Category Archives: Tuning
Renault Arkana, svelata in Russia la SUV-Coupé
Credits: ANTEPRIMA MONDIALE SHOW CAR RENAULT ARKANA
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Come preannunciato, Renault ha svelato al Salone Internazionale dell’Auto di Mosca la nuova Arkana, un coupé-crossover inedito che annuncia l’arrivo di un veicolo destinato ai mercati internazionali. Sarà proposto inizialmente in Russia, ma presto arriverà anche altrove, Europa compresa.
Credits: ANTEPRIMA MONDIALE SHOW CAR RENAULT ARKANA
Un po’ SUV un po’ coupé
La nuova RenauIt Arkana vanta un design innovativo per la categoria e rappresenta per il marchio francese una nuova carta su cui puntare sul tavolo del segmento C che resta attualmente estremamente competitivo. Soprattutto per quanto riguarda la categoria dei SUV, il segmento C è attualmente il più dinamico e competitivo dell’industria automobilistica, così le esigenze dei clienti sono sempre più disparate. Pertanto Arkana nasce dalle nuove attese coniugando l’eleganza di una berlina e la robustezza di un SUV: alla notevole altezza da terra, ai larghi passaruota con cerchi da 19” che lasciano presagire spiccate doti da fuoristrada, si contrappongono una cintura di scocca molto alta e linea da coupé.
Credits: ANTEPRIMA MONDIALE SHOW CAR RENAULT ARKANA
Un tocco francese
“La showcar ARKANA è un coupé-crossover esclusivo, perfetta sintesi dell’eleganza di una berlina e della forza di un SUV. L’abbiamo dotata di tutte le peculiarità della Marca Renault, con un design atletico, la forza e la sensualità del nostro “tocco” francese”, ha dichiarato Laurens Van den Acker, Direttore del Design Industriale del Gruppo Renault.
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Kawasaki, demo ride gratuiti ad Adria l’1 e il 2 settembre
Il terzo ed ultimo appuntamento del Campionato Italiano Vintage Endurance in programma ad Adria l’1 e il 2 settembre sarà anche l’occasione per tutti gli appassionati di provare le ultime novità della gamma moto Kawasaki, che sarà sponsor ufficiale dell’evento.
Demo ride gratuiti
In particolare Kawasaki sarà presente all’interno dei paddock con le nuovissime Kawasaki Z 900RS, nata dall’iconica Z1 900 Super Four del 1972, e la Z900 RS CAFE caratterizzata da una livrea “lime green” con strisce bianche a richiamare le Kawasaki Endurance degli anni ’80. Il demo ride si svolgerà nella sola giornata di domenica 2 settembre su un percorso esterno al circuito. L’ingresso in Autodromo e il test delle moto saranno gratuiti. La disponibilità dei modelli Kawasaki dipenderà dal regolare svolgimento delle prove. Per effettuare il test ride è obbligatorio presentarsi muniti di abbigliamento tecnico protettivo e della patente in corso di validità. Inoltre, potrete salire in sella alla vostra Kawasaki preferita anche con un passeggero, purché dotato dell’abbigliamento sopra elencato. Le iscrizioni si terranno direttamente in loco.
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Lamborghini Huracan Performante: al volante della Lambo più veloce di sempre
Credits: Daniel Martinek
Se siete d’accordo, scopriamo subito le carte. Qualora vi stiate chiedendo se si tratti della Lamborghini più veloce di sempre, la risposta è semplice: assolutamente sì.
Un’auto che rappresenta l’essenza, lo stato dell’arte di Lamborghini. Una potenza devastante e inesauribile unita a una meccanica incredibilmente sofisticata, allo scopo di innalzare le performance a un nuovo livello. In una parola sola: Performante.
C’era un tempo in cui mettersi al volante di una Lamborghini significava accettare il rischio di non poterlo raccontare. La Lamborghini Countach era terribilmente complicata e molto fisica, così come dovevi sempre portare rispetto a una Murcielago.
Oggi i clienti vogliono auto iper-prestazionali, belle da vedere, che siano divertenti ma soprattutto facili da guidare. La Lamborghini Huracan Performante rappresenta la risposta perfetta a tutti questi bisogni.
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Lamborghini Huracan Performante: gli esterni
La prima cosa che salta all’occhio è il grande spoiler posteriore.
In realtà definirlo spoiler è molto riduttivo, infatti fa parte di un innovativo sistema di aerodinamica attiva (ALA: Aerodinamica Lamborghini Attiva) e lavora insieme allo spoiler anteriore aumentando o diminuendo la deportanza a seconda della necessità.
Osservandola bene però sono tanti gli elementi che la distinguono dalla Lamborghini Huracán standard.
La vettura è stata interamente riprogettata e l’utilizzo del Forged Composites, un materiale plasmabile in fibra di carbonio brevettato da Automobili Lamborghini, è un tocco di classe e contribuisce a rendere il veicolo ancora più leggero.
Anche i nuovi bellissimi cerchi sono ancora più leggeri, così come l’impianto di scarico, alleggerito di 10 chili rispetto a quello della versione standard. Anche a un occhio inesperto sarebbe subito evidente come tutte queste novità siano state pensate al fine di ottenere un migliore rendimento e quindi più performance.
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Lamborghini Huracan Performante: gli interni
Gli interni rispecchiano appieno l’ambizione della Huracán Performante, ovvero essere la più veloce Lamborghini di sempre. Le finiture sono realizzate con materiali di altissima qualità: i sedili sono in carbonio, tutti gli interni in Forged Composites e il materiale usato per i rivestimenti è l’Alcantara. In pratica un tripudio di materiali super-tecnologici ed estremamente leggeri che contribuiscono ad aumentare le prestazioni. Il cruscotto digitale racchiude anche un sofisticato sistema di telemetria che permette di misurare non solo la velocità, ma anche i tempi sul giro e la forza G longitudinale e laterale. La posizione di guida è semplicemente perfetta, molto bassa come è giusto che sia ma al tempo stesso comoda; bastano poche regolazioni e subito ci si sente a proprio agio, come se si avesse già guidato quest’auto per una vita intera.
Lamborghini Huracan Performante: alla guida
Ho sempre considerato la Lamborghini Huracán un’ottima auto, ma era innegabile che avesse dei piccoli difetti. E’ sufficiente accendere il motore della Performante per capire che a Sant’Agata Bolognese hanno fatto bene i compiti. Il sound è molto più intenso e coinvolgente: i nuovi scarichi compiono egregiamente il loro lavoro, celebrando ed elevando il bellissimo sound del suo cuore V10 da 640 cavalli. Il risultato finale è che basta dare un po’ di gas per innamorarsi perdutamente della colonna sonora della Performante.
L’ho guidata per diverse ore sia in autostrada che su strade dissestate cercando in tutti i modi di trovarle almeno un piccolo difetto. Ho scoperto che il suo cambio a doppia frizione è istantaneo ma docile allo stesso tempo. Immaginate di poter disporre di due cambi nella stessa unità: mentre la prima marcia è inserita, la successiva è già selezionata per abbattere i tempi di cambiata e far sì che l’innesto avvenga istantaneamente e nel modo più fluido possibile. Ho scoperto che le sue sospensioni magnetoreologiche digeriscono tranquillamente qualsiasi tipo di sconnessione stradale, garantendo un perfetto bilanciamento fra usabilità della vettura e prestazioni sportive. Ancora, è capace di accelerazioni devastanti in grado di farle raggiungere in pochi istanti velocità da ritiro patente. Dopo tutto stiamo parlando di un’auto che ha girato al Nurburgring sotto i sette minuti: per essere precisi, ha divorato l’asfalto dell’Inferno Verde in sei minuti, cinquantadue secondi e un centesimo. Infine il suo sterzo è preciso in qualsiasi condizione e si adatta perfettamente alla modalità di guida selezionata, restituendo stupenda sensazione di guidare sui binari. Il risultato è che in quasi mezza giornata di guida non sono riuscito a trovarle nemmeno un piccolo difetto. Forse, se proprio devo trovare il pelo nell’uovo, risulta fin troppo facile e naturale lasciarsi prendere la mano, con il rischio di superare il limite senza rendersene conto. Ma è davvero un difetto? Non lo so,
sicuramente però è anche uno dei suoi pregi più grandi.
Recensire una supercar non è mai semplice, spesso il giudizio oggettivo viene sopraffatto dall’emozione. Oggettivamente però questa è la miglior Lamborghini della storia recente. È impossibile paragonarla a miti appartenenti a un’altra epoca come ad esempio la Miura, ma è semplicemente straordinaria. Ridefinisce il concetto di Supercar, migliorandolo. Come se non bastasse, la massima espressione tecnologica della Casa del Toro si porta a casa a un prezzo di saldo. Non fraintendetemi, occorrono circa 240.000€ per mettersi in garage questa meraviglia. Ovviamente è un prezzo che in pochi possono permettersi, ma allo stesso tempo è solo il 13% in più rispetto a quanto paghereste per una Huracán coupè (versione 4 ruote motrici). Con un piccolo delta prezzo vi portate a casa un’auto di un’altra categoria, è una bella occasione!
Se fossi ancora bambino sul muro della mia cameretta avrei sicuramente avuto il poster di qualche stupenda Supercar. Oggi lo avrei tolto per far posto al poster della mia nuova auto preferita. Vi lascio immaginare quale sia…
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MotoGP 2018, Valentino Rossi si prepara alla gara di Silverstone
Si avvicina l’appuntamento di Silverstone per il circus della MotoGP 2018. Domenica il motomondiale affronterà il dodicesimo appuntamento in calendario e vedrà Valentino Rossi impegnato a difendere il secondo posto della classifica piloti.
La vittoria nel 2015
Il nove volte campione del mondo ha registrato un podio lo scorso anno sul circuito inglese ma ha ancora nella mente la sua vittoria del 2015 sotto la pioggia. Oltre al 2017 ha conquistato altre due volte il podio: nel 2014 e nel 2016. Quest’anno è a digiuno di vittorie e molto difficilmente potrà lottare per il primo posto a causa di una Yamaha non molto competitiva.
Spero di essere veloce, la pista mi piace
“Agosto è un mese molto impegnativo. Dopo le ultime due gare di Brno e Austria avevamo molto lavoro da fare. A Misano abbiamo effettuato un test in cui abbiamo provato diverse soluzioni di setting e di elettronica e ci siamo preparati al meglio per affrontare il Gran Premio di San Marino (in programma a settembre, ndr). Ora però è importante per noi concentrarci su questo weekend che arriva. Si va a Silverstone, una pista che mi piace molto. Come di consueto lavoreremo con il team per cercare di ottenere il meglio. Spero di essere veloce per poter fare una bella gara”, ha dichiarato Valentino Rossi.
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F1 2018 – GP Ungheria: ancora Hamilton, ancora Mercedes
Credits: epa06916099 British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP in action during the qualifying session of the Hungarian Formula One Grand Prix at the Hungaroring circuit, in Mogyorod, northeast of Budapest, Hungary, 28 July 2018. The Hungarian Formula One Grand Prix will take place on 29 July. EPA/Tamas Kovacs HUNGARY OUT
Come da noi previsto Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto il GP d’Ungheria all’Hungaroring davanti alle Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen.
Un successo che ha permesso al pilota britannico di consolidare il primato nel Mondiale F1 2018. Merito anche del compagno Valtteri Bottas, bravo nei primi tre quarti di gara a difendersi dagli attacchi dei rivali ma autore nel finale di due contatti troppo “cattivi”: uno ai danni di Vettel e l’altro – contro Ricciardo – che ha portato a una penalizzazione di dieci secondi.
Mondiale F1 2018 – GP Ungheria: le pagelle
Sebastian Vettel (Ferrari)
Secondo nonostante tutto: nonostante il troppo tempo perso nei doppiaggi e al pit-stop, nonostante il contatto con Bottas e nonostante lo scarso feeling con le gomme ultrasoft nella seconda parte del GP d’Ungheria. Sebastian Vettel non ha commesso errori all’Hungaroring e solo la pioggia durante le qualifiche gli ha impedito di portare a casa una vittoria che sarebbe stata meritata: per il pilota tedesco si tratta del terzo podio negli ultimi quattro Gran Premi disputati.
Lewis Hamilton (Mercedes)
Un GP d’Ungheria impeccabile per Lewis Hamilton, sempre più al comando del Mondiale F1 2018. Grazie al lavoro da scudiero di Bottas ha conquistato la terza vittoria negli ultimi cinque GP in modo abbastanza agevole. Se ieri non avesse piovuto durante le qualifiche, però, staremmo parlando di un’altra corsa: sabato sull’asciutto le Ferrari erano imbattibili.
Daniel Ricciardo (Red Bull)
Chi ha detto che nel GP d’Ungheria non si può sorpassare? All’Hungaroring Daniel Ricciardo è partito 12°, si è ritrovato 16° dopo un contatto al via, è stato protagonista di una splendida rimonta, è stato toccato da Bottas ed è riuscito comunque a superare il pilota finlandese con una Red Bull devastata prendendosi il quarto posto. Sesta gara consecutiva fuori dal podio, ma che gara…
Kimi Räikkönen (Ferrari)
L’unico guizzo di Kimi Räikkönen si è verificato al via quando ha tentato (senza successo) di superare Bottas prima di lasciare strada al compagno Vettel. Ha disputato il GP d’Ungheria in condizioni critiche (senz’acqua) e zitto zitto ha portato a casa il quinto podio consecutivo: un evento che non si verificava dal 2007 (anno dell’unico titolo mondiale conquistato da “Iceman”).
Ferrari
Da un lato ancora due monoposto sul podio (per la terza volta negli ultimi quattro Gran Premi), dall’altro una gara persa (anche) ai box a causa di un pit-stop troppo lungo. Nel GP d’Ungheria le Ferrari sono state velocissime ma all’Hungaroring è complicato fare sempre ottimi tempi se non si è davanti a tutti.
Mondiale F1 2018 – I risultati del GP d’Ungheria
Prove libere 1
1 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:17.613
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:17.692
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:17.701
4 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:17.948
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.036
Prove libere 2
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:16.834
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:16.908
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:17.061
4 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:17.153
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:17.587
Prove libere 3
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:16.170
2 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:16.229
3 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:16.373
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:16.749
5 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:16.803
Qualifiche
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:35.658
2 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:35.918
3 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:36.186
4 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:36.210
5 Carlos Sainz Jr. (Renault) 1:36.743
Gara
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1h37:16.427
2 Sebastian Vettel (Ferrari) + 17.1 s
3 Kimi Räikkönen (Ferrari) + 20.1 s
4 Daniel Ricciardo (Red Bull) + 46.4 s
5 Valtteri Bottas (Mercedes) + 60.0 s
Le classifiche del Mondiale F1 2018 dopo il GP d’Ungheria
Classifica Mondiale Piloti
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 213 punti
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 189 punti
3 Kimi Räikkönen (Ferrari) 146 punti
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 132 punti
5 Daniel Ricciardo (Red Bull) 105 punti
Classifica Mondiale Costruttori
1 Mercedes 345 punti
2 Ferrari 335 punti
3 Red Bull-TAG Heuer 223 punti
4 Renault 82 punti
5 Haas-Ferrari 66 punti
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WRC 2018 – Tänak vince il Rally di Finlandia con la Toyota Yaris
Credits: epa06916767 Ott Tanak of Estonia drives his Toyota Yaris WRC during the day 3 of Rally Finland 2018, Jyvaskyla, Finland, 28 July 2018. EPA/Reporter Images
Seconda vittoria stagionale per Ott Tänak. Il pilota estone, al volante della Toyota Yaris, si è aggiudicato il Rally di Finlandia – ottava tappa del WRC 2018 – in una corsa che ha visto due graditi ritorni sul podio: Mads Østberg dopo due anni (2° con la Citroën C3) e Jari-Matti Latvala (3° con la Toyota) dopo sei mesi.
I due protagonisti del Mondiale sono rimasti a bocca asciutta: Sébastien Ogier ha chiuso in quinta posizione (cedutagli nel finale dal compagno Suninen, costretto dal team M-Sport Ford a ritardare l’arrivo al riordino per prendersi una penalizzazione di 20 secondi) mentre Thierry Neuville (poco agevolato dal dover partire davanti a tutti in quanto leader iridato e dall’aver sbagliato strada nella PS5) si è dovuto accontentare della nona piazza.
WRC 2018 – Rally Finlandia: le pagelle
Ott Tänak (Toyota)
Ott Tänak ha dominato il Rally di Finlandia: dopo un ottimo inizio caratterizzato dal duello con Østberg il driver estone ha conquistato definitivamente la vetta della corsa dopo la PS9 e, non contento, ha portato a casa i cinque punti bonus della Power Stage.
Jari-Matti Latvala (Toyota)
Jari-Matti Latvala non otteneva un piazzamento in “top 3” dal Rally di Monte Carlo ed è riuscito a chiudere la gara di casa in terza posizione dopo un appassionante duello (perso) con Østberg. Il pilota finlandese è stato molto aggressivo come suo solito ma è stato anche molto bravo nel non commettere errori.
Mads Østberg (Citroën)
Secondo posto nel Rally di Finlandia 2018, ritorno sul podio dopo un digiuno lungo ben due anni e Citroën C3 tornata in “top 3” dopo quattro mesi: Mads Østberg ha disputato un’ottima gara e ha vinto il duello con Latvala (anche nella Power Stage).
Esapekka Lappi (Toyota)
Senza il capottamento nella PS20 Esapekka Lappi – vincitore del Rally di Finlandia lo scorso anno e autore di ottimi tempi nelle prove speciali – avrebbe terminato l’edizione 2018 in quarta posizione. A dimostrazione della validità della Toyota Yaris sui percorsi veloci.
Toyota Yaris
Come l’anno scorso la Toyota Yaris – la migliore auto (velocisticamente parlando) del WRC 2018 – è stata la protagonista assoluta del Rally di Finlandia. Vittoria, due auto sul podio come a Monte Carlo e un Lappi in formissima (prima del capottamento nel finale).
WRC 2018 – La classifica del Rally di Finlandia
1 Ott Tänak (Toyota) 2:35:18.1
2 Mads Østberg (Citroën) + 32.7
3 Jari-Matti Latvala (Toyota) + 35.5
4 Hayden Paddon (Hyundai) + 1:35.6
5 Sébastien Ogier (Ford) + 2:15.0
Le classifiche del WRC 2018 dopo il Rally di Finlandia
Classifica Mondiale Piloti
1 Thierry Neuville (Hyundai) 153 punti
2 Sébastien Ogier (Ford) 132 punti
3 Ott Tänak (Toyota) 107 punti
4 Esapekka Lappi (Toyota) 70 punti
5 Dani Sordo (Hyundai) 60 punti
Classifica Mondiale Costruttori
1 Hyundai 228 punti
2 M-Sport Ford 202 punti
3 Toyota 201 punti
4 Citroën 153 punti
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Honda Civic Type R fissa un nuovo record ad Estoril
Honda fissa un nuovo record di 2 min e 01,84 sec con Civic Type R sul circuito di Estoril in Portogallo. Al volante della berlina sportiva ad alte prestazioni, il pilota del WTCR Tiago Monteiro. L’iconico tracciato portoghese, lungo 4,2 km, è caratterizzato da due tornanti, una chicane impegnativa ed un lungo rettilineo principale che richiede ai piloti di affrontare un’ampia varietà di velocità in un solo giro premiando le vetture in grado di offrire abilità, rapide accelerazioni ed una manovrabilità sensazionale. Civic Type R si è dimostrata superbamente perfetta per questo circuito nel vittorioso tentativo di Monteiro di strappare un nuovo giro record per una trazione anteriore grazie al suo motore TURBO VTEC da 320 CV capace di un passo straordinario, alle sospensioni sofisticate ed al sistema di sterzo che offre una eccellente manovrabilità ed una perfetta stabilità.
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Nissan Intelligent Mobility Academy, i corsi di guida con ACI
Nissan Intelligent Mobility Academy è la nuova iniziativa lanciata in seguito ad un accordo tra il marchio giapponese ed ACI. Ha lo scopo di formare istruttori, pubblico e aziende sulla sicurezza stradale tramite la gamma Nissan, dalla LEAF 100% elettrica alla city car Micra, dai crossover Juke, Qashqai e XTrail fino ad arrivare al 4×4 pickup Navara. L’intento è prendere confidenza con gli avanzati sistemi di assistenza alla guida della Nissan Intelligent Mobility, la visione strategica che punta a trasformare il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e integrati nella società. “Vogliamo lasciare alle persone solo il piacere della guida, sollevandoli da situazioni stressanti. Non pensiamo che la tecnologia debba sostituire l’uomo, secondo noi deve ampliare e potenziare i suoi sensi e la sua capacità di reazione. Sarà sempre l’uomo a decidere quali compiti delegare alla vettura e quando farlo”, ha dichiarato Bruno Mattucci, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia.
Centri di guida sicura di Arese e Vallelunga
Da oggi, gli utenti oltre a guidare auto con motori endotermici, potranno provare l’esperienza della mobilità 100% elettrica, apprezzandone le prestazioni sorprendenti e imparando a gestire la guida in modo da ottimizzare l’autonomia grazie all’utilizzo dell’epedal e alla frenata rigenerativa, oltre che a familiarizzare con i vari sistemi di ricarica. Ma soprattutto, tornando in tema di sicurezza al volante, il punto che lega la mission Nissan con quella di ACI, gli utenti non solo potranno apprendere i preziosi consigli di sicurezza preventiva degli istruttori ACI o sperimentare i classici sistemi di sicurezza attiva che equipaggiano la maggior parte dei veicoli moderni, ma potranno provare di persona cosa vuol dire guidare in tutta sicurezza con l’ausilio delle tecnologie intelligenti Nissan Intelligent Mobility che equipaggiano la nostra gamma.
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GIVI ST604, le borse morbide per sportive e naked
GIVI presenta a tutti gli appassionati che amano spostarsi in moto per turismo a breve e medio raggio le nuove borse laterali ST604. Sono particolarmente adatte e moto naked e sportive, essendo compatte, leggere ed espandibili. Vengono proposte al pubblico a 459 euro (la coppia).
22 litri cadauna
Rappresentano la perfetta sintesi tra le valigie rigide e le borse morbide, delle quali accomunano i plus riassumibili in funzionalità, robustezza, leggerezza e facilità di trasporto. Prevedono il rapido sistema di aggancio/sgancio con chiave Multilock, che funziona in abbinamento ai telaietti specifici della serie TST. Le due borse sono prodotte in EVA termoformata rivestita in Poliestere e alloggiano fino a 22 litri cadauna. Tale spazio è reso disponibile utilizzando la pratica estensione tramite zip, coadiuvata da cinghie di sostegno a scomparsa che mantengono l’insieme “in forma”.
Il marchio di fabbrica…
Un aspetto che merita un approfondimento è la cura per i particolari, uno dei “marchi di fabbrica” della produzione GIVI. Le ST604 presentano una maniglia di trasporto anatomica dotata di un particolare grip, inserti laterali riflettenti, tiretti della zip di apertura compatibili con l’aggancio di un lucchetto di sicurezza. All’interno c’è una cinghia a sostegno del coperchio, tasche in rete e cinghie elastiche incrociate a trattenere il contenuto. Di serie è fornita anche la copertina antipioggia.
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Lagonda Rapide (1961): la “Quattroporte” dell’Aston Martin
La Lagonda Rapide – prodotta dal 1961 al 1964 – è il penultimo modello realizzato dall’esclusiva Casa britannica nata nel 1906 e acquistata dall’Aston Martin nel 1947.
Un’ammiraglia raffinata che anticipò di due anni il concetto di “lusso sportivo” portato avanti con maggiore successo dalla Maserati Quattroporte. Eleganza, prestazioni e praticità per questa rara “berlinona” britannica – solo 55 gli esemplari prodotti – che si trova abbastanza facilmente nel Nord Europa a oltre 200.000 euro.
Lagonda Rapide (1961): le caratteristiche principali
La Rapide del 1961 rappresenta il tentativo dell’Aston Martin di risollevare il marchio Lagonda, acquistato nel 1947 ma reduce da scarsi risultati di vendita.
Nonostante il design seducente (salvo che nel frontale) realizzato da Touring Superleggera non riesce a conquistare il pubblico: colpa del peso elevato (che incide negativamente sul piacere di guida nelle curve) e del prezzo molto alto. La Rapide abbandona le scene nel 1964 e bisognerà attendere il 2015 e la Taraf prima di vedere un’altra vettura marchiata Lagonda in commercio.
Lagonda Rapide (1961): la tecnica
La Lagonda Rapide del 1961 è un’ammiraglia molto interessante dal punto di vista tecnico: sviluppata sulla stessa piattaforma (opportunamente allungata) dell’Aston Martin DB4, si distingue per il ponte posteriore De Dion (soluzione scelta per aumentare lo spazio nella zona posteriore che arriverà nella gamma Aston Martin solo con la DBS del 1967).
Anche il motore è diverso: il 3.7 viene rimpiazzato da un 4.0 a sei cilindri in linea da 239 CV che verrà adottato due anni più tardi nientepopodimeno che dalla mitica Aston Martin DB5 (quella di 007).
Lagonda Rapide (1961): le quotazioni
Non fatevi ingannare dalle quotazioni della Lagonda Rapide del 1961 che recitano 100.000 euro: l’ammiraglia inglese è introvabile nel nostro Paese e bisogna sborsare almeno il doppio della cifra per entrare in possesso di uno dei pochi esemplari ben tenuti disponibili nel Nord Europa.
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