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Le 10 auto più attese del 2023
Nel 2023 vedremo tante novità auto per tutti i gusti e tutte le tasche. Un mare di proposte termiche, ibride ed elettriche in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.
Di seguito troverete le 10 auto più attese del 2023: modelli principalmente francesi e italiani appartenenti soprattutto al segmento delle SUV grandi. Non mancano, però, proposte di altre nazioni e di altre categorie.
Le 10 auto più attese del 2023
Citroën C4 X
La Citroën C4 X è la variante con la coda della terza generazione della compatta francese. Prezzi da 25.300 euro e una gamma motori composta da quattro unità: due 1.2 turbo PureTech tre cilindri a benzina da 101 e 131 CV, un 1.5 turbodiesel BlueHDi da 131 CV e un’unità elettrica da 136 CV.
Ferrari Purosangue
La Ferrari Purosangue – prima auto di serie del Cavallino dotata di porte posteriori – è una grande SUV modenese a trazione integrale spinta da un motore 6.5 V12 a benzina da 725 CV.
Hyundai Ioniq 6
La Hyundai Ioniq 6 è una berlina media elettrica coreana disponibile a trazione posteriore (un motore, montato dietro, da 151 o 229 CV) o integrale (due motori in grado di generare una potenza complessiva di 325 CV). I prezzi? Da 47.550 euro.
Jeep Avenger
La Jeep Avenger è una piccola SUV statunitense che sarà inizialmente disponibile solo elettrica (con un motore da 156 CV). Più avanti arriverà una variante mild hybrid.
Lexus RX
La quinta generazione della Lexus RX è una grande SUV ibrida giapponese a trazione integrale in vendita a prezzi che partono da 80.000 euro. La gamma motori è composta da tre unità: due full hybrid benzina (2.5 da 250 CV e 2.4 turbo da 371 CV) e un 2.5 ibrido plug-in benzina da 309 CV.
Lotus Eletre
La Lotus Eletre è una grande SUV elettrica britannica a trazione integrale spinta da due motori. Prezzi da 98.490 euro e due varianti di potenza: 612 e 918 CV.
Maserati GranTurismo
La seconda generazione della Maserati GranTurismo è una supercar modenese disponibile a trazione posteriore o integrale. La gamma motori è composta da due 3.0 V6 biturbo a benzina da 490 e 550 CV e da una variante elettrica spinta da tre propulsori (ognuno capace di erogare una potenza massima di 408 CV).
Mercedes EQE SUV
La Mercedes EQE SUV è una grande SUV elettrica tedesca disponibile a trazione posteriore (un motore, montato dietro, da 292 CV) o integrale (due motori in grado di generare una potenza complessiva di 292 o 408 CV).
Peugeot 408
La Peugeot 408 è una berlina media a cinque porte francese sviluppata sullo stesso pianale della Citroën C5 X. Prezzi da 33.800 euro e una gamma motori composta da tre unità sovralimentate: un 1.2 turbo PureTech tre cilindri a benzina da 131 CV e due 1.6 turbo ibridi plug-in benzina Hybrid da 181 e 225 CV.
Polestar 3
La Polestar 3 è una grande SUV elettrica svedese a trazione integrale in vendita a prezzi che partono da 94.900 euro. I due motori elettrici sono disponibili in due varianti di potenza: 489 o 517 CV.
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MotoGP 2022 – GP Comunità Valenciana a Valencia: gli orari TV su Sky e TV8
Il GP della Comunità Valenciana a Valencia – ultima tappa della MotoGP 2022 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
Francesco Bagnaia è a un passo dal titolo iridato: gli basterà arrivare 14° o, in alternativa, sperare che Fabio Quartararo non vinca (evento che non si verifica da quasi cinque mesi).
MotoGP 2022 – GP Comunità Valenciana: cosa aspettarsi
Il circuito di Valencia – sede del GP della Comunità Valenciana, ultimo appuntamento della MotoGP 2022 – è un tracciato molto impegnativo per i freni ricco di curve lente. Una corsa monopolizzata da centauri italiani e spagnoli: dal 2007 a oggi solo Casey Stoner è riuscito a interrompere (per due volte) questo dominio.
Di seguito troverete il calendario del Gran Premio della Comunità Valenciana, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
MotoGP 2022 – Valencia, il calendario e gli orari TV
Venerdì 4 novembre 2022
09:00-09:40 | Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
09:55-10:40 | MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
10:55-11:35 | Moto2- Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
13:15-13:55 | Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
14:10-14:55 | MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
15:10-15:50 | Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
Sabato 5 novembre 2022
09:00-09:40 | Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
09:55-10:40 | MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
10:55-11:35 | Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
12:35-13:15 | Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP) |
13:30-14:00 | MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP) |
14:10-14:50 | MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP) |
15:10-15:50 | Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP) |
Domenica 6 novembre 2022
09:00-09:10 | Moto3 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP) |
09:20-09:30 | Moto2 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP) |
09:40-10:00 | MotoGP – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP) |
11:00 | Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 14:00 su TV8) |
12:20 | Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 15:15 su TV8) |
14:00 | MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 17:00 su TV8) |
MotoGP – I numeri del GP della Comunità Valenciana
LUNGHEZZA CIRCUITO | 4,0 km |
GIRI | 27 |
RECORD IN PROVA | Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’29″401 – 2016 |
RECORD IN GARA | Francesco Bagnaia (Ducati) – 1’31″042 – 2021 |
MotoGP – Il pronostico del GP della Comunità Valenciana 2022
1° Jack Miller (Ducati)
Jack Miller ama molto Valencia: tre podi nelle ultime tre partecipazioni.
Il centauro australiano vuole chiudere in bellezza l’esperienza in Ducati con una vittoria e a nostro avviso ha tutte le carte in regola per riuscirci.
2° Álex Rins (Suzuki)
Álex Rins disputerà a Valencia l’ultima corsa in sella alla Suzuki dopo aver mostrato ottime cose nelle ultime settimane (vittoria in Australia e quinto posto in Malaysia).
Il suo miglior piazzamento nel GP della Comunità Valenciana in MotoGP? Un secondo posto nel 2018.
3° Francesco Bagnaia (Ducati)
A Francesco Bagnaia bastano solo due punti per aggiudicarsi il campionato del mondo MotoGP 2022.
Il centauro torinese – reduce da tre podi consecutivi – lo scorso anno ha trionfato a Valencia.
Da tenere d’occhio: Marc Márquez (Honda)
Due vittorie e sei podi in sette partecipazioni: è questo lo strepitoso palmarès di Marc Márquez a Valencia in MotoGP.
Il sei volte campione del mondo nella classe regina del Motomondiale ha centrato un solo piazzamento in “top 3” in questa stagione sfortunata ma punta a essere uno dei protagonisti del prossimo anno.
La moto da seguire: Ducati
La Ducati si è già aggiudicata il titolo iridato Costruttori e (con la scuderia ufficiale) quello riservato ai team.
Ora manca solo il campionato Piloti con Bagnaia: bastano solo due punti…
Passione MotoGP
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Immatricolazioni auto ottobre 2022: tutti i dati e le classifiche
Le immatricolazioni auto in Italia continuano a crescere anche a ottobre 2022: + 14,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (115.827 vetture nuove vendute contro 101.103). Tra le “big” i risultati migliori sono arrivati da Audi (+ 82,12%) e Toyota (+ 55,89%).
Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto in Italia a ottobre 2022: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e dei 10 veicoli più acquistati in base al segmento, all’alimentazione e alla carrozzeria.
Immatricolazioni auto ottobre 2022: i 10 modelli più venduti in Italia
Anche a ottobre 2022 le due auto più amate dagli italiani sono state la Fiat Panda e la Lancia Ypsilon. Dietro di loro, però, troviamo la Jeep Renegade, rientrata in “top ten” e capace addirittura di scalzare dal podio la Fiat 500.
I cambiamenti alle prime dieci posizioni della classifica hanno riguardato esclusivamente SUV piccole: la già citata Renegade e la Toyota Yaris Cross hanno rimpiazzato la Toyota Aygo X e la Renault Captur.
Le 10 auto più vendute in Italia a ottobre 2022
Fiat Panda | 8.336 |
Lancia Ypsilon | 3.662 |
Jeep Renegade | 3.565 |
Citroën C3 | 2.959 |
Fiat 500 | 2.940 |
Ford Puma | 2.917 |
Toyota Yaris Cross | 2.586 |
Dacia Sandero | 2.473 |
Toyota Yaris | 2.311 |
Renault Clio | 2.254 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: la classifica delle Case più amate in Italia
Fiat è rimasta la Casa leader delle immatricolazioni auto in Italia anche a ottobre 2022. Al secondo posto troviamo Toyota, che ha superato Volkswagen e si è presa la medaglia d’argento.
Jeep e BMW sono entrate in “top 10” al posto di Mercedes e Dacia.
Le Case più vendute in Italia a ottobre 2022
Fiat | 13.377 (- 21,88%) |
Toyota | 9.032 (+ 55,89%) |
Volkswagen | 8.633 (+ 12,92%) |
Ford | 6.611 (+ 46,75%) |
Renault | 5.838 (+ 1,71%) |
Audi | 5.438 (+ 82,12%) |
Citroën | 5.374 (+ 43,84%) |
Peugeot | 5.118 (+ 15,30%) |
Jeep | 4.984 (+ 32,91%) |
Dacia | 4.889 (- 5,82%) |
BMW | 4.814 (+ 25,43%) |
Mercedes | 4.455 (+ 21,52%) |
Kia | 4.058 (+ 1,22%) |
Hyundai | 3.693 (- 15,38%) |
Lancia | 3.653 (+ 21,24%) |
Opel | 3.435 (+ 37,57%) |
DR | 2.695 (+ 196,81) |
Mini | 1.999 (+ 56,17%) |
Skoda | 1.835 (+ 111,41%) |
Nissan | 1.778 (- 16,72%) |
Suzuki | 1.729 (- 49,09%) |
Alfa Romeo | 1.642 (+ 116,62%) |
MG | 1.482 |
Volvo | 1.475 (+ 5,51%) |
Cupra | 1.028 (+ 66,34%) |
Lynk & Co | 930 (+ 340,76%) |
Seat | 838 (- 14,05%) |
Mazda | 797 (- 34,51%) |
Land Rover | 728 (- 15,74%) |
Honda | 708 (+ 0,57%) |
Porsche | 576 (- 3,19%) |
DS | 470 (+ 43,64%) |
Smart | 470 (- 31,09%) |
Maserati | 356 (+ 182,54%) |
Lexus | 245 (- 38,90%) |
Jaguar | 177 (- 6,35%) |
Mitsubishi | 114 (- 65,35%) |
Subaru | 109 (- 51,12%) |
Altre | 63 (+ 43,2%) |
Mahindra | 53 (- 5,36%) |
Ferrari | 41 (- 26,79%) |
Lamborghini | 35 (+ 66,67%) |
Tesla | 30 (- 66,29%) |
Ssangyong | 18 (- 73,13%) |
Aston Martin | 4 (- 20,00%) |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: top 10 per segmento
L’unica novità nella classifica delle immatricolazioni auto in Italia a ottobre 2022 relativa ai segmenti ha riguardato l’”E”: la BMW serie 5 ha superato la Tesla Model Y e si è presa lo scettro.
Le 10 auto più vendute in Italia a ottobre 2022 per segmento
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 “segmento A” più vendute in Italia
Fiat Panda | 8.336 |
Fiat 500 | 2.940 |
Toyota Aygo X | 2.077 |
Kia Picanto | 1.159 |
Hyundai i10 | 1.067 |
Renault Twingo | 590 |
Smart EQ fortwo | 468 |
Volkswagen up! | 322 |
Suzuki Ignis | 288 |
Abarth 500 | 131 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 “segmento B” più vendute in Italia
Lancia Ypsilon | 3.662 |
Citroën C3 | 2.959 |
Ford Puma | 2.917 |
Toyota Yaris Cross | 2.586 |
Dacia Sandero | 2.473 |
Toyota Yaris | 2.311 |
Renault Clio | 2.254 |
Renault Captur | 1.955 |
Volkwagen T-Cross | 1.822 |
DR 4.0 | 1.752 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 “segmento C” più vendute in Italia
Jeep Renegade | 3.565 |
Dacia Duster | 1.836 |
Volkswagen T-Roc | 1.776 |
Jeep Compass | 1.439 |
Volkswagen Golf | 1.407 |
Kia Sportage | 1.340 |
Hyundai Tucson | 1.226 |
Peugeot 3008 | 1.192 |
Fiat Tipo | 1.165 |
Audi A3 | 1.032 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 “segmento D” più vendute in Italia
Mercedes GLA | 1.345 |
Audi Q3 | 1.300 |
Volkswagen Tiguan | 1.187 |
Lynk & Co 01 | 930 |
Ford Kuga | 859 |
Audi Q5 | 778 |
Alfa Romeo Stelvio | 773 |
BMW X1 | 725 |
BMW X3 | 687 |
Land Rover Range Rover Evoque | 550 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 “segmento E” più vendute in Italia
BMW serie 5 | 301 |
Mercedes GLE | 262 |
Audi A6 | 237 |
BMW X5 | 220 |
Audi Q8 | 145 |
Mercedes GLE Coupé | 139 |
BMW X6 | 137 |
Porsche Cayenne | 121 |
Jaguar F-Pace | 113 |
Mercedes classe E | 79 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 “segmento F” più vendute in Italia
Porsche 911 | 122 |
Audi A8 | 42 |
Porsche Taycan | 35 |
Mercedes classe S | 34 |
Porsche Panamera | 30 |
Mercedes SL | 26 |
Mercedes GT Coupé 4 | 21 |
Lamborghini Urus | 19 |
Jaguar F-Type | 18 |
Maserati Ghibli | 14 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: top 10 per alimentazione
La graduatoria delle immatricolazioni auto in Italia a ottobre 2022 relativa all’alimentazione ha visto molti cambiamenti rispetto a settembre. Per quanto riguarda i modelli termici la Citroën C3 ha superato la Toyota Aygo X tra le vetture a benzina, la Peugeot 3008 è diventata la nuova regina delle diesel al posto della Fiat 500X e la DR 4.0 ha sorpassato la Dacia Sandero balzando al comando della classifica dei veicoli a GPL.
Capitolo elettrificazione: la Lynk & Co 01 ha soffiato lo scettro della categoria “ibride plug-in” alla Jeep Compass mentre la Smart EQ fortwo ha fatto lo stesso alla Tesla Model Y tra le elettriche.
Le 10 auto più vendute in Italia a ottobre 2022 per alimentazione
Immatricolazioni auto ottobre 2022: i 10 modelli a benzina più venduti in Italia
Citroën C3 | 2.263 |
Toyota Aygo X | 2.077 |
Volkswagen T-Cross | 1.822 |
MG ZS | 1.316 |
Volkswagen T-Roc | 1.289 |
Opel Corsa | 1.052 |
Hyundai i10 | 937 |
Peugeot 208 | 867 |
Kia Picanto | 846 |
Opel Mokka | 828 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: i 10 modelli diesel più venduti in Italia
Peugeot 3008 | 1.066 |
Peugeot 2008 | 1.044 |
Mercedes GLA | 972 |
Jeep Renegade | 900 |
Audi Q3 | 877 |
Fiat Tipo | 864 |
Alfa Romeo Stelvio | 749 |
Volkswagen Golf | 712 |
Citroën C3 | 696 |
Volkswagen Tiguan | 679 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: i 10 modelli a GPL più venduti in Italia
DR 4.0 | 1.708 |
Dacia Sandero | 1.681 |
Dacia Duster | 1.159 |
Fiat Panda | 881 |
Renault Captur | 731 |
Dacia Jogger | 588 |
Renault Clio | 559 |
DR 6.0 | 541 |
Lancia Ypsilon | 332 |
Kia Stonic | 326 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: i 10 modelli a metano più venduti in Italia
Volkswagen Golf | 87 |
Seat Leon | 70 |
Seat Arona | 49 |
Seat Ibiza | 46 |
Skoda Octavia | 44 |
Audi A3 | 43 |
Skoda Kamiq | 31 |
Volkswagen Polo | 28 |
Volkswagen up! | 24 |
Fiat Panda | 19 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 ibride più vendute in Italia
Fiat Panda | 7.070 |
Lancia Ypsilon | 3.328 |
Ford Puma | 2.881 |
Toyota Yaris Cross | 2.586 |
Fiat 500 | 2.457 |
Toyota Yaris | 1.534 |
Jeep Renegade | 1.294 |
Hyundai Tucson | 1.106 |
Kia Sportage | 1.021 |
Nissan Qashqai | 967 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 ibride plug-in più vendute in Italia
Lynk & Co 01 | 930 |
Jeep Renegade | 800 |
Jeep Compass | 557 |
Volvo XC40 | 455 |
Audi Q3 | 242 |
BMW serie 2 Active Tourer | 198 |
Mercedes GLA | 167 |
BMW X2 | 147 |
Mini Countryman | 146 |
Mercedes GLE | 112 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 elettriche più vendute in Italia
Smart EQ fortwo | 468 |
Renault Twingo E-Tech Electric | 419 |
Fiat Nuova 500 | 397 |
Peugeot e-208 | 282 |
Mini Full Electric | 198 |
Renault Mégane E-Tech Electric | 164 |
Volkswagen ID.3 | 137 |
Peugeot e-2008 | 117 |
Audi Q4 e-tron | 117 |
Cupra Born | 99 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: top 10 per carrozzeria
La Jeep Renegade è diventata la fuoristrada più amata dagli italiani a ottobre 2022 al posto della Tesla Model Y e la Fiat Tipo SW ha conquistato il primo posto tra le station wagon superando la Skoda Octavia Station.
Tra le multispazio la Renault Kangoo è diventata la nuova leader del segmento (primato precedentemente detenuto dalla Citroën ë-Berlingo) mentre tra le coupé la BMW i4 ha superato la sorella termica serie 4.
Le 10 auto più vendute in Italia a ottobre 2022 per carrozzeria
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 crossover più vendute in Italia
Ford Puma | 2.917 |
Jeep Renegade | 2.765 |
Toyota Yaris Cross | 2.141 |
Toyota Aygo X | 2.077 |
Renault Captur | 1.955 |
Volkswagen T-Cross | 1.822 |
DR 4.0 | 1.752 |
Volkswagen T-Roc | 1.696 |
Dacia Duster | 1.599 |
Peugeot 2008 | 1.596 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 berline più vendute in Italia
Fiat Panda | 8.336 |
Lancia Ypsilon | 3.662 |
Citroën C3 | 2.959 |
Fiat 500 | 2.621 |
Dacia Sandero | 2.473 |
Toyota Yaris | 2.311 |
Renault Clio | 2.254 |
Peugeot 208 | 1.606 |
Opel Corsa | 1.295 |
Volkswagen Golf | 1.272 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 fuoristrada più vendute in Italia
Jeep Renegade | 800 |
BMW X3 | 673 |
Audi Q5 | 644 |
Alfa Romeo Stelvio | 632 |
Jeep Compass | 560 |
Land Rover Range Rover Evoque | 534 |
Toyota Yaris Cross | 445 |
Mercedes GLC Coupé | 414 |
Suzuki Vitara | 381 |
Volvo XC60 | 343 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 station wagon più vendute in Italia
Fiat Tipo SW | 473 |
Toyota Corolla Station | 428 |
Audi A4 Avant | 424 |
BMW serie 3 Touring | 372 |
Peugeot 308 Station | 355 |
Ford Focus Station | 320 |
Skoda Octavia Station | 252 |
BMW serie 5 Touring | 249 |
Volkswagen Passat Variant | 244 |
Audi A6 Avant | 218 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 4 monovolume compatte più vendute in Italia
Dacia Jogger | 654 |
BMW serie 2 | 372 |
Mercedes classe B | 155 |
Volkswagen Touran | 33 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 cabrio e spider più vendute in Italia
Fiat 500 | 319 |
Mini Cabrio | 74 |
Porsche 911 Cabriolet | 55 |
Mazda MX-5 | 53 |
Smart EQ fortwo cabrio | 51 |
Mercedes SL | 26 |
Volkswagen T-Roc Cabriolet | 23 |
Abarth 500 | 18 |
BMW serie 4 Cabrio | 16 |
Ferrari Portofino | 12 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 multispazio più vendute in Italia
Renault Kangoo | 132 |
Peugeot e-Rifter | 117 |
Volkswagen Caddy | 115 |
Citroën ë-Berlingo | 114 |
Fiat Qubo | 83 |
Ford Tourneo Connect | 76 |
Toyota Proace City | 55 |
Opel Combo-e Life | 40 |
Nissan Townstar | 23 |
Fiat E-Doblò | 9 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 10 coupé più vendute in Italia
BMW i4 | 92 |
BMW serie 4 | 70 |
Porsche 911 | 67 |
Toyota GR86 | 60 |
BMW serie 2 | 59 |
Porsche Taycan | 35 |
Porsche Panamera | 30 |
Mercedes GT Coupé 4 | 21 |
Ford Mustang | 18 |
Jaguar F-Type | 16 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: la piccola monovolume più venduta in Italia
Fiat 500L | 32 |
Immatricolazioni auto ottobre 2022: le 9 monovolume grandi più vendute in Italia
Mercedes classe V | 116 |
Toyota Proace Verso | 29 |
Peugeot e-Traveller | 24 |
Volkswagen Multivan | 20 |
Citroën ë-Spacetourer | 19 |
Opel Zafira-e Life | 7 |
Volkswagen ID. Buzz | 7 |
Renault Espace | 4 |
Mercedes EQV | 3 |
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Multa al semaforo rosso: quando si prende e quando è contestabile
Il Codice della Strada, tre le tante regole, come ben sappiamo impone di rispettare il semaforo rosso, si tratta infatti di una condizione che garantisce la sicurezza a tutti gli utenti che circolano sulla strada, sia pedoni, che ciclisti e qualsiasi altro mezzo. Vediamo cosa bisogna sapere sulla multa per semaforo rosso.
Quando arriva la multa per semaforo rosso
Se un utente non rispetta la segnaletica del semaforo, rischia di prendere la multa. Secondo quanto afferma l’articolo 41 del Codice della Strada infatti: “Durante il periodo di accensione delle luci rosse (…) i veicoli non devono superare la striscia di arresto; in mancanza di tale striscia, i veicoli non devono impegnare l’eventuale area di intersezione, né l’attraversamento pedonale antistante, né oltrepassare il segnale, in modo da poterne osservare le indicazioni”.
Come si prende la multa per semaforo rosso? Può succedere che i vigili urbani siano nelle vicinanze e vedano il comportamento errato dell’automobilista o altro utente al semaforo. In questo caso, possono fermare immediatamente il soggetto e contestare la violazione del Codice della Strada. Altrimenti la multa arriva a casa entro 90 giorni dalla data in cui è stata commessa l’infrazione.
Multa e decurtazione dei punti
Chi passa con il semaforo rosso rischia una sanzione pecuniaria e la decurtazione dei punti dalla patente. Il rischio è molto grave, quindi il Codice è severo in materia. Di seguito i costi della multa:
- da 163 a 646 euro se l’infrazione avviene tra le 7 e le 22;
- da 200 a 646 euro se invece si passa col semaforo rosso tra le 22 e le 7.
Se la multa viene pagata entro 5 giorni dalla notifica, allora è possibile versare l’importo scontato del 30%.
Oltre alla multa, come abbiamo detto, l’infrazione comporta anche la decurtazione di 6 punti dalla patente, che diventano 12 per i neopatentati (raddoppiano per Legge). Se un utente commette la stessa infrazione nell’arco del bimestre, è prevista la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Dopo quanto arriva la multa?
Come recita l’art. 201 del Codice della Strada relativo alla notificazione delle violazioni “Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall’accertamento, essere notificato al trasgressore o, quando questi non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di un veicolo a motore, munito di targa, ad uno dei soggetti indicati nell’art.
196, quale risulta dall’archivio nazionale dei veicoli e dal P.R.A. alla data dell’accertamento. Se si tratta di ciclomotore la notificazione deve essere fatta all’intestatario del contrassegno di identificazione”.
È possibile fare ricorso per la multa per semaforo rosso?
Si può fare ricorso in tre modi differenti:
- ricorrendo al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica, il costo è di 43 euro per le sanzioni di importo inferiore a 1100 euro;
- ricorrendo al Prefetto, entro 60 giorni dalla notifica, è gratuito;
- autotutela, presso l’ente stesso che ha emesso la multa, non c’è limite di tempo.
Quando si può fare ricorso?
I casi principali per cui si può contestare la multa per semaforo rosso sono:
- se non c’è contestazione immediata dei vigili al momento dell’infrazione, obbligatoria per i semafori che non sono messi a presidio di un incrocio;
- in presenza di telecamera al semaforo, si può fare ricorso solo per far verificare l’omologazione dei sistemi video. Se non sono omologati, si può contestare la multa presa;
- se non c’è una foto che prova l’avvenuta infrazione (non contestata immediatamente) e arriva per posta il verbale redatto dai vigili sul posto, che non hanno potuto fermare il mezzo che sfrecciava con semaforo rosso. In questo caso è ovviamente necessario avere degli elementi che provino che l’utente non abbia colpa.
Multa con semaforo giallo
Facciamo una puntualizzazione, visto che molti utenti si chiedono se è possibile prendere la multa anche passando con il semaforo giallo. Il Codice della Strada, all’articolo 41, afferma che si rischiano le stesse sanzioni di chi passa con la luce rossa accesa. Il colore giallo infatti significa “rallentare”. La Cassazione ammette una sola eccezione: è possibile passare con il giallo senza rischiare la multa solo se il veicolo non ha la possibilità di fermarsi in tempo, senza creare disagi alla circolazione (il lasso di tempo che si considera sono i tre secondi che corrono nel passaggio dalla luce verde a gialla).
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Auto aziendali, cosa sono e chi le utilizza: le regole
Le auto aziendali sono una categoria di vetture che vengono intestate alle aziende e che vengono infatti utilizzate dal personale delle ditte stesse per un determinato periodo di tempo che può essere compreso tra un minimo di sei mesi e un massimo di due anni. Quando si usurano le auto aziendali vengono sostituite con altre nuove. Acquistare un’auto aziendale costa meno rispetto ad un’auto privata; anche questa tipologia di vetture può essere di seconda mano, chiaramente deve essere controllata, perché solitamente si tratta di macchine che percorrono molti km. Vediamo nel dettaglio tutte le informazioni che è necessario conoscere sulle auto aziendali.
Cosa bisogna sapere in particolare sulle auto aziendali?
Partiamo dai “fringe benefit”: per chi non lo sapesse ancora, la retribuzione dei dipendenti di un’azienda può avvenire ovviamente con lo stipendio e anche attraverso questi benefit appunto, che possono essere dei beni o dei servizi che il datore di lavoro stesso concede al lavoratore, e il cui controvalore viene comunque calcolato e quindi incluso nella busta paga di ogni dipendente che ne beneficia. Tra questi fringe benefit rientra anche l’utilizzo di un’auto aziendale.
Come funziona l’utilizzo dell’auto aziendale da parte dei dipendenti di una ditta?
La disciplina dell’auto aziendale prevede che:
- il veicolo viene consegnato al dipendente che lo deve obbligatoriamente utilizzare durante l’attività e l’orario di lavoro. Non vi è alcun vantaggio personale nell’uso dell’auto aziendale, infatti al termine della giornata il lavoratore riconsegna la vettura alla ditta e torna a casa col proprio mezzo, oppure
- l’auto aziendale è un fringe benefit quando rappresenta un beneficio personale che viene concesso a tutti i lavoratori che, all’interno dell’azienda, hanno una carica di prestigio. In questo caso viene imputato, nella busta paga del dipendente, l’intero reddito che corrisponde al benefit che deriva dall’utilizzo personale dell’auto aziendale;
- esistono anche casi di uso promiscuo della macchina aziendale, è una forma di utilizzo molto comune e diffusa. L’auto in oggetto viene usata soprattutto per svolgere la propria attività lavorativa, ma può essere utilizzata anche a scopo personale.
Quindi viene calcolata la percentuale di utilizzo personale, in modo forfettario, che è del 30% su una percorrenza media di circa 15.000 km all’anno. A seconda del costo chilometrico che è stabilito per ogni modello dall’ACI (che pubblica le tabelle aggiornate di anno in anno), si ottiene il corrispondente valore economico da inserire in busta paga.
Auto aziendale: quali sono i costi di manutenzione, gestione e utilizzo ad essa collegati?
L’auto aziendale chiaramente prevede dei costi di gestione. Possiamo calcolare che ogni anno la spesa necessaria per la cura e la manutenzione del veicolo vada da circa 3.000 a circa 4.000 euro. In questa spesa rientrano il carburante, la manutenzione e l’usura del mezzo, le spese per il bollo, l’assicurazione e il cambio gomme. Si può anche usufruire della detraibilità dell’IVA al 40% per le auto aziendali con uso promiscuo e al 100% per quelle ad uso esclusivamente lavorativo.
Ci sono delle imprese che redigono un regolamento per specificare le norme per l’utilizzo delle auto aziendali, con prescrizioni per il lavoratore e disciplina assicurativa inclusa. Chiaramente è obbligatorio il rispetto del Codice della Strada, è vietato far guidare il veicolo a terzi, devono essere comunicati eventuali guasti, furti, incendi. È assolutamente vietato guidare in stato di alterazione per alcolici o droghe.
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Come si utilizza il cavo AUX in auto?
Il cavo AUX si può usare in auto per aumentare quelle che sono le prestazioni dell’impianto audio collegando dei lettori esterni, degli amplificatori o le cuffie. Le vetture moderne in genere presentano sistemi di infotainment con accessori e dispositivi multimediali già incorporati, tra cui l’impianto audio con radio, lettore CD e MP3, e porte AUX e USB, in cui inserire appunto i cavi specifici.
Cavo AUX, come funziona?
Si tratta del cavo che deve essere inserito nell’ingresso apposito, che si presenta come un foro circolare, attraverso un jack di 3.5 mm di diametro. I cavi AUX più diffusi sono quelli degli auricolari e delle cuffie e permettono a conducente o passeggeri di ascoltare stereo o radio senza altoparlanti.
È possibile anche migliorare le prestazioni dell’autoradio usando l’AUX. Se le frequenze radio non vengono recepite in maniera chiara e pulita, e le cause possono essere differenti (anche l’antenna datata) oppure se l’impianto non regge musica ad alto volume, allora grazie all’AUX si può collegare un lettore esterno all’impianto, tra cui per esempio l’iPod o lo smartphone e altri dispositivi.
È possibile usare lo stesso insert anche per attaccare casse ed amplificatori, aumentando le prestazioni dell’autoradio. Il nostro consiglio, per i migliori risultati, è usare un cavo AUX stereo.
Cavo AUX per auto: i costi
A seconda delle esigenze dell’utente, esistono differenti tipologie di cavi AUX per autoradio:
- con mini jack a entrambe le estremità (il doppio ‘maschio’);
- con doppia presa, AUX da una parte e USB femmina da 2.0 dall’altra;
- con spinotto specifico per autoradio o per un particolare modello di auto.
Può cambiare anche la lunghezza, in genere i più usati e diffusi sono quelli da 1 metro, il jack ha sempre diametro 3.5 mm. Il prezzo è modesto, in genere parte da 5 euro e non supera mai i 20 euro, accessibile a tutti.
Come si installa il cavo AUX in auto?
Un’autoradio di serie potrebbe non essere dotata di ingresso AUX, soprattutto se molto datata. All’impianto stereo della macchina è possibile aggiungere, se compatibile ovviamente, il cavo AUX con il jack maschio.
Attenzione: fate eseguire questi lavori sempre e solo al vostro elettrauto di fiducia, a meno che non siate esperti o non sappiate già dove mettere le mani, e quindi vogliate affidarvi al fai da te.
Quali sono i pregi e difetti del cavo AUX in auto? Vediamoli insieme
Decidere di equipaggiare la propria autoradio un po’ datata con un cavo AUX, come abbiamo visto sinora, ha il grande pregio di essere fattibile in maniera semplice e molto economica. Infatti non è necessario un grande esborso di denaro e nemmeno un procedimento molto laborioso e complesso. Questi quindi sono gli aspetti positivi legati all’aggiunta del cavo AUX in auto, ma bisogna dire che ci sono anche degli aspetti negativi, per cui bisogna sapere che è necessario scendere a compromessi.
Innanzitutto la qualità audio migliora, ma sicuramente non si può paragonare a quella offerta dai sistemi audio tecnologicamente avanzati, come gli impianti Hi-Fi. Il motivo è semplice, in questo casi infatti (col cavo AUX) il segnale audio viene amplificato. Altra difficoltà riguarda invece il punto di vista pratico, infatti la gestione del lettore esterno che riproduce musica (es. smartphone) potrebbe non essere sempre semplice e essere anzi d’impaccio (senza dimenticare che il telefono o altri dispositivi collegati per la musica tendono chiaramente a scaricarsi molto più rapidamente).
Qual è il significato del termine AUX?
AUX è il diminutivo di “ausiliario”.
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Come funziona il recupero punti della patente?
Il sistema della patente a punti è stato introdotto nel 2003 e ha funzione meritocratica, premia infatti tutti gli automobilisti più responsabili, che non commettono infrazioni al Codice della Strada, andando a punire invece chi commette violazioni della legge. Il saldo punti infatti può aumentare o diminuire a seconda del comportamento del guidatore, ma esistono dei corsi di recupero per poter appunto riguadagnare il punteggio perso.
Recupero punti patente: a chi è dedicato
Il sistema della patente a punti è in vigore dal 1° luglio 2003, il funzionamento è molto semplice. Ogni patentato riceve inizialmente un saldo totale di 20 punti e, in caso non commetta infrazioni, questi possono salire: 2 ogni due anni, fino a 30 punti al massimo. Chi perde invece punti? Chi commette infrazioni al Codice della Strada. Il numero è legato alla violazione in sé, si possono perdere da 1 a 10 punti per ogni infrazione, che raddoppiano in caso di conducente neopatentato. Chi commette più infrazioni nello stesso tempo, allora può arrivare fino alla decurtazione di 15 punti.
È possibile perdere tutti i punti?
Sì, eccome. Se la violazione commessa provoca la sospensione della patente. Per riaverli è necessario procedere con la revisione della patente stessa. La decurtazione dei punti è sempre accompagnata da una multa, più o meno cara, a seconda di quanto previsto dal Codice della Strada. I punti persi possono essere recuperati, la procedura da seguire cambia in base al saldo punti, se è ridotto o arrivato addirittura a zero.
Come funziona il recupero punti patente?
Se l’automobilista a cui sono stati decurtati dei punti dalla patente ha un punteggio maggiore di zero, allora può recuperare quelli persi a scuola guida, frequentando le lezioni dell’autoscuola o di uno dei centri autorizzati dalla Ministero dei Trasporti.
Se invece il titolare della patente non ha più alcun punto sul suo documento di guida, allora deve procedere con la revisione della sua patente, entro 30 giorni dalla notifica, periodo in cui può circolare con la sua auto. Prima del 30° giorno però è necessario che l’automobilista superi l’esame di teoria a quiz per ottenere il pieno punteggio della sua licenza.
Se il test invece dovesse avere esito negativo, allora la patente viene revocata, ed è necessario attendere un anno per poterne conseguire una nuova.
Il meccanismo a punti prevede anche che si possano recuperare per buona condotta, ma solo se l’automobilista non arriva a zero. Il conducente riceve un bonus per tornare ai 20 punti se in 2 anni non commette violazioni della legge che comportano la decurtazione di punti. Se un automobilista commette un’infrazione da 5 punti e in seguito (nei 12 mesi) altre due infrazioni da almeno 5 punti, allora dovrà affrontare revisione della patente e esami.
Corsi di recupero dei punti della patente: il costo
In base al numero dei punti persi (da recuperare) e alla tipologia di patente, cambia la durata del corso. Per recuperare 6 punti della patente B, ad esempio, servono 12 ore di lezione, da seguire in 2 settimane consecutive. Il limite massimo raggiungibile è sempre di 20 punti, si può superare solo con il meccanismo premiale. Il corso ha frequenza obbligatoria, le assenze devono essere recuperate.
A cosa servono le lezioni? A ripassare le norme del Codice della Strada, soprattutto gli argomenti che hanno portato alla decurtazione dei punti degli automobilisti iscritti al corso.
Quanto costa? Si parte da un prezzo di base di 180 euro, ma dipende dal numero di ore di lezione e dal tipo di patente. Alla fine del corso ogni automobilista riceve il suo attestato, una copia viene trasmessa alla Motorizzazione Civile, per l’aggiornamento del saldo punti.
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SUV a trazione posteriore: l’elenco completo (con i prezzi)
Il concetto di SUV a trazione posteriore può sembrare una contraddizione considerando le forme da 4×4 e l’indole off-road delle crossover. Eppure sono sempre più le Sport Utility a due ruote motrici (quelle dietro): vetture amate da chi non ha particolari esigenze di mobilità su superfici a scarsa aderenza e non può rinunciare alla posizione di seduta alta per dominare il traffico.
La maggior parte delle SUV spinte esclusivamente dalle ruote dietro è elettrica (complice la scelta tecnica di alcune Case di posizionare il motore sull’asse posteriore) ma non mancano soluzioni termiche e ibride come l’Alfa Romeo Stelvio, la BMW X3 e la Mazda CX-60.
Di seguito troverete l’elenco completo (con i prezzi) di tutte le SUV a trazione posteriore in commercio in Italia: tante proposte per tutti i gusti e tutte le esigenze.
SUV a trazione posteriore: l’elenco completo (con i prezzi)
Alfa Romeo Stelvio RWD
L’Alfa Romeo Stelvio RWD è la variante a trazione posteriore della SUV media del Biscione. Sviluppata sullo stesso pianale della Giulia, ospita sotto il cofano un motore 2.1 Turbodiesel da 160 CV. I prezzi? Da 56.200 euro.
Audi Q4 e-tron
L’Audi Q4 e-tron a trazione posteriore è una SUV compatta elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) offerto in due varianti di potenza: 170 e 204 CV. I prezzi? Da 49.050 euro.
Audi Q4 Sportback e-tron
L’Audi Q4 Sportback e-tron a trazione posteriore è spinta da un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza: 170 e 204 CV. La variante “filante” della SUV compatta elettrica di Ingolstadt è in vendita a prezzi che partono da 51.100 euro.
BMW X3 sDrive18d
La BMW X3 sDrive18d è la variante a trazione posteriore della terza generazione della SUV media tedesca. Sviluppata sullo stesso pianale di X4, i4 e iX3 e in vendita a prezzi che partono da 57.050 euro, ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbodiesel mild hybrid da 150 CV.
BMW iX3
La BMW iX3 è una SUV media elettrica a trazione posteriore sviluppata sullo stesso pianale della X3, della X4 e della i4. Prezzi da 71.900 euro e un motore elettrico (montato dietro) da 286 CV.
Ford Mustang Mach-E
La Ford Mustang Mach-E a trazione posteriore è una SUV media elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza: 269 e 294 CV. I prezzi?
Da 62.700 euro.
Hyundai Ioniq 5
La Hyundai Ioniq 5 a trazione posteriore è una SUV compatta elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza: 170 e 228 CV. I prezzi partono da 47.050 euro.
Kia EV6 RWD
La Kia EV6 RWD è la variante a trazione posteriore della SUV media elettrica coreana. Prezzi da 55.450 euro e un motore elettrico (montato dietro) da 228 CV.
Mazda CX-60 3.3L e-Skyactiv D 200CV
La Mazda CX-60 3.3L e-Skyactiv D 200CV è la variante a trazione posteriore della SUV media ibrida giapponese. Prezzi da 49.900 euro e, sotto il cofano, un motore 3.3 turbodiesel mild hybrid e-Skyactiv D a sei cilindri in linea da 200 CV.
Mercedes EQS SUV
La Mercedes EQS SUV a trazione posteriore è una grande SUV elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) da 360 CV. I prezzi? Da 138.669 euro.
MG Marvel R
La MG Marvel R a trazione posteriore è una SUV media elettrica spinta da due motori elettrici (montati dietro) in grado di generare una potenza complessiva di 179 CV. I prezzi? Da 42.690 euro.
Skoda Enyaq iV
La Skoda Enyaq iV a trazione posteriore è una SUV compatta elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza: 179 e 204 CV. I prezzi partono da 46.600 euro.
Skoda Enyaq Coupé iV
La Skoda Enyaq Coupé iV è la variante “filante” della SUV compatta elettrica ceca. La versione a trazione posteriore monta un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza – 179 e 204 CV – ed è in vendita a prezzi che partono da 49.900 euro.
Tesla Model Y RWD
La Tesla Model Y RWD è la variante a trazione posteriore (un motore montato dietro) della SUV media elettrica statunitense. Il prezzo? 50.970 euro.
Volkswagen ID.4 Pro Performance
La Volkswagen ID.4 Pro Performance è la variante a trazione posteriore della SUV compatta elettrica tedesca. Sviluppata sullo stesso pianale della ID.3 e della ID.5, costa 54.700 euro ed è spinta da un motore elettrico (montato dietro) da 204 CV.
Volkswagen ID.5 Pro Performance
La Volkswagen ID.5 Pro Performance è la variante a trazione posteriore della SUV compatta elettrica tedesca. Sviluppata sullo stesso pianale della ID.3 e della ID.4, costa 56.950 euro ed è spinta da un motore elettrico (montato dietro) da 204 CV.
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Audi S3 Sportback: sobrietà racing
La S3 Sportback è un modello particolare nella gamma Audi. La variante sportiva “garbata” della quarta generazione della compatta tedesca (sviluppata sullo stesso pianale della Volkswagen Golf) è una “segmento C” elegante a trazione integrale perfetta per chi cerca le prestazioni ma non ama apparire. Esteticamente è più simile a una A3 “normale” che alla cattivissima RS 3 Sportback ma nasconde sotto il cofano un motore 2.0 turbo benzina da ben 310 CV.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’Audi S3 Sportback: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Audi S3 Sportback: cosa cambia nel design rispetto a una A3
L’Audi S3 Sportback si distingue esteticamente dalla A3 “standard” per l’ampia mascherina single frame esagonale con motivo a nido d’ape in nero titanio, per le grandi prese d’aria squadrate, per le calotte degli specchietti retrovisori in look alluminio e per i cerchi in lega da 18″ (da 19″ per l’allestimento sport attitude). Le feritoie tra calandra e cofano motore omaggiano la mitica Sport quattro del 1984 mentre la coda è impreziosita da un estrattore, da quattro terminali di scarico e da uno spoiler (disponibile anche in carbonio).
Dentro spiccano invece il pacchetto interno S line, gli inserti in alluminio e i sedili anteriori sportivi (parzialmente rivestiti con materiali ottenuti dal riciclo delle bottiglie in PET) con poggiatesta integrati, cuciture a contrasto e logo S sugli schienali.
Audi S3 Sportback: come va il motore 2.0 TFSI
Il motore 2.0 turbo benzina TFSI montato dall’Audi S3 Sportback è ricco di cavalli (310) e può vantare una cilindrata relativamente contenuta che contribuisce a mantenere a livelli “umani” i costi di gestione. Un propulsore – presente anche sotto il cofano delle Cupra Leon Sportstourer e Formentor – scattante (“0-100” in 4,8 secondi) e in grado di regalare una spinta corposa ai bassi regimi. I consumi sono in linea con quelli delle rivali: la Casa di Ingolstadt dichiara percorrenze superiori a 12 km/l ma nella realtà solo adottando uno stile di guida normale si riesce a stare sopra quota 10.
Audi S3 Sportback: la praticità non è il suo forte
Il divano posteriore dell’Audi S3 Sportback è largo ma i centimetri a disposizione delle gambe e della testa di chi si accomoda dietro non sono molti. Chi è abituato alle A3 a due ruote motrici potrebbe trovare il bagagliaio poco soddisfacente: il vano (325 litri che diventano 1.145 in configurazione a due posti) è più piccolo a causa del differenziale posteriore che toglie molto spazio.
Audi S3 Sportback: prezzo alto, dotazione da integrare
L’Audi S3 Sportback protagonista del nostro primo contatto costa parecchio (51.950 euro) e ha una dotazione di serie non molto ricca:
Pacchetti di equipaggiamento/design
- Pacchetto luci interne parzialmente a LED
Cerchi/pneumatici
- Cerchi in lega d’alluminio a 5 razze doppie a V in design S, grigio grafite 8 J x 18
Luce
- Proiettori a LED con gruppi ottici posteriori a LED
- Lavafari
- Sensore luci/pioggia
Specchietti
- Specchietto interno schermabile automaticamente, senza cornice
- Specchietti retrovisori esterni in look alluminio
- Specchietti retrovisori esterni regolabili, riscaldabili, ripiegabili elettricamente e con funzione automatica di antiabbagliamento
Sistemi di chiusura
- Chiave con telecomando con Safelock e avviamento Keyless-go
- Antifurto
- Sicura per bambini ad azionamento elettrico
Sistemi per il tetto e cristalli
- Parabrezza in vetro insonorizzante
Ulteriori equipaggiamenti esterni
- Griglia Singleframe con cornice cromata e motivo a nido d’ape con inserti lucidi
- Inserto allo spoiler anteriore in grigio acciaio
- Denominazione modello posteriore e badge “S3” sulla griglia anteriore
- Paraurti con prese d’aria laterali dal look S line in grigio acciaio, longarine sottoporta in grigio acciaio e diffusore S posteriore con inserto lucido
- Terminali di scarico cromati a sezione ovale, due a sinistra e due a destra
- Spoiler S line posteriore verniciato nello stesso colore della carrozzeria
- Modanature finestrini in nero
Sedili
- Supporto lombare a 4 vie per i sedili anteriori, a regolazione elettrica in senso orizzontale e verticale
- Sedili anteriori regolabili elettricamente
- Rivestimento in tessuto Puls/mono.pur 550 per interni S line per sedili sportivi
- Poggiabraccia centrale anteriore in similpelle
- Schienale del sedile posteriore ribaltabile
- Sedili anteriori sportivi con poggiatesta integrati e fianchetti dei sedili pronunciati per un maggiore sostegno laterale in curva
- 3 poggiatesta posteriori regolabili manualmente
Inserti decorativi
- Battitacchi anteriori con inserto in alluminio con logo S illuminato
- Inserto alla plancia in alluminio Spektrum scuro, profili plancia e cruscotto con finitura effetto seta grigio platino
Cielo dell’abitacolo
- Cielo vettura in tessuto nero
Volante ed elementi di comando
- Sterzo progressivo
- Volante multifunzione plus in pelle a 3 razze con bilancieri
Climatizzazione
- Climatizzatore automatico bizona
Ulteriori equipaggiamenti interni
- Pacchetto interni S line
- Elementi in look alluminio per interni
Sistemi di fissaggio dei bagagli e sistemi portaoggetti
- Pacchetto portaoggetti e vano bagagli
Infotainment
- MMI radio plus
- Audi smartphone interface
- Ricezione radio digitale (DAB)
- 2 prese USB-C posteriori
- Interfaccia Bluetooth
- Audi virtual cockpit plus da 12,3″
- Audi sound system
- Sistema di navigazione MMI plus con MMI touch
- Audi connect Navigation & Infotainment plus
- Chiamata di emergenza e assistenza con Audi connect Remote & Control
Sistemi di assistenza
- Assistente agli ostacoli con assistente alla svolta (turn assist)
- Freno di stazionamento elettromeccanico con assistenza alla partenza
- Sistema di ausilio al parcheggio plus con assistente al parcheggio
- Cruise Control
- Adaptive speed assist (ACC)
- Audi pre sense front
- Lane departure warning
Tecnica e sicurezza
- Freni anteriori e posteriori a disco con pinze verniciate in nero e logo S all’anteriore
- Audi drive select per assetto di serie
- Assetto sportivo specifico per modelli S ribassato di 15 mm
- Start&stop system per il recupero di energia
- Kit riparazione pneumatici
- Airbag anteriori laterali integrati nello schienale, per la testa (proteggono i passeggeri anteriori e dei posti posteriori esterni in caso di collisioni laterali) e airbag centrale (riempie lo spazio tra i sedili anteriori per ridurre l’urto tra guidatore e passeggero in caso di impatto laterale)
- Disattivazione airbag passeggero anteriore
- i-Size per i sedili posteriori laterali
- Indicatore perdita pressione pneumatici
- Attrezzi di bordo
- Kit primo soccorso e triangolo di emergenza, con due giubbottini d’emergenza
Sorprende dover pagare a parte accessori utili come gli abbaglianti automatici (120 euro) e la telecamera per retromarcia (500 euro). Senza dimenticare i tanti (troppi) ADAS optional.
Scheda tecnica
Caratteristiche motore | turbo benzina, 4 cilindri in linea, 1.984 cc, 310 CV |
Cambio | automatico (doppia frizione) a 7 rapporti |
Trazione | integrale permanente |
Dimensioni | 4,35/1,82/1,44 metri |
Acc.
0-100 km/h |
4,8 s |
Consumi | 12,0-12,3 km/l |
Prezzo | 51.950 euro |
Dove l’abbiamo guidata
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’Audi S3 Sportback tra Brindisi e Lecce: un percorso molto pianeggiante contraddistinto da tratti urbani ed extraurbani con poche curve. La compatta teutonica si è rivelata una supercar per tutti i giorni: un’auto in grado di scattare da 0 a 100 chilometri orari in meno di 5 secondi ma al tempo stesso di garantire un buon comfort nei lunghi viaggi grazie a una taratura delle sospensioni rigida ma non in modo esagerato. Non è la migliore “segmento C” grintosa in commercio ma è indubbiamente quella più equilibrata: nello stile, nel comportamento stradale e nell’uso quotidiano.
Incollata all’asfalto e ben supportata dall’assetto ribassato di 1,5 cm rispetto alla A3 “normale”, da uno sterzo preciso, da freni potenti (quattro dischi autoventilanti) e da un cambio (automatico a doppia frizione a 7 rapporti) rapido nei passaggi marcia, può vantare un abitacolo ben insonorizzato e un motore silenzioso. Pure troppo a volte…
NON TUTTI SANNO CHE – La provincia di Brindisi è una delle maggiori produttrici di energia elettrica in Italia.
Dove vorremmo guidarla
Avremmo voluto mettere alla prova la S3 Sportback su qualche strada di montagna per sfruttare la pronta risposta del motore ai bassi regimi. Sarà per un’altra volta.
Le concorrenti
BMW M135i | La rivale più agguerrita della S3 è meno divertente nelle curve della compatta Audi ma monta un motore più pronto ai bassi regimi e meno assetato di benzina. Senza dimenticare il bagagliaio più ampio e l’ottimo cambio. |
Cupra Leon 2.0 TSI 300 CV VZ Carbon | Costa poco meno della S3 e condivide con la rivale Audi il motore (ma con 10 cavalli in meno). In più la trazione è solo anteriore. |
Mercedes A 35 AMG | La compatta della Stella presenta molti punti di forza da non sottovalutare: costa meno della S3, è più spaziosa, è più incisiva nelle curve ed è più scattante.
Il motore, però, è poco reattivo in basso. A breve diventerà mild hybrid con il restyling. |
Volkswagen Golf R | Il pianale è lo stesso della S3, così come il motore (con 23 CV in più, però). I prezzi? Sensibilmente più alti… |
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Blocco camion novembre 2022: il calendario e le date
L’elenco dei giorni di novembre 2022 nei quali i camion e i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate non potranno circolare (salvo deroghe) fuori dai centri abitati è stato stabilito da un decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Conoscere le date in cui non circolano i camion e i TIR è importante, soprattutto in un mese come questo che si apre con il ponte di Ognissanti.
Di seguito troverete il calendario completo del divieto di circolazione per i mezzi pesanti disposto dal Ministero e relativo a novembre 2022. Come potete vedere dall’elenco questo mese i blocchi interesseranno cinque date: tutte le domeniche più il giorno di tutti i Santi.
Novembre 2022: i giorni di divieto per i TIR
- Martedì 1 novembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Domenica 6 novembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Domenica 13 novembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Domenica 20 novembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Domenica 27 novembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
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