Category Archives: Prove Su Strada

Volkswagen Golf Sportsvan 1.6 TDI 110 CV DSG: la prova della monovolume compatta tedesca

La Volkswagen Golf Sportsvan è una monovolume compatta molto sottovalutata: pur avendo moltissimi elementi in comune (motore, cambio e pianale opportunamente allungato) con l’amatissima Golf non ha riscosso lo stesso successo della “cugina”.Nella nostra prova su strada abbiamo avuto modo di analizzare la versione 1.6 TDI 110 CV Highline dotata del cambio automatico a doppia frizione DSG: scopriamo insieme come va.

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DS5 BlueHDi 180 S&S EAT6 Sport Chic, la nostra prova su strada

Nel segmento D – quello di AudiA4 e BMW serie3 – per intenderci –non si è mai vista un’auto audace come la DS5: la sua linea esotica esprime un mix unico di dinamismo e sportività, un ibrido tra una monovolume sportiva e una station wagon.L’originalità del design prosegue anche negli interni, che vantano ottime finiture e molti accessori tecnologici come l’head up display, la retrocamera con sensori di parcheggio, sedili regolabili e tetto panoramico apribile in tre parti separate.

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Peugeot 208 GTi 2015, la prova su strada

La 208 GTi è una delle compatte sportive più complete e versatili che ci siano. Offre divertimento e velocità a sufficienza, ma è anche godibile e utilizzabile tutti i giorni. Ottimi i consumi del motore turbo-benzina.Il lifting del 2015 ha donato nuova vita alla Peugeot, e adesso sfoggia nuovi cerchi, nuovi gruppi ottici e nuove vernici– come il Grigio Matt opaco della nostra vettura in prova – ma sottopelle rimane sempre lei.Le compatte sportive ci sono sempre piaciute: sono sfruttabili, pratiche, veloci quanto basta e offrono una grande dose di divertimento, ad un prezzo di saldo. È incredibile il livello di qualità che hanno raggiunto queste “piccole” bombe: basta osservare una 205 o, senza andare così indietro nel tempo, una 106 e una 206, per rendersi conto che sono stati compiuti balzi da gigante.Con la vernice opaca e i nuovi "occhi", la 208 GTi si rinfresca e guadagna un pizzico di aggressività in più, mentre lo spazio a bordo e il comfort di marcia la riconfermano come punto di riferimento per sfruttabilità e usabilità.

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Nuova Mazda CX-3, la prova su strada

In questo decennio le Case costruttrici si fanno la guerra a suon di SUV e crossover per accaparrarsi grosse fette di mercato, in Italia più che mai. La Mazda CX-3 è il cavallo di battaglia nel segmento B-SUV della casa nipponica, e sembra aver tutte le carte in regola per competere con le concorrenti.La linea della CX-3 colpisce fin da subito e attira parecchi sguardi, specialmente con la vernice rossa dell’esemplare che abbiamo in prova. Il lungo cofano affilato che termina con la grossa calandra con la tipica “bocca” di casa Mazda conferisce all’auto un aspetto dinamico e aggressivo, accentuato da fiancate scolpite e coda corta.La plancia è praticamente la stessa della sorellina minore Mazda2: è davvero difficile trovare delle differenze, ma considerato il risultato, non è da considerarsi un difetto. Detto questo, la qualità dell’abitacolo e le finiture sono di ottimo livello e l’auto è ben assemblata. La posizione di guida è più da auto che da SUV e il cruscotto con il grosso contagiri centrale le dona un’aria sportiveggiante.La versione che abbiamo provato è la 1.5L Skyactiv-D 4WD con allestimento Exceed, dotata di un motore 1.5 diesel da 105 cv, cambio automatico a sei rapporti e trazione integrale permanente.

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Nuova Mazda CX-3, la prova su strada

In questo decennio le Case costruttrici si fanno la guerra a suon di SUV e crossover per accaparrarsi grosse fette di mercato, in Italia più che mai. La Mazda CX-3 è il cavallo di battaglia nel segmento B-SUV della casa nipponica, e sembra aver tutte le carte in regola per competere con le concorrenti.La linea della CX-3 colpisce fin da subito e attira parecchi sguardi, specialmente con la vernice rossa dell’esemplare che abbiamo in prova. Il lungo cofano affilato che termina con la grossa calandra con la tipica “bocca” di casa Mazda conferisce all’auto un aspetto dinamico e aggressivo, accentuato da fiancate scolpite e coda corta.La plancia è praticamente la stessa della sorellina minore Mazda2: è davvero difficile trovare delle differenze, ma considerato il risultato, non è da considerarsi un difetto. Detto questo, la qualità dell’abitacolo e le finiture sono di ottimo livello e l’auto è ben assemblata. La posizione di guida è più da auto che da SUV e il cruscotto con il grosso contagiri centrale le dona un’aria sportiveggiante.La versione che abbiamo provato è la 1.5L Skyactiv-D 4WD con allestimento Exceed, dotata di un motore 1.5 diesel da 105 cv, cambio automatico a sei rapporti e trazione integrale permanente.

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Toyota Yaris Hybrid: la prova della piccola ibrida giapponese

La Toyota Yaris Hybrid è, molto probabilmente, l’auto più adatta alla città tra quelle attualmente presenti in listino: grazie all’unione tra un propulsore 1.5 a benzina e uno elettrico la piccola ibrida giapponese può infatti circolare nelle zone a traffico limitato e non è un caso che questa vettura sia la “segmento B” più venduta a Milano e a Roma.In occasione del restyling sono arrivate alcune modifiche estetiche (frontale profondamente rivisto, coda leggermente ridisegnata), finiture più curate, sospensioni più morbide e uno sterzo più diretto. La novità più rilevante – però – riguarda i consumi, ancora più bassi rispetto a prima (30,3 km/l dichiarati contro 28,6 ed emissioni di CO2 pari a 75 g/km anziché 79). Nella nostra prova su strada della versione Active scopriremo se questi cambiamenti hanno portato effettivi miglioramenti.

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Honda Civic Tourer 1.6 i-DTEC: la prova della station wagon compatta giapponese

La Honda Civic Tourer è una delle station wagon compatte più versatili in circolazione: ha un bagagliaio immenso molto sfruttabile e regala prestazioni particolarmente vivaci.Nella nostra prova su strada abbiamo avuto modo di analizzare i pregi e i difetti della versione più costosa: la 1.6 i-DTEC Lifestyle Navi ADAS. La vettura del nostro test è ancora Euro 5 ma da qualche giorno sono già disponibili in concessionaria – allo stesso prezzo – le varianti che rispettano la normativa antiinquinamento Euro 6. Scopriamo insieme come va la familiare giapponese.

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Peugeot 308 GT 1.6 THP 205 GT, la prova della gran turismo francese

Chi si aspetta dalla Peugeot 308 GT un comportamento affilato e senza compromessi resterà deluso. O meglio, dovrà aspettare la 308 GTi, la versione più estrema (con differenziale autobloccante, assetto sportivo e potenza fino a 270 CV, la stessa della RCZ R) che sarà presentata al prossimo Salone di Ginevra.La GT, al momento, rappresenta la versione più sportiva della gamma, e le prestazioni offerte dall’1.6 THP abbinate all’eccezionale handling della 308 sono un’accoppiata vincente. Alto anche il livello di comfort di marcia, per nulla compromesso dall’allestimento sportivo, tanto che, costi di percorrenza permettendo, la 308 GT potrebbe tranquillamente svolgere il ruolo di prima auto di famiglia. 

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Peugeot 2008 1.2 PureTech Turbo: la prova della piccola SUV francese

La Peugeot 2008 è una delle poche SUV in commercio che a nostro avviso possono conquistare anche gli automobilisti che non amano le crossover. La piccola Sport Utility transalpina, infatti, pur non essendo “massiccia” come le rivali se la cava altrettanto bene sull’asfalto e sulle superfici sconnesse. Se non meglio.Nella nostra prova su strada abbiamo avuto modo di analizzare la versione 1.2 PureTech Turbo a benzina: un propulsore da non sottovalutare visto che in base al punto di pareggio l’unità turbodiesel equivalente (il 1.6 BlueHDi 120 CV, 1.900 euro in più a parità di allestimento) inizia a diventare conveniente solo oltre quota 80.000 km. Scopriamo insieme come va.

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Smart Fortwo 70 1.0 Twinamic Passion, la prova su strada

Sono passati diciassette anni da quando Mercedes, in collaborazione con Swatch, decise di lanciare il marchio Smart. La piccola citycar era rivoluzionaria, soprattutto per via delle sue dimensioni, ed era destinata agli automobilisti che tutti i giorni devono lottare nella giungla urbana.Giunti alla terza generazione, la piccola Fortwo mantiene la stessa ricetta, ma con alcune gradite novità.Lo spazio a bordo è aumentato grazie ad una carreggiata più larga, mentre la lunghezza è rimasta la stessa.Gli interni ora vantano finiture di ottimo livello, sia per quanto riguarda il design fresco sia per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali.Anche le motorizzazioni sono nuove, nella nostra prova su strada abbiamo provato il 1.0 tre cilindri aspirato a benzina da 70 cavalli, abbinato al nuovo cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti che rappresenta un grande balzo in vanti rispetto al vecchio robotizzato, anche se ha ancora qualche incertezza.L’agilità in compenso è aumentata, grazie ad un angolo di sterzo da record di 6,95 metri che permette alla piccola Smart di fare inversione in spazi ristretti e di parcheggiare in luoghi risicati.

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