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Pneumatici italiani: guida completa a tutti i marchi

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Quando si pensa agli pneumatici italiani il primo (e probabilmente unico) nome che viene in mente è quello di Pirelli. Eppure il nostro Paese può vantare sei brand di gomme.

Di seguito troverete una guida completatutti i marchi di pneumatici italiani in commercio: tutto quello che c’è da sapere sulle sei coperture “tricolori”.

Formula

Formula è un sottomarchio di pneumatici appartenente a Pirelli.

Malatesta

L’azienda di pneumatici Malatesta ha sede ad Anagni, in provincia di Frosinone, e ha iniziato l’attività nel 1946.

Marangoni

La Marangoni, fondata nel 1950 a Rovereto (in provincia di Trento), è un’azienda specializzata in gomme ricostruite ma usa questo marchio per gli pneumatici nuovi.

Marix

Marix è il marchio usato dall’azienda italiana Marangoni per identificare gli pneumatici ricostruiti.

Pirelli

Pirelli – la più importante società italiana di pneumatici – nasce a Milano nel 1872 come azienda specializzata in articoli in gomma. Nel 1890 nascono i primi tubolari per velocipedi, nel 1902 vede la luce il primo stabilimento estero (in Spagna) mentre risale al 1922 la quotazione in Borsa. L’invenzione del pneumatico ribassato, nel 1974, e il lancio della gamma sportiva P Zero nel 1987 contribuiscono a sviluppare l’immagine “racing” dell’azienda lombarda, fornitrice esclusiva di gomme per la F1 dal 2011. Nel 2015 è stata acquistata dal colosso cinese ChemChina.

Saetta

Saetta è un brand creato nel 2014 dalla filiale europea del colosso giapponese Bridgestone per identificare pneumatici economici prodotti nello stabilimento di Bari.

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Auto ibride tedesche: l’elenco completo (con i prezzi)

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Quando si parla di auto ibride il primo pensiero non va certamente alle vetture tedesche eppure basta dare un’occhiata ai listini per trovare un mare di veicoli a doppia alimentazione provenienti dalla Germania.

Le auto ibride tedesche si possono suddividere in due macrocategorie: ci sono le ibride plug-in (a loro volta benzina o diesel) e le mild hybrid (benzina o diesel).

Di seguito troverete l’elenco completo (con i prezzi) di tutte le auto ibride tedesche in commercio: tante proposte per tutti i gusti.

Auto ibride plug-in benzina tedesche: il significato e come funzionano

Le auto ibride plug-in benzina montano un motore a benzina abbinato a un’unità elettrica e a batterie grandi (ricaricabili attraverso una presa di corrente) che permettono di guidare in modalità esclusivamente elettrica per alcuni chilometri.

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Audi

  • A3 Sportback 40 TFSI e da 41.500 euro
  • A3 Sportback 45 TFSI e 47.200 euro
  • A6 50 2.0 TFSI e da 66.400 euro
  • A6 55 2.0 TFSI e 76.350 euro
  • A6 Avant 50 TFSI e da 68.800 euro
  • A7 Sportback 50 TFSI e da 79.400 euro
  • A7 Sportback 55 TFSI e 93.750 euro
  • A8 60 TFSI e da 116.050 euro
  • Q3 TFSI e da 48.800 euro
  • Q3 Sportback TFSI e da 52.450 euro
  • Q5 50 TFSI e da 60.950 euro
  • Q5 55 TFSI e da 74.200 euro
  • Q5 Sportback 50 TFSI e da 65.550 euro
  • Q5 Sportback 55 TFSI e da 77.250 euro
  • Q7 55 TFSI e da 80.050 euro
  • Q7 60 TFSI e da 99.600 euro
  • Q8 55 TFSI e da 87.000 euro
  • Q8 60 TFSI e 106.500 euro

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BMW

  • 320e da 54.150 euro
  • 330e da 59.000 euro
  • 320e Station da 51.550 euro
  • 330e Station da 57.600 euro
  • 530e da 64.740 euro
  • 545e da 77.190 euro
  • 520e Station da 61.440 euro
  • 530e Station da 66.140 euro
  • 225e Active Tourer da 45.000 euro
  • 230e Active Tourer da 48.600 euro
  • X2 xDrive25e da 50.800 euro
  • X3 xDrive30e da 67.800 euro
  • X5 xDrive45e da 84.500 euro

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Mercedes

  • A 250 e da 46.057 euro
  • A 250 e 4 porte da 45.773 euro
  • B 250 e da 43.879 euro
  • C 300 e da 57.679 euro
  • C 400 e da 74.460 euro
  • C 300 e Station da 58.880 euro
  • E 300 e da 68.533 euro
  • E 300 e Station da 69.801 euro
  • S 580 e da 134.118 euro
  • CLA 250 e da 49.842 euro
  • CLA Shooting Brake da 50.626 euro
  • GT Coupé 4 63 AMG S 202.970 euro
  • GLA 250 e da 52.552 euro
  • GLC Coupé 300 e da 73.184 euro

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Opel

  • Astra Hybrid da 36.700 euro
  • Grandland PHEV FWD da 46.050 euro
  • Grandland PHEV AWD da 50.800 euro

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Porsche

  • Panamera E-Hybrid da 124.515 euro
  • Panamera 4S E-Hybrid da 142.838 euro
  • Panamera Turbo S E-Hybrid da 207.420 euro
  • Panamera Sport Turismo E-Hybrid da 127.443 euro
  • Panamera Sport Turismo 4S E-Hybrid 146.254 euro
  • Panamera Sport Turismo Turbo S E-Hybrid 211.812 euro
  • Cayenne E-Hybrid da 104.493 euro
  • Cayenne Turbo S E-Hybrid 191.798 euro
  • Cayenne Coupé E-Hybrid da 106.583 euro
  • Cayenne Coupé Turbo S E-Hybrid 191.970 euro

Auto ibride plug-in diesel tedesche: il significato e come funzionano

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Le auto ibride plug-in diesel montano un motore turbodiesel abbinato a un’unità elettrica e a batterie grandi (ricaricabili attraverso una presa di corrente) che permettono di guidare in modalità esclusivamente elettrica per alcuni chilometri.

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Mercedes

  • E 300 de da 70.423 euro
  • E 300 de Station da 71.692 euro
  • GLC Coupé 300 de da 75.050 euro
  • GLE 350 de da 88.405 euro
  • GLE Coupé 350 de da 91.533 euro

Auto mild hybrid benzina tedesche: il significato e come funzionano

Le auto mild hybrid benzina montano un motore a benzina abbinato a un modulo elettrico che gestisce le funzioni di motorino d’avviamento e di alternatore. Il tutto per ridurre i consumi.

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Audi

  • A3 Sportback 30 TFSI S tronic da 31.400 euro
  • A3 Sportback 35 TFSI S tronic da 33.650 euro
  • A3 4 porte 30 TFSI S tronic da 32.700 euro
  • A3 4 porte 35 TFSI S tronic da 34.950 euro
  • A4 35 TFSI da 40.500 euro
  • A4 40 TFSI da 45.150 euro
  • A4 45 TFSI da 52.850 euro
  • A4 Station 35 TFSI da 42.100 euro
  • A4 Station 40 TFSI da 46.350 euro
  • A4 Station 45 TFSI da 54.450 euro
  • A4 allroad 45 TFSI da 56.450 euro
  • A6 40 2.0 TFSI da 56.450 euro
  • A6 45 2.0 TFSI da 61.450 euro
  • A6 55 3.0 TFSI da 71.200 euro
  • RS 6 Avant 136.850 euro
  • A6 Avant 40 TFSI da 58.850 euro
  • A6 Avant 45 TFSI da 63.850 euro
  • A6 Avant 55 TFSI da 73.600 euro
  • A6 allroad 55 TFSI 3.0 da 77.200 euro
  • A7 Sportback 40 TFSI da 66.200 euro
  • A7 Sportback 45 TFSI da 68.650 euro
  • A7 Sportback 55 TFSI da 73.600 euro
  • RS 7 Sportback 143.200 euro
  • S8 da 155.100 euro
  • A5 Coupé 40 TFSI da 49.650 euro
  • A5 Coupé 45 TFSI da 58.350 euro
  • A5 Cabrio 40 TFSI da 59.850 euro
  • A5 Cabrio 45 TFSI da 65.350 euro
  • A5 Sportback 40 TFSI da 49.650 euro
  • A5 Sportback 45 TFSI da 58.350 euro
  • Q5 40 TFSI da 54.100 euro
  • Q5 45 TFSI da 63.000 euro
  • Q5 Sportback 40 TFSI da 57.100 euro
  • Q5 Sportback 45 TFSI da 66.000 euro
  • Q7 55 TFSI da 78.550 euro
  • Q8 55 TFSI da 83.850 euro
  • SQ8 da 116.800 euro
  • RS Q8 153.100 euro

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BMW

  • M 340i 48V 74.550 euro
  • M 340i Station 73.350 euro
  • 520i 48V da 57.540 euro
  • 530i 48V da 61.940 euro
  • 540i 48V da 71.090 euro
  • 520i Station da 59.940 euro
  • 530i Station da 64.340 euro
  • 540i Station da 73.490 euro
  • 220i 48V Active Tourer da 37.000 euro
  • 223i 48V Active Tourer da 40.600 euro
  • M440i 48V Coupé 80.600 euro
  • M440i 48V Cabrio 89.150 euro
  • M440i Gran Coupé 82.900 euro
  • 630i Gran Turismo da 69.100 euro
  • X1 xDrive23i da 55.890 euro
  • X3 xDrive20i 48V da 58.050 euro
  • X3 xDrive30i 48V da 65.250 euro
  • X3 xDriveM40i 48V 77.650 euro
  • X4 xDrive20i 48V da 64.250 euro
  • X4 xDrive30i 48V da 69.900 euro
  • X4 xDriveM40i 48V 82.600 euro
  • X5 xDrive40i 48V da 79.000 euro
  • X6 xDrive40i da 86.500 euro
  • X7 xDrive40i 104.300 euro

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Mercedes

  • C 200 Mild hybrid Business da 51.387 euro
  • C 43 AMG Mild hybrid da 82.390 euro
  • C 200 Station da 52.863 euro
  • C 43 AMG Station da 83.866 euro
  • C 200 Coupé da 59.160 euro
  • C 200 Cabrio da 68.031 euro
  • E 200 Mild hybrid da 57.990 euro
  • E 450 Mild hybrid da 72.344 euro
  • E 53 AMG Mild hybrid 92.130 euro
  • E 200 Station da 60.235 euro
  • E 450 Station da 74.589 euro
  • E 53 AMG Station 94.392 euro
  • E 200 Cabrio da 71.081 euro
  • E 350 Cabrio da 82.369 euro
  • E 450 Cabrio da 81.061 euro
  • E 53 AMG Cabrio 102.033 euro
  • CLS 450 Mild hybrid da 96.189 euro
  • CLS 53 AMG Mild hybrid 119.651 euro
  • GT Coupé 4 43 AMG Mild hybrid 110.300 euro
  • GT Coupé 4 53 AMG Mild hybrid 130.290 euro
  • GLC 200 Mild Hybrid da 61.345 euro
  • GLC 300 Mild Hybrid da 73.338 euro
  • GLC Coupé 200 da 56.506 euro
  • GLC Coupé 300 da 65.726 euro
  • GLE 450 Mild Hybrid da 83.488 euro
  • GLE 53 AMG Mild Hybrid 95.357 euro
  • GLE 63 AMG S Mild hybrid 148.371 euro
  • GLE Coupé 53 AMG da 110.766 euro
  • GLE Coupé 63 AMG S 169.793 euro
  • GLS 580 123.710 euro
  • GLS 63 AMG 167.920 euro
  • GLS Maybach 600 173.350 euro

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Volkswagen

  • Golf 1.0 eTSI 30.800 euro
  • Golf 1.5 eTSI 130 CV da 32.150 euro
  • Golf 1.5 eTSI 150 CV 35.650 euro
  • Golf Station 1.0 eTSI 31.850 euro
  • Golf Station 1.5 eTSI 131 CV da 33.200 euro
  • Golf Station 1.5 eTSI 150 CV 36.700 euro

Auto mild hybrid diesel tedesche: il significato e come funzionano

Le auto mild hybrid diesel montano un motore turbodiesel abbinato a un modulo elettrico che gestisce le funzioni di motorino d’avviamento e di alternatore. Il tutto per ridurre i consumi.

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Audi

  • A4 30 TDI da 42.100 euro
  • A4 35 TDI da 44.050 euro
  • A4 40 TDI da 45.800 euro
  • A4 50 TDI da 54.550 euro
  • S4 TDI da 77.900 euro
  • A4 Station 30 TDI da 43.700 euro
  • A4 Station 35 TDI da 45.150 euro
  • A4 Station 40 TDI da 47.400 euro
  • A4 Station 50 TDI da 56.150 euro
  • S4 TDI Station da 79.500 euro
  • A4 allroad 40 TDI da 58.700 euro
  • A4 allroad 50 TDI da 58.150 euro
  • A6 35 2.0 TDI da 55.800 euro
  • A6 40 2.0 TDI da 58.000 euro
  • A6 45 3.0 TDI da 66.000 euro
  • A6 50 3.0 TDI da 67.400 euro
  • S6 3.0 TDI da 85.150 euro
  • A6 Station 35 TDI da 58.200 euro
  • A6 Station 40 TDI da 60.400 euro
  • A6 Station 45 TDI da 68.400 euro
  • A6 Station 50 TDI da 69.800 euro
  • S6 TDI Station da 87.550 euro
  • A6 allroad 40 TDI 2.0 da 66.900 euro
  • A6 allroad 45 TDI 3.0 da 72.000 euro
  • A6 allroad 50 TDI 3.0 da 73.400 euro
  • A6 allroad 55 TDI 3.0 da 80.150 euro
  • A7 Sportback 40 TDI da 66.500 euro
  • A7 Sportback 45 TDI da 75.300 euro
  • A7 Sportback 50 TDI da 78.000 euro
  • S7 Sportback TDI da 94.350 euro
  • A8 50 TDI da 101.400 euro
  • A5 Coupé 35 TDI da 51.450 euro
  • A5 Coupé 40 TDI da 53.050 euro
  • A5 Coupé 50 TDI da 66.650 euro
  • S5 Coupé TDI da 84.550 euro
  • A5 Cabrio 35 TDI da 58.450 euro
  • A5 Cabrio 40 TDI da 60.050 euro
  • A5 Sportback 35 TDI da 51.450 euro
  • A5 Sportback 40 TDI da 53.050 euro
  • A5 Sportback 50 TDI da 66.650 euro
  • S5 Sportback TDI da 84.550 euro
  • Q5 35 TDI da 54.300 euro
  • Q5 40 TDI da 57.100 euro
  • Q5 50 TDI da 67.350 euro
  • SQ5 TDI da 88.150 euro
  • Q5 Sportback 35 TDI da 57.300 euro
  • Q5 Sportback 40 TDI da 60.100 euro
  • Q5 Sportback 50 TDI da 76.450 euro
  • SQ5 Sportback TDI da 90.750 euro
  • Q7 45 TDI da 74.200 euro
  • Q7 50 TDI da 74.950 euro
  • SQ7 TDI da 108.400 euro
  • Q8 45 TDI da 80.800 euro
  • Q8 50 TDI da 82.900 euro

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BMW

  • 316d 48V da 45.750 euro
  • 318d 48V da 50.200 euro
  • 320d 48V da 51.700 euro
  • 330d 48V da 58.000 euro
  • M 340d 48V da 72.750 euro
  • 316d Station da 41.200 euro
  • 318d Station da 45.650 euro
  • 320d Station da 47.500 euro
  • 330d Station da 54.850 euro
  • M340d Station 73.650 euro
  • 518d 48V da 57.190 euro
  • 520d 48V da 59.990 euro
  • 530d 48V da 65.390 euro
  • 540d 48V da 75.040 euro
  • 518d Station da 59.590 euro
  • 520d Station da 62.340 euro
  • 530d Station da 67.790 euro
  • 540d Station da 77.440 euro
  • 420d 48V Coupé da 54.100 euro
  • 430d 48V Coupé da 60.050 euro
  • M440d 48V Coupé 78.550 euro
  • 420d 48V Cabrio da 62.750 euro
  • 430d 48V Cabrio da 69.250 euro
  • M440d 48V Cabrio 87.200 euro
  • 420d Gran Coupé da 56.900 euro
  • 430d Gran Coupé da 68.400 euro
  • 620d Gran Turismo da 68.900 euro
  • 630d Gran Turismo da 72.200 euro
  • 640d Gran Turismo da 81.600 euro
  • 840d Coupé 117.750 euro
  • 840d Cabrio 125.850 euro
  • 840d Gran Coupé 114.700 euro
  • X1 xDrive23d da 57.490 euro
  • X3 sDrive18d 48V da 57.050 euro
  • X3 xDrive20d 48V da 59.850 euro
  • X3 xDrive30d 249CV 48V da 67.950 euro
  • X3 xDrive30d 48V da 67.950 euro
  • X3 xDriveM40d 48V 76.750 euro
  • X4 xDrive20d 48V da 64.250 euro
  • X4 xDrive30d 48V 249CV da 72.550 euro
  • X4 xDrive30d 48V da 72.550 euro
  • X4 xDriveM40d 48V 81.200 euro
  • X5 xDrive30d 48V da 78.100 euro
  • X5 xDrive40d 48V da 81.100 euro
  • X6 xDrive30d da 83.900 euro
  • X6 xDrive40d da 86.500 euro
  • X7 xDrive40d 104.300 euro

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Mercedes

  • C 200 d Mild hybrid da 49.689 euro
  • C 220 d Mild hybrid da 51.631 euro
  • C 300 d Mild hybrid da 56.357 euro
  • C 200 d Station da 51.165 euro
  • C 220 d Station da 53.107 euro
  • C 300 d Station da 57.834 euro
  • E 300 d Mild hybrid da 66.672 euro
  • E 220 d Mild hybrid da 59.833 euro
  • E 220 d Station da 62.078 euro
  • E 300 d Station da 68.916 euro
  • E 300 d Cabrio da 79.768 euro
  • CLS 300 d Mild hybrid da 88.392 euro
  • GLC 220 d Mild Hybrid da 62.809 euro
  • GLE 300 d da 77.510 euro
  • GLE Coupé 300 d da 84.586 euro

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Fonte:

Bollo auto: quanto pagano le Mercedes

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Le Mercedes sono le auto “premium” più amate da chi cerca sostanza ed eleganza: modelli raffinati per tutti i gusti e tutte le esigenze.

Calcolare il bollo delle auto Mercedes è semplice: sui modelli benzina e diesel “normali” basta moltiplicare 2,58 euro per ogni kW fino a 100 kW (oltre si sale a 3,87 euro), poi ci sono quelle soggette al superbollo (20 euro per ogni kW sopra quota 185). Sulle mild hybridibride plug-in bisogna contare esclusivamente la potenza del motore termico mentre per quanto riguarda le elettriche fa fede la voce P2 della carta di circolazione (quindi i cavalli erogabili e mantenibili per almeno 30 minuti e non il valore massimo). Va detto che molte regioni prevedono esenzioni dal bollo per i veicoli a emissioni zero (totale in Piemonte e in Lombardia e per i primi cinque anni nelle altre) e gli ibridi.

Quanto pagano di bollo le auto Mercedes

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Mercedes classe A

  • 160 206,40 euro
  • 180 258,00 euro
  • 200 335,40 euro
  • 250 509,55 euro
  • 35 AMG 1.386,95 euro
  • 45S AMG 3.086,95 euro
  • 250 e 327,66 euro
  • 180 d 219,30 euro
  • 200 d 296,70 euro
  • 220 d 412,80 euro

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Mercedes classe A 4 porte

  • 180 258,00 euro
  • 200 335,40 euro
  • 250 509,55 euro
  • 35 AMG 1.386,95 euro
  • 250 e 327,66 euro
  • 180 d 219,30 euro
  • 200 d 296,70 euro
  • 220 d 412,80 euro

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Mercedes classe B

  • 160 206,40 euro
  • 180 258,00 euro
  • 200 335,40 euro
  • 250 509,55 euro
  • 250 e 327,66 euro
  • 180 d 219,30 euro
  • 200 d 296,70 euro
  • 220 d 412,80 euro

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Mercedes classe C

  • 200 Mild hybrid 451,50 euro
  • 43 AMG Mild hybrid 2.886,95 euro
  • 200 d Mild hybrid 335,40 euro
  • 220 d Mild hybrid 439,89 euro
  • 300 d Mild hybrid 786,95 euro
  • 300 e 451,50 euro
  • 400 e 586,95 euro

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Mercedes classe C Station

  • 200 451,50 euro
  • 43 AMG 2.886,95 euro
  • 300 e 451,50 euro
  • 200 d 335,40 euro
  • 220 d 439,89 euro
  • 300 d 786,95 euro

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Mercedes classe C Coupé

  • 43 AMG 2.626,95 euro
  • 63 AMG S 4.386,95 euro
  • 200 393,45 euro
  • 220 d 424,41 euro
  • 300 d 567,60 euro

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Mercedes classe C Cabrio

  • 43 AMG 2.626,95 euro
  • 63 AMG S 4.386,95 euro
  • 200 393,45 euro
  • 220 d 424,41 euro
  • 300 d 567,60 euro

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Mercedes classe E

  • 200 Mild hybrid 432,15 euro
  • 300 d Mild hybrid 786,95 euro
  • 220 d Mild hybrid 439,89 euro
  • 450 Mild hybrid 2.286,95 euro
  • 53 AMG Mild hybrid 3.286,95 euro
  • 63 AMG S 5.886,95 euro
  • 300 e 470,85 euro
  • 300 de 424,41 euro
  • 200 d 327,66 euro
  • 400 d 1.746,95 euro

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Mercedes classe E Station

  • 63 AMG S 5.886,95 euro
  • 200 432,15 euro
  • 450 2.606.95 euro
  • 53 AMG 3.286,95 euro
  • 300 e 470,85 euro
  • 200 d 327,66 euro
  • 400 d 1.746,95 euro
  • 220 d 439,89 euro
  • 300 d 786,95 euro
  • 300 de 424,41 euro

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Mercedes classe E Cabrio

  • 200 432,15 euro
  • 350 1.286,95 euro
  • 450 2.606.95 euro
  • 53 AMG 3.606,95 euro
  • 220 d 424,41 euro
  • 400 d 1.746,95 euro
  • 300 d 786,95 euro

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Mercedes classe S

  • Maybach 680 5.886,95 euro
  • 450 2.606,95 euro
  • 500 3.606,95 euro
  • 580 4.586,95 euro
  • 580 e 2.286,95 euro
  • 350 d 1.086,95 euro
  • 400 d 1.746,95 euro

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Mercedes CLA

  • 180 258,00 euro
  • 200 335,40 euro
  • 250 509,55 euro
  • 35 AMG 1.386,95 euro
  • 45 S AMG 3.086,95 euro
  • 250 e 327,66 euro
  • 180 d 219,30 euro
  • 200 d 296,70 euro
  • 220 d 412,80 euro

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Mercedes CLA Shooting Brake

  • 180 258,00 euro
  • 200 335,40 euro
  • 250 509,55 euro
  • 35 AMG 1.386,95 euro
  • 45 S AMG 3.086,95 euro
  • 250e 327,66 euro
  • 180 d 219,30 euro
  • 200 d 296,70 euro
  • 220 d 412,80 euro

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Mercedes CLS

  • 300 d Mild hybrid 786,95 euro
  • 450 Mild hybrid 2.286,95 euro
  • 53 AMG Mild hybrid 3.286,95 euro
  • 400 d 1.746,95 euro

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Mercedes SL

  • 63 AMG 5.486,95 euro

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Mercedes GT Coupé 4

  • 43 AMG Mild hybrid 2.286,95 euro
  • 53 AMG Mild hybrid 3.286,95 euro
  • 63 AMG S 6.286,95 euro

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Mercedes GLA

  • 180 258,00 euro
  • 200 335,40 euro
  • 250 509,55 euro
  • 35 AMG 1.386,95 euro
  • 45 S AMG 3.086,95 euro
  • 250 e 327,66 euro
  • 180 d 219,30 euro
  • 200 d 296,70 euro
  • 220 d 412,80 euro

title

Mercedes GLB

  • 180 258,00 euro
  • 200 335,40 euro
  • 250 509,55 euro
  • 35 AMG 1.386,95 euro
  • 180 d 219,30 euro
  • 200 d 296,70 euro
  • 220 d 412,80 euro

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Mercedes GLC

  • 220d Mild Hybrid 432,15 euro
  • 200 Mild Hybrid 451,50 euro
  • 300 Mild Hybrid 686,95 euro

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Mercedes GLC Coupé

  • 43 AMG 2.626,95 euro
  • 63 AMG S 4.386,95 euro
  • 200 432,15 euro
  • 300 686,95 euro
  • 300 e 470,85 euro
  • 200 d 335,40 euro
  • 220 d 424,41 euro
  • 300 d 567,60 euro
  • 400 d 1.746,95 euro
  • 300 de 424,41 euro

title

Mercedes GLE

  • 300 d Mild Hybrid 886,95 euro
  • 450 Mild Hybrid 2.286,95 euro
  • 53 AMG Mild Hybrid 3.286,95 euro
  • 63 AMG S Mild Hybrid 5.886,95 euro
  • 350 de 424,41 euro
  • 400 d 1.746,95 euro

title

Mercedes GLE Coupé

  • 53 AMG 3.286,95 euro
  • 63 AMG S 5.886,95 euro
  • 400 d 1.746,95 euro
  • 300 d 886,95 euro
  • 350 de 424,41 euro

title

Mercedes GLS

  • 580 4.406,95 euro
  • 63 AMG 6.206,95 euro
  • Maybach 600 5.086,95 euro
  • 350 d 1.086,95 euro
  • 400 d 1.746,95 euro

title

Mercedes classe G

  • 500 3.086,95 euro
  • 63 AMG 5.486,95 euro
  • 400 d 1.746,95 euro

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Mercedes Citan

  • 110 193,50 euro
  • 113 247,68 euro
  • 110 CDI 180,60 euro

title

Mercedes classe T

  • 160 193,50 euro
  • 180 247,68 euro
  • 160 d 180,60 euro
  • 180 d 219,30 euro

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Mercedes EQE

  • 300 292,83 euro
  • 350 292,83 euro
  • 500 393,45 euro
  • 350 4Matic 393,45 euro
  • 43 AMG 393,45 euro
  • 53 AMG 586,95 euro

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Mercedes EQS

  • 350 234,78 euro
  • 450 292,83 euro
  • 580 393,45 euro
  • 53 AMG 586,95 euro
  • 450 2.186,95 euro
  • 500 3.486,95 euro

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Mercedes EQA

  • 250 206,40 euro
  • 300 292,83 euro
  • 350 408,93 euro

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Mercedes EQB

  • 250 300,57 euro
  • 300 408,93 euro
  • 350 408,93 euro

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Mercedes EQC

  • 400 432,15 euro

L’articolo Bollo auto: quanto pagano le Mercedes proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Light revolution in stile Audi

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Tra le tante tecnologie che dominano il mondo dell’auto soprattutto in epoca recente, una da decenni è stata un punto fermo l’innovazione e rimane un aspetto fondamentale per gli spostamenti: l’illuminazione.

Da 30 anni Audi punta e sviluppa nuove soluzioni in questo ambito con una storia che va dalle luci alogene agli attuali OLED digitali con l’intento di portare a tutti soluzioni tech che possano cambiare realmente in positivo l’esperienza di guida e aumentare la sicurezza.

Per come si sta sviluppando questo settore, il lighting diventerà sempre più centrale anche per i futuri modelli, alle funzioni tradizionali se ne aggiungeranno altre inedite e sarà sempre più marcato il carattere estetico di design e riconoscibilità, senza trascurare la sicurezza grazie all’interazione con le tecnologie predittive.

La casa di Ingolstadt utilizza nelle sue vetture nove diversi sistemi d’illuminazione con soluzioni prima destinate solo alla fascia alta e pian piano portate su buona parte dei modelli. Una transizione quella dalle luci alogene ai fari allo Xeno, continuata con le tecnologie LED e OLED che ha richiesto tre decenni. Gli impieghi attuali vanno dai LED e full LED alla gestione Matrix (adattiva) degli abbaglianti, fino a eccellenze quali lo spot laser, la proiezione al suolo degli avvertimenti di pericolo e i gruppi ottici posteriori OLED.

 

Nuove superfici utili

I proiettori full LED introdotti con la supercar Audi R8 capaci di garantire una luce simile a quella diurna, di recente sono stati inclusi nella dotazione di serie di buona parte delle A3 e Q3 sia per i gruppi ottici anteriori sia per i posteriori.
Il futuro va proprio nella direzione di una maggiore sicurezza grazie all’interazione delle tecnologie d’illuminazione con le strutture e altri elementi presenti sulla strada come veicoli o pedoni.

Sempre più stretto per Audi per i prossimi anni anche il rapporto tra illuminazione e design grazie ai fari OLED digitali “flessibili” e alla comunicazione con l’esterno. Questi particolari OLED sono caratterizzati da supporti plastici o metallici di spessore ridotto curvabili secondo diversi orientamenti in grado d’offrire ai designer una maggiore libertà di progettazione.

Sono soluzioni che possono essere estese a diverse aree della carrozzeria, garantendo superfici di dialogo più ampie rispetto al passato. Applicazioni utili per esempio per segnalare la propria presenza in maniera ottimale anche a ciclisti e pedoni grazie anche all’illuminazione sulle fiancate, ma valide anche in caso di altri tipi di pericolo.

Nelle soluzioni viste nell’Audi urbansphere concept i gruppi ottici anteriori si spingono oltre e adattano le superfici illuminate in funzione dell’umore dei passeggeri (rilevato grazie a dei sensori) come fossero dei veri e propri occhi della vettura, a questo s’aggiunge la luce di proiezione integrata nello spoiler del tetto o la proiezione al suolo degli indicatori di direzione.

 

Illuminazione e comunicazione

Per quanto riguarda il rapporto con le infrastrutture e le soluzioni Car-to-X a farla da padrone sono i proiettori LED Digital Matrix grazie alla tecnologia DMD (Digital Micromirror Device) presa a prestito dai proiettori professionali e basata su un chip corredato di 1,3 milioni di microspecchi, i cui lati misurano alcuni millesimi di millimetro e sono in grado di cambiare orientamento sino a 5.000 volte al secondo.

In caso di avviso d’incidente condiviso grazie ai provider di servizi di navigazione e cartografici HERE, i proiettori LED Digital Matrix proiettano sulla strada, dinanzi alla vettura, un avvertimento della durata di tre secondi tramite un triangolo rosso con un punto esclamativo all’interno.

Nel 2020, Audi è stato il primo costruttore al mondo a utilizzare la tecnologia OLED in un modello di serie, la Q5, la nuova A8 model year 2023 è invece dotata di serie dei gruppi ottici posteriori OLED con cui l’automobilista può optare per tre diverse configurazioni d’illuminazione al retrotreno. Impossibile dimenticare in questa carrellata i LED Audi Matrix. Questi proiettori prendono spunto dall’assistenza agli abbaglianti, che attiva o disattiva automaticamente la funzione qualora rileva dei veicoli provenienti in senso opposto, inoltre  introducono la gestione dei singoli LED.

Se la telecamera riconosce altri utenti della strada, all’interno del cono di luce vengono realizzate aree d’ombra personalizzate disattivando i singoli diodi, così da evitare l’abbagliamento dei conducenti. Grazie all’interazione con le informazioni fornite dalla navigazione, il dispositivo agisce secondo una logica sia reattiva sia predittiva, mentre grazie alle luci di svolta, il punto focale del fascio luminoso varia in funzione dell’andamento del percorso, ancora prima che il conducente agisca sullo sterzo.

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Fonte:

Lamborghini e sostenibilità ambientale: storia, presente e futuro

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Quando si parla di sostenibilità ambientale in ambito automotive si tende a non considerare marchi come Lamborghini. La Casa di Sant’Agata Bolognese – nota per produrre supercar e SUV spinte da potentissimi motori a benzina V8, V10 e V12 – sembra tutto fuorché un brand attento alla natura. Invece l’azienda emiliana intraprende iniziative “green” da tempi non sospetti e oggi è un riferimento nel settore.

Di seguito troverete un’analisi completa del rapporto tra Lamborghini e la sostenibilità ambientale: la storia dei progetti (attivi ancora oggi) e quello che vedremo in futuro.

Lamborghini e la sostenibilità ambientale: la storia

La svolta “verde” di Lamborghini è iniziata nel 2009 quando la Casa del Toro è diventata la prima azienda automobilistica italiana ad aver ottenuto la certificazione ambientale EMAS, pochi mesi dopo aver ricevuto la ISO 14001.

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Energia dal sole

Risale invece all’anno successivo l’installazione del più grande impianto fotovoltaico integrato del settore industriale dell’Emilia-Romagna. Installato su un’area di circa 15.000 m2 e con una potenza di 2,2 MWp, produce in media 2.500.000 kWh di energia elettrica ogni anno (equivalente al consumo annuo di 530 appartamenti di circa 100 mq) e garantisce una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 2.000 tonnellate l’anno.

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Spazi verdi

Nel 2011 ha visto la luce il Parco Lamborghini a Sant’Agata Bolognese. Un progetto, sviluppato su un’area di circa 7 ettari in collaborazione con il Comune e le Università di Bologna, Bolzano e Monaco di Baviera, che ha previsto la piantumazione di 10.000 giovani piante di quercia per comprendere meglio le relazioni tra densità, produttività forestale, capacità di assorbire le emissioni di CO2 e di mantenere la biodiversità in funzione del clima. Uno spazio verde che include anche un’area della biodiversità organizzata in diverse zone (orto botanico con arboreto e arbusteto e altri habitat riprodotti come le zone umide palustri e stagnali) con finalità didattico-divulgative e un percorso fitness con attrezzature in legno certificato FSC.

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Carbon footprint e classi energetiche

Lamborghini ha siglato nel 2012 un accordo con il Ministero dell’Ambiente per la definizione di una metodologia di calcolo dell’impronta di carbonio relativa alla realizzazione della monoscocca della Aventador e delle parti in fibra di carbonio presso lo stabilimento CFK Center. Una collaborazione che ha portato ad agosto 2013 la certificazione ISO 14064 come prima azienda al mondo certificata da Det Norske Veritas. Una certificazione estesa successivamente a tutto il sito produttivo di Sant’Agata Bolognese.

Nello stesso anno la Casa del Toro ha inaugurato il primo edificio industriale in Italia in “classe A” energetica (quello dedicato allo sviluppo dei prototipi e delle vetture pre-serie). Oggi presentano questa classificazione anche il Pre-Series Center, il DESI Training Center, l’Urus, la Finishing Line, la Warehouse e la Verniciatura. Ma non è tutto: la palazzina uffici “Torre 1963” non è solo in classe A ma è anche certificata LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), il più alto standard al mondo di certificazione energetica e ambientale per l’edilizia.

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Trigenerazione e teleriscaldamento

I sistemi di trigenerazione e teleriscaldamento di Lamborghini, fondamentali per ottenere la certificazione “CO2 neutrale” per l’intero stabilimento, sono stati inaugurati nel 2015.

La trigenerazione consente di produrre energia elettrica, termica e frigorifera utilizzando un solo combustibile (nel caso di Lamborghini il gas metano). Nell’azienda di Sant’Agata Bolognese sono presenti due impianti con una potenza di 1,2 Mwh elettrici ciascuno. La potenza termica installata è pari a 1,190 kWt e viene utilizzata da novembre a marzo mentre da aprile a ottobre l’energia termica prodotta dai due impianti di trigenerazione viene convertita in energia frigorifera (circa 890 kWh) attraverso due assorbitori per finalità di climatizzazione. L’energia elettrica generata viene distribuita alle utente del comparto sud dello stabilimento mentre quella termica e frigorifera viene distribuita attraverso una rete interna sia interrata che sopraelevata.

Lamborghini è anche la prima azienda in Italia del settore automotive ad avere un impianto di teleriscaldamento. Il sistema – che fornisce annualmente 2.500.000 kWt di energia termica (un quantitativo equivalente al fabbisogno annuo di energia per riscaldare 156 appartamenti da 100 mq) – distribuisce acqua calda all’interno della fabbrica da un impianto di cogenerazione alimentato a biogas situato a Nonantola attraverso una rete di tubazioni interrate.

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Api e miele

Non tutti sanno che dal 2016 Lamborghini ha anche un apiario: 13 alveari con una popolazione totale di circa 600.000 api di cui 120.000 in volo per il territorio. Attraverso una stazione di biomonitoraggio l’azienda, in collaborazione con esperti in entomologia e apidologia, analizza le matrici di tre alveari (miele, cera e api stesse) per rilevare una vasta gamma di inquinanti ambientali: pesticidi, metalli pesanti, sostanze aromatiche, diossine, etc… Gli scopi di questo progetto? Controllare l’inquinamento dell’ambiente circostante lo stabilimento produttivo e l’area abitata di Sant’Agata Bolognese e produrre miele certificato (circa 450 kg all’anno) distribuito annualmente ai dipendenti.

Il polo energetico

L’Energy Hub Lamborghini è stato creato nel 2017 ed è un polo energetico centralizzato composto da una centrale idrica, una frigorifera, una termica e una ad aria compressa.

L’anno successivo, nonostante il raddoppio del sito produttivo in seguito al lancio del progetto Urus, la Casa emiliana è riuscita a mantenere la certificazione CO2 neutrale. Risale sempre al 2018 l’introduzione di imballaggi riutilizzabili per l’approvvigionamento del componenti vettura.

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Verniciatura sostenibile

Lo stabilimento di verniciatura Urus in classe A, inaugurato nel 2019, ha permesso una riduzione del 30% dell’utilizzo del suolo rispetto a impianti paragonabili. Il 95% dei colori utilizzati sono a base acqua e l’80% della vernice è effettivamente applicata sulla scocca (un valore due volte superiore rispetto ai sistemi standard). Non solo: il consumo energetico è stato ridotto del 25% rispetto alle altre apparecchiature tradizionali grazie all’impianto centralizzato di ossidazione termica che tratta l’aria espulsa e un recente progetto di riciclo delle acque di condensa provenienti dalle unità di trattamento aria dell’impianto di verniciatura consentirà di recuperare fino al 15% del totale dell’acqua industriale consumata.

Sempre nel 2019 è stato introdotto il punteggio di sostenibilità globale per i fornitori, volto a valutare la condotta dei partner commerciali nella sua catena di approvvigionamento per quanto riguarda i rischi relativi ai diritti umani, alla protezione dell’ambiente e alla corruzione.

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Fibra di carbonio e pelle

Nel 2020 Lamborghini ha avviato un programma di sostenibilità ambientale dei processi di produzione dei materiali compositi. Quello che non è riutilizzabile in altre applicazioni sia su vettura che per usi interni come pannellature, inserti/staffe o strumenti/carrelli viene raccolto e riciclato per recuperare la fibra e realizzare nuovi prodotti (fondi vettura) o sottoprodotti (gadget per i clienti con gli scarti).

L’accordo con la Cooperativa Cartiera di Marzabotto (Bologna) ha invece permesso di riutilizzare gli scarti di pellame provenienti dalla selleria per realizzare prodotti di pelletteria (tote bag, porta smartphone, porta carte, portachiavi, iPad case, portafoglio e beauty-case) in vendita presso i concessionari Lamborghini o sullo shop ufficiale lamborghinistore.com.

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Logistica

Lamborghini ha dato vita lo scorso anno a un nuovo progetto di logistica green cancellando quasi totalmente il trasporto su ruote in favore di quello su rotaia. Le scocche della Urus viaggiano in treno dalla sede Volkswagen di Zwickau a Modena e da lì percorrono gli ultimi 21 chilometri fino a Sant’Agata Bolognese su camion a metano.

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Lamborghini e la sostenibilità ambientale: il presente e il futuro

Il programma “Direzione Cor Tauri” – annunciato da Stephan Winkelmann, Presidente e CEO di Automobili Lamborghini, a maggio 2021 – porterà la Casa del Toro sulla via della decarbonizzazione dei suoi modelli futuri.

Una roadmap in tre fasi. Quella che stiamo vivendo ora è caratterizzata dallo sviluppo di motori a combustione interna che omaggiano la storia gloriosa del marchio, nel 2023 arriverà la prima Lamborghini ibrida di serie ed entro il 2024 l’intera gamma della Casa emiliana sarà elettrificata.

La prima Lamborghini full electric vedrà invece la luce nella seconda metà del decennio.

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Fonte:

MotoGP 2022 – GP Giappone a Motegi: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

Motegi torna in MotoGP dopo due anni di assenza a causa della pandemia di Covid-19: il GP del Giappone, sedicesima tappa del Motomondiale 2022, sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Nel terzo appuntamento asiatico del campionato del mondo Francesco Bagnaia punterà a soffiare il primo posto iridato a Fabio Quartararo e a nostro avviso ha tutte le carte in regola per riuscirci.

MotoGP 2022 – GP Giappone: cosa aspettarsi

Il circuito di Motegi – sede del GP del Giappone, sedicesima corsa della MotoGP 2022 – è un tracciato ricco di curve lente molto usurante per gli pneumatici. Una pista molto amata dalle moto locali (dal 2012 solo Andrea Dovizioso con la Ducati è stato capace di trionfare in sella a una due ruote non asiatica) e dai piloti italiani e spagnoli. Dal 2005 a oggi solo Casey Stoner nel 2010 è riuscito a interrompere il dominio italo/iberico.

La pioggia prevista per l’intero weekend potrebbe incidere in modo pesante sull’esito della gara. Di seguito troverete il calendario del GP del Giappone, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

MotoGP Of Aragon – Race

Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

MotoGP Of Aragon – Race

Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

MotoGP Of Aragon – Race

Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

MotoGP Of Aragon – Race

Credits: Joan Cros Garcia – Corbis/Corbis via Getty Images

MotoGP Of Aragon – Race

Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

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MotoGP 2022 – Motegi, il calendario e gli orari TV
Venerdì 23 settembre 2022
06:15-06:55 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
07:10-07:50 Moto2- Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
08:05-09:20 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
Sabato 24 settembre 2022
02:00-02:40 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
02:55-03:35 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:50-04:35 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
05:35-06:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
06:30-07:10 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
07:25-07:55 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
08:05-08:45 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
Domenica 25 settembre 2022
03:00-03:10 Moto3 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:20-03:30 Moto2 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:40-04:00 MotoGP – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
05:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 09:15 su TV8)
06:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 10:30 su TV8)
08:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 12:15 su TV8)

MotoGP – I numeri del GP del Giappone
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,8 km
GIRI 24
RECORD IN PROVA Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’43″790 – 2015
RECORD IN GARA Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’45″350 – 2014

MotoGP – Il pronostico del GP del Giappone 2022

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1° Francesco Bagnaia (Ducati)

Dopo una lunga rimonta Francesco Bagnaia può superare Quartararo a Motegi e balzare in vetta alla classifica della MotoGP 2022.

Il centauro torinese, tredicesimo nel GP del Giappone 2019, è reduce da quattro successi e un secondo posto negli ultimi cinque appuntamenti iridati.

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2° Marc Márquez (Honda)

Marc Márquez è tornato e domenica scorsa, prima dell’incidente con Quartararo, stava già mostrando ottime cose.

Il sei volte campione del mondo punta al primo podio stagionale su un circuito molto amato: a Motegi ha corso sette volte nella classe regina portando a casa tre vittorie e tre secondi posti.

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3° Maverick Viñales (Aprilia)

Maverick Viñales deve riscattare la brutta gara in Aragona e secondo noi può conquistare un risultato importante nel GP del Giappone.

I precedenti del pilota spagnolo a Motegi in MotoGP? Una terza piazza nel 2016.

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Da tenere d’occhio: Aleix Espargaró (Aprilia)

Il podio di domenica scorsa – unito alla caduta di Quartararo – ha rivitalizzato Aleix Espargaró, tornato in corsa per il titolo iridato.

Il centauro iberico, però, non ama molto il circuito di Motegi: qui non è mai salito sul podio, neanche nelle categorie minori.

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La moto da seguire: Aprilia

La Aprilia è in formissima: le due ruote di Noale sono salite sul podio negli ultimi due Gran Premi stagionali.

Ripetere la vittoria dello scorso aprile in Argentina è però più complicato: le Ducati ora sono imbattibili.

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Fonte:

Mini, la tecnologia sigla per sigla

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Le auto Mini sono ricche di tecnologia, spesso condivisa con altri modelli BMW.

Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori tecnologici della Casa britannica.

Mini: la tecnologia sigla per sigla

ALL4

La sigla ALL4 identifica le Minitrazione integrale.

Concierge Service

Basta premere “Concierge Services” nel menu di navigazione di Mini Connected per essere ricontattati da un assistente personale.

Condition Based Service

Il Condition Based Service segnala quando effettuare gli interventi di manutenzione ordinaria solo quando effettivamente necessario.

DAB

La sigla DAB (acronimo di Digital Audio Broadcasting) identifica la radio digitale.

eDrive services

I servizi eDrive per le Mini elettriche e ibride plug-in massimizzano il comfort e l’efficienza.

EPAS

L’EPAS (acronimo di Electric Power Assisted Steering) è il servosterzo elettromeccanico.

Intelligent Emergency Call

In caso di emergenza l’Intelligent Emergency Call invia automaticamente le informazioni necessarie e utili al call center preposto alla gestione degli incidenti e ai servizi di emergenza.

Keyless Go

Il Keyless Go è il sistema che consente di avviare la vettura senza chiave.

Mini Wallbox Plus

Il Mini Wallbox Plus è un dispositivo di ricarica per auto elettriche e ibride plug-in.

Natural Language Understanding

La funzione Natural Language Understanding è in grado di riconoscere la voce naturale quando si utilizzano i comandi vocali.

Remote Services

Remote Services permettono di accedere alla Mini e attivare alcune delle sue funzioni a distanza con il telefono utilizzando Mini App.

RTTI

La sigla RTTI (acronimo di Real Time Traffic Information) identifica le informazioni sul traffico in tempo reale.

Teleservices

Se i sensori rilevano un problema che necessita di assistenza, l’auto contatta automaticamente il Centro Service Mini trasmettendo informazioni importanti sullo stato di salute della vettura.

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Fonte:

Auto tedesche a benzina: l’elenco completo (con i prezzi)

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Le auto tedesche a benzina sono destinate a diventare sempre meno in futuro ma restano molto amate dagli italiani: questa tecnologia è infatti presente su tutte le dieci vetture provenienti dalla Germania più acquistate nel nostro Paese.

Il propulsore a ciclo Otto, perfetto per chi percorre pochi chilometri, incide ancora oggi per oltre il 27% sulle immatricolazioni totali: solo le ibride vendono di più.

Di seguito troverete l’elenco completo (con i prezzi) di tutte le auto tedesche a benzina in commercio: tante proposte per tutti i gusti e tutte le tasche.

Auto tedesche a benzina: l’elenco completo

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Audi

  • A1 25 TFSI da 23.100 euro
  • A1 30 TFSI da 23.850 euro
  • A1 35 TFSI da 28.300 euro
  • A1 40 TFSI da 33.675 euro
  • S3 Sportback da 51.950 euro
  • RS 3 Sportback 61.750 euro
  • A3 Sportback 30 TFSI da 29.200 euro
  • A3 Sportback 35 TFSI da 31.450 euro
  • A3 Sportback 40 TFSI da 43.900 euro
  • A3 4 porte 30 TFSI da 30.500 euro
  • A3 4 porte 35 TFSI da 32.750 euro
  • A3 4 porte 40 TFSI da 44.700 euro
  • S3 4 porte da 53.250 euro
  • RS 3 4 porte 64.850 euro
  • RS 4 Station 98.600 euro
  • RS 5 Coupé da 103.500 euro
  • S5 Cabrio da 91.550 euro
  • RS 5 Sportback 103.500 euro
  • TT Coupé 45 TFSI 53.100 euro
  • TT Coupé TFSI 320 CV da 63.900 euro
  • TT Coupé RS 83.900 euro
  • TT Roadster 45 TFSI 55.800 euro
  • TT Roadster TFSI 320 CV da 66.750 euro
  • TT Roadster RS 86.600 euro
  • R8 Coupé RWD 168.850 euro
  • R8 Coupé quattro 212.800 euro
  • R8 Spider RWD 182.150 euro
  • R8 Spider quattro 226.100 euro
  • Q2 30 TFSI da 29.100 euro
  • Q2 35 TFSI da 30.850 euro
  • Q2 40 TFSI da 38.700 euro
  • SQ2 da 53.500 euro
  • Q3 35 TFSI da 36.700 euro
  • Q3 40 TFSI da 42.150 euro
  • Q3 45 TFSI da 47.000 euro
  • Q3 RS 72.200 euro
  • Q3 Sportback 35 TFSI da 40.600 euro
  • Q3 Sportback 40 TFSI da 46.050 euro
  • Q3 Sportback 45 TFSI da 50.900 euro
  • Q3 Sportback RS 75.450 euro
  • SQ7 TFSI da 108.400 euro

title

BMW

  • 116i da 28.350 euro
  • 118i da 30.210 euro
  • 120i da 40.710 euro
  • 128ti 44.000 euro
  • M 135i da 50.410 euro
  • 318i da 45.550 euro
  • 320i da 51.200 euro
  • 330i da 57.250 euro
  • M3 99.350 euro
  • M3 Competition da 103.950 euro
  • 318i Station da 40.950 euro
  • 320i Station da 46.800 euro
  • 330i Station da 54.150 euro
  • M550i 94.050 euro
  • M5 Competition 138.550 euro
  • 218i Active Tourer da 35.100 euro
  • 220i Gran Tourer 38.000 euro
  • 218i Coupé da 39.900 euro
  • 220i Coupé da 43.800 euro
  • 230i Coupé da 48.150 euro
  • M 240i da 58.350 euro
  • 218i Cabrio da 37.750 euro
  • 220i Cabrio da 41.950 euro
  • 230i Cabrio 51.600 euro
  • M 240i Cabrio 58.200 euro
  • 218i Gran Coupé 35.260 euro
  • 220i Gran Coupé da 44.110 euro
  • M 235i Gran Coupé da 57.310 euro
  • 420i Coupé da 53.950 euro
  • 430i Coupé da 59.700 euro
  • M4 Coupé 100.000 euro
  • M4 Coupé Competition da 104.550 euro
  • M4 Coupé CSL 188.000 euro
  • 420i Cabrio da 62.550 euro
  • 430i Cabrio da 68.300 euro
  • M4 Cabrio Competition 116.750 euro
  • 420i Gran Coupé da 56.750 euro
  • 430i Gran Coupé da 62.400 euro
  • 840i Coupé da 113.150 euro
  • M850i Coupé 142.100 euro
  • M8 Coupé Competition 183.100 euro
  • 840i Cabrio da 121.300 euro
  • M850i Cabrio 150.200 euro
  • M8 Cabrio Competition 191.250 euro
  • 840i Gran Coupé da 110.150 euro
  • M850i Gran Coupé 139.050 euro
  • M8 Gran Coupé Competition 180.050 euro
  • Z4 sDrive20i da 47.000 euro
  • Z4 sDrive30i da 56.450 euro
  • Z4 M40i 70.350 euro
  • X1 sDrive18i da 42.250 euro
  • X2 sDrive18i da 35.250 euro
  • X2 sDrive20i da 41.500 euro
  • X2 xDriveM35i da 58.350 euro
  • X3 M Competition 111.850 euro
  • X4 M Competition 115.900 euro
  • X5 M50i 107.000 euro
  • X5 M 136.500 euro
  • X5 M Competition 150.500 euro
  • X6 M50i 110.400
  • X6 M 143.150 euro
  • X6 M Competition 157.150 euro
  • X7 M60i 132.400 euro

title

Mercedes

  • A 160 da 28.440 euro
  • A 180 da 29.960 euro
  • A 200 da 31.790 euro
  • A 250 da 40.550 euro
  • A 35 AMG 48.730 euro
  • A 45S AMG 64.020 euro
  • A 180 4 porte da 30.645 euro
  • A 200 4 porte da 32.485 euro
  • A 250 4 porte da 41.393 euro
  • A 35 AMG 4 porte 49.586 euro
  • B 160 da 26.646 euro
  • B 180 da 28.086 euro
  • B 200 da 30.659 euro
  • B 250 da 39.589 euro
  • C 43 AMG Coupé 82.814 euro
  • C 63 AMG S Coupé 110.819 euro
  • C 43 AMG Cabrio 91.544 euro
  • C 63 AMG S Cabrio 119.903 euro
  • E 63 AMG S 129.960 euro
  • E 63 AMG S Station 132.229 euro
  • CLA 180 da 34.679 euro
  • CLA 200 da 37.999 euro
  • CLA 250 da 48.779 euro
  • CLA 35 AMG 56.251 euro
  • CLA 45 AMG S 69.083 euro
  • CLA Shooting Brake 180 da 35.439 euro
  • CLA Shooting Brake 200 da 40.909 euro
  • CLA Shooting Brake 250 da 46.923 euro
  • CLA Shooting Brake 35 AMG 56.392 euro
  • CLA Shooting Brake 45 AMG S 69.224 euro
  • SL da 198.900 euro
  • GLA 180 da 37.837 euro
  • GLA 200 da 40.607 euro
  • GLA 250 da 45.632 euro
  • GLA 35 AMG 57.736 euro
  • GLA 45 AMG S 68.044 euro
  • GLB 180 da 39.420 euro
  • GLB 200 da 42.190 euro
  • GLB 250 da 47.651 euro
  • GLB 35 AMG 60.260 euro
  • GLC Coupé 43 AMG 83.507 euro
  • GLC Coupé 63 AMG S 101.732 euro
  • G 500 da 151.260 euro
  • G 63 AMG 187.470 euro
  • Citan Tourer 110 26.459 euro
  • Citan Tourer 113 27.557 euro
  • T 160 27.548 euro
  • T 180 28.598 euro

title

Opel

  • Corsa 1.2 da 18.100 euro
  • Corsa 1.2 100 CV da 20.400 euro
  • Corsa 1.2 130 CV 24.200 euro
  • Astra 1.2 Turbo 110 CV da 25.650 euro
  • Astra 1.2 Turbo 130 CV da 26.450 euro
  • Mokka 1.2 Turbo da 24.900 euro
  • Mokka 1.2 Turbo 130 CV da 25.900 euro
  • Crossland 1.2 da 23.400 euro
  • Crossland 1.2 Turbo 110 CV da 24.400 euro
  • Crossland 1.2 Turbo 130 CV da 26.900 euro
  • Grandland 1.2 T da 32.300 euro

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Porsche

  • Panamera 2.9 da 104.507 euro
  • Panamera 4S da 130.638 euro
  • Panamera GTS 153.452 euro
  • Panamera Turbo S da 201.320 euro
  • Panamera Sport Turismo 4 da 111.583 euro
  • Panamera Sport Turismo 4S 134.054 euro
  • Panamera Sport Turismo GTS da 156.380 euro
  • Panamera Sport Turismo Turbo S 205.712 euro
  • 718 Cayman 300 CV da 64.906 euro
  • 718 Cayman S 78.295 euro
  • 718 Cayman GTS 92.581 euro
  • 718 Cayman GT4 110.030 euro
  • 718 Cayman GT4 RS 152.941 euro
  • 718 Boxster 300 CV 66.980 euro
  • 718 Boxster S 80.369 euro
  • 718 Boxster GTS 94.655 euro
  • 718 Boxster Spyder 106.985 euro
  • 911 Carrera 385 CV Coupé da 120.525 euro
  • 911 Carrera S Coupé da 136.385 euro
  • 911 Carrera GTS Coupé da 154.838 euro
  • 911 Sport Classic Coupé 294.101 euro
  • 911 Turbo Coupé 207.735 euro
  • 911 Turbo S Coupé 241.158 euro
  • 911 GT3 Coupé 188.145 euro
  • 911 Cabriolet/Targa 385 CV da 135.165 euro
  • 911 Cabriolet/Targa S da 151.025 euro
  • 911 Cabriolet/Targa 480 CV da 169.478 euro
  • 911 Turbo Cabriolet 221.643 euro
  • 911 Turbo S Cabriolet 255.066 euro
  • Macan 2.0 da 71.898 euro
  • Macan S 81.355 euro
  • Macan GTS 98.383 euro
  • Cayenne 2.9 V6 da 108.166 euro
  • Cayenne 3.0 V6 da 89.121 euro
  • Cayenne GTS 127.198 euro
  • Cayenne Turbo 160.078 euro
  • Cayenne Coupé 3.0 da 95.798 euro
  • Cayenne Coupé S da 113.257 euro
  • Cayenne Coupé GTS 130.703 euro
  • Cayenne Coupé Turbo 164.681 euro
  • Cayenne Coupé Turbo GT 214.592 euro

title

Volkswagen

  • up! 1.0 da 16.100 euro
  • up! GTI da 22.350 euro
  • Polo 1.0 TSI da 21.750 euro
  • Polo 1.0 TSI 110 CV 26.800 euro
  • Polo GTI 30.950 euro
  • Golf 1.0 TSI 28.100 euro
  • Golf 1.5 TSI da 29.450 euro
  • Golf 1.5 TSI 150 CV 32.950 euro
  • Golf Station 1.0 TSI 29.150 euro
  • Golf Station 1.5 TSI 131 CV da 30.500 euro
  • Golf Station 1.5 TSI 150 CV 34.000 euro
  • Passat Variant 1.5 TSI da 39.000 euro
  • Taigo 1.0 TSI 23.800 euro
  • Taigo 1.0 TSI 110 CV da 25.000 euro
  • Taigo 1.5 TSI 30.350 euro
  • T-Cross 1.0 TSI da 23.750 euro
  • T-Cross 1.0 TSI 110 CV da 24.950 euro
  • T-Cross 1.5 TSI da 28.600 euro
  • T-Roc 1.0 TSI da 27.350 euro
  • T-Roc 1.5 TSI da 29.850 euro
  • T-Roc R 50.000 euro
  • T-Roc Cabrio 1.0 TSI 35.200 euro
  • T-Roc Cabrio 1.5 TSI da 38.000 euro
  • Tiguan 1.5 TSI 34.000 euro
  • Tiguan 1.5 TSI 150CV da 35.750 euro
  • Tiguan 2.0 TSI da 46.900 euro
  • Tiguan R 62.500 euro
  • Tiguan Allspace 1.5 TSI da 42.300 euro
  • Touareg 3.0 V6 TSI 83.000 euro
  • Touran 1.5 TSI da 37.850 euro
  • Caddy 1.5 TSI da 27.275 euro

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Fonte:

MotoGP 2022: Bastianini batte Bagnaia in Aragona, la caduta di Quartararo riapre il Mondiale

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Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

Enea Bastianini ha vinto il GP d’Aragona ad Alcañiz – quindicesima tappa della MotoGP 2022 – beffando Francesco Bagnaia all’ultimo giro: dietro ai due piloti Ducati si è piazzato Aleix Espargaró con la Aprilia.

TOPSHOT-MOTO-PRIX-ESP-MOTOGP

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

MOTO-PRIX-ESP-MOTOGP

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

MotoGP Of Aragon – Qualifying

Credits: Joan Cros Garcia – Corbis/Corbis via Getty Images

MotoGP Of Aragon – Qualifying

Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

MotoGP Of Aragon – Qualifying

Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

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Una corsa che ha riaperto il Motomondiale in seguito alla caduta di Fabio Quartararo dopo un contatto con Marc Márquez. Il sei volte campione del mondo nella classe regina è tornato in pista dopo sei gare di assenza.

MotoGP 2022 – GP Aragona: le pagelle

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10
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Enea Bastianini (Ducati)

Enea Bastianini è tornato al successo dopo quattro mesi confermando in Aragona il ritrovato stato di forma.

Scattato terzo, si è ripreso la posizione al quarto giro dopo aver passato Brad Binder e due tornate dopo ha beffato Miller conquistando la seconda piazza. Al nono giro è balzato al comando dopo un sorpasso pulitissimo su Bagnaia ma ha rovinato tutto andando lungo poco dopo. Nel finale è riuscito a riprendere Pecco e a togliergli la prima posizione all’ultimo giro.

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9
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Francesco Bagnaia (Ducati)

Grazie al secondo posto nel GP d’Aragona (quinto podio consecutivo) e alla caduta di Quartararo oggi Francesco Bagnaia si trova a soli dieci punti di distanza dalla vetta della MotoGP 2022.

Dopo la pole position di ieri, oggi il centauro torinese è partito molto bene. Al nono giro ha subito un sorpasso da parte di Bastianini ma ha approfittato di un lungo di Enea per tornare al comando. Nel finale della corsa ha provato a difendere la prima posizione ma non ha potuto fare più di tanto contro un rivale così veloce.

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7
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Jack Miller (Ducati)

Un GP d’Aragona deludente per Jack Miller: partito dalla seconda posizione e superato da Brad Binder, si è ripreso la seconda piazza al terzo giro.

Passato da Bastianini alla sesta tornata, è uscito definitivamente dalla “top 3” nel giro successivo perdendo il duello con Binder. Il risultato finale? Quinto.

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Aleix Espargaró (Aprilia)

Il terzo posto di Aleix Espargaró nel GP d’Aragona ad Alcañiz – unito al ritiro di Quartararo – ha permesso al centauro iberico di tornare in lotta per la MotoGP 2022.

Partito quarto, si è preso il podio nel finale (dopo sei corse a secco) con un bel sorpasso su Brad Binder.

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10
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Ducati

Ad Alcañiz la Ducati si è aggiudicata con cinque gare di anticipo il terzo Mondiale Costruttori consecutivo (il quarto totale).

La Casa di Borgo Panigale ha centrato nel GP d’Aragona la quarta vittoria di seguito. Semplicemente pazzesca.

MotoGP 2022 – I risultati del GP d’Aragona

Prove libere 1

1 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:48.686
2 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:48.698
3 Álex Rins (Suzuki) 1:48.775
4 Takaaki Nakagami (Honda) 1:48.862
5 Johann Zarco (Ducati) 1:48.882

Prove libere 2

1 Jorge Martín (Ducati) 1:47.402
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:47.476
3 Johann Zarco (Ducati) 1:47.509
4 Enea Bastianini (Ducati) 1:47.583
5 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:47.639

Prove libere 3

1 Jack Miller (Ducati) 1:46.992
2 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:47.022
3 Marco Bezzecchi (Ducati) 1:47.048
4 Enea Bastianini (Ducati) 1:47.057
5 Jorge Martín (Ducati) 1:47.082

Prove libere 4

1 Miguel Oliveira (KTM) 1:47.430
2 Marco Bezzecchi (Ducati) 1:47.440
3 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:47.583
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:47.615
5 Enea Bastianini (Ducati) 1:47.624

Qualifiche

1 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:46.069
2 Jack Miller (Ducati) 1:46.159
3 Enea Bastianini (Ducati) 1:46.313
4 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:46.590
5 Johann Zarco (Ducati) 1:46.646

Warm up

1 Takaaki Nakagami (Honda) 1:47.689
2 Enea Bastianini (Ducati) 1:47.798
3 Johann Zarco (Ducati) 1:47.982
4 Maverick Viñales (Aprilia) 1:48.171
5 Marc Márquez (Honda) 1:48.203

Le classifiche
La classifica del GP d’Aragona 2022
Enea Bastianini (Ducati) 41:35.462
Francesco Bagnaia (Ducati) + 0,0 s
Aleix Espargaró (Aprilia) + 6,1 s
Brad Binder (KTM) + 6,4 s
Jack Miller (Ducati) + 7,0 s
Classifica Mondiale Piloti
Fabio Quartararo (Yamaha) 211 punti
Francesco Bagnaia (Ducati) 201 punti
Aleix Espargaró (Aprilia) 194 punti
Enea Bastianini (Ducati) 163 punti
Jack Miller (Ducati) 134 punti

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Fonte:

Bollo auto: quanto pagano le Opel

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Auto di sostanza ricche di tecnologia alla portata di molte tasche: le vetture Opel hanno conquistato il pubblico europeo grazie a questa semplice formula.

Calcolare il bollo dei veicoli Opel è facile: sui modelli benzina e diesel “normali” basta moltiplicare 2,58 euro per ogni kW fino a 100 kW (oltre si sale a 3,87) e sulle ibride plug-in bisogna tener conto esclusivamente dei cavalli del motore termico. Per quanto riguarda le elettriche fa invece fede la voce P2 della carta di circolazione, cioè i “puledri” erogabili e mantenibili per almeno 30 minuti e non il valore massimo. Segnaliamo infine che molte regioni prevedono esenzioni dal bollo per i veicoli a emissioni zero (totale in Piemonte e in Lombardia e per i primi cinque anni nelle altre) e gli ibridi.

Quanto pagano di bollo le auto Opel

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Opel Corsa

  • 1.2 141,90 euro
  • 1.2 100 CV 190,92 euro
  • 1.2 130 CV 247,68 euro
  • 1.5 D 193,50 euro

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Opel Astra

  • 1.2 Turbo 110 CV 208,98 euro
  • 1.2 Turbo 130 CV 247,68 euro
  • Hybrid 296,70 euro
  • 1.5 Turbo D 247,68 euro

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Opel Mokka

  • 1.2 Turbo 190,92 euro
  • 1.2 Turbo 130 CV 247,68 euro
  • 1.5 diesel 208,98 euro

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Opel Crossland

  • 1.2 157,38 euro
  • 1.2 Turbo 110 CV 208,98 euro
  • 1.2 Turbo 130 CV 247,68 euro
  • 1.5 ECOTEC D 208,98 euro

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Opel Grandland

  • 1.2 T 247,68 euro
  • PHEV FWD 385,71 euro
  • PHEV AWD 439,89 euro
  • 1.5 diesel 247,68 euro

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Opel Corsa-e

  • 136 CV 147,06 euro

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Opel Mokka-e

  • 136 CV 147,06 euro

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Opel Combo-e Life

  • 136 CV 147,06 euro

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