida completa alla tecnologia BMW 48V: come funziona il sistema mild hybrid del marchio teutonico, quali vetture lo montano e quanto costano queste auto.

BMW 48V: come funziona il sistema mild hybrid

Il sistema mild hybrid 48V BMW consiste nell’integrazione di un generatore di avviamento a 48 volt con batteria aggiuntiva che è in grado di migliorare l’efficienza e la dinamica del veicolo.

Una tecnologia che sfrutta l’energia recuperata in fase di frenata non solo per alimentare le utenze elettriche ma anche per generare potenza addizionale (11 CV in più offerti dal generatore di avviamento a 48V montato sui nuovi modelli diesel).

Durante la guida normale il contributo elettrico può essere utilizzato per supportare il motore termico consentendogli di funzionare il più frequentemente possibile entro un intervallo di carico ottimizzato in termini di efficienza e di ridurre i picchi di consumo.

Il generatore da 48V consente inoltre uno spegnimento dell’unità a combustione interna a una velocità inferiore a 15 km/h e la decelerazione successiva, fino all’arresto, viene utilizzata per il recupero di energia. Da non sottovalutare, infine, la funzione di veleggio (disponibile quando l’interruttore Driving Experience Control è impostato su ECO PRO o COMFORT) in grado di spegnere completamente il propulsore.

BMW 48V: quali auto montano il sistema mild hybrid

La tecnologia mild hybrid BMW 48V è stata introdotta per la prima volta nell’autunno del 2019 sulla 520d. Oggi i modelli “ibridi leggeri” della Casa bavarese sono:

  • BMW serie 3
  • BMW serie 3 Touring
  • BMW serie 5
  • BMW serie 5 Touring
  • BMW X3
  • BMW X4
  • BMW X5
  • BMW X6

BMW 48V: i prezzi dei modelli mild hybrid

BMW serie 3

  • BMW 320d 48V 44.950 euro
  • BMW 320d 48V Business Advantage 47.900 euro
  • BMW 320d 48V Sport 51.000 euro
  • BMW 320d 48V Luxury 52.700 euro
  • BMW 320d 48V Msport 54.000 euro
  • BMW 320d 48V xDrive 47.750 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Business Advantage 50.700 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Sport 53.800 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Luxury 55.500 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Msport 56.800 euro
  • BMW M 340d 48V xDrive 71.100 euro

BMW serie 3 Touring

  • BMW 320d 48V Touring 46.800 euro
  • BMW 320d 48V Touring Business Advantage 49.750 euro
  • BMW 320d 48V Touring Sport 52.850 euro
  • BMW 320d 48V Touring Luxury 54.550 euro
  • BMW 320d 48V Touring Msport 55.850 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Touring 49.600 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Touring Business Advantage 52.550 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Touring Sport 55.650 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Touring Luxury 57.350 euro
  • BMW 320d 48V xDrive Touring Msport 58.650 euro
  • BMW M 340d 48V xDrive Touring 72.950 euro

BMW serie 5

  • BMW 520d 48V Business 56.250 euro
  • BMW 520d 48V Sport 60.450 euro
  • BMW 520d 48V Luxury 63.650 euro
  • BMW 520d 48V Msport 64.950 euro
  • BMW 520d 48V xDrive Business 58.700 euro
  • BMW 520d 48V xDrive Sport 62.900 euro
  • BMW 520d 48V xDrive Luxury 66.100 euro
  • BMW 520d 48V xDrive Msport 67.400 euro

BMW serie 5 Touring

  • BMW 520d 48V Touring Business 58.800 euro
  • BMW 520d 48V Touring Sport 63.000 euro
  • BMW 520d 48V Touring Luxury 66.200 euro
  • BMW 520d 48V Touring Msport 67.500 euro
  • BMW 520d 48V xDrive Touring Business 61.300 euro
  • BMW 520d 48V xDrive Touring Sport 65.500 euro
  • BMW 520d 48V xDrive Touring Luxury 68.700 euro
  • BMW 520d 48V xDrive Touring Msport 70.000 euro

BMW X3

  • BMW X3 xDrive20d 48V 52.450 euro
  • BMW X3 xDrive20d 48V Business Advantage 55.350 euro
  • BMW X3 xDrive20d 48V xLine 59.250 euro
  • BMW X3 xDrive20d 48V Luxury 60.850 euro
  • BMW X3 xDrive20d 48V Msport 61.650 euro

BMW X4

  • BMW X4 xDrive20d 48V 57.150 euro
  • BMW X4 xDrive20d 48V Business Advantage 59.850 euro
  • BMW X4 xDrive20d 48V Xline 62.850 euro
  • BMW X4 xDrive20d 48V Msport-X 64.650 euro
  • BMW X4 xDrive20d 48V Msport 64.650 euro

BMW X5

  • BMW X5 xDrive40d 48V Business 77.250 euro
  • BMW X5 xDrive40d 48V Xline 82.200 euro
  • BMW X5 xDrive40d 48V Msport 84.850 euro

BMW X6

  • BMW X6 xDrive40d 48V Business 83.750 euro
  • BMW X6 xDrive40d 48V xLine 87.650 euro
  • BMW X6 xDrive40d 48V Msport 91.250 euro

L’articolo BMW 48V: guida completa alla tecnologia mild hybrid proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Porsche 911 Targa: foto, dati e prezzi

title

Porsche ha svelato oggi le foto, i dati e i prezzi della nuova 911 Targa. La variante “semi-scoperta” dell’ottava generazione della supercar di Zuffenhausen a trazione integrale – caratterizzata da un tetto che si apre in 19 secondi – costa come la Cabriolet (e quindi circa 15.000 euro più della Coupé).

Due versioni

La nuova Porsche 911 Targa è disponibile in due versioni – 4 e 4S – dotate di un motore 3.0 biturbo benzina a sei cilindri contrapposti abbinato a un cambio automatico PDK a doppia frizione a otto rapporti.

La Porsche 911 Targa 4 ha 385 CV, raggiunge una velocità massima di 289 km/h e impiega 4,2 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari (se si opta per il pacchetto Sport Chrono).

La Porsche 911 Targa 4S costa 15.860 euro più della 4 e risponde con 450 CV, 304 km/h di velocità massima e uno “0-100 da 3,6 secondi. Senza dimenticare il PTV Plus (Porsche Torque Vectoring Plus) con differenziale posteriore regolato elettronicamente con distribuzione variante della coppia, gli pneumatici più grandi e la possibilità di avere gratis il cambio manuale a 7 marce e il pacchetto Sport Chrono.

title

Porsche 911 Targa 4

La Porsche 911 Targa 4 offre:

Power unit

  • Motore boxer a 6 cilindri con sovralimentazione biturbo, cilindrata 3,0 l, potenza massima 283 kW (385 CV), coppia massima 450 Nm

Tecnica di trazione

  • Monoblocco e testata cilindri in alluminio
  • Raffreddato ad acqua con gestione termica
  • 4 valvole per cilindro
  • 2 turbocompressori a gas di scarico, 2 intercooler
  • Iniezione diretta del carburante (Direct Fuel Injection DFI)
  • Apertura e alzata valvole variabili (VarioCam Plus)
  • Lubrificazione a carter secco integrata con pompa olio regolata in funzione del fabbisogno
  • Due catalizzatori a 3 vie e sistema di diagnosi On-Board per il controllo delle emissioni
  • 2 filtri antiparticolato per motori a benzina (GPF)
  • Collettore di aspirazione ad espansione
  • Impianto di scarico con 2 terminali fissati al paraurti (in acciaio legato)

Trasmissione

  • Cambio a doppia frizione a 8 rapporti Porsche Doppelkupplung (PDK) con volano bimassa
  • Trazione integrale con frizione multidisco a controllo elettronico Porsche Traction Management (PTM)
  • Sistema di gestione vettura ferma con funzione Hold
  • Funzione Start-Stop automatica

Telaio

  • Asse anteriore McPherson con barre antirollio
  • Asse posteriore multilink con barre antirollio
  • Servosterzo elettromeccanico a rapporto variabile e impulso di sterzata
  • Porsche Active Suspension Management (PASM)
  • Porsche Stability Management (PSM) incl. ABS con funzioni di frenata ampliate

Ruote

  • Cerchi in lega leggera Carrera anteriori 8,5 J x 19″ con pneumatici 235/40 ZR 19, posteriori 11,5 J x 20″ con pneumatici 295/35 ZR 20
  • Sistema di monitoraggio pressione pneumatici (RDK)

Freni

  • Pinze freno fisse monoblocco in alluminio a 4 pistoncini anteriori e posteriori, dischi freno con diametro 330 mm anteriore e posteriore, autoventilanti e forati, pinze freno in colore nero
  • Freno di stazionamento elettrico
  • Freno elettromeccanico

Performance

  • Tasto Sport per attivare l’impostazione di guida dinamica per motore e cambio

Carrozzeria

  • 2+2 sedili con motore posteriore
  • Costruzione intelligente leggera in composito di alluminio e acciaio
  • Prese d’aria laterali anteriori con alette dell’aria di raffreddamento attive e airblade
  • Sistema tetto completamente automatico, composto da una capote in tessuto con guscio e elementi integrati in magnesio e lunotto termico curvo in vetro stratificato di sicurezza, azionamento del tetto a vettura ferma
  • Protezione antivento integrata nella cornice del parabrezza
  • Roll bar Targa fisso con rifinitura in alluminio, lamelle e logo “targa”
  • Spoiler posteriore ad estrazione automatica
  • Rifiniture nelle minigonne laterali in nero
  • Maniglie delle porte a scomparsa
  • Denominazione modello parte posteriore in argento chiaro
  • Scritta “Porsche” integrata nella fascia luminosa di raccordo
  • Griglia del cofano posteriore con lamelle verticali in argento (lucido)

Fari e visibilità

  • Fari principali a LED con luci diurne a 4 punti
  • Luci di lettura e illuminazione di orientamento nonché luci di cortesia per scendere dalla vettura con tecnologia a LED compresa illuminazione blocchetto di accensione, vano bagagli, vano piedi e vano portaoggetti
  • Specchi di cortesia illuminati integrati nelle alette parasole lato guidatore e passeggero
  • Luci supplementari separate nella parte anteriore, con luci di posizione, indicatori di direzione e indicatori laterali con tecnologia a LED
  • Fascia di raccordo luminosa compreso luce di parcheggio e fendinebbia posteriore
  • Attivazione automatica dei fari inclusa Welcome Home
  • Luci posteriori a LED tridimensionali incluso luci di retromarcia, indicatori di direzione e 3a luce stop integrata
  • Specchi esterni riscaldabili e regolabili elettricamente fissati sulle porte, asferico sul lato guidatore
  • Tergicristalli anteriori con spazzole aerodinamiche e ugelli lavavetro

Aria condizionata e vetratura

  • Climatizzatore automatico a 2 zone con regolazione della temperatura separata per guidatore e passeggero, funzione di ricircolo aria automatica con sensore di qualità dell’aria
  • Filtro per polveri sottili incluso filtro ai carboni attivi
  • Vetri termicamente isolati di colore verde
  • Lunotto termico

Sedili

  • Sedili sportivi con regolazione elettrica di schienali e altezza e regolazione longitudinale manuale
  • Fascia centrale dei sedili anteriori, fasce laterali anteriori e poggiatesta rivestiti in pelle stampata

Sicurezza e protezione

  • Sistema europeo di chiamata automatica eCall
  • Airbag full-size (2 fasi) per guidatore e passeggero
  • Porsche Side Impact Protection System (POSIP), comprende elementi di protezione contro gli urti laterali nelle porte e airbag Head-Thorax per il conducente e il passeggero anteriore
  • Punti di supporto sul sedile del passeggero per il sistema di fissaggio del seggiolino per bambini Isofix
  • Immobilizzatore del motore con chiusura centralizzata a distanza e sistema di allarme con sorveglianza interna basata su ultrasuoni
  • Protezione antiribaltamento integrata nel roll bar Targa fisso

Sistemi di assistenza

  • Modalità Porsche WET
  • Sistema di avvertimento e di assistenza alla frenata
  • Avviamento vettura senza impiego attivo della chiave
  • ParkAssistant anteriore e posteriore incluso telecamera posteriore
  • Alzacristalli elettrici con comando e dispositivo di protezione nella guarnizione della porta
  • Cruise control
  • Radiocomando per la chiusura centralizzata e lo sbloccaggio del vano bagagli

Strumenti

  • Strumentazione con contagiri analogico centrale e due display TFT da 7 pollici, display centrale da 10,9 pollici
  • Indicatore della marcia inserita nel contagiri

Interno

  • Volante sportivo multifunzione con paddle regolabile manualmente in altezza e profondità
  • Corona volante, maniglie porte, poggiabraccia rivestimento porte e vano portaoggetti della consolle centrale rivestiti in pelle liscia
  • Modanatura cruscotto, modanatura consolle centrale e modanature porte in argento scuro Diamar
  • Rivestimento capote in stoffa nera
  • Listelli sottoporta con denominazione modello
  • 2 prese USB nel vano portaoggetti del tunnel centrale, presa (12 volt) nel vano piedi del passeggero anteriore
  • Tappetini
  • Gancio appendiabiti sul retro dei sedili

Audio e comunicazione

  • Sound Package Plus, 8 altoparlanti, 150 watt di potenza complessiva con amplificatore integrato ed elaborazione del segnale digitale
  • Porsche Communication Management (PCM) con modulo di navigazione online, predisposizione telefono cellulare, interfacce audio e controllo vocale
  • Connect Plus incl. Apple CarPlay, modulo di comunicazione LTE con lettore SIM, accesso Internet wireless e numerosi servizi Porsche Connect
  • Porsche Vehicle Tracking System (PVTS)
  • Radio digitale

Scomparto bagagli

  • Vano bagagli anteriore
  • Consolle centrale ascendente con vano portaoggetti
  • Vani portaoggetti nelle porte
  • Vano portaoggetti (con serratura) e vani portaoggetti nelle porte
  • Due portabevande (1 nella consolle centrale e 1 sul lato passeggero anteriore

Colori

  • Colori esterni di serie, standard: bianco, giallo Racing, rosso, nero
  • Colori interni di serie: nero, grigio ardesia

title

Porsche 911 Targa 4S

La Porsche 911 Targa 4S offre:

Power unit

  • Motore boxer a 6 cilindri con sovralimentazione biturbo, cilindrata 3,0 l, potenza massima 331 kW (450 CV), coppia massima 530 Nm

Tecnica di trazione

  • Monoblocco e testata cilindri in alluminio
  • Raffreddato ad acqua con gestione termica
  • 4 valvole per cilindro
  • 2 turbocompressori a gas di scarico, 2 intercooler
  • Iniezione diretta del carburante (Direct Fuel Injection DFI)
  • Apertura e alzata valvole variabili (VarioCam Plus)
  • Lubrificazione a carter secco integrata con pompa olio regolata in funzione del fabbisogno
  • Due catalizzatori a 3 vie e sistema di diagnosi On-Board per il controllo delle emissioni
  • 2 filtri antiparticolato per motori a benzina (GPF)
  • Collettore di aspirazione ad espansione
  • Impianto di scarico con 2 terminali doppi fissati al paraurti (in acciaio legato)

Trasmissione

  • Cambio a doppia frizione a 8 rapporti Porsche Doppelkupplung (PDK) con volano bimassa
  • Trazione integrale con frizione multidisco a controllo elettronico Porsche Traction Management (PTM)
  • Porsche Torque Vectoring Plus (PTV Plus) incluso differenziale posteriore regolato elettronicamente con ripartizione della coppia variabile
  • Sistema di gestione vettura ferma con funzione Hold
  • Funzione Start-Stop automatica

Telaio

  • Asse anteriore McPherson con barre antirollio
  • Asse posteriore multilink con barre antirollio
  • Servosterzo elettromeccanico a rapporto variabile e impulso di sterzata
  • Porsche Active Suspension Management (PASM)
  • Porsche Stability Management (PSM) incl. ABS con funzioni di frenata ampliate

Ruote

  • Cerchi in lega leggera Carrera S anteriori 8,5 J x 20″ con pneumatici 245/35 ZR 20; posteriori 11,5 J x 21″ con pneumatici 305/30 ZR 21
  • Sistema di monitoraggio pressione pneumatici (RDK)

Freni

  • Pinze freno fisse monoblocco in alluminio a 6 pistoncini anteriori e posteriori a 4 pistoncini, dischi freno con diametro 350 mm anteriore e posteriore, autoventilanti e forati, pinze freno in colore rosso
  • Freno di stazionamento elettrico
  • Freno elettromeccanico

Performance

  • Tasto Sport per attivare l’impostazione di guida dinamica per motore e cambio

Carrozzeria

  • 2+2 sedili con motore posteriore
  • Costruzione intelligente leggera in composito di alluminio e acciaio
  • Prese d’aria laterali anteriori con alette dell’aria di raffreddamento attive e airblade
  • Sistema tetto completamente automatico, composto da una capote in tessuto con guscio e elementi integrati in magnesio e lunotto termico curvo in vetro stratificato di sicurezza, azionamento del tetto a vettura ferma
  • Deflettore antivento nella cornice del parabrezza
  • Roll bar Targa fisso con rifinitura in alluminio, lamelle e logo “targa”
  • Spoiler posteriore ad estrazione automatica
  • Rifiniture nelle minigonne laterali in nero
  • Maniglie delle porte a scomparsa
  • Denominazione modello parte posteriore in argento chiaro
  • Scritta “Porsche” integrata nella fascia luminosa di raccordo
  • Griglia del cofano posteriore con lamelle verticali in argento (lucido)

Fari e visibilità

  • Fari principali a LED con luci diurne a 4 punti
  • Luci di lettura e illuminazione di orientamento nonché luci di cortesia per scendere dalla vettura con tecnologia a LED compresa illuminazione blocchetto di accensione, vano bagagli, vano piedi e vano portaoggetti
  • Specchi di cortesia illuminati integrati nelle alette parasole lato guidatore e passeggero
  • Luci supplementari separate nella parte anteriore, con luci di posizione, indicatori di direzione e indicatori laterali con tecnologia a LED
  • Fascia di raccordo luminosa compreso luce di parcheggio e fendinebbia posteriore
  • Attivazione automatica dei fari inclusa Welcome Home
  • Luci posteriori a LED tridimensionali incluso luci di retromarcia, indicatori di direzione e 3a luce stop integrata
  • Specchi esterni riscaldabili e regolabili elettricamente fissati sulle porte, asferico sul lato guidatore
  • Tergicristalli anteriori con spazzole aerodinamiche e ugelli lavavetro

Aria condizionata e vetratura

  • Climatizzatore automatico a 2 zone con regolazione della temperatura separata per guidatore e passeggero, funzione di ricircolo aria automatica con sensore di qualità dell’aria
  • Filtro per polveri sottili incluso filtro ai carboni attivi
  • Vetri termicamente isolati di colore verde
  • Lunotto termico

Sedili

  • Sedili sportivi con regolazione elettrica di schienali e altezza e regolazione longitudinale manuale
  • Fascia centrale dei sedili anteriori, fasce laterali anteriori e poggiatesta rivestiti in pelle stampata

Sicurezza e protezione

  • Sistema europeo di chiamata automatica eCall
  • Airbag full-size (2 fasi) per guidatore e passeggero
  • Porsche Side Impact Protection System (POSIP), comprende elementi di protezione contro gli urti laterali nelle porte e airbag Head-Thorax per il conducente e il passeggero anteriore
  • Punti di supporto sul sedile del passeggero per il sistema di fissaggio del seggiolino per bambini Isofix
  • Immobilizzatore del motore con chiusura centralizzata a distanza e sistema di allarme con sorveglianza interna basata su ultrasuoni
  • Protezione antiribaltamento integrata nel roll bar Targa fisso

Sistemi di assistenza

  • Modalità Porsche WET
  • Sistema di avvertimento e di assistenza alla frenata
  • Avviamento vettura senza impiego attivo della chiave
  • ParkAssistant anteriore e posteriore incluso telecamera posteriore
  • Alzacristalli elettrici con comando e dispositivo di protezione nella guarnizione della porta
  • Cruise control
  • Radiocomando per la chiusura centralizzata e lo sbloccaggio del vano bagagli

Strumenti

  • Strumentazione con contagiri analogico centrale e due display TFT da 7 pollici, display centrale da 10,9 pollici
  • Indicatore della marcia inserita nel contagiri

Interno

  • Volante sportivo multifunzione con paddle regolabile manualmente in altezza e profondità
  • Corona volante, maniglie porte, poggiabraccia rivestimento porte e vano portaoggetti della consolle centrale rivestiti in pelle liscia
  • Modanatura cruscotto, modanatura consolle centrale e modanature porte in argento scuro Diamar
  • Rivestimento capote in stoffa nera
  • Listelli sottoporta con denominazione modello
  • 2 prese USB nel vano portaoggetti del tunnel centrale, presa (12 volt) nel vano piedi del passeggero anteriore
  • Tappetini
  • Gancio appendiabiti sul retro dei sedili

Audio e comunicazione

  • Sound Package Plus, 8 altoparlanti, 150 watt di potenza complessiva con amplificatore integrato ed elaborazione del segnale digitale
  • Porsche Communication Management (PCM) con modulo di navigazione online, predisposizione telefono cellulare, interfacce audio e controllo vocale
  • Connect Plus incl. Apple CarPlay, modulo di comunicazione LTE con lettore SIM, accesso Internet wireless e numerosi servizi Porsche Connect
  • Porsche Vehicle Tracking System (PVTS)
  • Radio digitale

Scomparto bagagli

  • Vano bagagli anteriore
  • Consolle centrale ascendente con vano portaoggetti
  • Vani portaoggetti nelle porte
  • Vano portaoggetti (con serratura) e vani portaoggetti nelle porte
  • Due portabevande (1 nella consolle centrale e 1 sul lato passeggero anteriore

Colori

  • Colori esterni di serie, standard: bianco, giallo Racing, rosso, nero
  • Colori interni di serie: nero, grigio ardesia

title

Porsche 911 Targa: i prezzi

Porsche 911 Targa 4 132.571 euro
Porsche 911 Targa 4S 148.431 euro

L’articolo Porsche 911 Targa: foto, dati e prezzi proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Tesla Model S: modelli, prezzi, dotazioni e foto

title

La Tesla Model S – nata nel 2013 e sottoposta a un restyling nel 2016 – è un’ammiraglia elettrica statunitense a cinque porte a trazione integrale. La berlinona californiana a emissioni zero è una delle vetture più importanti dello scorso decennio: un mezzo che ha fatto conoscere al grande pubblico la Casa fondata da Elon Musk.

In questa guida all’acquisto della Tesla Model S analizzeremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino dell’ammiraglia ecologica americana: prezzimotori, accessori, prestazioni, pregidifetti e chi più ne ha più ne metta.

Le foto della Tesla Model S

Tesla Model S: le caratteristiche principali

La Tesla Model S è una grande berlina elettricatrazione integrale contraddistinta da un’autonomia incredibile. La plancia è dominata da un immenso display touchscreen da 17″.

Un concentrato di tecnologia, ecologia e prestazioni che non trascura la praticità: i bagagliai sono due (oltre a quello posteriore tradizionale c’è un vano anteriore più piccolo) e l’abitacolo è spaziosissimo.

title

Tesla Model S: gli allestimenti

Gli allestimenti della Tesla Model S sono due: Long RangePerformance.

Tesla Model S Long Range

La dotazione di serie della Tesla Model S Long Range comprende:

  • Due motori elettrici (potenza complessiva di 423 CV)
  • Ricariche Supercharger illimitate e gratuite
  • Sospensioni pneumatiche adattive
  • Interni premium (impianto audio premium, sedili anteriori e posteriori riscaldati, volante riscaldato, sbrinatore per tergicristalli, riscaldamento per ugelli, filtraggio aria HEPA, Premium Connectivity per 1 anno con mappe satellitari e visualizzazione del traffico in tempo reale, contenuti multimediali e musica in streaming via Internet, aggiornamenti via Internet tramite cellulare più frequenti e browser Internet, musica e contenuti multimediali tramite Bluetooth, fendinebbia a LED, tetto in vetro oscurato con protezione dai raggi UV e infrarossi, specchietti retrovisori riscaldati, ripiegabili elettricamente e fotocromatici e profili di guida personalizzati)
  • Vernice micalizzata
  • Cerchi in lega da 19″
  • Pilota automatico (consente alla vettura di sterzare, accelerare e frenare automaticamente in base alla presenza di altri veicoli e di pedoni nella corsia di marcia)

Tesla Model S Performance

La Tesla Model S Performance aggiunge alla dotazione della Long Range:

  • Due motori elettrici (potenza complessiva di 613 CV)
  • Modalità Ludicrous
  • Design degli interni migliorato
  • Spoiler Fibra di carbonio

title

Tesla Model S: modelli e prezzi di listino

Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Tesla Model S. La gamma motori dell’ammiraglia elettrica californiana è composta da due unità:

  • due motori elettrici da 423 CV
  • due motori elettrici da 613 CV

Tesla Model S Long Range (89.880 euro)

La Tesla Model S Long Range è la versione “base” dell’ammiraglia elettrica “yankee” ed è anche l’auto a emissioni zero con più autonomia (610 km) tra quelle in commercio in Italia. I due motori generano una potenza complessiva di 423 CV e permettono alla berlinona statunitense di raggiungere una velocità massima di 250 km/h e di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 3,8 secondi.

Tesla Model S Performance (106.680 euro)

La Tesla Model S Performance è la versione più brutale della “segmento E” ecologica americana: 261 km/h di velocità massima e “0-100″in 2,6 secondi. I due motori elettrici generano una potenza totale di 613 CV mentre l’autonomia è di 593 km.

title

Tesla Model S: gli optional

La dotazione di serie della Tesla Model S andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: la guida autonoma al massimo potenziale (6.700 euro: funzione Navigazione con Autopilot, guida automatica nella gestione dello svincolo autostradale, inclusi incroci e sorpassi di auto più lente, cambio di corsia automatico durante la guida in autostrada, parcheggio automatico parallelo e perpendicolare e parcheggio e recupero automatico del veicolo) e la vernice metallizzata (1.600 euro).

Tesla Model S usata

Le Tesla Model S usate si trovano abbastanza facilmente: per i primi esemplari dotati della batteria da 85 kWh “bastano” meno di 40.000 euro.

Tesla Model S interni

L’abitacolo della Tesla Model S – illuminato da un ampio tetto in vetro – è spazioso e tecnologico. Degno di nota l’ampio display touchscreen da 17″ sulla plancia.

L’articolo Tesla Model S: modelli, prezzi, dotazioni e foto proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Primo bollo auto, tutte le informazioni utili

title

Quando un automobilista in Italia acquista un nuovo veicolo, sa che deve essere iscritto del Pubblico Registro Automobilistico, il PRA, che deve stipulare un contratto di assicurazione e che deve versare il bollo auto prima immatricolazione. Si tratta della tassa di possesso da pagare al momento dell’immatricolazione alla regione in cui si risiede e che poi va versata ogni anno. Vediamo tutte le informazioni riguardanti il bollo auto prima immatricolazione.

Primo bollo auto, modalità di pagamento

Tutti i nuovi proprietari di un’auto, per il pagamento del primo bollo immatricolazione, hanno differenti opzioni a disposizione. Tra i metodi più sicuri ci sono:

  • affidarsi alle agenzie ACI sul territorio, uffici in cui viene calcolato l’importo della tassa senza inesattezze;
  • rivolgersi alle agenzie pratiche auto, che eseguono ogni giorno questo tipo di servizio.

Si sconsiglia il versamento del primo bollo auto presso le Poste Italiane, il calcolo preciso infatti non viene eseguito da questi uffici, dove si può solo compilare un bollettino. Sul sito ufficiale dell’ACI e su quello dell’Agenzia delle Entrate si può trovare un pratico strumento di calcolo, che si consiglia di utilizzare prima di effettuare il pagamento del bollo auto prima immatricolazione. Inserendo i dati dell’auto e la regione di residenza, potrete così sapere in anticipo l’ammontare preciso del tributo.

Bollo auto prima immatricolazione, quando scade

È fondamentale sapere quando si paga il bollo dell’auto nuova, la scadenza è sempre quella del mese di immatricolazione. Poi sappiamo che tutti i successivi pagamenti della tassa di possesso del veicolo dovranno essere effettuati ogni 12 mesi. Regola che vale per tutti gli automobilisti, tranne i proprietari del nuovo veicolo che risiedono in Lombardia o Piemonte, in questo caso infatti i nuovi termini da rispettare sono:

  • 31 maggio se il bollo che scade ad aprile;
  • 30 settembre se il bollo scade ad agosto;
  • il 20 gennaio dell’anno successivo se il bollo scade a dicembre.

Dopo il primo versamento, per il bollo auto immatricolazione, la scadenza ha i termini fissi nei mesi di aprile, agosto e dicembre, quindi il pagamento della tassa deve avvenire obbligatoriamente rispettivamente nei mesi di maggio, settembre e gennaio.

Nel caso in cui l’auto non venga acquistata nei mesi di dicembre, aprile e agosto, esiste il frazionamento del pagamento del bollo auto per la nuova immatricolazione. Significa che il calcolo della somma da versare viene effettuato su una quota ad esempio di 10 mesi, moltiplicando il totale che si deve versare per l’intera annualità per i mesi di copertura. Il risultato deve essere poi diviso per 12.

In quasi tutte le regioni italiane vale la stessa identica regola per il pagamento del bollo auto per la prima immatricolazione. È differente invece per la Lombardia e per il Piemonte, in cui il versamento può essere effettuato in qualsiasi mese dell’anno. Allo stesso modo, oltre alla possibilità di pagamento del bollo nel mese successivo rispetto a quello di immatricolazione, è possibile anche pagare da subito l’intero periodo annuale, non dovendo rientrare nei termini classici di pagamento.

Bollo auto, di cosa si tratta

Diamo una breve definizione di bollo auto, una delle tasse maggiormente odiate dagli automobilisti, si tratta della tassa di possesso di un veicolo, che deve essere pagata alle scadenze previste dalla Legge. Da quest’anno sono aumentate le alternative di pagamento, il versamento si può fare presso le banche abilitate e gli sportelli ATM, gli Uffici Postali o utilizzando i relativi portali o le applicazioni PosteItaliane. Si può pagare il bollo auto presso le tabaccherie che usano Lottomatica o Sisal oppure tramite l’home banking. Continuano ad essere abilitate anche le delegazioni ACI e le agenzie di pratiche automobilistiche, è possibile altrimenti utilizzare il sito aci.it.

L’articolo Primo bollo auto, tutte le informazioni utili proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Mitch Evans e James Calado, intervista ai piloti del team Jaguar Formula E

title

Il campionato Formula E 2019/2020 si è fermato a causa del coronavirus ma i piloti impegnati nella sesta stagione della serie riservata alle monoposto elettriche continuano a gareggiare virtualmente in un torneo di esports chiamato Formula E Race at Home Challenge.

In questo periodo di stop al motorsport abbiamo avuto modo di intervistare – in una videochat insieme a giornalisti di altre testate – Mitch Evans e James Calado, i due portacolori del team Jaguar.

title

Mitch Evans: il protagonista del team Jaguar in Formula E

Mitch Evans – nato il 24 giugno 1994 a Auckland (Nuova Zelanda) corre in Formula E con la Jaguar da quattro stagioni e fino a questo momento è stato l’unico a portare podi (4) e vittorie (2: Roma 2018/2019 e Città del Messico 2019/2020) alla scuderia britannica.

Il pilota oceanico si è fatto conoscere a livello locale vincendo prima con i kart e poi con le monoposto e nel 2012 si è aggiudicato la serie GP3. Attualmente occupa la seconda posizione nel campionato Formula E 2019/2020.

Dove e come stai passando questi giorni di quarantena?

A casa a Monte Carlo. Guardo Netflix, ho comprato una macchina per il caffè espresso e cerco di imparare il francese per comunicare meglio qui. Ho sempre voluto farlo ma prima non avevo il tempo.

Cosa ti manca di più delle corse?

Mi mancano molte cose: guidare, viaggiare con il team in luoghi incredibili, correre per Jaguar, vivere l’ambiente della squadra, competere contro alcuni dei migliori piloti del mondo. Non posso scegliere una cosa in particolare ma se dovessi farlo direi il correre.

Come vedi il futuro del motorsport?

Quando torneremo in pista sarà probabilmente a porte chiuse ma non so quanto potrà durare questa situazione. Spero che le varie categorie riusciranno a sopravvivere a questo momento.

Hai regalato alla Jaguar podi e vittorie e sei in lotta per il titolo. Cosa hai ricevuto in cambio in questi quattro anni?

Un’opportunità per andare avanti in un momento difficile. Sarò sempre riconoscente per questo.

Le auto elettriche sono presenti anche nella tua vita privata? Jaguar ti ha dato una I-Pace?

No. Ora ho una Land Rover Range Rover ibrida. Vorrei una I-Pace ma sfortunatamente non ho una presa elettrica a disposizione nella mia casa a Monte Carlo.

title

James Calado: il re dell’endurance al debutto in Formula E

James Calado – nato il 13 giugno 1989 a Cropthorne (Regno Unito) – ha debuttato in Formula E meno di sei mesi fa dopo anni passati nell’endurance.

Un talento dei kart (campione europeo ICA 2005 davanti al francese Jean-Éric Vergne) in grado di farsi valere con le monoposto (vicecampione britannico F3 nel 2010 dietro a Vergne, vicecampione GP3 dietro al finlandese Valtteri Bottas) e con le auto a ruote coperte (campione del mondo WEC LMGTE Pro nel 2017 al volante della Ferrari 488). Debuttante in Formula E, si trova al momento al 16° posto della classifica Piloti 2019/2020.

Dove e come stai passando questi giorni di quarantena?

Sto trascorrendo il periodo di isolamento a Cardiff e sto approfittando di questi giorni in casa per lavorare sulle mie moto e per tenermi in forma. Non amo molto leggere, so che dovrei ma preferisco fare altro.

Quali sono le differenze principali tra il mondo dell’endurance e quello della Formula E?

In Formula E c’è tanta tecnologia da imparare: non si tratta solo di salire in macchina e guidare, bisogna tener conto dell’efficienza.

Come vedi il futuro del motorsport?

La Formula E è elettrica e questo è il futuro: molte tecnologie si stanno convertendo all’elettrico, non solo l’automobile. Non dico che supererà la F1, questo non lo so, perché la Formula 1 resta una delle massime espressioni del motorsport.

Cosa hai trovato nel team Jaguar?

Un gruppo fantastico di ragazzi intelligenti determinato a vincere. Un bel momento per la mia carriera, considerato che sono un pilota britannico appassionato di Jaguar che ha firmato un contratto per una Casa britannica.

Hai una Jaguar come auto aziendale?

Sì: una F-Type.

L’articolo Mitch Evans e James Calado, intervista ai piloti del team Jaguar Formula E proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Jaguar e il motorsport: la storia

title

Il marchio Jaguar è famoso per i suoi modelli di serie eleganti e sportivi ma può vantare anche una lunga tradizione nel motorsport. Il brand inglese è stato capace di trionfare in gare prestigiose come il Rally di Monte Carlo e la 24 Ore di Le Mans (nessun brand britannico ha vinto più volte sul circuito della Sarthe) e oggi recita un ruolo da protagonista nel campionato di Formula E dedicato alle monoposto elettriche.

Di seguito troverete la storia sportiva della Jaguar, una Casa dal passato leggendario che sta guardando verso il futuro.

Winning Jaguar

Credits: Ronald Startup/Picture Post/Hulton Archive/Getty Images

Mike Hawthorn, 24 Hours Of Le Mans

Credits: Bernard Cahier/Getty Images

Jaguar Wins 1957 24 Hours Of Le Mans

Credits: ISC Images & Archives via Getty Images

Eddie Irvine of the Jaguar Formula One Racing Team

Credits: Bryn Lennon/Getty Images

ABB FIA Formula E Championship 2019 – Rome E-Prix

Credits: Emmanuele Ciancaglini/NurPhoto via Getty Images

/

Jaguar e il motorsport: la storia

La Jaguar vede la luce nel 1922 ma bisogna aspettare il 1937 per vedere la prima vittoria importante (con il pilota britannico Jack Harrop primo al Rally RAC): all’epoca l’azienda si chiama ancora SS (Swallow Sidecar) e Jaguar è solo il nome del modello vincente (Jaguar 100, per l’esattezza), capace di trionfare anche l’anno successivo nella stessa corsa con il medesimo driver.

title

Credits: Ronald Startup/Picture Post/Hulton Archive/Getty Images

Cinque Le Mans in sette anni (e non solo)

Al termine della Seconda Guerra Mondiale la SS cambia ufficialmente nome (troppo simile a quello usato dall’unità paramilitare nazista) in Jaguar e negli anni ‘50 domina nel motorsport grazie a vetture velocissime ricche di tecnologia.

In sette anni il marchio inglese conquista ben cinque 24 Ore di Le Mans con equipaggi interamente britannici: la C-Type vince nel 1951 (anno in cui l’inglese Ian Appleyard conquista il RAC Rally con una XK120) con Peter Walker e Peter Whitehead e si ripete due anni più tardi (sempre in concomitanza con un altro trionfo di Appleyard al RAC) – impreziosita dagli innovativi freni a disco, al debutto assoluto nelle corse – con Tony Rolt e Duncan Hamilton.

La leggendaria Jaguar D-Type (prima auto da corsa di sempre con struttura monoscocca) porta a casa altre tre edizioni consecutive – dal 1955 al 1957 – della gara transalpina: la prima con Mike Hawthorn e Ivor Bueb, la seconda nel 1956 – anno in cui una Mark VII guidata dal britannico Ronnie Adams sale sul gradino più alto del podio del Rally di Monte Carlo – con Ron Flockhart e Ninian Sanderson e la terza con Flockhart e Bueb (l’ultimo successo “all british” sulla Sarthe con auto e piloti provenienti dal Regno Unito).

Anni bui

Risale al 1963 il primo trionfo importante di un pilota straniero al volante di una Jaguar (il tedesco Peter Nöcker primo campione europeo turismo di sempre con la Mark II).

Tre anni più tardi la Casa britannica viene fusa con la BMC per creare la British Motor Holding mentre nel 1968 nasce la British Leyland dalla fusione tra la British Motor Holding e la Leyland. Un colosso con i piedi d’argilla che viene nazionalizzato nel 1975.

Il rilancio

Nel 1984 la Jaguar viene scorporata da British Leyland, privatizzata e quotata in Borsa. Nello stesso anno lo scozzese Tom Walkinshaw si aggiudica il titolo europeo turismo con la XJS e conquista la 24 Ore di Spa insieme al connazionale Win Percy e al tedesco Hans Heyer.

title

Ritorno nell’endurance

Il 1987 è l’anno in cui Jaguar torna a vincere nell’endurance: il brand britannico conquista il primo Mondiale Sportprototipi della sua storia grazie alla XJR-8 e porta a casa anche il titolo Piloti grazie al brasiliano Raul Boesel.

L’anno seguente è ancora più ricco di soddisfazioni: titolo a squadre con la XJR-9 e Piloti con il britannico Martin Brundle e trionfo alla 24 Ore di Le Mans con un equipaggio composto dai britannici Johnny Dumfries e Andy Wallace e dall’olandese Jan Lammers.

Nel 1989 Jaguar viene acquistata dalla Ford e l’anno successivo conquista il settimo e ultimo trionfo (record tra le Case automobilistiche britanniche) sul circuito della Sarthe con una XJR-12 guidata da Brundle, dallo statunitense Price Cobb e dal danese John Nielsen.

title

Credits: Emmanuele Ciancaglini/NurPhoto via Getty Images

F1 e Formula E

Il marchio inglese entra in F1 nel 2000 e ci resta fino al 2004: tanti soldi spesi e pochi risultati ottenuti (solo due podi con il nordirlandese Eddie Irvine).

Nel 2008 la Jaguar viene acquistata dagli indiani della Tata e otto anni più tardi torna nel motorsport nella serie Formula E dedicata alle monoposto elettriche. Grazie al neozelandese Mitch Evans ottiene il primo podio (Hong Kong gara 2 2017/2018), la prima vittoria (Roma 2018/2019) e un altro successo (Città del Messico 2019/2020).

L’articolo Jaguar e il motorsport: la storia proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Bollo auto arretrato, come verificarlo e mettersi in regola

title

Il bollo è una delle tasse automobilistiche tra le più odiate dai cittadini italiani, che deve essere pagata alla Regione in cui si risiede per il possesso della propria vettura. Da anni si pensa all’abolizione del pagamento di questo tributo, ma al momento ancora non c’è nulla di fatto, se non per alcune categorie di veicoli che sono esenti dal pagamento. Il bollo auto deve essere pagato alle scadenze previste dalla Legge, anche se a volte gli automobilisti se lo dimenticano o continuano a rimandare il momento del pagamento. Vediamo come si può verificare se delle tasse sono rimaste arretrate e cosa è necessario fare.

Pagamenti arretrati del bollo auto, le sanzioni

È fondamentale controllare di aver sempre pagato il bollo, sapere se si è in regola con il pagamento della tassa di possesso dell’auto è una sicurezza che consente di evitare di ricevere poi delle cartelle esattoriali anche molto costose e di dover poi seguire un lungo iter burocratico per rimettersi in pari e risolvere queste questioni mai piacevoli. Pagare il bollo auto in tempo, prima di ricevere l’avviso di accertamento, inoltre, consente di risparmiare, usufruendo dello sconto sulle sanzioni. In particolare, entro il primo anno si paga poco più rispetto al totale effettivo della tassa, poi invece scatta la mora del 30%.

Le sanzioni previste per il mancato pagamento del bollo auto sono le seguenti:

  • 1,5% dell’importo originario, se il saldo viene effettuato dal 15° al 30° giorno dalla scadenza;
  • 1,67%, se viene effettuato dal 31° al 90° giorno;
  • 3,75%, dal 91° giorno ad 1 anno;
  • oltre 1 anno dalla scadenza la somma da pagare corrisponderà invece all’importo della tassa + il 30% + gli interessi moratori.

Pagamenti arretrati del bollo auto, come si verifica

Per controllare che siano stati effettuati tutti i versamenti inerenti al bollo auto esiste un servizio ufficiale, in modo che si possa verificare che i vari pagamenti da parte degli intermediari scelti come le agenzie di pratiche auto, le tabaccherie, le Poste e le sedi ACI siano andati a buon fine. Tutti i dati infatti vengono trasmessi in maniera continua e costante all’Agenzia delle Entrate e restano quindi tracciati.

Per fare il controllo suddetto in maniera molto rapida e semplice, basta registrarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate, se si risiede in una delle Regioni in cui è l’ente stesso a gestire la tassa sul possesso auto, quindi in Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Marche. Se invece la propria Regione di residenza non rientra tra queste, la soluzione è differente; potete scegliere di rivolgervi:

  • agli uffici ACI;
  • al sito internet dell’ACI;
  • ad una delle agenzie di pratiche automobilistiche che si sono sul territorio nazionale.

Una volta deciso l’ufficio a cui chiedere la verifica del pagamento, è necessario fornire i dati richiesti, a volte basta anche solo semplicemente la targa dell’auto. Se invece decidete di fare il controllo online, allora è necessario procedere entrando nella sezione del Bollo Auto del sito ACI e cliccare su “Calcola Bollo”, seguendo poi le istruzioni date. Nel caso in cui il bollo auto dovesse risultare non pagato già da 3 anni, è molto probabile che l’auto sia stata radiata dal PRA.

I nuovi avvisi di accertamento per il pagamento del bollo auto degli anni precedenti danno più potere alle Regioni, sono loro a poter inviare gli avvisi di accertamenti immediatamente esecutivi; insieme alla raccomandata della Regione può arrivare anche il pignoramento o il fermo amministrativo dell’auto. Considerate che è comunque preceduto da un avviso di 30 giorni che dà la possibilità di richiedere una rateizzazione, pagare per intero o pretendere la sospensione.

L’articolo Bollo auto arretrato, come verificarlo e mettersi in regola proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Cambio gomme invernali ai tempi del coronavirus: c’è tempo fino al 15 giugno 2020

title

Nel 2020 sarà possibile rimanere con gli pneumatici invernali montati fino al 15 giugno: in seguito all’emergenza coronavirus il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha prorogato di un mese i termini del cambio gomme invernali.

Una decisione giusta in un periodo molto particolare presa in seguito alla segnalazione da parte delle associazioni di categoria dell’impossibilità di rispettare per l’anno in corso il termine del 15 maggio.

L’obbligo di cambiare le gomme invernali normalmente entra in vigore il 15 aprile e c’è tempo fino al 15 maggio per mettersi in regola. Nelle scorse settimane, però, il lockdown ha impedito il regolare svolgimento di queste procedure.

Dal 4 maggio, con l’avvento della Fase 2, tutti potranno recarsi – senza uscire dalla propria Regione – presso un’officina o un gommista per montare le gomme estive.

L’articolo Cambio gomme invernali ai tempi del coronavirus: c’è tempo fino al 15 giugno 2020 proviene da Icon Wheels.

Fonte: