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Si può guidare la moto con le scarpe aperte o con le ciabatte e infradito?

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È arrivata la stagione estiva e uno dei quesiti che ogni anno attanaglia la mente di automobilisti e motociclisti riguarda la possibilità di guidare il proprio veicolo con le ciabatte o le infradito, comunque con calzature aperte. Il nostro Codice della Strada vieta questo comportamento? Vediamolo insieme una volta per tutte e concentriamoci questa volta sui piloti in sella alle due ruote, che in questo periodo partono per gli amati viaggi on the road.

Estate e ciabatte: è rischioso in moto?

Durante la stagione estiva, a causa delle temperature elevate, la maggior parte delle persone sostituisce le scarpe chiuse che si portano tutto l’anno con infradito, zoccoli, ciabatte e sandali. Il problema, come abbiamo accennato in apertura, sorge quando si deve guidare. Ogni anno la fatidica domanda: si può condurre un veicolo, e soprattutto la moto, se si indossano scarpe aperte o addirittura scalzi? In realtà si corrono dei rischi, questo non è difficile da immaginare, anzi. Le ciabatte possono scivolare via durante la guida, creando problemi e possibilità di sinistri stradali. E in caso di caduta? Manca qualsiasi tipo di protezione a piedi e caviglie. La legge italiana però vieta esplicitamente questo comportamento?

Secondo il Codice della Strada si può guidare la moto in infradito?

Non vi è alcuna legge in Italia che vieta esplicitamente l’utilizzo di ciabatte e ogni tipologia di calzature aperte alla guida. L’unica cosa che possiamo leggere sul Codice della Strada (art. 140) però è la seguente: “è necessario comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale” e poi (art. 141 comma 2) “conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza” e che bisogna “avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida” (art. 169 comma 1) e, in moto, “avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe” (art. 170 comma 1). Sul sito della Polizia di Stato si sottolinea che ogni conducente di un veicolo che circola su strada deve essere in grado di autodisciplinarsi nella scelta dell’abbigliamento e degli accessori per garantire un’efficace azione di guida con i piedi.

Cosa comporta quanto detto sinora? Questo significa che se un motociclista viene sorpreso in condizioni di scarsa sicurezza ad un controllo da parte delle Forze dell’Ordine (e quindi anche scalzo o in ciabatte), viene ritenuto responsabile di mettere rischio la circolazione stradale. Perciò il rischio è quello di prendere una multa per il mancato rispetto degli articoli del Codice della Strada che abbiamo appena citato. Chi guida ciclomotori o motocicli senza avere il libero uso delle gambe, piedi compresi, rischia una multa che va da un minimo di 83 euro fino a un massimo di 333 euro (con la possibilità di subire anche il fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni).

Cosa succede con l’assicurazione a chi guida la moto con le ciabatte?

Questo comportamento errato (e potenzialmente pericoloso) potrebbe avere delle conseguenze anche con la propria compagnia assicurativa. Se il conducente della moto infatti provoca un incidente guidando senza scarpe o con le infradito, l’assicurazione ha la facoltà di decidere di non farsi carico del risarcimento, a causa dell’abbigliamento non adeguato del suo cliente. Chiaramente, perché sia possibile, la Polizia dovrebbe scrivere sul verbale che l’uso inappropriato delle calzature può aver causato il sinistro.

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Usato premium: SUV 3.0 diesel a sei cilindri a meno di 50.000 euro

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Le SUV premium Euro 6 diesel sono auto usate perfette per chi percorre molti chilometri e cerca versatilità e prestigio. Nella “top five” di questo mese, vinta dall’Audi Q5, abbiamo analizzato cinque proposte del 2017 con cambio automatico con quotazioni che non superano i 50.000 euro.

La Sport Utility di Ingolstadt ha superato la connazionale BMW X6. le britanniche Land Rover Range Rover VelarRange Rover Sport e la nostra Maserati Levante. Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli 3.0 turbodiesel a trazione integrale con potenze comprese tra 275 e 315 CV.

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7.1
/10

1° Audi Q5 3.0 TDI Business Sport

“Piccola” è meglio. L’Audi Q5 3.0 TDI Business Sport è la proposta più compatta (4,66 metri di lunghezza) tra quelle analizzate in questa “top five ma anche la più piacevole da guidare: merito del peso relativamente contenuto che incide positivamente sull’agilità nelle curve e sui consumi (17,5 km/l dichiarati offerti da un motore pronto ai bassi regimi). Ovviamente la praticità non è il suo forte: lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori e delle valigie è poco se paragonato alle altre SUV presenti in questa lista.

Da nuova la Sport Utility teutonica aveva un ottimo rapporto dotazione/prezzo (“solo” 62.700 euro), oggi è introvabile usata – più semplice rintracciare le più economiche Sport – e le sue quotazioni recitano 49.400 euro.

 

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7.0
/10

2° BMW X6 xDrive40d Msport

La BMW X6 xDrive40d Msport ospita sotto il cofano un raffinato motore a sei cilindri in linea ricco di cavalli (313) ma non molto reattivo ai bassi regimi.

Costruita con grande cura, si trova facilmente di seconda mano a 43.700 euro.

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7.0
/10

2° Land Rover Range Rover Velar 3.0 V6 SD6

Il punto di forza della Land Rover Range Rover Velar 3.0 V6 SD6 R-Dynamic HSE? Senza dubbio il comfort.

La SUV britannica costava tantissimo da nuova – 93.400 euro – e oggi si trova senza problemi a poco più di 40.000 euro.

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6.4
/10

4° Land Rover Range Rover Sport 3.0 SDV6 HSE Dynamic

La Land Rover Range Rover Sport 3.0 SDV6 HSE Dynamic è una SUV adatta a chi affronta spesso il fuoristrada (se la cava quasi meglio in off-road che su asfalto) e ha bisogno di spazio: i passeggeri posteriori hanno un mare di centimetri a disposizione delle spalle e della testa e il bagagliaio è immenso.

Facile da trovare a meno di 30.000 euro, monta un motore un po’ troppo assetato di gasolio abbinato a un cambio automatico (convertitore di coppia) eccellente in grado di regalare passaggi marcia fluidi.

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4.4
/10

5° Maserati Levante V6 Diesel 275 CV Gransport

La Maserati Levante V6 Diesel 275 CV Gransport è una SUV ingombrante (cinque metri di lunghezza sono complicati da gestire nel traffico) ma spaziosa (i passeggeri posteriori hanno tanti centimetri a disposizione delle gambe) che si trova facilmente usata a meno di 45.000 euro. Un po’ povera la dotazione di serie.

Il peso elevato unito a un motore carente di cavalli e di coppia e a un cambio automatico non molto reattivo nella guida sportiva incidono in modo rilevante sul piacere di guida nelle curve, sulle prestazioni (“0-100” in 6,9 secondi) e sui consumi (13,9 km/l dichiarati).

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Promozioni Peugeot di giugno 2021

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Anche a giugno 2021 sarà possibile beneficiare di ricche promozioni da parte di Peugeot: merito degli sconti sostanziosi abbinati (nel caso delle elettriche e delle ibride plug-in) agli incentivi statali.

Le proposte più vantaggiose del mese riguardano soprattutto piccole, berline medie e SUV piccole, anche se non mancano modelli di altri segmenti. Scopriamoli insieme.

Promozioni Peugeot di giugno 2021

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Peugeot 108

La Peugeot più economica del listino – la 108 Active – costa ufficialmente 13.450 euro ma grazie alle promozioni della Casa francese valide fino al 7 giugno 2021 bastano meno di 10.000 euro (9.850, per l’esattezza) per acquistarla. L’offerta – valida per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 8,82%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 3.565 euro, 35 rate da 89 euro e una maxirata finale da 5.394 euro.

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Peugeot 208

Grazie alle promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 bastano 17.350 euro (anziché 21.000) per portarsi a casa la 208 BlueHDi Active Pack. L’offerta è valida per vetture in stock e va abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,3%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 5.250 euro, 35 rate da 129 euro e una maxirata finale da 10.724 euro.

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Peugeot 508

Le promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 consentono di acquistare la 508 BlueHDi Allure Pack con 31.400 euro invece di 38.900 euro. L’offerta è disponibile solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,56%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 6.999 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 19.069 euro.

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Peugeot 508 SW

Da 39.900 a 32.400 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 sulla 508 SW BlueHDi Allure Pack. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,51%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 6.882 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 20.385 euro.

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Peugeot 2008

Fino al 7 giugno 2021 la Peugeot 2008 BlueHDi 110 Allure Pack costa 23.000 euro invece di 26.800. L’offerta – valida solo per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,87%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 6.588 euro, 35 rate da 149 euro e una maxirata finale da 15.046 euro.

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Peugeot 3008

La Peugeot 3008 BlueHDi Allure Pack costa ufficialmente 35.100 euro ma grazie alle promozioni della Casa transalpina valide fino al 7 giugno 2021 sono sufficienti 30.100 euro per acquistarla. L’offerta è valida solo per vetture in stock e va abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,56%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 5.538 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 18.949 euro.

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Peugeot 3008 Hybrid

Grazie allo sconto di 11.750 euro offerto dalle promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 e dagli incentivi statali (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) sono sufficienti 33.780 euro (anziché 45.530) per portarsi a casa la 3008 Hybrid Allure Pack. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage Hybrid (TAN 4,5%, TAEG 5,34%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 4.156 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 24.281 euro.

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Peugeot 5008

31.750 euro (anziché 37.850): basta questa cifra fino al 7 giugno 2021 per portarsi a casa la Peugeot 5008 BlueHDi 130 Allure Pack. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente in caso di adesione al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,5%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 5.894 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 20.471 euro.

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Peugeot e-208

L’unione tra le promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 e gli incentivi statali (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6, immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 e intestato da almeno 12 mesi) permette di acquistare la e-208 Active Pack con 20.650 euro anziché 34.650. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente in caso di adesione al finanziamento i-Move Avantage Elettrici (TAN 4,5%, TAEG 5,7%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 2.701 euro, 35 rate da 129 euro e una maxirata finale da 16.833 euro.

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Peugeot e-2008

Gli sconti uniti agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6, immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 e intestato da almeno 12 mesi) consentono di acquistare fino al 7 giugno 2021 la Peugeot e-2008 Allure Pack con 26.450 euro invece di 40.150. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage Elettrici (TAN 4,5%, TAEG 5,5%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 4.176 euro, 35 rate da 149 euro e una maxirata finale da 21.036 euro.

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Mal di schiena alla guida, tutti i modi per prevenirlo

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Il mal di schiena alla guida, soprattutto dopo alcune ore di viaggio, può essere davvero molto fastidioso e rovinare l’entusiasmo della partenza per le ferie. È un problema purtroppo molto comune e diffuso tra gli automobilisti, ma una buona notizia c’è: bastano alcuni accorgimenti per prevenire i dolori.

Come mai viene il mal di schiena in auto?

Non è un dolore che arriva improvvisamente, inizia a dare le prime avvisaglie con dei fastidi nella zona lombare o dorsale e poi, pian piano, il dolore si aggrava diventando sempre più forte e insopportabile. I fattori principali che possono causarlo sono essenzialmente questi:

  • prima di tutto la postura scorretta, nonostante le auto di ultima generazione e soprattutto alcuni modelli premium oggi siano dotati di sedili anatomici e molto comodi (delle poltrone rispetto al passato), il conducente deve comunque fare la sua parte e fare attenzione alla sua posizione, soprattutto in caso di viaggi lunghi;
  • la posizione fissa e forzata per molte ore è un’altra causa del mal di schiena, infatti il corpo deve stare seduto con le mani sul volante (e sulla leva del cambio) per molto tempo, e questa posizione non rispetta sicuramente le necessità fisiche che ognuno di noi ha;
  • la modalità di guida è molto rilevante, se non si tiene conto di buche, ostacoli, dossi e movimenti bruschi, il mal di schiena aumenta. Il consiglio è quello di rallentare se si percorrono strade dissestate, la colonna vertebrale infatti ne risentirebbe troppo;
  • il caricamento dei bagagli errato può portare dolore alla schiena, che però in questo caso viene percepito quasi immediatamente.

Come è possibile evitare il mal di schiena alla guida?

Non solo cause ma anche soluzioni, siamo qui per questo. Vediamo come è possibile cercare di prevenire i fastidiosi mal di schiena che vengono durante i viaggi in macchina:

  • regolare lo schienale in modo da riuscire ad appoggiare bene la zona che va dalle spalle al fondoschiena, per una postura corretta; lo schienale deve sostenere la naturale curvatura della colonna vertebrale. Non tenetelo mai troppo inclinato, per evitare uno sforzo della testa e del collo, che possono provocare dolori cervicali;
  • la distanza del sedile è molto importante, deve poter consentire una posizione naturale e riposata delle gambe e i gomiti devono stare piegati a 90 gradi quando le mani si trovano a ore 10 e ore 2 sul volante;
  • sistemare bene il poggiatesta, il capo deve essere ben appoggiato alla parte centrale del cuscino.

Una volta sistemata la postura, è necessario tenere presenti altri accorgimenti per evitare i problemi che derivano dal mantenimento della stessa posizione per troppo tempo. Prima di tutto è possibile fare alcuni movimenti al volante, ad esempio sgranchendo il collo e la testa, muovendo le dita per riattivare la circolazione o distendendo le braccia. Ovviamente approfittate di rallentamenti o traffico per farlo, altrimenti fermatevi.

Se il viaggio è molto lungo, allora è assolutamente necessario fermarsi. Le soste non servono solo per rifocillarsi, bere un caffè o mangiare qualcosa, ma anche per sgranchire bene le gambe. Bisognerebbe fare una pausa di 10/15 minuti ogni due ore circa.

Attenzione all’aria condizionata, altro elemento che può causare il mal di schiena in auto. Deve essere utilizzata correttamente e impostata ad una temperatura non troppo bassa, l’escursione termica con l’esterno potrebbe causare infiammazioni.

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Moto, i consigli per curvare in tutta sicurezza

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Guidare una moto non è semplice, soprattutto se sei alle prime armi. La cosa importante è prendere confidenza con il tuo mezzo a due ruote e imparare ad affrontare le curve nella maniera giusta, quelle più brusche possono infatti incutere più ‘timore’. Le abilità di piega e di svolta in moto chiaramente aumentano con l’esperienza, lo dicono anche i motociclisti che guidano da tempo. Vediamo i consigli per affrontare le curve al meglio.

Valutare la curva a distanza

Mentre ti avvicini a una curva con la tua moto, inizia a valutarne le caratteristiche. Più informazioni riesci a raccogliere in anticipo, maggiore è la sicurezza con la quale riesci ad affrontare la curva in moto. Prendi nota di questi dettagli:

  • innanzitutto, se una curva è molto stretta, non è possibile vedere come prosegue da lontano, quindi preparati a tutto mentre ti avvicini;
  • cerca di stimare il raggio, per piegare in modo corretto e fare la curva in maniera fluida;
  • può essere difficile prevedere l’andamento della curva, l’arco può diventare più largo o più stretto inaspettatamente, soprattutto perché a volte il traffico o la vegetazione non consentono di vedere come termina la curva stessa;
  • valuta la necessità di correggere la traiettoria alla fine della svolta per evitare imprevisti o cadute.

È importante tenere sempre lo sguardo ben attento sulla strada e capire l’andamento delle curve, anche oltre la vegetazione o altri ostacoli. Non sforzarti troppo comunque di vedere oltre la curva, non devi perdere la concentrazione sul tracciato che stai percorrendo e su quello che trovi nelle immediate vicinanze.

Mentre ti avvicini alla curva inizia a rallentare

Rilascia il gas per rallentare man mano che ti avvicini alla curva, se necessario frena. Se sei alle prime armi, sarà necessario rallentare molto di più rispetto ad un pilota esperto, è importante non percorrere le curve ad elevate velocità, potrebbe essere pericoloso; è possibile infatti perdere il controllo del mezzo. Se la velocità che raggiungi in moto necessita di un rapporto più basso, allora scala le marce, come fai con l’auto.

Mentre ti avvicini alla curva, controlla le condizioni del traffico

La moto è più piccola rispetto alle auto e agli altri veicoli, quindi in caso di traffico, è possibile che passi quasi inosservata. Assicurati sempre che intorno a te ci sia lo spazio sufficiente tra i veicoli per evitare pericoli durante eventuali manovre e/o svolte. Fai attenzione alle auto, che potrebbero muoversi improvvisamente senza vederti arrivare in sella alla tua moto.

Il peso del corpo durante la curva deve essere spostato verso l’interno

Si tratta della manovra che molti motociclisti chiamano ‘controsterzo’, anche se in effetti non si ruota di moltissimo il manubrio. Durante la curva, spingi la motocicletta con metà del corpo verso l’esterno. Se stai affrontando una curva verso destra, spingi la tua moto con la gamba e la natica sinistra per far piegare il mezzo nella direzione opposta. Per curvare in moto non usi molto lo sterzo, ma più che altro sfrutti al meglio la distribuzione dei pesi per poter piegare.

Non tenere il manubrio della moto con troppa forza, non sempre è facile lasciarsi andare in una piega abbastanza profonda per curvare correttamente, soprattutto se non sei un pilota esperto. E quindi a volte la paura porta a stringere con troppa forza il manubrio; ma attenzione perché questo atteggiamento potrebbe essere dannoso/pericoloso per l’equilibrio del motociclista.

Non distaccare mai lo sguardo dalla strada

Tieni sempre la concentrazione sul punto visibile più lontano della curva, per avere sempre il tempo per reagire in caso di imprevisti. Come abbiamo detto però, non perdere mai l’attenzione sulla strada che stai percorrendo, per guardare come sarà la curva; devi sempre avere la consapevolezza di quello che si trova nel tuo campo visivo.

Aumenta la velocità in uscita dalla curva

Quando ti trovi a metà della curva o nell’ultimo terzo, aumenta l’accelerazione. Così la moto si raddrizza automaticamente mentre esce dalla svolta. Lascia che il peso del tuo corpo torni a distribuirsi normalmente mentre superi la curva e poi riprendi la guida della moto come al solito. Se hai un passeggero a bordo, presta maggiore attenzione anche al suo peso e comportamento.

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Promozioni Fiat di maggio 2021

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Le promozioni Fiat di maggio 2021 sono piuttosto interessanti: questo nonostante il peso sempre meno rilevante degli incentivi statali (oramai validi solo per modelli “alla spina”).

Gli sconti più sostanziosi del mese riguardano soprattutto citycar, anche se non mancano proposte di altri segmenti. Scopriamole insieme.

Promozioni Fiat di maggio 2021

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Fiat 500 GPL

La Fiat 500 EasyPower Cult costa ufficialmente 17.200 euro ma grazie alle promozioni di maggio 2021 della Casa torinese – valide in caso di rottamazione – sono sufficienti 14.700 euro per acquistarla. La cifra può scendere a 13.200 euro in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,85%): anticipo zero, 24 rate mensili da 141,58 euro e 72 rate mensili da 212,11 euro.

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Fiat 500 Hybrid

Grazie alle promozioni Fiat di maggio 2021 – valide in caso di rottamazione – bastano 13.400 euro (anziché 15.800) per portarsi a casa la 500 più economica del listino: la Hybrid Cult. La cifra può scendere ulteriormente – 11.900 euro – se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,04%): anticipo zero, 24 rate mensili da 128,58 euro e 72 rate mensili da 192,47 euro.

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Fiat Panda GPL

Da 15.000 a 12.400 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Fiat di maggio 2021 (valide in caso di rottamazione) sulla Panda EasyPower. Il prezzo può scendere a 10.900 euro in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,25%): anticipo zero, 12 rate mensili da 96,39 euro e 84 rate mensili da 171,28 euro.

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Fiat Panda metano

Lo sconto di 2.750 euro previsto dalle promozioni Fiat di maggio 2021 in caso di rottamazione consente di acquistare la Panda Natural Power City Life con meno di 15.000 euro (14.450 anziché 17.200). L’offerta può diventare ancora più vantaggiosa se si aderisce al finanziamento #Partileggero (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,91%): anticipo zero, 12 rate mensili da 112,56 euro e 84 rate mensili da 201,24 euro.

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Fiat Panda Hybrid

Le promozioni Fiat di maggio 2021 (valide in caso di rottamazione) permettono di comprare l’auto più economica della Casa torinese – la Panda Hybrid – con 11.400 euro anziché 13.900. La cifra può scendere sotto quota 10.000 euro (9.900, per la precisione) in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,47%): anticipo zero, 12 rate mensili da 88,50 euro e 84 rate mensili da 156,67 euro.

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Fiat Tipo

La Fiat Tipo “entry level” – la 1.0 – costa ufficialmente 18.500 euro ma grazie alle promozioni di maggio 2021 della Casa piemontese (valide in caso di rottamazione) sono sufficienti 15.850 euro per acquistarla. La cifra può scendere a 13.850 euro se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,76%): anticipo zero, 24 rate mensili da 148,08 euro e 72 rate mensili da 221,94 euro.

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Fiat Tipo SW

Grazie allo sconto di 2.700 euro offerto dalle promozioni Fiat di maggio 2021 – valide in caso di rottamazione – bastano 17.300 euro (anziché 20.000) per portarsi a casa la Tipo SW “base” (la 1.0). Un’offerta che può diventare ancora più vantaggiosa in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,60%): anticipo zero, 24 rate mensili da 162,58 euro e 72 rate mensili da 243,84 euro.

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Fiat 500L

Le promozioni Fiat di maggio 2021 – valide in caso di rottamazione – permettono di acquistare la 500L 1.4 Connect con 15.900 euro invece di 20.250. Il prezzo può scendere a 13.900 euro in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,76%): anticipo zero, 24 rate mensili da 148,58 euro e 72 rate mensili da 222,69 euro.

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Fiat 500X

Lo sconto di 4.000 euro previsto dalle promozioni Fiat di maggio 2021 in caso di rottamazione consente di acquistare la 500X più accessibile in commercio – la 1.0 T3 Cult – con 17.500 euro invece di 21.500. Un’offerta che può diventare ancora più conveniente se abbinata al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,58%): anticipo zero, 24 rate mensili da 164,58 euro e 72 rate mensili da 246,86 euro.

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Fiat Nuova 500

L’unione tra le promozioni Fiat di maggio 2021 e gli incentivi statali permette di portarsi a casa la Nuova 500 “base” – la Action – con meno di 20.000 euro (19.930 euro anziché 26.150). Il finanziamento FCA Bank Go Easy abbinabile (TAN fisso 5,95% salvo arrotondamento, TAEG 8,19%, km totali 45.000, costo supero 0,05 euro/km) comprende un anticipo di 6.850 euro, 36 rate di 99 euro e una maxirata finale da 12.624,56 euro.

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Quali sono i comportamenti vietati agli incroci?

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In questo articolo analizziamo tutti i comportamenti da tenere in prossimità di un incrocio, quelli vietati e quelli invece da adottare.

Comportamenti vietati in vicinanza o in corrispondenza di un incrocio

Non è consentito:

  • effettuare l’inversione di marcia;
  • occupare la corsia opposta di marcia, ad esempio per sorpassare una bicicletta;
  • effettuare la sosta e la fermata, in corrispondenza di incroci extraurbani;
  • cambiare improvvisamente direzione di marcia o procedere a zig zag, anche se le corsie direzionali sono segnate da strisce discontinue.

Come comportarsi avvicinandosi a un incrocio

Vediamo ora invece quali comportamenti adottare avvicinandosi a un incrocio:

  • impegnarlo solo se si può proseguire e liberarlo;
  • osservare le norme di precedenza;
  • incolonnarsi dietro gli altri veicoli in attesa, se si guida un mezzo a due ruote;
  • usare prudenza e accortezza per evitare incidenti;
  • spostarsi per tempo sulla corsia destinata alla direzione che si intende prendere, segnalando l’intenzione di svoltare.

Cosa fare quando si sbaglia corsia di preselezione all’incrocio

Capita di accorgersi di aver sbagliato la corsia di preselezione una volta giunti in prossimità dell’incrocio, in questo caso bisogna seguire comunque la direzione consentita dalla segnaletica orizzontale eventualmente presente, procedendo quindi secondo il senso prescritto, dando la precedenza a chi di dovere. È vietato quindi cambiare corsia, rischiando di intralciare i veicoli che seguono. Non è possibile nemmeno arrestare bruscamente il veicolo, per evitare tamponamenti e confusione nella circolazione.

Cosa fare se, al semaforo verde, il veicolo che precede non riprende la marcia

Se ci si trova ad un incrocio urbano e, una volta scattato il verde del semaforo, l’auto davanti tarda a riprendere la marcia, allora:

  • non bisogna superarla con manovre pericolose;
  • è necessario aspettare con pazienza che riparta;
  • non si deve suonare il clacson con insistenza;
  • se è possibile farlo senza pericoli e se l’automobilista ha realmente bisogno, è bene prestare aiuto.

Cosa fare se all’incrocio giungono contemporaneamente due veicoli

Se nello stesso momento arrivano all’incrocio due auto da strade diverse, entrambe devono moderare la velocità, per evitare incidenti. L’obbligo di dare la precedenza spetta al conducente del veicolo che arriva da sinistra. Usate sempre e comunque la massima prudenza e tolleranza anche quando chi non ha la precedenza passa per primo.

Come agire a un incrocio regolato con circolazione rotatoria

Negli incroci con rotatoria, se non è presente un segnale specifico, vale la regola generale di dare la precedenza a destra. Hanno la precedenza i mezzi provenienti da sinistra (già circolanti nella rotatoria) solo se vi è il segnale di Dare Precedenza. In ogni caso, prima di immettersi nell’incrocio, bisogna moderare la velocità e usare la massima prudenza, controllando sempre il comportamento tenuto dagli altri utenti della strada, per evitare incidenti o rallentamenti pericolosi nella rotonda.

Attenzione: nella rotatoria ricordate sempre che non è assolutamente consentito fare retromarcia e sorpassare.

Usate sempre la massima prudenza in presenza del segnale di Dare Precedenza, moderate inoltre la velocità, ma fermatevi solo ed esclusivamente in caso di necessità. Se invece c’è il segnale di Stop, allora è necessario arrestare il veicolo sempre. Quando ci si ferma per dare la precedenza alle auto che arrivano da destra e da sinistra, è necessario farlo in corrispondenza della striscia trasversale, formata da una serie di triangoli bianchi.

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Auto con seduta alta: l’elenco completo (con i prezzi)

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Le auto con una posizione di seduta alta sono molto apprezzate da chi vuole dominare il traffico o da chi – più semplicemente – ha problemi di schiena e ha bisogno di ridurre gli sforzi necessari per entrare e uscire dall’abitacolo.

In questi ultimi anni gli automobilisti alla ricerca di una posizione di guida rialzata hanno optato soprattutto per le SUV ma va detto che ci sono altri veicoli (come ad esempio le monovolume e le multispazio) in grado di offrire la stessa visuale.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto con seduta alta in commercio (con i prezzi). Non abbiamo preso in considerazione i pick-up in quanto veicoli commerciali e quindi immatricolabili esclusivamente come autocarro.

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Alfa Romeo

  • Stelvio (da 51.500 euro)

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Aston Martin

  • DBX (198.378 euro)

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Audi

  • Q3 (da 35.600 euro)
  • Q3 Sportback (da 39.250 euro)
  • Q5 (da 50.800 euro)
  • Q5 Sportback (da 56.500 euro)
  • Q7 (da 71.850 euro)
  • Q8 (da 77.600 euro)
  • e-tron (da 73.200 euro)
  • e-tron Sportback (da 75.500 euro)

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Bentley

  • Bentayga (da 179.142 euro)

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BMW

  • serie 2 Gran Tourer (da 33.750 euro)
  • X1 (da 33.000 euro)
  • X3 (da 48.750 euro)
  • X4 (da 54.950 euro)
  • X5 (da 69.900 euro)
  • X6 (da 81.500 euro)
  • X7 (da 98.850 euro)
  • i3 (da 40.600 euro)
  • iX3 (da 69.900 euro)

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Cadillac

  • XT4 (da 42.010 euro)

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Citroën

  • C4 SpaceTourer (da 27.400 euro)
  • Grand C4 SpaceTourer (da 27.600 euro)
  • C5 Aircross (da 26.900 euro)
  • C3 Aircross (da 19.700 euro)
  • Berlingo (da 22.800 euro)

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Cupra

  • Ateca (44.665 euro)

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Dacia

  • Duster (da 12.600 euro)

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DR

  • dr 5.0 (da 18.900 euro)
  • dr F35 (da 23.900 euro)

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DS

  • DS 7 Crossback (da 37.200 euro)

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Evo

  • 4 (16.900 euro)
  • 5 (14.900 euro)
  • 6 (19.900 euro)
  • 3 Electric (36.600 euro)

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Fiat

  • Panda (4×4 e Natural Power) (da 17.050 euro)
  • Panda Cross (da 17.100 euro)
  • 500L (da 19.950 euro)
  • 500L Wagon (da 22.050 euro)
  • 500X (da 21.000 euro)

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Ford

  • S-Max (da 39.850 euro)
  • Galaxy (da 44.150 euro)
  • EcoSport (da 21.250 euro)
  • Kuga (da 26.800 euro)
  • Edge (da 49.400 euro)
  • Explorer (81.000 euro)
  • Tourneo Connect (da 29.500 euro)
  • Mustang Mach-E (da 49.900 euro)

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Giotti Victoria

  • Glory (24.490 euro)

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Haval

  • H2 (da 18.800 euro)

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Honda

  • HR-V (da 24.950 euro)
  • CR-V (da 36.900 euro)

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Hyundai

  • Tucson (da 29.400 euro)
  • Santa Fe (57.600 euro)

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Jaguar

  • E-Pace (da 39.950 euro)
  • F-Pace (da 56.280 euro)

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Jeep

  • Renegade (da 24.250 euro)
  • Compass (da 30.850 euro)
  • Wrangler (da 50.500 euro)
  • Wrangler Unlimited (da 54.000 euro)

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Kia

  • Sportage (da 25.500 euro)
  • Sorento (da 44.500 euro)
  • e-Soul (da 39.850 euro)

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Lamborghini

  • Urus (225.730 euro)

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Land Rover

  • Defender 90 (da 54.200 euro)
  • Defender 110 (da 57.400 euro)
  • Discovery Sport (da 44.610 euro)
  • Discovery (da 63.500 euro)
  • Range Rover Evoque (da 40.500 euro)
  • Range Rover Velar (da 60.300 euro)
  • Range Rover Sport (da 75.500 euro)
  • Range Rover (da 111.000 euro)

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Lexus

  • NX (da 52.000 euro)
  • RX (da 73.000 euro)

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Mahindra

  • KUV100 (da 11.990 euro)
  • XUV500 (da 21.240 euro)

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Maserati

  • Levante (da 77.200 euro)

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Mazda

  • CX-5 (da 32.350 euro)

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Mercedes

  • GLA (da 36.007 euro)
  • GLB (da 37.770 euro)
  • GLC (da 50.439 euro)
  • GLC Coupé (da 55.042 euro)
  • GLE (da 71.410 euro)
  • GLE Coupé (da 82.329 euro)
  • GLS (da 96.730 euro)
  • classe G (da 114.390 euro)
  • Citan (da 23.205 euro)
  • EQA (da 51.150 euro)
  • EQC (da 73.644 euro)

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Mitsubishi

  • ASX (da 22.800 euro)
  • Eclipse Cross (da 25.500 euro)
  • Outlander (da 30.670 euro)

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Nissan

  • Juke (da 21.000 euro)
  • Qashqai (da 33.870 euro)
  • X-Trail (da 28.755 euro)
  • e-NV200 Evalia (45.521 euro)

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Opel

  • Crossland (da 20.850 euro)
  • Grandland X (da 28.600 euro)
  • Combo Life (da 22.955 euro)

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Peugeot

  • 3008 (da 29.750 euro)
  • 5008 (da 31.900 euro)
  • Rifter (da 22.350 euro)

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Porsche

  • Macan (da 66.267 euro)
  • Cayenne (da 83.144 euro)
  • Cayenne Coupé (da 90.830 euro)

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Renault

  • Scénic (da 29.100 euro)
  • Grand Scénic (da 30.700 euro)
  • Espace (da 45.300 euro)
  • Kadjar (da 27.550 euro)
  • Koleos (da 35.450 euro)
  • Kangoo (da 22.510 euro)

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Rolls-Royce

  • Phantom (da 484.000 euro)
  • Cullinan (da 351.000 euro)

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Seat

  • Ateca (da 24.15 euro)
  • Tarraco (da 31.200 euro)

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Skoda

  • Karoq (da 26.100 euro)
  • Kodiaq (da 29.200 euro)
  • Enyaq iV (da 39.500 euro)

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Ssangyong

  • Tivoli (da 21.100 euro)
  • Korando (da 25.840 euro)
  • Rexton (da 37.400 euro)
  • XLV (da 21.850 euro)

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Subaru

  • XV (da 24.950 euro)
  • Forester (da 35.500 euro)
  • Outback (da 42.750 euro)

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Suzuki

  • Ignis (da 17.200 euro)
  • Vitara (da 24.400 euro)
  • Across (da 56.900 euro)

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Tesla

  • Model X (da 95.970 euro)

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Toyota

  • Prius+ Style (36.350 euro)
  • RAV4 (da 36.850 euro)
  • Land Cruiser 3 porte (da 48.150 euro)
  • Land Cruiser 5 porte (72.150 euro)
  • Highlander (da 52.200 euro)
  • Proace City Verso (da 22.150 euro)

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Volkswagen

  • Touran (da 34.700 euro)
  • Tiguan (da 31.750 euro)
  • Tiguan Allspace (da 39.600 euro)
  • Touareg (da 63.800 euro)
  • Caddy (da 25.940 euro)
  • ID.4 (da 43.150 euro)

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Volvo

  • XC40 (da 30.950 euro)
  • XC60 (da 48.300 euro)
  • XC90 (da 67.900 euro)
  • XC40 Recharge (da 56.300 euro)

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Debimetro, cos’è e come si effettua una corretta manutenzione

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Prima di definire che cos’è il debimetro e quale funzione importante ha questo strumento, possiamo dire che qualsiasi motore a iniezione necessita di una rilevazione della massa di aria che viene aspirata. Questo permette di determinare la quantità esatta di gasolio o di benzina, a seconda della tipologia di alimentazione del motore stesso, da iniettare.

Qual è lo strumento utile per fare questa misurazione? Il debimetro o flussometro, che è appunto nello specifico un misuratore di massa d’aria. Il debimetro, posto a monte del corpo farfallato, in passato veniva realizzato con un sportellino contrastato da una molla, il suo spostamento è proporzionale alla portata d’aria. Il movimento viene rilevato grazie alla presenza di un potenziometro collegato allo sportellino stesso, in grado di rendere questo spostamento un segnale elettrico, inviato alla centralina.

Le differenti tipologie di debimetro usate oggi

Oltre al modello appena descritto, ci sono anche altre tipologie di debimetro o flussometro. Una di queste è il sensore a filo caldo, che viene adottato in maniera universale oggi, visto che si tratta di uno strumento senza alcun dubbio più preciso.

Il sensore a filo caldo nel condotto di aspirazione usa un filamento elettrico che deve essere mantenuto sempre a temperatura costante. Maggiore è la quantità di aria che ‘lo investe’, più il filamento tende a raffreddarsi rapidamente e quindi maggiore è anche la quantità di corrente che gli serve per poter tornare alla temperatura impostata. Per ottenere la misurazione della quantità di aria aspirata dal motore è necessario combinare il segnale della temperatura con quello del misuratore di portata.

Principalmente, tra le differenti tipologie di debimetro, possiamo distinguere quelli di tipo meccanico da quelli di tipo elettrico. Vediamoli insieme:

  • il debimetro di tipo meccanico può essere il sistema a piatto basculante (MAF), che esegue la sua misurazione grazie alla posizione che assume un’aletta mobile apposita, che è appunto chiamata piatto basculante; come funziona? La misurazione del flusso d’aria è possibile in base all’angolo di apertura;
  • tra i debimetri di tipo elettrico invece i più importanti sono i sistemi a filo caldo, quelli appena descritti, che rilevano la quantità d’aria grazie al cambiamento della corrente che fluisce attraverso un resistore.

Debimetro auto: come effettuare la manutenzione e la pulizia

In genere si tratta di uno strumento che non necessita di una manutenzione accurata, anzi. Può capitare però delle volte che il debimetro si sporchi per via dei residui di polvere oppure dei vapori d’olio. In questo caso la sporcizia può alterare la taratura e la conseguenza può essere un calo della coppia nell’arco di erogazione.

Come è possibile occuparsi della pulizia di un debimetro?

Si può pulire il debimetro semplicemente andando a rimuoverlo dal condotto di aspirazione e utilizzando uno spray apposito (che si trova in commercio), adatto per la pulizia dei circuiti elettronici. Basta spruzzarglielo sopra, ma attenzione: si tratta senza alcun dubbio di un’operazione che non può essere fatta autonomamente, anzi. Sempre meglio rivolgersi a degli esperti.

Come è fatto nello specifico un debimetro?

Generalmente si tratta di un piccolo cilindro di plastica che viene collocato nel tubo di aspirazione e che serve appunto per misurare la quantità di aria aspirata dal motore. Il valore che si ottiene grazie alla misurazione effettuata dal debimetro viene in seguito elaborato anche dalla centralina elettronica per l’erogazione del carburante.

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Alfa Romeo Giulia: la tecnologia sigla per sigla

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L’Alfa Romeo Giulia – arrivata alla seconda generazione – è una berlina rivolta principalmente a chi cerca il piacere di guida. La “segmento D” del Biscione, però, non trascura la tecnologia.

Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori tecnologici dell’Alfa Romeo Giulia.

Alfa Romeo Giulia: la tecnologia sigla per sigla

Active Blind Spot

L’Active Blind Spot Assist monitora gli angoli ciechi posteriori segnalando eventuali veicoli in avvicinamento e applicando una correzione sullo sterzo per evitare la collisione.

AEB

La sigla AEB (acronimo di Autonomous Emergency Brake) identifica la frenata automatica dell’Alfa Romeo Giulia.

AFS

La sigla AFS (acronimo di Adaptive Frontlight System) identifica il sistema che orienta automaticamente i fari anabbaglianti.

AT8

La sigla AT8 identifica il cambio automatico dell’Alfa Romeo Giulia.

CDC

Il CDC (Alfa Chassis Domain Control) gestisce tutti i sistemi di controllo attivi.

DNA

Il sistema DNA (acronimo di DynamicNormalAll WeatherAlfa Romeo è un selettore che permette di scegliere tra diverse modalità di guida.

Driver Attention Assist

Il Driver Attention Assist monitora la sonnolenza del conducente e lo avvisa in caso di necessità.

FCW

Il Forward Collision Warning (FCW) dell’Alfa Romeo Giulia tramite un sensore radar e una telecamera integrata nel parabrezza anteriore rallenta o arresta automaticamente la vettura in caso di collisione imminente.

Highway Assist System

L’Highway Assist System dell’Alfa Romeo Giulia mantiene la vettura al centro della corsia in autostrada regolando la velocità in base ai limiti.

Hill Descent Control

L’Hill Descent Control è il controllo della velocità in discesa.

IBS

L’Integrated Brake System (IBS) dell’Alfa Romeo Giulia combina il controllo di stabilità con il servofreno per ridurre gli spazi di arresto.

Intelligent Speed Control

Il sistema Intelligent Speed Control dell’Alfa Romeo Giulia propone al conducente l’adeguamento della velocità a quella rilevata dal Traffic Sign Recognition: se il conducente accetta il cruise contro verrà automaticamente impostato in base ai nuovi limiti.

Lane Keep Assist

Il Lane Keeping Assist dell’Alfa Romeo Giulia rileva se il veicolo si sta allontanando dalla corsia senza che l’indicatore di direzione sia stato attivato e avvisa il conducente attraverso avvisi visivi e tattili. Interviene inoltre attivamente riportando il veicolo in corsia.

LDW

Il Lane Departure Warning (LDW) dell’Alfa Romeo Giulia utilizza una videocamera per rilevare le linee di demarcazione della corsia e avvisa il guidatore se il veicolo esce dalla corsia o dalla carreggiata quando non viene attivato l’indicatore di direzione.

Q4

La sigla Q4 è usata dall’Alfa Romeo per identificare le Giuliatrazione integrale.

TFT

TFT (acronimo di Thin Film Transistor) è una tecnologia applicata ai display LCD: i cristalli liquidi non vengono polarizzati tramite scariche dall’esterno del pannello ma attraverso transistor che operano direttamente sul punto necessario.

Traffic Jam Assist

Il Traffic Jam Assist dell’Alfa Romeo Giulia mantiene la vettura al centro della corsia in condizioni di traffico intenso regolando la velocità in base ai limiti.

TSR

Il Traffic Sign Recognition (TSR) dell’Alfa Romeo Giulia utilizza la telecamera di bordo, riconosce i segnali stradali riportandoli sul display e avvisa il conducente del limite di velocità corrente.

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